CAPO II. Tragedie di Pietro Cornelio, di
Racine
e di altri del XVII secolo. Pietro Cornelio na
ltivar la tragica poesia. “Non è così facile (disse di lui con verità
M. Racine
) trovare un poeta che abbia posseduti tanti talen
er lo più subalterni che riescono freddi e poco tragici. In quelle di
Racine
trionfa un amor tenero, semplice, vero, vivace, f
ipale e furioso, ma sempre idoneo a commuovere. Il felice pennello di
Racine
con grazia e diligenza al vivo e maestrevolmente
a per tutto amoreggiamenti anco in mezzo alle spedizioni militari. Ma
Racine
al tenero, al seducente accoppiò il merito di una
e la poesia francese pervenne alla possibile venustà per le favole di
Racine
e per li componimenti di Boileau; ma il drammatic
Correggi, ai Pergolesi, ai Racini, ai Metastasii. Tralle tragedie di
Racine
senza dubbio più giudiziosamente combinate, megli
tto e giudizioso M. Le Batteux quasi per gentilezza volle discolparne
Racine
con dire che lo stesso Euripide posto nelle medes
, qual è quello d’ Ippolito, di Antioco, di Sifare e di Farace presso
Racine
, di Teseo, di Eraclio e di altri personaggi in Co
e che le degradi, e che indebolisca quasi tutte le tragedie francesi.
Racine
nelle sue belle favole non sempre si appressa all
tile di esse, senza derogare ai pregi inimitabili di P. Cornelio e di
Racine
e di altri del corrente secolo, vengono in genera
ja e rincrescimento. Simili maniere abbondano anco nelle tragedie del
Racine
, ma ecco in che egli si distingue da’ tragici vol
ripetizione de’ medesimi tropi forma l’unico fondo del loro stile; ma
Racine
le accompagna con altre maniere poetiche calcando
che lo condussero alla riva, rinculano spaventate. Ma senza tali nei
Racine
che studiava sì felicemente il cuore dell’uomo e
va sì felicemente il cuore dell’uomo e la poesia originale de’ Greci,
Racine
che possedeva il rarissimo dono dello stile e del
rancese P. Cornelio non mai se ne valse come oggetto principale; e fu
Racine
il primo a introdurlo nella tragedia con decenza
appresentò nel 1672 nel tempo stesso che si recitava il Bajazzette di
Racine
tragedia di gran lunga superiore alla favola del
maso al suo tempo era il solo degno di essere il primo, eccettuandone
Racine
cui niuno de’ contemporanei fu comparabile. Ciran
degenera in mollezza. Fu segno a’ morsi satirici di Boileau amico di
Racine
e degli antichi, e fu lodato da Perrault emulo di
e deturpi, in ciò preferendo con senno l’esempio della sola Atalia di
Racine
a tutto il teatro tragico francese. Non pertanto
nno sempre le più preziose gemme del tragico teatro, e faranno sì che
Racine
si acclamerà come il principe de’ tragici del sec
sseduto il fu Garcia de la Huerta, veggasi da ciò che egli affermò di
Racine
nel suo gran papelon chiamato prologo. Racine, al
ciò che egli affermò di Racine nel suo gran papelon chiamato prologo.
Racine
, al suo avviso, fu uno degl’ ingegni più volgari
Per Huerta l’Atalia è un testimonio irrefragabile dell’imbecillità di
Racine
; e ciò per quali ragioni? perchè vi si contano tr
ggia la decenza e la verisimiglianza. Il lettore da se giudicherà tra
Racine
ed Huerta, a qual de’ due meglio competano i gent
r lo più subalterni che riescono freddi e poco tragici. In quelle del
Racine
trionfa un amor tenero, semplice, vero, vivace, f
pale e furioso, ma sempre idoneo a commuovere. Il felice pennello del
Racine
con grazia e diligenza al vivo e maestrevolmente
e, del sentimento, anche senza tanti pregi che adornano le favole del
Racine
avrebbero bastato a farle riuscire in Francia è n
la poesia francese pervenne alla possibile venustà per le favole del
Racine
e pe’ componimenti del Boileau; ma il drammatico
reggi, a i Pergolesi, a i Racini, a i Metastasii. Tralle tragedie del
Racine
senza dubbio più giudiziosamente combinate, megli
tto e giudizioso Le-Batteux quasi per gentilezza volle discolparne il
Racine
con dire che lo stesso Euripide posto nelle medes
o, qual è quello d’Ippolito, di Antioco, di Siface e di Farace presso
Racine
, di Teseo e di Eraclio e di altri nel Corneille,
cono rincrescimento. Simili maniere abbondano anco nelle tragedia del
Racine
; ma ecco in qual cosa egli si distingue da’ tragi
ripetizione de’ medesimi tropi forma l’unico fondo del loro stile; ma
Racine
le accompagna con altre maniere poetiche calcando
lo condussero alla riva, rinculano spaventate . Ma senza tali nei nel
Racine
che studiava sì felicemente il cuore dell’uomo e
va sì felicemente il cuore dell’uomo e la poesia originale de’ Greci,
Racine
che possedeva il rarissimo dono dello stile e del
saranno sempre le più preziose gemme del tragico teatro, per le quali
Racine
si acclamerà come principe de’ tragici del secolo
rta, quando tutto mancasse, può ricavarsi da ciò che osò affermar del
Racine
in un gran papelon chiamato Prologo. Al l’avviso
Aristarco l’Atalia è un testimonio irrefragabile dell’imbecillità del
Racine
; e ciò per quali ragioni? perchè vi si contano t
a e la verisimiglianza . Il leggitore imparziale da se giudicherà tra
Racine
ed Huerta a qual de’ due meglio competano i genti
da Orazio: Verbaque provisam rem non invita sequentur. Senza dubbio
Racine
apprese tal pratica da Menandro, il quale, come g
scene. Pietro Cornelio non mai se ne valse come oggetto principale, e
Racine
fu il primo a introdurlo nella tragedia con decen
appresentò nel 1672 nel tempo stesso che si recitava il Bajazette del
Racine
tragedia di gran lunga superiore alla favola del
uo tempo era il solo degno di essere il primo , eccettuandone sempre
Racine
cui niuno de’ contemporanei fu comparabile. Cira
in mollezza. Fu segno a’ morsi satirici di Desprèaux Boileau amico di
Racine
e degli antichi, e fu lodato dal Perrault emulo d
amorosa che le deturpi, in ciò preferendo con senno la sola Atalia di
Racine
a tutto il teatro tragico francese. Non per tanto
conte Pietro da Calepio. a. Ce qui me distingue de Pradon (diceva
Racine
) c’est que je sai écrire. Il signor di Voltaire
oposito: C’est la diction seule qui abaisse Campistron au dessous de
Racine
… Il n’y a que la poèsie de style qui fasse la per
lero in questo ravvisare un Cornelio per la sublimità, ed in Otwai un
Racine
credendo di vedere in lui pari tenerezza ed elega
passi della mentovata tragedia l’Orfana con quelli del Mitridate del
Racine
, e ne mostrò la gran distanza svantaggiosa all’In
ivenne cattolico sotto Giacomo II, e morì nel 1701, ebbe il titolo di
Racine
dell’Inghilterra senza meritarlo meglio di Otwai.
scene della Giovane Reina del Dryden con altre simili della Fedra del
Racine
. E l’istesso Voltaire paragonò alcune tenerezze v
ne. E l’istesso Voltaire paragonò alcune tenerezze vere e decenti del
Racine
colle iperboli rettoriche e colle indecenze che s
lero in questo ravvisare un Cornelio per la sublimità, ed in Otwai un
Racine
credendo di vedere in lui pari tenerezza ed elega
della nominata di lui tragedia l’Orfana con quelli del Mitridate del
Racine
, e ne mostrò la gran distanza svantaggiosa all’au
ivenne Cattolico sotto Giacomo II, e morì nel 1701, ebbe il titolo di
Racine
dell’Inghilterra senza meritarlo più dell’Otwai12
scene della Giovane Reina di Dryden con altre simili della Fedra del
Racine
. L’ istesso Voltaire paragonò alcune tenerezze ve
cine. L’ istesso Voltaire paragonò alcune tenerezze vere e decenti di
Racine
colle iperboli rettoriche e colle indecenze che s
Lettere, e le severe Scienze, e che al punto, che s’inteneriscono con
Racine
e Metastasio, che si deliziano in Tibullo e Catul
a ugualmente alla minuta plebe. L’Ataulfo del Montiano, l’Ifigenia di
Racine
, la Zaira di Voltaire, la Merope del Maffei poste
a di Salamina, venghiamo a’ tempi a noi vicini. Forse l’elegantissimo
Racine
, che può dirsi l’Euripide Francese, non ebbe ne’
he delle più scelte Biblioteche? Non forma Metastasio con Euripide, e
Racine
il più rispettabile Triumvirato della scenica Poe
ioteca teatrale di Lucca, e tante altre versioni scelte de’ Drammi di
Racine
, di Moliere, di Destonches, di Voltaire fatte da
ugnerò quì quel non so che da lui notato sull’amore delle Tragedie di
M. Racine
. “Si pretende (p. 312.), che abbia Racine purgato
’amore delle Tragedie di M. Racine. “Si pretende (p. 312.), che abbia
Racine
purgato l’amore di quanto contiene di grossiero e
norelli, e che non ben ispiegano queste parole dell’Apologista, è che
Racine
, a differenza de’ Greci, fu il primo a introdurre
, ad ulterj, indecenze, che formano la materia delle favole di Hardy.
Racine
volle adoperare questa passione sul Teatro, ma in
a nazione. Aggiunse a ciò il Signorelli, che questo sarebbe bastato a
Racine
per essere applaudito nella Corte di Luigi XIV. p
è bella, come dicesi, infin ne’ chiassi, dovea tenersi la condotta di
Racine
. Basta dunque, perchè si sostenga l’osservazione
pessa, che indi fe travagliare, senza che l’uno sapesse dell’altro, e
Racine
e Corneille a un medesimo argomento, cioè alla Tr
che eravi non poca conformità tralle dipinture amorose del Teatro di
Racine
, e la disposizione degli animi di quella Corte. D
r la questione non occorre di più esemplificare. Esse esprimevansi da
Racine
con naturalezza, grazia, e maestria, e trovandone
6 quando si rappresentò l’Agesilao di Corneille, uscì l’Alessandro di
Racine
, nobile e giovane poeta, donde cominciò un genere
si maneggia con una sublimità che riscuote ammirazione: in quelle di
Racine
trionfa un amor tenero, semplice, vero, vivace, m
ruel est affreux quand on aime? Ciò sarebbe bastato alle tragedie di
Racine
per aver ogni felice successo, spezialmente nella
a per tutto amoreggiamenti anco in mezzo alle spedizioni militari. Ma
Racine
vi accoppiò una versificazione mirabilmente dolce
affetti di Monima. Ma senza tali cose da non imitarsi, né approvarsi,
Racine
che conoscea sì bene i greci, studiava l’uomo, e
d’assai alla sublimità di Corneille, alla delicatezza ed eleganza di
Racine
. Duché, aiutante di camera di Luigi XIV, compose
poranei e i successori. Abbiamo veduto il gran Corneille succeduto da
Racine
, e da altri gran tragici del secolo seguente; ma
nel 1664, i Visionari di M. Desmaret, morto nel 1676 e i Litiganti di
M. Racine
pubblicati nel 1668. M. Regnard, morto nel 1710,
promotore, l’arbitro, il legislatore del buon gusto francese, disse a
M. Racine
in un’epistola a lui diretta: Et ta plume peut-ê
lla bellezza che imbalsama e rende immortali i componimenti teatrali.
