ma obbligandosi dal primo giorno di Pasqua, all’ultimo di carnevale.
Per
la quaresima si usava un abbonamento separato. I
I posti di platea erano tutti numerati e si pagavano circa lire 1,50.
Per
qualche mezza fila di platea, si abbonavano degli
borghesi. Gli uffiziali della R. marina, in due palchi di 3º ordine.
Per
la famiglia reale, erano riservati tre palchi di
’incollava un cartellino rosso, con la scritta a caratteri cubitali «
Per
ordine » e sull’angolo che da via Toledo conduce
o, col pericolo di sentirsi umiliato accanto dell’alta aristocrazia ?
Per
di più, un picchetto di granatieri era ordinato d
ione di Cletto Arrighi, e si rivelò nel famoso Barchett de Boffalora.
Per
lei la Palmira Spinazzi ebbe i trionfi che doveva
nelli, il Pastizza e gli altri personaggi proverbiali del Ferravilla.
Per
parecchio tempo anzi essa fu appunto nella primit
ato, O almen fosse a l’Autore D'esser il libro suo dal Ciel concesso,
Per
viuer sempre a sì gran Donna appresso. Annotazio
rivolge in guerra. lxvi Rubò Prometeo il foco À le ruote del Sole,
Per
farne parte a la mondana prole ; Rapì Tantalo a
Là doue il Pegaseo Fonte, le dotte squadre De i Cigni a bere inuita,
Per
c’habbin la corona Dal figlio di Latona, Di quell
sostanza, e un seme. O dolce, e bel legame, Che fosti in Cielo ordito
Per
man de l’infinito E sempiterno Amor, di quello st
AVVISO.
Per
servir sempre al possibile all’istorica veracità
gasi la seguente nota (4): (4) Altri ha creduto che fosse anfiteatro.
Per
avviso però datomi con somma gentilezza dal dotto
Correzione al tomo IV.
Per
trascorso di memoria, avvertitomi da un letterato
con plauso le parti di prima attrice nella Compagnia di Pietro Rossi.
Per
istigazione più specialmente di suo marito, prefe
Garelli Giovan Battista, veneziano.
Per
quante ricerche fatte, non ho potuto avere di lui
n pochi dì d’autun l’è sta formada, perchè semo in teatro le vendeme.
Per
esserve distinto in l’arte nostra v’avè tirà l’ap
Paganini, e come prova della stima in cui lo tennero uomini egregi.
Per
l’acclamata memoria della perfetta arte Comica pr
eritò là sulle arene argive Pindaro eccelso in fra gli achei Pastori.
Per
l’aereo sentier candide piume spiega Cigno sublim
empre immortal, qual per costume rend’io gli Eroi sull’erudite Scene.
Per
le rime antecedenti, Sonetto a Odisio e ad Onofri
Andrea Maestro. Fu comico a Parigi al servizio di Francesco I.
Per
l’ingresso della regina Eleonora a Parigi nel 153
orelli-Borelli colla moglie Carolina prima amorosa poi seconda donna.
Per
questa il Giornaletto teatrale di Venezia (N. xxi
ferisce in sua lode il seguente sonetto caudato in lingua veneziana :
Per
la signora Diana bella ed eccellentissima Comica
altra qualità xe in vu sì bella che se Dea dei Teatri a mille segni.
Per
eccelenza i sdegni fenzer savè, ma i gha sol quel
ici, Teresa Passaglione, Teresa Amoroso, Maria Grasso, Antonia Spina.
Per
quanto, la supplica dell’Arcieri dicesse in propo
gli soli co’ primi tratti della storia del XVI destinata al V volume.
Per
compiere però il IV che or vi presenta, m’ingiung
ora la voce isciogli al canto. Ma nell’ampio del mondo orribil Vallo,
Per
tua gloria maggior vinci poi tanto, Che pure hai
singularissima. Quam Deus &. Di fuori :A Sua Altezza Serenissima
Per
Horatio Colletta Comico Annotazione della Cancell
ette due anni, promessa certa di un avvenire artistico de' più lieti.
Per
l’indole sua e per la sua figura non molto slanci
Brandi Girolamo, vicentino. Il suo vero cognome fu Del Carcano.
Per
ragion d’interessi, avuta a patire da’ parenti al
ho preso impegno di assicurarlo, e deggio farlo. » E più innanzi : «
Per
cattivo ch'ei fosse, avrebbe mai rovinata la comp
a musica fosse bella e costumata, non riuscisse stemperata e leziosa.
Per
non avere appreso o per non seguire i veri modi d
etto, e non ne esca fuori scordatosi di ogni decoro e di ogni verità.
Per
cento rapsodisti di luoghi comuni, o d’infarcitor
loro ogni cosa, guidandogli a mano in ogni mutazione, in ogni passo.
Per
le stesse ragioni non si vorrebbe così indifferen
ngegnosissimo discorso da lui composto sopra la libertà della musica.
Per
questo solo, lo scrittore del presente saggio avr
Arcelli Ferdinando. Nacque l’anno 1817 dai Conti Arcelli di Piacenza.
Per
rovesci di fortuna si diede all’arte comica, e ri
» (A. D’Ancona, Origini del Teatro italiano. Torino, Loescher, 1891).
Per
tutto quel che concerne la maschera del Dottore,
ci, rappresentando sempre la sua parte dialettale di secondo vecchio.
Per
certa malattia, dovè poi lasciar la professione,
ui a servire me et a compiacere loro, che vi amano molto. State sana.
Per
farvi piacere Il Princ. di Mantova. A questa il
l’inventore della maschera s’ignorava anche ai tempi di Aristotilea.
Per
indagare a qual fine essa si adoperasse, gioverà
omici ebbero paura di soggiacere al fato di Eupoli e di Anassandride.
Per
sicurezza adunque della propria vita sacrificaron
an concorso senza un mezzo artificiale di communicarla e distenderla.
Per
la qual cosa al tempo stesso che colla maschera c
nella voce e nell’ espressione che la faceano piacere e applaudire.
Per
lei ridusse in versi, modificandola, la Griselda
signorina Glech in signora Rosellini a Genova, dove dimora tuttavia.
Per
invito del Comitato drammatico dell’ Esposizione
maggior d’ogni Apollineo canto Sono, egregia Moretti, i pregi tuoi ;
Per
te non arte, ma natura i suoi Vivi affetti spiega
he cessò coll’isborso da parte di quella, di alcun migliajo di scudi.
Per
siffatto motivo, fu costretto il Toffoloni a dars
e al caratterista Antonio Massini : Regio Teatro Pantera – Avviso –
Per
la sera di Sabato 25 febbraio 1832 – Dell’interes
comici come raccomandati alla Sua benevolenza e alla Sua protezione.
Per
quante ricerche fatte nell’Archivio dei Gonzaga,
issimo successo, quali : Maso, Stella, Chi sarà ?, Un’ A dimenticata,
Per
diritto di pedaggio, Gilda, I Minatori del Belgio
, e Giulia Gritti ; Oh che trilli ! oh che osette ! oh che portenti !
Per
carità godeveli e stè zitti. Se xe belli, e gusto
amo di guerra e non d’amore. Ost. Ma che intender t’aggrada ? Ers.
Per
qual causa si pugna ? Ost. Per l’acquisto d’un C
st. Ma che intender t’aggrada ? Ers. Per qual causa si pugna ? Ost.
