/ 112
1 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO V. Tragedia Francese nel secolo XVIII. » pp. 75-133
l tragico teatro, quando cominciarono a fiorire La Motte, Crebillon e Voltaire , ne’ quali ravvisiamo caratteristiche diverse, me
e un Edipo 30 per avventura non contento di quelli del Cornelio e del Voltaire . In effetto egli purga quest’argomento tanto dell
alanteria di Filottete che con rincrescimento si legge nell’Edipo del Voltaire . La Motte provvidamente corregge pur anco la favo
za rende meno maravigliosa la rivoluzione, ed incorre nel difetto del Voltaire . Nè anche si riconosce come vantaggioso alla favo
’inelegante ed in certe costruzioni oscure, per non dirle barbare col Voltaire . Imita spesso i Greci, e se ne appropria molte be
chè non a torto da Federigo II re di Prussia in una lettera scritta a Voltaire nel febbrajo del 1749 venga tutta la tragedia rip
o tragico acquistata dal robusto Crebillon, che pure, come accenna il Voltaire , si vide tal volta in procinto di morir di fame31
la Francia nel nostro secolo, è il celebre Francesco Maria Arouet di Voltaire , la cui gloria niuno de’ suoi contemporanei sinor
l suo Edipo del 1729 scrisse contro M. de la Motte. Ci basti dire che Voltaire conservò molte bellezze della greca tragedia, che
una Marianna, che fu l’origine della lunga contesa ch’ebbe con lui il Voltaire . La Marianna Volteriana non è senza difetti. Qual
on vagliono unite insieme quattro versi di questa scena. Giva così il Voltaire avvicinandosi al Cornelio, al Racine, al Crebillo
rlo con amori, come era avvenuto in Francia nel principio del secolo. Voltaire lo ricondusse alla natural dignità in parte segue
ne concepì e dispose il piano. É la sola tragedia tenera composta da Voltaire , in cui (egli dice) bisognò accomodarsi a’ costum
concordi della più culta Europa la Merope del marchese Maffei, quando Voltaire s’invogliò di tesserne una francese degna di part
greca semplicità e naturalezza che vi serbò l’Italiano. Senza dubbio Voltaire ha talvolta sostenuti i caratteri con più dignità
di desiderare nel bel componimento francese qualche altra perfezione. Voltaire non ha totalmente scansate nè le scene poco inter
ri, per gelosia di mestiere e per naturale malignità de’ follicularj. Voltaire che in simili opere spendeva talora pochi giorni,
i uno scellerato felice e trionfante a spese della virtù disgraziata. Voltaire stesso soddisfece a questa censura, mostrando che
ttiva ed utile alla società. L’Alzira una delle migliori tragedie del Voltaire composta e rappresentata dopo del Maometto era st
disegno non può abbastanza lodarsi; ma il conte di Calepio stima che Voltaire non ebbe questo disegno prima di comporla, giacch
tamente il titolo di questa favola. Sempre ne’ piani delle favole del Voltaire si desidera che ne sieno le circostanze più veris
resentata nel 1748 non ismentisce la forza e la maestà dello stile di Voltaire , e le situazioni tragiche vi si veggono animate d
ntro del mausoleo? come sa egli che la reina muore per mano di Ninia? Voltaire che avea ricavate le precedenti favole dal Dolce,
oma salvata, recitata nel 1752, all’Oreste, a’ Pelopidi. Trasse anche Voltaire gli Sciti dall’Arminio indi intitolato i Figli de
si sentono da chi non conosce l’arte. “Tutti coloro (diceva l’istesso Voltaire ) che si vogliono far giudici degli autori, soglio
bene accolte in teatro, e pochissime tralle applaudite con giustizia. Voltaire sostenne l’ onore di Melpomene sulla Senna, a dis
a fatta un’ Elettra diversa da quella del Crebillon e dall’Oreste del Voltaire , seguendo Sofocle. M. Dupuis ha tradotto il teatr
La Noue morto nel 1761 scrisse il Maometto II che rimase al teatro, e Voltaire gl’indirizzò un madrigale in occasione del suo Ma
liendone le situazioni da quella di Metastasio40, ed una Zoraide, che Voltaire pur mette in ridicolo; ma Palissot loda la versif
’ medesimi Francesi fu egli forse il primo ad aprire questo sentiero? Voltaire non l’avea preceduto colla Zaira, col Tancredi, c
llezza ed ogni altra dote dello stile. 27. V. l’epistola scritta da Voltaire alla Duchesse du Maine premessa all’Oreste. 28.
scritta da Voltaire alla Duchesse du Maine premessa all’Oreste. 28. Voltaire riconosce nell’Amasi più arte e interesse, che ne
lontana dal merito della sua Merope. 29. Feu M. de la Motte (diceva Voltaire in una lettera a M. Brossette) qui écrivait bien
n en prose, ne parlait plus Français quand il faisait des vers. 30. Voltaire afferma ch’egli nel medesimo anno ne produsse due
forte che hanno saputo dare alle tragiche passioni il Crebillon e il Voltaire , dice il chiar. ab. Andres. Ci si permetta dirgli
lla Zaira. Crebillon batteva un sentiero ben differente da quello del Voltaire ; e questo valoroso scrittore si diffinì meglio da
Je pars, j’erre en ces rocs, où par tout se hérisse &c. 40. Voltaire lo motteggiò nella sua satira le Pauvre Diable, e
2 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO III. Teatro Inglese. » pp. 143-156
i , come pur dice l’abate Andres, dispensati con troppa prodigalità . Voltaire confrontò alcuni passi della mentovata tragedia l
enza meritarlo meglio di Otwai. Il mentovato Andres a somiglianza del Voltaire , ha confrontate alcune scene della Giovane Reina
Reina del Dryden con altre simili della Fedra del Racine. E l’istesso Voltaire paragonò alcune tenerezze vere e decenti del Raci
o rassomiglianza. Egli meritò gli elogii del celebre Alessandro Pope. Voltaire affermò ancora che Dryden autore più fecondo che
. Le commedie più graziose di tutto il teatro inglese, per avviso del Voltaire , sono quelle che scrisse il cavaliere Van-Broug a
e talvolta la sorpassa. Per la qual cosa non ebbe torto il signor di Voltaire in asserire, che questa singolare e troppo ardita
l Gentiluomo maestro di ballo, e l’Uomo franco tradotta e imitata dal Voltaire nella Prude o Gardeuse de cassette. Il carattere
3 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO I. Teatro Francese Tragico. » pp. 4-111
priato a’ personaggi della storia dell’Egitto. Si recitò nel 1701. Il Voltaire riconosce nell’Amasi più arte ed interesse, che n
edia in Francia, quando cominciarono a fiorire La-Motte, Crebillon, e Voltaire , ne’ quali ravvisiamo caratteristiche diverse, me
di quelle tragedie che su di questo personaggio scrissero Corneille e Voltaire . In effetto La Motte purga tale argomento tanto d
alanteria di Filottete che con rincrescimento si legge nell’Edipo del Voltaire . La Motte provvidamente corregge pur anco la favo
za rende meno meravigliosa la rivoluzione, ed incorre nel difetto del Voltaire . Nè anche si riconosce come vantaggioso alla favo
’inelegante ed in certe costruzioni oscure, per non dirle barbare col Voltaire . Imita spesso i Greci, e se ne appropria molte be
hè non a torto da Federigo II re di Prussia in una lettera scritta al Voltaire nel febbrajo del 1749 venga tutta la tragedia rip
o tragico acquistata dal robusto Crebillon, che pure, come accenna il Voltaire , si vide tal volta in procinto di morir di famea.
la Francia nel nostro secolo, è il celebre Francesco Maria Arouet di Voltaire , la cui gloria niuno de’ suoi contemporanei sinor
one del suo Edipo del 1729 scrisse contro La Motte. Ci basti dire che Voltaire conservò molte bellezze della greca tragedia, che
na Marianna, che fu l’origine della lunga contesa che ebbe con lui il Voltaire . La Marianna Volteriana non è senza difetti. Qual
o unite in un fascio quattro soli versi di questa scena. Giva cosi il Voltaire avvicinandosi al Cornelio, al Racine, al Crebillo
forte che hanno saputo dare alle tragiche passioni il Crebillon e il Voltaire , disse il chiarissimo Giovanni Andres. Io discor
della Zaira. Crebillon battè un sentiero ben differente da quello del Voltaire , il quale meglio si diffini da se stesso. C’est
atura, se i fatti ed i giudizii ne fossero sempre sicuri? Tornando al Voltaire si osserva ancora che egli colla dipintura de’ co
arlo con amori come era avvenuto in Francia nel principio del secolo. Voltaire colà lo ricondusse alla natural dignità in parte
ne concepì e dispose il piano. È la sola tragedia tenera composta dal Voltaire , in cui (egli dice) bisognò accomodarsi a’ costum
della più colta Europa la Merope del marchese Scipione Maffei, quando Voltaire s’invogliò di tesserne una francese degna di part
semplicità e naturalezza che vi serbò l’autore italiano. Senza dubbio Voltaire ha talvolta sostenuti i caratteri con più dignità
di desiderare nel bel componimento francese qualche altra perfezione. Voltaire non ha totalmente scansate nè le scene poco inter
i, per gelosia di mestiere e per naturale malignità de’ follicularii. Voltaire che in simili opere spendeva talora pochi giorni,
elicissimo. Noi osiamo aggiungere qualche cosa alla stessa difesa del Voltaire . Perchè si cerca che lo scelerato rimanga punito
rosperità di uno scellerato. L’Alzira una delle migliori tragedie del Voltaire composta e rappresentata dopo del Maometto era st
disegno non può abbastanza lodarsi; ma il Conte di Calepio stima che Voltaire non ebbe questo disegno prima di comporla, giacch
nfante agli occhi dello spettatore. Sempre ne’ piani delle favole del Voltaire si desidera che ne sieno le circostanze più veris
resentata nel 1748 non ismentisce la forza e la maestà dello stile di Voltaire , e le situazioni tragiche vi si veggono animate d
anno perduta l’innocenza; e nell’Olimpia dice acconciamente l’istesso Voltaire , Helas! tous les humains ont besoin de clemence.
tro del mausoleo? come sa egli che la reina muore per mano di Ninia? Voltaire che avea ricavate le precedenti favole dal Dolce,
a salvata recitata nel 1752, all’Oreste, ed a’ Pelopidi. Trasse anche Voltaire gli Sciti dall’Arminio indi intitolato i Figli de
si sentono da chi non conosce l’arte. «Tutti coloro (diceva l’istesso Voltaire ) che si vogliono far giudici degli autori, soglio
bene accolte in teatro, e pochissime tralle applaudite con giustizia. Voltaire sostenne l’onore di Melpomene sulla Senna, a disp
intelligenti a dispetto di una lettera ch’egli scrisse al suo maestro Voltaire , in cui amaramente satireggia i difetti allor di
ite e di una traduzione infelice della Gerusalemme del gran Torquato. Voltaire molto finamente in una risposta di poche linee ch
rodusse una Elettra diversa da quella del Crebillon e dall’Oreste del Voltaire , seguendo Sofocle; Du Puis tradusse il teatro tut
ante Ma Noue morto nel 1761 scrisse Maometto II che rimase al teatro. Voltaire gl’indrizzò un madrigale in occasione del suo Fan
one, tirando le situazioni principali dalla Didone del Metastasio. Il Voltaire nella satira le Pauvre Diable lo motteggiò, dicen
n qui fut de Metastase. Scrisse parimente una Zoraide che l’istesso Voltaire non lasciò di mettere in ridicolo. Non a torto pe
a’ medesimi Francesi fu egli forse il primo a calcar questo sentiero? Voltaire non l’avea preceduto colla Zaira, col Tancredi, c
stile. Se si comparino le dipinture de’ caratteri nel poema epico del Voltaire , si trovano fuor di dubbio più forti e più vere d
’ quali parleremo da quì a poco. a. Si vegga l’epistola scritta dal Voltaire alla Duchessa du Maine premessa all’Oreste. a.