Racine
diceva: «Ce qui me distingue de Pradon, c’est que
a: «C’est la diction seule qui abaisse M. de Campistron au-dessous de
M. Racine
. J’ai toujours soutenu, que les pièces de M. de C
e moins aussi régulièrement conduites que toutes celles de l’illustre
Racine
, mais il n’y a que la Poésie de style qui fasse l
bbia incontrato troppo buona forte in Francia; imperciocché il signor
Racine
nella sua tragedia ne fece un damerino francese,
l teatro di Atene, e di Grecia trasferita dipoi in Francia dal tenero
Racine
. In alcune parti del dramma ho seguito l’antico p
ume egli vien tassato da Aristotile nella Poetica 61. Dove ho seguito
Racine
mi san servito, per quanto ho potuto, delle sue p
mortali i componimenti teatrali. Ce qui me distingue de Pradon, dicea
Racine
, c’est que je sai écrire. Ed il Sig. di Voltaire
ma: C’est la diction seule qui abaisse M. de Campistron au dessous de
M. Racine
. . . Il n’y a que la Poësie de style qui fasse l
l suo famoso quadro questa felice situazione. Volle ancora il celebre
Racine
conservarla nella sua Ifigenia. Ma egli rappresen
la cagione del suo male, fu ancora trasportata quasi interamente dal
Racine
nella sua tragedia, a riserba di uno squarcio mol
e? Anche la scena di Teseo ed Ippolito del l’atto quarto è stata dal
Racine
copiata maestrevolmente; ma la greca riesce più t
eca riesce più tragica e importante per lo spettacolo di Fedra morta.
Racine
in somma si è approfittato da grande ingegno ch’e
gli diede maggior coraggio facendolo disporre ad assalire il mostro.
Racine
passa più oltre, e fa che arrivi a lanciare un da
esche degli ultimi tempi. Con altro disegno leggeva i Greci il saggio
Racine
, e ne ritrasse il vantaggio di rendersi superiore
tto dal l’ab. Le Batteux del l’Ippolito di Euripide e della Fedra del
Racine
. Egli osserva in generale che la tragedia frances
ia una ed unica, e che tutto vi avvenga con maggiore verisimiglianza «
Racine
congiunge al l’azione principale l’azione episodi
ad Ippolito il suo incestuoso amore.» «Più decenza in Euripide che in
Racine
. «Fedra appresso il Greco confessa il suo amore n
o spira dolore e tristezza, tutto è veramente tragico.» «Il dramma di
Racine
è una serie di quadri grandi di amore: amor timid
e, amor disperato che si vendica sopra se stesso; ecco la tragedia di
Racine
.» «Altrettanti quadri si trovano nel l’Ippolito;
momento di agitare e tirare a se tutti i cuori sensibili.» «Fedra in
Racine
per varie ingiustizie e violenze intepidisce la c
ga! L’Andromaca di Euripide non contiene l’azione del l’Andromaca di
Racine
, perchè questa è la vedova di Ettore che teme per
edia di Euripide il carattere di Ermione renduto poi senza dubbio dal
Racine
più delicato, e diventato ognor più vero, attivo
agionamento di Ione a Suto nel l’atto II è ben vago e naturale, e dal
Racine
è stato imitato nel l’Atalia e dal Metastasio nel
o a sì eccellente produzione di Euripide, al l’imitazione che ne fece
Racine
, alle antiche versioni e critichè, il giovane cur
ve. a. Chi amasse di veder tradotte le due tragedie di Euripide e di
Racine
con una analisi corrispondente, può vedere il tom
i ha fra Tiziano e Correggio, fra Zeno, e Metastasio, fra Corneille e
Racine
, cioé quella che si scorge ne’ differenti caratte
rasportò nel suo famoso quadro questa felice situazione. Volle ancora
M. Racine
conservarla nella sua Ifigenia; ma egli rappresen
rima dell’atto II. La felice distrazione accennata nella sua Fedra da
M. Racine
, «Dieu que ne puis-je assise etc.», é una bellezz
I, in cui Fedra manifesta alla nutrice la cagione del suo male, fu da
M. Racine
trasportata quali interamente, a riserba d’uno sq
erché non dir tu stessa Ciò che forza é scoprir? Per altro il sig.
Racine
scorre più rapido e con più energia senza fermars
cena di Teseo e Ippolito dell’atto IV é stata copiata maestramente da
M. Racine
; benché la greca riesce più tragica e importante
riesce più tragica e importante per lo spettacolo di Fedra morta. Il
Racine
che ha preso un cammino quanto differente, ha dov
ppolito é vagamente ornato; ma sobrio e naturale nel greco: presso il
Racine
é soverchio pomposo e poetico. Osserva il P. Brum
tragedia gli dà maggior coraggio, facendolo disporre a combattere: e
M. Racine
passa più oltre, e gli fa lanciare un dardo e fer
qui un bellissimo parallelo dell’Ippolito di Euripide colla Fedra di
Racine
, tratto da una dissertazione dell’erudito sig.
olito é una ed unica, e tutto vi succede con maggior verisimiglianza.
Racine
congiunge all’azione principale l’azione episodic
e il suo incestuoso amore ad Ippolito. Più decenza in Euripide che in
Racine
. Fedra in quello confessa il suo amore, non come
tto spira dolore e tristezza, tutto é veramente tragico. Il dramma di
Racine
é una serie di quadri grandi di amore, amore timi
e, amor disperato che si vendica sopra se stesso. Ecco la tragedia di
Racine
. Altrettanti quadri si trovano nell’Ippolito, ma
lascia per un momento d’interessare tutti i cuori sensibili. Fedra in
Racine
ha alcuni torti violenti che raffreddano la compa
unga. L’Andromaca d’Euripide non contiene l’azione dell’Andromaca di
Racine
; perché questa, é la vedova di Ettore che teme pe
ripide il carattere di Ermione, reso poi senza dubbio più delicato da
Racine
, e divenuto sempre più vero, attivo, e vigoroso n
II é vaghissimo e molto naturale, ed é stato delicatamente imitato da
Racine
nell’Atalia, e da Metastasio nell’Oratorio del Gi
n colle medesime molle de’ Greci. Le più belle Tragedie dell’immortal
Racine
sono senza dubbio, l’Ifigenia e la Fedra, le qual
lla Rosmunda, nella Merope, tutte del medesimo autore, nella Fedra di
Racine
, ha cotesta attrice dei tratti veramente sublimi,
sque ne commenda l’eleganza, ma aggiugne che volendo esser savio come
Racine
, rimase freddo assai più e privo di attività e di
aron, Le Couvreur non comparvero in Francia prima che vi risplendesse
Racine
e Moliere. Nonpertanto gli attori nazionali delle
Cornelio dipingendo Greci e Romani, e di delicatezza coll’ armonioso
Racine
facendo nelle passioni che maneggia riconoscere a
Pradon tanto screditato nelle Satire del Boileau e nell’epigramma di
Racine
? Ma sapeva egli che il Regolo di Pradon è un peti
ura, e da’ costumi de’ grandi, superiore forse alla stessa Ermione di
Racine
da cui deriva77. Ella è una Romana ambiziosa che
recia medesima: sono degne di Cornelio quando non è declamatore, e di
Racine
quando non è debole”. Un altro prezioso testimone
ha perchè temere (dice) il Metastasio il confronto con Cornelio, con
Racine
e con qualunque altro poeta tragico. I suoi carat
are Greci e Romani come Temistocle, Regolo e Tito? E il dolce cuor di
Racine
avrebbe avuto bastevole tenerezza, e sensibilità
ntimento e d’ affetto, non si troveranno facilmente nel Cornelio, nel
Racine
, nel Voltaire, nè in alcun altro; e il solo Metas
lui gusto. La sua Ifigenia in Aulide collo scioglimente naturale del
Racine
fu rappresentata in quell’anno colla musica del V
hè così gli piacque, ad onta della natura, dell’arte, dell’esempio di
Racine
e di Metastasio. 78. Perchè ancora questo debole
nto assai luminoso. ADDIZIONE V** Pratica di Giovanni Racine.
Racine
nato in Fertè-Milon nel dicembre del 1639 e morto
a il quale in un suo scartafaccio con impudenza indicibile asserì che
Racine
lavorava stentatamente) e la ragione fu indicata
da Orazio, Verbaque provisam rem non invita sequentur. Senza dubbio
Racine
apprese tal pratica da Menandro, il quale (come a
nostri giorni. Egli seppe adattare alla musica nel 1772 l’Ifigenia di
Racine
, e l’inviò al cav. Gluck che trovavasi in Vienna.
l’aprile del 1774 con assai felice successo. Rollet seguì il piano di
Racine
, e ne abbreviò soltanto l’azione, togliendone l’e
sono collocati i mezzi busti di marmo di Rotrou, de’ due Cornelli, di
Racine
, di Moliere, di Regnard, Des Touches, Du Fresni,
lico qualsivoglia compassione. Il confronto indiretto fra Corneille e
Racine
si modula sui toni del «Parallèle», forma critica
centesche in Francia, e che Calepio dimostra di conoscere molto bene;
Racine
, in particolare grazie alla sua Phèdre, vince net
piamente dal suo confronto fra l’Ippolito di Euripide e la Phèdre del
Racine
, risolto nettamente a favore del secondo. Nel cap
dei cortigiani francesi del Seicento: così l’Alexandre innamorato di
Racine
risulta grottesco a Calepio, il quale riprende in
: il bergamasco riporta così un gran numero di passi di Corneille, di
Racine
, di de La Fosse, di Deschamps, di Duché, di Crébi
[1.2.11] Certi francesi, avidi d’accrescere la gloria alla Fedra di
Racine
, hanno ingiustamente censurato Euripide d’avere n
e e gli animi delle dame francesi con amorosi trattenimenti. [1.4.8]
Racine
, cui dassi il vanto d’esser giunto alla maggiore
mente incontra una morte che potrebbe sfuggire. Qualcuno ha censurato
Racine
, perocché Baiazetto rifiuta il trono e la vita pe
re le storie. [1.4.17] Si veggano oltre ciò presso Pietro Cornelio e
Racine
de’ tratti mirabili ove si rappresentano i caratt
ne. [2.4.4] Una compiacenza simile a quella di Cornelio mostra anche
Racine
per avere introdotto nella sua Ifigenia una rival
si può scorgere che l’antica favola di Fedra nella riforma fatta dal
Racine
ha vantaggiato, come per altro, così pure per ess
da’ poeti non posson rinserrarsi nella brevità del tempo prescritto.
