questo Rubini in Italia. Sappiamo che esordì alla Comedia italiana di
Parigi
il 9 dicembre 1760 colla parte del Dottore in una
Extrait de l’Amour paternel, commedia in tre atti di Goldoni, data a
Parigi
nel 1763, 4 febbrajo (Paris, Duchesne, 1762). » A
vous prie de ne m’en plus parler. » Ma il Rubini restò ancora il’64 a
Parigi
. In due lettere del Goldoni all’Albergati del gen
ttere del Goldoni all’Albergati del gennajo '63 e del febbrajo '64 da
Parigi
, si accenna alla moglie di questo Federico, Anna,
Dottori non piacque, e tentò gl’Innamorati ? Forse, dopo lo smacco di
Parigi
, se ne tornò in Italia, e, concordando le date, è
e forse dal capocomico Toscano (V.), esordì alla Commedia Italiana di
Parigi
, poco tempo appresso l’esordir di suo marito, in
e, le quali si sposaron, la prima, per nome Angelica Caterina, nata a
Parigi
il 26 giugno 1692, a Pietro Paghetti, Dottore (V.
Paghetti, Dottore (V.), e la seconda per nome Maria Angelica, nata a
Parigi
il 18 agosto 1696, a Pier Francesco Biancolelli (
ti di prima amorosa, che recitava sotto il nome di Aurelia. Si recò a
Parigi
verso il 1640 con Tiberio Fiorilli, e ne partì un
on nel 1645. La Orsola, nata a Venezia, sosteneva, prima di recarsi a
Parigi
, le parti di prima amorosa. Fu Brigida Bianchi a
a non delle peggiori. Quella dedicò alla Regina madre e fe’stampare a
Parigi
in 12° dal Cramoisi nel 1659 ; e il Loret (Muse h
Aurelia non fu molto lunga, giacchè nel’ 60 ella era già di ritorno a
Parigi
, senza dubbio, dicono i Parfait (op. cit., 25), p
rte di Romagnesi, suo marito. A ogni modo, ella continuò a recitare a
Parigi
sino all’anno del suo ritiro dalle scene, che fu
o ritiro dalle scene, che fu il 1683. Aurelia avvezza al soggiorno di
Parigi
, vi si stabilì e prese casa in via S. Dionigi, vi
nato, e una raccolta di rime, intitolata : Rifiuti di Pindo, edita in
Parigi
nel 1666, in 12°, sotto’l nome di Aurelia Fedeli,
nato in alcun modo nè men di volo a questo Fedeli, italiano, venuto a
Parigi
non si sa d’onde nè quando ?
igi XIV, con lettera del 5 luglio 1661 al Duca di Parma, fu mandato a
Parigi
. Il Duca di Parma più che protettore e benefattor
che volea bene al figliastro come a figliuolo, fu dal Duca mandato a
Parigi
per assumervi nella compagnia italiana la mascher
Dominique, stando sempre al Cicalmento (pag. 46) non si recò allora a
Parigi
per la prima volta : egli vi andò sul finire del’
o bellissimo. I genitori, a ogni modo, avean recitato anni a dietro a
Parigi
, e la madre vi avea lasciato assai buona memoria
segno di lutto ; e il giorno in cui si riaprì, fu affisso ai muri di
Parigi
un manifesto, ov’era espresso tutto il cordoglio
olelli e sul Teatro italiano, esistente alla Biblioteca dell’Opera di
Parigi
. Il Dottore Lolli Eularia Cortesi vedova
er farsi un’idea della stima in cui era tenuto Domenico Biancolelli a
Parigi
, e della specie de’suoi ammiratori, protettori e
almeno il suo Scenario (V. F.lli Parfait, e Biblioteca de l’Opera di
Parigi
, che conserva lo Scenario intero trascritto da Gu
si Elisabetta. Quando il comico Zanuzzi fu mandato dalla Compagnia di
Parigi
in Italia (1775) a provvedere una prima attrice,
o della Ricci (V.), che era stata con altre in predicato per andare a
Parigi
; ma pare invece ch' ella fosse di gran pregio, c
ntenta di ciò che guadagnava in Italia, aveva rifiutato a' tumulti di
Parigi
, e a quelle fortune irregolari che alcune femmine
r di Rohan suo cugino, allora in Firenze, fece, il 21 dicembre '99 da
Parigi
, l’invito formale di recarsi nel suo regno, prome
riporto qui per intero. Esso trovasi nella Biblioteca Nazionale di
Parigi
, e ha l’indicazione : Y2 — 922 — di Riserva. È co
bianco fino alla fine. Gli Accessi erano ancora l’ottobre del 1601 a
Parigi
, d’onde, nonostante le richieste della Contessa M
mpagnia si mise in viaggio in piena estate del 1613 per alla volta di
Parigi
, fermandosi a dar qualche rappresentazione dal 26
sentazione dal 26 agosto a Lione, e arrivando ai primi di settembre a
Parigi
, ove recitarono il 10 al Louvre : di questa e di
mpagnia in genere e per Messer Arlecchino in ispecie. Passaron poi da
Parigi
a Fontainebleau, e di qui novamente a Parigi, ove
ispecie. Passaron poi da Parigi a Fontainebleau, e di qui novamente a
Parigi
, ove esordiron in pubblico all’ Hôtel de Bourgogn
iron in pubblico all’ Hôtel de Bourgogne il 24 novembre. Recitarono a
Parigi
fino alla fine di luglio del 1614, ora all’ Hôtel
roduco fedelmente (Raccolta Rasi), proveniente dalla casa Charavay di
Parigi
. Contro il Tesoriere dalla mezza collana, al qual
Francia per andarvi a raggiungere la sua armata, confermò i comici a
Parigi
, per trovarveli al suo ritorno ; ma Arlecchino, a
ont Carlo Virgilio, fratello del precedente, Ufficiale del Re, nato a
Parigi
il 7 maggio del 1670, fu inviato in educazione a
oriti, e scorse parte della Francia, recandosi poi in Lorena. Tornò a
Parigi
al finire del 1707, e vi sposò il 6 gennajo 1708
ovincia ; e finalmente, accasciato dai malanni, fe'l’ultimo ritorno a
Parigi
verso il 1725, trascinandovi una vita di languore
carnovale 1743-44, con un audace colpo di mano costrinse a recarsi a
Parigi
per il Teatro Reale il Veronese, il quale non vol
e, Pier Antonio, Cammilla e Anna seguiron l’arte del padre ; e morì a
Parigi
il 26 gennajo 1762 Officier du Roy et bourgeois d
ita rossa, segnati nel catalogo Bouchot della Biblioteca Nazionale di
Parigi
coi numeri 527 e 535, e così descritti : « Scène
t. » Alborghetti Veronese ? Errore evidente, poichè Veronese esordì a
Parigi
quattordici anni dopo la morte dell’eccellente Pa
o carattere di primo Innamorato. Volò il grido de’ suoi meriti sino a
Parigi
, e fu colà chiamato, perchè la parte dell’Innamor
