(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 590
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(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 590

Cardarelli Luigi. Nato a Roma verso il 1805 da padre stagnino, seppe colla ferrea volontà formarsi un buon corredo di studi. Datosi all’arte drammatica, riuscì prima un ottimo generico primario, scritturato nelle migliori compagnie, quali di Luigi Domeniconi e Romualdo Mascherpa ; poi un buon caratterista ; nel qual ruolo recitò parecchi anni, sinchè eletto direttore della Società Filodrammatica di Terni, abbandonò per sempre le scene. Morì nel 1864.

Cardosi Chiara, lucchese, attrice di molto merito per vivace ingegno e non comune coltura, fu in varie compagnie ; poi, sino al 1779, in quella di Luigi Perelli, ove potè più specialmente mostrare le sue rare qualità di artista. Passò il 1780 con Maddalena Battaglia al S. Gio. Grisostomo di Venezia, e vi rinnovò nella Sposa Persiana i trionfi della Bresciani. Nella Clorinda della Gerusalemme Liberata, ossia Il Tasso, ridotto in quattro Sceniche Rappresentazioni da F. N. V., recitò – dice il Bartoli – con valore, combattendo con marziale coraggio, benchè finto, e nella apparente ombra di lei, cantando con molta grazia.

Fu anche la Cardosi attrice ammiratissima nelle commedie all’improvviso per non comune prontezza ed elettezza di parole. S’ebbe da varj poetiche lodi, tra le quali il seguente iperbolico sonetto del Dott. L. P. Scolare, indirizzatole quand’era il carnevale del 1778 prima attrice nel Teatro Nuovo di Bologna, e che tolgo dal Bartoli :

Donna gentil, che le notturne Scene
fai sempre risuonar co’ plausi tuoi,
e in Socco, ed in Coturno il male e il bene
fingi, e proponi sì, che non annoi.
No, che non vide mai Roma nè Atene
tanto valore ne’ teatri suoi ;
tu risi e pianti ; tu diletti e pene,
se in te li fingi, li commovi in noi.
Tremar ci fai ad un tuo van periglio,
e tutti siamo a lacrimare astretti,
se fingi tu d’inumidire il ciglio.
Che più ? Tu sai tutte le vie del core,
e in noi risvegliar sai tutti gli affetti,
ma più di tutti ammirazione e amore.