Racine
mostrò di conoscere questo errore e d’amar però m
icolarmente notato nell’Edippo di Pietro Cornelio e nell’Andromaca di
Racine
. 5. Se ne trovano dell’altre che soffocano con ac
facile d’osservare negli amori d’Oreste e d’Ermione nell’Andromaca di
Racine
ed in quello di Teseo e Dircea nell’Edippo di Pie
le, non veggendosi alcun successo dipendente dal loro intervenimento.
Racine
, che ha preservato la sua Atalia dall’amore, l’ha
rono, insieme con l’affettazione dell’arte, la povertà d’altri mezzi.
Racine
, che è stato per altro industriosissimo, non ha s
erfeziona. Da tale presentimento non è libero neppure il Britanico di
Racine
, ma sopra tutto esso è considerabile nell’Androme
termine della favola: di che puote esserci esempio, nella Berenice di
Racine
, la risoluzione che forma Antioco d’andare a mori
die ove s’è meglio procurata cotal perfezione da Pietro Cornelio e da
Racine
. L’abate Conti ha voluto in un solo atrio far suc
sono d’ordinario da’ Francesi scansati. Non mi ricordo aver veduto in
Racine
che un sol detto nell’Atalia che ha qualche simil
rti moderni non abbiano sempre un ordine sì naturale, come Cornelio e
Racine
. [4.6.6] Alcuni novelli poeti anche presso di no
loro che non operan per virtù, ma quelli ancora che son malvagissimi.
Racine
è stato più di ciascuno avveduto, additando in pi
rato stupore, o se fanno alcun’effetto, a renderli fanatici. [5.2.8]
Racine
pare più moderato degli altri, per la qual cagion
ruyere a dir39 che Cornelio forma gli uomini come dovrebbono essere e
Racine
come sono, ma per vero dire s’applica male a quel
a tale sentenza che fu dalli antichi fatta tra Sofocle ed Euripide. A
Racine
, secondo il mio parere, conviene il vanto di fare
oema del parto della Vergine del Sannazaro, e l’Iephte del Buccanano.
Racine
nell’Ester osservò bene tal regola. [5.2.11] Cir
fiata è caduto Pietro Cornelio ed alcuni altri più moderni, come che
Racine
siasene guardato. Questo è nel rappresentare de’
Bozza, la quale ben longe dalle circostanze artifiziose ritrovate da
Racine
per renderla degnamente compatibile, procaccia ar
e non sono. Per tal cagione fa stupire il vedere, nell’Alessandro del
Racine
, uscir quel re dal conflitto curando più d’antici
ano il dare a barbari carattere d’ambasceria. Né meno strana è presso
Racine
la grandezza e la nobilità de’ sentimenti di Poro
suo padre. Intorno l’età mi viene in mente l’esempio del Britanico di
Racine
, il quale, ancorché si finga imprudente, parmi ch
poste, non è possibile a tale età. L’equalità da Pietro Cornelio e da
Racine
è stata generalmente bene osservata. In qualche p
.6.2] Per lo secondo è notabile il costume d’Ippolito nella Fedra del
Racine
e quello d’Elettra appresso il Crebillon. Ippolit
re risorto sotto nome di Virbio. Io per ciò non so come si potesse da
Racine
finger cotanto erudito nella galanteria amorosa s
e, che in pari maniere fa ragionare le sue tragiche persone. [6.3.8]
Racine
, ch’ebbe avanti gli occhi l’esempio di Pietro Cor
re en poudre65. [6.3.11] Nella Fedra, che pure è il capo d’opera di
Racine
, due inezie mi parvero già particolarmente notabi
suo stile. Ma io non saprei assolvere da molti sconci né lo stile di
Racine
, né quello degli altri più moderni. E perché pres
ire passare a rassegna in un sol passo più d’una di queste bizzarrie.
Racine
fa parlare così Poro87: Nos couronnes d’abord de
mme rallumée eût plaint mes feux trahis. [6.5.6] Nell’Alessandro di
Racine
s’esorta Tasillo a coronare i suoi fuochi di palm
tri che particolarmente m’occorrono a tal proposito. Nel Mitridate di
Racine
dice quel re a suoi figliuoli che troveranno:
tragici francesi, sono le allegorie e gli apostrofi. Nell’Ifigenia di
Racine
quella donzella nell’andare alla morte parla ad A
lamente quando giovano allo scopo di chi vi favella. Tale è quella di
Racine
nella Fedra, dove volendo Enone esaltare alla sua
li non fanno men noioso effetto delle precedenti cimature. Trovasi in
Racine
ora «la sombre nuit123», ora «nuit obscure124»: a
a dalla rima si scorge particolarmente in questi versi dell’Atalia di
Racine
: J’avais tantôt rempli d’amertume et de fiel Son
monsieur de la Bruyere dallui citato, il quale per simile errore loda
Racine
per ricchezza di rime. S’aggiunga che essendo que
oposito rammentomi aver per divertimento osservato nell’Alessandro di
Racine
victoire e gloire rimate insieme diciassette volt
’ha fatto Pietro Cornelio con diversificarlo secondo i caratteri, che
Racine
col vestirlo sempre alla francese: nonpertanto no
lamente che quel difetto, che si trova nell’atto 2. dell’Ifigenia del
Racine
, ove Achille lascia partire la principessa senza
é, accorsero altri letterati che coinvolsero nella controversia anche
Racine
, istituendo il fortunato modello critico del Para
ante, partigiano di Corneille, e Clearque, appassionato del teatro di
Racine
. A spuntarla è in questo caso Timante, il quale,
nciles et des Saints Peres, Paris, Billaine, 1667), rivolgendo contro
Racine
le stesse accuse che erano state mosse al predece
ilaire-Bernard de Longepierre, «Paralléle de Monsieur Corneille et de
Monsieur Racine
» [1686], in Recueil de dissertations sur plusieur
n Recueil de dissertations sur plusieurs tragédies de Corneille et de
Racine
, [par François Granet], t. I, Paris, Gissey–Borde
storico che ad un poeta; toccante, piacevole e più naturale quello di
Racine
, considerato un tragediografo indubbiamente migli
ematismo: «Corneille nous assujettit à ses caractères et à ses idées,
Racine
se conforme aux nôtres; celui-là peint les hommes
rio (M. Tafignon, «Dissertation sur les Caractéres de Corneille et de
Racine
, contre le Sentiment de la Bruyere » [1705], in R
n Recueil de dissertations sur plusieurs tragédies de Corneille et de
Racine
, t. I, cit. pp. 70-99), ma approdando ad un sosta
rnard Le Bovier de Fontenelle («Parallèle de Monsieur Corneille et de
Monsieur Racine
par M. de Fontenelle» [1693], in Parallèle des tr
Parallèle des trois principaux poètes tragiques français, Corneille,
Racine
et Crebillon, précédé d’un Abrégé de leurs vies e
de l’un [Corneille], le désir d’être vertueux; des pièces de l’autre [
Racine
], le plaisir d’avoir des semblables dans ses faib
: Recueil de dissertations sur plusieurs tragédies de Corneille et de
Racine
, [par François Granet], t. I, Paris, Gissey et Bo
et Bordelet, 1740, nonché ad alcuni contributi moderni: Corneille and
Racine
: Parallels and Contrasts, edited by Robert James
ttecentesche, Pisa, Nistri-Lischi, 1968; Gordon Pocock, Corneille and
Racine
: Problems of Tragic Form, Cambridge, Cambridge Un
Press, 1973; Henry Thomas Barnwell, The Tragic Drama of Corneille and
Racine
: An Old Parallel Revisited, Oxford, Clarendon Pre
ecento e misurano le differenze tra la drammaturgia di Corneille e di
Racine
è peraltro costante l’assegnazione a Corneille di
de seize cens ans jusqu’à ce dernier siecle où Monsieur Corneille et
Monsieur Racine
, soutenus par ces regles d’Aristote, l’ont fait r
’Andromaca, probabilmente confusa almeno in parte con l’Andromaque di
Racine
. La moglie di Ettore viene infatti ritenuta un pe
pp. 184-259. [1.2.11] A partire dalla pubblicazione della Phèdre di
Racine
si profilano immediatamente dei paralleli tra l’o
imolati dalla stessa Préface del drammaturgo francese. In questa sede
Racine
aveva lodato la scelta euripidea del soggetto, da
de Phèdre et Hippolyte, pubblicata nel 1677, in cui l’autore accusava
Racine
— l’intento di questo scritto non era certo quell
, pp. 383-390), propenso a riconoscere la superiorità della Phèdre di
Racine
, ottenuta grazie alle due innovazioni già annunci
edie religiose, nonché grande ammiratore del teatro di Corneille e di
Racine
— egli era stato a sua volta traduttore di traged
lica circa la virtù mediocre del protagonista: tanto Corneille quanto
Racine
avrebbero fallito nel destare sentimenti utili ne
i impegnerà a dimostrare la falsità di questa opinione. Dal canto suo
Racine
mostrava una maggiore considerazione del meccanis
n questo senso Calepio si dimostra molto più vicino alla posizione di
Racine
, che avrebbe sottoscritto pienamente, piuttosto c
ue théâtrale: Corneille à l’œuvre, Paris, Klincksieck, 1996. [1.4.8]
Racine
non appare a Calepio meno irregolare di Corneille
cellente per suscitare pietà e terrore (Nicolas Boileau, Épître VII à
Monsieur Racine
, in Id., Œuvres complètes, introduction par Antoi
gli occhi degli spettatori, e non li costringesse a confessare che il
Racine
con un Sacerdote e con un fanciullo avea saputo m
t parler d’aucun genre, mais il étoit aisé de l’amener au premier que
Mr Racine
paroît n’avoir connu qu’à Phedre; il eût fallu se
rancese del Seicento, Bern, Lang, 2006. [1.4.9] Le altre tragedie di
Racine
risultano, secondo Calepio, molto difettose sul p
a per mezzo di una metamorfosi occorsa per intercessione di Artemide,
Racine
arriva allo stesso fine facendo sacrificare al po
mancanza della catastrofe finale, viene rimproverata alla tragedia di
Racine
la mancata messa in scena di un personaggio medio
l processo di purgazione non poteva avere luogo in maniera esaustiva.
