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1 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
on eravi a’suoi giorni che potesse eguagliarla in abilità nelle tante cose , che ad esprimere intraprendeva. Recitava con mol
itori. Una bella presenza, un brio animatore, una soave favella erano cose che formavano la delizia di chi l’ascoltava. Non
2 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »
asiano Gonzaga, nelle quali fu anche data una commedia piena di molte cose ridiculose, con scena miracolosa etc. etc. e pros
Casale : Il Magnanino ogni di è per Mantova facendo le più ridicole cose del mondo alla contadinesca…. Morì l’11 del 1569
3 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 294
Italia passò in Francia ; e quivi apprese – dice Fr. Bartoli – alcune cose appartenenti al suo Mestiere, le quali poi con mo
poi con molta cura, ritornato in Italia pose in esecuzione. Le quali cose consistevano in bizzarre novità di allestimento s
4 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Conclusione »
Conclusione [Concl.1] Moltissime altre cose ci sarebbono state da aggiugnere in una materia,
aver luogo tra’ pensieri di coloro che sono preposti al governo delle cose . Vedrebbesi allora un bello e magnifico teatro es
cune altre il moderno; facendomi però lecito di recedere tra le altre cose dall’uno con lo aver reso l’azione semplicissima,
5 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 199-202
queste scene avrò nuove genti intorno di bel spirito ripiene, che le cose altrui ben chiare sapran meglio recitare. Tornat
raccomandarmi a lei. Sono Impresario, soggiunse, ma deggio, in molte cose , da essa dipendere. Ella è brava, ma per dirvela
ono persuadersi mai d’esser vecchi, e senza denti in bocca balbettano cose amorose. Negli inviti al Pubblico ci entrava semp
quel celebre Autore. Recitando all’improvviso diceva sempre le stesse cose , colle stesse parole ; eppure da'Commedianti che
6 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Delle scene »
dal Serlio, che nel teatro di Urbino fece gli arbori ed altre simili cose di finisssima seta, si riporrebbono oggigiorno tr
on la nuova sua maniera chiamò a sé gli occhi di tutti. E già parvero cose pur troppo secche quelle strade, que’ viali, quel
adratura dipinto a Tralli una scena, e avendovi figurato non so quali cose là dove per la verisimiglianza figurarle non si c
cene, di assai vaghe idee si potriano ricavare da quella in parecchie cose ingegnosissima nazione. I giardinieri della Cina
a è l’effetto dell’arte la meglio ordinata56. [5.7] Ma per tornare a cose più vicine a noi, che non istudiano i nostri pitt
a più che tanto, è la illuminazione delle scene; ed a torto. Mirabili cose farebbe il lume, quando non fosse compartito semp
esentar porti di mare, combattimenti tra armate navali e simili altre cose . Il lume vi è introdotto a traverso di carte olia
7 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 88-117
terzo, si pone in mezo di Burat. e di Franc. dicendo voler loro dire cose di grandissima importanza. Essi si fermano ad asc
domattina sarete tutti duo messi in berlina. » Seguitando poi di dire cose simili da pazza, essi la vogliono pigliare, &
sti, che ballaua il canario con la luna vestita di verde, & altre cose tutte allo sproposito, poi col suo bastone, basto
ancelle seco accompagni, e da l’oblio profondo sorga il Sonno a mirar cose si belle. A si dolce spettacolo e giocondo, dian
nedita, e che mi pare valga la pena di trascrivere, così per le nuove cose ivi discorse, come per una riprova dell’interesse
come per una riprova dell’interesse che le LL. Maestà prendevano alle cose anche private dell’Andreini. Anche questa è diret
ova sparse le lettere di lei. In queste appar chiaro lo sforzo di dir cose straordinarie, l’intento, ahimè fallito, di innal
potiamo, hauendoci egli sempre assegnata qualche ragione, a tutte le cose da lui trattate. Mass. Et io me ne aspetto anco
Et come ? Ver. Questa è una lista ch’ io fò, de gli habiti, et altre cose , che occorrono a i recitanti nostri, per non mi c
e noue, per che quantunque l’huomo sappia da principio, hauer da udir cose non uere ; stando però atento alla nouita de i ca
parer piu uigoroso, et rubicondo, o piu bianco, o piu bruno, et tali cose , che ne possono occorrere. Ma non mai però in cas
la ocasion lo comporta, ouer mordersi un dito per isdegno, et simili cose , che il poeta, nella testura della fauola, non pu
e o pericolosa, i capelli me si rizzano, » et lo che segue. Ma queste cose in uero malagevolmente insegnar si possono, e son
per conseguenza paiono piu desti. Dico desti. per che sopra tutte le cose bisogna che il recitante sia nel suo dire sueglia
di quelle qualita di persone che si rappresentano : et sopra tutte le cose fuggire come la mala uentura, un certo modo di re
he par una cantilena imparata alla mente, Et sforzarsi sopra tutte le cose [mutando le uoci, Et accompagnandoui i gesti, sec
questi tempi, che sono le pompe nel lor sommo grado, e sopra tutte le cose , i tempi, e i lochi osseruar ci bisogna] mi par d
e il ueder succeder fra genti strane e che non conosciamo ; di quelle cose che per lo piu nelle comedie si rappresentono, ch
ramente che queste cosifatte rappresentationi si conosce, che non son cose , se non da principi, che hanno l’ animo grande, e
t ualersi di alcuni drappi intieri, et di alcuni paramenti, et simile cose , dà far manti, soprauesti, et stole, con cinture,
a comedia, o anco una cosa pastorale. e pur ci seruiamo per lo piu di cose fatte. Mass. Poi che ricordato n’ hauete non ui
non ui graui di gratia, dirne anco il modo con che si uestono queste cose pastorali, et come si fabbricano le lor scene, ch
uerse, nella carnagione, et nella portatura del capo, et simile altre cose che insegnar non si possono, se non in fatti, e c
gnar piu particolar regole di quelle che assegnate ci hauete sopra le cose pastorali : però tornando oue ci togliemmo, uenia
assegna, de i personaggi, et uedere, se sono tutti prouisti di quelle cose , che fa lor bisogno, nel modo che in una lista [c
lla qualita et del titolo della fauola, chieder il silenzio, et altre cose simili. Sant. Hor circa a gl’ intermedij non ci
8 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo sesto »
effetto può facilmente conoscersi dalla esperienza. Haccene di quelle cose , le quali avvegnaché assurde e incredibili paiano
no e dell’ippogrifo d’Astolfo, della rete di Caligorante o tali altre cose , che per folle e menzogne si tengono da tutti, e
enze le furono più a grado che non il costante e regolar tenore delle cose create. [3] Posto il fatto fuor d’ogni dubbio, il
le sue modificazioni per discoprire tutte le relazioni, che hanno le cose con esso lui, o per qualche altra causa a noi sco
siffatta inquietezza sono conducenti la mitologia e le favole. Che le cose accaggiano secondo l’ordinario tenore, ciò non de
i portava seco: onde trassero origine i talismani, gli amuleti, e tai cose . [12] La religione cristiana, apportando seco l’i
e sue virtù. Quindi per la ragion de’ contrari non men valevole nelle cose morali che nelle fisiche, nacque la custodia più
donne e costanza congiunta a dilicatezza inesprimibile, e tali altre cose , le quali schierate innanzi agli occhi d’un tranq
i, vocaboli inventati da loro per sostituirli nella spiegazione delle cose naturali alle qualità occulte de’ peripatetici, d
ente mordace debbono sminuire il pregio d’aver veduto chiaro in molte cose , che di quarantaquattromila e più voci radicali c
li a que’ tempi, perciò la musica ad essi congiunte fu creduta da tai cose esser inseparabile. [20] Salita poi sul teatro co
9 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO III. Se ne’ secoli XIV., e XV. gl’Italiani ebbero Poesie Sceniche. » pp. 14-19
elle Guerre le insidie, gli agguati, le sorprese, le finte: sono tali cose ugualmente accordate nelle contese letterarie? Pa
aver lette le Opere del Mussato, nè la Raccolta degli Scrittori delle cose Italiche del dottissimo Muratori, nella quale si
tivò la Poesia Scenica giusta la forma regolare degli Antichi? Queste cose io narrai nella mia Storia, che il Signor Abate L
dere, volle dare ad intendere, che io poteva sì bene spacciare queste cose co’ poco instrutti, ma non con gl’illuminati, e b
10 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 691
oveva consistere in bacili di argento, sottocoppe, fruttiere ed altre cose di argento ; d’oro poi collane, anella con diaman
ioje fine, bottoni d’oro, centurini d’oro da cappello et simili altre cose di tutta finezza. Il valsente non doveva passar l
11 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XIV. Intorno alla descrizione de’ Teatri materiali di Madrid, fatta nella Storia de’ Teatri. » pp. 207-213
costruzione de’ Teatri debba torsi dagl’Italiani di oggidi? E se tali cose non si leggono in veruna parte della Storia de’ T
avveggo, che i vostri gravi studj vi avranno tenuto lontano da molte cose , che sono fuori di voi), che los Chisperos, los A
aut mare Tuscum, Tanto cum strepitu Ludi spectantur. Tutte queste cose nemiche della decenza propria degli spettacoli de
quale quell’imputare altrui colpe sognate? quale il tignere tutte le cose del fosco colore de’ vostri aerei sospetti1? 1.