gli recitasse nella Truppa Italiana. » Bartolommeo Camerani si recò a
Parigi
nel 1767 chiamatovi a recitare i secondi amorosi,
e et des graces peu communes. Comunque, il Camerani non passò certo a
Parigi
per grande artista, se due anni dopo, ritiratosi
atrino della Commedia italiana. Quando il Goldoni, dopo il successo a
Parigi
della sua trilogia a soggetto di Arlecchino e Cam
santissima per le firme di tutti i componenti la Compagnia italiana a
Parigi
: Ma Voisine J’ai vu M.r Esmenard a midy - ; Nou
gior numero d’indigestioni. E d’indigestione morì il 22 aprile 1816 a
Parigi
, dopo di aver divorato nella notte, da solo, una
ta del Tralage sappiamo che il Costantini esordì al teatro italiano a
Parigi
nel 1687 nella parte di primo Zanni, sotto nome d
llette che il Costantini, attore di assai pregio in Italia, dovette a
Parigi
lasciar le scene poco dopo il suo esordire. Il Gh
Teatro italiano. Il Costantini dunque, dopo la sua prima comparsa a
Parigi
, se ne tornò in Italia, ove si trattenne, pare, p
loro rappresentazioni. Ufficio che gli fu riaffidato al suo ritorno a
Parigi
, poichè riferisce il Campardon una querela colla
rrarese, nato verso il 1639, figlio, forse, del precedente, si recò a
Parigi
come stipendiato nella Compagnia italiana. Dopo q
l 1697, egli si ritirò in un suo piccolo possedimento ne’ dintorni di
Parigi
, acquistato poco dopo il suo matrimonio dalla mog
ncisioni, specialmente del Watteau, che riproducono i nostri comici a
Parigi
, nelle quali Pierrot occupa sempre un de’primi po
Figlio del precedente, nacque a Mantova il 1707 e andò coi parenti a
Parigi
il 1716. Esordì alla Comedia italiana il 10 genna
7 luglio 1734 Marie Jeanne de Heurles de Laborras de Mèzières, nata a
Parigi
il 1713, entrata alla Comedia italiana il 23 agos
, che furono in voga al suo tempo. Lasciò il teatro nel '60, e morì a
Parigi
il 7 dicembre '92. Francesco Riccoboni, che il Gr
Valentino Riccoboni, noto in teatro col nome di Lelio figlio, morì a
Parigi
il 14 maggio 1772, e fu sepolto due giorni dopo n
o. Lasciò il Gandini la Sassonia per recarsi alla Comedia italiana di
Parigi
ove morì circa il 1760. Tale notizia ci vien data
erano i Gandini a cui accennano i dizionari e almanacchi teatrali di
Parigi
? Il Dict. des théatres (VI, 185) accenna a un G
. des théatres (VI, 185) accenna a un Gandini che nel 1747 sostituì a
Parigi
il famoso Carlino (Carlo Bertinazzi). E troviam n
la multiformità del Gandini brighella : ma come conciliar le date di
Parigi
con quelle italiane ? Forse Dionisio Gandini che
Andrea Maestro. Fu comico a
Parigi
al servizio di Francesco I. Per l’ingresso della
gi al servizio di Francesco I. Per l’ingresso della regina Eleonora a
Parigi
nel 1530, ebbe ordine dal Governatore della città
tte. – Nata a Bologna – dice la prefazione del Nuovo Teatro italiano (
Parigi
, 1753). – Moglie del precedente, recitava le serv
ta, e andò col marito, e collo stesso ruolo, alla Comedia italiana di
Parigi
il 1716. Essa era, quel che si dice, una gran buo
con Antonio Vitalba. Chiamato a far parte della Commedia Italiana di
Parigi
, vi esordì il 25 luglio del '59 nel Cavalier d’in
ttore, ma altresì come uomo. Fu sua l’idea di far andare il Goldoni a
Parigi
, dopo il successo del Figlio d’Arlecchino perduto
llo del IV atto d’Ifigenia in Tauride di Gluck. Avendo il Giornale di
Parigi
, nel dar conto della rappresentazione, chiamata l
ntela, e si chiamava Maria, figlia dei coniugi Lescousier borghesi di
Parigi
. Appresa la triste lor condizione, egli si prese,
Fracanzani Antonio. Figlio del precedente, esordì a
Parigi
nell’anno 1701, come Arlecchino, in Compagnia Sal
vedova Meurice, poi si recò a recitare in provincia. Tornato il ’34 a
Parigi
, tentò di entrare alla Comedia Italiana, ma non v
a precedente, aveva poco più di un anno, quando fu condotto il 1716 a
Parigi
, e comparve alla Comedia italiana il 19 gennajo 1
ullette, Arlequin Pluton, pubblicata soltanto il 1879 dallo Jouaust a
Parigi
. Morì il 19 aprile 1729 (rue du Renard), e fu sep
. Visentini Giovan Vincenzo. Fratello del precedente, nato il 1717 a
Parigi
(Campardon mette erroneamente 1707). Si chiamò in
o. Figlio di Dominique, del quale prese il nome sulla scena, nacque a
Parigi
il 20 settembre 1680. Dopo di essere stato nel co
ello, di cui sposò più tardi una delle figlie, Maria Angelica, nata a
Parigi
il 18 agosto 1696. Passò in Italia, recitando app
principali, poi tornò in provincia, ove stette fino al 1710. Andato a
Parigi
vi ottenne il più clamoroso successo sotto la mas
inezza tali da richiamar gran folla al teatro per lungo tempo. Morì a
Parigi
il 18 aprile 1734 in sua casa, via Montorgueil, m
i Tiberio) ; e qui cessano le notizie d’Italia avanti la sua andata a
Parigi
, ove esordì all’antica Commedia Italiana nel 1660
uzzi (Notizie degli Scrittori bolognesi) scrive : L'incontro colà (a
Parigi
) non fu minore che in Italia, e si fece distingue
sto, e pel genio di coltivare l’amicizia de' principali drammatici di
Parigi
, e fra quelli, che frequentò con maggiore premura
torico-critiche per opera di Adolfo Vautier, archivista paleografo di
Parigi
, sono alcuni passi interessantissimi che concerno
del Zanotti, la più stimata che vadi a torno : ma si trova fermata in
Parigi
da S. Maestà (senza speranza di riveder più l’Ita
a la Compagnia e il nome di Cintio, si recò alla Commedia Italiana di
Parigi
per sostenervi gli amorosi sotto il nome di Ottav
che fu l’ultimo d’essi. » Diciotto figliuoli !… Quando ? L' 84 lascia
Parigi
con sette figliuoli, secondo la notizia sui docum
, e ove, richiesto dall’Imperatore a Vienna e dal Cardinal Mazarino a
Parigi
, risolse di accettar l’invito di Questo, conoscen
liani-01-02_1897_img132.jpg] Secondo il Costantini, la prima andata a