chessa du Maine premessa all’Oreste. a. Feu m. de la Motte (diceva Voltaire in una lettera a m. Brossette) qui ècrivait bien
n en prose, ne parlait plus français quand il faisait des vers. a. Voltaire afferma ch’egli nel medesimo anno ne mandò fuori
4 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO IV. Stato presente degli spettacoli teatrali. » pp. 293-299
arcia? e le commedie d’Yriarte? del giovane Moratin? Dopo Crebillon e Voltaire havvi più qualche degno tragico in Francia? Dopo
dans le grand goût du larmoyant comique, come cantava scherzando Voltaire , ecco i tragici e i comici successori degli autor
l’impero de’ cuori? Cedono ad una lugubre prosa soporifera; ond’è che Voltaire scriveva all’imperadore della China, che oggi in
ne va parler qu’en prose. Tutto (se ascoltate i medesimi nazionali Voltaire , Freron, Palissot &c.) tutto è divenuto un te
l Bettinelli, l’Alfieri ed altri già lodati si discostano di molto da Voltaire e Crebillon, sovrastano senza contrasto a i Bello
5 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO VI. Teatro Inglese. » pp. 291-300
titoli, come ben dice l’ab. Andres dispensati con troppa prodigalità. Voltaire confrontò alcuni passi della nominata di lui trag
ro rassomiglianza. Egli meritò gli elogj del celebre Alessandro Pope. Voltaire diceva che Dryden autore più fecondo che giudizio
i. Le commedie più graziose di tutto il teatro inglese, per avviso di Voltaire , sono quelle che scrisse il cavaliere Van-Brough
il Gentiluomo maestro di ballo, e l’Uomo Franco tradotta e imitata da Voltaire nella Prude o Gardeuse de cassette. Il carattere
il maggior Cornelio. 125. Il lodato sig. Andres, a somiglianza del Voltaire , ha confrontate alcune scene della Giovane Reina
e Reina di Dryden con altre simili della Fedra del Racine. L’ istesso Voltaire paragonò alcune tenerezze vere e decenti di Racin
6 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « NOTE DEL FU D. CARLO VESPASIANO. » pp. 270-273
ime a queste parole di Augusto, Je suis maître de moi ecc. Il sig. di Voltaire che racconta questo fatto, soggiugne: c’étaient-l
ingue de Pradon, dicea Racine, c’est que je sai écrire. Ed il Sig. di Voltaire giudice competente in tal materia e nella patria
sonaggio. Nota VII. Il ne faut point (ottimamente il Sig. di Voltaire ) qu’un personnage de comêdie songe à être spiritu
7 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VIII. Teatro Lirico: Opera Comica: Teatri materiali. » pp. 177-187
olari. Reca in vero stupore che i migliori letterati, i Fontenelle, i Voltaire , i Batteux, i Marmontel, lungi dall’inspirare a’
ica per sostener la miracolosa. Fontenelle fu autore di Teti e Peleo, Voltaire di Pandora e di Sansone, Marmontel di varie favol
ammirata anche fuori della Francia, entrambe celebrate nelle opere di Voltaire . Mad. Alard contasi anche tralle famose ballerine
comode per gli attori e per gli spettatori. Non è vero ciò che diceva Voltaire che solo in Francia prevale l’impertinente costum
assi liberi alle rappresentanze. “Cinna e Atalia, al dir del medesimo Voltaire , doveano rappresentarsi in sì meschini edifizj e
8 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo V. Teatro Francese nel medesimo Secolo XVIII. » pp. 355-388
na tragedia, mentre vari componimenti di M. Crébillon e del signor de Voltaire l’han serbata in vita e sostenuta in trono, facen
venta maneggiando nuove molle per inspirare il vero terror tragico, e Voltaire facendo un misto di quelle tre maniere, e segnala
en se vengeant de toi. Non regolandosi il giudizio delle tragedie di Voltaire pel loro evento prospero o sinistro avuto in teat
tteri di Cesare e Marco Bruto che l’interesse resta diviso fra i due. Voltaire seppe evitare il difetto dell’italiano, e gli err
desimo Conti, e alla Merope del Maffei, sono il Bruto, e la Merope di Voltaire . Il Tetrarca di Gerusalemme di Calderòn forse dié
vo a Tristan di produrre la sua Marianna, e l’uno o l’altro determinò Voltaire a maneggiar quest’argomento. Il Triumvirato, Atre
irono la materia de’ Pelopidi, di Roma salvata, e della Semiramide di Voltaire . Ben di rado dunque l’autor dell’Erriade si é inn
cessantemente oro puro, osserveremo, che il difetto caratteristico di M. Voltaire si é di fare i suoi personaggi troppo ragionatori
minante allora nel genere tragico degli amori subalterni, e l’istesso Voltaire si rimprovera con tutta ragione la galanteria del
ffettazione e la durezza. «Io preferisco (si dice nell’ Anno 2440 di Voltaire ) quest’italiani a’ vostri insipidi commedianti fr
. Chi fosse vago di sapere quasi tutti i plagi commessi dal signor di Voltaire , dovrebbe dare una scorsa agli Anni letterari del
tte le parti della letteratura. Nelle migliori tragedie del signor di Voltaire trovasi qualche declamazione filosofica alla moda
. 234. «Quello mostro nacque, siccome dice benissimo il signor di Voltaire , dall’impotenza degli autori, e dalla sazietà del
peine d’y faire». 236. «Il ne faut point (ottimamente il signor di Voltaire ) qu’un personnage de comédie songe à être spiritu
i ridotti a far commedie romanzesche, le quali, al dire del signor di Voltaire , sono piuttosto saggi di tragedie domestiche o ci
9 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VI. Tragedia Cittadina e Commedia Lagrimante. » pp. 134-143
a’ maschi intere le patrie ricchezze. Il Socrate dramma in prosa che Voltaire diede al pubblico nel 1755 come una traduzione di
amiglia del primo, nell’Eugenia del secondo, nel Figliuol prodigo del Voltaire non si vedono moribondi per mancanza di pane, tes
etra si diparte dalla buona commedia tenera, ha contribuito ancora il Voltaire con due buone favole malgrado di alcun difetto, c
nti e pericoli porta nella favola la propria tristezza quasi tragica. Voltaire pubblicò di aver tradotto questa favola da una di
10 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO I. Stato del Teatro Francese prima della Medea di Pietro Cornelio. » pp. 4-7
enceslao di Rotrou venne appresso alla Sofonisba, e la sorpassò; anzi Voltaire ne comendò la prima scena e quasi tutto l’atto qu
nzione, attendevano un ingegno raro che si andava disviluppando. 1. Voltaire negò questo in un luogo delle sue opere, e lo con
11 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO III. Teatro Olandese: Danese: Suedese: Polacco. » pp. 253-256
itolato il Sole risplende per tutto tradusse l’Orfano della China del Voltaire ; Manderstroom, oltre a un’ opera francese intitol
’Ifigenia del Racine e i Due Avari del Falbaire; Ristel la Merope del Voltaire ; Folberg la Zaira; Murberg l’Atalia; e finalmente
12 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO II. Teatro Olandese: Danese: Suedese: Polacco. » pp. 32-37
tolato il Sole risplende per tutto, tradusse l’Orfano della China del Voltaire ; Manderstroom, oltre ad un’ opera francese intito
Ifigenia del Racine, e i Due Avari del Falbaire; Ristel la Merope del Voltaire ; Folberg la Zaira; Murberg l’Atalia; e finalmente
13 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo IV. Teatro Italiano nel Secolo XVIII » pp. 316-354
tutta l’Europa, si encomia sommamente la Merope del Maffei208. M. de  Voltaire la tradusse e l’imitò; ma per tirar poi a se tutt
Ma qual esser debbe l’eccellenza della tragedia Italiana, se tutto un Voltaire , per contrabbilanciar la voce universale e scredi
produzione teatrale moderna senza verun difetto? é forse la Merope di Voltaire ? Ma si fa che i medesimi Francesi ne fecero una s
cero una sanguinosa critica. Un anonimo arriva fino a rimproverare al Voltaire qualche errore di lingua e di rima; lo chiama cop
«avea saccheggiato e sfigurato l’Amasi di M. de la Grange», e che il Voltaire «rivendicando il furto, avea restituito alla nazi
e l’anonimo, o finse di non sapere, ciò che aveva osservato l’istesso Voltaire ; cioé che la Grange ed altri francesi e inglesi d
pubblico ha ricevuta con applauso, e si legge con piacere, quella di Voltaire dovea avvederli, che senza la Merope del Maffei,
senza la Merope del Maffei, senza quella povertà italiana copiata da Voltaire , i Francesi fra tante di loro buone tragedie non
ta madre di Ettore e Polissena. Con una traduzione di Roma Salvata di Voltaire fatta da Saverio Bettinelli si sono pubblicate in
tar le tre stelle della poesia tragica francese, Racine, Corneille, e Voltaire nell’Ifigenia, nel Cinna, e nella Semiramide. Ma
gentili. 210. «La rouille de l’envie (scrive il medesimo signor di Voltaire ), l’artifice des intrigues, le poison de la calom
agione che contro il sentimento di M. de la Mothe oppose il signor di Voltaire con quella breve e ingegnosa comparazione del cel
e così anche de’ loro predecessori fecero Sofocle, Euripide, Racine, Voltaire ec. 219. V. Eusebio de Praeparat. Evang. lib. X.
