ce, Antigone e Virginia. Dalla figura imponente, dal volto leggiadro,
dagli
occhi nerissimi come i capelli, dalla voce forte
per alcun tempo ancora a vagar di compagnia in compagnia, finchè doma
dagli
anni dovè lasciar le scene e rifugiarsi in Genova
one. Ebbe una figlia, Gertrude, la quale, a detta del Bartoli, aliena
dagli
amori, e sol dedita allo studio dell’arte sua, re
dell’amore pastorale in versi di un atto riscosse applausi da’ suoi e
dagli
stranieri per un piano ben condotto e ben colorit
li vedute scrivendo un’ Ifigenia in Aulide tragedia con cori ricavata
dagli
antichi, e Cora ed Alonso componimento posto in m
che ad un saggio ed ottimo attore spettanti sono, tanto si distingue
dagli
altri nell’arte sua, che non cred’io che a’ suoi
l’arte sua, che non cred’io che a’ suoi tempi tanto si distinguessero
dagli
altri gli attori antichi. Molte volte occorre al
r s’avanzi a gran passi nella via della gloria, e mi bisogna spigolar
dagli
egregi che hanno scritto di lei. Sabatino Lopez :
bene. Il pianto a volte la soffoca davvero in scena ; le scendono giù
dagli
occhi le lacrime che essa si beve, e le spezzano
sco IV d’Este ebbe consegnato all’Austria il povero Ciro ; ma salvato
dagli
amici, egli potè darsi alla fuga. Fu poi per le c
re. Non sappiam l’epoca nè della nascita, nè della morte ; ma sappiam
dagli
elenchi, che la società col Pisenti durò dal '26
l’amore re pastorale in versi di un atto riscosse applausi da’ suoi e
dagli
stranieri per il piano ben condotto e ben colorit
sso le reali vedute con Ifigenia in Aulide tragedia con cori ricavata
dagli
antichi, e con Cora ed Alonso componimento posto
itare, come tutti i figli d’arte, appena potè spiccicar parola. Smise
dagli
8 ai 16 anni, per ricominciar poi nel 1873. Fu in
rabili sono dalla caducità di quei pregi, che tanto soglionsi stimare
dagli
uomini nel gentil sesso. » Così Francesco Bartoli
gonsi gli avanzia. Vastissimo secondo Pausania fu il teatro edificato
dagli
Arcadi in Megalopoli. Policleto ne architettò uno
i figura semicircolare arriva il suo diametro a 40 canne siciliane, e
dagli
avanzi chiaramente si scorge che era diviso in tr
rsi in Alba Fucense, e di quelli di Baja, di Alife e di Sessa. Vuolsi
dagli
eruditi Lancianesi che in Ansano, oggi Lanciano,
i, come bene osserva il medesimo Maffei, si rappresentavano solamente
dagli
uomini; e viene ciò con ispezialità assicurato da
ocle. Frinico era rappresentatore e fu, come vedemmo, creato capitano
dagli
Ateniesi in grazia de’ suoi versi che mostravano
semicircolo col suo diametro comprendeva la parte del teatro occupata
dagli
spettatori. In essa seguendo la circonferenza si
di Compagnia secondaria : finchè, travagliato dalla sorte contraria e
dagli
anni, si ridusse a Sassuolo, ove morì verso il 18
i portasse dette armi, e, avvisatone poi il Bargello, fosse da esso e
dagli
sbirri sorpreso e carcerato. Ascoltate il Duca di
sse estemporaneamente nelle gran piazze un tavolato con scene formate
dagli
alberi; nè si pensò a migliorarle se non dopo che
i gli avanzi153. Vastissimo, secondo Pausania, fu il teatro edificato
dagli
Arcadi in Megalopoli. Policleto ne architettò uno
i femminili, come bene osserva il medesimo Maffei, si rappresentavano
dagli
uomini solamente; e viene ciò con ispezialità ass
nico rappresentatore e autore fu, come abbiam veduto, creato capitano
dagli
Ateniesi in grazia de’ suoi versi. Eschilo musico
semicircolo col suo diametro comprendeva la parte del teatro occupata
dagli
spettatori. In essa seguendo la circonserenza si
ua metto qui il seguente sonetto, stampato in foglio volante a Modena