Parigi
di Scaramuccia sarebbe avvenuta il 1660 : ma v’è
pubblicato dallo Jal, risulta che il ’44 egli e la moglie eran già in
Parigi
. Questo figliuolo tenuto al sacro fonte dall’abat
zzate al Duca di Mantova (V. Fiorillo Silvio). Tornaron gl’italiani a
Parigi
col Fiorilli nel ’53, ed esordirono al Petit-Bour
e della Corte. (V. Adami (?) Beatrice). La notizia di questa andata a
Parigi
la troviam particolareggiata nella Storia del Gra
Scaramuccia che fa ritorno in Francia. Quando Molière tornò il ’58 a
Parigi
, dovuto abbandonare dopo la sua prigionia pei deb
de la bouche, De si bon cœur que Scaramouche. Tornaron gl’Italiani a
Parigi
il 1661, recitando subito a Fontainebleau ; e dop
endo stata demolita. I nuovi comici italiani, che venner ’sta volta a
Parigi
, furono : la Cortese, poi Biancolelli – Eularia,
be lo stesso anno pel viaggio ch’ ei doveva fare d’ordine di S. M. da
Parigi
a Firenze. Da questo momento non s’han più indizj
Da questo momento non s’han più indizj della presenza di Marinetta a
Parigi
, il che fa credere ch’ ella fosse in quest’ ultim
nel quale anno parve abbandonar definitivamente il Teatro italiano di
Parigi
. A dare un saggio della scrittura fiorilliana, me
Tragedie. Avuta poi il Fiorilli permissione dal Re di ritornarsene a
Parigi
, vi ricomparve il ’70, ammirato e applaudito come
ì in Inghilterra ; di dove poi, ben presto abbandonata, fe’ ritorno a
Parigi
e nella casa di Fiorilli, che preso di lei pazzam
Luisa d’Orléans, la gran duchessa di Toscana, e con l’Arcivescovo di
Parigi
, perchè egli cessasse da quel concubinato, e spos
essa in persona e soprattutto l’abate Domenico Zipoli, ambasciatore a
Parigi
del gran duca Cosimo III de’ Medici, le abbiamo i
sse di farla cavare dal Convento di Chalot, e farla mettere in uno di
Parigi
; non so come li riuscirà, perchè il Re non ne vo
ne vorrà essere importunato ogni tre giorni, e perchè dice per tutto
Parigi
che è il suo figlio che l’ ha fatta levare e rins
e mesi sarà per mezzo della Granduchessa trasferita in un convento di
Parigi
. Io sto dietro al Conte di S. Mesmè3 acciò faccia
ritiro dalle scene. A ottantadue anni adunque egli recitava ancora a
Parigi
. III.mo Signore et mio Padrone Colendissimo Negl
ss.mo e Dev.mo Servitore Tiberio Fiorilli. Ill.mo signor mio signor
Parigi
li 23 Luglio’88 ( ?). Suplicho V. S. Ill.ma schu
in Pariggi e la suplico di continovarmi il suo afetto e patrocinio.
Parigi
li 3 Marco 1692. Tiberio Fiorilli. Ill.mo Signor
ve si vide come egli avesse regnato sovrano nella Comedia italiana di
Parigi
si è nella vasta opera di bulino dei sec. xvii e
he non posson patire. » 1. S. Lazzero era una casa di correzione di
Parigi
. 2. Luoghi di monte erano quello che oggi si di
ama di Graffigny, Voltaire, e Collet. Nivelle de la Chaussèe nato in
Parigi
l’anno 1691 e morto nel 1754 maneggiò questo gene
formazioni. Francesca di Graffigny nata in Nansi nel 1695 e morta in
Parigi
nel 1758 diede al pubblico Cenia sotto il titolo
lles; ma secondo il Giornale straniero del 1755, quando si replicò in
Parigi
, non si accolse troppo favorevolmente. L’azione è
ancesi. Carlo Collèt segretario e lettore del duca d’Orleans nato in
Parigi
nel 1709 è uno de’ Francesi che conservarono la g
1724, il quale dopo di aver lavorato per l’antico teatro Italiano di
Parigi
insieme con Regnard, diede al Francese diciotto b
Moliere. Palissot mostra dispiacere di non vedersi più sulle scene di
Parigi
il di lui Falso sincero, ed il Geloso vergognoso
questo commediografo pregevole. Cristofaro Bartolommeo Fagan nato in
Parigi
nel 1702 e morto nel 1755 dotato di facilità e di
a piacevole Crispino rivale del padrone. Giambatista Rousseau nato in
Parigi
nel 1669 e morto nel 1740 pubblicò l’Adulatore ed
ne: la terza dell’atto II piena di pitture naturali del gran mondo di
Parigi
; la settima dell’abboccamento di Valerio con Cleo
per lungo tempo ripetute con certo applauso. Pietro Marivaux nato in
Parigi
nel 1688 e morto nel 1765 scrisse romanzi e comme
ngiunta all’interesse. Questa commedia si è di nuovo rappresentata in
Parigi
nel 1793. Antonio Bret nato nel 1717 scrittore d
gli tradusse ancora alcune farse del teatro inglese, e le pubblicò in
Parigi
in due volumetti colla data di Londra del 1756. N
, ovvero i Capricci commedia in tre atti ed in versi rappresentata in
Parigi
nel 1787, manifesta la mano di un giovane che pot
ig. Pieyre colla Scuola de’ Padri in versi di cinque atti recitata in
Parigi
nel 1787 poteva animare la gioventù a ricalcare l
ia intitolata le Riputazioni in versi in cinque atti rappresentata in
Parigi
nel 1788. Madama di Gouge scrisse in prosa una co
o un personaggio istorico di cara memoria a’ Francesi, che istituì in
Parigi
un pietoso asilo per la parte più infelice degli
anzava; e co’ segni espresse che poco tempo prima di esser condotto a
Parigi
anch’egli piangendo avea seguito con simile accom
Gli domandò se si sovveniva del luogo dove la prima volta si trovò in
Parigi
. Egli disse di Averlo presente; e fatto con l’Aba
disse di Averlo presente; e fatto con l’Abate il giro delle sbarre di
Parigi
, s’imbattè in quella, in cui vennero, a visitare
orì mancando del necessario nel 1800. Luigi Benedetto Picard nato in
Parigi
nel 1769, merita in preferenza di esser rammentat
a. In qualità di capo egli anima e governa i Societarii dell’Odeon di
Parigi
che prima passarono al teatro Feydeau, indi a que
to; il Presuntuoso; i Tre Mariti; la picciola Città; i Provinciali in
Parigi
; M. Musard; l’Ingresso nel Mondo da me tradotta e
ma non ritornando nel lor teatro il concorso, pensarono ad abbandonar
Parigi
. Il pubblico però benchè non pago delle loro favo
tori; e fra gli uomini si sono segnalati Du Fresne e le Kain morto in
Parigi
