/ 189
1 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 492-494
re il suo, o i suoi personaggi nel Sior Serafin Bonigolo, ad esempio, dai Storti del Dolo, vestito tra l’antico e il modern
ori pregievoli come il Gandini, il Mingoni, il Vedova : a poco a poco dai villaggi della Svizzera si passò alle grandi citt
lmo Privato, vi è anch’oggi, e vi starà per un pezzo, amata e stimata dai compagni, dal pubblico, dalla stampa, per la dolc
la bontà dei costumi, per l’amore e il rispetto dell’arte. Nacquer dai coniugi Borisi Armando e Maria : quello, divenuto
2 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quarto »
ello in castello, da città in città, accompagnati dalle loro moglie e dai loro figliuoli, a imitazione degli antichi Rapsod
es”, o “Trovatori”, “Canterres” quelli che cantavano i versi composti dai primi, e “Giullares” ovvero siano “Giocolieri” co
, che venivano a loro servigio, cominciarono a farsi conoscere di qua dai monti, ove insieme colla maniera loro di poetare
e, che gli Italiani facevano uso della musica strumentale profana fin dai tempi della famosa Contessa Matilde. Ma la gloria
i, hassi ogni ragione di credere che siffatta usanza conosciuta fosse dai provenzali anche prima del 1100, sino alla qual e
tigio non si scorge d’imitazione. Niuna favola arabica posta in versi dai provenzali, niuna question filosofica, delle qual
o voluttuoso d’una bella quando sospira alla fragranza aromatica, che dai boschi della Idumea schiude il vento Imperador de
o Imperador dei deserti, l’arco iride ad un ponte levatoio fabbricato dai numi per mantener il commercio fra il cielo e la
gran difetto era quello d’essere troppo uniforme, e di sembrar fatta dai poeti sopra un unico getto. Gli argomenti delle l
ne rendevano la mollezza assai più scusabile. Pure volendo giudicare dai frammenti che ci restano, essi ci fanno vedere tu
di poesia, converrà dire che il ramo della ragione poetica coltivata dai provenzali, indi trasferito in Italia ne produces
’esaminare le varie forme che prese dalle circostanze, dalla voluttà, dai costumi. Cresciuta la lingua italiana, crebbe par
ione, che una libera ed espontanea emanazion del talento. Ciò si vede dai nomi che diedero i primi Italiani alle stanze di
Italia appresso ai principi, e tanta autorità ne acquistarono di qua dai monti massimamente nel perfezionar il contrappunt
Gaffurio e gli altri partigiani di Guido, fu alla perfine abbracciato dai più valenti Italiani46. Frate Pietro d’Uregna dim
ntovati che possono chiamarsi di prima classe, molti vi furono di qua dai monti peritissimi nell’uno e nell’altro genere. E
nte altre, delle quali parlano a lungo gli eruditi. Dagl’intermedi, e dai cori passò la musica ad accompagnar qualche scena
ni, dalle canzoni alle maggiolate, canti carnascialeschi e madrigali, dai madrigali ai cori e agl’intermezzi, e da questi f
Andres, e la giusta stima che ho de’ suoi talenti, non mi dispensano dai rispondere a quanto si è compiaciuto di scrivere
presi ad imitare da essi.» Quest’asserzione è positivamente smentita dai fatti. Non una, ma più volte si trova nelle poesi
» Con questa bella logica si potrebbe far venire la poesia provenzale dai Latini, dai Greci, dai Celti, dai Persiani o dai
bella logica si potrebbe far venire la poesia provenzale dai Latini, dai Greci, dai Celti, dai Persiani o dai Chinesi egua
ca si potrebbe far venire la poesia provenzale dai Latini, dai Greci, dai Celti, dai Persiani o dai Chinesi egualmente che
bbe far venire la poesia provenzale dai Latini, dai Greci, dai Celti, dai Persiani o dai Chinesi egualmente che dagli arabi
la poesia provenzale dai Latini, dai Greci, dai Celti, dai Persiani o dai Chinesi egualmente che dagli arabi, poiché essend
e fecero i Greci e i Latini, e se cotal misura e quantità fu ignorata dai provenzali, dunque non si può dire, che i versi d
co delle leggi e della religione indiana conservato con tanta gelosia dai Brachmman, o bramini era un articolo, che prescri
el regno rappresentando i loro rozzi spettacoli, e che protetti prima dai signori furono poi sotto Carlo Magno condannati d
sull’orizzonte nel mezzo giorno. Che in particolare fosse conosciuto dai normanni, e dai goti, io lo dissi appoggiato alle
nel mezzo giorno. Che in particolare fosse conosciuto dai normanni, e dai goti, io lo dissi appoggiato alle rispettabili au
me se gli Spagnuoli e i francesi non avesser preso strumenti musicali dai Greci, dai Latini e dai settentrionali dal paro c
pagnuoli e i francesi non avesser preso strumenti musicali dai Greci, dai Latini e dai settentrionali dal paro che dagli ar
francesi non avesser preso strumenti musicali dai Greci, dai Latini e dai settentrionali dal paro che dagli arabi. Peggio p
azione a me, che trovo introdotta la musica strumentale in Italia fin dai tempi della Contessa Matilde, cioè più d’un secol
ie.» 51. [NdA] L’accennato argomento era il tema solito a proporsi dai Greci nelle tenzoni o combattimenti poetico-music