ours sa maîtresse à ses côtés; Regulus amoureux!» 222. Il Signor di Voltaire , parlando di due Scene della Clemenza di Tito, no
parole dell’arie di Metastasio prese separatamente (dice il signor di Voltaire ) sono spesso un abbellimento del soggetto medesim
14 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ci le parti di prima donna, sollevando all’ entusiasmo nella Zaira di Voltaire e nella Perselide del Martelli, risolse con un fi
15 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO II. Tragedia Cittadina, e Commedia Lagrimante. » pp. 112-127
ueur che si stampò in Parigi nel 1762. Il Socrate dramma in prosa che Voltaire pubblicò nel 1755 come una traduzione di quello d
amiglia del primo, nell’Eugenia del secondo, nel Figliuol prodigo del Voltaire non si vedono moribondi per mancanza di pane, tes
diparte dalla buona commedia tenera, ha contribuito ancora il sig. di Voltaire con due buone favole malgrado di alcun difetto, c
nti e pericoli porta nella favola la propria tristezza quasi tragica. Voltaire pubblicò di aver tradotto questa favola da una di
16 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 613
i piacque, specie rappresentando la parte di Tenero nella tragedia di Voltaire  : Le leggi di Minosse. Tornò il '76 col Rossi, e
17 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1035-1036
i successi la Sofonisba, l’ Ottavia e l’Antigone. Alla Semiramide del Voltaire dovette forse il sommo della sua gloria. Nè la tr
18 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VII. Della vera commedia Francese e dell’Italiana in Francia. » pp. 144-176
senza cadere nella lagrimante, sono la Chaussée, madama di Graffigny, Voltaire e Collet. Nivelle de la Chaussée nato in Parigi n
Goldoni tratta dal celebre romanzo di Richardson mosse verisimilmente Voltaire a comporre la sua Nanina commedia tenera in tre a
enza che passa tralla commedia tenera e la lagrimante. La comprese il Voltaire che compose la Nanina e il Figliuol Prodigo, ed a
glorioso tradotta in toscano dal Crudeli e lodata con distinzione dal Voltaire è l’altra commedia del Des Touches universalmente
eriore polito nascondono il cuore più nero e l’empietà più raffinata. Voltaire nel Pauvre Diable poco bene affetto a Gresset pre
olezza e la necessaria dipintura de’ costumi correnti. Convenendo col Voltaire per la mancanza di piacevolezza e in certo modo a
costumi e le condizioni, nel che segnalaronsi Moliere e Machiavelli. Voltaire , oltre alle riferite commedie tenere, altre ne pr
ganna per opera di una fanciulla che si occulta sotto spoglie virili. Voltaire compose anche la Contessa di Gibrì, la Principess
edea, nella cui figura volle farla dipingere la principessa d’Anhalt. Voltaire l’ha più volte encomiata, e le diresse anche un c
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 587
ta, sentirete Capodaglio Orosmane. Si rappresenterà : Zaira, tragedia Voltaire in 5 atti. Il teatro sarà illuminato di Reggia pe
20 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO IV. Teatro Francese prima della Medea di P. Corneille. » pp. 157-165
ba di Mairet pubblicò il Venceslao, che la superò per lo stile; ed il Voltaire ne comendò la prima scena, e quasi tutto l’atto q
n tamburo, e talvolta due violini sonati alla peggio. a. Il sig. di Voltaire ciò negò in un luogo delle sue opere e lo confess
21 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO V. Teatro Tragico Francese nel XVII secolo. » pp. 166-211
d ispira indignazione. Poco pregiarono i Francesi, e singolarmente il Voltaire , le altre di lui tragedie, Eraclio, Pertarite, Te
vocati, in sofisti, in declamatori, e qualche volta in teologi. Ma il Voltaire che poche volte si mostrò indulgente verso il gra
ille, della maggior parte de’ personaggi di Quinault, di Filottete in Voltaire , di Porzia e Marzia e Marco e Porzio e Sempronio
e osservò il sig. di Fontenelle. La rammentò con disprezzo il sig. di Voltaire , nè senza ragione, se si riguardi allo stile gene
purezza con cui parlava la propria lingua. Sotto di Pietro (pronunziò Voltaire ) Tommaso al suo tempo era il solo degno di esser
che per tanti altri pregi merita la nostra stima. a. Riflettendo il Voltaire alle lagrime del principe Condè che alla prima ra
zione del teatro di Pietro Cornelio pubblicato colle osservazioni del Voltaire , ed anche l’eccellente Paragone della Poesia trag
gue de Pradon (diceva Racine) c’est que je sai écrire. Il signor di Voltaire ottimo giudice così si esprime in-tal proposito:
22 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO III. Della vera Commedia Francese e della Italiana in Francia. » pp. 128-191
enza cadere nelle lagrimanti, sono: La Chaussèe, madama di Graffigny, Voltaire , e Collet. Nivelle de la Chaussèe nato in Parigi
Goldoni tratta dal celebre romanzo di Richardson mosse verisimilmente Voltaire a comporre la sua Nanina commedia tenera in tre a
enza che passa tralla commedia tenera e la lagrimante. La comprese il Voltaire che compose la Nanina e il Figliuol prodigo, ed a
i mostrarsi spiritoso.» Un personaggio comico (ben diceva il sign. di Voltaire ) non dee studiarsi di mostrarsi spiritoso; e biso
glorioso tradotta in toscano dal Crudeli e lodata con distinzione dal Voltaire , è l’altra commedia del Des Touches universalment
polito nascondono un cuore il più nero e la più raffinata empietà. Il Voltaire nel Pauvre Diable poco bene affetto a Gresset pre
mici, ed il Mondo com’è, di cui solo si conosce il titolo. Il sig. di Voltaire oltre alle riferite commedie tenere, altre ne pro
le, e gli noceva singolarmente certo parlar gergone a se particolare. Voltaire diceva di lui che conosceva tutte le vie del cuo
mmedia in prosa i Costumi correnti piacque e riscosse gli encomii del Voltaire . Appartiene l’Addio del Gusto commedia molto appl
como Rousseau che cammina come le bestie carpone mangiando dell’erbe. Voltaire quindi deduce la decadenza del teatro francese:
edea, nella cui figura volle farla dipingere la principessa d’Anhalt. Voltaire l’ha più volte encomiata, e le diresse anche un c
23 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1014-1015
ino, la Malvina di Scribe, l’Oreste (Elettra) di Alfieri, la Zaira di Voltaire , e i Due Sergenti di Roti. Ghirlanda Giovanni, n
24 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Indice. » p. 443
ice di loro Finirco Materno 226. n. la Fontaine e Montesquieu 227. n. Voltaire 228. 270. n. 322. n. arguzie e concetti stiro rin
ro Autori 962. 297. n. da G. G. Rousseau, dall’Ab. Deffontaines e dal Voltaire ivi., mal organati 353. n. loro guasta Filosofia
agl’Italiani Baltassarino e Rinuccini 314. et seq. XVIII. Crébillon e Voltaire sublimano la tragedia 355. Se ne crea una nuova s
dere della Letteratura forestiera che poco o niente conoscono 95-165. Voltaire sulla calunnia e malignità 311. seq. e sulle decl
. 281. Voisenon (Abate Claudio-Errico de Fusée de ) p. F. 377. 385. Voltaire (Maria-Francesco  Arouet  de ) 35. n.    110. n.
25 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « NOTE ED OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 313-326
i sostenne in teatro per lunga pezza, ma fu anche, al dir del Sig. di Voltaire , la prima tragedia francese, in cui ad imitazione
Pare dunque che il Trissino (il quale non so perchè e donde venga dal Voltaire ed indi da altri di lui compatriotti appellato Ar
udeo in Philolog. pag. 137, Fleury nel Metodo degli studj, il sig. di Voltaire , ed altri. C’est par l’Italie que les sciences, l
o secolo d’oro il secolo XVI. Nota XIII. Parlando il sig. di Voltaire del mal gusto de’ Francesi del secolo XVI dice: P
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 386
terriva e paralizzava quasi il pubblico rappresentando il Maometto di Voltaire , lo sollevava poi all’entusiasmo, la sera dopo, n
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 14
ero in lui un interprete indimenticabile. A Roma pe' 'l centenario di Voltaire gli fu coniata una medaglia d’argento, ed ebbe fr
28 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO VII [IV]. Teatro Lirico: Opera Comica: Vaudeville. » pp. 192-230
olari. Reca in vero stupore che i migliori letterati, i Fontenelle, i Voltaire , i Batteux, i Marmontel, lungi dall’inspirare a’
ica per sostener la miracolosa. Fontenelle fu autore di Teti e Peleo, Voltaire di Pandora, Marmontel di varie favole musicali al
in ispettacolo . Ma i francesi, facendo un aforismo delle parole del Voltaire c, non dicono che i numi della favola, gl’eroi in
ente nella danza seria, le quali sono state celebrate nelle opere del Voltaire . Anche madama Alard contasi tralle famose balleri
e per gli attori, e per gli spettatori. Non è vero ciò, che diceva il Voltaire che solo in Francia prevale l’impertinente usanza
llon, ed al piè della scalinata si alzò la statua intera marmorea del Voltaire . Nel teatro dell’Opera alzato in Parigi nel 1769
29 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO II. Tragedie di Pietro Cornelio, di Racine e di altri del XVII secolo. » pp. 8-35
a l’ indignazione. Poca mercede usarono i Francesi e singolarmente il Voltaire alle altre di lui tragedie. Eraclio, Pertarite, T
in sofisti, in declamatori e qualche volta in teologi (Nota III). Ma Voltaire che poche volte si mostrò indulgente verso il gra
elio, della maggior parte de’ personaggi di Quinault, di Filottete in Voltaire , di Porzia e Marzia e Marco e Porzio e Sempronio
e declamò con tal vigore il commediante Mondori che vi perdè la vita. Voltaire la rammenta con disprezzo mal grado di essersi co
purezza con cui parlava la propria lingua. Sotto di Pietro (pronunziò Voltaire ) Tommaso al suo tempo era il solo degno di essere
ti l’edizione del teatro di Cornelio pubblicata colle osservazioni di Voltaire , ed anche l’ eccellente Paragone della poesia tra
30 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « NOTE E OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 316-325
onoribus habuerunt. Nota X. Alle censure fatte dal Signore di Voltaire contro all’Edipo Tiranno di Sofocle in alcune let
utato l’ignoranza, l’ingiustizia, e la mala fede del medesimo Sig. di Voltaire . Quello che non si può mettere in dubbio si è che
rnier, Prevost, Bedouin, Pietro Corneille, M. de la Motte, il Sig. di Voltaire , e ’l Gesuita Folard, e niuno ha finora potuto ne
31 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO I » pp. 116-223
e della Cristiana religione di perdonare e amare il nemico, prima che Voltaire avesse composta l’Alzira. Prima ancora del Manass
agiche situazioni prevenne il Marchese anche l’Orfano della China del Voltaire . Meriterebbe che si trascrivesse il patetico e vi
lifonte narrata con maestria? Chi poi non sa ripetere colle parole di Voltaire che i Francesi schivi non soffrirebbero nel lor t
a grande rivoluzione e l’ammazzamento di un re? Gli sforzi stessi del Voltaire per deprimerla, dopo di essersi ornato delle sue
ilia la letteratura, copre di nuvole il chiarore del secolo e abbassa Voltaire . La Merope del Maffei non va esente da ogni neo;
ione teatrale può vantarsi di una perfezzione assoluta? La Merope del Voltaire non ha difetti? Sovvenghiamoci di ciò che so n’è
