(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 73
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(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 73

Marchetti Stefano. Recitava nella seconda metà del secolo xvii le parti d’innamorato sotto il nome di Lelio. Nella lettera di Giuseppe Fiala, accennata al suo nome (V.), è questo brano che si riferisce al Marchetti :

…… pongo auanti gl’occhi di Vostra Signoria Ill.ma che sono in Napoli con

cinque persone carico di debiti fatti per uenir in questa Città, non con altro ogetto che di leuarmi dalla tirannia e persecutione di Lelio marchetti e suoi adherenti, che è stato la rouina di mia casa, che se io hauessi hauto minimo comando nel tempo sono dimorato in modona non mi sarei partito e non sarei cosi consumato.

………………………..

Altre due lettere (entrambe dell’archivio Rasi) si hanno di lui : una da Venezia del 2 dicembre 1673, non sappiam bene a chi diretta, nella quale sono i ringraziamenti per l’avuta parte intera, e le assicurazioni della concordia completa della compagnia ; e l’altra da Bologna del 4 aprile 1679 appena decifrabile, nella quale domanda una lettera di raccomandazione pel Cavaliere Bartolomeo Longhi a Genova, a favore di sua moglie, comare della persona sconosciuta, a cui è indirizzata la lettera. Molto probabilmente la moglie è quella tal Marchetta, citata al nome di Girolamo Chiesa, la quale appunto, nel 1664, s’era fatta autrice d’una Compagnia, in cui s’erano impegnati il Dottor Violone e Bagolino : impegno che, a detta dello scrivente Ludovico Bevilacqua, era più atto di perfidia, e liuorc contro la signora Marzia (la Fiali) che sincero, et anteriore à quello, che haueuano con questa signora…. Il che concorderebbe forse col fatto dell’essere stato il Marchetti, come abbiam visto, la rovina della casa Fiali.