(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 347-348
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(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 347-348

Riccoboni Antonio, veneziano, comico egregio per le parti di Pantalone nella Compagnia al Servizio del Duca di Modena. Luigi XIV richiese al Duca di Modena il Riccoboni, il quale, colpito dalle parole cortesi di rammarico che il Duca gli volse nel licenziarlo per la Francia, rifiutò di recarvisi, qualunque fossero i patti offertigli. Secondo i Fratelli Parfait, seguiti poi dagli altri, la richiesta del Re fu causata forse dal fatto che poco piacque a Parigi il Pantalone (di cui s’ignora il nome), il quale andò a sostituir Turi, egregio artista (V.), morto il 1670…. Ma questa non è che un’ipotesi ; e anzi, il Robinet, citando il nuovo Pantalone, nella sua lettera in versi dell’8 marzo 1670, dice :

tous les acteurs de cette troupe,
qui maintenant ont vent en poupe,
compris leur nouveau Pantalon,
rouge, ma foi, jusqu’au talon,
y font a l’envi des merveilles.

Questo Pantalone ignorato essendo stato l’ultimo Pantalone andato a Parigi, e non trovandosi poi citato più da alcuno, è probabile che la richiesta del Re di Francia avvenisse poco dopo il '70.

Avanti di esser Comico al Servizio del Duca di Modena (ma non sappiam quando), Riccoboni era a Napoli ; e ciò sappiam da una supplica del '74 al Duca, in cui egli espone : che certo Bartolomeo Pavia modenese, suo servo, partitosi con lui da Napoli, per recarsi a Modena al servizio di quell’Altezza Serenissima, a Gaeta se ne fuggì con danaro parte prestatogli, e parte affidatogli. E trovandosi ora detto servo a Modena, in casa del conte Sertorio, e potendolo pagare, Riccoboni supplica il Duca perchè vi si adoperi….

Il Riccoboni doventò il conduttore della Compagnia ducale, invece di Costantini, e il luglio del '77 Alfonso d’Este ne sollecitava il passaporto per tale ufficio.

Lo vediamo il '79, Pantalone a Londra, non sappiam se solo o con la Compagnia, ma certo al servizio sempre di Don Alfonso,… come ci fa sapere la moglie Anastasia (probabilmente non comica), la quale, lontana dal marito, senza mezzi di sussistenza, e più con cinque creature da allevare, si raccomanda alla solita pietà e munificenza del Duca…. Delle cinque creature non abbiam notizia che di due : Luigi, Lelio, del quale s’ avrà da discorrer lungamente, e Bartolomeo, soldato di fortezza di Modena, che il giugno dell’ '83, provocato da altro soldato di fortezza, figlio di Carlo Curti della guardia del Duca, e seco lui costretto a battersi con la spada, lo distese morto, passandogli il fianco.

Fra i documenti che concernon la Compagnia del Duca, ov'era Pantalone, ve n’ha uno del 1681, che comprende la nota della paga per ognun de'comici in sessanta ducatoni d’argento, e queste parole aggiunte : l’anno 1682 gli donò Sua Altezza vinti doble per ciascheduno Comico, et erano in dodici sì che l’ordine fu di doble 240 in tutto, e poi l’ Altezza Sua si disfece della Compagnia. E ancora più sotto : in quest’anno a dì 20 gennaio si attaccò di notte il fuoco al Teatro Valentino ; e in poche ore restò affatto incenerito. Si proseguirono però le Comedie nella Sala detta della Biada, ove d’ordine di Sua Altezza si fecero la scena, e qualche palchi per modo di provisione.

Fra le carte di Don Alfonso furon rinvenute parecchie cambiali di comici fra cui di Riccoboni, in data del 28 aprile 1677, che riferisco testualmente :

Ricevo Io Antonio Rico Bon per puro imprestido dal E.sa Sig.r don Alfonzo deste dopie di italia dieci per restutirle a piacimento di Sua Sele.za a chi comandera e presentera la presente riceuta.

Io Antonio Rico Bon mi confermo uero e legitimo
Debitore et obliga ogni mio Avere.

Altro documento ci fa sapere che S. A. diede la sussistenza in ragione di due doppie al mese per ciascheduno dei comici dal 1° maggio 1686. L'agosto del 1687 Riccoboni lasciava ricevuta al tesoriere Zerbini del prestito di dieci doppie, ossia lire 330, obbligandosi di rilasciarle a due al mese.

Al nome di Torri Antonia, è l’elenco della Compagnia pel 1688. Pel carnovale di quell’anno furon distribuite con ordine del 7 marzo '89 doble centocinquanta d’Italia, ai dodici comici, fra'quali il Riccoboni, ritenendo doble venticinque prestate il maggio.

Il 9 d’agosto dell’ '89 gli furon rimborsate lire 83, spese nel trasporto della condotta per barca dal Finale a Modena.

Il '95 egli si rivolge al Marchese Pio perchè voglia confermargli e continuargli « la gloria già goduta da lui con tanta venerazione, ordinando che gli sia rinnovato il Passaporto, e repplicata la segnalata dichiarazione d’attuale servitore etc. » Con altra supplica dello stesso anno implora un sussidio, che gli è accordato.

A questo punto cessano le notizie di Antonio Riccoboni.