rappresentazione vi notò fin anco errori di lingua e di rime; chiamò Voltaire traduttore, copiatore, piggioratore ancora della
taliano avea saccheggiato e sfigurato l’Amasi del la Grange, e che il Voltaire rivendicando il furto avea restituito alla nazion
tribuì la proprietà alla Francia? perchè tacciò di furto or Maffei or Voltaire ? perchè non s’informò da chi ’l sapea, che il Cav
orre Meropi, Telefonti e Cresfonti? Perchè poi non apprese almeno dal Voltaire che la Grange ed altri Francesi ed Inglesi tratta
la Merope del Maffei, senza quella ch’ ei chiama povertà Italiana che Voltaire copiò, ancor non avrebbe la Francia una Merope de
l’audacia di scagliarsi contro l’originale del Maffei, e la copia del Voltaire , produzioni di due grand’ingegni, cui egli mirar
l’Areopago e con Demetrio. L’autore chiarissimo già sa la censura del Voltaire alla Merope del Maffei, per essersi questa regina
a colla scure contro del figlio. Il Serse risale colla Semiramide del Voltaire a i Persi di Eschilo, u andovisi dell’ombra intro
cchese, dell’Ifigenia del sig. Lorenzo Guazzesi47. Anche il Bruto del Voltaire si tradusse bellamente da una dama Lucchese. Ma c
a onta all’ autore la rassomiglianza del suo Oramzeb col Maometto del Voltaire ; ma se ne vede la discordanza nella confidenza ch
ltro come il miglior modello tragico. Dopo le Meropi del Maffei e del Voltaire il conte Alfieri ci astringe ad ammirare e legger
vista del cinto insanguinato, che migliora il segno dell’armatura da Voltaire sostituito alla gemma del Maffei. L’incontro di P
che ad un tragico orribile. È ciò in natura, si dirà colle parole del Voltaire ; ma noi siamo persuasi che l’arte dee scegliere f
L’ha egli forse mostrata servile per condannarla? Racine, Crebillon, Voltaire ebbero torto quando imitarono i Greci nell’adotta
32 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. -306
senta. Chi meglio di lei in Italia recitò la Semiramide del signor di Voltaire  ? Ventidue sere videsi replicata l’anno 1773 in V
33 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Introduzione »
passione per i viaggi che portò Algarotti in Francia, dove frequentò Voltaire , e in Inghilterra. Il Newtonianismo per le dame,
a i contemporanei, anche Metastasio, Leibnitz, Antonio Maria Salvini, Voltaire , di cui sono riportati dei versi tratti dal poema
e corrotto del teatro contemporaneo20 e citava i versi provocatori di Voltaire tratti da Le Mondain. La conclusione di questa se
ne con i sovrani ampliamente messa in pratica nel Settecento anche da Voltaire e Diderot. La dedica quindi è già un segnale di u
F. Algarotti, Discorso sopra l’opera in musica, cit., p. XV. 14. Voltaire , Le Mondain: Il faut se rendre à ce palais magiq
li, 1757, vol. II, pp. 277-365. Chiude la pubblicazione l’epigrafe da Voltaire , Le Mondain, inserita invece all’interno della co
Metastasio, cit. 25. Cfr. su questo aspetto A. Fabiano, Metastasio, Voltaire , Diderot, Marmontel e l’opera francese, in «Probl
34 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 356
delle opere da citarsi del Riccoboni è la parodia della Semiramide di Voltaire , della quale Crebillon diede un giudizio assai fa
35 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO V. LIBRO VII » pp. 107-140
lo spazio di quasi cento anni, come osserva il Fontenelle. Il sig. di Voltaire la rammenta con disprezzo, nè senza ragione, se s
e un malvagio &c. ADDIZIONE XIX** Commedie del Marivaux. Voltaire diceva di lui che conosceva tutte le vie del cuor
tems) picciola commedia in prosa piacque, e riscosse glî encomii del Voltaire . ADDIZIONE XXI** Vestiti teatrali correnti in
., ed al piè della scalinata si è alzata la statua intera marmorea di Voltaire . Nel teatro dell’Opera &c. ADDIZIONE XXIV*
gue. 1. Si ritenga la nota (1) impressa nella pag. 6, che incomincia Voltaire negò questo &c. 2. Si ritenga anche la nota
36 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO III. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 36-58
. Questa commedia assai piacevole di carattere e d’intrigo, al dir di Voltaire , fu la prima ricchezza del comico teatro francese
bozzato il ritratto di un marchese stordito e impudente, come accennò Voltaire ; ma non vi si trova la verità e la vivacità comic
e la vivacità comica ch’ebbe poi tal carattere da Moliere. L’istesso Voltaire avendo riguardo a questa Mère coquette diceva che
Dancourt. Giovanni Francesco Regnard nato in Parigi nel 1674, secondo Voltaire , morì d’anni cinquantadue; ma l’autore del Calend
37 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 931-932
valore, sostenendo la parte d’Arsace nella Semiramide di Monsieur di Voltaire , e l’Amleto nella Tragedia di questo nome di Mons
38 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Conclusione »
ire les cœurs, De cent plaisirs font un plaisir unique.»           Voltaire dans Le Mondain. 60. [Nota d’autore n. 21] Una
39 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VI. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 212-244
Questa commedia assai piacevole di carattere e d’intrigo, al dir del Voltaire , fu la prima ricchezza del comico teatro francese
ozzato il ritratto di un Marchese stordito e imprudente, come accennò Voltaire ; ma non vi si trova la verità e la vivacità comic
vivacità comica che acquistò poi tal carattere per mezzo di Moliere. Voltaire stesso avendo riguardo a questa Mère coquette dic
Dancourt. Giovanni Francesco Regnard nato in Parigi nel 1674, secondo Voltaire , mori di anni cinquantadue, ma l’autore del Calen
40 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 639-641
produsse Cintia, Delia e Corinna, si volge a Lucinda (Personaggio di Voltaire ) e dice : Mais crois moi, ma Lucinde, en ces tem
41 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 1 pp. 2-271
tiana religione di perdonare ed amare il nemico, prima che il sig. di Voltaire avesse composta l’Alzira. Ma a’giorni del Voltair
irtù e di eroismo prevenne il Marchese anche l’Orfano della China del Voltaire , benche in questo è maggiore l’eroismo del cambio
con maestria ? Dall’altra parte chi non sa ripetere colle parole del Voltaire che i Francesi schivi non soffrirebbero sul lor t
grande rivoluzione e l’ammazzamento di un re ? Gli sforzi stessi del Voltaire per deprimerla, dopo di essersi ornato delle sue
letteratura, copre di fosche nuvole il chiarore del secolo ed abbassa Voltaire . La Merope del Maffei non va esente da’nei ; ma q
ione teatralo puo vantarsi di una perfezione assoluta ? La Merope del Voltaire non ha difetti ? Sovvenghiamoci di quanto ne ragi
uscita in Parigi vi notò fin anche errori di lingua e dirima ; chiamò Voltaire traduttore, copiatore, piggioratore ancora della
Italiano avea saccheggiato e sfigurato l’Amasi di m. la Grange, e che Voltaire rivendicando il furto avea restituito alla nazion
proprietà alla Francia ? perchè tacciò di furto ora il Maffei ora il Voltaire  ? perchè non s’informò da chi’l sapeva, che il Ca
rre Meropi, Telefonti e Cresfonti ? perchè poi non apprese almeno dal Voltaire che la Grange ed altri Francesi ed Inglesi tratta
la Merope del Maffei, senza quella ch’ei chiama povertà italiana che Voltaire copiò, ancor non avrebbe la Francia una Merope de
avvolgeva, di scagliarsi contro l’originale del Maffei e la copia del Voltaire , produzioni di due ingegni grandi, cui egli mirar
, nell’Areopago, e con Demetrio. L’autore non ignorava la censura del Voltaire alla Merope del Maffei, per essersi questa regina
avventata al figlio colla scure. Il Serse risale colla Semiramide del Voltaire ai Persi di Eschilo, adoprandosi un’ombra come l’
acine, ed una dama di lui compatriotta rendette italiano il Bruto del Voltaire . Lorenzo Guazzesi tradusse competentemente l’Ifig
che se ne sono occupati insino a noi, e segnatamente colla Merope del Voltaire tradotta ed analizzata ponendosi in vista il lode
aliano, mentre quelli de’ Francesi che eransi tanto elevati, dopo del Voltaire , lungi dal passar oltre, givano declinando. All’
care onta all’ autore che il suo Oramzeb si rassomigli al Maometto di Voltaire  ; ben però se ne vede la discordanza in isvantagg
’ha egli stessa mostrata servile per condannarla ? Racine, Crebillon, Voltaire ebbero torto quando imitarono i Greci e ne adotta
frappone senza che la vegga. Se si voglia comparare coll’ Oreste del Voltaire , questo di Alfieri, rimane superiore, perchè ment
entato ; ciò che rincresce ai suoi ammiratori perchè è riuscito male. Voltaire inventò la Zaira intera, e riusci eccellentemente
vista del cinto insanguinato che migliora il segno dell’ armatura da Voltaire sostituito alla gemma del Maffei. L’incontro di P
Romano che anche parla. Dopo il Giunio Bruto del Conti, e quello del Voltaire , l’Alfieri ha maneggiato quest’argomento senza am
tonio Conti. Alfieri pone in azione lo stesso contrasto adoperato dal Voltaire di Bruto libero cittadino Romano con Bruto figliu
finalmente detesta il tiranno e corre a difendere la propria libertà. Voltaire ed Alfieri hanno felicemente adoprato l’istesso o
Bruto secondo di Alfieri possa far dimenticare la Morte di Cesare di Voltaire . Ma un intelligente dell’ arte drammatica sdegner
o amico Carlo Vespasiano : « La rouille de l’envie (diceva il sig. di Voltaire ) l’artifice des intrigues, le poison de la calomn
o IV de’nostri Oe. (a). Un ben ragionato confronto dell’ Oreste del Voltaire e dell’ Alfieri si fece dal riputato professore C
42 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO ULTIMO. Conchiusione. » pp. 300-303
ey e i Congreve dell’Inghilterra: i Cornelj, i Racini, i Crebillon, i Voltaire , e i Molieri e i Regnard della Francia emula dell
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 682-683
igli. Il '38 dedicò una traduzione in prosa dell’ Alzira, tragedia di Voltaire , all’ambasciatore di S. M. Cattolica in Venezia D
44 (1732) Paragone della poesia tragica d’Italia con quella di Francia
e di Salìo, di Zanotti, di Recanati, di Conti e in ambito francese di Voltaire e di de La Motte), in virtù del fatto che il suo
Calepio — impegnato a difendere l’Edipo Re dalle accuse rivoltegli da Voltaire  — nel partito degli anciens. Nel Paragone, sebben
n accordo con una lunga tradizione esegetica francese — dal Boileau a Voltaire , passando per Fénelon —, che ancora una volta il
, di Racine, di de La Fosse, di Deschamps, di Duché, di Crébillon, di Voltaire in cui vengono sistematicamente introdotte person
ca, piuttosto che a una tragedia. Insomma, ben prima della Risposta a Voltaire del Maffei, in cui il veronese rimproverava al te
il Cesare, e non le tragedie degli anni Quaranta, il Brutus (1731) di Voltaire e il Sedecia (1752) di Giovanni Granelli. Certo l
nno il discapito che anche in questa parte ha l’Edippo di monsieur di Voltaire a paragone di quello del poeta greco. Capo II
ttere il carattere espresso nella persona di Filottete dall’Arouet de Voltaire . Egli nel novello suo Edippo appar tale che appen
ers ne lance point ses traits108. [6.5.11] Un Tebano nell’Edippo di Voltaire dice: Et la mort dévorante habite parmi nous109.