Per
l’acquisto d’un Cielo. Ers. Impresa da Titani, m
ar la roba entrambe sono Armi assai frali. Deh per questa destra,
Per
l’indole gentil, per quel bel cuore, Per la tua
. Deh per questa destra, Per l’indole gentil, per quel bel cuore,
Per
la tua fe, per questa istessa, Panfilo, Derelit
onar, se qual fratello Sempre io ti ami, s’ella te solo apprezza,
Per
te respira, a’ cenni tuoi s’acqueta. Prendila,
d’intelligenza, l’interrompe dicendo, concede ad dexteram. E perchè?
Per
quel che io ne penso, per farla avvicinare a Crem
nto che non può ritenerla per sua, avendo ella partorito di un altro.
Per
giunta non può palesare il vero, per la parola da
scena quarta e col verso, Succenturiatus, si quis deficiet. Ph. Age.
Per
comprenderlo, basta saperne l’azione. Geta annunz
In questo vicinato una donzella Misera, che facea tristo lamento
Per
la sua madre morta, che giaceva Ad essa dirimpe
mossi. Quando subito Antifone Comincia: vogliam noi colà portarci
Per
lei vedere? Un altro: andiamci pure: E tu ne me
ga, quanto le cose umili sembrano meno capaci di grazia e leggiadria.
Per
buona ventura nel fermarmi la state del 1779 in P
stialisce; se mi scolpo, É un gettar voci al vento. Oh me tapino!
Per
me ho paura, e il povero Antifone Mi strazia il
atrocinio in testa ordisce Costui? Get. Ma dove troverò Antifone?
Per
quale strada mi farò a cercarlo? Fed. V’ha nomi
Perchè gettiamo il tempo? Io voglio andarmene. Fed. Anch’io. Ant.
Per
poco in grazia. E s’io mostrassi Questo sussieg
l poveretto già attempato, Guadagnandosi il vitto con le braccia,
Per
lo più se ne stava alla campagna, Ov’egli aveva
di suo volere a se mi chiama? O mi armerò piuttosto di costanza,
Per
non soffrir mai più d’esser trastullo Di femmin
ero a molti la fatica di accumular volumi sull’ educazione domestica.
Per
ciò che riguarda la comica piacevolezza merita di
lo debba cuocer, ti rammenta Di non mutare intingoli; ed a tutti,
Per
quanto so, do regole e precetti. Insin comando
tesso e quella sventurata Hai rovinato, ed anco il tuo figliuolo,
Per
quel che ti appartenne. Ti credevi, Che a te, d
non citati se non per criticarli o motteggiarli astiosamente. 102.
Per
saggio della maniera d’imitare e tradurre di ques
gliel lessero, e ne restò (come può credersi) confuso e mortificato.
Per
un goffo Sonetto presentato da un tale alla Signo
e non vuol partirsi di Roma, e questo sarebbe di troppo nostro danno.
Per
la posta di Venetia ò inviato una lettera a V. A.
na cosa e l’altra insieme ? E di dove sarebbe sbucata questa Orsola ?
Per
un momento, se bene il Bartoli chiami l’Eularia g
mma reboante (degno dell’attore capocomico), di cui ecco una parte :
Per
le anime d’altissimo sentire non riescirà stravag
Viganò, come il Prometeo, I Riti Indiani, Cesare in Egitto, ed altri.
Per
dare un’idea della riuscita di questi spettacoli,
culto per l’arte sua da fargli perdonare ogni esagerazione ridicola.
Per
lui lo stenterello non ebbe più il costume tradiz
ta piastre al mese, oltre a tutto il mantenimento necessario in casa.
Per
ciò che propriamente appartiene alla nostra stori
o, ma vanno come i Cinesi rappresentando nelle case ove son chiamati.
Per
un uditorio di uomini vi sono compagnie di uomini
ssa, ecco, a titolo di curiosità, un premuroso (sic) AVVISO TEATRALE
Per
la sera di sabbato 5 corrente Premurosa tutta l
o umore…. — Cotesta è un’impertinenza. O perchè fate l’arlecchino ? —
Per
imparar sotto si gran maestro a recitarlo bene….
de passione, e soprattutto le sdolcinature dell’innamorato romantico.
Per
questo forse la sua carriera, che fu lenta fino a
Pietro Paolo…. ?
Per
quante ricerche fatte, non mi è riuscito di aver
di quaranta piastre al mese oltre a tutto il mantenimento necessario.
Per
ciò che propriamente appartiene alla nostra stori
ma vanno come i Cinesi rappresentando nelle case dove sono chiamati.
Per
un uditorio di uomini vi sono compagnie di uomini
rarese nella seconda metà del secolo xvi : Ser.mo mio Sig.re Oss.mo
Per
l’instanza che me vien fatta per parte di Vittori
il ricco tesor di tal beltate finto amor, finto cor, finta pietate.
Per
l’istessa, nelle Scene detta Fioretta Col nome d
tutto l’anno, egli avea guadagnato in compagnia lire 1,80 al giorno.
Per
la lautezza dello stipendio determinò di prendere
ni, sempre applaudito nelle parti di mezzo carattere, oggi brillante.
Per
la morte della brava prima donna, signora Negrini
r Gazotti che osservava il tutto dalla bottega vicina di un merciajo.
Per
la qual cosa il sottoscritto si sarebbe recato al
l matrimonio della Fusarini e pel conseguente suo ritiro dalle scene.
Per
lui ebbe il Modena amicizia grandissima ; e di qu
ser prima in compagnie secondarie, amò di essere seconda in primarie.
Per
tal modo ella passò tutta la sua vita artistica i
ilibrata : forse. Le spese da lui fatte furon chiamate pazze : forse.
Per
una compagnia di giro in Italia, certo. Gli amici
tanto più grande, in quanto che non vi è alcuno di noi che lo meriti.
Per
creder vero, io tengo ch’egli l’abbi presa dalla
infine se i Comici Italiani senza declamare possino recitar tragedie.
Per
altro non ho bisogno di sentirlo nella Commedia,
itare per questo Stato habbiamo voluto accompagnarli con la presente.
Per
tenor della quale li concediamo ampio e libero pa
te canori anco i lamenti. Arse (ed oh strano ardor) del suo bel foco,
Per
ignota cagion lontano amante, Nè potea la speranz
nosco. il mio libro e aplaudito, mercè la gratia del Sere.mo patrone.
Per
le ingiurie riceuute inocentemente da un mal homo
farlo la figlio de quel monastero che cosi e il gusto di sua madre. —
Per
mio socero suplico di tutto core insieme con mia
tto Buffetto. Molto Ill.e et molto Reue.º sig.r mio patrone Col.mo
Per
conto della licenza per recitare in Roma ogni nos
! che parlo? Oimè! la serie acerba Di mie sventure antiveder m’è dato
Per
tormento maggior! Lunga essa fia, Eterna fia! e q
rgo severo, e con orrenda face In truce aspetto mi minaccia e incalza
Per
erme arene, e per solinghe vie! Dove, misera me!
e l’interesse va crescendo a misura che l’azione si appressa al fine.
Per
non avere a tale artifizio posto mente il dotto S
raccio monco, intenerì i giudici, ed il colpevole ottenne il perdono.
Per
questo rigore usato seco Eschilo si disgustò di A
ne sont ils mariés, que Cinthio et Trivelin enlevent leurs épouses. »
Per
dare un’idea di questo scenario, il primo della s
e Rosmonda ballò la Furlana. E al proposito del Belisario (ivi) :
Per
dire la verità gli attori contribuirono infinitam
va accumulato a Parigi. Il Bartoli riporta i due seguenti sonetti :
Per
una Commedia nuova egregiamente rec itata dalla s
a quale per solito annodavasi l’intrigo galante delle commedie nuove.