Racine
, come di consueto, aveva affrontato nella Préface
sti tragici nella Poetica di Aristotele. Ad ogni modo la soluzione di
Racine
aveva goduto di una certa fortuna, come dimostra
io di Ériphile quello di Elisena. Sulla costruzione dei personaggi di
Racine
in rapporto alla norma aristotelica della virtù m
rto alla norma aristotelica della virtù mezzana si veda Olivier Pot, «
Racine
: théâtre de la culpabilité ou culpabilité du théâ
VIII, 1995, pp. 125-149. [1.4.10] In Alexandre le Grand, tragedia di
Racine
al tempo molto criticata, Calepio non vede agire
uanto per il possesso di Cléophile. Nella prima Préface alla tragedia
Racine
rispondeva polemicamente alle accuse rivolte alla
théâtre). [1.4.11] Della Thébaïde (1664), prima tragedia scritta da
Racine
, Calepio si limita a notare l’acerbità, per passa
ità, per passare poi all’esame dell’Andromaque che veniva reputata da
Racine
una tragedia fedelmente rispettosa della qualità
risce le censure che la critica francese aveva mosso alla tragedia di
Racine
: molti esponenti del «partito» corneilliano come
s Idées du théâtre). Il bergamasco acconsente con la difesa svolta da
Racine
nella seconda Préface della tragedia, ritenendo l
i limita alle tragedie dei due maggiori tragici francesi, Corneille e
Racine
. Le opere di alcuni degli altri che cita, ossia J
l’Adherbal (1697) di François-Joseph de Lagrange-Chancel, allievo di
Racine
, il quale nella sua tragedia, mettendo l’eroe pro
tà della tragedia sulla base del rispetto della storia: contro questi
Racine
interviene spesso nelle proprie Préfaces. La ques
, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2013. [1.4.17] Corneille e
Racine
sono, tra i drammaturghi francesi, coloro che si
ire loderà la Merope del Marchese, ritenuta superiore all’Athalie del
Racine
in virtù dell’agnizione, Lessing si mostrerà meno
fatto inclina la tragedia verso la tragicommedia (Roland Barthes, Sur
Racine
, Paris, Éditions du Seuil, 1963, p. 115; Jean Eme
es, Sur Racine, Paris, Éditions du Seuil, 1963, p. 115; Jean Emelina,
Racine
infiniment, Paris, Sedes, 1999, pp. 136-137); alt
lo scambio fra le due ragazze (Richard E. Goodkin, The Tragic Middle:
Racine
, Aristotle, Euripides, Madison, Wisconsin Univers
Articolo II. [3.2.1] I drammaturghi francesi, ed in particolare
Racine
, hanno talvolta, secondo Calepio, introdotto digr
ondari con gusto e moderazione: egli loda in particolare la Phèdre di
Racine
, migliore, come già aveva avuto modo di scrivere,
trono e poi uccidere il legittimo successore di Claudio, Britannicus.
Racine
inserisce in questo soggetto una sottotrama amoro
, elogia la «varietà de’ sentimenti» del Britannicus e la sapienza di
Racine
nel mantenere le giuste proporzioni («Il punto o
issima parte; benchè il rimanente non corrisponda. Anche la Fedra del
Racine
negli Episodii ha vantaggiato sopra l’antica: e i
al partito corneilliano nell’accesa disputa che opponeva Corneille a
Racine
, riprendeva di fatto la posizione dell’autore del
e et sans violence», Saint-Évremond, «Dissertation sur la Tragédie de
Racine
, intitulée “Alexandre le Grand”», in Id., Œuvres
r pour nous plaire», Saint-Évremond, «Dissertation sur la Tragédie de
Racine
, intitulée “Alexandre le Grand”», in Id., Œuvres
one nella lettera sulla Merope inviata al Veronese, in cui scagionava
Racine
dall’accusa di aver introdotto troppi amori nelle
roppi amori nelle sue tragedie: l’autore del Candide lodava invece il
Racine
per l’uso della passione amorosa in scena, in qua
62-263. Sull’Ariane di Corneille e sui suoi rapporti con la Phèdre di
Racine
si veda il contributo di Richard E. Goodkin, «Tho
badisce la critica rivolta all’Œdipe di Corneille e all’Andromaque di
Racine
, già rilevata in questo capo nel quarto punto del
lenco di tragedie francesi di soggetto religioso, figura l’Athalie di
Racine
, ben più celebre pièce, incentrata sulla maligna
i confidenti; in questo caso egli censura principalmente il teatro di
Racine
, nel quale i «confidents» erano pressoché indispe
portato del racconto biblico, era stato peraltro sfruttato anche dal
Racine
, il quale, nelle sue due tragedie religiose, inse
ore nella tragedia sacra», in Il tragico e il sacro dal Cinquecento a
Racine
, Atti del Convegno Internazionale di Torino e Ver
he le dovrebbe essere propria. Questo succederebbe nel Britannicus di
Racine
, laddove Agrippine già intuisce il futuro nero de
into atto. Egli prende ad esempio di questo meccanismo la Bérénice di
Racine
, in cui Antiocus, innamorato senza essere ricambi
udi Tassiani, LVI-LVIII, 2008-2010, pp. 257-270. Quanto alla pièce di
Racine
, va notato che l’autore rivendicava, nella Préfac
(II, 2). I migliori drammaturghi francesi, e segnatamente Corneille e
Racine
, vengono comunque considerati superiori agli Ital
figures recherchées. Vous ne trouverez point de ces apostrophes dans
Racine
», Voltaire, Commentaires sur Corneille, t. II, ci
, Paris, Gallimard, 1987, p. 7) —, e riscontra una sola occorrenza in
Racine
, nell’Athalie, alludendo molto probabilmente al b
secrets, discours surpris, discours équivoques, discours artificieux:
Racine
et Molière», in La Parole masquée, édité par Mari
ndeva in particolare con la Rodogune di Corneille e con il Bajazet di
Racine
, lacunosi dal punto di vista della rappresentazio
tragedia del Veronese risultasse inferiore a quella di Corneille e di
Racine
alla prova del palcoscenico. Capo V. Dell’oss
l’Aristodemo di Dottori o l’Astianatte del Gratarolo all’Ifigenia del
Racine
(«In questa parte i Greci sono inarrivabili, ma n
demo del Dottori, e quella d’Iffigenia, ed Achille, nell’Iffigenia di
Racine
, che sono la medesima cosa, ma con quanto maggior
ure dei protagonisti, come accadeva nel Britannicus o nella Phèdre di
Racine
(«Aprés cela je suis très-éloigné de défendre d’i
l disperato protagonista. Della drammaturgia francese egli salva però
Racine
, meritevole di aver scelto per le sue tragedie de
a Calepio introduce una netta distinzione di giudizio fra Corneille e
Racine
: se il primo, con i suoi drammi eroici, aveva pro
ci, aveva profondamente frainteso il vero senso della poesia tragica,
Racine
si era guardato dal calare i protagonisti delle p
Corneille raffigurava gli uomini come avrebbero dovuto essere, mentre
Racine
li rappresentava come in realtà erano («Si cepend
à erano («Si cependant il est permis de faire entre eux [Corneille et
Racine
] quelque comparaison, et les marquer l’un et l’au
ler ainsi: Corneille nous assujettit à ses caractères et à ses idées;
Racine
se conforme aux nôtres: celui-là peint les hommes
Paris, Gallimard, 1951, pp. 103-105), sosteneva che al contrario, se
Racine
metteva effettivamente in scena le debolezze real
ilaire-Bernard de Longepierre, «Parallèle de Monsieur Corneille et de
Monsieur Racine
» [1686], in Id., Médée. Tragédie, publié avec une
Sei e Settecento è tipica la distinzione fra un Corneille eroico e un
Racine
«tendre» e sostanzialmente lirico. [5.2.9] Al te
li Examens, sull’ortodossia del suo soggetto in rapporto alla storia,
Racine
si mostra più sbrigativo nel giustificare le lice
sco, che al contrario apprezza il rispetto della storia sacra con cui
Racine
ha trattato la favola dell’Esther, lancia i suoi
In questa tragedia, a differenza di ciò che accadeva nella Phèdre di
Racine
, è la regina a cercare autonomamente di soddisfar
del Seicento, proprio rendendo — come accade peraltro nella Phèdre di
Racine
— la nutrice Œnone la mente criminale che partori
Bergamasco è in questo caso l’Alexandre le Grand (1665), tragedia di
Racine
già fatta oggetto di un attacco impetuoso da part
di Saint-Évremond, il quale nella sua Dissertation sur la tragédie de
Racine
intitulée Alexandre le Grand, diretta a Madame Bo
iticato la rappresentazione galante che del grande Alessandro offriva
Racine
. Il critico francese, prendendo le mosse dalle pa
s qui ne sont plus», Saint-Évremond, «Dissertation sur la Tragédie de
Racine
, intitulée “Alexandre le Grand”», in Id., Œuvres
ura di Luigi De Nardis, Roma, Edizioni dell’Ateneo, 1966, p. 189), ma
Racine
tradiva queste aspettative, mostrando un eroe med
aître la fermeté de son cœur que la dureté de son âme» (ivi, p. 197).
Racine
era già stato criticato per questa raffigurazione
éré dans un temps auquel cette passion est plus à la mode que jamais.