3 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 534-535
ti, e nella quale scrisse anche il Molino alcune barzellette ispirate dai preparatori della battaglia di Lepanto. Dettò in
op. cit.). 11 Maggio 1567. S. E. ha fatto recitare oggi una comedia dai Gratiani. 18 » » Heri si fece nel palazzo del S
4 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article »
secolo scorso. Fu lodato e stimato non solamente dal pubblico, ma sì dai comici, e morì nel miglior tempo della sua vita a
5 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo sesto »
a l’implacabil Nettuno, che scuotendo col tridente le mura, le faceva dai fondamenti crollare. S’Enea abbandona Didone è pe
musulmani dopo la morte loro, non altronde ebbero principio se non se dai voli dell’inquieta imaginazione avvivata dal desi
la custodia più gelosa di loro, e il combatter per esse, e il ritorle dai rapitori, e il farsi molti un punto d’onore caval
della propria fievolezza pregiassero molto i cavalieri prodi e leali, dai quali oltre l’istinto naturale del sesso, attende
, e dalla voga che avea preso nel popolo quel maraviglioso tramandato dai settentrionali, nacquero i romanzi in verso e in
eggono fellonie de’ malandrini severamente punite, provincie liberate dai tiranni e dai mostri, cortesie, e prodezze impare
e de’ malandrini severamente punite, provincie liberate dai tiranni e dai mostri, cortesie, e prodezze impareggiabili de’ p
aveala dettata in Atene il suo pittoresco e sublime autore, ma quale dai torbidi fonti della setta alessandrina a noi si d
el Creatore, comparve nei libri di que’ metafisici non diversi in ciò dai poeti un altro universo fantastico pieno di emana
se che si esporranno nel capitolo ottavo, rimase nella sua mediocrità dai tempi del Caccini e del Peri fino a più della met
6 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
cinque anni di sregolatezze ogni avere della povera vedova. Consunto dai vizj, morì improvvisamente a Trieste la primavera
7 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
estare una mensa lautamente imbandita ». Nell’Arlecchino perseguitato dai quattro elementi Giovanni Roffi rinnovò la comica
8 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 84-85
lla Filodrammatica del Teatro Nazionale, Alessandro Emanuel, ammirato dai pregi della bionda attrice, la scritturava per le
sò prima attrice assoluta nella Compagnia di Cesare Rossi, osteggiata dai più, che vedevano in lei nelle grazie del viso, l
9 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
cipio a un corso di recite con un prologo in versi (stampato in Siena dai torchi di Francesco Rossi), esaltante la città di
10 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Santi Virginia. Nacque il 1836 a Senigallia dai coniugi Sassoli, poverissimi. Carlo e Margherita
11 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo secondo »
a voce considerata in se stessa non è altro che l’aria sospinta in su dai polmoni, la quale introducendosi per canale, che
revoli, secondo che più o meno dura l’espirazione dell’aria, che esce dai polmoni. Attalchè tutte le regole che si danno pe
vate, che dalla continua osservazione di ciò che succede in natura, e dai diversi alzamenti, o abbassamenti di voce, dalla
a quai fonti siano derivati i successivi cangiamenti ad essa avvenuti dai Romani in quà, potrà egli a mio giudizio rinvenir
stata l’Italia né tutta intiera, né lungo tratto di tempo soggiogata dai barbari, la favella italiana ha potuto conservar
o non dee tutta ripetersi dal latino parlare o dal settentrionale, ma dai rottami ancora della lingua italica primitiva ant
della lingua italica primitiva anteriore alla latina, e che formavasi dai dialetti etrusco, indigene, osco, greco, sabino,
i dialetti etrusco, indigene, osco, greco, sabino, e tant’altri usati dai rispettivi popoli che abitavano questi paesi. Di
come Dante fu il primo ad aggiugner la robustezza purgando la dizione dai Gotici e Latini avanzi che vi rimanevano nelle ru
ntoppo; che le consonanti più ruvide, e meno musicali tanto adoperate dai Latini, dai Francesi e dai popoli settentrionali,
le consonanti più ruvide, e meno musicali tanto adoperate dai Latini, dai Francesi e dai popoli settentrionali, come sarebb
iù ruvide, e meno musicali tanto adoperate dai Latini, dai Francesi e dai popoli settentrionali, come sarebbero “f, p, t, c
12 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 478
, fu tra'partigiani del Menotti, e a Correggio fu minacciato di morte dai contadini reazionarj, dopo che Francesco IV d’Est
13 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »
la strada ad altrui di avvezzar le orecchie, corrotte per tanti anni dai giuochi inetti di certi moderni comici, alla grav
14 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
fianco di tanto maestro, coprir degnamente il suo posto, festeggiata dai pubblici vari d’Italia e forestieri.