12 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo I. Origine della poesia drammatica. » pp. 2-7
avvedersi di alcuni barlumi e faville maldistinte che nel giro delle cose vanno scappando fuori, e vengono a lui quasi spon
à predilette fenicie, egizie, greche, o etrusche, le origini di tante cose che col soccorso della sola natura l’umana ragion
ararle, combinarle, acquista la conoscenza de’ sogni distintivi delle cose . Esse più o meno remotamente hanno seco un rappor
assato. Or se l’uomo per natura si occupa continuamente a ritrarre le cose che lo circondano, in lui stesso si rinviene il p
13 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO PRIMO. Origine della Poesia Drammatica. » pp. 2-11
di alcuni barlumi e di certe faville mal distinte che nel giro delle cose vanno scappando fuori, e vengono a lui quasi spon
à predilette Fenicie, Egizie, Greche, o Etrusche, le origini di tante cose che col soccorso della sola natura l’umana ragion
ararle, combinarle, acquista la conoscenza de’ segni distintivi delle cose . Queste più o meno remotamente hanno un rapporto
tri. Ora se l’uomo per natura si occupa continuamente a dipingersi le cose che lo circondano, in lui stesso si rinviene il p
14 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO PRIMO. Origine della Poesia Drammatica. » pp. 2-9
di alcuni barlumi e di certe faville mal distinte che nel giro delle cose vanno scappando fuori, e vengono a lui quasi spon
à predilette Fenicie, Egizie, Greche, o Etrusche, le origini di tante cose , che col soccorso della sola natura l’umana ragio
ararle, combinarle, acquista la conoscenza de’ segni distintivi delle cose . Queste più o meno remotamente hanno un rapporto
tri. Ora se l’uomo per natura si occupa continuamente a dipingersi le cose che lo circondano, in lui stesso si rinviene il p
15 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 678-680
bbe a trovarle non che l’eguale, la seconda. Efficace in tutte queste cose fu il potere del suo ciglio e tanto animato il vo
ella nostra gente, diventandovi, pur dopo breve tempo, di tutte e due cose padrona in tale maniera da meravigliare quanti l’
i non pensano che chi parla all’ improvviso non dice sempre le stesse cose , e molti non badavano che il suo discorso era sem
16 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo terzo »
a condotta di Carlo in tal circostanza che a somma venerazione per le cose di Roma, e forse anche al bisogno che aveva di am
e che Adriano Pontefice mandò in Francia maestri i quali fra le altre cose gli istruissero nell’organare in arte organandi.
ltre il parlar Guido nel suo Micrologo di essi punti e righe, come di cose note e non mai inventate da lui, egli è certo che
Real Biblioteca di Parigi, parla delle note e del loro valore come di cose di già conosciute a’ suoi tempi. A chiunque sia v
bra probabile che avesser musica da tanto tempo senza conoscer quelle cose , che sono indispensabili a ben regolarla, come pe
opolo congiunta coi progressi del commercio, del lusso, e delle altre cose , le quali necessariamente corrompono i costumi, n
o il carattere generale della filosofia quello di render probabili le cose più dubbiose, e di sparger dubbi sulle verità più
una toglieran, che l’uomo Misero infine non divenga. i numi Turban le cose , negli umani eventi Confusion, disordine mischian
che trae dal cielo la sua origine, ci dà della natura divina, e delle cose che le appartengono, una idea troppo rispettabile
Non potendo sollevar gli sguardi del volgo fino alla grandezza delle cose rappresentate, egli è d’uopo abbassar queste per
ntifone, gli introiti, le sequenze, i responsori, le prefazioni e tai cose , che s’alterarono coll’andar del tempo considerab
antica musica o per troppa indulgenza di coloro che presiedevano alle cose sacre, o per ismodata licenza dei musici, non vi
rvenuti al colmo gli abusi, se ne avvidero i supremi regolatori delle cose sacre del danno che poteva risentirne la religion
quando s’ha più cura di render odioso uno scrittore che d’esporre le cose nel suo genuino aspetto) si è trasferita la mia p
ofia applicata agli oggetti religiosi è quello di render probabili le cose più dubbie agli occhi del volgo, e di sparger dub
17 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Osservazioni »
uesta generale e incontrastabile usanza, intorno alla quale non poche cose abbiam dette nel penultimo capitolo dei secondo t
o erano tenuti in Isparta per uomini di stato rispettabilissimi e per cose sacre le lor composizioni poetiche. Stesicoro fu
tori. Evanzio, grammatico, riferisce il principio della tragedia alle cose divine, alle quali applicavansi gli antichi ringr
dunque nulla facciamo di ciò, anzi se il solo scrivere e proporre tai cose ci sembra stravaganza e ridicolaggine, con quale
.» E che perciò? In tutti que’ luoghi ce ne serviamo soltanto come di cose indifferenti e semplici passatempi, e siamo ben l
dirà per questo che i mentovati libri vengono considerati da noi come cose sacre, o come oggetti di somma importanza civile?