nel 1778, e tralle donne, dopo la lodata insigne
e diresse anche un componimento poetico nel 1761. Nella mia dimora in
Parigi
l’anno 1800 e ne’ primi due mesi del 1801 fioriva
l’immortale nostro maestro napoletano Pergolese, la quale si cantò in
Parigi
sin dal 1753. Alcuni scrittori francesi somminist
inistrarono eziandio opere musicali alla Compagnia comica Italiana di
Parigi
. Vi si segnalarono Favart, Saint-Foix, Boussy, Ma
ormente corretta, e l’osservò prima un mio amico spagnuolo che visitò
Parigi
nel 1787 e nel 1792, e poi io stesso nel 1800; ed
riero. Ma non eccellente apparve sulle scene della Comedia italiana a
Parigi
, quando vi si recò il 1716 nella Compagnia del Re
ccia ; ch'egli era usciere del Vicariato di Napoli, e che, recatosi a
Parigi
, nè piacque, nè dispiacque. Amante delle grandezz
a un regime per venti giorni, ordinò a' comici italiani di recarsi da
Parigi
a Blois ov'era la Corte, per divertire Sua Maestà
2 marzo 1572 a Claudio Marcello, proposto de' mercanti della città di
Parigi
, di pagare a esso Soldino e agli altri comici ita
Balletti Antonio Stefano. Figlio dei precedenti, nacque a
Parigi
il maggio del 1724. Dopo avere fatto gli studi cl
iar la Compagnia : e si recò a recitare in Italia. Tornato nel 1750 a
Parigi
, rientrò nella Commedia Italiana, ove rimase fino
ti sposò una vezzosissima comparsa della Commedia-Italiana, e morì in
Parigi
il lunedì 9 marzo del 1789. Oltre alle presenti n
l nome fu già collocata in questo dizionario (V.). Della sua andata a
Parigi
così parla il Des Boulmiers nella sua Storia del
ie del Bartoli stesso. Alla definitiva chiusura del Teatro italiano a
Parigi
, ella tornò in Italia, vivendo ora in Venezia, or
ora in Treviso, e godendosi in pace il denaro che aveva accumulato a
Parigi
. Il Bartoli riporta i due seguenti sonetti : Pe
ezzata a Santa-Marina. Volata la fama della sua grandezza artistica a
Parigi
, i comici del Re lo invitarono a recarsi colà, do
tre quarti di parte, e l’11 marzo 1765 con parte intera. Egli abitò a
Parigi
dapprima in via Contessa d’Artois poi nella via d
to, che dopo di avere riscossi lunghi applausi in Italia, passato è a
Parigi
, dove presentemente è stimato ed applaudito qual
on sarebbe avvenuta l’abolizione del genere italiano nella Commedia a
Parigi
, che fu nel 1780, circa un anno e mezzo dalla sua
di Francesco Buti, intonato da Luigi Rossi e rappresentato nel 1647 a
Parigi
nel Théâtre du Palais-Royal. allegavano: si acco
lia Marza. Lulli… Quinault: Giovanni Battista Lulli (Firenze, 1632 –
Parigi
, 1687), comunemente francesizzato in Jean-Baptist
erse opere in collaborazione con il poeta francese Philippe Quinault (
Parigi
, 1635-1688). Vinci: Leonardo Vinci (Strongoli, C
apocrifa, attribuita a Bernard Le Bovier de Fontenelle (Rouen, 1675 –
Parigi
, 1757) significava che la sonata, genere di music
, Firenze, Nestenus, 1725. Baron: Michel Boyron, detto Michel Baron (
Parigi
, 1653-1729) è un attore e drammaturgo francese.
lianizzata, Adriana Lecouvreur e Adriana Le Couvreur (Épernay, 1692 –
Parigi
, 1730) è un’attrice teatrale francese. Nicolini:
VIII. Nota alla nota d’autore n. 8: Le Grand: Marc Antoine Le Grand (
Parigi
1673-1728) attore e autore di testi teatrali e fa
er la prima volta il 27 agosto 1748 all’Académie royale de musique di
Parigi
, su testo di Antoine Houdar de La Motte Delle
ro è Il primo libro d’architettura, pubblicato in edizione bilingue a
Parigi
nel 1545, con il privilegio del Re e diviso in Pr
di Amenhotep III. Nordeno: Frederic Louïs Norden (Glückstadt, 1708 –
Parigi
, 1742) era un esploratore e ufficiale danese; com
ternanza di motivi naturali e artificiali. Le Nôtre: André Le Nôtre (
Parigi
, 1613-1700) è il maggiore architetto barocco fran
alia: la musa della commedia. Menagio: Gilles Ménage (Angers, 1613 –
Parigi
, 1692), letterato ed erudito francese, autore del
Dryden (Alwinkle, 1631 – Londra, 1700), André Dacier (Castres, 1651 –
Parigi
, 1722) erano rinomati scrittori e teorici della s
a Versailles il 18 agosto 1674. Brumoy: Pierre Brumoy (Rouen, 1688 –
Parigi
, 1742) pubblicò nel 1730 a Parigi il Théâtre des
rumoy: Pierre Brumoy (Rouen, 1688 – Parigi, 1742) pubblicò nel 1730 a
Parigi
il Théâtre des Grecs, preceduto da un Discours su
itturò con Giovan Battista Costantini, Ottavio, che aveva compagnia a
Parigi
nelle fiere di San Germano e di San Lorenzo, col
una Compagnia di Marsiglia fino al 1718, anno in cui fu di ritorno a
Parigi
, esordendo il 4 di luglio al Teatro francese con
n Provincia, a Bordeaux, a Bruxelles, a Cambrai, donde restituitosi a
Parigi
, fu accolto nella Compagnia dei Nuovi Comici ital
epoltura, si deliberò d’inviare il suo corpo, chiuso in un cassone, a
Parigi
, ove fu sepolto nella chiesa del Salvatore il 13
a, dopo di avere recitato in Italia le parti di Arlecchino, si recò a
Parigi
, chiamatovi per recitar alternativamente col famo
y nell’acquerello originale appartenente alla Biblioteca nazionale di
Parigi
, e che qui riproduco. (V. pag. 713). Molto di
sì per le commedie come per le opere italiane, egli si recò nel ’98 a
Parigi
, e sì bene compiè la sua missione, che il re Augu
volte aveva coll’arte sua trionfato, si restituì alla fine del 1728 a
Parigi
; e fu ricevuto come un vecchio camerata alla Com
via di Verona, ove morì alla fine dello stesso anno 1729, lasciando a
Parigi
assai più creditori che ammiratori. Sua moglie, f
so. Di Angelo Costantini è nota la Vita di Scaramuccia, pubblicata a
Parigi
il m. dc. xcv. Evaristo Gherardi, il famoso Arlec
iugno del 1720, nella chiesa di S. Germano di Drancy-le-Grand, presso
Parigi
, una sua compagna d’arte, la Giovanna Benozzi, ar
….. Giuseppe Antonio Balletti nacque a Monaco verso il 1692, e morì a
Parigi
nei 1762.
