(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « LUIGI RASI. I COMICI ITALIANI » pp. -
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(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « LUIGI RASI. I COMICI ITALIANI » pp. -

Quadro dei buffoni francesi e italiani, esistente nel Museo della Comédie française

LUIGI RASI

I COMICI ITALIANI

(Biografia, Bibliografia, Iconografia)

L’opera sarà completa in 60 fascicoli circa (edizione di gran lusso illustrata) di 32 pag., e al prezzo di Lire Due ciascuno pei soli sottoscrittori.

(Lire Cento anticipate per l’opera completa)

Prezzo dell’opera finita pei non sottoscrittori Lire Duecento

È completo il primo volume in due parti, che comprende 35 fascicoli (lettere A-K)

Abbiamo annunziato già questa pubblicazione ; ora che essa è avviata, essendone già a luce sei fascicoli, possiamo parlarne più di proposito, e dirne il bene che merita. Nulla può desiderarsi di più e di meglio per ciò che concerne la stampa, eseguita dal bravo Landi, nonchè per le riproduzioni di ritratti, costumi, scenarj, fac-simili, ecc. Sotto tale aspetto questa pubblicazione non ha nulla da invidiare alle più belle stampe estere. L’utilità poi dell’opera è evidente, dacchè la storia dei comici è storia del Teatro ; e dacchè nei secoli scorsi, i nostri attori tennero il primato fra tutti, e diffusero la commedia italiana, specialmente nella forma detta dell’arte, in tutta Europa. E noto come la prima idea di raccogliere le notizie biografiche dei comici italiani venisse a Francesco Bartoli, marito della celebre Teodora Ricci, che le pubblicò in due volumi nel 1783 ; ma d’allora in poi molto altro era da aggiungere sia di nuovi nomi, sia di altri particolari sugli attori già noti ; e a ciò più specialmente contribuirono il Sand e il Campardon in Francia, fra noi il compianto Adolfo Bartoli e altri. Il materiale da adoprare era perciò già copioso, e a questo ha recato nuovo accrescimento il signor Rasi con proprie ricerche, specialmente d’archivio. Come egli se ne sia giovato, si vede già da queste prime 172 pagine dell’opera, dove si trovano, fra altre minori, le biografie di quattro comici antichi di gran fama : Francesco e Giambattista, Isabella e Virginia Andreini. La copia e varietà di particolari raccolti ad illustrare la vita e la carriera artistica di queste vere stelle di massima grandezza nel cielo drammatico – la frase secentistica non è fuori di luogo parlando degli Andreini – ci dà certezza di eguale diligenza per le vite che restano da compilare.

Alessandro D’Ancona.

(Rassegna Bibliografica della Letteratura italiana).

Richiamo vivamente tutta l’attenzione dei miei lettori sopra una grande e coraggiosa pubblicazione d’un erudito coraggioso e pieno d’ingegno e d’amore per l’arte e per la storia dell’arte. Editori i Fratelli Bocca, stampatore Salvadore Landi, Luigi Rasi, direttore della Scuola di recitazione in Firenze, ha cominciato a pubblicare l’anno scorso un dizionario biografico dei comici italiani e prosegue arditamente in mezzo alle mille difficoltà dell’argomento e sfidando la difficoltà più grossa, io voglio dire l’indifferenza del pubblico, così avaro di aiuto in Italia per imprese letterarie serie, vaste e belle come questa che lodo senza restrizioni, senza reticenze, senza riserve.

L’edizione è magnifica : oltre allo splendore della carta e dei tipi, noto la ricchezza delle incisioni, tratte con scrupolosa fedeltà dagli antichi disegni : il testo, così vivo ed esatto, sembra più vivo ed esatto illustrato da immagini che rievocano il tempo in cui i comici, questi poveri esseri della gloria rumorosa ed effimera, vissero la loro vita agitata, fra le miserie e le gaiezze, fra gli applausi e le insurrezioni delle platee.

Il Rasi ha indefessamente studiato e indefessamente studia ; s’è sprofondato negli archivi e nelle biblioteche ed ha restaurata così la storia della nostra grande famiglia comica che dalla fine del secolo decimoquinto sino ai nostri giorni ha, si può dire, dominato il teatro europeo.