rbuglio d’idee, dal quale come dall’uovo di Leda verranno fuori delle cose pellegrine. Secondo l’estrattista se i nostri dra
del Brown sull’unione della musica e della poesia, e imparerete molte cose che ignorate. GIORNALISTA. [24] «Due altre cagio
on usi la poca onestà di far credere a’ lettori ch’io avventuro delle cose senza provarle. GIORNALISTA. [27] «E il contrapp
to questa supera l’antica in altre doti pregievoli. L’ignorare queste cose note, come suol dirsi lippis et tonsoribus, sareb
he sapere la quantità, perocché in grammatica e in filosofia sono due cose differentissime, e un giovinetto da scuola a cui
ro delle note, qual altro regolatore hanno i nostri compositori nelle cose accennate fuorché il proprio genio ed arbitrio? S
ssione intorno ai termini facoltativi dell’arte, e che non dica delle cose incontrastabili. Nulladimeno siccome nel mondo di
una specie d’invidia pei loro contemporanei, cioè di lodare assai le cose antiche e sprezzar le moderne, come se tutte le a
bile per quella gran ragione che è facile l’aggiunger perfezione alle cose già inventate.» RISPOSTA. [55] Se la taccia di “
non furono. La provvida natura dispose con tale accorgimento le umane cose che sebbene l’uomo sia inchinevole a lagnarsi di
Convien dire che gli occhiali con cui il Signor Manfredini guarda le cose abbiano la virtù di rappresentare gli oggetti al
a finora preteso il giornalista. Parmi per altro d’aver toccate molte cose non osservate imprima da nessuno scrittore, parti
i uomini in generale di musica, se lo hanno ancora per tutte le altre cose , e se a quelli che non sono automi viene infuso d
semplari, o l’inquieta smania degli ascoltanti, che infastiditi delle cose passate e noiati delle presenti bramano ricevere
scosse, e delle agitazioni mai più sentite. L’una e l’altra di queste cose sono la rovina delle arti e delle belle lettere,
zioni per far vedere, che il Sig. Arteaga non doveva deprimere quelle cose che prima egli avea lodate con tanta eloquenza. E
ato a que’ valentuomini, dove dunque si trovano depresse da me quelle cose ch’io aveva lodato? Ma io ho depresso alcuni comp
dirci un sì e un no, poiché il sì e il no in buona logica lasciano le cose come si stavano. E se il ragionare gli costa fati
» Per distruggere la mia asserzione il giornalista doveva provare due cose , che l’amor del piacere in una nazione non va del
ità come vi son dappertutto, né penso che il desiderio di vedere tali cose gli spronerà a partire dal proprio paese; ma che
i spettacoli»? La dialettica del Manfredini ha l’arte di raccozzar le cose come si trovano raccozzate in quel verso del Burc
ecialmente sopra l’infame usanza dell’evirazione, e sopra molte altre cose , che ci uniamo ben volentieri alle giuste idee de
el senso anteriore. [96] Nella seconda dissertazione dice molte belle cose , parte delle quali mi sembra vere, e parte no int
ai tempi di Eschilo. Al vedere l’ignoranza che mostra di tutte queste cose il giornalista non si crederebbe ch’egli fosse un
ere se abbiamo ora una buona poesia, od una buona musica, se per tali cose s’intende qualche pezzo di buona poesia e qualche
in Italia un gran numero di prevaricatori, i quali diano a cosìffatte cose un pregio minore assai di quello che vorrebbe il
18 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo primo »
, e collo stile poetico; altrimenti s’avesse a dipignere veramente le cose quali furono, sarebbe costretto a far parlar Maom
prevalersi degli altrui: è un non voler, che si trovino nella natura cose atte ad imitarsi col suono, e col canto: è in una
ioni, che corrono fra le due facoltà. [4] Il poeta ha per oggetto tre cose : commuovere, dipingere, ed istruire. Commuove il
nto più la espressione poetica de’ motti s’avvicina alla natura delle cose , che si rappresentano, tanto più agevolmente potr
cose, che si rappresentano, tanto più agevolmente potrà la musica le cose stesse imitare. Istruisce cercando per mezzo dell
o in qualche immagine, o che altrimenti annoiano tosto. [7] Delle tre cose accennate la musica non si propone se non due sol
hé non potendo significare la tomba di Nino, l’odore de’ fiori, o tai cose , che appartengono ad altri sensi e non all’udito;
le si disconvengono i dialoghi ragionati, gli affari politici, e tali cose , purché si facciano a proposito, e con diletto. L
nazione, o agitazione, o come vogliamo chiamarla, o ha per oggetto le cose che interessano vivamente il cuore, e allora lo s
e non meno quando istruisce che quando commuove; la prima delle quali cose può conseguirsi egualmente coi caratteri freddi,
a, nella quale eglino s’informano a vicenda dello stato attuale delle cose , con cui si espongono le circostanze, e si riempi
sioni dedur si potrebbe una teoria generale cavata dalla natura delle cose , che risparmierebbe molte critiche poco fondate,
sul quale ha codesta facoltà sì grande imperio, non sa immaginare le cose anche più astratte se non rivestite delle proprie
concetto mentale, s’appiglia per farsi capire alla comparazione colle cose sensibili. Nel che è da osservarsi in confermazio
mpre vaghissimi nelle frequenti mutazioni della scena. Tutte le quali cose producono l’illusione, non solo come supplemento
ferito al teatro». Ma, se mal non m’appongo, in niuna delle anzidette cose è posta la natura del dramma in musica. Non nella
mo grado della bruttezza consista nel color bianco. [40] Riandando le cose anzidetto possiamo a mio parere determinare in ch
alla poesia, e al teatro, e l’abilità di lui consiste nel combinar le cose in maniera, che divenga il compagno, e non lo sch
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
pò a Roma coi denari anticipatigli per la scrittura. Pare però che le cose si accomodassero, poichè oltre alla scrittura con
20 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XI. Primi passi della Commedia Antica. » pp. 2-15
el quinto libro, saremmo forse meno di quel chesiamo incerti in molte cose necessarie per illustrarla. Questi libri ci avreb
qualche barlume. Chi ama di essere minutamente informato di siffatte cose , consulti le opere de’ riferiti scrittori. Noi in
tenuto nelle Nuvole dal Ragionar Dritto e dal Tortob. Risulta dalle cose indicate che ciò che ora chiamiamo commedia punto
a era il loro Catechismo, e la Tragedia là lore Predica grande. Ma le cose quì accennate e ciò che in appresso rapporteremo,
21 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 419
tro a San Luca. Travagliò con dello spirito, della grazia, e fu nelle cose dell’arte molto bene instrutta. Fece degli avanzi
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1042
ccellente prima attrice. È indicibile quanto fosse il valor suo nelle cose dell’arte, e quanto unitamente al suo consorte fa
23 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
o delle maschere e la commedia all’ improvviso, si diede a recitar le cose scritte, riuscendo attore stimato. Condusse alcun
24 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 8-13
Capo II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. Una catena d’idee,
nostro intendimento poi, il quale da’ sensi attende le notizie delle cose esteriori, non in un tratto, ma successivamente s
oni. La poesia che dipinge, abbisogna d’immagini che rappresentano le cose , la cui storia dalla prima età si va imprimendo n
25 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
dovi le parti d’ingenua ; e di lei dice ancora il Bartoli che « nelle cose dove la tenerezza affettuosamente compeggi, a mer
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 548
ovasi in altra vagante Compagnia, recitando anche qualche parte nelle cose serie con buona intelligenza ed aggiustato criter
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
, fu con Pietro Rossi, col Lapy, colla Battaglia e con altri. Scrisse cose teatrali non ispregievoli, e ne fa fede la Penelo
28 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 456-459
la egualità delle persone, maggiore, o minore ; e l’inegualità delle cose  ; ella è formata di regole, di quella del trè nel
se Pittagora sostiene che la natura de numeri, trascorre per tutte le cose , anche la Comedia di tutte le cose è specchio ; p
de numeri, trascorre per tutte le cose, anche la Comedia di tutte le cose è specchio ; però moltiplicando il suo merito per
29 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — [Epigrafo] »
lascio che spesso avviene che un uomo idiota, avendosi a giudicare di cose sottoposte al senso, non è inferiore a’ periti.»