Monsieur Racine
sera loüé, sans doute, de s’être écarté de la voi
n Recueil de dissertations sur plusieurs tragédies de Corneille et de
Racine
, [par François Granet], t. II, Paris, Gissey et B
fragili amanti, era già presente nei trattati precedenti all’opera di
Racine
. La Mesnardière raccomandava di evitare le coquet
i personaggi non saranno più infatti i protagonisti delle tragedie di
Racine
, ma gli eroi della Liberata, come dimostra un pas
corda con questa posizione e critica, oltre all’Alexandre le Grand di
Racine
, anche Le Comte d’Essex, tragedia di Thomas Corne
n Recueil de dissertations sur plusieurs tragédies de Corneille et de
Racine
, [par François Granet], t. I, Paris, Gissey et Bo
n Recueil de dissertations sur plusieurs tragédies de Corneille et de
Racine
, [par François Granet], t. II, Paris, Gissey et B
ersaglio principale di questo tipo di critica, che colpisce piuttosto
Racine
, soprattutto a partire dalla pubblicazione del Ba
stesso Corneille, presente alla prima rappresentazione del Bajazet di
Racine
: «il n’y a pas un seul personnage dans le Bajazet
e del Mercure Galant, aveva ridicolizzato la strategia compositiva di
Racine
, pronto a sacrificare il rispetto dei costumi tur
del protagonista (sulla polemica circa il Bajazet e sulla risposta di
Racine
si veda l’edizione commentata della «préface» del
umi orientali nel Radamiste di Crébillon e nell’Alexandre le Grand di
Racine
, nel quale il personaggio di Porus era rappresent
rtante tassello dello scontro teorico e drammaturgico tra Corneille e
Racine
, si rimanda all’articolo di Alain Viala, «La quer
to il fatto che i personaggi di Britannicus, nell’omonima tragedia di
Racine
, e di Joas, nell’Athalie, benché ancora adolescen
ribuita al Subligny, nel quale si mettevano a confronto le Phèdres di
Racine
e di Pradon: la tragedia di Pradon risultava meno
n Recueil de dissertations sur plusieurs tragédies de Corneille et de
Racine
, [par François Granet], t. II, Paris, Gissey et B
2010, pp. 258-274. [5.6.2] Al contrario, Calepio ritrova manchevoli
Racine
e Crébillon nel rispetto del carattere di Ippolit
Calepio reputa inverosimile l’amore per Aricie che, nella tragedia di
Racine
, contraddistingue l’altrove casto Hyppolite. La c
Parallele des trois principaux poëtes tragiques François, Corneille,
Racine
et Crébillon, Paris, Saillant, 1765, p. 105). [5
incorrere nei controsensi che si vedono rappresentati nella Phèdre di
Racine
o nell’Électre di Crébillon sarebbe forse quello
icentesco, rappresentato in particolare dal teatro dei Corneille e di
Racine
, molto più apprezzabili da un punto di vista stil
azione affettata e molto lontana dalla nobiltà e dalla semplicità del
Racine
», Antonio Conti, «Dissertazione su l’Atalia del R
semplicità del Racine», Antonio Conti, «Dissertazione su l’Atalia del
Racine
», in Id., Prose e poesie, Venezia, Pasquali, 1739
sse degli scadimenti, traendo esempi dalle tragedie di Corneille e di
Racine
. Quanto al fatto che gli Italiani non avessero un
ion, Paris, H. Champion, 2000. [6.3.8] Calepio non risparmia neppure
Racine
, talvolta troppo vicino al gusto ingegnoso del pr
ssore; egli, instaurando un paragone fra la Jocaste della Thébaïde di
Racine
e la Sabine dell’Horace di Corneille, ravvisa il
i studi di Georges Forestier, il quale, nel commento alla tragedia di
Racine
, rileva in questo passo un preciso meccanismo di
do ed affettato dei tragici francesi che si abbatte su Corneille e su
Racine
; lo storiografo, il quale palesemente riproduce l
fie espressioni poco convenienti alla delicatezza, ed alla verità del
Racine
» (Giovanni Andrés, Dell’origine, progressi e stat
ncora una volta il Calepio segue alla lettera questa teoria —, mentre
Racine
si era mostrato solitamente più parco di tali art
orta, recule épouvanté»), che commenta in questi termini: «Ce vers de
Racine
[…] est excessif dans la bouche de Théramène. On
sto piccato il Boileau con le Réflexions sur Longin, in cui difendeva
Racine
sulla scorta di Longino: il drammaturgo avrebbe i
roteso verso il sublime («En effet, si ce que dit là Longin est vrai,
M. Racine
a entièrement cause gagnée; pouvait-il employer l
artire da questo paragrafo, a dimostrare che il teatro di Corneille e
Racine
ha dato prova di scarsa naturalezza impiegando in
successivo, in cui l’oggetto della critica non sarà più Corneille, ma
Racine
e gli altri drammaturghi della sua generazione e
l’opinione di Boileau, il quale, sulla scorta del Longino, difendeva
Racine
— nello specifico dalle accuse mossegli dal de La
492-496, p. 144). [6.5.4] Ancora una volta è l’Alexandre le Grand di
Racine
ad essere attaccato da Calepio; in questo caso eg
mmagini poste in bocca ad Ulisse, quando nel finale dell’Iphigénie di
Racine
, descrive lo sgomento e la discordia che serpeggi
ie et annotée par Georges Forestier, Paris, Gallimard, 1999, p. 107).
Racine
si avvale dello stesso procedimento retorico più
enti difettosa appare a Calepio l’apostrofe con cui nel Mithridate di
Racine
l’eroe eponimo si rivolge a Roma (Mithridate, III
a, egli ravvisa un uso positivo della circonlocuzione nella Phèdre di
Racine
, quando Enone si riferisce alla città di Atene de
gli condanna gli attributi che caratterizzano la notte nell’Esther di
Racine
— laddove Esther dice: «Dejà la sombre nuit a com
sua volta un traslato per indicare la notte. [6.8.2] Nell’Athalie di
Racine
vengono segnalati diversi epiteti superflui, intr
ll’endecasillabo epico», Antonio Conti, Dissertazione su l’Atalia del
Racine
tradotta nella lingua italiana, in Id., Prose e p
gava il giudizio di La Bruyère sulla versificazione delle tragedie di
Racine
, che era definita «correcte, riche dans ses rimes
oposti sempre i medesimi suoni, ma che addirittura spesso, e anche in
Racine
, vengono insistentemente ripetute le medesime par
scrittura melodrammatica, come ad esempio Paolo Rolli, traduttore di
Racine
(sulla prosodia delle traduzioni italiane di trag
ngono reputati migliori rispetto ai drammi francesi di Corneille e di
Racine
. Non manca comunque un invito a fondere le prerog
transalpine (Paragone III, 3, [1-4]). Il de La Motte osserva poi che
Racine
, sotto questo profilo, si era dimostrato assai pi
e […]. Il me semble qu’en cette partie Corneille est bien supérieur à
Racine
. Celui-ci, plus attentif au succès, a toujours pr
to principio, condannava non soltanto le tragedie a sfondo amoroso di
Racine
, e su tutte l’Andromaque e la Bérénice, ma anche
si trova d’accordo con quanto scrive il de La Motte sull’Iphigénie di
Racine
. Della pièce viene censurato l’innesto, nello sfo
ono essere diversissimi da quelli d’un eroe. 73. Nell’Alessandro del
Racine
, atto 4, scena 4. 74. Nel Teseo di monsieur de l
o 1, scena 2. 81. Nella Polisena del medesimo, atto 4, scena 4. 82.
Racine
nel Mitridate, atto 3, scena 5. 83. Il medesimo
lle Spagne per l’intemperanza della scuola Lopense, mentre Cornelio e
Racine
l’ inalzavano in Francia sì presso al punto della
e bellezze negli ultimi lustri del secolo XVII e ne’ primi del XVIII.
Racine
singolarmente che avea scoperto il miglior cammin
3 scrisse diverse tragedie, che non cedono per regolarità a quelle di
Racine
, esse furono anche bene accolte nella rappresenta
nè l’abbondanza, nè la grandezza, nè la delicatezza de’ sentimenti di
Racine
. Esposta questa tragedia alle critiche talvolta g
se che in questo secolo possa degnamente nominarsi dopo P. Cornelio e
Racine
. La sua maniera si distingue da quella dell’uno e
illon non eleva gli animi quanto Cornelio, non gl’ intenerisce quanto
Racine
; ma gli spaventa con certo terrore tragico assai
di questa scena. Giva così il Voltaire avvicinandosi al Cornelio, al
Racine
, al Crebillon, mostrando però ne’ tratti del suo
ti tragici. Non va nell’ampolloso del Cornelio, non nell’elegiaco del
Racine
, non nell’aspro e inelegante del Crebillon; ma ca
on ci trattiene dall’affermare che tralle migliori del Cornelio e del
Racine
possono senza svantaggio comparire queste cinque
no, il quale, secondo Palissot, è a Marmontel quel che Campistron è a
Racine
, ha prodotto Idomeneo, Tereo, la Vedova del Malab
ma. Palissot ne commenda lo studio d’imitare la nobile semplicità del
Racine
. Il marchese Le Franc de Pompignan nato a Montalb
lle quali preso a imitar le tre stelle della poesia tragica francese,
Racine
, Corneille, e Voltaire nell’Ifigenia, nel Cinna,
lio Campi da Modena, formata sull’eccellente esemplare della Fedra di
Racine
; ma qui in Madrid non é ancor giunta. Degne di me
le215. Gareggia col pennello grandioso di Corneille e col delicato di
Racine
. Ne’ suoi personaggi si ravvisano i grand’uomini
zzinale, tanto screditato nelle satire di Boileau e nell’epigramma di
Racine
. Or il Regolo di quel poetastro é un Petit-Maître
somministrato dalla natura, e superiore forse all’istessa Ermione di
Racine
, da cui deriva. Ella é una romana piena d’ambizio
jugements dictés par la jalousie ou par l’ignorance (dice saviamente
M. Racine
il giovane), ne font aucun tort aux bons ouvrages
no Garzoni lucchese ha tradotta elegantemente in versi la Berenice di
Racine
. Sarebbe a desiderarsi che qualche dono e giudizi
cennato; e così anche de’ loro predecessori fecero Sofocle, Euripide,
Racine
, Voltaire ec. 219. V. Eusebio de Praeparat. Evan
di Grecia medesima: sono degne di Corneille quando non declama; e di
Racine
quado non é debole». 223. Molti che ci han prec
arrossire al confronto quelli di Euripide e di Seneca e la Fedra del
Racine
. Merita di notarsi singolarmente la scena del del
orna moderatamente l’originale senza pompeggiare come fanno Seneca e
Racine
, senza l’inverisimile ardire che si presta ad Ipp
tto ciò coprirsi d’ingrato obblio, perchè più di un secolo dopo surse
Racine
in Francia? Sono pur degni di compatimento certi
i melodrammatici Zeno da Metastasio, ne’ tragici moderni Corneille da
Racine
. Le prosopopeje (come il Mattei chiama le Ninfe,
l suo famoso quadro questa felice situazione. Volle ancora il celebre
Racine
conservarla nella sua Ifigenia. Ma egli rappresen
la cagione del suo male, fu ancora trasportata quasi interamente dal
Racine
, a riserba di uno squarcio molto delicato, dove F
Teseo e Ippolito dell’atto quarto è stata copiata maestrevolmente dal
Racine
; ma la Greca riesce più tragica e importante per
eca riesce più tragica e importante per lo spettacolo di Fedra morta.
Racine
in somma si è approfittato da grande ingegno dell
morte è vagamente ornato ma sobrio e naturale nel Greco, e presso il
Racine
è soverchio pomposo e poetico. Osserva il lodato
gli diede maggior coraggio facendolo disporre ad assalire il mostro:
Racine
passa più oltre, e fa che arrivi a lanciare un da
esche degli ultimi tempi. Con altro disegno leggeva i Greci il saggio
Racine
e ne ritrasse il vantaggio di rendersi superiore
dal chiar. Ab. Le-Batteux dell’Ippolito di Euripide e della Fedra del
Racine
73. Osserva in generale che la tragedia Francese
ia una ed unica, e che tutto vi succeda con maggior verisimiglianza. “
Racine
congiunge all’azione principale l’azione episodic
e ad Ippolito il suo incestuoso amore. Più decenza in Euripide che in
Racine
. Fedra appresso il Greco confessa il suo amore no
tto spira dolore e tristezza, tutto è veramente tragico. Il dramma di
Racine
è una serie di quadri grandi di amore: amor timid
e, amor disperato che si vendica sopra se stesso: ecco la tragedia di
Racine
. Altrettanti quadri si trovano nell’Ippolito; ma
ol momento di agitare e tirare a se tutti i cuori sensibili. Fedra in
Racine
per varie ingiustizie e violenze intepidisce la c
. L’Andromaca di Euripide non contiene l’azione dell’ Andromaca di
Racine
; perchè questa è la vedova di Ettore che teme per
edia di Euripide il carattere di Ermione renduto poi senza dubbio dal
Racine
più delicato e diventato ognor più vero, attivo,
onamento di Jone a Suto nell’atto secondo è ben vago e naturale, e da
Racine
è stato imitato nell’Atalia e da Metastasio nel G
ate le medesime molle de’ Greci. Le più belle tragedie dell’immortale
Racine
sono senza dubbio l’Ifigenia e la Fedra, le quali
omparve in teatro a ballare scosso da alcuni versi del Brittannico di
Racine
(Nota V). La corte nel medesimo anno che applaudì
i successori. Si vide allora al maggior Cornelio succedere l’immortal
Racine
, e all’uno e all’altro qualche tragico del nostro
i scene di ritratti immaginarj cattiva e maltessuta, e i Litiganti di
Racine
imitazione delle Vespe di Aristofane uscita nel 1
1670. 17. V. il Diz. Crit. art. Poquelin Nota F. 18. V. la Vita di
Racine
e la di lui prefazione alla commedia de’ Plaideur
l teatro che indi a poco dovea risonar de’ nomi illustri di Cornelio,
Racine
e Moliere. Mairet, Rotrou, Ryer componevano favol
ra francese intitolata Silvia, ha tradotto in Isvedese l’Ifigenia del
Racine
e i Due Avari del Falbaire; Ristel la Merope del
pera francese intitolata Silvia, trasportò in isuedese l’Ifigenia del
Racine
, e i Due Avari del Falbaire; Ristel la Merope del
lle Spagne per l’intemperanza della scuola Lopense, mentre Cornelio e
Racine
l’innalzavano in Francia assai dappresso al punto
bellezze negli ultimi lustri del secolo XVII, e ne’ primi del XVIII.