Per
un ruolo siffatto la Daria era proprio nata. La c
servar la roba entrambe sono Armi assai frali. Deh per questa destra,
Per
l’indole gentil, per quel bel cuore, Per la tua f
rali. Deh per questa destra, Per l’indole gentil, per quel bel cuore,
Per
la tua fe, per questa istessa, Panfilo, Derelitta
andonar, se qual fratello Sempre io ti amai, s’ella te solo apprezza,
Per
te respira, a’ cenni tuoi s’acqueta, Prendila, a
’intelligenza, l’interrompe dicendo, concede ad dexteram . E perchè?
Per
quel ch’io ne penso, per farla avvicinare a Creme
olla scena 4, e col verso Succenturiatus si quis deficiet. Ph. Age.
Per
comprenderlo basta saperne l’azione. Geta annunzi
esso In questo vicinato una donzella Misera, che facea tristo lamento
Per
la sua madre morta, che giaceva Ad essa dirimpett
Commossi, quando subito Antifone Comincia: vogliam noi colà portarci
Per
lei vedere? Un altro: andiamci pure, E tu ne mena
vaga, quanto le cose umili sembrano meno capaci di grazia e bellezza.
Per
buona ventura nel fermarmi la state del 1779 in P
imbestialisce; se mi scolpo, E un gettar voci al vento. Oh me tapino!
Per
me ho paura, e’ il povero Antifone Mi strazia il
cinio in testa ordisce Costui? Get. Costui?Ma dove treverè Antifone?
Per
quale strada mi farò a cercarlo? Fed. V’ha nomina
è quel poveretto già attempato, Guadagnandosi il vitto colle braccia,
Per
lo più se ne stava alla campagna, Ore egli aveva
r che di suo volere a se mi chiama? O mi armerò piuttosto di costanza
Per
non soffrir mai più d’esser trastullo Di femminac
bero a molti la fatica di accumular volumi sull’educazione domestica.
Per
ciò che riguarda la comica piacevolezza merita di
tu lo debba cuocer, ti rammenta Di non mutare intingoli; ed a tutti,
Per
quanto sò, dò regole, e precetti. Infin comando l
e stesso e quella sventurata Hai rovinato, ed anche il tuo figliuolo,
Per
quel che ti appartiene. Ti credevi, Che a te, dor
e non citati se non per criticarli e motteggiarli astiosamente. a.
Per
saggio della maniera d’imitare e tradurre di ques
a’ greci, 5 i primi avanzamenti d’un melodramma diverso dall’antico.
Per
soprappiù tutto ciò si troverà animato da un puro
può senza svantaggio venire a competenza colle sue libere imitazioni.
Per
dar conveniente idea del suo gusto e giudizio add
senza i difetti di stile che le s’ imputano, le Fenisse di Euripide.
Per
nostro avviso niuna delle bellezze originali si è
distolti da tanti altri drammi di maggior pregio che dipoi apparvero.
Per
la stessa ragione meritano ben poco di rammemorar
produzioni sceniche Italiane si tradussero o s’imitarono in Francia.
Per
la qual cosa non si capisce perchè il famoso avvo
scopra alla moglie alla presenza d’un coro di donne che sono seco89.
Per
simili riflessioni a noi sembra questa Tullia una
e il titolo l’Antigone di Sofocle, che si stampò in Venezia nel 1532.
Per
testimonio degl’ intelligenti non cede in eleganz
traduzione fedele che fece di tal tragedia il Veneziano Giustiniano.
Per
la nobiltà e l’eleganza dello stile essa gareggia
il Giraldi dire alla Tragedia, I’ dico l’Alamanni, che mi vide,
Per
mio raro destino, uscire in scena. Sebastiano
oi disse: Alvida, tu sei morta, io vivo Senza l’anima? e tacque.
Per
non riconoscere il carattere tragico e lo spirito
aca debbono far conchiudere all’astuto Ulisse, che Astianatte è vivo.
Per
la stessa ragione non doveasi appresso far dire c
di propria man l’alma natura, Sola può dare e variar gl’ imperi.
Per
questa sola tremano i potenti, A questa sola og
tificio del poeta nel rendere verisimile l’ardito colpo di Telefonte.
Per
ordine del tiranno fa che i satelliti rimangansi
oli argomenti greci, come talvolta da’ critici moderni si è asserito.
Per
lei divenne più ricco il teatro cogli argomenti d
ricoli grandi, e pe’ caratteri elevati al di sopra della vita comune.
Per
tali cose essenziali le greche tragedie che noi l
uenza Italiana, la proprietà, la cultura, la purgatezza e l’eleganza.
Per
l’altra parte ha per avventura oggi il Signor And
rivela un mezzo fondamentale per colmare la lacunosità delle fonti3.
Per
quanto concerne i trattati italiani sull’arte del
individua i nuclei principali affrontati in ogni capitolo del testo.
Per
finire, il commento, accessibile direttamente dal
eatrale, relegato a puro svago che induce al vizio e alla perdizione.
Per
questa ragione, in una prima fase Salfi ipotizza
onizzandosi fra di loro, primeggino sempre le figure predominanti42.
Per
quanto concerne invece Il general Colli a Roma, i
gere con verosimiglianza caratteri provenienti da ogni tempo e luogo.
Per
quanto riguarda la gradazione dei sentimenti, Sha
assicisti e romantici avevano saputo trovare un punto di incontro.
Per
una pedagogia dell’arte dell’attore Il Della d
si rivelavano dunque incapaci di offrire un modello valido per Salfi.
Per
rintracciare un modello vicino a quello salfiano,
e alfieriane sull’assenza di interpreti degni delle proprie tragedie.
Per
quanto riguarda gli insegnamenti da impartire al
una tradizione a cui l’attore potesse fare riferimento per ispirarsi.
Per
l’attuazione del progetto era necessaria la colla
e sempre qualcosa dell’espressione che precede e di quella che segue.
Per
quanto concerne la coesistenza di cooperazione e
e parti godono di una maggiore perfezione, e dilettano per sé stesse.
Per
quanto concerne l’espressione patetica, la sua be
eciale, che deve trovare corrispondenza nella fisionomia dell’attore.
Per
questo Salfi critica la pratica in uso di far rec
edie moderne, nelle quali l’azione si sposta frequentemente di luogo.
Per
quanto concerne l’edificio teatrale, esso deve es
ratti grafici che segnalino i passaggi più difficoltosi per l’attore.
Per
quanto concerne invece lo specchio, il suo utiliz
rova di pose straordinarie che si inseriscono all’interno dei quadri.
Per
finire, le prove generali devono svolgersi con i
llo di trasmettere nello spettatore la compassione per i mali altrui.
Per
commuovere il pubblico, l’attore deve tuttavia es
ezione contenente una scelta di commedie, di tragedie, di melodrammi.
Per
quanto concerne la Selva, le fonti citate spazian
e, Garrik > Garrick); — Il carattere corsivo è stato conservato; —
Per
le citazioni incorporate al testo, si sono aggiun
quei mezzi acconci e propri, che intendono ad uno scopo particolare.
Per
lo che un medesimo oggetto viene ora imitato da u
emico di quel genere di licenza, che dominava i teatri di quei tempi.
Per
opera di questo saggio attore si vide su le scene
e per quella forza di armonia, che tutti i rami esprime e comprende.