dagli
eredi di B. Soliani. Al merito singolare | della
i Siciliani: Voloni o Volontarii fra’ Tebani: Autocabdali si dissero
dagli
altri Greci orientali: e Fliaci nella Magna Greci
ronia. Figliuolo di Sofrone fu Senarco parimente mimografo commendato
dagli
antichi. Suida lo chiama comico, assicurando che
azione naturale e con un canto parlante il quale sebbene accompagnato
dagli
stromenti non lasciava di appressarsi più al fave
ettacolo ne fu più desiderato. Quindi uscì l’arte pantomimica portata
dagli
antichi all’eccellenza. Avanti di quest’epoca, ci
un ballerino finse di essere percosso, e fu creduto morto e compianto
dagli
astanti , constanta verità si espresse la finta p
se fossero animate. Tali fantocci da’ volgari d’Italia nominati pupi,
dagli
Spagnuoli titeres e da’ Francesi marionnettes, di
llofori presso i Sicioni: voloni o volontarj fra’ Tebani: autocabdali
dagli
altri Greci orientali: e fliaci nella Magna Greci
ronia. Figliuolo di Sofrone fu Senarco parimente mimografo commendato
dagli
antichi. Suida lo chiama comico, e ci dice che eg
zione naturale e con un canto parlante, il quale sebbene accompagnato
dagli
stromenti non lasciava di appressarsi più al fave
ettacolo ne fu più desiderato. Quindi uscì l’arte pantomimica portata
dagli
antichi all’ eccellenza. Avanti di quest’epoca, c
un ballerino finse di essere percosso, e fu creduto morto e compianto
dagli
astanti, con tanta verità si espresse la finta pu
se fossero animate. Tali fantocci da’ volgari d’Italia nominati pupi,
dagli
Spagnuoli titeres e da’ Francesi marionettes, dic
io tanto essenzialissimo. E così Buonamici ogni giorno è accompagnato
dagli
sbirri al concerto e alla recita, e riaccompagnat
nemico dei lazzi volgari, conosce la difficile arte di saper cogliere
dagli
spettatori sensati il desiderato sorriso di compi
ppartient qu’à lui. Il Campardon pubblica ancora due documenti tolti
dagli
Archivi Nazionali, uno concernente la dichiarazio
in Italia e all’estero, e della quale educò i figliuoli. Affievolito
dagli
anni e dalle fatiche, si recò a Genova presso un
ttrice pregevole, e degna di quelle lodi, che liberalmente le vengono
dagli
spettatori concesse. » Ricci Emilia, pisana, nat
alla istanza del 1593, scritta di pugno del Fabbri (V.), ma oltre che
dagli
altri sottoscritta dal Salimbeni per sè e per gli
uno spirito de' più vivi, non raggiunti fin qui. È passato il Tellini
dagli
amorosi ai primi attori e da questi a parti di mi
ilano, e per onorare le Nozze del Conte di Haro, si desse una Comedia
dagli
Uniti il 13 ottobre del 1594, e si sa dal Pagani
il Palazzo d’Apollidon, e l’Arco degli Amanti Leali, argomento preso
dagli
antichi romanzieri francesi169. Che ne sia di tut
ò afferma saviamente uno scrittor francese, che per quanto si esageri
dagli
zelanti antiquari il merito e l’eleganza di tal c
valersi, non si sa per qual modo, d’un gran numero d’argomenti tratti
dagli
autori greci e latini, ch’egli non potea leggere,
Bartolazzi, come si ha dalla spiegazione dell’allestimento scenico e
dagli
argomenti della Finta Pazza di Giulio Strozzi, ra
la stessa persona, è omai fuor di dubbio ; com’è fuor di dubbio che,
dagli
esempj che ne dà il Bartoli, e più specialmente i
quistarsi l’indulgenza del pubblico col seguente discorso che traduco
dagli
Annali del Teatro italiano di D’Origny. Signori,
si nascondeva il caldo poeta livornese Braccio Bracci. O bella fata
dagli
occhi d’amore, chi v' ha insegnato a piangere e p
ol titolo In Memoriam, quanto fu scritto e stampato nelle sue esequie
dagli
amici, dalla critica, dall’ arte tutta.
