(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 982-983
/ 289
(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 982-983

Gandini Pietro. Dice di lui Carlo Goldoni nella Prefazione al Tomo XIII delle sue opere (Ediz. Pasquali) :

Primo Zanni, cioè Brighella, Pietro Gandini Veronese, comico di grandissima abilità, eccellente nelle commedie dette de’ Personaggi ; poichè è arrivato in una sola rappresentazione a cambiare diciotto volte d’abito, di figura e linguaggio, e sostenere mirabilmente diciotto differenti caratteri. Egli è stato de’ primi a far vedere sopra le scene queste trasformazioni istantanee, che sorprendono per la velocità, e dilettano per gli adornamenti, di canzonette, di balli, di giochi, di facezie, ed altre cose ridicole ; spettacolo dilettevole, ma lontano dalla buona commedia.

Egli era dunque il Fregoli d’allora, preceduto dall’arlecchino Gabbriele Costantini, che fu il primo inventore di questo trasformismo che il Goldoni chiama novità incantatrice.

Anche il Quadrio ne fa cenno, confermando la rara abilità nel ritrovare fantastiche invenzioni, travestimenti e macchine, nel rappresentare ogni personaggio, e nel cantare ad orecchio.

Ai primi di gennaio del 1738 giunse a Bologna ove fu a recitare al teatro Formagliari, e il Barilli così riferiva (Ricci, T. di B., 104) :

Essendo giunto in questa città per passare a Venezia un famoso comico, detto Gandini, quale fa la figura di diversi personaggi con una prestezza e sveltezza non ordinaria, con mutare li linguaggi in tutte le forme, et in due che ha fatto prova del suo spirito nel teatro Formagliari ; vi è stato un concorso cosi grande d’ogni genere di persone, che quel teatro non fu capace per tutti, e quegl’ impresarj hanno fatto grandi impegni e profferto una gran parte perchè resti per tutto il carnevale, ma si crede che non restarà per avere l’impegno con Venezia.

Il carattere del Gandini pare non fosse de’più dolci : egli era soprattutto il vero marito della prima donna, e a ogni più piccola quistione di palcoscenico, negava doveri, accampava diritti. Fu con Goldoni gran tempo al San Luca, ma dopo la recita della Sposa persiana (del 1755), in cui il pubblico s’interessò maggiormente al personaggio della giovane schiava che a quello della prima donna, la moglie di lui, sommamente irritato contro il pubblico e contro Goldoni, disse che gli era stata fatta un’ azione da forca, protestò col Vendramini, andò in iscandescenze, mandò in pezzi il suo orologio contro la vetrata di un paravento di cui frantumò i vetri, e piantò tutti in asso scritturandosi con la moglie per la Compagnia del Re di Polonia a Dresda. Pare che il loro soggiorno in tal città non fosse lungo dacchè non se ne trova cenno.

Lasciò il Gandini la Sassonia per recarsi alla Comedia italiana di Parigi ove morì circa il 1760. Tale notizia ci vien data dallo stesso Goldoni, a cui nulla aggiunge di nuovo il Bartoli.

Chi erano i Gandini a cui accennano i dizionari e almanacchi teatrali di Parigi ?

Il Dict. des théatres (VI, 185) accenna a un Gandini che nel 1747 sostituì a Parigi il famoso Carlino (Carlo Bertinazzi). E troviam nel Dizionario del Léris (mdcci. xiii), che l’ultimo Scaramuccia del Teatro italiano, ricevuto a pensione il 1745, dopo di aver esordito il 13 settembre si chiamava Dionisio Gandini, nato a Verona da un Dottore in diritto e in medicina. Diede al teatro italiano molti Scenarj, e recitò oltre a quelle di Scaramuccia, le parti di Dottore e altre con molto successo. Si ritirò alla chiusura di Pasqua del 1755.

A questo Gandini dedica il Calendrier historique des Thèâtres de l’ Opéra et des Comèdies Française et Italienne et des Foires à Paris (Cailleau, 1751) la seguente quartina :

L’air, la mine, la gravité
tout réjouit dans Scaramouche
et chacun en est enchanté
même avant qu’il ouvre la bouche.

Questo aver rappresentato varie parti concorderebbe con la multiformità del Gandini brighella : ma come conciliar le date di Parigi con quelle italiane ? Forse Dionisio Gandini che sostituì il Bertinazzi era un fratello di Pietro ?E come mai di questo non è cenno in alcuna opera teatrale francese, compresa quella del Campardon ?…