Per
tali impulsi non solo degli attori, ma ancora di
ò prescindere da certi principî che questa principalmente riguardano.
Per
lo che, volendo ben trattare della declamazione i
no. Ma se fossero simili a’ moderni chi può asserirlo od indovinarlo?
Per
quanto si voglia fare uso dell’imperio della trad
sensibile relazione di somiglianza può farci ragionevolmente arguire.
Per
la qual cosa quello che possiam dire di certo su
ascolta, furono regolate acconciamente secondo il senso delle parole.
Per
la qual cosa si distinsero da prima le parti più
e secondo il grado della passione che le comunicavano le circostanze.
Per
la qual cosa non pronunciavano, né doveano pronun
so in modo che, anziché nuocere, giovi al periodo a cui serve. [4.5]
Per
la qualcosa siccome il periodo secondo la natura
Strofio, assai men tuo, che mio Padre in appresso. Ed ei mi trafugava
Per
quella porta più segreta, tutto Tremante: e dietr
rdinario imitativi di quanto più fortemente sentivano e immaginavano.
Per
cotal modo la voce, sempre più dispiegandosi e ar
ò da prima come effetto, ed a cui ora come segno si riferisce. [5.4]
Per
la qualcosa volendo dare il vero tuono al discors
grado d’interesse, e per conseguenza di passione che lor corrisponde.
Per
la qual cosa non può anch’egli prescindere da que
che la percezione dell’oggetto reale o ideale in noi suole produrre.
Per
tal ragione noi dobbiamo primamente distinguere l
iente a tal effetto, ossia la cagione fìsica, che sola può generarli.
Per
la qualcosa l’attore che facilmente pianga e cang
niera per una specie d’istinto, che ci obbliga a più o meno imitarli.
Per
questa legge fisiologica l’uomo pronuncia, si muo
astratte ed intelligenti, e le affezioni più delicate e sentimentali.
Per
lo qual magistero lo stesso uso che delle parole
ione, od il soggetto, sia la persona che li riceve, sia noi medesimi.
Per
la qual cosa i nostri movimenti ed i nostri gesti
amente comanda agli organi rispettivi, espressioni di specie diverse.
Per
cui, mentre alcuni gesti sono cooperativi, l’uno
oeda visu et horrenda facies, depravantium se alque intumescentium. —
Per
tali modi par che l’ira sviluppi, accresca e mett
n certe persone domina piuttosto una maniera di sentire che un’altra.
Per
la qualcosa una certa specie di passioni, e di un
che all’intera espressione delle grandi passioni appartengono. [8.11]
Per
vie meglio osservare e gustare con maggior finezz
delle parti, efficacia dei segni, importanza del significato. [9.5]
Per
quanto una persona sia ben formata e bella in tut
terogenei, che con quelli per l’ordinario si mescono e si confondono.
Per
la qual cosa il giusto e l’iniquo, il magnanimo e
misura che l’imitazione o la copia si va allontanando dal tipo reale.
Per
la qual cosa la poesia e specialmente la musica p
nell’organizzazione interna ed esterna consiste, spontaneità. [11.7]
Per
siffatta spontaneità tutta la persona s’investe d
ragiona, mostrando di dir quel che sente, e di sentir quel che dice.
Per
la qual cosa dee egli operare ad un tempo tutte l
olto facile l’abusarne per la propinguità, che è fra l’uso e l’abuso.
Per
poco che si ecceda, si tocca subito lo snaturato,
la straordinaria e l’eroica, che è la scelta e migliorata dall’arte.
Per
la qual cosa avendo troppo esteso e generalizzato
unicamente dalla natura, e poco o nulla possono affettarsi dall’arte.
Per
le parti fiere dovrebbe dominare quel carattere d
io, se contrarie circostanze non sorgano a combatterlo e raffrenarlo.
Per
queste ragioni il Nerone che ci presenta Racine n
e, sentenze, frasi e discorsi, che dee l’attore pronunciare. [15.11]
Per
l’ordinario le stesse parole, frasi, sentenze ecc
ezza, che non dovea mai separarsi affatto dal carattere di una parte.
Per
lo stesso principîo non debbono neppur soffocarsi
r progredire ripigliando rapidamente ed acconciamente l’ottava bassa.
Per
non conoscere questo artificio, che, accrescendo
la parte, in ciascuna scena ed in ogni ragionamento e periodo. [16.7]
Per
la qual cosa in ogni parte si possono primamente
ogni parola si differiscono dalla principale che domina nel periodo.
Per
la qual cosa non già la bellezza, l’armonia, la c
ssaggi in un momento che sembrano meno disposti ad ubbidire? [16.18]
Per
quanto si voglia rapido un tal passaggio, e la pa
intorno, siccome il pittore dispone il più delle volte le sue figure.
Per
la qual cosa lungi dal credere un’eresia teatrale
, esso riuscirebbe dissono e monotono, e quindi molesto o annojevole.
Per
lo contrario risulta la più interessante armonia
ragion? per qualche bene Ch’io mi sia fatto? Ah no; m’odio piuttosto
Per
mille abbominevoli, odiosi Delitti che ho commess
e degli attori, l’attenzione e l’interesse degli spettatori? [20.10]
Per
la stessa ragione non dee neppur trascurarsi il c
ggia, il campo, dove l’azione in tutto o in parte si doveva eseguire.
Per
la qual cosa ogni scena, che in sé presentasse ta
più importanti relazioni che con la scena deggiono avere gli attori.
Per
tal modo nulla resta al capriccio ed al caso, o a
rvare e migliorare il portamento, le mosse ed il gesto della persona.
Per
tal ripiego Minerva, riguardandosi nell’onda pura
o l’apparecchio della decorazione scenica per giudicare dell’effetto.
Per
tali esperimenti mille cose praticamente si conos
n riesce a ripetere le medesime impressioni negli spettatori. [22.2]
Per
la qual cosa il primo indizio dell’abilità dell’a
di quelle persone, di quelle genti e di quei tempi che debbe imitare.
Per
quanto sieno questi accennati o tratteggiati dal
so come un buono attore potrebbe dispensarsi da siffatta cognizione.
Per
questa ignoranza si osserva per l’ordinario che l
inezze e le grazie che sfuggono i tatti grossolani e poco esercitati.
Per
questa ragione il carattere della Fedra di Euripi
an-Rémy Mantion, Paris, Aux amateurs de livres, 1989, cap. V, p. 99).
Per
un inquadramento delle teorie estetiche del perio
ini, Roma, Carocci editore, 2010, par. 4, p. 53). [commento_Intro.3]
Per
questa sezione, Salfi segue le riflessioni compiu
’ teatri antichi e moderni, cit., vol. I, p. 11). [commento_Intro.6]
Per
un inquadramento delle origini e sviluppi della p
itica de’ teatri antichi e moderni, cit., vol. II, 1787, p. 235-236).
Per
quanto riguarda Ila e Pilade, i due istrioni che
dicator Lombardo, Co’ tipi di Luigi Nervetti e C., MDCCCXXIX, p. 11).
Per
quanto concerne la storia dell’evoluzione della c
ò che avrebbe detto, la paura e i gemiti erano dipinti sul suo volto.
Per
giunta sapeva utilizzare opportunamente il suo cu
e e professionale si uniscono delle riflessioni sull’arte drammatica.
Per
un approfondimento sulla figura di M.lle Clairon
o Cirillo, Napoli, «Acting Archives Review», novembre 2014, pp. 9-31.