30 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
stata al carattere del personaggio ch’ella rappresentava, erano tutte cose che fermavano gli spettatori a considerarla, ad a
31 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Patriarchi Andrea, fiorentino. Buon legale, e accanito dilettante di cose drammatiche, formò una compagnia di accademici, c
32 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
) distinguersi piena d’abilità per la sua professione, inclinata alle cose della musica, e pronta a' più ardui impegni nel f
33 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO I. Su i Teatri Spagnuoli sotto i Romani. » pp. 2-8
viva alla Timele per i Musici e i Ballerini. Aggiunga ancora a queste cose l’Apologista ciò che scrive D. Antonio Ponz1: “Al
tro come difettosa, non essendo nè pianta nè alzato, ma un ammasso di cose nel modo che se la figurò chi non era Professore;
imile a questo di Morviedro.” Vegga dunque il Signor Lampillas dalle cose riferite qual solidezza abbiano le congetture del
34 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
dosi in singolar modo con attenzione indefessa anche nelle più minute cose , senza ommetterne alcuna, e tutto volendo che gio
35 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XII. Teatro di Aristofane. » pp. 16-140
dire in qualche parte de’ Cori. Trigeo arrivato tra’ suoi narra varie cose vedute in aria quando ha volato. Si prepara un sa
agante pretenzione di togliere agli uomini il governo delle pubbliche cose . Mostra in prima il poeta la loro scempiaggine ne
Atene tal costumanza di venire espressamente in istrada per siffatte cose ? Di più se è di notte, sì che non possa esser ved
ervire. Vita commune, uguaglianza; questo è il mio progetto… Tutte le cose adunque terra, argenti, mobili, stabili faranno u
ntra ad aringare a favore di Euripide; e mostra quante e quante altre cose ha taciuto quel tragico, le quali poteva pubblica
o dalla barca, ed incontra il servo. Domandagli se ha vedute tutte le cose accennate da Ercole. Santia risponde di no, e sti
arola peso materialmente, e dando la palma a colui che nomina in esso cose più gravi. Giudice siffatto dà la precedenza ad E
mordacità e l’indecenza della commedia antica. Ora non bastavano tali cose per accendere nell’animo di Aristofane un desider
chiaramente και ταυτα οὺν της κωμοδιας ην αυτῶ τα ασπερματα, e queste cose (cioè il disprezzo che faceva Socrate de’ comici
ce per congetture ch’egli stesso distrugge col soggiugnere, ma queste cose non possono sapersi se non dal solo Aristofane. B
, le quali non avrebbero forza di elevarsi alla contemplazione delle cose superiori. Non sembra che favelli un cerretano ch
losofia. La vera insegna ai Newton a provare l’esistenza di Dio dalle cose fattea; e la falsa che tutto ignora il mirabile m
er cui udendo la loro voce io mi sento una voglia di volar su, di dir cose sottili, disputar del fummo, attaccarmi alle paro
o sul falso? Socr. Abbi per certo che non visono se non se queste tre cose , il Caos, le Nuvole, e la lingua. Strepsiade pro
tario? Socr. Va alle forche, che tu sei troppo tondo e grosso. Queste cose non sono pe’ tuoi denti. Potresti piuttosto impar
ngiustizia. Socrate replica, che prima bisogna apprendere molte altre cose ; ma si affatica invano, perchè l’uomo di grossa p
e; ma si affatica invano, perchè l’uomo di grossa pasta accomoda alle cose materiali tutte le fantastiche dettegli dal maest
e degli antichi semplici costumi. Il Torto mette in ridicolo siffatte cose come rancide e fuor di moda, per le quali l’uomo
glia il debitore) ardisci domandare i tuoi denari, se nulla sai delle cose di sopra? Dammi almeno l’interesse (replica il cr
? Chi quel Cucco che dominava in Egitto e nella Fenicia? Tutte queste cose , mal grado de’ comentatori e degli scoliasti, ogg
le. Salc. Nel mio, nel mio. Il popolo finalmente disingannato per le cose dette dal venditore di salcicce, si avvede di ess
l trattato di pace conchiuso, e le conseguenze che ne risultane, sono cose dal poeta aggruppate con poca verisimiglianza per
rtifizio, allorchè asseri che in questa favola era uno confusione di cose parle orribili e parte ridicole . Così termina la
are, tigner pelli, mietere, arare? Io, io vi somministro tutte queste cose : io col bisogno costringo gli uomini alla fatica.
. Voi me confondete colla Miseria; ma dovete sapere che noi siamo due cose ben distinte. La povertà nulla patisce dei disagi
patirà. La vita del mendico che dipingete, consiste in mancare delle cose più necessarie: quella del povero in vivere parca
. 330. 331. a. Ciò che segue è detto nell’originale dopo varie altre cose . L’egregio traduttore, per mostrare in un sol qua
36 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO IX. Pregiudizj dell’Autore della Storia de’ Teatri, rilevati dall’Apologista. » pp. 95-111
sse si fa la guerra con una satira spiritosissima. Forse alcune poche cose cercate col fuscellino vi noterà il Signor Lampil
b. Arnaud) è l’applicazione ridicola, che si fa incessantemente delle cose più gravi. “Il n’y a guére dans les Prieres de l’
he nelle Commedie dell’impareggiabile Poeta Ariosto vi fossero alcune cose non totalmente decenti, esse non potessero esser
ne lamentasse almeno, quando di molte minute particolarità delle sue cose ebbe egli cura di lasciar memoria ne’ suoi scritt
a togliere il Teatro Spagnuolo dall’infanzia (il che rassomiglia alle cose accennate dal Lope, e al reptabat, balbutiebat de
pazione del tempo in cui fiori Luis de la Cruz. 1. Oggi che queste cose io scrivo, si rappresenta nel Teatro de la Cruz u
37 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo III. La Poesia Drammatica nel Secolo XV fa maggiori progressi in Italia. In Francia cominciano i Misteri. » pp. 194-209
hi le esamina, quelle colte Nazioni che si sono rendute chiare per le cose operate o patite nella pace e nella guerra. Miran
plicata e circostanziata per modo che la diversificano, non che dalle cose soprannomate, ma dagli stessi componimenti dramma
bir quelle rappresentazioni, scorgendovi una certa profanazione delle cose più sacrosante della religione. Gli attori che ne
ato in vano Gesù Cristo, la figlia della Cananea spiritata che diceva cose assai libere, la Maddalena baciata dall’Innamorat
nello stato gli uomini illustri, ed accende l’anime grandi ad operar cose grandi: quelle sono le molle che fanno muovere gl
Lancino Corti, poeta di que’ tempi, che Lodovico Sforza fra le altre cose da lui oprate a pro delle lettere fece aprire in
38 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — [Dedica] »
do, venga intitolato uno scritto che ragiona di poesia, di musica, di cose di teatro. Ma pare che ignorino costoro, come il
39 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 526
n Giovan Angiolo Canòva, attore della stessa compagnia e scrittore di cose d’arte assai pregiato. Fatta compagnia egli stess
40 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 984
prima donna in tuttociò che all’arte comica per dovere si aspetta. Le cose studiate esprimevale con aggiustato sentimento, c
41 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 10-16
CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. Una catena d’idee u
nostro intendimento poi, il quale da’ sensi attende le notizie delle cose esteriori, non in un tratto, ma successivamente s
ni. La poesia che dipigne, abbisogna d’ immagini che rappresentano le cose , la cui storia dalla prima età si va imprimendo n
42 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 149-268
l quarto libro, saremmo forse meno di quel che siamo incerti in molte cose necessarie per illustrarla. Questi libri ci avreb
qualche barlume. Chi ami di essere minutamente informato di siffatte cose , consulti le opere de’ riferiti scrittori: noi in
uto nelle Nuvole dal Ragionar Dritto e dal Torto93? Risulta da queste cose che ciò che ora chiamiamo commedia, non rassomigl
dire in qualche parte de’ cori. Trigeo arrivato tra’ suoi narra varie cose vedute in aria quando ha volato. Si prepara un sa
nte pretensione di togliere agli uomini il reggimento delle pubbliche cose . Mostra in prima il poeta la loro scempiaggine ne
in Atene tal costume di venire espressamente in istrada per siffatte cose ? Di più se è di notte, sì che non possa esser ved
. Vita comune, uguaglianza; questo è il mio progetto . . . . Tutte le cose adunque, terra, argenti, mobili, stabili faranno
ntra ad aringare a favore di Euripide, e mostra quante e quante altre cose ha taciute quel tragico, le quali poteva pubblica
scende Bacco, ed incontra il servo. Domandagli se ha veduto tutte le cose accennate da Ercole. Santia risponde di no, e sti
arola peso materialmente, e dando la palma a colui che nomina in esso cose più gravi. Giudice siffatto dà la precedenza ad E
mordacità e l’indecenza della commedia antica. Ora non bastavano tali cose per accendere nell’animo di Aristofane un desider
hiaramente, και ταῦτα οὺν της κωμωδιας ην αυτῶ τα ἀσπὲρματα, e queste cose (cioè il disprezzo che facea Socrate de’ comici m
ce per congetture ch’egli stesso distrugge col soggiugnere, ma queste cose non possono sapersi se non dal solo Aristofane. B
i, le quali non avrebbero forza di elevarsi alla contemplazione delle cose superiori. Non sembra che favelli un cerretano ch
losofia: la vera insegna ai Newton a provare l’esistenza di Dio dalle cose fatte97; e la falsa che tutto ignora il mirabile
er cui udendo la loro voce io mi sento una voglia di volar su, di dir cose sottili, disputar del fumo, attaccarmi alle parol
ul falso? Socr. Abbi per certo che non vi sono se non se queste tre cose , il caos, le Nuvole e la lingua. Strepsiade pro
rio? Socr. Va alle forche, che tu sei troppo tondo e grosso. Queste cose non sono pe’ denti tuoi. Potresti pià tosto impar
ngiustizia. Socrate replica, che prima bisogna apprendere molte altre cose ; ma si affatica invano, perchè l’uomo di grossa p
e; ma si affatica invano, perchè l’uomo di grossa pasta accomoda alle cose materiali tutte le fantastiche dettegli dal maest
e degli antichi semplici costumi. Il Torto mette in ridicolo siffatte cose come rancide e fuor di moda, per le quali l’uomo
glia il debitore) ardisci domandare i tuoi danari, se nulla sai delle cose di sopra? Dammi almeno l’interesse (replica il cr
? Chi quel Cucco che dominava in Egitto e nella Fenicia? Tutte queste cose , mal grado de’ comentatori e degli scoliasti, ogg
Salc. ) Nel mio, nel mio. Il popolo finalmente disingannato per le cose dette dal venditore di salcicce, si avvede di ess
l trattato di pace conchiuso, e le conseguenze che ne risultano, sono cose dal poeta aggruppate con poca verisimiglianza per
rtifizio, allorchè asserì, che in questa favola era una confusione di cose parte orribili e parte ridicole. Così termina la
are, tigner pelli, mietere, arare? Io, io vi somministro tutte queste cose : io col bisogno costringo gli uomini alla fatiga.
