(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 888
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(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 888

Finocchio. (V. Cimadori, Gambi, Zagnoli).

Fiore (Di) Domenico Antonio. Celebre comico napoletano, sotto la maschera di Pulcinella. Dice di lui Francesco Bartoli che « la sua prontezza nelle risposte, la sua pantomima naturale e graziosa, e una profonda intelligenza delle commedie improvvise, furono tutti meriti, che gli acquistarono fama e riputazione. » Domenicantonio di Fiore, nato il 1711, s’era dato giovanetto alle scene. Recitava il ’38, già famoso, a’Fiorentini in compagnia del Tartaglia Cioffo (V.), il ’39 in un giardino fuori Porta Capuana, e il ’41 al S. Carlino. Lo vediamo poi al Nuovo il ’46, autor di libretti come il Bajazette e Giancocozza. Riferisco dalla citata opera del Di Giacomo le seguenti parole che ci dànno una chiara idea del povero artista e dell’ambiente in cui visse :

Domenicantonio di Fiore visse in tempi ne’ quali l’arte del comico, per singolare che fosse e mirabile, non arricchiva. Egli si dovette accontentar della fama e mori povero come i suoi compagni. Zingari della commedia dell’arte essi si sbandavano paurosamente, a quando a quando, come, nel verno, soffiasse sulla loro straccioneria la raffica della miseria, livida nemica di Talia ridente, oppur come – impensierito da’ reclami dei padri di famiglia che vedevano i lor figliuoli impegolati fra le attrici – il severo Tanucci fulminasse la banda comica con decreti di immediato scioglimento. Domenicantonio di Fiore conquistava, è vero, la celebrità, ma battagliava con la fame. Gli cascavan davanti gli amorosi, pallidi e allampanati, i suoi vecchi padri serii si trascinavan, moribondi, sul palcoscenico, Cola e Coviello ridevano giallo e la stretta sorveglianza degli Scrivani dell’ Udienza impostati, con tanto d’occhi aperti, sul palcoscenico, impediva alle servette la pratica fruttuosa de’loro infiniti adoratori. Mala tempora pe’ comici di bassa levatura ; il di Fiore, straccione famoso, era un sole spogliato de’ suoi raggi. Ma ecco, dopo un secolo e mezzo, l’astro rifulge ; la ricerca paziente ripesca, tra vecchie carte muffite, una pietra preziosa e la disvela. Tardi, ma in tempo, il primo de’ Pulcinelli di San Carlino ottiene dalla storia resipiscente l’amica e pietosa rievocazione, che, liberandolo dalla tenebra, gli restituisce il posto di quel trono ch’egli occupò pel primo, e cosi gloriosamente, nella Reggia avventurosa e gioconda della risata.