Per
un quadro generale degli attori e della recitazio
o, «le pathétique dont l’impression diffère de sa cause […]» (ibid.).
Per
riassumere la questione, la distanza tra i due ri
azione didattica del testo richiede. Capitolo I [commento_1.1]
Per
comprendere la corrispondenza tra anima e corpo,
mmaso Bettinelli, Con regia approvazione, MDCCCLII, cap. VI, p. 333).
Per
un inquadramento della figura di Antonio Genovesi
Milano, 1801, p. 130). [commento_2.2] Stessa premessa in Planelli: «
Per
vedere ora qual sia la Pronunziazione, di cui abb
é de la construction oratoire, Paris, chez Demonville, 1810, pp. 6-7.
Per
un quadro generale sui dibattiti di ordine lingui
ati gli oratori dell’antichità. Era Quintiliano infatti a affermare: «
Per
quanto riguarda le mani, poi, senza le quali l’az
percepito dai sensi (si pensi all’idea di tempo, del tutto astratta).
Per
un inquadramento della sua figura si veda Maryse
no esposta della vocale ad essere dai varj popoli alterata e confusa.
Per
essa dunque tutti si riconoscono, s’intendono e s
ri drammatici si basano proprio su questa ben collegata molteplicità.
Per
conseguire questo fine ultimo come può essere van
nto espresso, superando la monotonia dell’endecasillabo tradizionale.
Per
questa ragione, ispirandosi al verso senecano, Al
epts de l’analyse théâtrale, Paris, Éditions Sociales, 1980, p. 192).
Per
un inquadramento più dettagliato della questione,
partes loquentem adiuvant, hae, prope est ut dicam, ipsae locuntur» («
Per
quanto riguarda le mani, poi, senza le quali l’az
l’expression générale et particulière, cit., p. 5). [commento_7.17]
Per
usare dei termini propri alla semiotica teatrale,
l Filosofo inglese, l’altro all’interno del Paradoxe sur le comédien.
Per
un approfondimento sulla figura di Domenico Baron
les Batteux, Les Beaux-Arts réduits à un même principe, cit., p. 85).
Per
un approfondimento sulla questione, si veda Giamp
si era già soffermato Luigi Riccoboni in Dell’arte rappresentativa: «
Per
ben fingere un re fra nobil coro / non ti basta ap
décadence de la Comédie Latine, cit., pp. 303-304). [commento_15.4]
Per
quanto riguarda la figura di Nerone, la tragedia
eri, Filippo, in Id., Tragedie, II, 5, cit., p. 36. [commento_17.20]
Per
un approfondimento della versificazione alfierian
stase, tra espressione delle passioni e espressione delle condizioni.
Per
le due nozioni si veda Pierre Frantz, L’Esthétiqu
]». (Vittorio Alfieri, Oreste, in Id., Tragedie, cit., I, 2, p. 263).
Per
il sogno di Athalie si veda Jean Racine, Athalie,
mplet, cit., II, 5, pp. 1021-1023. Capitolo XX [commento_20.1]
Per
un inquadramento della questione si veda Renzo Gu
ture de Talma, «Les Temps modernes», n. 534, janvier 1991, pp. 44-69.
Per
uno studio approfondito sull’attore si veda: Mara
ento e che gli spettacoli non venivano allestiti che in pochi giorni.
Per
questo le proposte da lui formulate a proposito d
una sala di teatro e che lo spettacolo non è altro se non artificio.
Per
questo Pellico, nel tessere le lodi di Carlotta M
tro, cit., p. 173). Si legga inoltre quanto affermato dalla Clairon: «
Per
camminare armoniosamente, per presentarsi con sig
analisi testuale dello spettacolo, Milano, Bompiani, 1982, p. 97. 3.
Per
un approfondimento delle questioni metodologiche
italiani, alla Francia, alla Spagna, all’Inghilterra, alla Germania.
Per
un prospetto dell’arte dell’attore dalle origini
a recitazione. Dall’antichità al Settecento, Venezia, Marsilio, 2012.
Per
la trattatistica di primo Ottocento, si veda Sand
e la rivoluzione, Firenze, L. S. Olschki, 1990. 18. Ivi, p. 58. 19.
Per
un quadro storico-politico delle vicende si veda:
liennes (1789-1815), Genève, Slatkine Reprints, 1977, pp. 86-95. 23.
Per
gli articoli attribuibili al Salfi, si veda Vitto
desidera». Ivi, p. 163. 29. Sull’argomento si veda Gerardo Guccini,
Per
una storia del teatro dei dilettanti: la rinascit
e, a cura di Dante Isella, Milano, Adelphi, 1986, tomo I, p. 217 62.
Per
un’analisi dettagliata dell’elaborazione del Wall
de l’allemand, Paris, chez J. J. Paschoud, 1814, vol. 2, p. 379. 72.
Per
un’analisi più dettagliata della questione si ved
rvitore Fran.co Gabrielli d.º Scapino. Ill.mo et Ecc.mo Sig. Nostro
Per
cura del Sig. Flavio portataci da Battistino habb
per gli interessi e le discordie loro n’ebbe infinitissimi disgusti.
Per
tanto V. S. mi facci gratia di leggere a S. A. qu
elebre e Maria Malloni anche questa, colonna dei secondi Confidenti.
Per
quante ricerche fatte non mi fu possibile identif
ispetti mi Costituisco Di V. A. S Vmile è Riu.te Suplica al A. V. S.
Per
Giacinto Cattoli d.to Tracagnino Comico del Ser
omici ebbero paura di soggiacere al fato di Eupoli e di Anassandride.
Per
sicurezza adunque della propria vita sacrificaron
ran concorso senza un mezzo artificiale di comunicarla e distenderla.
Per
la qual cosa al tempo stesso che colla maschera c
ava nei cangiamenti di scena, l’altro la maniera d’introdurre i cori.
Per
lo passato niun pensiero si prendevano i poeti di
è contrario egualmente ai dettami della natura, e a quelli dell’arte.
Per
la stessa ragione fu anche levato via il costume
egli avvenimenti intrigatissimi e del sazievole apparato di macchine.
Per
altro il suo stile è secco e privo di calore. Ign
lmente potrebbe uguagliarle la stessa musa tragica del gran Cornelio.
Per
esempio nell’Andromaca, allorché si vede ridotto
Morde questo licore? (dice Ulisse); ti solletica dolcemente la gola?
Per
bacco (risponde) mi è arrivato fino a’ piedi. Il
rive poi la propria felicità e le ricchezze pastorali di cui abbonda:
Per
me solo pasce questa greggia immensa; per me si s
Non molto diversa dalla tragedia era l’ilarodia o ilarotragedia.
Per
l’idea lasciatane da Ateneo era una favola festev
doro Siculo parlando dell’indole di Agatocle portata a buffoneggiare.
Per
basso attore ridicolo l’usò ancora Polibio presso
istolti da tanti altri drammi di maggior pregio che di poi apparvero.
Per
la stessa ragione meritano poco di rammemorarsì a
produzioni sceniche italiane si tradussero e s’imitarono in Francia.
Per
la qual cosa non si capisce perchè l’avvocato Lin
il titolo, l’Antigone di Sofocle, che si stampò in Venezia nel 1532.
Per
testimonio degl’intelligenti non cede in eleganza
traduzione fedele che fece di tal tragedia il veneziano Giustiniano.