nei confronti delle tragedie greche, ultimamente espresso appunto da Voltaire nella sua critica all’Edipo Re (Mario Scotti, «L’
le Apologia di Sofocle, in cui difendeva l’Edipo Re dagli attacchi di Voltaire , non accennava al problema della colpevolezza di
i italiane e francesi di Anguillara e Dacier. Sulle critiche mosse da Voltaire alla tragedia di Sofocle e sulle implicazioni mel
dell’autore francese si rimanda a Maddalena Mazzocut-Mis, «L’Œdipe di Voltaire tra tragedia e dramma», Itinera, VII, 2014, pp. 1
di che Corneille aveva a ragione apportato — e di un Edipo innocente: Voltaire presenta un Edipo innocente che maledice gli dei
tu n’as pu résister,/ Je tombais dans le piège en voulant l’éviter», Voltaire , Œdipe, in The Complete Works of Voltaire, vol. 1
piège en voulant l’éviter», Voltaire, Œdipe, in The Complete Works of Voltaire , vol. 1A, Oxford, Voltaire Foundation, 2001, p. 2
kler, «Destin, liberté, nécessité: réécriture d’Œdipe Roi au temps de Voltaire et Goethe», Travaux et documents hispaniques, IV,
primo esempio di ottimo dramma la Sofonisba di Trissino, definita da Voltaire la prima tragedia regolare della modernità. Il so
notazioni dell’Autore, e con la Sua Risposta alla Lettera del Sig. di Voltaire . Aggiungesi per altramano la Version Francese del
 Dacier, La Poëtique d’Aristote…, Paris, Barbin, 1692, p. 140). Anche Voltaire , nei suoi Remarques all’opera di Corneille sottol
e pour remplir le vide d’un ouvrage trop long n’est pas supportable» ( Voltaire , «Remarques sur Œdipe», in Œdipe. Corneille et Vo
supportable» (Voltaire, «Remarques sur Œdipe», in Œdipe. Corneille et Voltaire , textes établis et annotés par Denis Reynaud et L
XXV, 68, 2008, pp. 89-102; Charles Mazouer, «Sophonisbe de Trissino à Voltaire », in Contatti, passaggi, metamorfosi: studi di le
entés et annotés par Georges Couton, Paris, Gallimard, 1987, p. 309). Voltaire stesso non aveva lodato la torsione politica del
s le goût et non dans le style de Tacite, que des pièces du théâtre», Voltaire , Commentaires sur Corneille, t. III, in Les Œuvre
taire, Commentaires sur Corneille, t. III, in Les Œuvres complètes de Voltaire , vol. 55, critical edition by David Williams, Gen
ol. 55, critical edition by David Williams, Genève, Institut et Musée Voltaire , 1975, p. 841). Sulla tragedia politica di Cornei
. Vengono censurate quindi anche l’Alzire (1736) e la Zaïre (1732) di Voltaire . La prima tragedia, ambientata in America e incen
alepio, non tanto sullo scontro fra natura e religione, come vorrebbe Voltaire , quanto piuttosto squisitamente sull’amore di Alz
p. 174). Nella Zaïre, variazione sul tema dell’Othello shakesperiano, Voltaire avrebbe voluto costituire il prototipo di un’eroi
ine, il bergamasco compara il Cesare di Conti con La Mort de César di Voltaire , giudicando il primo infinitamente più proprio a
attito europeo in merito al meccanismo tragico del riconoscimento. Se Voltaire loderà la Merope del Marchese, ritenuta superiore
più il medesimo che pronuncia Calepio, sebbene per motivi diversi; se Voltaire , nei suoi Commentaires, rimproverava Corneille pe
o Mugnolo, «Ambizione di regina o gelosia di donna? Lessing, Maffei e Voltaire leggono Rodogune», in Settecento tedesco ed Europ
battute della Lettre contenant la critique de l’Œdipe de Sophocle di Voltaire , già censurato nella giovanile Apologia di Sofocl
hocle di Voltaire, già censurato nella giovanile Apologia di Sofocle. Voltaire giudicava allora, in contrasto con l’opinione di
reconnaissance n’écoutaient plus qu’avec dégoût la fin de la pièce», Voltaire , «Lettre contenant la critique de l’Œdipe de Soph
ntenant la critique de l’Œdipe de Sophocle», in The Complete Works of Voltaire , vol. 1A, Oxford, Voltaire Foundation, 2001, p. 3
et annotés par Georges Couton, Paris, Gallimard, 1987, pp. 139-140). Voltaire stesso sottolinea l’inefficacia dell’Infanta nell
e «le Cid réussit malgré l’Infante, et non pas à cause de l’Infante» ( Voltaire , Commentaires sur Corneille, t. III, in Les Œuvre
taire, Commentaires sur Corneille, t. III, in Les Œuvres complètes de Voltaire , vol. 55, critical edition by David Williams, Gen
ol. 55, critical edition by David Williams, Genève, Institut et Musée Voltaire , 1975, p. 1039). Corneille imputava una simile im
intelligenza e moderazione. Sulla stessa linea critica si pone anche Voltaire nel suo Discours sur la tragédie à Milord Bolingb
l’en proscrire toujours est une mauvaise humeur bien déraisonnable», Voltaire , «Discours sur la Tragédie à Mylord Bolingbroke»,
4). Il Maffei traeva questi argomenti, d’altra parte, direttamente da Voltaire , il quale, aveva espresso la medesima posizione n
le vide de vos tragédies et des nôtres qui sont toutes trop longues», Voltaire , «Discours sur la Tragédie à Mylord Bolingbroke»,
fondement de toutes ses pièces; elle en forme le principal intérèt» ( Voltaire , «Lettre à Monsieur le Marquis Scipion Maffei aut
nnotazioni dell’Autore e con la sua Risposta alla Lettera del Sig. di Voltaire , Verona, Ramanzini, 1745, p. 152). Quanto al rimp
ale par Jean-Marc Civardi, Paris, H. Champion, 2004, p. 400) e poi da Voltaire , il quale nei Commentaires sur Corneille ripropon
inutile, mais parce qu’elle ne parle que de son amour pour Rodrigue», Voltaire , Commentaires sur Corneille, t. III, in Les Œuvre
taire, Commentaires sur Corneille, t. III, in Les Œuvres complètes de Voltaire , vol. 55, critical edition by David Williams, Gen
ol. 55, critical edition by David Williams, Genève, Institut et Musée Voltaire , 1975, p. 726). Un altro personaggio poco commend
viene ancora una volta rimproverato a Corneille, oltre che dal solito Voltaire , pronto a censurare la freddezza del personaggio
son propre sentiment, quand on l’exprime par des maximes générales», Voltaire , Commentaires sur Corneille, t. II, in Les Œuvres
ltaire, Commentaires sur Corneille, t. II, in Les Œuvres complètes de Voltaire , vol. 54, critical edition by David Williams, cit
n annotazioni dell’autore e con la sua risposta alla lettera del Sig.  Voltaire , Verona, Ramanzini, 1745, p. 122), mentre per Met
rbide scene di palazzo che si alternano nelle tragedie contemporanee. Voltaire esprime a chiare lettere questa perplessità nei p
a Apologia di Sofocle. Eppure sembra proprio che ci sia questo stesso Voltaire alla base dell’argomentazione del Bergamasco. Nel
l’argomentazione del Bergamasco. Nel riprovare l’uso del Coro stabile Voltaire scriveva infatti: «La présence continuelle du chœ
ts à se confier. Eh ! le moyen de dire son secret à tout un peuple?» ( Voltaire , «Sixième lettre qui contient une dissertation su
i contient une dissertation sur les Chœurs», in The Complete Works of Voltaire , vol. 1A, Oxford, Voltaire Foundation, 2001, p. 3
A, Oxford, Voltaire Foundation, 2001, p. 374). Sebbene il discorso di Voltaire fosse peraltro improntato ad una generale polemic
a. L’autore rinnova in questo caso una critica già mossa all’Œdipe di Voltaire nell’Apologia di Sofocle, contestando il fatto ch
s, Gallimard, 1987, p. 359). Non altrettanto favorevole si dimostrava Voltaire nei suoi Commentaires, censurando tanto l’accusa
bsolument inutile pour l’intelligence et pour l’intérêt de la pièce», Voltaire , «Remarques sur Héraclius», in Id., Commentaires
n Id., Commentaires sur Corneille, t. III, in Les Œuvres complètes de Voltaire , vol. 55, critical edition by David Williams, Gen
ol. 55, critical edition by David Williams, Genève, Institut et Musée Voltaire , 1975, p. 658), di cui non comprende la funzione
», V, 1, vv. 1503-1508). La condanna a questi brani sarà condivisa da Voltaire , il quale nei Commentaires sur Corneille condanne
-même; qu’enfin la longueur de ce monologue y jetait de la froideur», Voltaire , Commentaires sur Corneille, t. II, in Les Œuvres
ltaire, Commentaires sur Corneille, t. II, in Les Œuvres complètes de Voltaire , vol. 54, critical edition by David Williams, Gen
ol. 54, critical edition by David Williams, Genève, Institut et Musée Voltaire , 1975, p. 113). Il monologo di Cléopâtre riusciva
alle attrici che dovevano interpretare il ruolo della perfida madre; Voltaire , pur riconoscendo a questo pezzo una qualche inne
recherchées. Vous ne trouverez point de ces apostrophes dans Racine», Voltaire , Commentaires sur Corneille, t. II, cit., pp. 551
zare la natura declamatoria della tragedia di Corneille. Ben prima di Voltaire si trovano allusioni di questo tipo al monologo d
izabeth Montagu, la quale, nel tentativo di sovvertire il giudizio di Voltaire , che aveva giudicato Corneille superiore a Shakes
matic Poets, with Some Remarks upon the Misrepresentation of Mons. de Voltaire , London, Dilly, 17855, p. 266). Sulla diffusione
notazioni dell’Autore, e con la sua Risposta alla Lettera del Sig. di Voltaire , Verona, Ramanzini, 1745, pp. 115-117). Egli, per
Calepio riprende le argomentazioni già sostenute contro l’opinione di Voltaire nella giovanile Apologia di Sofocle. Il Francese,
va ingenuità del sovrano nel presentarsi al popolo tebano sofferente ( Voltaire , «Troisième lettre contenant la critique de l’Œdi
ntenant la critique de l’Œdipe de Sophocle», in The Complete Works of Voltaire , vol. 1A, Oxford, Voltaire Foundation, 2001, pp. 
