(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 501-502
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(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 501-502

Bracci Giuseppe. Nato a Roma nel ’48 da modesto impiegato, lasciò a’ quindici anni la scuola (distruggendo i sogni del padre che volea fare di lui un gran dignitario della chiesa), per chiedere asilo al palcoscenico del Valletto, ove faceva gli annunzi e le comparse. Nel ’65 fu accolto come figliuolo nella famiglia di Giuseppe Zacconi, e vi restò sino a tutta la quaresima del ’66, recitando magro, allampanato la parte di Pilade al fianco del vecchio Zacconi, Oreste, grasso e grosso allora come un caratterista. In tutto l’anno, egli avea guadagnato in compagnia lire 1,80 al giorno. Per la lautezza dello stipendio determinò di prendere il volo insieme a un certo Melnati suo compagno d’art….istica miseria. Quel ch’ebbe a patire non è a dirsi : digiuno nelle maggiori solennità, scorpacciate di fave in aperta campagna per campar la vita e una infinità di piccoli accidenti comici e tragici potrebber dare una idea ben chiara più tosto della indigenza che della guitteria dominante in quella compagnia.

Fu Giuseppe Bracci, il restante del ’66, con Ferdinando Arcelli, il ’67 con Raffaello Landini, il ’68 -’69 con Cesare Vitaliani come primo attor giovine, poi, sino a tutto il ’73, con Alessandro Monti, col quale andò a sostituire l’egregio attore Marchetti. Il 10 ottobre del ’73 si unì in matrimonio con la prima attrice giovine della compagnia, Celeste Iucchi, figlia d’arte ; matrimonio non fortunato, chè il 14 dicembre dell ’’87, il Tribunale di Milano segnò l’atto di separazione dei due coniugi. Fu il ’74 nella Compagnia di Michele Bozzo e Angelo Vestri, il ’75 in quella di Michele Ferrante, il ’76 colla Ditta Vernier-Iucchi, il ’77 con Giovanni Emanuel, che il Bracci chiama suo primo vero maestro, il ’78 con Achille Dondini, il ’79 con Ettore Dondini, el ’ ’80 sino a tutto l ’ ’81 con Luigi Monti.

Da questo punto, si può dire, comincia la realizzazione del sogno artistico di Giuseppe Bracci. La quaresima dell’ ’82 andò a sostituire Giovanni Ceresa nella Compagnia di Virginia Marini, passando poi primo attore, a vicenda i primi due anni con Luigi Biagi, e assoluto gli ultimi tre, in Compagnia Nazionale.

Fu dall’ ’88, per un triennio, primo attore con Virginia Marini, poi per un anno con Andrea Maggi con cui si recò nell’America del Sud. Ne tornò alla fine del ’91 per entrar nella Compagnia d’ Italia Vitaliani con la quale stette un triennio, e dalla quale si tolse per far parte sino alla quaresima del ’97 della Compagnia Pasta-Di Lorenzo, in qualità di primo attore a vicenda coll’ egregio suo capocomico.

Fu ed è il Bracci artista di egregie qualità. Forse non si levò mai a grandi altezze, ma, diligente e intelligente, si conservò sempre attore de’ più coscienziosi e accurati. Tra le parti da lui create cito quella dello Chamillac di A. Daudet, nella quale si procacciò l’encomio meritato e del pubblico e della stampa.