Domenico Oliva

(Corriere della Sera, 16-17 marzo ’96).

L’opera di Luigi Rasi, I Comici italiani, è un lavoro di mole non comune, che presenta non poche difficoltà di compilazione e che richiede una ricerca minuziosa, paziente ed intelligentissima, una gran cura, una perizia straordinaria, molto sapere ed un profondo e fine criterio artistico congiunto alla massima imparzialità.

Ora, da quanto già si può giudicare, questa pubblicazione è il compendio di ogni esigenza, sotto ogni rispetto.

Nessuno meglio di Luigi Rasi poteva assumersi, con certezza di riuscire appieno nel suo alto e nobile intento, un còmpito simile.

Per la storia del teatro italiano il di lui Dizionario è un ricco e prezioso tesoro.

L’arte italiana dev’essere molto riconoscente al Rasi del grande servigio che egli le rende con tanto affetto e con tanta capacità.

Chiunque si occupi di cose di teatro avrà ne I Comici italiani il migliore ausilio ed una miniera inesauribile di notizie, di dati, di curiosità, ecc.

Giuseppe Cauda

(Gazzetta di Torino, 13-14 agosto ’96).

L’opera del Rasi, opera che contiene tesori d’erudizione, sarà la più completa e geniale storia del nostro Teatro drammatico.

Jarro

(La Nazione, 6 marzo ’96).

…… chi si propose di scrivere la storia dei comici italiani fece opera nobile. E se per la necessità d’una cultura solida e d’una vasta erudizione doveva essere un letterato, per l’affetto era necessario che sorgesse di loro.

Luigi Rasi ha questi due requisiti ; e la sua opera I Comici italiani, di cui sin dal ’94 ha incominciato l’edizione in fascicoli la casa Bocca con ricchezza di tipi e d’incisioni, promette di essere magistrale sotto ogni aspetto.

Enrico Corradini

(Il Marzocco, 28 giugno ’96).

………………………

Ma non il mio ringraziamento solo, stimatissimo Sig. Direttore : io voglio esprimere anche il mio migliore augurio. Poichè l’opera Sua, come si può già conchiudere dalle dispense pubblicate, è magnifica, è una vera miniera di materiale interessante e degno di fede, come può produrre soltanto la ricerca infaticabile conscia dello scopo e (come traspare da ogni linea), entusiastica. È veramente un lavoro industre e onesto che agisce beneficamente infondendo zelo in chiunque cammina sulla stessa strada. Io non ho che un augurio : che l’opera così bene incominciata sia condotta a termine felicemente con gioconda attività, poichè allora Ella avrà regalato alla Storia del teatro d’Italia un’opera da consultarsi come nessun’altra Nazione ancora possiede, e per la quale in ogni tempo chiunque si occupi di ricerche di teatri Le sarà riconoscente.

Per me poi sarà un onore e una gioia se potrò in qualche modo esserle utile nella cerchia del mio lavoro nella Baviera. Se Ella desiderasse delle notizie su personaggi che abbiano avuti rapporti colla Corte bavarese e che non siano menzionati nel mio studio sui Comici Italiani, io farò tutte le ricerche. Poichè a un’opera, come quella che Ella ha così coraggiosamente intrapreso, ognuno ha l’obbligo di recare aiuto con tutte le sue forze.

Con sincera e speciale considerazione, suo devotissimo

D.r Karl Trautmann

(Monaco, 8 luglio 1895).

Je voudrais signaler à ceux de nos lecteurs français qui s’intéressent au théâtre étranger une magnifique publication italienne : I Comici italiani (Les Comédiens italiens), par M. Luigi Rasi, directeur du Conservatoire (Scuola di recitazione) de Florence. Il n’en a encore été publié que quinze livraisons, mais elles donnent une suffisante idée de cette collection qui est en même temps une œuvre de science historique et une œuvre d’art. Son auteur et ses éditeurs l’ont intitulée modestement Dictionnaire, parce que l’ordre alphabètique y est observé ; mais pour la sûreté des documents biographiques et bibliographiques, pour l’exactitude scrupuleuse du récit, pour la beauté et la rareté de l’iconographie, et aussi, je crois pouvoir le dire, pour l’élégance du style, je ne vois pas trop l’équivalent français que nous pourrions opposer à cette publication étrangère. Je n’entends pas lui faire une réclame banale, car elle mérite vraiment le nom d’histoire et mon amour-propre national en souffrirait un peu, si je ne songeais que l’histoire des troupes de la Comédie italienne, aux dix-septième et dix-huitième siècles, se confond un peu avec celle de la Comédie française, et si, d’autre part, je n’étais averti par l’auteur lui-même qu’il a trouvé en France beaucoup de renseignements précieux.