. Voi me confondete colla miseria; ma dovete sapere che noi siamo due cose ben distinte. La povertà nulla patisce de i disag
patirà. La vita del mendico che dipingete, consiste in mancare delle cose più necessarie: quella del povero in vivere parca
lta sulle scene le avventure amorose e le vergini deflorate, le quali cose si rappresentarono con frequenza nella commedia n
no con ugual leggiadria, e si appigliò poi al partito di saltarne più cose , riempiendo il vuoto con qualche cicalata meramen
a era il loro Catechismo, e la tragedia la loro Predica grande. Ma le cose sin quì accennate e ciò che in appresso rapporter
330. 331. 107. Ciò che segue è detto nell’originale dopo varie altre cose . L’egregio traduttore, per mostrare in un sol qua
e accessorio al pari delle decorazioni. Per convincersene; oltre alle cose dette, si può riflettere che nel paragone di Esch
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
cutive. Ma quel che tiene ancor vivo il nome suo fra gli scrittori di cose di teatro è un’opera pressochè introvabile, stamp
44 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 294-295
notizie di lui, comunicatemi dall’egregio quanto modesto scrittore di cose nostre teatrali, Antonio Fiacchi, l’antico Piccol
oca ; e dal 59 al 66 fu sempre fra i primi a declamare in pubblico le cose del Dall’Ongaro, del Mercantini, del Prati, ecc.,
45 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO V. Primi passi del dramma musicale. » pp. 295-309
iva, la quale avesse certe e proprie leggi che la rendessero in varie cose differente dalla tragedia, dalla pastorale e dall
stre, sinistre, serrane, e modo Frigio, Ipofrigio, Lidio, delle quali cose è forza che non abbiano veruna idea. Diremo che i
i mira l’ azione? si distrae? s’impazienta? cerca il vero in siffatte cose ? Ovvero di tutto ciò contento, passandovi sopra c
eclamatori sedicenti filosofi dell’ universo? Dopo che io ebbi queste cose ragionate nella Storia de’ teatri del 1777, le vi
rono colla musica tutta una tragedia, ci dica il signor Sulzer, quali cose sono da cantarsi senza offendere il buon senno, n
46 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni Teatro. » pp. 12-22
CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni Teatro. Una catena d’idee u
nostro intendimento poi, il quale da’ sensi attende le notizie delle cose esteriori, non in un tratto, ma successivamente s
oni. La poesia che dipigne, abbisogna d’immagini che rappresentano le cose , la cui storia dalla prima età si va imprimendo n
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 266-272
opre i difetti, o che gli muta il nome. Se un gentilhuomo dice alcune cose ridicolose, si dice ch’egli è faceto ; ma ad un p
on un coltello un braccio, e sanarsi per incantesimi subito, ed altre cose del Demonio ; e non voleva che il Monferino parla
avrebbe potuto mai persuader quel buon Superiore a credere che quelle cose stimate da lui Magie, fossero destrezze di mano,
per agevolare ad essi il religioso loro collocamento. » Fra le molte cose occorsegli nella vita, scelgo anch’io l’aneddoto
48 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 169
ti. In quella Compagnia la Virginia Marini fece le sue prime armi. Le cose andate a male, abbandonò poi con suo grande rincr
49 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1041
al Feudatario del Goldoni, e intitolato Le Gelosie villane. Le quali cose tutte congiunte insieme, collocarono il Grandi fr
50 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 591
queste scene avrò nuove genti intorno di bel spirito ripiene, che le cose altrui ben chiare sapran meglio recitare…. Passò
51 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Tramezzi. » pp. 68-88
siamo persuasi della sagacità dell’ingegno spagnuolo nel trovar nelle cose il ridicolo, come altresì dell’eccellenza della r
ben di essere dagli esteri conosciuta, singolarmente per le seguenti cose : per le piacevoli scene di Don Rocco col suo dome
redere col pevole la cugina. Nell’atto III son da notarsi le seguenti cose : un altro colpo di bacchettona allorchè Chiara pa
ento più necessario ne’ passi dell’azione. Noi facciamo notare tralle cose più lodevoli di questa favola le origini della co
prima di mezzodì, non pare che possano successivamente accadere tante cose , cioè diverse conversazioni riposatamente, consig
na palabra, tan alegorica, y metaphisica es la maldita Loa. 28. Tali cose da me dette anche nella prima storia teatrale si
52 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Introduzione »
avere, nol possono mandare ad effetto. Sino a tanto che non mutino le cose inutile è ogni discorso, ogni desiderio è vano. E
ricli vedeano Roma ed Atene. 40. [Nota d’autore n. 1] Tra le molte cose che allegar si potrebbono scritte contro all’oper
53 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO X. Ultima Epoca della Tragedia Greca. » pp. 208-215
agedia di Agatone intitolata Αιθος, il Fiore, nella quale i nomi e le cose erano tutte inventate dal poeta, e non già tratte
ia fanciullezza udito da Demetrio Calcondila peritissimo delle Greche cose , che i Preti Greci ebbero sventuratamente tanto d
54 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Italiano del secolo XVI. e del Libro IV. — CAPO VIII ultimo. Primi passi del Dramma Musicale. » pp. 42-62
a rappresentativa, la quale avesse certe e proprie leggi che in varie cose la rendessero differente dalla tragedia e dalla c
stre, sinistre, serrane, e modo Frigio, Ipofrigio, Lidio, delle quali cose è forza che essi non abbiano mai avuta veruna ide
di mira l’azione? si distrae? s’impazienta? cerca il vero in siffatte cose ? Ovvero di tutto ciò contento passandovi sopra co
ri sedicenti filosofi dell’universo? Dopo che io ebbi queste medesime cose surriferite espresse nella Storia de Teatri che p
lla musica tutta una tragedia, potrebbe dirci il signor Sulzer, quali cose sono da cantarsi senza offendere il buon senso, n
55 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 203
delle passioni, e l’esprimere con grazia e nobiltà vivamente tutte le cose , che rappresenta. Nelle Commedie fa valere il suo
56 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquarto »
sarebbe non solo commendabile, ma necessario, poiché, a riguardar le cose in se stesse, la musica strumentale non è che una
il disegno del maestro. E mentre si trattennero fra cotai cancelli le cose tutte andarono in miglior sesto, come avvenne sul
ella inesperienza dei cantori, nel poco studio che ci mettono su tali cose , e nelle false idee che si formano del loro mesti