15 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 46
esi a sostituirlo, e quivi si trovava ancora nell’ '83, ammiratissimo dai comici e dal pubblico per la prontezza di spirito
16 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 52
e des farces et moralitez les plus exquises. Da un documento estratto dai Registri del Municipio, in data 12 dicembre 1530,
17 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 320
. Esuberante di vita, ricca d’ intelligenza, benevolmente accolta dai pubblici come una gentile promessa, ella avrebbe
18 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Marianna, che da lui educata all’arte riuscì a farsi molto apprezzare dai vari pubblici sì nelle commedie e nei drammi, sì
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 513-514
rti di generico primario e di primo attore ebbe tanti schietti encomj dai giornali e dai pubblici nostri e forestieri, mett
primario e di primo attore ebbe tanti schietti encomj dai giornali e dai pubblici nostri e forestieri, metto qui una nota
20 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 605
59 il ruolo di caratterista in Compagnia Pezzana e Marchi, applaudito dai pubblici migliori. Scioltasi la compagnia, si scr
21 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
pugnale ch’ebbe, quattro dita più su del cuore, da mano sconosciuta, dai quali non si riebbe più mai compiutamente. Le pri
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Napoli con la Sadowski e Majeroni, e il '68 con Zoppetti e Vitaliani, dai quali si sciolse per passare a seconde nozze col
23 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 552-
le uscite di scena a improvvisazioni convenzionali, che gli fruttavan dai pubblici poco educati al bello frenetici applausi
24 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1002
morì, a Rovigno d’Istria, il 12 gennaio 1859, assistito amorosamente dai fratelli d’arte, e dal figlio Luigi. Parte del
25 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
rgis, ufficiale delle guardie, in mezzo a un cumulo di noje procurate dai rancori della famiglia di lui che non voleva quel
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 693
assoggettò ; e poco dopo, la notte del 26 agosto 1874, morì compianto dai parenti ed amici. L ’attore Carlo d’ Antoni detta
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »
Arcelli Ferdinando. Nacque l’anno 1817 dai Conti Arcelli di Piacenza. Per rovesci di fortuna
28 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 331-332
in Milano, verso il 1845, non ancor tócco i cinquant’anni, compianta dai pubblici e da’ fratelli d’arte che amavano in lei
29 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1044
ersona, di volto piacente, benchè di collo un po’ corto, dalla voce e dai capelli d’oro, adorna di abiti e di gemme come un
30 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 205
ri, con cui si recò a Parigi. Fu, ancora per un triennio, scritturato dai soci Fabbrici e Petrelli ; poi, sposata l’egregia
31 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 400
ta, Ottavio. Tornò a recitare in Provincia ; e finalmente, accasciato dai malanni, fe'l’ultimo ritorno a Parigi verso il 17
32 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 240
e, fattosi il marito a sua volta capocomico, rigenerato materialmente dai non pochi guadagni, e moralmente dall’amore e dal
33 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 730
demoniata donna morì alle 2 ½ del mattino del 1° maggio 1821, e si ha dai conti del Del Buono, il quale omai viveva con lei
34 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 769
ca, aspettare l’età maggiore ; giunta la quale, infatti, e realizzato dai parenti tutori ogni suo avere, si scritturò subit
35 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 800
viaggi, e morì celibe e povero nel 1872 a ottantadue anni, assistito dai fratelli. Felice fu capitano di mare, e viaggiò
36 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 991
l ’60 ; e insieme a Giulia vive oggi colà della pensione assegnatagli dai figli Francesco ed Arturo.