adama di Graffigny, Voltaire e Collet. Nivelle de la Chaussée nato in
Parigi
nel 1691 e morto nel 1754 ha maneggiato questo ge
sformazioni. Francesca di Graffigny nata in Nansi nel 1695 e morta in
Parigi
nel 1758 diede al pubblico Cenia sotto il titolo
illes; ma secondo il Giornale straniero del 1755 quando si replicò in
Parigi
, non vi fu accolta troppo favorevolmente. L’azion
francesi. Carlo Collè segretario e lettore del duca d’Orleans nato in
Parigi
nel 1709 è uno de’ Francesi che hanno ritenuta la
nel 1724, il quale dopo aver lavorato per l’antico teatro Italiano di
Parigi
insieme con Regnard, diede al Francese diciotto b
Moliere. Palissot mostra dispiacere di non vedersi più sulle scene di
Parigi
il di lui Falso Sincero, ed il Geloso vergognoso
ristico di questo commediografo. Cristofano Bartolommeo Fagan nato in
Parigi
nel 1702 e morto nel 1755 dotato di facilità e di
mmediola di Crispino rivale del padrone; Giambatista Rousseau nato in
Parigi
nel 1669 e morto nel 1740, che pubblicò l’Adulato
ne: la terza dell’atto II piena di pitture naturali del gran mondo di
Parigi
; la settima dell’abboccamento di Valerio con Cleo
urs), il Francese a Londra, il Chiacchierone. Pietro Marivaux nato in
Parigi
nel 1688 e morto nel 1765 autore di romanzi e di
i tradusse anche alcune farsette del teatro inglese, e le pubblicò in
Parigi
in due volumetti colla data di Londra del 1756. N
ur, ovvero i Capricci, commedia di tre atti in versi rappresentata in
Parigi
nel 1787, manifesta una mano di un giovane che po
M. Pieyre colla Scuola de’ Padri in versi di cinque atti recitata in
Parigi
nel 1787 può animare la gioventù a ricalcare le o
cinque atti non migliore imitazione delle Letterate rappresentata in
Parigi
nel 1788; Moliere in casa di Ninon in prosa di ma
ma non ritornando nel lor teatro il concorso pensarono ad abbandonar
Parigi
. Il pubblico però benchè non pago delle loro favo
tori, e fra gli uomini si sono segnalati Du Fresne e le Kain morto in
Parigi
nel 1778, e tralle donne, dopo l’insigne le Couvr
. I Francesi che somministrarono opere musicali a’ comici Italiani di
Parigi
, sono stati Favart, Saint-Foix, Boussy, Marivaux,
in Italia, ove stette fino al 1670. In questi due anni di assenza da
Parigi
, fu sostituito sulla scena da un nuovo comico ita
per l’Italia, fece dono della sua guardaroba ai principali attori di
Parigi
: essa fu divisa fra Beauchâteau dell’ Hotel de B
to qui la riproduzione di due incisioni della Biblioteca Nazionale di
Parigi
, comunicatemi gentilmente dal signor Bouchot, Dir
la chitarra, l’oboe e l’organo) ebbe liete accoglienze dal pubblico a
Parigi
e alla Corte, ove apparve la prima volta il 30 di
ampia testimonianza, in forza della quale egli potè al suo ritorno in
Parigi
, che fu il 1708, avere in ricompensa l’ufficio d’
8, avere in ricompensa l’ufficio d’ Ispettore di tutte le barriere di
Parigi
, che lo mise in grado d’intraprender nel 1712, co
e verso il 1733 da un suonatore d’orchestra della Commedia italiana a
Parigi
, e da una comica che recitava nel 1729, con qualc
i manifesti, dava al teatro di Avignone una parte della compagnia di
Parigi
. Si annunziava fra l’altre cose che l’Astrodi dov
Secondo il Jal (op. cit.) sarebbe entrato nella Compagnia italiana a
Parigi
il 1738, assumendovi il carattere di Dottore ; me
a cappella della Vergine, presenti Pietro Luigi Audureau, borghese di
Parigi
, e Giuseppe Balletti, ufficiale del Re, suoi cogn
u possibile rintracciar notizie. Ne abbiamo invece sul suo esordire a
Parigi
il 21 novembre del 1739 nelle Furberies de Scapin
la Compagnia Imer il 1734, sostituitovi poi dal Campagnani, si recò a
Parigi
, d’onde probabilmente tornò in Italia prima di an
cine. Racine nato in Fertè-Milon nel dicembre del 1639 e morto in
Parigi
nell’aprile del 1699, lasciò tralle sue carte il
ma fredda e scandalosa intitolata Scaramuccia eremita, si recitava in
Parigi
, mentre vi si proibiva il Tartufo. In essa un ere
Diz. Crit. art. Poquelin. Nota I.) Leris nel Dizionario de’ Teatri di
Parigi
, e l’ab. Dubos mentovato dal sig. Bret nella sua
peroux, e La Grange-Chancel. Antonio La Fosse detto d’Aubigny nato in
Parigi
nel 1653 e morto a’ 2 di novembre del 1708 corse
la Touche nato nel 1729 in Châteu-Roux nel Berri, e morto nel 1760 in
Parigi
compose una Ifigenia in Tauride, nella quale imma
del Le Feuvre. Alessio Piron nato in Digione nel 1689 e morto in
Parigi
nel gennajo del 1755, fralle altre specie drammat
evôt lo tradusse in francese intitolandolo le Joueur che si stampò in
Parigi
nel 1762. Il Socrate &c. ADDIZIONE XV* Su
olti loro drammi. Il Filosofo senza saperlo, la Scommessa, Maillar, o
Parigi
salvato del Sedaine, non sono stati applauditi da
ntacinque rappresentazioni successive fu proibita dall’arcivescovo di
Parigi
. Sono tratte &c. ADDIZIONE XVII** Commedi
condotta della favola. Questa commedia si è di nuovo rappresentata in
Parigi
nel 1793. ADDIZIONE XX* Commedie piacevoli de
a sino a quindici anni fa in circa, vuolsi (se non s’ingannò chi vide
Parigi
nel 1787, e e nel 1792, e mel riferì con assevera
l cav. Gluck che trovavasi in Vienna. Gluck postala in musica venne a
Parigi
per farla eseguire, e comparve sulla scena nell’a
che si fosse approfittato o della Marianne di Hardy, rappresentata in
Parigi
nel 1610, o di quella di Tristan, che fece recita
imenticossi di quanto facevasi nel proprio paese e scrivea da Parma a
Parigi
che gl’ incantamenti e le stravaganze dell’arlecc
di Rousseau provata in Lione felicemente col Pigmalione e ripetuta in
Parigi
nel 1775 con tutto l’applauso. Per dare un saggio
’ ballerini di gran nome Dauberval e Vestris Italiano traspiantato in
Parigi
. Niuno ignora i meriti di Noverre e per le letter
mente gli spettacoli scenici. Havvi almeno venti case private solo in
Parigi
dove varie società particolari rappresentano trag
schinità de’ loro pubblici teatri. Le sale di tutti gli spettacoli di
Parigi
(dicono i nazionali) cioè quelle della Compagnia
e del libro intitolato la Mimographe. Nel teatro dell’opera alzato in
Parigi
nel 1769 co’ disegni di M. Moreau di figura ovale
diede col suo casato il nome alla famosa maschera del Ponte Nuovo di
Parigi
, figurante un quarant’anni più tardi, come servo
ta col fare il comico e il saltimbanco. Nel 1618, alla fine, capitò a
Parigi
. Quello era il centro dove andavano a cascar tutt
dor, fatta nella prima giovinezza, poco dopo la sua andata da Tours a
Parigi
, nè con quella della stampa che sta in fronte all
pa che sta in fronte all’ Inventaire universel des œuvres de Tabarin (
Parigi
, 1623), molto somigliante del resto, se ben più p
ne’ primi lustri del secolo rappresentava Sofonisba e Rosmunda, ed in
Parigi
nel carnovale del 1511 sotto Luigi XII si vedeva
egli Apostoli, e l’Apocalisse di Luigi Chocquet si rappresentavano in
Parigi
à l’Hôtel de Flandres con gran concorso, e vi fur
il loro teatro si cedette ad un’altra compagnia di attori formata in
Parigi
con real permissione. La regina di Navarra Marghe
poesie pubblicate in Lione nel 1547, e dieci anni dopo s’impresse in
Parigi
il suo Eptamerone, cioè sette giornate giocose ma
che nel 1577 per privilegio ottenuto da Errico III rappresentarono in
Parigi
. Separatisi poi da questa Compagnia de’ Gelosi al
ne’ primi lustri del secolo rappresentava Sofonisba e Rosmunda, ed in
Parigi
nel carnevale del 1511 sotto Luigi XII si vedeva