Racine
singolarmente che avea scoperto il miglior camino
23 scrisse diverse tragedie che non cedono per regolarità a quelle di
Racine
. Esse furono anche bene accolte nella rappresenta
e in questo secolo possa degnamente nominarsi dopo Pietro Corneille e
Racine
. La sua maniera si distingue da quella dell’uno e
illon non eleva gli animi quanto Corneille, non gl’intenerisce quanto
Racine
; ma gli spaventa con certo terrore tragico assai
di questa scena. Giva cosi il Voltaire avvicinandosi al Cornelio, al
Racine
, al Crebillon, mostrando però ne’ tratti del suo
i tragici. Non va nell’ampolloso del Corneille, non nell’elegiaco del
Racine
, non nell’aspro ed inelegante del Crebillon; ma c
n ci trattiene dall’affermare che tralle migliori del Corneille e del
Racine
possono senza svantaggio veruno comparire queste
ale secondo il citato Palissot, è a Marmontel quel che Campistron è a
Racine
, ha prodotto: Idomeneo, Tereo, la Vedova del Mala
atro della Repubblica Eteocle e Polinice che non si avvicina punto al
Racine
che lo precedette in trattar lo stesso argomento,
esque ne comenda l’eleganza, ma aggiugne che volendo esser savio come
Racine
divenne freddo, e privo di moto e di calore. Altr
egevoli? Quale che meriti di porsi in confronto de’ due Corneille, di
Racine
, del Piron, del Crebillon, del Voltaire? Per le c
teatro che indi a poco doveva risonar de’ nomi illustri di Cornelio,
Racine
e Moliere. Giovanni Mairet, Rotrou, Ryer compone
ner dietro le traduzioni di tragedie dei due Corneille e di alcune di
Racine
nei collegi, specialmente per sollazzo di carneva
tro o fuori d’Italia è paragonabile con lui in questo genere. Il solo
Racine
può contrastargli la preferenza, né io dubito che
sione più continuato e meglio preparato. Ma senza negar cotai pregi a
Racine
, io non credo già che più facile divenghi per que
circostanziato nelle cose. E tutto ciò è stato egregiamente fatto dal
Racine
. L’opera, non iscompagnandosi mai dalla musica, d
li è leggiero come Anacreonte, dilicato come Tibullo, insinuante come
Racine
, conciso e grande come Alceo. Egli accorda coll’a
espressa Donna Ines de Castro della Mothe nel Demofoonte, l’Atalia di
Racine
nel Gioas, il Cinna di Cornelio nella Clemenza di
ia, o le riveste alla sua foggia? Virgilio, Ariosto, Tasso, Moliere e
Racine
fecero senza biasimo alcuno anzi con molta laude
ola e insipida103. La passione per esempio di Fedra nella tragedia di
Racine
è interessantissima, perché forma il tutto della
anzi maggiormente assicura la gloria di Virgilio, Omero, Cornelio, e
Racine
, co’ quali è paragonabile nel suo genere il Metas
ritico. 106. [NdA] Il celebre Arnaldo leggeva un giorno la Fedra del
Racine
in compagnia dell’autore, e arrivando alla scena
ompreso da un certo sdegno esclamò: «Pourquoi cet Hypolite amoureux?»
Racine
sorridendo rispose: «Eh, Monsieur! Sans cela qu’a
i successori. Videsi allora al maggior Cornelio succedere l’immortal
Racine
, ed all’uno e all’altro qualche tragico del XVIII
di scene di tratti immaginarii cattiva e maltessuta, e i Litiganti di
Racine
imitazione delle Vespe di Aristofane uscita nel 1
erò si oppone all’avviso de’ riferiti autori. a. Si vegga la Vita di
Racine
e la di lui prefazione de’ Plaideurs. a. Vedi le
a avea un teatro tragico già rispettato e frequentato per Corneille e
Racine
; là dove l’Ermenegildo del Marchese circoscrisse
ublimità del Cornelio spogliandola dalle gonfiezze, ed il patetico di
Racine
preservandolo dalla mollezza elegiaca ? Venghiamo
V, che il Granelli ad imitazione di quella di Giojada dell’Atalia del
Racine
fa profferire a Geremia dell’eccidio di Babilonia
na bassezza. Vi s’imitano i tratti dell’Ifigenia or di Euripide or di
Racine
, e la compassione si conduce al suo punto, e più
principale. Romano Garzoni lucchese portò in italiano la Berenice del
Racine
, ed una dama di lui compatriotta rendette italian
e. Lorenzo Guazzesi tradusse competentemente l’Ifigenia in Aulide del
Racine
; ma di tale versione parlando il dotto abate Arn
in ventisette tometti due belle versioni dell’Ifigenia in Aulide del
Racine
, e degli Orazii di Pietro Cornelio. Di quest’ulti
mpagnoni, il Poliuto del Corneille da Agostino Paradisi, la Fedra del
Racine
dal marchese Albergati Capacelli, l’Idomeneo del
Albergati, Atreo e Tieste dell’ istesso dal Pagani-Cesa, l’Atalia del
Racine
da Bonifacio Collina, l’Ester da Pietro Buratti,
iude le versioni dell’Ifigenia in Aulide di Euripide, e di quella del
Racine
, e comparandole si rilevano i nei e le bellezze d
ntichi nè i nostri cinquecentisti, ma in Francia ed in Italia dopo il
Racine
ed il Maffei nè anche da’ tironi si trasgredisce.
sposa di un altro, che non isdegnerebbe riconoscer per sua l’istesso
Racine
. Nel IV degna singolarmente di osservarsi è la qu
ente in teatro, e che essa sia la prima tragedia dell’autore ; che il
Racine
e il Metastasio hanno soltanto introdotti nelle l
azione de’Greci ? L’ha egli stessa mostrata servile per condannarla ?
Racine
, Crebillon, Voltaire ebbero torto quando imitaron
e argomento l’odio fraterno fatalmente invincibile, che gli antichi e
Racine
trattarono egregiamente, onde deriva un interesse
potere con umane forze evitarle. Così sulle tracce di Euripide eseguì
Racine
nella Fedra. L’Alfieri abbandonando questo mezzo
re più compassionevole. Questa forza fatale mise in opera l’immortale
Racine
nella Fedra, e questa avrebbe assai più giovato n
stile dell’Alfieri avrebbero potuto ottenere l’effetto conseguito dal
Racine
. Dico solo che ciò avrebbe scusato in parte il cr
i più volentieri inclini a rilevare dietro le tracce di Euripide e di
Racine
il patetico proprio della tragedia, che certo sub
rasparendo in essa il patetico di Euripide ed il garbo e la grazia di
Racine
, e le fervorose faville che brillavano sul plettr
, come si vede nelle tragedie greche, e come sulle loro tracce eseguì
Racine
nell’Atalia. (a). Perduto dalle Jettere, dagli
nte mirabilmente alla Rachel, recitando al Filodrammatico la Fedra di
Racine
, mentre la gran tragica francese la recitava al C
telo voi! De Moliere oublié le sel est affadi, E i bei versi di
Racine
hanno perduto l’impero de’ cuori? Cedono ad una l
che possiam gloriarci di un Metastasio, nel quale abbiamo, non che un
Racine
e un Corneille, ma un Euripide: i di lui trionfi
aux meilleures pièces de Campistron. Ce n’est pas tout à fait égaler
Racine
; mais c’est s’en approcher de manière à avoir peu
si collocarono i mezzi busti di marmo di Rotrou, de’ due Cornelii, di
Racine
, di Moliere, di Regnard, Des-Touches, Du Fresni,
XVIII secolo. Egli seppe adattare alla musica nel 1772 l’Ifigenia di
Racine
e l’inviò al maestro Gluck che dimorava in Vienna
ell’aprile del 1774 con assai felice successo Rolet segui il piano di
Racine
,e ne abbreviò l’azione togliendone l’episodio di
ell’Ippolito, e più quelli del racconto della di lui morte, de’ quali
Racine
non isdegnò di approfittarsi ed inserirli nella F
ell’Ippolito, e più quelli del racconto della di lui morte, de’ quali
Racine
non isdegnò di approfittarsi e d’inserirli nella
arch, di liveri 329. Batteux(Abate le) suo giudizio su di Euripidi e
Racine
63. Beccati (Agostino de’) p. It, 232. Beccell
245. XVII. Tragedie insipide e commedie grossolane 291. Corneille e
Racine
vi formano il gusto tragico 294. Molière il comi
scere in scrupolosi osservatori delle regole imitatori di Corneille e
Racine
, e quello de’ seguaci di Shakespear ed Otwai anch
’autore di produrre una tragedia tedesca da paragonarsi con alcuna di
Racine
, cosa che sembrava tanto difficile al Wieland aut
nascere in Germania due partiti, quello degl’ imitatori di Cornelio e
Racine
scrupolosi osservatori delle regole, e quello de’
’autore di produrre una tragedia tedesca da paragonarsi con alcuna di
Racine
, cosa che sembrava tanto difficile al Wieland aut
stimabili? quale che possa porsi in confronto de’ due Corneille, del
Racine
, del Piron, del Crebillon, del Voltaire? Per le c
ia il Giudice impazzito franca ed elegante versione de’ Plaideurs del
Racine
. Nel 1711 fe imprimere in Roma in tre atti il suo
la Metromania del Piron, il Bugiardo di P. Corneille, i Litiganti del
Racine
, il Malvagio del Gresset. Mentre tante commedie t
Corneille dipingendo Greci e Romani, e di delicatenza coll’armonioso
Racine
, facendo nelle passioni che maneggia riconoscere
Voltaire, egli aggiugne, per corredare di commentario le tragedie di
Racine
, diceva non doversi far altro che scriver sotto a
natura e da’costumi de’grandi, superiore forse alla stessa Ermione di
Racine
da cui deriva. Perchè dunque questo verissimo att
i anteporre al suo dettato la natura l’arte e l’esempio de’ Greci, di
Racine
e di Metastasio, e tener l’ambizione Vitellia per
perciò ? Metastasio è pur tutto insieme l’Euripide, il Cornelio ed il
Racine
italiano. Metastasio è pur tale che se di mezzo i
stessa Grecia : sono degne di Cornelio quando non è declamatore, e di
Racine
quando non è debole », Lascio quel che si è altro
re Greci e Romani come Temistocle, Regolo e Tito ? E il dolce cuor di
Racine
avrebbe avuto bastevole tenerezza e sensibilità p
sentimenti ed affetti, non si troveranno facilmente nel Cornelio, nel
Racine
, nel Voltaire… e il solo Metastasio potrà… far fr
1799, scrisse una Ifigenia in Aulide collo scioglimento naturale del
Racine
che si cantò nel teatro di San-Carlo colla musica
voi ! De Moliere oubliè le sel est affadi, E gli armoniosi versi di
Racine
hanno perduto l’impero de’cuori ? Laudantur et al