Per
la nobiltà e l’eleganza dello stile essa gareggìa
endo il Giraldi dire alla Tragedia, I’ dico l’Alamanni, che mi vide,
Per
mio raro destìno, uscire in scena. Sebastiano Cl
o; Poi disse: Alvida, tu sei morta, io vivo Senza l’anima? e tacque.
Per
non riconoscere il carattere tragico e lo spirito
maca debbono far conchiudere all’astuto Ulisse che Astianatte è vivo.
Per
la stessa ragione non doveasi appresso far dire c
uenza italiana, la proprietà, la coltura, la purgatezza e l’eleganza.
Per
l’altra parte ha per avventura oggi il gesuita An
risse di propria man l’alma natura, Sola può dare e variar gl’imperi.
Per
questa sola tremano i potenti, A questa sola ogni
tificio del poeta nel rendere verisimile l’ardito colpo di Telefonte.
Per
ordine del Tiranno i satelliti rimangonsi all’ent
trascorsero ad asserire i critici moderni poco diligenti osservatori.
Per
mezzo della nostra nazione nel Cinquecento divenn
e ad eternarla l’aver fatto risorgere in tante guise il Teatro Greco?
Per
questi meriti non ebbe ragione il chiarissimo Sav
ricoli grandi, e pe’ caratteri elevati al di sopra della vita comune.
Per
tali cose essenziali le greche tragedie che noi l
odestia io sono il più festeggiato, e ne ho potenti prove pecuniarie.
Per
mia beneficiata feci il Goldoni e le sue sedici c
re da oratore, d’ istruir da filosofo e di dilettar da poeta comicoa.
Per
norma ancora della gioventù rapita d’ ordinario d
la storia lo considereremo come accessorio al pari delle decorazioni.
Per
convincersene vie più, si può riflettere che nel
ubbliche feste? I particolari se ne dilettavano e la rappresentavano?
Per
prezzo forse, ovvero data gratuitamente al popolo
a me riedi, e tal ti veggio? Tolto a le insidie del paterno tetto
Per
me tu fosti, e vigoroso e forte Fuor ti mandai,
e’ due Corneille, del Racine, del Piron, del Crebillon, del Voltaire?
Per
le commedie non vi fu tra tanti e tanti commedian
o mi duol che a l’infelice Madre Venuta insin da la Suevia a Pisa
Per
me suo desiato unico figlio Converrà trista e s
e de Vega e di Giambatista Marini e di Daniele Gasparo di Lohenstein.
Per
tal motivo il Caraccio col cardinal Delfino e con
ressit unus in dextrum latus Gladium, sinistrâ parte qui fixus patet.
Per
utrumque vulnus largus effluxit cruor. Effulminat
a’ nostri giorni ancora contansene pochissime di questa più regolari.
Per
mezzo adunque del Mussato ebbe l’Italia sin da’ p
di riuscire appieno nel suo alto e nobile intento, un còmpito simile.
Per
la storia del teatro italiano il di lui Dizionari
tempo chiunque si occupi di ricerche di teatri Le sarà riconoscente.
Per
me poi sarà un onore e una gioia se potrò in qual
nifesta le grazie latine nelle maniere italiane che pajono originali.
Per
darne un saggio trascriveremo una parte della sce
i vanno ad incontrare i loro figliuoli che vengono dall’esercito. » «
Per
. L’impresa non poteva andar meglio. » « Epid. Non
sene aspettando, e che avea seco altre quattro virtuose sue pari. » «
Per
. Chi è costei ? » « Epi. Quella che da tanto temp
ato ed il vostro. Questa gioja dunque stavalo aspettando al molo. » «
Per
. Ah strega maledetta ! » « Epid. Se l’aveste vedu
pompa ! come magnifica, galante, ed aggiustata all’ultima moda ! » «
Per
. Dinne, dinne com’era dessa vestita. Era in abito
de’nomi stravaganti ! » « Epid. Sì, sì, ma il cortile addosso ? » «
Per
. Forse ti meravigli che agli abiti che esse porta
o, hanno tolto il nome sino ai cani. » « Epid. In qual maniera ? » «
Per
. Chiamano col nome di laconici certi loro vestiti
regolarità delle rappresentazioni comiche de’commedianti di mestiere.
Per
buona sorte nell’età di anni diciassette avuta ne
i ? Rachele Non per un altro. Eugenio Nè mi vedrai mai più ? Rachele
Per
nostra pace. Eugenio Pretendi dunque il mio morir
rte i passi volga La Contessa col padre.. addio… Eugenio Mi lasci ?…
Per
un capriccio ! Rachele Per una parola… E per un t
sa col padre.. addio… Eugenio Mi lasci ?… Per un capriccio ! Rachele
Per
una parola… E per un tradinento ! Eugenio Addio …
ele Per una parola… E per un tradinento ! Eugenio Addio … Rac.) Eug.)
Per
sempre ! Eugenio Oh chi potesse senza trasgredire
tazione letteraria che godono meritamente i loro rispettabili autori.
Per
compiere la narrazione delle commedie uscite negl
precede ? Efestione. Or no, Ch’ei sconsolato del suo Clito è troppo.
Per
ingannare e alleviare alquanto Il duol profondo s
iuta immagine delle fantastiche stravaganze dell’odierna opera buffa.
Per
propria natura essa sarebbe una commedia musicale
le è preso a sassate, e gli si fa credere che sieno cadute dal cielo.
Per
farne comprendere lo spirito e la piacevolezza, n
Macar. Molto, Madama. Primieramente apprendo Il linguaggio de’gatti,
Per
poi darne alle stampe Un dizionario a comodo Dell
spressi spiega la virtù ed il valore in azioni, e non in gran parole.
Per
convincersene il giovane studioso subito dopo la
o ? Chi fece Egisto più interessante di Ciro sotto il nome di Alceo ?
Per
altra parte quanta erudizione sacra, nobiltà di d
muovere ; Tito è melodramma fatto per commuovere ed appagare i sensi.
Per
riuscire nel primo disegno Cornelio si vale di un
adimento senza discolpa, dalla virtù cui non ha del tutto rinunziato.
Per
comprendere appieno la diversità de’due caratteri
na su fatti tutti noti a i due confidenti ; a che dunque rivangarli ?
Per
informarne l’uditorio con tale scarsezza d’arte.
l core, Meno orgoglioso Fra l’ire e l’armi Il mio valore Ti renderà.
Per
chi tiene l’udito armonico trova fra le due strof
gia sul gusto di Capitano Spavento della moderna commedia istrionica.
Per
punto cavalleresco egli dice di non accettar la d
tua di lagrime Bagnata Elvira, Di sangue a tingersi Anch’essa aspira,
Per
esser simile Morendo a te. Se ad altro ella non
che costano poco e giungono talvolta a far romor grande sulla scena.
Per
simile stranezza potrebbero gl’ inesperti dedurre
o proferisci ! Lo preferisci ! Avviso a’benevoli leggitori.
Per
una delle non rare avventure tipografiche essendo
nze di Elvira, aggiunse l’altro di restituirli al primo sito. (a).
Per
compiere il numero de’ sette peccati mortali comm
sepolto a Sant’Eustacchio, sua parrocchia. (Cfr. Campardon, op. cit.)
Per
tutto quanto concerne la maschera del Pantalone,
cioè Cesare Dondini e la Romagnoli. » Ed Ernesto Rossi (op. cit.) :
Per
me, Cesare Dondini fu il più caro artista, che io
questo : ad esser più efficace, più vera….. Un particolare d’arte :
Per
quanto magra e sottile, è forte e resiste alle fa
zza, per potenza di voce, e per miracolose particolarità d’organismo.