da G. A. Spinelli, stampato poi nel giugno a Modena in foglio volante
dagli
eredi B. Soliani. Al merito della valorosa signo
rapita in estasi mi sento l’alma non sazia del gradito incanto, ancor
dagli
occhi, se'l tuo duol rammento, involontario mi di
uropa le principali regole del verisimile, nè che si sprezzino se non
dagli
stolti. Chi in tanta luce ardirebbe presentar sul
ntiene un titolo che non finisce mai, e un’ azione di 1300 anni, cioè
dagli
anni del mondo 3138 sino a’ tempi di papa Onorio
mali ignara giovinetta – io ti conosco alla modesta ilarità che spira
dagli
atti umìli – al semplice del volto atteggiamento,
Ricoveratosi a Venezia, si fece maestro di recitazione, finchè, vinto
dagli
anni e dai fastidi, abbandonò il mondo la mattina
sostenendo le parti di primo attor giovine, fino a che, incoraggiato
dagli
applausi e dai consigli de’concittadini, esordì a
e e la Pupilla di Kotzebue : e solevasi affermare più tardi, non solo
dagli
spettatori, ma da’comici stessi, che ove egli non
in riposo, vagheggiando l’idea di quella grande compagnia drammatica,
dagli
allestimenti scenici non più veduti, che doveva s
grande importanza. Bella di volto e di persona, dalla voce metallica,
dagli
occhi espressivi, attraeva a sè ogni specie di sp
ne finalmente in cui la vanità è la passione per eccellenza fomentata
dagli
usi politici per nasconder agli occhi loro il sen
loro. Molti codici, dove si contengono le poesie loro, vengono citati
dagli
eruditi, i quali, benché siano antichi, non salgo
orta di musica e di poesia, oppure s’abbiano l’una e l’altra ricevuta
dagli
arabi per mezzo dei catalani, io non mi affretter
ciute ad essi. Gli esempi, che s’adducono non sono tratti da loro, ma
dagli
Spagnuoli, e quelli non sono anteriori alla metà
sciute egualmente da’ normanni, da’ goti, e da più altre nazioni, che
dagli
arabi dominatori. Ora se non è possibile imitar u
ingua non ancor ben purgata dalle siciliane maniere, e di far cantare
dagli
altri, e cantar egli stesso i suoi componimenti.
cotanto naturale e filosofico quanto ne sembra a prima vista, poiché
dagli
esempi rimastici chiaramente si scorge essere sta
terra l’ombra d’Apicio, la quale annunziò cantando esser venuta colà
dagli
abissi affine di condir le vivande e d’illeggiadr
tini, dai Greci, dai Celti, dai Persiani o dai Chinesi egualmente che
dagli
arabi, poiché essendo l’accennata divisione appog
icurarci l’autore, che un siffatto costume si derivasse ai provenzali
dagli
arabi, e non dagli altri popoli? V. «La struttura
che un siffatto costume si derivasse ai provenzali dagli arabi, e non
dagli
altri popoli? V. «La struttura e il meccanismo de
iun popolo in particolare. Non so quanto solidi saranno essi riputati
dagli
altri; quanto a me non vi so trovare maggior ferm
conosciuto egualmente da normanni, da goti e da più altre nazioni che
dagli
arabi dominatori.» Che da molte nazioni fosse con
ca ed una raccolta di tuoni, e che gli Spagnuoli e i Francesi presero
dagli
Arabi alcuni strumenti musicali; fondando su ques
enti musicali dai Greci, dai Latini e dai settentrionali dal paro che
dagli
arabi. Peggio per noi se il facile contentamento
i nostri valentuomini di questo secolo. Che i Greci ricevuto avessero
dagli
Etruschi diverse cerimonie ed istituzioni religio
po de’ Ludi si rappresentavano nel Foro dove con statue e pitture che
dagli
amici, ed anche dalla Grecia soleano gli Edili Cu
nte de’ Greci deesi più che ad altro attribuire al poco onore, in cui
dagli
antichi bellicosi Romani per lungo tempo (secondo
a, ch’è parte goffa, altro diletto non aveano, se non quel che nascea