egli Apostoli, e l’Apocalisse di Luigi Chocquet si rappresentavano in
Parigi
á l’Hôtel de Flandres con gran concorso, e vi fur
uando il teatro fu ceduto ad un’ altra compagnia di attori formata in
Parigi
con real permissione. La regina di Navarra Marghe
poesie pubblicate in Lione nel 1547; e dieci anni dopo s’impresse in
Parigi
il suo Eptamerone, cioè sette giornate di novelle
che nel 1577 per privilegio ottenuto dà Errico III rappresentarono in
Parigi
. Separatisi poi da questa compagnia de’ Gelosi al
’amicizia venerabile confratello) all’Hôtel di Borgogna. Essi erano a
Parigi
, operatori e venditori di droghe, e avean banco,
se fu proposto dal Martinelli per una Compagnia che doveva recarsi a
Parigi
. Anche il Callot ce ne ha lasciato il costume ne’
, fu della Compagnia de’Fedeli (V. Andreini Virginia), e lo vediamo a
Parigi
il 1621, fra i sottoscritori di una supplica del
.) non abbandonasse la compagnia come avea minacciato di fare. Morì a
Parigi
il 2 ottobre 1624. Il personaggio di Capitano Rin
ll’arrivo di un nuovo Pantalone, il marzo dello stesso anno. » Andò a
Parigi
colla nuova Compagnia che vi esordì il 10 agosto
comedie…. » Turri Virginio. Figlio del precedente. Era anch'egli a
Parigi
nella Compagnia del 1653, in qualità di secondo a
Scelto dal Riccoboni per la Compagnia del Reggente, si recò il 1716 a
Parigi
, ed esordì alla « nuova Commedia italiana » nel t
es guère. Fra le lettere del Riccoboni alla Biblioteca dell’Opera di
Parigi
, ve n’ha una dell’agosto 1739, colla quale prega
i due soit a proposito della sua non apparita sulla scena italiana di
Parigi
, mentre si sa ch' ella vi recitò le parti di serv
qsoixante douze. » Soldino e Anton Maria avevano la loro residenza a
Parigi
, e furono chiamati a Blois per piacere del Re. Il
alle commedie ? Le due Compagnie partirono da Blois per far ritorno a
Parigi
, quando Enrico il bearnese, figlio della Albret,
.ª humilissimo ossequentissimo servitore L’Abbate Torta. Pubblicò a
Parigi
una sua traduzione della commedia spagnuola : La
Parigi una sua traduzione della commedia spagnuola : La Bella brutta (
Parigi
, Guglielmo Lassier, 1666), che dedicò al Re. Il s
a notizia della morte di Finocchio a Lione, mentre era in viaggio per
Parigi
, l’abbiam dai fratelli Parfait per detta di Anton
o della vita. E l’attestato del medico fu inviato all’abate Riccini a
Parigi
con lettera autografa del Serenissimo di Modena a
nte, fece parte della Società Internari-Paladini, e si recò del '30 a
Parigi
, lasciando la moglie malata in Italia presso la s
moglie del caratterista Taddei. Dopo due mesi e mezzo di soggiorno a
Parigi
, ricevette notizie dal suocero del rapido aggrava
enticossi di quanto facevasi nel proprio paese, e scriveva da Parma a
Parigi
che gl’incantamenti e le stravaganze dell’Arlecch
i Rousseau provata in Lione felicemente col Pigmalione, e ripetuta in
Parigi
nel 1775 con tutto l’applauso. Per dare un saggio
or nome si distinsero Dauberval, e l’italiano Vestris traspiantato in
Parigi
. Niuno ignora i meriti di Noverre tanto per le le
poi al merito letterario di tal componimento, ne’ giornali stessi di
Parigi
se ne rilevarono molti difetti particolari, lente
a. Si sono parimente rappresentate nel medesimo teatro ed in altri di
Parigi
con varia fortuna le seguenti opere comiche. Le T
ta in musica dal maestro Gaveaux, che si rivede sempre con piacere in
Parigi
. Contansi tralle opere cadute: le Petit Page di G
nta principalmente in un edificio posto dirimpetto al Palais-Royal di
Parigi
. Dal nome del componimento prende il suo quest’ed
ci di ogni maniera. Havvi almeno venti case private di teatro solo in
Parigi
, dove varie società particolari rappresentano tra
schinità de’ loro pubblici teatri. Le sale di tutti gli spettacoli di
Parigi
(dicono i nazionali) cioè quelle del Teatro Franc
statua intera marmorea del Voltaire. Nel teatro dell’Opera alzato in
Parigi
nel 1769 co’ disegni dell’architetto Moreau di fi
ad un giornalista condotto con felicità a quella pia ritirata. Momo a
Parigi
, Regnard ad Algieri, Piron à Beaune, Une heure d’
maestro Gluck che dimorava in Vienna. Gluck postala in musica venne a
Parigi
per farla eseguire, dove comparve in iscena nell’
attore senza rivali. Morto il famoso Tommasino del Teatro italiano a
Parigi
(Tommaso Antonio Visentini), che recitava appunto
lla fine dello stesso anno l’apoplessia lo colse nel suo domicilio di
Parigi
, Via dei Petits-Champs, ove morì il 6 settembre 1
XIV (Lorenzo Ganganelli) e Carlo Bertinazzi, corrispondenza inedita (
Parigi
, 1827). Quest’operetta, assai bene immaginata e m
anno, nè men due mesi dopo la morte dell’amico suo ; e il Giornale di
Parigi
il 17 ottobre pubblicò il suo Elogio funebre di C
di non esserci che io solo al mondo di veramente onesto ! ! ! Mori a
Parigi
il 6 settembre dell’ ’83. Ecco il suo epitaffio
u sostenuta dal Bertinazzi. Ecco una lettera che il Goldoni scrive da
Parigi
l’8 di novembre 1774 al marchese Francesco Alberg
lio d’ Arlecchino perduto e ritrovato che il Bertinazzi rappresentò a
Parigi
il 13 giugno 1758, e che io traduco dall’ Histoir
davvero gli applausi, che ad essa dovette il Goldoni la sua andata a
Parigi
, e a Parigi assistè a nuove rappresentazioni di q
applausi, che ad essa dovette il Goldoni la sua andata a Parigi, e a
Parigi
assistè a nuove rappresentazioni di quella fortun
Paterno (V. Tomo XII, dell’ Ediz. dello Zatta, Venezia, 1788), data a
Parigi
la prima volta il 4 febbraio 1763, e che se segnò
ima data dal signor Goldoni sul Teatro italiano, dopo il suo arrivo a
Parigi
, ove i comici, sempre intesi a procacciarsi la be
e fa morire la Balletti verso il 1730, mentre sappiamo essere morta a
Parigi
il 29 dicembre del 1771, ed essere stata sepolta
sentita la Truppa Italiana, che, già sono quattr’anni, è ritornata in
Parigi
. Grande onore davvero per questi Italiani Comici,
ra lasciamo da parte. Merope stessa, che abbiamo pur data una volta a
Parigi
, non gli può aver rappresentata l’idea della natu
no dei più forti, se non il più forte artista della Francia, nacque a
Parigi
l’ottobre del 1653, e vi morì il 22 dicembre del
grido per le parti d’ Innamorato, sotto nome di Cintio. Non si recò a
Parigi
che del 1660. Aveva sposato a Bologna il 31 marzo
pagnia italiana insieme ad Angelo Lolli, abbandonò le scene, e morì a
Parigi
in via S. Dionigi il 29 ottobre 1706. Fu sepolto
gnesi fu poeta e non de'peggiori, e pubblicò pei torchi di Langlois a
Parigi
il 1673 le sue rime, ch' ei volle consecrate all’
ami, prima, poi del famoso Lolli, nacque a Roma nel 1635, e si recò a
Parigi
nella Compagnia italiana col giovane Biancolelli,
anno, all’esordire di Caterina Biancolelli detta Colombina, e morì a
Parigi
, rue des Prouvaires, il 5 settembre 1693. Dal mes
niera graziosa ed il motteggiar di Michelangelo in Napoli, tornando a
Parigi
ne divolgarono di tal maniera i pregi che egli ve
sse con decenza sino al 1685. Più ammirato fu nella medesima città di
Parigi
l’altro napoletano Tiberio Fiorillo conosciuto co
eno il proprio teatro come ne’ quattro mesi che Scaramuccia abbandonò
Parigi
l’anno 1662 per venire in Napoli a vedere i suoi
a rappresentazione di quest’originale italiano.» Egli morì vecchio in
Parigi
nel 1694, lasciando ad un suo figliuolo sacerdote
ni Giovanni. Faceva parte della Compagnia Martinelli (V.), che andò a
Parigi
il 1621.