iques Grecs et François, Lyon, Duplain, 1760, pp. 159-160). Lo stesso Voltaire censurava la Merope di Maffei — attraverso un rag
e vanter d’avoir un goût plus cultivé qu’on ne l’avait dans Athènes», Voltaire , «Lettre à Monsieur le Marquis Scipion Maffei aut
ome personaggio invero assai originale, nell’Œdipe (1719) del giovane Voltaire . Il Bergamasco si era soffermato già in parte sul
, in cui ribatteva punto per punto alle accuse rivolte dall’ambizioso Voltaire all’Edipo Re di Sofocle nella Lettre contenant la
magnanimo rispetto al ritratto che di lui dava il mito. Nel suo Œdipe Voltaire , seguendo le orme di Corneille, propendeva infatt
egli si difendeva dall’accusa di aver ucciso Laio, sono esagerati da Voltaire , che parrebbe sussumere nel personaggio da lui in
t réduit par la calomnie à la nécessité de dire du bien de lui-même» ( Voltaire , «Cinquième lettre qui contient la critique d’un
qui contient la critique d’un nouvel Œdipe», in The Complete Works of Voltaire , vol. 1A, Oxford, Voltaire Foundation, 2001, p. 3
olta lo strumento di una proposta deista (René Pomeau, La Religion de Voltaire , Paris, Nizet, 1956), talaltra una figura pretest
re, Paris, Nizet, 1956), talaltra una figura pretestuosa inserita dal Voltaire per mettere in discussione la validità della mona
no (Ronald Ridgway, La propagande philosophique dans les tragédies de Voltaire , Genève, Institut et Musée Voltaire, 1961, pp. 64
ilosophique dans les tragédies de Voltaire, Genève, Institut et Musée Voltaire , 1961, pp. 64-65), oppure anche il perno attorno
ostare una psicolettura dell’autore (José-Michel Moureaux, L’Œdipe de Voltaire : introduction à une psycholecture, Paris, Archive
pensée politique: La mise en scène de la souveraineté dans l’Œdipe de Voltaire », Symposium, LXIV, 4, 2010, pp. 258-274. [5.6.2]
aeta Fortunae bona», vv. 562-563). Sarà infine da ricordare che anche Voltaire avanzava una critica circa gli amori fra Itys ed
atastrophe; on ne parle d’amour dans cette pièce que pour en parler» ( Voltaire , «Jugement de M. de Voltaire sur les tragédies de
retoriche. Dopo questo secolo aureo le prove successive, di La Fosse, Voltaire , Crébillon e degli altri variamente censurati dal
erati e studenti, t. I, Venezia, Bortoli, 1771, pp. 34-35). Ancora il Voltaire , riflettendo su quella che era considerata la «po
propre à la tragédie et à la comédie, qu’aucune langue de l’Europe», Voltaire , «Du mot François», in Les Œuvres complètes de Vo
de l’Europe», Voltaire, «Du mot François», in Les Œuvres complètes de Voltaire , vol. 33, édition critique sous la direction de J
que sous la direction de Jeroom Vercruysse, Genève, Institut et Musée Voltaire , 1987, p. 103). Tuttavia il vero bersaglio critic
on malheur par son ami avec tant d’emphase», ivi, p. 1171). Lo stesso Voltaire condannava lo stile declamatorio di questa ouvert
goût de ces déclamations; celle-ci n’est pas nécessaire à la pièce», Voltaire , Commentaires sur Corneille, t. II, in Les Œuvres
ltaire, Commentaires sur Corneille, t. II, in Les Œuvres complètes de Voltaire , vol. 55, critical edition by David Williams, Gen
ol. 55, critical edition by David Williams, Genève, Institut et Musée Voltaire , 54, 1975, p. 113). Poco credibile e addirittura
Vengono ancora stigmatizzate le personificazioni a cui fanno ricorso Voltaire , nell’Œdipe, attribuendo alla virtù la capacità d
vertu trop timide,/ Vous qui me prépariez l’horreur d’un parricide», Voltaire , Œdipe, V, 2, 24-26, in The Complete Works of Vol
un parricide», Voltaire, Œdipe, V, 2, 24-26, in The Complete Works of Voltaire , vol. 1A, Oxford, Voltaire Foundation, 2001, p. 2
, t. I, Paris, Compagnie des Libraires Associés, 1747, p. 135). Anche Voltaire aveva preso ad esempio lo stile di questa pièce p
ù complessa rendesse la tragedia inglese superiore a quella francese ( Voltaire , «Discours sur la Tragédie à Mylord Bolingbroke»,
6). [6.5.11] In conclusione Calepio non risparmia neppure l’Œdipe di Voltaire , nel quale ritrova un altro di questi traslati pa
in una delle prime battute del dramma, rivolta da Dimas a Philoctete ( Voltaire , Œdipe. Tragédie, I, 1, in The Complete Works of
Philoctete (Voltaire, Œdipe. Tragédie, I, 1, in The Complete Works of Voltaire , vol. 1A, Oxford, Voltaire Foundation, 2001, p. 1
où la nature expire,/ Je traînais avec moi le trait qui me déchire» ( Voltaire , Œdipe, cit., p. 176). La menzione del modello pe
troppo elaborato della tragedia di Crébillon si era soffermato anche Voltaire , rilevando barbarismi, solecismi e abbondanza di
oursouflés, dans des sentences, qui sont toujours hors de la nature», Voltaire , «Éloge de Monsieur Crébillon», in Les Œuvres com
, Voltaire, «Éloge de Monsieur Crébillon», in Les Œuvres complètes de Voltaire , vol. 56A, Oxford, Voltaire Foundation, 2001, p. 
di «obscure» riferito alla notte viene impiegato anche nell’Œdipe di Voltaire , in una battuta di Jocaste, rivolta ad Egine («Eg
e voyais des Enfers/ Les gouffres éternels à mes pieds entr’ouverts», Voltaire , Œdipe, II, 2, vv. 106-107, in The Complete Works
verts», Voltaire, Œdipe, II, 2, vv. 106-107, in The Complete Works of Voltaire , vol. 1A, Oxford, Voltaire Foundation, 2001, p. 2
ra, ed il suono, e però non annoiar mai», Scipione Maffei, «Lettera a Voltaire », in Id., De’ teatri antichi e moderni, a cura di
ia Nowé, Modena, Mucchi, 1988, p. 61). Nella risposta alla lettera di Voltaire il Maffei rimarcava la propria posizione, giudica
ura, ed il suono, e però non annoiar mai», Scipione Maffei, Lettera a Voltaire , ivi, p. 111). Risolutamente a favore dell’endeca
ni, Milano, Marzorati, 1971, p. 645), che sarà peraltro riproposto da Voltaire in una sua tarda lettera all’italiano Deodati de
avantage sur les cinq terminaisons de tous les mots de votre langue», Voltaire , «Lettre à M. Deodati de Tovazzi [24 janvier 1761
Id., Correspondance, t. XXII (1760-1761), in Les Œuvres complètes de Voltaire , vol. 116, definitive edition by Theodore Besterm
, ma si renderebbero necessarie a riempire la misura del verso. Anche Voltaire , come ricorda il Bergamasco, nei paratesti del su
étés qu’on est choqué de rencontrer dans nos Poètes les plus exacts», Voltaire , «Cinquième lettre qui contient la critique du no
e qui contient la critique du nouvel Œdipe», in The Complete Works of Voltaire , vol. 1A, Oxford, Voltaire Foundation, 2001, pp. 
o in merito alla recente polemica tra l’autore di Inès de Castro e il Voltaire , il quale, nella prefazione alla riedizione del s
urraient avoir dans un homme de son mérite un adversaire redoutable», Voltaire , «Preface d’Œdipe» [1730], in The Complete Works
utable», Voltaire, «Preface d’Œdipe» [1730], in The Complete Works of Voltaire , vol. 1A, Oxford, Voltaire Foundation, 2001, p. 2
pp. 177-209: 188). Sulla polemica in merito alla natura del verso tra Voltaire e de La Motte cfr. Stefano Castelvecchi, Sentimen
ers” and Jean Du Castre d’Auvigny’s La Tragédie en prose», Studies on Voltaire and the Eighteenth Century, V, 2000, pp. 371-410.
, pp. 371-410. Sulla discussione in merito agli Edipi, da Corneille a Voltaire , passando appunto per la prova di de La Motte, si
, X, 2001-2002, pp. 183-197; Dario Cecchetti, «Il debat sull’Œdipe di Voltaire », in Contatti, passaggi, metamorfosi: studi di le
sujet dans les réécritures d’Œdipe, de Corneille à La Motte», Cahiers Voltaire , XI, 2012, pp. 47-57. Su Justus Van Effen si veda
otati dal personaggio, tipico nella tragedia dell’epoca, da Gravina a Voltaire , del sacerdote corrotto. Il de La Motte giustific
e del de La Motte viene considerato superiore a quelli di Corneille e Voltaire in quanto alla composizione dell’intreccio, dal m
nelio, atto 3, scena 4. 76. Ivi, atto 2, scena 1. 77. Nell’Edipo di Voltaire , atto 5, scena 2. 78. Nella Polisena di monsieur
45 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « NOTE E OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 281-290
Pour consommer cette oeuvre du démon, dice benissimo il Signor di Voltaire . Nota VII. “Noi (dice Gellio lib. II, c. 
le decorazioni. Il n’y a que les connaisseurs, dice bene il Signor di Voltaire , qui fixent à la longue le mérite des ouvrages.
46 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO V. Sulle due Sofonisbe Italiane, e su due Traduzioni dal Greco di Fernan Perez de Oliva. » pp. 26-42
e Note al Fontanini dice che la Rosmunda si rappresentò nel 1517.; il Voltaire però che porta la rappresentazione della Sofonisb
o. Importa solo il sapere che due anni prima del 1516., come vuole il Voltaire , o del 1517. come risulta dall’osservazione del Z
ande in prosa, fosse anche dettata dall’elegantissimo Racine, o da un Voltaire ; nè è di questo luogo addurne le ragioni. Dico pe
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 116-117
lievo, specialmente con le molte rappresentazioni della Semiramide di Voltaire . Sollievo effimero codesto ; dappoichè concesso i
48 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO V. Produzioni comiche di Commediani di mestiere nel secolo XVI. » pp. 256-264
confronto de’ due Corneille, di Racine, del Piron, del Crebillon, del Voltaire ? Per le commedie non v’ha tra tanti e tanti comme
49 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo III. Progressi Teatrali in Francia tardi, ma grandi nel medesimo Secolo XVII. » pp. 291-315
’éloge historique de Pantalont-Phœbus etc., e che ancora il signor di Voltaire ha avuto a dire: «Une foule d’écrivains s’est éga
qui me distingue de Pradon, c’est que je sais écrire». E il signor di Voltaire , giudice competente in questa materia e nella pat
l’étonnement de horreur etc.» Per le quali cose afferma il signor di Voltaire che Saint-Evremond dicendo questo, avea saputo po
asseriva, che Regnard non era mediocremente piacevole; e ’l signor di Voltaire ancora dice: «Qui ne se plait pas avec Regnard n’
50 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo IV. Risorge in Italia nel Secolo XVI la tragedia Greca e la Commedia Nuova, e s’inventa il Dramma Musicale. » pp. 210-241
che ’l Trissino, il quale non so perché, e donde venga dal signor di Voltaire , ed indi da altri di lui compatrioti, appellato A
udeo in Philolog. pag. 137, Fleury nel metodo degli studi, il sig. di Voltaire , ed altri. «C’est par l’Italie que les sciences,
t, se ben mi ricorda, e stampata in Parigi presso Fetil. Il signor di Voltaire ha trattato parimente il medesimo argomento, e la
uger et décider de tout avec une confiance intrépide». E ’l signor di Voltaire anche così nella fine dell’ottava parte delle sue
o, Patrizio, Nores, Mercuriale, Vittori, Robortelli, Dacier, Gravina, Voltaire , in somma tutti gl’intelligenti conchiudono sui t
51 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 189-231