dagli
atteggiamenti ridicoli di Michelagnolo ; e per al
A provarlo (egli dice) “si posson recare alcuni bei monumenti tratti
dagli
Statuti della Compagnia de’ Battuti di Trevigi er
lla morte esser corrotte, che invidia ve n’avranno Uomini e Dei. Cosi
dagli
occhi sbandirete il sonno, e condurrete a più sic
no nel Teatro Greco, e con tessitura novella, nè ricavata servilmente
dagli
Antichi. Vedreste ancora che, quantunque varie Co
ne, da’ Filodossi, da’ Timoni, dalle Amicizie, argomenti così lontani
dagli
Antichi, e caratteri da colorirsi così diversamen
olpi teatrali, situazioni, satire, ridicolo, tutto nuovo, tutto tolto
dagli
originali di que’ tempi, e non già una rancida co
recetti Aristotelici non ebbero coraggio di scuotere il giogo imposto
dagli
sterili interpreti di Aristotile”. E da ciò che n
che dica lo spettatore ciò vedendo, se ciò accade in luogo praticato
dagli
altri della Casa, che avverrà in parte più secret
are: l’ingegno non conosce altro entusiasmo, che il cammino insegnato
dagli
Attori. E con tutti questi soccorsi si producono
la poesia teatrale, la quale pure da gran pezza coltivavasi in Italia
dagli
osci, e dagli etruschi, ed anche con più felice s
rale, la quale pure da gran pezza coltivavasi in Italia dagli osci, e
dagli
etruschi, ed anche con più felice successo da i p
quale viene fuori esprimendo il suo timore di esser veduto dal Sole e
dagli
Dei, e prega Pistetero a coprirlo d’un parasole.
iù degna di notarli in tal commedia é il giuoco di teatro che risolta
dagli
sforzi che sa il coro impiegato a tirare alcune c
ione naturale e con un canto parlante, il quale, sebbene accompagnato
dagli
stromenti, non lasciava di appressarsi più al fav
ne desiderava lo spettacolo; e quindi uscì l’arte pantomimica portata
dagli
antichi all’eccellenza. Avanti quest’epoca, cioé
a incolpar i lettori di malivolenza né d’ingiustizia (frase inventata
dagli
autori infelici per vendicarsi dal giusto disprez
roprio dispregiandole essi stessi, e cercando che vengano dispregiate
dagli
altri: somiglianti appunto a que’ satiri che ci d
grandi autori, dal consenso presso che unanime delle colte nazioni, e
dagli
scritti di tanti uomini illustri, i quali o come
latura vien preceduta da una definizione del dramma cavata unicamente
dagli
abusi, da parecchie osservazioni triviali, da pre
“A provarlo (egli dice) si posson recare alcuni bei monumenti tratti
dagli
Statuti della Compagnia de’ Battuti di Trevigi er
il cambiare il volto a seconda degli affetti, mal potevasi esprimere
dagli
antichi Roscii, Esopi, Satiri, Neottolemi con que
il cambiare il volto a seconda degli affetti, mal potevasi esprimere
dagli
antichi Roscii, Esopi, Satiri e Neoptolemi con qu
ne se fortunato o sciagurato, in cui i primi attori spremevan lagrime
dagli
occhi degli uditori, e i brillanti facevano smasc
disprezzo, non riconoscendo nella grande artista una sola delle doti
dagli
altri decantate. Giovanna Balletti si sposò il 20
lomatico senza saperlo di Scribe, con tal successo, che a poco gli fu
dagli
accorti capocomici passato il repertorio intero d
ure ineffabili, che la tolser dalle scene incurvata dal dolore, e non
dagli
anni, ella avrebbe potuto come Alamanno Morelli r
no i doveri della religione e delle leggi con molte opinioni adottate
dagli
uomini, ed in tal contrasto, quando più ci farebb
i filosofi, e valent’ uomini che ne ragionano consommo vantaggioa che
dagli
schiamazzi delle cicale letterarie che declamano
tivo, prosatori ed altri vocaboli che gli furono vigorosamente notati
dagli