attori della Compagnia che Giuseppe Bianchi, Spezzaferro, condusse a
Parigi
nell’anno 1645.
Arrighi Cialace. Era il Pantalone della Compagnia italiana chiamata a
Parigi
nel 1645 dal Cardinal Mazzarino, e che recitava a
nella Compagnia che l’Arlecchino Tristano Martinelli (V.) condusse a
Parigi
nel novembre del 1620.
tò con infinito valore nell’astuto Personaggio di Scappino ; e che in
Parigi
fu onorato de’più sonori applausi. Dopo la sua mo
Tortoriti Giuseppe. Attore de' più pregiati alla Comedia italiana di
Parigi
, nella quale apparve la prima volta il marzo del
quacquera, poi un de' più agili saltatori della Compagnia italiana di
Parigi
nella seconda metà del secolo xvii. Nel teatro
Berlucci Luigi. Recitava le parti di Pantalone, il 1712, a
Parigi
, nella Compagnia italiana di Giovambattista Costa
invito che gli venne di Francia di formare una Compagnia italiana per
Parigi
, al servizio del Duca d’Orléans, il Reggente, spe
tero i suoi predecessori, che niuna Compagnia italiana sia ricevuta a
Parigi
sotto alcun pretesto, quand’ anche tutti i Comici
ragione di quell’accenno, sta in ciò, che trovandosi il Costantini a
Parigi
, ove s’era fatto impresario nel 1712 di spettacol
famiglia due anni a Parma ; poscia, il novembre del '31, fe'ritorno a
Parigi
, dove, fuor della scena, morì a settantotto anni
del teatro italiano, è da notare un rarissimo libretto di M. Musard (
Parigi
, 1810), in cui sono aggiunti alle Parades des Bou
onne stesse prendevano nelle conversazioni. Allorchè poi si ripetè in
Parigi
, dove il ridicolo che vi si satireggia esser dove
omitiva piacque alla corte, e Moliere ottenne dal re di stabilirsi in
Parigi
, e di alternare sul teatro del Picciolo-Borbone c
l’Improvvisata di Versailles recitata nell’ottobre del 1663, e poi in
Parigi
nel seguente mese. Derise in essa gajamente il mo
sta il buon gusto di questo monarca e la stima che faceva di Moliere.
Parigi
meglio della corte sentì la verità della comica d
. Di ciò convengono il Baile a, il Leris nel Dizionario de’ Teatri di
Parigi
, e l’abate Dubos mentovato dal sig. Bret nella su
, cioè Regnard, Brueys e Dancourt. Giovanni Francesco Regnard nato in
Parigi
nel 1674, secondo Voltaire, mori di anni cinquant
, ma scriveva con vivacità in prosa. Quanto alla Commedia Italiana di
Parigi
fu sostenuta, dopo i Comici Gelosi, prima da una
Vedi il libro intitolato Nouvelles de Nouvelles di Visè pubblicato in
Parigi
l’anno 1663. b. V. quanto ne additò il Maffei ne
ima fredda e scandalosa intitolata Scaramuccia Eremita si recitava in
Parigi
, mentre vi si proibiva il Tartuffo. In essa un er
sua carrozza per andare a pigliare la Colombina a Bologna. Arrivato a
Parigi
, dov’era stato richiesto dalla Maestà della Regin
gran merito e per le amplissime raccomandazioni che da Parma recava a
Parigi
. Col mezzo delle quali anche, otteneva da Milano,
enti N. 469, foglio 54). Dovendo Diana e Buffetto Comici passarsene á
Parigi
per rappresentare a quella Corte e convenendogli
le di lui virtù, Tocca l’ordine, che da un Grande ebbe di portarsi in
Parigi
. Gli applausi, i regali, & i l ritorno in I
masta traccia in alcun libro del tempo, nè in alcuno degli archivi di
Parigi
, tanto consultati oggimai dagli storiografi del T
ai Comici Diana e Buffetto il passaporto amplissimo per passarsene a
Parigi
. Ma chi era questa Diana che ha fatto almanaccare
nche a questa domanda. Quali altri comici si recarono con Locatelli a
Parigi
, chiamativi dal Cardinal Mazzarino ? Vediamo un p
azza di Giulio Strozzi, fatto da Giacomo Torello da Fano e stampato a
Parigi
il novembre del 1645 : (è unito allo Scenario del
colto da Gueullette e appartenente oggi alla Biblioteca dell’Opera di
Parigi
) e leggeremo a pagina 6 che Flora sarà rappresent
, fu dato quell’anno da Milano amplissimo passaporto per passarsene a
Parigi
.
proposito Tabarin Giovanni, dal quale ebbe la Polonia un figliuolo a
Parigi
il 25 settembre del 1572.