ietro Metastasio figlio dell’armonia e delle grazie emulo illustre di
Racine
e di Euripide, a i quali invano si ardirono levar
anto orrore), e che egli osasse penetrarvi ancora seguendo le orme di
Racine
colla fiaccola di Luzàn. Ecco la sostanza della n
ngora, Tibullo e Vasco de Fregenal, Orazio e la Encina, anzi nè anche
Racine
e Moliere, Voltaire Tragico e Marivaux Comico. Ca
Giudei e alcuni versi dell’Ippolito meritarono di essere inseriti da
M. Racine
nella Fedra. A Garnier succedettero Montchrétien,
tra’ coltivatori della poesia drammatica, gl’imitatori di Corneille e
Racine
scrupolosi osservatori della regolarità, e quelli
iù bello della carriera, il barone di Cronegk che ne sarebbe stato il
Racine
, ma che cessò di vivere nell’anno suo ventesimose
o all’altrui imitazione un modello di tragica poesia nell’Ifigenia di
Racine
da lui ottimamente trasportata in versi castiglia
olo.» Voltaire, Le Mondain, vv. 94-98. [commento_Conclusione.2]
Racine
: la tragedia Iphigénie di Racine fu rappresentata
. 94-98. [commento_Conclusione.2] Racine: la tragedia Iphigénie di
Racine
fu rappresentata per la prima volta a Versailles
lla Le Couvreur, che tanto faceano risaltare i versi di Cornelio e di
Racine
; e si sentono tuttavia fedelmente imitare in un p
eci e de’ Latini. Di grazia poteva sperarsi che nascesse al teatro un
Racine
ed un Voltaire subito dopo un Mussato o un Laudiv
a arrossire al confronto quelli d’Euripide e di Seneca e la Fedra del
Racine
. Merita di notarsi singolarmente la scena del del
orna moderatamente l’originale senza pompeggiare, come fanno Seneca e
Racine
, senza l’inverisimile ardire che si fa mostrare a
tto ciò coprirsi d’ingrato obblio, perchè più di un secolo dopo surse
Racine
in Francia? Sono pur degni di compatimento certi
niera di farla risorgere? poco meno di due secoli prima di Cornelio e
Racine
? Dietro la scorta de’ Greci corifei e coll’ esemp
Bozza uscita nel 1578 oscurata per altro di gran lunga da quella del
Racine
nel secolo seguente, e l’ Atamante di Girolamo Zo
eco, col patetico pennello di Euripide e coll’ eleganza armoniosa del
Racine
sceneggiandolo alla moderna, e vinse coll’ ottima
ublimità di Cornelio spogliandola dalle gonfiezze, ed il patetico del
Racine
preservandolo dalla mollezza elegiaca? Sedecia de
IV che il Granelli ad imitazione di quella di Giojada dell’Atalia del
Racine
fa profferire a Geremia dell’eccidio di Babilonia
a bassezza. Vi s’ imitano i tratti dell’Ifigenia or di Euripide or di
Racine
, e la compassione è condotta al suo punto, e vi s
assionata Bibli per Cauno suo fratello segue le tracce della Fedra di
Racine
. La stessa furiosa passione contrastata da un res
ntichi nè i nostri cinquecentisti, ma che in Francia e in Italia dopo
Racine
e Maffei nè anche da’ tironi si trasgredisce. Se
itazione de’ Greci? L’ha egli forse mostrata servile per condannarla?
Racine
, Crebillon, Voltaire ebbero torto quando imitaron
P. Cornelio: il marchese Albergati Capacelli felicemente la Fedra del
Racine
: i prelodati Paradisi e Albergati l’Idomeneo del
l medesimo: l’ab. Placido Bordoni bellamente l’Ifigenia in Aulide del
Racine
e l’Orazio di P. Cornelio: il p. d. Bonifacio Col
ne e l’Orazio di P. Cornelio: il p. d. Bonifacio Collina l’Atalia del
Racine
: il sig. Pietro Buratti l’Ester del medesimo: l’a
sposa di un altro, che non isdegnerebbe riconoscer per sua l’istesso
Racine
. Nel IV degna singolarmente di osservarsi è la qu
uì l’autore pensò ad imitare le domande di Ermione nell’Andromaca del
Racine
. Ma Ermione in procinto di perdere Pirro, ha ben
mettiamo avventurate contro la storia e la buona critica, cioè che il
Racine
ed il Metastasio non hanno introdotto nelle loro
rodotto nel suo Corradino, non è quel freddo episodico maneggiato dal
Racine
, dal Metastasio, dal Caraccio, ma bene dominante
co amore che questo meschino autore osa riprendere insolentemente nel
Racine
, nel Caraccio, e nel Metastasio. Almeno, domanda
i passione tragica e dominante, qual si è p. e. quella della Fedra di
Racine
, della Zaira di Voltaire, di Alvida nel Torrismon
cato questo rancido colpo di scena appena tollerato nel Mitridate del
Racine
, e nell’Ipermestra del Metastasio in grazia de’ l
ni la Metromania del Piron, il Bugiardo del Cornelio, i Litiganti del
Racine
, il Malvagio del Gresset; del sig. Francesco Apos
po il confronto da lui fatto tra l’Ippolito di Euripide e la Fedra di
Racine
. Pur della tragedia di Seneca parlando per incide
dicolo le serie formalità curiali per qualunque cosa di poco momento.
Racine
, che da tal commedia ha cavato i suoi Plaideurs,
fensore, che appartiene unicamente alla commedia antica. Oltracciò in
Racine
il reo é veramente un cane, e ’l cappone rubato n
ate Conti all’Opera. Hanno rappresentata la Fedra e l’Ippolito di M.r
Racine
, la Demare famosa ha riportato il solito suo vant
nfronto diretto con la tradizione d’eccellenza tragica di Corneille e
Racine
. 3. La revisione del 1714 Tornato a Roma
e a’ tuoi primi giorni, siccome a’ nostri quelle de’ due Corneli, del
Racine
, del Capistron, del Fosse, del padre Colonia, del
i oggidì? [3.40ED] Tu che hai lette le belle opere del Cornelio e del
Racine
, ti sarai sentito muovere a tenerezza dall’espres
za non hai che a confrontare l’Ippolito d’Euripide e la Fedra del tuo
Racine
, e mettendo una Fedra dirimpetto all’altra, vedra
he mai tremendo a’ Romani. [3.72ED] Io l’ammiro, ma se il tuo diletto
Racine
, nell’atto che quegli sta agitando così terribil
giacché non poteva amare con onestà. [3.79ED] Se tali quali ha fatto
Racine
questi due eroi, li facesse la storia, o avria do
olonna che m’indicava rappresentarsi nel vicino teatro l’Ifigenia del
Racine
. [4.13ED] Allora mi soprafece l’antica passione e
la commedia e alla mensa. [4.16ED] Oggi si rappresenta l’Ifigenia del
Racine
; dimani l’Anfitrione dello spiritoso Molière. [4.
vuoi dire il vero, o almen veduto piangere il popolo all’Ifigenia di
Racine
con tutti i versi e le rime; sicché questi legami
opinion che non solo Eschilo, Omero, Sofocle, Euripide, ma Cornelio,
Racine
siano morti con molte tragedie in corpo che per d
admissi risum teneatis amici? [6.95] Tu vedi bene che il giudizioso
Racine
mi suppone Agamemnone più tosto in paludamento re
one. [6.100ED] A questo proposito mi fu detto che nel Brittannico di
Racine
, dopo rappresentatasi a maraviglia da madame Dema
commento_3.70ED] Mitridate: il personaggio eponimo della tragedia di
Racine
(1673). [commento_3.76ED] contenta: sogg. Racin
della tragedia di Racine (1673). [commento_3.76ED] contenta: sogg.
Racine
. [commento_3.78ED] Nel confronto tra Racine e Co
3.76ED] contenta: sogg. Racine. [commento_3.78ED] Nel confronto tra
Racine
e Corneille la preferenza accordata al secondo è
aint-Germain, dove si ha notizia di un allestimento dell’Iphigénie di
Racine
nell’agosto del 1712. [commento_4.15ED] È forse
aragoni impossibili? E pure egli stesso riprende coloro che comparano
Racine
e Shakespear, perchè il primo (ei dice) ha fatte
i melodrammatici Zeno da Metastasio, ne’ tragici moderni Corneille da
Racine
. Le prosopopeje (come il Mattei chiama le Ninfe,
florido Teatro Francese: esso è ricco de’ capi d’opera di Corneille,
Racine
e Voltaire, di Moliere e di Regnard (benchè oggi
i Prologo decantato (in cui declama in 106 pagine contro l’ imbecille
Racine
, l’ ignorante Voltaire e tutti i Francesi e gl’
ulterati stranamente i generi drammatici230. Non spirò con Comeille e
Racine
la buona tragedia, mentre vari componimenti di M.
carattere di grandezza che le mancava. Se Corneille eleva l’anima, e
Racine
l’intenerisce, Crébillon spaventa maneggiando nuo
ie francesi uscì dopo il Cinna del Pizzarro Piccolomini. L’Atalia del
Racine
tanto spregiata dal sig. Huerta fu ottimamente tr
1778 pubblicò nel 1768 una buona versione dell’Ifigenia del medesimo
Racine
che per Huerta è così dozzinal poeta; e nel 1776
la scelta di un argomento incapace di migliorarsi dopo di Euripide e
Racine
, i quali a’ posteri non lasciarono se non l’alter
mourût di Pierre Corneille nell’Orazio; il Vous changez de visage! di
Racine
nel Mitridate; il Vous pleurez! di Voltaire nella
onendo a confronto l’ambizione di potere di Nerone nel Britannicus di
Racine
, e quella di Macbeth nell’omonimo dramma shakespe
di tutte le esemplificazioni sul teatro tedesco coevo (sostituite da
Racine
, Alfieri, e persino Dante), la elegge a punto di
entata. Si rappresentarono pure le migliori tragedie di Corneille, di
Racine
, tradotte in Bologna ed in Roma. Ma Cotta lasciò
serva e si ammira costantemente. Essa vanta la Champmeslé, allieva di
Racine
, e qualche volta sua consigliera, la Couvreur e l
persona di Argante, e Voltaire in quella di Assur nella Semiramide, e
Racine
in quella di Rossane nel Bajazette. Il disprezzo
re l’interesse e l’importanza nella parte di Erifile nell’Ifigenia di
Racine
; e certamente dopo l’esempio di lei, le seconde p
mbatterlo e raffrenarlo. Per queste ragioni il Nerone che ci presenta
Racine
non è, né debbe esser quello, che ci ha poi prese
llon non sono quelli dello Shakespeare e dell’Alfieri, e la Fedra del
Racine
non è quella di Euripide, né il Don Carlo dell’Al
omenti? Uno dei più belli è certamente quello di Matan nell’Atalia di
Racine
, allorché, atterrito dai rimproveri e dalle minac
e ha fatto un uso mirabile nella Fedra e nell’Ifigenia in Aulide, che
Racine
ha nelle sue giudiziosamente imitate. Fedra entra
nella scena 3a dell’atto V del Saul ecc. nelle tragedie dell’Alfieri.