Amici del Friuli e di Venezia come difettosi e ig
gegnose commedie erudite l’Impresa d’Amore rappresentata sin dal 1600
dagli
Accademici Amorosi di Tropea, e le Spezzate Durez
ragionare, e per chi solo sa ripetere come oriuolo i giudizii portati
dagli
esteri su i nostri scrittori, favellandone iniqua
rta ha per avventura qualche carattere particolare, onde si distingua
dagli
altri comici, come Raffaele si distingue da Miche
media elegantissima che s’intitolava la Puttana di Babilonia esaltata
dagli
antiquarj ma sfuggita all’esame de’ moderni per e
tarsi in teatro l’aringa fatta da Antonio al Popolo Romano riferitaci
dagli
scrittori20, spiegandovi un patetico risentito e
simile? Non sa il Sherlock quanti aspetti diversi prenda l’eloquenza
dagli
oggetti e dalle circostanze? Non comprende l’enor
e fossero i patti offertigli. Secondo i Fratelli Parfait, seguiti poi
dagli
altri, la richiesta del Re fu causata forse dal f
e l’altro del Miles gloriosus di Plauto (16 febbrajo 1515), recitato
dagli
Accademici Immortali, con una « comedia nova, fen
no i doveri della religione e delle leggi con molte opinioni adottate
dagli
uomini, ed in tal contrasto, quando più ci farebb
ri filosofi e grand’uomini che ne ragionano con sommo vantaggio 5 che
dagli
schiamazzi delle cicale letterarie che declamano
iconide sostantivo, prefatori ed altri vocaboli che gli furono notati
dagli
Amici del Friuli e di Venezia come difettosi e ig
ropo, perchè non furono questi la prima volta ricevuti favorevolmente
dagli
spettatori. Ma la storia pronta a diradar ogni ne
’arte, non erano in nulla da meno di quelli spontaneamente conseguiti
dagli
attori privilegiati dalla natura ; e non è piccio
ta per modo che la diversificano, non che dalle cose soprannomate, ma
dagli
stessi componimenti drammatici greci e latini, a
Verso la metà del secolo Secco Polentone, o Sia da Polenta, il quale
dagli
scrittori di que’ tempi vien comunemente chiamato
estratto di due commedie terenziane destinate ad esser rappresentate
dagli
scolari del Collegio. Nel 1486 s’impresse in Ulm
ed il bisogno divenne lusso; e nacque da ciò la bell’arte esercitata
dagli
Agatarchi e da’ Numisii, insegnata da’ Vitruvii,
to divino lavoro i primi savii Lino, Museo, Orfeo trassero gli uomini
dagli
spechi solinghi alle città, gli additarono un Ent
rie degli eroi e le grandi imprese si conservarono nelle loro colonne
dagli
Egiziani, e fra Germani, Celti, Goti, e Peruviani
Italiano va a piacere con più ragione degli altri, se più commozione
dagli
Franzesi, e più gravità dagli Spagnuoli prenderà
ragione degli altri, se più commozione dagli Franzesi, e più gravità
dagli
Spagnuoli prenderà in prestito nelle Scene. Di qu
, che i fonti del diletto nelle belle lettere e nelle arti non furono
dagli
antichi pienamente esauriti, che la barbarie dei
tà, affogano la voce del cantore in maniera che poco o nulla si sente
dagli
uditori. Ed ecco che invece di andar insieme la m
to. Qualunque eroe, qualunque eroina si trovi nello stesso caso verrà
dagli
stromenti dipinta nella guisa medesima. Que’ trat
gni inflessione, non ogni accento della umana favella era da imitarsi
dagli
strumenti, così non era proprio del cantore l’esp
presenza l’amato Tiridate perché la sua virtù la costrigne a levarsi
dagli
occhi un sì caro e sì pericoloso oggetto, ma nell
, il cui suono tenero, armonioso e flebile m’ha cento volte strappate
dagli
occhi le lagrime e gettato il mio spirito in una
parte così disprezzata del melodramma un interesse neppur sospettato
dagli
altri compositori. [23] Rispetto ai recitativi ob