Per
queste, più che per la forza di commozione, egli
, cioè della mafia e delle camorre che caratterizzano l’epoca nostra.
Per
mafia e per camorra, fra capi-comici e autori, fr
na società in accomandita, una vera congregazione di teatrale carità.
Per
mafia e per camorra, traendo pretesto da quello s
a non è più! oh libertà! oh virtù! oh patria! Tutto è di Cesare!
Per
lui i votati Decii, I Fabii cadder, vinser gli
io fatto per voi? dice alla moglie nella seconda scena dell’atto II. “
Per
darvi gusto non son diventato membro del Parlamen
ll’atto II. “Per darvi gusto non son diventato membro del Parlamento?
Per
essere eletto non mi son fatto veder per un mese
to non mi son fatto veder per un mese più ubbriaco del mio cocchiere?
Per
soddisfare la vostra vanità non mi sono esposto a
satirica. Un merciajo vende satireggiando e moralizzando con grazia.
Per
esempio egli alle dame e agli zerbini che vengono
manifesta avversione e disprezzo per una mostruosità che l’oltraggia!
Per
accennar qualche cosa della musica stromentale di
Drury-Lane si raccolsero intorno a 271 lire sterline per la società.
Per
mostrar poi al pubblico il nobil frutto delle di
ed altri illustri Romani, e fu imprigionato per ordine de’ Triumviri.
Per
implorar grazia e per emendare l’errore commesso,
amente il Poeta Leccese non tradusse letteralmente la greca tragedia.
Per
vederne la guisa possono confrontarsi gli squarci
fuori il figliuolo, e prende la protezione del servo da lui favorito.
Per
troncare ogni contrasto, convengono di commettern
mondo volea che il mio vicino Fosse d’Atene anzi di vita indegno,
Per
aver sovvertito e messo al fondo Il giovane Les
Attalo Vendessi il mio? Verg. M’hai tu per figlia o serva? Sat.
Per
tutto quello io t’ho che alla mia pancia Torner
faccia, adoprati (Tutto finor va bene) Dor. Ove nascesti? Verg.
Per
quello che mi disse un dì mia madre, In cucina,
otteggiare e di mettere nel vero punto di vista le umane ridicolezze.
Per
tali cose la favola del Pseudolo fu da Gellio chi
la custodisce, la vede nella vicina casa abbracciata coll’ Ateniese.
Per
rimediare a siffatto disordine Palestrione le ins
la venuta di una donna da cui egli l’ebbe, conosce di non esser tale.
Per
tanti inganni fulmina il vecchio contro Epidico.
nvenuto dal padre della genitrice del bambino è costretto a sposarla.
Per
le felici dipinture de’ caratteri, per la condott
a uno straniero, e un altro già grande fatto prigioniero da’ nemici.
Per
avere l’opportunità di riscattare o permutare l’u
ed il padrone rappresentando la figura di servo col nome di Tindaro.
Per
ventura il figliuolo di Egione trovasi per l’appu
Fanfulla parole troppo lusinghiere per me, perchè io possa ripeterle.
Per
23 anni di seguito fui amministratore, segretario
i quelli, che l’hanno infinite volte nelle sue indigenze assistito.
Per
fare da madre e da nonna v’ era la famosissima e
un Cristian se scuota, ha da bastar. La rabbia che lo rode, caro ben,
Per
bocca vostra ghe fa dir assai. Respetto verso el
ed altri illustri Romani, e fu imprigionato per ordine de’ Triumviri.
Per
implorar grazia e per emendare l’errore commesso,
amente il poeta Leccese non tradusse letteralmente la greca tragedia.
Per
vederne la guisa possono confrontarsi gli squarci
fuori il figliuolo, e prende la protezione del servo da lui favorito.
Per
troncare ogni contrasto, convengono di commettern
il mondo volea che il mio vicino Fosse d’Atene anzi di vita indegno,
Per
aver sovvertito e messo al fondo Il giovane Lesbo
dessi il mio? Ver. Vendessi il mio?M’hai tu per figlia o serva? Sat.
Per
tutto quello io t’ho che alla mia pancia Tornerà
(Tutto finor va bene). Dor. (Tutto finor va bene).Ove nascesti? Ver.
Per
quello che mi disse un dì mia madre, In cucina in
otteggiare e di mettere nel vero punto di vista le umane ridicolezze.
Per
tali cose la favola Pseudolo fu da Gellio chiamat
ffiano e la reca in potere di Fedromo di lei innammorato corrisposto.
Per
quell’anello medesimo che ha servito all’inganno,
e la custodisce, la vede nella vicina casa abbracciata coll’Ateniese.
Per
rimediare a siffatto disordine Palestrione le ins
la venuta di una donna da cui egli l’ebbe, conosce di non esser tale.
Per
tanti inganni fulmina il vecchio contro Epidico.
Dinarco riconvenuto dal padre della genitrice è costretto a sposarla.
Per
le felici dipinture de’ caratteri, per la condott
a uno straniero, e un altro già grande fatto prigioniero da’ nemici.
Per
avere l’opportunità di riscattare o permutare l’u
ed il padrone rappresentando la figura di servo col nome di Tindaro.
Per
ventura il figliuolo di Egione trovasi per l’appu
e della casa della sua dama, e si battesse per nulla con chi passava.
Per
giudicar diritto di un autor comico, bisogna tras
ardini, palagi, naufragi, duelli, e Combattimenti di mare e di terra.
Per
la qual cosa non pochi giudiziosi scrittori nazio
uno la trascurò tanto per fecondar il gusto introdotto nel suo paese.
Per
altro egli meritò gli elogi di Alessandro Pope. I
scritturò pe’l corso di quarant’anni i più rinomati artisti d’Italia.
Per
quanto concerne l’artista, togliamo le seguenti p
Oh libertà! oh virtù ! oh patria! Tutto è di Cesare!
Per
lui i votati Decii, I Fabii cadder, vinser gli Sc
io fatto per voi (dice alla moglie nella seconda scena dell’atto II)?
Per
darvi gusto non son diventato membro del Parlamen
ll’atto II)? Per darvi gusto non son diventato membro del Parlamento?
Per
essere eletto non mi son fatto vedere per un mese
o non mi son fatto vedere per un mese più ubbriaco del mio cocchiere?
Per
soddisfare la vostra vanità non mi sono esposto a
satirica. Un merciajo vende satireggiando, e moralizzando con grazia.
Per
esempio egli alle dame e agli zerbini che vengono
e disprezzo per una mostruosità che l’ha oltraggiata per più secoli.
Per
accennar qualche cosa della musica stromentale di
resentazioni di Drury-Lane si raccolsero intorno a 271 lire sterline.
Per
mostrar poi al pubblico il nobil frutto delle di
. S’imbarcano per co co, co, per co, co, co. Egeo. Per Coimbra? Demo.
Per
co, co, co, co. Egeo. Per Coralto? Demo. Oibó! Pe
Per Coimbra? Demo. Per co, co, co, co. Egeo. Per Coralto? Demo. Oibó!
Per
co, co, co. Egeo. Per Cosandro? Demo. Nemmeno: pe
e alla mal’ora Tutti i medici, e speziali
Per
goder la sanità. Via pur via fuggi
li descritti ne’ seguenti versi: «Talor la granocchiella nel pantano
Per
allegrezza canta qua quarà: Tribbia il grillo tre
dalla coltissima regione d’Italia diffondersi per tutta l’Europa» 80.