nui e complicati amori ed alcune espressioni basse. Non ebbe torto il Voltaire che ne disapprovò le scene staccate che lasciano
per finirla ebbe pur qualche torto il lodato Andres in affermare che Voltaire la stimava una tragedia scritta da capo a fondo c
stimava una tragedia scritta da capo a fondo con nobiltà e politezza. Voltaire preferì il personaggio di Catone a quello di Corn
n pregiudizio de’ Racini. Quelle distance immense (diceva ottimamente Voltaire ) entre un ouvrage souffert au théâtre & un bo
n Londra ed in più di una città dell’ Italia; ma in Parigi assicurava Voltaire a Milord Bolingbrooke che non si sarebbe sofferta
52 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 8-13
’ loro eroi, e servivano d’istorie. «Strana cosa (diceva il signor di Voltaire ), che quasi tutte le nazioni abbiano prodotto poe
53 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 21-36
rne ciò che nelle società si riprenderebbe. Non è inverisimile (disse Voltaire per iscolpar se stesso nel Figliuol Prodigo) che
o in Inghilterra) perchè Menenio senator di Roma faccia il buffone; e Voltaire crede che sia un violar la decenza il dipingere c
54 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « LIBRO VIII. Teatri settentrionali del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 232-294
ui e complicati amori, ed alcune espressioni basse. Non ebbe torto il Voltaire , che ne disapprovò le scene staccate che lasciano
olezza? E per finirla ebbe pur torto il sign. Andres in affermare che Voltaire la stimava una tragedia scritta da capo a fondo c
stimava una tragedia scritta da capo a fondo con nobiltà e politezza. Voltaire preferì il personaggio di Catone a quello di Corn
on ammirazione in Londra, e in alcune città d’Italia. Assicurava però Voltaire a milord Bobingbrooke che in Parigi non si sarebb
i Pradroni in pregiudizio de’ Racini. Quelle distance immense (diceva Voltaire con tutto senno) entre un ouvrage souffert au th
55 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo IX. Stato presente degli spettacoli teatrali. » pp. 426-437
sta decadenza. 263. Egli é purtroppo vero ciò che dice il signor di Voltaire : «On remarque dans les arts, que plus il y a de l
e grand goût du larmoyant comique» come dice scherzando il signor di Voltaire ; ma ben anche volle dettar regole in questo gener
56 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « NOTE DI D. CARLO VESPASIANO. » pp. 301-306
na rarità prima del 1500. Nota V. “Wycherley (dice il sig. di Voltaire ) ha tirato dalla Scuola delle Donne di Moliere qu
57 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 288-292
ame e da quegli illustri Cavalieri, a cui aveva dedicato gli Sciti di Voltaire nella italiana versione del D’Orenzo. Salita già
58 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « PROLUSIONE ALLE LEZIONI DI POESIA RAPPRESENTATIVA DEL PROFESSORE PIETRO NAPOLI-SIGNORELLI. » pp. 203-226
ttori e rendergli grandi ed originali; è Moliere che forma i Baron; è Voltaire che produce le Clairon. In Grecia tutti gli autor
Teatro Francese: esso è ricco de’ capi d’opera di Corneille, Racine e Voltaire , di Moliere e di Regnard (benchè oggi sien seguit
59 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 10-16
e’ loro eroi e servivano d’istorie. “Strana cosa (diceva il Signor di Voltaire ) che quasi tutte le nazioni abbiano prodotto poet
60 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO I. Stato della poesia scenica in Francia. » pp. 65-76
oi favole drammatiche Moncretien, Baro, ed Hardy, i quali, secondo il Voltaire , vendevano a’ commedianti che giravano per la Fra
61 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO IV » pp. 55-66
onfronto de’ due Corneille, del Racine, del Piron, del Crebillon, del Voltaire ? Per le commedie non vi fu tra tanti e tanti comm
62 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo I. Teatro Italiano nel Secolo XVII. » pp. 268-275
accademia che ha per divisa, «invenit et perfecit», dice il signor di Voltaire nel suo Candido: «Ah, voilà quatre-vingt volumes
63 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO II. Tragedie Italiane del XVI secolo. » pp. 28-131
’Anguillara che de’ tre pur difettosi Edipi francesi di Corneille, di Voltaire e del p. Folard; e col Nores troviamo riprensibil
ecolo seguente, e nel nostro vi si sono appigliati il Crebillon ed il Voltaire , su i quali potrebbe osservare l’avvocato Linguet
bbe l’aver fatte risorgere le sagge regole del teatro? Or non sognava Voltaire allorchè scrisse: Les Français sont les premiers
(di che vedasi il citato articolo V del nostro Discorso Stor. Crit.). Voltaire , giudice del Varchi più competente, ne favella in
airet fu l’unica che si sostenne lunga pezza in teatro, ed, al dir di Voltaire , fu la prima tragedia francese, in cui ad imitazi
in ogni passo letterario ciò che sostennero Guiglielmo Budeo, Fleury, Voltaire ec. e ciò che Carlo Duclos nel III vol. dell’Isto
64 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VIII. Teatro di Sofocle. » pp. 104-133
ralcio illegittimo di tronco oscuro ec. ec., nè Corneille, Crebillon, Voltaire , Metastasio, Zeno, vengono tacciati (nè debbono e
getto, Brisson, Garnier, Prevost, Bedouin, P. Corneille, de la Mothe, Voltaire e Folard, e niuno ha finora potuto nemmeno dalla
65 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XI. Se il Ch. Poeta Cesareo Metastasio imitò, o poteva imitare le Opere di Pietro Calderèn de la Barca. » pp. 140-148
s. Questa Gelosia produce varie scene tra Mariane, ed Erode, le quali Voltaire , che su tale argomento compose una Tragedia, punt
66 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 88-136
delle mostruosità che vi si notano. Basti per tutti il sentimento del Voltaire intorno al merito dell’autore dell’Amlet, dell’uo
ar ciò che in società si riprenderebbe. Non è inverisimile (disse pur Voltaire per iscolpar se stesso nel Figliuol Prodigo) che
o in Inghilterra) perchè Menenio senator di Roma faccia il buffone; e Voltaire crede che sia violar la decenza il dipingere che
67 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO III. Melodrammi. » pp. 254-292
rivere la sentenza nella scena 7 del III, che meritò l’ammirazione di Voltaire . Deggio, dice Tito, una vendetta alla mia clemenz
Un’ alma allor si fa,   Un’ alma che non ha   Che un sol desio. Voltaire parlando della scena 6 del III della Clemenza di
’ affetto, non si troveranno facilmente nel Cornelio, nel Racine, nel Voltaire , nè in alcun altro; e il solo Metastasio potrà in
68 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO IV. Ultima epoca della Drammatica nel finir della Repubblica, e sotto i primi Imperadori.  » pp. 245-317
ittori trattandosi di stile e di lingua. Era per ciò che il signor di Voltaire ben diceva: il n’y a que les connoisseurs, qui f
in qualunque tragedia di Eschilo e di Euripidea. Notava il signor di Voltaire in tal tragedia come un principal difetto, che no
Queste riflessioni menano a conchiudere l’opposto di ciò che sostenne Voltaire . Doppiamente apparisce poco giusta l’osservazione
ate con uno stile vigoroso ed energico, onde viene l’umore che prende Voltaire per una favola tanto dagli antichi, e da’ moderni
69 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO PRIMO. Risorge in Italia nel secolo XVI la tragedia Greca, ed il teatro materiale degli antichi. » pp. 86-174
ini. Di grazia poteva sperarsi che nascesse al teatro un Racine ed un Voltaire subito dopo un Mussato o un Laudivio? ed un Molie
sero e imitarono nel XVII: l’ha tradotta Millet, ed imitata lo stesso Voltaire nel XVIII (Nota X). Adunque la prima istruzione c
l’Anguillara che de’ tre pur difettosi Edipi francesi di Cornelio, di Voltaire e del P. Folard; e col Nores troviamo riprensibil
secolo seguente; e nel nostro vi si sono appigliati il Crebillon e ’l Voltaire , i quali vedrà il Signor avvocato Linguet se vi s
bbe l’aver fatte risorgere le sagge regole del teatro? Or non sognava Voltaire allorchè scrisse: Les Français son les prémiers d
ofonisba (di che veggasi il citato art. Vù del Discorso Stor. Crit.). Voltaire giudice picompetente ne favella in tal guisa: Ell
70 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XIII. » pp. 182-206
nuta plebe. L’Ataulfo del Montiano, l’Ifigenia di Racine, la Zaira di Voltaire , la Merope del Maffei poste sulle Scene di Madrid
e versioni scelte de’ Drammi di Racine, di Moliere, di Destonches, di Voltaire fatte da valorofe penne Italiane. Ora con tante r
71 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 2 pp. 2-245
he ad un tragico affatto orribile. É ciò in natura, si risponderà col Voltaire  ; ma noi sostenghiamo che l’arte sceglier dee fra
el teatro patrio(a). Questo buon pittore della natura, come lo chiamò Voltaire , prima di fare assaporare agl’istrioni la commedi
e anime delicate vi trovano ; altro non può dirsi se non ch’ei piace. Voltaire , egli aggiugne, per corredare di commentario le t
e la sentenza nella scena settimà del III che meritò l’ammirazione di Voltaire . Deggio, dice Tito, una vendetta alla mia clemenz
manti Un’ alma allor si fa ; Un’ alma che non ha, Che un sol desio. Voltaire parlando della scena 6 dell’atto III della Clemen
d affetti, non si troveranno facilmente nel Cornelio, nel Racine, nel Voltaire … e il solo Metastasio potrà… far fronte a tutto i
i Tommaso Yriarte ? e quelle di Leandro de Moratin ? Dopo Crebillon e Voltaire havvi più qualche degno tragico in Francia ? Dopo
sa Dans le grand goût du larmoyant comique, come scherzando cantava Voltaire  ; eoco i tragici e i comici successori degli auto
dantur et algent. Cedono ad una lugubre prosa soporifera ; ond’ è che Voltaire scriveva all’ Imperadore della Cina, che oggi in
72 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO III. Commedie del secolo XVII. » pp. 292-313
r diversità di talenti. Tutti i generi sono buoni secondo l’avviso di Voltaire , fuorchè il nojoso, e (aggiungerei) fuorchè lo sp
73 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO V. Primi passi del dramma musicale. » pp. 295-309
o, Patrizio, Nores, Mercuriale, Vettori, Robortelli, Dacier, Gravina, Voltaire , in somma moltissimi valentuomini d’ogni nazione
74 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo II. Teatro Spagnuolo, Inglese, e Alemano nel medesimo Secolo XVII. » pp. 276-290
o maestro di Ballo, e l’Uomo Franco, tradotta e imitata dal signor di Voltaire nella Prude, o Gardeuse de Cassette. Il carattere
75 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Italiano del secolo XVI. e del Libro IV. — CAPO VIII ultimo. Primi passi del Dramma Musicale. » pp. 42-62
o, Patrizio, Nores, Mercuriale, Vettori, Robortelli, Dacier, Gravina, Voltaire , in somma mille valentuomini d’ogni nazione conch
76 (1878) Della declamazione [posth.]