opostole dal poeta, prendendo dalla melodia il disegno, e il colorito
dagli
strumenti. Conseguentemente a siffatto carattere
vero comune a tutte le arti d’imitazione, qual’è la maniera osservata
dagli
odierni compositori nel lavorare le arie? Pensier
na per quanto sia ella sublime, forte, o patetica, e per quanto venga
dagli
attori maestrevolmente rappresentata. Gli antichi
. Differiscono tanto gli odierni spettacoli scenici di Costantinopoli
dagli
antichi e da’ nostri, quanto da Atene il borgo di
rodotta in Provenza. Laonde noi quì distingueremo sempre i Provenzali
dagli
Spagnuoli; tanto più che ci sembra ingiusta e sco
rodotta in Provenza. Laonde noi quì distingueremo sempre i Provenzali
dagli
Spagnuoli; tanto più che ci sembra ingiusta e sco
Cavalletti-Tessari Carolina, nata in Gorizia il 1794
dagli
artisti drammatici Francesco e Gaetana Cavalletti
itico sulla natura del dramma musicale. Differente che lo distinguono
dagli
altri componimenti drammatici. Leggi sue costitut
essive: appunto come i grani d’oro assottigliati, e ridotti in foglia
dagli
artefici, i quali, come dice l’Abbate Terrason, p
nsiste nel mantenerlo nell’errore costantemente. Guai se cade il velo
dagli
occhi! Guai se i critici vengono a destarlo dal s
alla illusione, disponendo la prospettiva secondo il piano stabilito
dagli
altri due. Ma dove la musica non vi si opponga, i
nti teatrali assai diversa da quelle, che sono state assegnate finora
dagli
autori. Non consiste, siccome vogliono alcuni, ne
né come gli affetti, che svegliar mi debbe il primo, si differenzino
dagli
affetti che svegliar mi debbe il secondo. né tamp
e particole eteree di diversa natura; la diversità de’ tuoni proviene
dagli
urti differenti che le corde aeree ricevono dai c
egnose commedie erudite l’ Impresa d’amore rappresentata sin dal 1600
dagli
Accademici Amorosi di Tropea, e le Spezzate durez
nare, e per chi non sa se non ripetere come oriuolo i giudizj portati
dagli
esteri su i nostri scrittori, favellandone iniqua
orta ha per avventura qualche carattere particolare onde si distingua
dagli
altri comici, come Raffaello si distingue da Mich
viliti negli esercizj più immondi, spregiati nella società, scherniti
dagli
scrittori amici dell’ umanità86, non mai si giuns
ra non possiam dire precisamente l’anno del primo melodramma recitato
dagli
eunuchi, avremo almeno stabilito che l’epoca dell
e musicali. Accenneremo solo di passaggio che Alessandro Guidi Pavese
dagli
Arcadi convertito alla buona poesia, scrisse prim
tragiche e comiche; e queste si videro in un tempo stesso abbandonate
dagli
attori accademici e dagl’ istrioni o commedianti
e los cuellos de las esposas, volendosi spiegare che si distaccarono
dagli
amplessi delle consorti, benchè separar le bracci
stacolo che si oppone al suo corso; ma passi ciò. Non si capisce però
dagli
spagnuoli, come un pantano possa dirsi vil altivo
edico Tedesco riferisce che nella China si mette a una certa distanza
dagli
Attori un Coro di Musica, che regola da lungi le
tona, i quali gli diedero il nome di Euripide per la celebre vittoria
dagli
Ateniesi di loro compatriotti riportata sopra i P
iliti negli esercizii più immondi, spregiati nelle società, scherniti
dagli
scrittori amici dell’umanità b, non mai si giunse
ra non possiam dire precisamente l’anno del primo melodramma recitato
dagli
eunuchi, avremo almeno stabilito che l’epoca dell
e musicali. Accenneremo solo di passaggio che Alessandro Guidi pavese
dagli
Arcadi convertito alla buona poesia, scrisse prim
presentazioni la settimana, al celebre teatro dei Gonzaga, illustrato