ente ciò che si sente. [8] Nel nostro presente sistema drammatico tre cose concorrono principalmente a produr l’espressione,
à ai suoni della melodia la necessaria precisione e giustezza. Le tre cose accennate sono così legate fra loro e così essenz
ui quali però mi è forza passare di lungo per fermarmi soltanto nelle cose che tendono direttamente al mio assunto. Sarà la
emplicemente qual è, ma di rappresentarla abbellita. Siccome tutte le cose create perciò appunto che sono create hanno dei l
erebbe gli omaggi delle persone di gusto se l’arte d’illeggiadrire le cose , e per conseguenza una discreta licenza negli orn
strana cosa e ridicola che il cantore si dimostrasse inesperto nelle cose appunto ch’ei fa col solo ed unico scopo di mostr
e che svegliano costantemente l’ammirazione del popolo. Una delle due cose adunque vi fa di mestieri accordare: o che le ore
cedenti, o perché gli affari urbani o domestici, o lo studio ad altre cose rivolto non concedono loro l’agio d’attendere a c
d’attendere a così delizioso pascolo della sensibilità. Volgo è nelle cose musicali quella razza di sapienti accigliati e ma
colpir la nostra immaginazione nel modo stesso che la colpirebbero le cose reali e per gli stessi mezzi; onde se con altri s
ssalita, o le si parano avanti idee in tutto contrarie a quelle delle cose , non è possibile a verun patto eccitare la commoz
dell’aria non meno che la sua esecuzione restano applicabili a cento cose diverse; dal che avviene che il gusto dello spett
on infastidir l’uditore, la tortura che si danno i cantori per trovar cose che lusinghino le orecchie colla lor novità, e la
condità, onde propagare la spezie.» I viaggiatori e gli storici delle cose asiatiche asseriscono esser ivi stabilito cotal c
a degli antichi teatri, e la natura intrinseca della loro musica. Due cose sembrano incontrastabili attesa la moltiplicità d
strumenti, coi quali s’accompagnavano presso ai Greci e Latini tante cose che non erano canto né potevano esserlo (come sar
57 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquinto »
avere per oggetto diretto tutto ciò ch’è suono, e per indiretto molte cose che non lo sono, tuttavia questa idea generale si
principali non può far a meno di non coincidere spesso e ripetere le cose medesime, perché le situazioni sono a un dipresso
stesso della maniera d’intrecciare l’azione e dell’orditura di essa, cose tutte lavorate sul medesimo disegno e che dispens
mente adottate; ma s’è lecito anticipar un vaticinio più sicuro nelle cose letterarie che non nelle politiche e nelle materi
onno essere più facilmente sedotte dalla narrativa e farci credere le cose mirabili, laddove gli occhi innanzi ai quali si s
i abortivi parti di una musa invecchiata in attenzione alle altre sue cose bellissime, e contentiamoci della ingenua confess
per tanto al gran precetto di Orazio «O la comune opinion seconda, O cose in ogni parte a se conformi Fingi o scrittor.»158
vuta stima ch’esige il Signor de’ Calsabigi per lo studio posto nelle cose teatrali di cui ci porge egli eccellenti saggi no
non pertanto una dovizia maggiore per il poeta nelle persone e nelle cose . Quidquid agunt homines è la divisa del comico. M
la eterna providenza di colui che, reggendo con invariabil sistema le cose di quaggiù, mette un perfetto equilibrio fra gli
abiti, nelle decorazioni, nei lumi, nell’affito del teatro e in altre cose che poco o nulla mi rimane per voi. Inoltre le pa
to de’ Francesi. Oh quei Francesi hanno sfiorato il bello in tutte le cose ! Oltre che le decorazioni piacciono moltissimo al
ad una sinagoga di ebrei anzi che ad un canto ben eseguito, ma nelle cose di gusto non bisogna essere cotanto sofistico. «A
58 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 21
ezza, dunque intelligenza ; intelligenza, dunque naturalezza ; queste cose vanno sempre insieme. E la Giulietta non le mostr
59 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 234
ignone una parte della compagnia di Parigi. Si annunziava fra l’altre cose che l’Astrodi doveva cantare e ballare. Il Casano
60 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo settimo »
proprio palazzo l’Accademia degli Ordinati, destinata a promuovere le cose poeti che e le musicali, come anche un altro porp
chi, i Filarmonici, e soprattutto i Gelati e pel favore prestato alle cose musicali, di che ci è rimasta la testimonianza in
fu perdutamente innamorato, col titolo di gentiluomo, il gusto delle cose musicali grandemente promosse. Ma il melodramma,
ermi poi obbligato a interromper di nuovo la narrazione. Spero che le cose che sono per dire abbiano a interessare la curios
serti di Sant’Arcangelo. 70. [NdA] Di Lui si conserva fra le altre cose questo madrigale degno di greco pennello: «Amour
61 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo VI. Spettacoli Scenici Spagnuoli nel medesimo Secolo XVI. » pp. 252-267
la poesia scenica nelle Spagne. Le novelle in dialogo furono le prime cose ch’ebbero nella penisola un’immagine rappresentat
lampi, e fece vedere in iscena i duelli, e le battaglie. Mentre tali cose avvenivano nel pubblico teatro, non mancò chi s’i
tenne per buone, e noi dovremmo convenir con lui, a giudicarne dalle cose da lui ragionate nel Don Quixote con tanto senno
ione armonioso e seducente, e colla moltiplicità degli eventi e delle cose maravigliose, a signoreggiar sui cuori, e a secon
ligiose, ne’ misteri, vangeli, nelle passioni, vite di santi e simili cose recitate per la penisola nelle chiese, donde furo
62 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo II. La Poesia Drammatica a imitazione degli antichi rinasce in Italia nel Secolo XIV. » pp. 188-193
la che concorreva a quello nuovo e devoto divertimento. Nulla di tali cose troviamo ancora nelle Spagne. Tra gli aragonesi s
nache rapportate dal Menkenio nel tomo II e III degli scrittori delle cose germaniche riferiscono, che Federico Margravio di
63 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 293
la origine col nominare quanti Castelli sono sotto quel Dominio, e le cose notabili che in quelle parti nascono ; ha fatto r
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 597
e loro Ill.me facendo tutto questo per conseruar l’amicicia, e che le cose del Teatro Pasino melio del Pasato. Io Francesc
65 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo V. Stato de’ Teatri in Francia, Inghilterra, e Alemagna nel medesimo Secolo XVI. » pp. 242-251
ero essere puramente profane, e che mai più non vi si mescolassero le cose della religione. Fé la legge ciò ch’era ornai tem
18 fino al 1553, settantasei comedie, e cinquantanove tragedie, quali cose si racchiudono in cinque grossi volumi in foglio.