37 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 360
ce che ogni sera si facevan dimostrazioni di giubilo, si sventolavano dai palchi banderuole, s’intrecciavano pezzuole bianc
38 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 449-450
l Valle di Roma e al Manzoni di Milano la Fedora, e n’ebbe assai lodi dai critici maggiori quali D'Arcais e Ferrigni (Yoric
39 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 679
contraddizioni. Il Mercurio di Francia dell’agosto 1741, seguìto poi dai fratelli Parfait, dice ch'egli fu molto applaudit
40 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 723
za, tutta la dolcezza dell’indole sua, sa farsi ammirare e applaudire dai pubblici di ogni specie, al fianco della sua egre
41 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 362
Bernieri Teresa. Nacque a Correggio il 18 novembre 1827 dai coniugi Andrea Bernieri e Martina Morselli, benes
42 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 565
e, alle quali è tornato oggi dopo un anno, salutato con gioia sincera dai compagni d’arte e dal pubblico.
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 413
di Eleonora Duse, a fianco della quale si fa specialmente apprezzare dai vari pubblici nostri e forastieri, sì nell’Armand
44 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 310-312
iossasco e Benevello, potè pel corso di oltre venti anni far ammirare dai più disparati gusti del pubblico italiano un vero
pio del secolo di una mediocre compagnia, e morto a Torino, sovvenuto dai fratelli ; Elisabetta (la madre ?) e Carlo, Nicol
45 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Osservazioni »
oesia, la musica e gli spettacoli furono per molti secoli considerati dai Greci e dai Latini come oggetti di politica e di
sica e gli spettacoli furono per molti secoli considerati dai Greci e dai Latini come oggetti di politica e di religione. S
Xenchia. GIORNALISTA. [20] «Se poi talvolta sono malamente eseguiti dai guastamestieri (che abbondano in ogni professione
ndo l’estrattista se i nostri drammi sono talvolta malamente eseguiti dai “guastamestieri” gli è perché il poeta e il compo
Dunque quando “migliorarono” i drammi greci furono malamente eseguiti dai “guastamestieri”. Dunque quando “peggioravano” fu
i assicura che i grandi attori della Grecia fiorirono successivamente dai tempi d’Eschilo fino ai tempi di Filemone e di Me
a lira le muraglie di Tebe come dicesi d’Anfione, o il farsi ubbidire dai delfini, come si racconta da Arione. Ma non sono
quando i musici ubbidivano religiosamente alle leggi prescritte loro dai poeti. Non replicherò le pruove, che trovansi esp
estrina e Carissimi, due compositori che sono stati ricolmati di lodi dai più accreditati scrittori di musica non meno stan
ggiungere ancora che siffatta usanza troppo intemperantemente imitata dai seguaci di Metastasio ha recato ancora un gran da
é gli conoscon benissimo; e sanno ancora distinguere gli aurori buoni dai mediocri, e non li pongono tutti a sacco, come ha
iello ecc.? E se ognuno che coltiva una professione vuol distinguersi dai compagni, desidera di esser grande piuttosto coll
A. ha resa giustizia a una quantità di professori viventi separandoli dai mediocri torna da capo, sostiene che la maggior p
» RISPOSTA. [78] Il giornalista somiglia a quel Margita sì celebrato dai maestri di rettorica del secolo scorso, il quale,
la dovuta giustizia ad una quantità di professori viventi separandoli dai mediocri, sostengo poco dopo che «la maggior part
st’ultima proposizione cadesse su quegli stessi maestri ch’io separai dai mediocri, il giornalista avrebbe ragione di dire
erebbe risposta. Circa i guadagni e le perdite che ha fatto la musica dai tempi del Pergolesi e del Vinci insino a’ nostri
entre se il dramma sarà ben accompagnato dalla musica e bene eseguito dai professori, toccherà assai di più.» RISPOSTA. [9
mi di Metastasio fossero ben accompagnati dalla musica e ben eseguiti dai cantanti, senza dubbio ci moverebbono di più che
emplice, onde si forma la maggior parte del dramma, è così trascurato dai maestri e dai cantanti, che non può ned eccitare
si forma la maggior parte del dramma, è così trascurato dai maestri e dai cantanti, che non può ned eccitare la curiosità d
nza; giacché lo stato d’un’arte in un secolo, e presso ad una nazione dai più si misura, e non dai pochi. E siccome i Cheri
n’arte in un secolo, e presso ad una nazione dai più si misura, e non dai pochi. E siccome i Cherili, gli Iperboli, e i Car
o lo è presentemente.» Ora se la nostra musica “ha sempre guadagnato” dai tempi di Pergolese e di Leo infino al presente, e
46 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 711-720
nel suo Poëte sans fard contrappose i due seguenti epigrammi riferiti dai fratelli Parfait (op. cit.) : Sur le portrait de