dagli
affreschi del Mantegna. L’Adelia, al fianco di un
ano, a Padova, a Venezia, a Trieste ; nè gli applausi ch’ella strappò
dagli
stessi avversari, quando nella primavera del’45 f
dopo Pasqua. Anche in questo secolo troviamo i misteri rappresentati
dagli
ecclesiastici e scolari in Inghilterra; anzi essi
ropo, perché non furono quelli la prima volta ricevuti favorevolmente
dagli
spettatori. Ma la storia pronta a diradar ogni ne
eparabile dall’ azione, dipendendo il successo di esse esclusivamente
dagli
attori che dànno loro maggiore o minor pregio sec
proprietà sparse prima nel mondo morale o nel fisico, e raccolte poi
dagli
artefici sotto ad un determinato concetto, costit
iva un cumulo di piaceri maggiori assai di quello che ne risulterebbe
dagli
stessi originali imitati; nulla avendo di strano
se chiama di concerto, mi rapisce, mi commuove, m’incanta, mi strappa
dagli
occhi le lagrime e mi sveglia appunto quelle stes
naggio suppone forse troppo di studio e di gusto perché deva sperarsi
dagli
automati canori che si chiamano virtuosi di music
voce del cantore, morto ch’ei sia, il voler giudicare del suo merito
dagli
scritti che restano è lo stesso che giudicare del
o la parola greca eidin quanto la latina cunere le veggiamo adoperate
dagli
Antichi in un senso troppo generico applicandola
una sensazione che la sensazione stessa, ma ch’esso fosse conosciuto
dagli
Antichi non cel lascia dubitare Marziano Cappella
uoni sono opportunissimi a esprimere l’agitate passioni che s’imitano
dagli
attori in iscena, ma non hanno quella melodia che
re considerabile, né si comprenderebbe come la voce potesse pervenire
dagli
uni agli altri se non si sapessero i mezzi onde s
. Ne faccia testimonianza il pianto, che il canto ambrogiano espresse
dagli
occhi di Sant’Agostino, come narra questi nelle s
la maniera di scriver il proprio nome. Se alcun talora si distingueva
dagli
altri il suo sapere consisteva in una scienza di
si in terra per coltivar queste, e ingentilir quelle favoreggiato poi
dagli
usi politici, e ravvivato dalla possente influenz
ere supremo sotto velami corporei, gl’iddi non si distinguevano molto
dagli
uomini: anzi, ponendo mente alle assurdità e ai v
lica tradizione, che la natura loro non liberava gli dei né i Semidei
dagli
affetti perversi, e dalle inclinazioni, onde vien
, ond’erano ingombrate la musica e la poesia, non sortisse alle volte
dagli
strumenti qualche suono, il quale penetrasse più
benefico influsso. È opinione avverata dalla esperienza e confessata
dagli
oltramontani eziandio, che il ridente cielo dell’
ici che siano, e la stessa abilità ne’ maestri, si osserverà tuttavia
dagli
orecchi imparziali ed esercitati la soavità del s
arte così necessaria all’ottima riuscita del dramma, si vide disposta
dagli
uni e regolata dagli altri con incomparabile maes
all’ottima riuscita del dramma, si vide disposta dagli uni e regolata
dagli
altri con incomparabile maestria. Non più si coll
sercizio di verseggiare anteriore allo scrivere in prosa. Cominciando
dagli
ebrei, l’opera letteraria più antica sono i due c
educe agevolmente dalle storie particolari di ogni teatro. Cominciamo
dagli
orientali. Prima che altrove, gli spettacoli scen
tro Frinico figliuolo di Melanta, il quale per tal tragedia fu punito
dagli
Ateniesi con una multa di mille dramme. Questo Fr
nella commedia nuova da cui passarono alla latinaa. Si trovano citate
dagli
antichi venti delle favole di Anassandride, bench
inio era conosciuto in teatro col nome di Flaminione per distinguerlo
dagli
altri Flaminj della Comedia italiana. Egli era no