’opera italiana, per non aver saputo quante feste, serenate, ed altre cose cantate ne’ teatri hanno preceduto almeno d’un se
66 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo ottavo »
i quei del Rinuccini, a cui però rimase di gran lunga inferiore nelle cose drammatiche. Il maraviglioso vi si vede gittato a
ad imitazione di quello d’Amarilli nel Pastor fido, dove fra le altre cose Dorinda dice: «Niso amato ed amante, Se giugnest
ator del teatro: i suoi drammi furono ristampati non poche volte come cose degne di tenersi in gran pregio: i letterati sel
che si riducevano a trilli, strascichi, tremoli, finte, sincopi e tal cose , che accrebbero maggiormente la corruzione. Uno d
lo risponderò bun - ban - bun - bon». [20] Siffatta mediocrità delle cose musicali proveniva da varie cagioni. Il piacere,
io delle lettere e dell’antichità, ben tosto, cangiato l’ordine delle cose , vedrem la barbarie sortita dalla coltissima regi
ucendovi non pochi ornamenti di passaggi, trilli, gorgheggi, e simili cose , le quali saggiamente e parcamente adoperate cont
al lettore filosofo costrinsero alla perfine i saggi regolatori delle cose pubbliche ad ammetter le donne sulle scene. La qu
67 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo III. Progressi Teatrali in Francia tardi, ma grandi nel medesimo Secolo XVII. » pp. 291-315
’una astuzia comica per iscoprir gli affetti di Monima. Ma senza tali cose da non imitarsi, né approvarsi, Racine che conosc
ifferenti, che giudicar dell’una col rapportarla all’altra é veder le cose abbagliate, quali si veggono d’alto mare le terre
nza di vivacità che pretendono di osservarvi gl’Inglesi, tutte quelle cose , ancor, ché fossergli con tutta giustizia imputat
n tante macchine e decorazioni. Ma l’opera italiana presente imita le cose sumministrate dalla natura, e gli eroi umani, dop
ciò che si faceva in Francia, scrivea da Parma in Parigi, che simili cose rappresentate ne’ teatri dell’Arlecchino, aliment
ea. Perché dunque con un gusto contraddittorio ammettono tutte quelle cose nella poesia drammatica, dove parlano gli uomini
to é vero che i pregiudizi e gli errori de’ criticastri gaulesi sulle cose straniere col passar che fanno di bocca in bocca
ient lieu du saisissement, l’étonnement de horreur etc.» Per le quali cose afferma il signor di Voltaire che Saint-Evremond
68 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XII. Confronto Apologetico della Opera Italiana, e della Commedia Spagnuola. » pp. 149-181
che gli Spagnuoli si hanno fatto lecito d’introdurre queste medesime cose nella Commedia, che eccessivamente adopera appari
a Don Chisciotte. Ma è chiaro che l’Europa culta ride al vedere tali cose sulla scena Comica, ma non se ne maraviglia nelle
e valent’uomini che dalla loro più fresca età doveano sapere siffatte cose , avessero ripreso il canto nell’Opera a guisa de’
che portano in conseguenza il Cantabile degli Attori evirati, sono le cose , che gli fanno detestare la Musica teatrale; altr
li argomenti, e ripetiamo le parole del passo addotto nel Saggio. “Le cose più eccellenti (dice il Martelli) vengono storpia
ericani, od Europei parlino un linguaggio comune? Ora di tutte queste cose , a lui ben chiare, perchè lo spettatore benigname
te. Egli schiverà l’assalto con dire: = Io non asserisco, che di tali cose non abbia bisogno, ma bensì dell’indulgenza dello
genza dello spettatore =. E ditemi dunque un poco, caro Signore: Tali cose sono, o non sono necessarie? Se dite, che non son
ne studiati que’ due Libri del Goldoni, Mondo e Teatro? Avete su tali cose sì profondamente meditato, che già vedete chiaro,
le vere ricchezze di Cleopatra, della vera Regia di Cartago, ed altre cose , che con tanta grazia affastellate; anzi vi dico,
69 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XIII. Commedia Mezzana. » pp. 141-150
ta sulle scene le avventure amorose e le vergini deflorate, le qu ali cose si rappresentarono con frequenza nella commedia n
lle tenere ed effemminate, ed introdusse gli amori nella scena . Tali cose discordano dalle narrazioni di Suida e di Ateneo
70 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO V. Letteratura e Commedia Turca. » pp. 262-269
’l Persiano, come noi il Greco ed il Latino. Quei che attendono alle cose della religione e alla giurisprudenza, studiano i
endere e sapere esprimere le delicatezze dell’ amore78. Alle riferite cose da noi scritte sin dal 1777 nella Storia de’ Teat
71 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo secondo »
irca l’introduzione della rima nella poesia moderna, quantunque molte cose potrebbono forse in mezzo recarsi contro alle opi
e         Di pianto, e sospir tronchi, e molli baci:         Fuse tai cose tutte, e poscia unille,         Ed al fuoco tempr
non preferisca sì in verso che in prosa uno stile conciso, e pieno di cose all’abbindolato e pieno di parole massimamente ne
gua italiana non può esprimere la natura, e ch’essa non può dare alle cose l’aria, e vaghezza lor propria, e convenevole: Ch
liani, e degli Spagnuoli ancora: Che le loro lingue portano sempre le cose a qualche estremo: Che la maggior parte delle par
nell’italiano, cui somministrate venendo dalla pronta fantasia cento cose alla volta, percorre in fretta tutti i tuoni, e m
lle articolazioni disagevoli, ne’ passaggi troppo confusi, e in altre cose . Lo che essi non avrebbero mai eseguito se il des
ili, mescolandosi nelle regole del bello, fanno perder il gusto delle cose semplici, perché non si cercano se non le stravag
72 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO V. La Drammatica nel secolo XV fa ulteriori progressi in Italia. » pp. 148-185
entano agli osservatori quelle Nazioni che si renderono chiare per le cose operate o patite nella pace e nella guerra. Mirat
plicata e talmente circostanziata che la diversificano, non che dalle cose accennate, dagli stessi pezzi drammatici de’ Grec
te. I sospiri di Aristeo, i lamenti delle Driadi, il pianto di Orfeo, cose che passano negli atti precedenti, e l’ammazzamen
alle Baccanti alla celebrazione de’ loro riti. Che se di tutte queste cose volesse idearsi una scena stabile, non riuscirebb
vistosa decorazione della reggia di Pluto, mentre altrove espongonsi cose assai meno vivaci. Adunque la scena nell’Orfeo fu
ditirambica termina la favola. Vuolsi in essa notare ancora che molte cose dovettero cantarvisi, specialmente alcuni pezzi d
73 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO IV. La drammatica nel secolo XV fa ulteriori progressi in Italia. » pp. 47-73
entano agli osservatori quelle nazioni che si renderono chiare per le cose operate o patite nella pace e nella guerra. Mirat
plicata e talmento circostanziata che la diversificano, non che dalle cose accennate, dagli stessi pezzi drammatici de’ Grec
ente. I sospiri d’Aristeo, i lamenti delle Driadi, il pianto d’Orfeo, cose che passano negli atti precedenti, e l’ammazzamen
alle Baccanti alla celebrazione de’ loro riti. Che se di tutte queste cose volesse idearsi una scena stabile, non riuscirebb
vistosa decorazione della reggia di Pluto, mentre altrove espongonsi cose assai men vivaci. Adunque la scena nell’Orfeo fuo
termina la favola (Nota IX). Egli vi si vuol notare ancora che molte cose dovettero cantarsene, spezialmente alcuni pezzi d
74 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Discorso preliminare premesso alla prima edizione »
si; fanno del teatro quell’uso appunto, che sogliono fare delle altre cose . Come la regola loro di pensare e di vivere non è
ezzolati, e da insensate apologie. [6] Il filosofo avvezzo a ridur le cose a’ suoi primi principi e a considerarle secondo l
comune, e dalla esperienza, onde l’autore possa dettare intorno alle cose un ben fondato giudizio: non sol gli è d’uopo inv
tte quante le opere, ch’essi pubblicarono, delle varie edizioni e tai cose che sogliono essere le più care delizie degli eru
odramma, ora rilegandolo ai mondi della favola, ora mettendolo tra le cose per sua natura difettose, ed assurde, ora sbadata
75 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO V. Sulle due Sofonisbe Italiane, e su due Traduzioni dal Greco di Fernan Perez de Oliva. » pp. 26-42
se me gli additasse. Imperocchè, quanto a me, i di lui giudizj sulle cose Drammatiche non sembranmi i più sicuri; ed eccone
queste avea egli una chiara idea, qual debbe aversi nel comparar due cose ? poteva egli averla? Io trovo sulle Atellane così
la quistione? Se non costa, a che darlo per certo? a che affastellar cose di niun momento? S’io non m’inganno, niuno degli
ste? Avete ragione, Signor Lampillas; la difficoltà di rimediare alle cose consiste in inventare o incontrare un vocabolo fe
laudite tante Commedie scritte in prosa. Egli crederà che in tutte la cose si combacino questi due generi, o che essi siano
76 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1019-1020
dall’America, il 4 gennaio del’ 90. – Era nata nel’ 54. Fra molte cose belle e gentili che improvvisò Felice Cavallotti
77 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 17
uale, come già ti dissi, la paga veniva come la febbre terzana, se le cose andavano per il loro verso ; se poi malandavano u
78 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 732-736
trigante, mezzano di matrimonj. Buon augurio. El ciel ve daga le tre cose , che non gh' avè unite alle cinque, che gh' avè :