Racine
e Voltaire ne hanno pur de’ bellissimi. [19.15]
odia erano condannati i capolavori del gran Corneille e dell’elegante
Racine
; e vi sarebber stati condannati tuttavia quelli d
ed il costume. E forse eccedendo per tal riguardo siccome Corneille e
Racine
aveano dato a’ caratteri greci e romani il lingua
rte come conviene. E di fatti le migliori tragedie dei Corneille, dei
Racine
, dei Voltaire, ond’è sì ricco il teatro francese,
razza di attore sarebbe colui, che dovendo rappresentare il Nerone di
Racine
o dell’Alfieri, non ne abbia prima compreso tutto
attere della Fedra di Euripide si posporrebbe a quello della Fedra di
Racine
; e si cercano piuttosto delle passioni che strepi
si soffogano. Si è pur notato che la stessa Clairon nell’Ifigenia di
Racine
sopprimeva gli ultimi versi coi quali Erifìle ter
71. Marie Desmares Champmeslé (1642-1698), attrice tragica allieva di
Racine
, interprete di grandi ruoli femminili come quello
Phèdre. A proposito dell’apprendistato dell’attrice sotto la guida di
Racine
, si veda Jean-Baptiste Du Bos, Réflexions critiqu
aïn, detto Lekain (1729-1778), interprete di rifacimenti di pièces di
Racine
e Coneille, oltre che di diverse tragedie di Volt
l quale si serve a titolo esemplificativo del discorso pronunciato da
Racine
per l’ingresso di Corneille all’Académie Français
la voix tiennent lieu d’alinéa et de points. C’est par ces repos que
Racine
distinguoit les différentes parties de sa pensée
onunciata da Michel Baron nel ruolo di Cinna nell’omonima tragedia di
Racine
: «Et dans un même instant, par un effet contraire
ommento_15.4] Per quanto riguarda la figura di Nerone, la tragedia di
Racine
a cui si fa riferimento è il Britannicus (1669),
invece a Le Coefore (458 a.C.) di Eschilo e all’Andromaque (1668) di
Racine
. [commento_15.7] La critica ad Alfieri è present
iar con Sofocle e Cornelio, s’intenerisce con Euripide, Metastasio, e
Racine
, freme con Crebillon e Voltaire, ammira senza imi
uel tempo medesimo che il gran Cornelio creava il teatro tragico, che
Racine
incominciava a gareggiar con Euripide, e che sorg
una Tragedia Grande in prosa, fosse anche dettata dall’elegantissimo
Racine
, o da un Voltaire; nè è di questo luogo addurne l
que provisam rem non invita sequentur. E che mancava a Corneille, a
Racine
, a Voltaire per fare discorsi appassionati nell’A
colomini. Eugenio Llaguno y Amirola tradusse ottimamente l’Atalia del
Racine
spregiata dall’Huerta, e la pubblicò nel 1754. È
stimò componimento cattivo di un imbecille . L’Ifigenia del medesimo
Racine
(a giudizio del famoso Huerta) poeta dozzinale,
la scelta di un argomento incapace di migliorarsi dopo di Euripide e
Racine
, i quali a’ posteri non lasciarono se non l’alter
è la scena della dichiarazione di amore fatta da Fedra ad Ippolito; e
M. Racine
che l’ha presso che interamente copiata nella sua
ta offerta dello scettro fatta da Fedra con tanto garbo, ha servito a
Racine
per formarne una scena intera. Ippolito col prome
ut. À l’égard du théâtre on opposa les traductions de Corneille et de
Racine
aux extravagances qui étaient si fort en vogue :
nçais sur leurs rivaux. Je suis assuré que la gloire de Corneille, de
Racine
et de Molière n’en aurait été que plus éclatante
ttribuent à Vincislas le changement du genre tragique de Corneille.
Racine
, qui a trouvé le chemin aplani, n’a pas hésité à
t depuis cherché d’imiter, ou le grand de Corneille, ou le naturel de
Racine
. La comédie de son côté n’avait pas moins besoin
uter que la plus grande partie de celles qui ont précédées Corneille,
Racine
et Molière et qui ont été faites même de leur tem
r sont-elles venues du Brabant ; mais depuis ils ont goûté Corneille,
Racine
et les autres tragiques qui se sont signalés : il
ais. Sans parler de la lecture des pièces de théâtre de Corneille, de
Racine
, de Molière, de La Mothe, de Danchet, de Voltaire
ans son Œdipe , par l’épisode d’un froid amour de Thésée pour Dircé.
M. Racine
est tombé dans le même inconvénient, en composant
oudrait être plaint dans son malheur par son ami avec tant d’emphase.
M. Racine
n’était pas exempt de ce défaut, que la coutume a
meut, l’air en est infecté, Le flot qui l’apporta, recule épouvanté.
Racine
, Phèdre, Acte V, Sc. & Sophocle est bien loi
Philoctète parlent avec la même douleur vive et simple dans Sophocle.
M. Racine
, qui avait fort étudié les grands modèles de l’An
iverso da quello in cui giaceva nel secolo passato. Il Cornelio, e il
Racine
del teatro lirico credettero che l’eccellenza del
quadratura del circolo, rivolse lo sdegno suo contro alla matematica.
Racine
e Boeleau, incapaci entrambi di uguagliare la fac
della dichiarazione di amore fatta da Fedra ad Ippolito; ed il signor
Racine
che l’ha presso che interamente trascritta nella
ta offerta dello scettro fatta da Fedra con tanto garbo, ha servito a
Racine
per formarne una scena intera. Ippolito col prome
ui Prologo decantato (in cui declama in 106 pagine contro l’imbecille
Racine
, l’ignorante Voltaire e tutti i Francesi e gl’ It
sia il Giudice impazzito franca ed elegante versione de’ Plaideurs di
Racine
, e nel 1711 impresse in Roma in tre atti il suo D
e vicende della sua sorte; vanto che sinora si è dato solo al celebre
Racine
da chi non seppe che l’avea prima meritato il Dot
e vicende della sua sorte: vanto che sinora si è dato solo al celebre
Racine
da chi non seppe che l’aveva prima meritato il Do
é la scena della dichiarazione d’amore fatta da Fedra ad Ippolito; e
Racine
che l’ha presso che interamente copiata nella sua
t’offerta dello Scettro, fatta da Fedra con tanto garbo, ha servito a
M. Racine
per formarne una scena intera. Ippolito prometten
teatro di Dresda (altri dicono su quello di Vienna) il Britannico del
Racine
eseguito nell’accennata maniera cui poi tennero d
arebbe uno scultore che si credesse d’aver maravigliosamente espresso
Racine
per aver messo in una serie di gruppi alcune figu
niera di farla risorgere? poco meno di due secoli prima di Cornelio e
Racine
? Dietro la scorta de’ Greci corifei e coll’esempi
1578 oscurata poscia di gran lunga da quella del secolo seguente del
Racine
, e l’Atamanta di Girolamo Zoppio data al pubblico
aragoni impossibili? E pure egli stesso riprende coloro che comparano
Racine
e Shakespear, perchè il primo (ei dice) ha fatte
or di una comparazione della Duchessa d’Orléans, o di Furetière, o di
Racine
. Ma dove si vide come egli avesse regnato sovrano
se per dare a conoscere il teatro de’ Francesi, dimenticato Moliere e
Racine
, se ne fondasse un giudizio diffinitivo su Jodell
che erasi già con genio e franchezza dipinto sul teatro da Euripide,
Racine
, Corneille, La Mothe, da Antonio Caracci, da Apos
he, se per dare a conoscere il teatro Francese, dimenticato Moliere e
Racine
, se ne fondasse il giudizio su Jodelle ed Hardy,
che erasi già con genio e franchezza dipinto sul teatro da Euripide,
Racine
, Cornelio, La Mothe, da Antonio Caracci, dal Zeno
i loro meschini autori, tutto si è perduto nel nulla. L’Andromaca di
Racine
fu tradotta da Philipps di cui Pope motteggiò nel
pino, e che si accenda, e si consumi l’oglio a beneficio dell’attore.
M. Racine
daile Vespe cavò i suoi Plaideurs, ma non potè se
satore che appartiene unicamente alla commedia antica. Oltre a cio in
Racine
il reo è veramente un cane, ed il cappone rubato
i si sostengono con nobiltà, e si esprimono con forza. L’Andromaca di
Racine
si tradusse da Philipps di cui motteggiò Pope nel
ppino e che si accenda e si consumi l’ oglio a beneficio dell’attore.
M. Racine
dalle Vespe cavò i suoi Plaideurs, ma non potè se
atore, che appartiene unicamente alla commedia antica. Oltre a ciò in
Racine
il reo è veramente un cane, ed il cappone rubato
ndo i saggi ben persuasi che vale più di esser ultimo come Euripide o
Racine
o Metastasio che anteriore come Senocle o Hardy o
do i saggi ben persuasi che vale più di essere ultimo come Euripide o
Racine
o Metastasio, che anteriore come Senocle o Hardy
s, e del Tasso, come nei versi di Boeleau, di Pope, di Garcilaso e di
Racine
; così dalla strana confusion di più voci nelle mu
ie des poètes qui ont écrit depuis quelque temps, qu’à Corneille et à
Racine
qu’ils se sont efforcés d’imiter. Source du déf
tragédies modernes. C’est que, suivant ces critiques, Corneille et
Racine
ont traité l’amour d’une manière peu convenable à
e. • publici teatri: i versi citati in nota sono dal Britannicus di
Racine
, IV, 4 (Narcisse riferisce malevolmente a Nerone
questo anno avendo assistito alla recita del Britannico, tragedia di
Racine
, d’allora rinunziò per sempre a’ publici balli. I
▲