imiglianza e ragione i versi ch’ella profferisce si sentono benissimo
dagli
spettatori, e non da Romolo. Nel 1726 La Motte vo
oramento de’ caratteri di Eteocle e Polinice contro l’idea lasciatane
dagli
antichi. Qual pro da un cangiamento che mena il p
trario è l’amor di Elettra all’idea del di lei carattere tramandatoci
dagli
antichi; intempestivo e senza connessione è quell
non era, ei ti salvava. Oimè! del pianto che in sì larga vena, Sgorga
dagli
occhi miei, ti bagno il volto. Va, non t’indeboli
a materia della Zaira colla tragedia di Othello, che l’Inglese ricavò
dagli
Ecatomiti del Giraldi Cintio. Un eccesso di amore
mentre i Parigini si affollavano ad ascoltarlo, ed in seguito veniva
dagli
altri popoli pregiato, imputarono ad errore l’int
iene che è suo re. Quest’eroismo si applaudì in teatro, ma si criticò
dagli
eruditi cui parve che un carattere dipinto per qu
s che ignorava molto meno di lui della storia, narrò ciò che si trova
dagli
storici riferito. Fu nel secondo giorno a ² il co
o componimento teatrale, si rappresentò in Heidelberg a’ 24 di agosto
dagli
scolari che vi manteneva l’elettor Federigo detto
Job Anna, nata il 16 maggio del 1805 a Napoli
dagli
artisti Serafino Fonti e Matilde Ragazzini, roman
enato di sensi, e quando rinvenne, si trovò nel suo letto, circondato
dagli
amici, tra i quali si potè contar da quel punto i
storpiassero in così fatto modo che né il significato loro si capiva
dagli
ascoltanti, né quelli si curavano di esprimere la
ro ricerche. Per veder come riusciva in pratica il nuovo ritrovato fu
dagli
altri spinto Ottavio Rinuccini a comporre una qua
ma ch’io non trascrivo intieramente per esser troppo lunga, e perché
dagli
squarci di sopra recati può il merito del Rinucci
ggiorni dilettosi de’ campi Elisi, gli orrori del Tartaro accresciuti
dagli
spaventevoli lamenti degl’infelici tormentati, bo
colare arriva il suo diametro a quaranta canne Siciliane; e si scorge
dagli
avanzi chiaramente che era diviso in tre ordini t
si in Alba Fucense, e di quelli di Baja e di Alife e di Sessa. Vuolsi
dagli
eruditi Lancianesi che in Ansano, oggi Lanciano,
vvenne nell’opera) senza averne avuto esempio? E se l’avessero tratto
dagli
antichi, non ci avrebbero essi informato di sì no
retendere che le prime bellezze teatrali avessero i Francesi imparate
dagli
Spagnuoli. Antonio Ongaro nel 1582 produsse una f
gno. a. Non si tocchi l’Aminta (si dice nelle Lettere di Virgilio
dagli
Elisii). Gli si perdonino i suoi difetti, per non
enne nell’opera, senza averne avuto l’esempio? E se l’avessero tratto
dagli
antichi, non ci avrebbero essi informato di sì no
retendere che le prime bellezze teatrali avessero i Francesi imparate
dagli
Spagnuoli. Antonio Ongaro nel 1582 produsse una f
gno. 136. Non si tocchi l’Aminta (si dice nelle Lettere di Virgilio
dagli
Elisj). Gli si perdonino i suoi difetti, per non
ica? Ben dovrebbe sapere l’Apologista le fatiche durate tratto tratto
dagli
eruditi Antiquarj per assicurarsi della natura de
cconto è verace, e autenticato dalle prove, da’ passi degli Autori, e
dagli
Scritti stessi de’ riferiti Drammatici (che quì n
o suo componimento teatrale, si replicò in Heidelberg a’ 24 di agosto
dagli
scolari che vi manteneva l’elettor Federigo detto
più se ne sentiva bisognevole. E codesta protezione, avvertita subito
dagli
altri comici, fu cagione di chiacchiere non inasp
del suo Teatro Italiano (Torino, Paravia, s. d.), e quelle che traggo
dagli
Scritti inediti di Antonio Colomberti, attore ass
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