el nome de padre, e acquista giustamente morendo quel de tiranno : do cose deve lasciar el padre, podendo, ai proprj fioi, u
79 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 879-880
congiura contro di lei, ora il marito Silvio rifiutandosi di imparar cose nuove e tenerle dialogo, ora i comici tutti copre
80 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 93
n cui se ne staccò, per inconsideratezza, come dice il Goldoni. Nelle cose improvvise non aveva chi le stesse appetto : e ne
81 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 543-544
posi a far delle cicale. Canto, e compongo ancor per poche lire, e le cose fin quì non vanno male ; poi si vedrà come l’andr
82 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Venetia, li 30 marzo 1671. » pp. 605-
(come si dice un capitano spagnolo) non sa come possino accordarsi le cose . Ha anche significato questo nostro sentimento al
83 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quinto »
i. Il concento che indi ne risultava era bensì atto a rappresentar le cose romorose, come sarebbe il fracasso d’una battagli
rnito, a perfezionare la maniera inventata dal Galilei, e molte belle cose introdusse del suo nella musica, che contribuiron
ato nello stile, abbindolato ne’ periodi, autore più di parole che di cose ; Sanazzaro più vicino ai Latini nel suo poema che
riazione dei tempi, la diversità de’ gusti, che tanto influisce sulle cose musicali, e forse ancora l’eccessivo lusso della
ni secolo. Erano filosofi, e da filosofi ragionavano. Lo studio delle cose antiche fece loro conoscere che quella sorte di v
e una idea più vantaggiosa del proprio talento quasi che comprenda le cose , con maggiore facilità e prontezza: quindi l’amor
ocini taciti intorno all’oggetto propostole. V. Che l’unità in quelle cose che si gustano successivamente come, per esempio,
per esempio, nella musica, è più difficile a comprendersi, che nelle cose , le quali si veggono in un colpo d’occhio come, p
84 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VI. Tragici Spagnuoli, secondo il Signor Lampillas, negletti, o censurati a torto dal Signorelli. » pp. 43-68
iflettuto, che tra un Poeta Cristiano e i Tragici Gentili in sì fatte cose non corre uguaglianza veruna; perchè se questi in
fama, la voce comune, o fingere in modo che ad essa non disdicano le cose immaginate; esse debbono al possibile avvicinarsi
a. Per chiamare l’attenzione degli ascoltatori gli si vuol parlare di cose , benchè finte, simili a quelle di cui essi conser
armoniosa la verificazione: ma il Signor Lampillas, che tralle altre cose rinfaccia alla Sofonisba del Carretto l’Ottavarim
turale degli accidenti, e alla proprietà della locuzione, mi sembrano cose che neglette partoriscono vergogna, ed osservate
t 1. Udiste ciò che si è insegnato quasi venti secoli fa? Ci vogliono cose che facciano stupire, e, secondo il medesimo Cice
a di più delle regole di Unità, in cui voi ristringete la somma delle cose : “Un vers heureux & d’un tour agréable  “Ne
85 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « NOTE ED OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 313-326
itratto che dopo la metà del XII secolo fece dell’Italia, frall’altre cose confessa (lib. II. cap. 13. de Gestis Friderici),
nello Stato gli uomini illustri, ed accende l’anime grandi ad operar cose grandi: queste sono le molle che fanno muovere gl
ale con somma ingratitudine e malignità la nostra nazione e le nostre cose : Ogni uomo dotto sa, che per opera degl’ Italiani
azioni. Oh quanti pretendono di seder giudici, e sentenziar di quelle cose , ch’essi ignorano, o che non sono della loro comp
86 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 17
ti anni gli fu larga di applausi e di vistosi guadagni. Acconciate le cose di Genova col ritorno dei francesi, dopo la batta
87 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 343
a riposta una illimitata fiducia per tutto quanto potea concernere le cose spirituali e temporali, perchè accolto in seno al
88 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 499-500
r semplicità di mezzi il più riposto concetto dell’ autore, era nelle cose comiche. Giammai mi accadde, nè più mai forse mi
89 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 987
si l’ Altezza Vostra ch’io le uorrei poter mostrar con gli effetti in cose di sustanza la stima che tutta questa Casa fa del
90 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1023
pito che habbino questi SS.ri alle debite convenienze coll’A. S. p le cose già passate coll’impegno di luogare la detta Sig.
91 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Di Milano, il dì 28 agosto 1620. » pp. 140-157
arà favore di parlar di costei con questo S.re Ambasciatore, che udrà cose scelleratissime. Tutti li compagni sclamano della
chi e femmine, e fu per nascere un casa del diavolo. Per tutte queste cose G. B. Andreini supplicava il Duca di potere « al
ostro portinaro corsero a rimediarvi et la fecero rimanere, di queste cose ce ne sono ogni giorno, et questa sgratiatuzza ri
il marito non li faccia qualche burla. dico signore che si tratta di cose concernenti alla vita e da queste che V. A. inten
itornare con salute a riveder l’A. V., che con baldina non faremo mai cose buone nè in Francia nè in Italia. Levar dunque co
ue costei et pigliar quel Pavolino in Compagnia, mi par che siano due cose necessariissime, rimetendomi sempre a quanto l’A.
92 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosesto »
ità di coloro che di sapere più oltre avessero vaghezza. Tuttavia due cose relative al mio assunto meritano di essere rileva
169. Ordinata, che rappresenti le situazioni in maniera che le ultime cose si confaccino colle prime, e queste colle medie e
iustate, perspicue e scelte. L’aggiustatezza richiede che si dia alle cose il loro genuino colore senz’alterarle per eccesso
re la pantomima colle azioni musicali. Erano queste presso a loro due cose affatto separate, e se ad imitazione dei Greci in
a de’ Medici, e grandemente promosso in quella nazione il gusto delle cose musicali, si distinse ancora colle più gentili in
nvitandola che venisse a diffondersi dappertutto, affinchè dando alle cose co’ suoi colori mille forme diverse, egli ne poss
che serva di fregio agli abiti de’ più felici mortali. Tutte le quali cose avvivate dalla danza e da gran numero di decorazi
lo spirito». Essi fecero ancora di più. Mostrarono d’averlo in quelle cose che sembrano appartenere soltanto alla sveltezza
, dalla quale in ultima analisi nasce l’interesse che ci attacca alle cose rappresentate. Da ciò ne conseguita che la mimica
rovarsi alcun argomento dove non si faccia allusione frequentemente a cose passate o future, ad oggetti lontani o segreti, a
oscrivendosi come la pittura e la statuaria nella sua imitazione alle cose presenti, e incapace di significare le preterite
nzione, l’interrogazioni, l’ironie, la speranza, l’agnizioni od altre cose somiglianti, è acconcia bensì a mostrare una rapi
izio della virtù, i pregiudizi della sua filosofia? Nessuna di queste cose , né molt’altre ancora può rappresentare la pantom
un altra causa il cercar di spiegare ad ogni modo col mezzo de’ gesti cose , che per le ragioni addotte di sopra non sono in
eguali alla sublimità dell’argomento. Ma altro è il narrare siffatte cose , altro è l’atteggiarle sotto gli occhi. Orazio ce
93 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo IV. Teatro americano. » pp. 19-25
al canto, e dalle maschere, fece nascere il disegno di formar di tali cose un tutto e un’imitazione più ragionata. L’armi po
decorate, come in Atene. Ma avvegnaché in questo, e in alquante altre cose si rassomigliassero i greci e i peruviani, non di
94 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 288-292
un naturale altero e schizzinoso, ogni momento sentiva e vedeva delle cose spregevoli e schife con l’udito e lo sguardo suo,
oco a dietro l’aveva coperta di tanti applausi ! E il Gozzi doveva di cose di teatro essere intendente non mediocre ; chè la
95 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « [Dedica] » pp. -
ti dell’opera. Oh quanto sono stimabili quegli scrittori che anche in cose di puro piacere discompagnar non fanno le loro ve
to metodo, precisione, aggiustatezza di pensare, finezza di criterio, cose che unite ad un piano e convenevole stile, fan so
’ suoi pisoni. L’opere degli antichi in questo genere (toltone alcune cose , che non sono, so non relative ai costumi de’ lor
96 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 300
stona ; ma essa che ne recitava uno da trent’anni, non voleva studiar cose nuove. Fu allora che il Goldoni pensò comporre un
97 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 763-764
ome. « Procurava – dice il Bartoli – di provvedere il teatro di nuove cose , quindi è che applicò sovente l’ingegno nell’inve
98 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 940
ancora il De Dominicis, vissero miserabilissimamente, e però dipinser cose ordinarie. Furono allievi di Giuseppe Ribera, det
99 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 45
ncia, gesti disconci, difforme venustà, disusati vestimenti, et altre cose non convenienti al grado loro. E in quella del X
100 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 254
ali Piazze del Regno. Condusse la Compagnia sino ad Innsbruck, ove le cose volsero alla peggio per la morte di Maria Teresa
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