Vous changez de visage! di Racine nel Mitridate; il Vous pleurez! di Voltaire nella Zaira48. Salfi si sofferma inoltre sulla q
trale è la passione della gelosia: l’Otello di Shakespeare e Zaïre di Voltaire . La scelta di questa passione non è casuale, dal
o sviluppo della passione acquisisce tinte differenti nei due drammi. Voltaire condanna infatti il sentimento a un appiattimento
ur e le Kain, che pur tanto concorsero a fare ammirare le tragedie di Voltaire , e così pure la Clairon, la Dumenils, e tutti que
r di quaggiù. Il Tasso lo ha tratteggiato nella persona di Argante, e Voltaire in quella di Assur nella Semiramide, e Racine in
, e niuno fra moderni più di Shaskepeare in persona di Otello, di cui Voltaire ha tentato una copia nel suo Orosmane. [7.35] Tu
el vero, secondo il tipo dell’arte. Ond’è che i Bruti ed i Cesari del Voltaire e del Crebillon non sono quelli dello Shakespeare
chiller. Così pure differentissime sono le tre Meropi del Maffei, del Voltaire e dell’Alfieri. Questi paragoni, ancorché delicat
, lusso e avarizia.” Su questo fondo storico han lavorato Crebillon e Voltaire : essi lo considerano appunto nell’epoca in cui il
ericolo, che costituisce il suo carattere permanente, il Catilina del Voltaire non è quello del Crebillon. Ora a ben esprimere l
e senza nulla rispondere. Così Assur tratta Ninia nella Semiramide di Voltaire , e cosi Carlo tratta Perez nel Filippo dell’Alfie
na 3a dell’atto V del Saul ecc. nelle tragedie dell’Alfieri. Racine e Voltaire ne hanno pur de’ bellissimi. [19.15] Ed a questi
ll’elegante Racine; e vi sarebber stati condannati tuttavia quelli di Voltaire , se i due prelodati attori, meglio istruiti e con
viene. E di fatti le migliori tragedie dei Corneille, dei Racine, dei Voltaire , ond’è sì ricco il teatro francese, non annojano,
. La Francia stessa ha sofferto più volte questo scandalo. L’Edipo di Voltaire non fu ricevuto se prima l’autore non l’avesse pe
enti di pièces di Racine e Coneille, oltre che di diverse tragedie di Voltaire , tra cui Zaïre, Sémiramis e Mahomet. Insieme a Vo
e tragedie di Voltaire, tra cui Zaïre, Sémiramis e Mahomet. Insieme a Voltaire , lottò per l’abolizione del privilegio di alcuni
cui è soggetta la gelosia nell’Otello di Shakespeare e nella Zaïre di Voltaire nella Lettre à Monsieur Chauvet sur l’unité de te
836, p. 10. Il Catilina di Crébillon risale al 1748, mentre quello di Voltaire al 1752. [commento_15.11] Nei suoi Mémoires M.ll
re Corneille, Horace, in Id., Œuvres complètes, cit., III, 6, p. 260; Voltaire , Zaïre, in Id., The Complete Works of Voltaire. 1
cit., III, 6, p. 260; Voltaire, Zaïre, in Id., The Complete Works of Voltaire . 1731-1732, 8, Oxford, The University of Oxford,
parsa di un fantasma nell’Amleto di Shakespeare e nella Semiramide di Voltaire , sosteneva che l’autore francese non avesse consi
ontemplazione dell’effetto che il meraviglioso ha sui personaggi: «Se Voltaire avesse fatto un po’ di attenzione ai gesti e atte
l ruolo del tribuno Proculo in occasione di una replica del Brutus di Voltaire . Nelle Réflexions egli alluderà all’incongruenza
ent embarrassé» (Jean-Georges Noverre, Lettres sur Garrick, écrites à Voltaire par M. Noverre, in Jean Étienne François Marignié
arignié, Vie de David Garrick, suivie de deux lettres de M. Noverre à Voltaire sur ce célèbre acteur et de l’histoire abrégée du
alanteria di Filottete che con rincrescimento si legge nell’Edipo del Voltaire » (Pietro Napoli Signorelli, Storia critica dei te
out le monde se rappelle encore les refus obstinés des acteurs, quand Voltaire faisait représenter Zaire. Toutes les portes lui
seul homme parvint à les faire ouvrir. Cet habile négociateur, à qui Voltaire ou plutôt la France doit le grand succès de Zaire
77 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO VIII. Teatri materiali. » pp. 213-236
n cui declama in 106 pagine contro l’ imbecille Racine , l’ ignorante Voltaire e tutti i Francesi e gl’Italiani che non dican o
78 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Discorso preliminare premesso alla prima edizione »
intenerisce con Euripide, Metastasio, e Racine, freme con Crebillon e Voltaire , ammira senza imitarli Shakespear, Calderon, e Lo
79 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VII. Su i principali Requisiti per giudicar dritto de’ Componimenti Scenici, Mente rischiarata, e Cuore sensibile. » pp. 69-85
am rem non invita sequentur. E che mancava a Corneille, a Racine, a Voltaire per fare discorsi appassionati nell’Agesilao, nel
80 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO IV. Ultima epoca della Drammatica nel finir della Repubblica, e sotto i primi Imperadori. » pp. 172-221
parsa in qualunque tragedia di Eschilo e di Euripide126. Notava M. de Voltaire in tal tragedia come un principal difetto che ess
, c’induce a dubitare della giustezza dell’osservazione del Signor di Voltaire . La stessa mano della Medea sembraci che abbia co
81 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosesto »
maniera cui poi tennero dietro l’Idomeneo di Crebillon e l’Alzira di Voltaire . I Francesi disposti ognora a perfezionare l’inve
elle arti drammatiche e musicali. La sua Semiramide inoltre cavata da Voltaire , posta in musica dall’immortale Gluck e rappresen
e al più di tramandare una tenue modificazione di suono? E il celebre Voltaire , dalla Semiramide del quale é stata tolta siffatt
82 (1772) Dell’opera in musica 1772
ine finali del trattatello, per esempio quando si cita il Maometto di Voltaire che «rilevò tutte le funeste conseguenze» dell’ip
to per un illuminista, forse un po’ scivoloso per un devoto, anche se Voltaire aveva prudentemente dedicato quella politicissima
angono del teatro greco e del romano, e sopra quelle del Molière, del Voltaire e di altri fra’ moderni, le quali peccano del viz
uno avaro, o Il Tartuffe del Molière alcuno ipocrita? Pensò meglio il Voltaire , che sparse di tutto l’orrore che merita l’ipocri
logo, storico, poeta, autore di una Merope (1713) composta a gara con Voltaire , scrisse tra le altre cose un importante trattato
ta con Arteaga, Calzabigi diventerà aspro critico di Metastasio. • il Voltaire : cfr. Voltaire, Dissertation sur la tragédie anci
Calzabigi diventerà aspro critico di Metastasio. • il Voltaire: cfr. Voltaire , Dissertation sur la tragédie ancienne et moderne
nt chantées chez les Grecs tout autrement que la mélopée des scènes» ( Voltaire , La tragédie de Sémiramis, et quelques autres Piè
ltri, sui costumi dell’imperatore); l’aneddoto su Luigi è riferito da Voltaire nel capitolo XXVI del Siècle: «Dès-lors il ne dan
il ne dansa plus en public; et le poète réforma le Monarque» (cito da Voltaire , Siècle de Louis XIV. Nouvelle édition, tomo II,
z.VII.3.0.15] • discrediti i secondi: in nota Planelli si riferisce a Voltaire , Socrate, Préface: «Addison regardait Caton comme
mai l’Aulularia: accosta, un po’ avventurosamente, Plauto, Molière e Voltaire ; per Planelli assai efficaci furono gli attacchi
al fanatismo (il Mahomet è del 1741: allo zenit della predicazione di Voltaire contro l’infâme), mentre senza effetto risultaron
es de ses mains, / à se donner lui-même en spectacle aux Romains». V. Voltaire , Siècle de Louis XIV. 111. Nel cap. I della I se
83 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo primo »
. La prima scena del Pompeo in Cornelio, e il primo atto del Bruto in Voltaire sono squarci di singolar bellezza in quelle trage
degli uditori, che non la tragica e artifiziosa scena della Merope di Voltaire . [13] Per la stessa ragione una orditura troppo c
84 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Commento »
più felice di sedurre i cuori di cento piaceri ne fanno uno solo.» Voltaire , Le Mondain, vv. 94-98. [commento_Conclusione.2
85 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo sesto »
, e vi si stabilì come legge propria di tai componimenti. 65. [NdA] Voltaire considerato generalmente e giustamente come l’ora
86 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO IV. LIBRO V » pp. 67-93
e de’ gran tratti che vi si notano. Basti per tutti il sentimento di Voltaire intorno al merito dell’autor dell’Amlet il più de
87 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO III. Opera musicale Spagnuola e Italiana e Teatri materiali. » pp. 89-108
(in cui declama in 106 pagine contro l’imbecille Racine, l’ignorante Voltaire e tutti i Francesi e gl’ Italiani che non dicano
88 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE II — LIBRO X ed ultimo » pp. 161-344
auride di Guymond de la Touche: il co: Alessandro Pepoli la Zaira del Voltaire : il co. ab. Matteo Franzola l’Alzira dello stesso
minante, qual si è p. e. quella della Fedra di Racine, della Zaira di Voltaire , di Alvida nel Torrismondo del Tasso, della Semir
nio Conti. L’Alfieri pone in azione lo stesso contrasto adoperato dal Voltaire di Bruto libero cittadino Romano con Bruto figliu
flamma, e lo spinge a perseguitarne gli uccisori. Ciò ben convenne al Voltaire che volle rappresentare la Morte di Cesare, e sar
rchese, il Martelli, il Granelli non vanno del pari coi Crebillon e i Voltaire , essi si appressano di molto ai La Fosse, ai Piro
io e di predilezione, qualche volta non teme il paragone dello stesso Voltaire . Ognuno di essi poi col Monti, col Pindemonte, co
89 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Italiano del secolo XVI. e del Libro IV. — CAPO VII. Pastorali. » pp. 4-41
i ciò che delle due pastorali italiane più celebri disse il signor di Voltaire : Enfin le goût de la Pastorale prèvalut. L’Amint
90 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO IV. Pastorali del Cinquecento. » pp. 267-294
asi ciò che delle due nostre pastorali più celebri disse il signor di Voltaire : Enfin le goût de la Pastorale prévalut. L’Aminte
91 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Pastorali: Teatri materiali. » pp. 224-253
63. Questo buon pittore della natura, come a ragion veduta l’ appellò Voltaire , prima di fare assaporar agl’ istrioni la commedi
92 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 118-139
a dedicatoria, e il Milton venne in Italia sul’38…. Forse, chi sa, il Voltaire confuse i due Adami ? Fra le tante sciocchezze sn
93 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VI. Tragici Spagnuoli, secondo il Signor Lampillas, negletti, o censurati a torto dal Signorelli. » pp. 43-68
“Pour consommer cette œuvre du Démon;” dice ottimamente il Signor di Voltaire . Udite ancora come parla graziosamente e giudizio
94 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO X. » pp. 112-139
re Comico, che poscia ha maneggiato con felicità, egli ha ottenuto da Voltaire il titolo di Pittore. Nè crediate, Signor Lampill
95 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VI. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 82-108
Rapin ed altri moderni si sono appigliati al lor parere. Il signor di Voltaire però, copiando la censura di Plutarco, o di Rapin
96 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VII. Teatro Latino. » pp. 109-171
vinio. 63. «Les commencements de l’empire romain (dice il signor di Voltaire ) sont d’autant plus intéressants qu’ils sont plus
le, Pour consommer cette œuvre du démon, dice benissimo il signor di Voltaire . 81. Cic. de cl. Orat. n. 45. 82. Quintil. lib
97 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VI. Teatro inglese, alemano, e spagnuolo del medesimo nostro secolo. » pp. 389-417
pregiudizio de’ Torrismondi, delle Atalie, e de’ Catoni. Il signor di Voltaire confessa che la sua Scozzese è traduzione di una
98 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAP. IV. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo XVI quando fiorirono gli scrittori producendo le Commedie dette Erudite. » pp. 136-255
il Zeno, e fu la seconda tragedia rappresentata. Nè anche il sign. di Voltaire volle negarci questi pochi anni, e confessò che
ousseau, encomiata per l’intreccio e per lo vero comico dal signor di Voltaire , e ammirata da m. Du Bos e da non pochi altri bra
99 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO II. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo. » pp. 175-262
l Zeno, e fu la seconda tragedia rappresentata. Nè anche il Signor di Voltaire volle negarci questi pochi anni, e confessò che l
Rousseau, encomiata per l’intreccio e per lo vero comico dal Sig. di Voltaire , e ammirata da M. il primo a portare in iscena gl
100 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XII. Teatro di Aristofane. » pp. 16-140
gliati il Fioretti o Nisieli, il Rapin ed altri moderni. Francesco di Voltaire però copiando la censura di Plutarco o di Rapin,
critico dotto e sagace e riputato ad onta della nimistà che ebbe con Voltaire . La cosa più da notarsi nell’elogio di Moliere si
/ 112