(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 390-391
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(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 390-391

Rodolfi Giuseppe. Nato a Bologna il 1827 da Gioachino e da Colomba Brighenti, fu artista brillante rinomato per la comicità spontanea e originale. Esordì nella Compagnia Bottazzi e Berlaffa del 1845 ; e fu per alcuni mesi del '48 in quella di Micheloni e Dondini, scioltasi a mezz'anno a cagion della guerra. Entrò il '50 in quella di Edoardo Majeroni diretta da Gaetana Rosa. Sposò in quell’anno Amalia Vannucci bolognese e attrice, che gli morì a Padova di colèra il '55, e dalla quale ebbe un figliuolo, Rodolfo. Fu il triennio '56-'57-'58 con Robotti e Vestri. Lo vediam poi con Giuseppe Peracchi, col quale stette lungo tempo, poi, del '73, con la compagnia n. 2 di F. Sadowski, diretta da Luigi Monti. Passò del '74 in seconde nozze con Sofia Cerretelli, dalla quale ebbe due anni dopo il figliuolo Eleuterio. Entrò il '78 nella Compagnia Iucchi, diretta da Giovanni Emanuel, e il '79, dato un addio alle scene, si ritirò nella sua Bologna, dove morì il 19 febbrajo dell’ '85.

Che cosa fosse Giuseppe Rodolfi come artista, niuno ha mai saputo dire. Forse volgare, forse superficiale, forse buffone, forse grottesco…. Ma s’andava a teatro e si rideva a crepapelle del riso il più sano e il più schietto. La sua stessa figura era di una comicità irresistibile. Il busto bene formato e sviluppato era sorretto da un pajo di gambette ad arco, che si movevan a salti, a guizzi su la scena nel più buffo modo del mondo. Aveva una dizione vera, corretta, spontanea, e una pronunzia del più aperto bolognese : il che accresceva comicità all’esser suo. Chi nol ricorda nel Pugno incognito e nella Bolla di Sapone di Vittorio Bersezio ? Nei Naufraghi del mar Pacifico, nel Casto Giuseppe e la moglie di Putifarre ? In Mamma Agata bolognese ? Nelle Nozze del signor Camillo ? Chi può ripensar quei famosi or ora glie lo dico, senza riderne ? E quella famosa dichiarazione d’amore ch'egli, non eccezionalmente, ma ormai per consuetudine doveva ripeter lì per lì, in mezzo alle più matte risate di un pubblico stipato ? Se a Giuseppe Rodolfi mancaron, come s’ è dianzi accennato, talune qualità d’arte, egli fu per certi rispetti attore brillante veramente unico.

Il figliuolo Eleuterio esordì generico giovine nella Compagnia di F. Garzes, morto il quale, entrò subito secondo brillante con Pieri e Ferrati. Fu il '95 con Talli-Sichel-Tovagliari, il '96 con la Vitaliani, il '97 con la Della Guardia, il’98-'99 con Novelli, il '900 con Talli-Gramatica-Calabresi, il’901-'902 con Leigheb ; e finalmente il '903, per un triennio, con la Della Guardia, primo brillante assoluto, assieme a sua moglie, Adele Mosso, attrice egregia per le parti di seconda donna.

L'esempio dei maestri, sotto i quali militò, e sui quali si modellò, la sua attitudine e il suo buon volere fanno sperare assai bene del suo artistico avvenire.