Aurelia, Brigida Bianchi, si era recato con la Compagnia Locatelli a
Parigi
, ove morì il 1660. Di lui fa menzione il Loret ne
Compagnia Paladini-Internari, con la quale doveva recarsi del 1830 a
Parigi
; ma còlta dal mal di petto, fu obbligata a resta
nel 1630 le parti di Pantalone nella compagnia de’ Fedeli…. Dove ? A
Parigi
? (È il Sand che ci dà la notizia di questo comic
a 4 giugno 1655, si accenna al Milanta, richiesto per la Compagnia di
Parigi
, e dal Principe Alessandro negato. Nel '64 era an
agnia di Antonio Sacchi, al posto della Teodora Ricci che si recava a
Parigi
, e fu molto ammirata, specialmente nelle commedie
Alborghetti Pietro. Nacque a Venezia verso il 1675, e si recò a
Parigi
nel 1716 colla Compagnia italiana formata per ord
eneziano, e sotto la maschera di Pantalone era impareggiabile. Morì a
Parigi
il 4 gennaio 1731, dopo una lunga malattia, lasci
entrò nella nuova Compagnia italiana che si recò allora a recitare a
Parigi
, sostenendovi le parti di seconda amorosa, col no
all’età di sessant’anni, dieci anni dopo che la conobbi. Il clima di
Parigi
è sovente fatale alle attrici italiane. Due anni
per essere aggregato alla Compagnia dei Confidenti. Partì il '20 per
Parigi
con lo zio ; ma, arrivati a Chambéry, sorpreso da
A render tutto ciò meno difficile, mio marito pensa partire per
Parigi
il 20 0 25 corrente, e, corredato di lettere comm
Marchese Del Grillo)…. E il Marchese Giuliano, di fatti, si recò a
Parigi
prima della Compagnia ; e di là mandò al Righetti
La stampa ha già cominciato a lavorare, e la cosa è sparsa per tutta
Parigi
. Per i 14,000 franchi contateci, come sono sicuro
ori 3,251.90 Visto e riconosciuto, etc. etc. Firmato, con data di
Parigi
21 agosto 1855, Giuliano del Grillo. Reynaud, il
'suoi Portraits contemporains (Paris, Amyot, 1864) : Col successo di
Parigi
, ell’è giunta omai in prima linea, ha conquistato
nte i tentativi di reazione dell’anno dopo, e quel primo battesimo di
Parigi
fu anche, s’è già detto, il primo passo del lungo
ov’ella cantò un’aria italiana con accompagnamento di trombe. Morì a
Parigi
nell’età di 45 anni, il 5 maggio 1739.
e Fumagalli ; madre e caratteristica il ’56 con Ernesto Rossi, poi a
Parigi
il ’57 colla Ristori. Si ritirò dall’arte in Fire
lui chiamato il suo Balsamo. Tal segreto egli ha avuto da un dotto a
Parigi
, mentre forse vi esercitava l’arte comica. La let
i identificare in questo il Cola che fu mandato dal Duca di Mantova a
Parigi
il 1608 in sostituzione dell’arlecchino Martinell
re figlio d’Isabella) avea comprata nel villaggio di Bièvre, vicino a
Parigi
, era un ritratto di sua madre in abito di città,
etto, e però l’invito era per lui solo. Come fare ? Andar Colombina a
Parigi
? Ma ella era legata formalmente colla Compagnia
le andare perchè troppo soffriva. A queste parole il Cantù rispose da
Parigi
in data 4 febbraio 1646, una lettera piena di ama
azzola, Lorenzo Piccinini, Achille ed Ettore Dondini, ecc. Recatasi a
Parigi
, sostenne a fianco di Salvini le parti di Zaira,
dilettanti ; nel 1620 si trovava a Milano, e probabilmente si recò a
Parigi
nel 1621 ; nel 1640 era a Firenze. (V. Ranieri e
edente, nacque a Venezia il 18 settembre 1755. Recatasi co’genitori a
Parigi
, vi sposò l’ 11 aprile 1774 Felice Gaillard attor
to dal Riccoboni per la Compagnia italiana del Reggente che si recò a
Parigi
il 1716, e vi recitò sotto la stessa maschera per
a, seppe ricordare il gran Molè a tutti quelli che udito l’ avevano a
Parigi
.
tradiva spesso il concetto, quantunque all’estero e particolarmente a
Parigi
e a Londra, abbia avuto encomj esagerati dal pubb
la stampa. La prima sera che si diede l’ Otello al Teatro Italiano di
Parigi
, Folchetto (Capponi) telegrafò al Fanfulla parole
ntrigante, in costume di arlecchino senza la maschera. Dovè recarsi a
Parigi
verso il 1644, perchè il 9 gennaio dell’anno segu
deu.mo Ser. uero e oseq.mo Alessandro Superchi. Tornò poi nel '53 a
Parigi
(vedi il brano di lettera del 16 agosto nella Mus
ri, la richiesta del Re fu causata forse dal fatto che poco piacque a
Parigi
il Pantalone (di cui s’ignora il nome), il quale
Questo Pantalone ignorato essendo stato l’ultimo Pantalone andato a
Parigi
, e non trovandosi poi citato più da alcuno, è pro
quale nel discorso a’ Lettori che è in una sua pastorale, Fiammella (
Parigi
, Abel l’Angeliero, 1584) al proposito di certa li
a rilevato la Compagnia del padre, l’Amalia Checchi-Bozzo, spentasi a
Parigi
, recitando le parti di Ofelia, Desdemona, ecc. ec
poi suo marito. Passò nel ’57 con la Compagnia di Adelaide Ristori a
Parigi
, ove le si fece il presente ritratto in costume d
osto con lettera del 1612 da Venezia al Duca di Mantova di mandarlo a
Parigi
, ove poi non andò, pei raggiri di Tristano Martin
degli Apostoli e l’Apocalisse di Luigi Chocquet si rappresentarono in
Parigi
nell’Hôtel de Flandres, e s’impressero nel 1541 i
nché nel 1588 cederono il teatro a un’altra compagnia che si formò in
Parigi
con real permesso. Sebbene si é conservato il nom
componevano in tal tempo da’ francesi, inglesi, e alemani. Ma quando
Parigi
non avea un poeta teatrale più esperto di Hardy,
secondo, che osserva il compilatore del teatro alemano pubblicato in
Parigi
nel 1772, in mezzo a tante goffaggini e bassezze
Nel 1660, essendo la Compagnia italiana definitivamente stabilita a
Parigi
, il Cardinale fece venir d’Italia un primo innamo
a quell’epoca e a noi noto sin qui era il Lolli ; ma egli, recatosi a
Parigi
nel 1653 per assumere nella Compagnia italiana la
i nomi di Lolli e Bandinelli) per poi restituirsi una seconda volta a
Parigi
, ove e precisamente nel ’70, fece rappresentare u
ecchino. Forse nel ’74 fu ancora in Italia, e andò una terza volta a
Parigi
, dove si trovava il 21 dic. ’78, testimonio a un
parti di Graziano nella Compagnia de’Fedeli, al momento di recarsi a
Parigi
(26 novembre 1612). Troviam prima un Bartolomeo c
però non fu lungo, poichè la vediamo esordire nell’aprile del 1697 a
Parigi
alla Commedia italiana, un mese avanti la sua chi
serbando il titolo Al servizio di S. M. il Re di Sardegna, si recò a
Parigi
. Appare il '62 con Tommaso Salvini, e il '63 con
conversazione più famigliare. Allorchè poi questa farsa si ripetè in
Parigi
dove il ridicolo che vi si satireggia, esser dove
omitiva piacque alla corte, e Moliere ottenne dal re di stabilirsi in
Parigi
, e di alternare sul teatro del Picciolo-Borbone c
’ Improvvisata di Versailles recitata nell’ottobre del 1663, e poi in
Parigi
nel seguente mese. Derise in essa gajamente il mo
tra il buon gusto di questo monarca e la stima che faceva di Moliere.
Parigi
meglio della corte sentì la verità della comica d
, cioè Regnard, Brueys e Dancourt. Giovanni Francesco Regnard nato in
Parigi
nel 1674, secondo Voltaire, morì d’anni cinquanta
sostenuta, dopo i Comici Gelosi, prima da una comitiva che rimase in
Parigi
fino al 1662 senza stabilimento fisso, poi da un’
. V. il libro intitolato Nouvelles de Nouvelles di Vizé pubblicato in
Parigi
l’anno 1663. 12. V. ciò che ne additò il marches
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