C’est ainsi que M. Nuitter de la bibliothèque de l’Opéra, et M. Bouchot de la bibliothèque nationale, se sont mis à sa disposition, l’ont aidé dans ses recherches avec la plus extrême obligeance et lui ont fourni des matériaux pour son travail. Je les en remercie en son nom. Cette heureuse conspiration littéraire et théâtrale, cette fraternelle collaboration franco-italienne nous repose agréablement des défiances et des sottises de la politique.

E. Claveau

(Le Soleil, 18 maggio ’96).

Nessuno poteva essere più competente di Luigi Rasi a far entrare il pubblico nel mondo teatrale. Egli – già attore apprezzatissimo, scrittore accurato e geniale ed attualmente direttore appassionato della R. Scuola di recitazione a Firenze – riuniva in sè le qualità necessarie per una compilazione colossale di tutte le notizie che si possono riferire ai comici italiani, e cioè : coltura, relazioni personali e paziente ardore.

Nè l’opera è solamente valida come arida miniera di ricerche ; essa è compilata con spigliatezza, con brio, con intenti artistici così palesi e con una così sicura vivezza di spirito da dar campo ad una delle letture più singolarmente piacevoli che si possano immaginare.

Scorrendo queste pagine – stampate in un nitidissimo e largo elzevir, in cui si alternano fregi della più appropriata eleganza, riproduzioni di disegni antichi, tavole cromolitografiche ed autografi inediti di singolar valore per la storia dell’arte – abbiamo provato centuplicato quel piacere che De Amicis seppe tanto abilmente descrivere nella sua Lettura del Dizionario.

Questo il valore vero dell’opera del Rasi – tanto diverso dai dizionari biografici consueti ; – questo il motivo per cui ogni biblioteca, anche privata, che si rispetti, dovrebbe contarla nel proprio elenco.

C’è tutto in essa ; la data e l’episodio, la persona e l’ambiente, la diligenza dell’archivista e l’amore per l’arte.

(La Sera, 9 febbraio ’98).

L’importanza dell’opera nel contenuto, e dell’opera la bellezza nelle forme, ha diritto a uno studio, accurato e completo, degno ; e sarà fatto certamente, non solo come omaggio al risultato che il Rasi va ottenendo, ma anche come dovere di studiosi. Qui accenniamo alla pubblicazione, per ricordarla assiduamente al pubblico che sa valutare e incoraggiare e proteggere le opere che conquistano il loro posto nella biblioteca, poichè nobilmente si elevano. Il Rasi, ora direttore della Scuola di recitazione in Firenze e un tempo attore, consacra a quell’opera, che è il fior della sua anima, l’ingegno, l’esperienza e la coltura : quella coltura che per un attore è addirittura oltre l’incredibile, e che resta particolarmente notevole e superiore anche fuori il palcoscenico ; e vi consacra ancora il frutto del suo lavoro quotidiano, perchè i risparmi che dovrebbero rappresentare il premio e la tranquillità della vita di lavoro e di studio nobilmente spesa, nella mirabile sua pubblicazione egli profonde ; senza contare la immane fatica che dura e le difficoltà che incontra, tali da fiaccare i più tenaci, nella raccolta dei documenti. E lo accompagni e lo sorregga l’illuminato e sollecito interesse degli studiosi, di quanti hanno gusto e sentimento d’arte ; rimeritando così, giustamente, l’ingegno, la coltura, la volontà, e la bella fede, della quale l’opera di Luigi Rasi è manifestazione singolare.

Edoardo Boutet

(Don Chisciotte, 16 marzo ’98).