Per
rimuovere dalla sua nazione un rimprovero così um
rso naturale delle nazioni apportò rivoluzione sì vaga e sì mirabile.
Per
un flusso e riflusso costante avverato da’ fatti
l credere che allora si parli di rappresentazioni cantate e recitate.
Per
altro non può negarsi quel che osserva il medesim
imi, ma che fu necessario regolarli con una legislazione particolare.
Per
supplire al difetto di lettura dell’apologista e
di Lobineau, di Marlot, basta rimandare il lettore all’Enciclopedia.
Per
chi si contenta di averne qualche leggiera notizi
nci, e gridavano follemente con varie contorsioni per muovere a riso.
Per
altro indifferentemente questa e la precedente ch
n son? Perchè rendesti Un cittadin genero, amante, e sposo? Uber.
Per
renderti di me più grande ancora. Rom. Adelinda
glio? . . . Uber. D’una moglie, d’un figlio? . . . Il più crudele
Per
me fora il rimorso. Ah! di vederti M’è grave or
atteri; gli affetti di Carlo e Isabella vi sono ottimamente espressi.
Per
lo scioglimento, che che ne abbia detto il Cesaro
tuo valore: Al re nascondi L’arcan fatale. Io veglierò frattanto
Per
darle in tempo, se verrà l’avviso, Mentre che i
a scusarsi col re di non aver saputo i nomi de’ prigionieri, e giura
Per
questo crine che imbiancò sull’elmo; espressione
Voglio che il vero Dall’uno e l’altro il fier tormento esprima.
Per
nulla dire di quel dall’uno e l’altro, non ben si
re, come i Persi e gli Egizj di Frinico, il Fiore di Agatone &c.
Per
non fermarci ad ogni motto di tal discorso, omett
o l’autore del Sistema della Natura? Carlo dice nella scena 5:
Per
me non voglio il crine Cinger del serto altrui,
mante quello che non ha stimato di dirle prima, che egli è Corradino?
Per
disporla a questa lontananza, e far che attenda c
uista del regno. Andromaca sciogliendosi in lagrime dice a ragione: “
Per
dominar sull’Asia, Non per morir tra’ barbari sì
che lo sconciano enormemente nella tragedia dell’autore del Gerbino.
Per
riescirvi altro non occorre che cercar di obbliar
a, madre, cittadina, Spartana sei: tuoi dover tutti adempi. Agiz.
Per
sempre? Oh ciel! ... Ag. Per sempre? Oh ciel! .
sei: tuoi dover tutti adempi. Agiz. Per sempre? Oh ciel! ... Ag.
Per
sempre? Oh ciel! ... Deh cessa ... Agiz. Per se
re? Oh ciel! ... Ag. Per sempre? Oh ciel! ... Deh cessa ... Agiz.
Per
sempre? Oh ciel! ... Deh cessa ... Il piè tremant
l quale è preso a sassate, che gli si fanno credere cadute dal cielo.
Per
farne comprendere lo spirito e la piacevolezza, n
Molto, Ma dama. Primieramente apprendo Il linguaggio de’ gatti,
Per
poi darne alle stampe Un dizionario a comodo
to di capitano Spavento e Fracasso della commedia istrionica moderna.
Per
punto cavalleresco egli dice di non accettar la d
agrime Bagnata Elvira Di sangue a tingersi Anch’essa aspira,
Per
esser simile Morendo a te. Se ad altro ella n
un altro. Eug. Nè mi vedrai mai più? Rach. Nè mi vedrai mai più?
Per
nostra pace. Eug. Pretendi dunque il mio morir?
. . Eug. La Contessa col Padre . . . addio . . . Mi lasci? . . .
Per
un capriccio! Rach. Per un capriccio! Per una p
l Padre . . . addio . . . Mi lasci? . . . Per un capriccio! Rach.
Per
un capriccio! Per una parola . . . E per un tra
o . . . Mi lasci? . . . Per un capriccio! Rach. Per un capriccio!
Per
una parola . . . E per un tradimento! Eug. E
ento! Addio . . . Rach. & Eug. E per un tradimento! Addio . . .
Per
sempre! Eug. Oh chi potesse senza trasgredire
perchè contengono pensieri alieni dalle circostanze di Elvira. 1.
Per
compiere il numero d’sette peccati mortali, che s
uesto per Dina son della più schietta comicità. Castiglioni Leonora.
Per
quante ricerche fatte a Ferrara, a Mantova e altr
così precisa l’origine di quel soprannome : « Come sei qui venuto ? –
Per
mare. – Con chi ? – Con una Compagnia di Comici.
uole andare, mai non prega nessuno, è villano ed insolente con tutti.
Per
queste sue pessime qualità egli ha privato il Tea
l reina M'avanza l’amirar da tal Fenice L'arte con la virtù sorger….
Per
contrasegno di stima particolare A. M. G. bologne
io in cane le vinte mane agli impegolando ogni facilità e continento.
Per
ricordare a V. A. S. la promessa a me fatta a Fio
no cento beuanti gli fanno fede, che sono i primi huomini del Mondo ?
Per
rappresentare adunque (secondo il mio senso) ques
star è sta quest qui, el vegnir è sta de là, e l’andar l’è per dezà.
Per
quel che concerne l’origine della maschera del Do
e felicità senza veruna affettazione di stile. Ella così conchiude:
Per
me non v’è conforto Per te non v’è tormento, Che
affettazione di stile. Ella così conchiude: Per me non v’è conforto
Per
te non v’è tormento, Che qual tu pur ti se’ perfi
elicità e senza veruna affettazione di stile. Ella così conchiude:
Per
me non v’è conforto, Per te non v’è tormento,
ttazione di stile. Ella così conchiude: Per me non v’è conforto,
Per
te non v’è tormento, Che qual tu pur ti se’ per
upplici, gli Eraclidi, Ercole furioso, Jone, le Baccanti, il Ciclope.
Per
mettere con chiarezza sotto gli occhi quanto stim
raduce il p. Carmeli, Ahi sventurata anch’io, Poichè lo stesso carme
Per
la sciagura d’ambe A noi convien. Soggiugne a ci
quest’ Elena ingannando astutamente Teoclimene che n’era innamorato.
Per
la disposizione sembra questo dramma gettato nell
chè mai non puoi? Perchè non dir tu stessa Ciò che forza è scoprire?
Per
altro l’illustre tragico francese score più rapid
de’ Greci, de’ Latini, degl’Italiani, degli Spagnuoli e degl’Inglesi.
Per
lui Erodoto narra da uomo ubbriaco ; Tucidide è
agine del Cavaliere di Saint-Mars sopra la letteratura degli antichi.
Per
quest’originale de’ Marchesini della scena france
ti ne salvò, ti fia funesto. A che sei tu d’Ettore figlio, io sposa?
Per
dominar sul l’Asia Non per morir tra’ barbari sì
determinò qualche incoerenza che nasceva dalle antiche divisioni. a.
Per
non rifare il fatto su tal punto, ci rimettiamo a
a vanno come i cinesi rappresentando nelle case, in cui son chiamati.
Per
un’udienza d’uomini vi son compagnie d’uomini sen
no vescovo, arcivescovo e papa, sempre cibandosi di polli e pulcini .
Per
questi passi si venne in Francia ad introdurre l’
ano vescovo, arcivescovo e papa, sempre cibandosi di polli e pulcini.
Per
questi passi si venne in Francia ad introdurre l’
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