(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 407
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(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 407

Romagnoli Carlo. Figlio dei precedenti, esordì secondo amoroso nella Compagnia Mascherpa, passando poi primo attor giovine in quella De-Rossi, col qual ruolo formò prima società con Achille Dondini, poi fu scritturato dal fratello di lui Cesare, da Adamo Alberti pei Fiorentini di Napoli (1858-59-60), da Luigi Domeniconi pel seguente triennio ; ma, sciolta il Domeniconi la Compagnia nell’ agosto dell’ ultim’anno a Viterbo, egli formò società per condurla al termine dell’anno comico ; continuandola poi col Colomberti fino a tutto il carnovale '65. Fu di nuovo a Napoli con l’Alberti, e di nuovo capocomico in società con la Pezzana e Privato pel triennio '68-'69-'70. Passato al ruolo di generico primario, fu prima in società con altri per varii anni, poi, scritturato da Tommaso Salvini, andò in Inghilterra con la figlia Amelia prima attrice giovine.

Morì dell’82 a Torino in una casa di salute.

Così scrisse di lui il Tirascene (G. Costetti) nel Bersagliere di Roma :

Carlo Romagnoli tenne meritamente uno dei primi posti fra i nostri attori. Aveva bella voce, prestante la persona ; mani e piedi aristocraticamente piccini, del che si teneva moltissimo. Recitò vero, e sdegnò l’applauso del volgo, se bene sapesse tutte le malizie e avesse tutti i mezzi per procacciarselo a suo talento.