e. Il costume di Mezzettino – dice Riccoboni – trae la sua origine dai disegni di Callot (V. il Mezzettino dei Balli di
, talor servo di Ottavio, e talora di Cintio. Maurizio Sand riferisce dai fratelli Parfait il seguente aneddoto, che traduc
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 915-921
, vostra io sono ; in questo suol nudrita, nei domestici esempi e più dai segni de’ vari effetti ch’ io leggeavi in volto,
aggi poetici (Firenze, Carli, 1813) alla Fiorilli e a Belli-Blanes, e dai quali tolgo la medaglia qui retro, son versi di T
a rosata Freme ed alzasi un grido ! oh ! Come poi, Se fuor discioglie dai purpurei labbri Accenti, che cercar le vie del co
48 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Avvertimento al lettore per la presente edizione »
ttorica e la filosofia dell’arte, quelle parti cioè le più trascurate dai moderni musici, ma le quali io giudico essere le
49 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 238
oda recitare il verso tragico cadenzato, come i sonetti si recitavano dai novizii di Parnaso, era una rediviva figlia di Ro
50 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 564
ia si recò più volte a Milano, ov’ebbe onori e applausi, come si vede dai seguenti passaporti comunicatimi gentilmente dal
51 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 59
., mostrò a quale altezza avrebbe potuto salire : s’ebbe onori e lodi dai critici migliori, e Paolo Ferrari, Filippi, Arbib
52 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 
o pure aspettare in Bologna, a ciò possano tutti i compagni dipendere dai commandi dell’ A. Sua.
53 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 412
che oggi vive, cieco e vecchio, a Forlì, soccorso di quando in quando dai pietosi compagni d’arte.
54 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 326
di Virginia Marini, in Compagnia di Alamanno Morelli facendosi notare dai compagni e dal pubblico per la elettezza dei modi
55 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 756
, e specialmente L'Aulularia di Plauto, in cui fu riconosciuto, anche dai più severi, artista sommo. A proposito dell’inter
56 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 259
ondo per la grande spontaneità, acquistata su quelle scene, ricercato dai migliori capocomici. Fu parte integrante della Co
57 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 267
primo, del precedente, e buon caratterista anch'esso, fu scritturato dai migliori capocomici, insieme a sua figlia Elena,
58 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 754
colpito assieme a lei dal morbo inesorabile. Poveri artisti ! Lontani dai parenti vecchi, da' figli adorati, spinti quasi n
59 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 11
esentò Il Gran Los-Rios Assassino delle Alpi, con Pasquale spaventato dai Masnadieri (Pasquale era Giuseppe Guagni) e nella
60 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 251
rammarico. Nel secondo caso, che accadeva non di rado, era costretto dai moti nervosi o di mal celata insofferenza, o di a
61 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 330
o Dorati. Traeva, a rovescio di quel che si farebbe oggi, le commedie dai balli più applauditi di Gioja e Viganò, come il P
62 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1014-1015
o artista, che fu il ’28 scritturata per un triennio qual prima donna dai soci Petrelli e Fabrici. Passò da questi con Romu
63 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 385
Robotti Antonietta, nata a Como il 1817 dai conjugi Rocchi, fu raccolta, educata e amata qual
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 676-677
to a Venezia un Francesco Colleoni di Brescia, giovane elegantissimo, dai modi eletti, dalla fisionomia aperta, secondo amo
65 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 507
ondano, all’ecclissi del sole, ed ai segni del zodiaco, rappresentati dai fuochi sopraddetti, spieganti in generale le glor
66 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 614
i non trovata. Della morte di Bartolommeo Cavalieri ecco l’atto tolto dai Registri di S. Giovanni Laterano (1699-1787) in M
67 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — 1636, ai 5 di giugno. » p. 603
a Lucilla costante di Silvio Fiorillo, rappresentata a Milano il 1632 dai Comici Accesi, fosse scritta per la Trenta, e da
68 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 661-662
ucati al mese, che è oggi a un dipresso quello di un generico. Uscito dai Fiorentini il '61, si scritturò con Alamanno More
69 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 969-973
iagurati, patriota caldissimo, nacque a Venezia il 5 ottobre del 1817 dai coniugi Antonio, veronese, e Luisa Ciappi, senese
ge che attraversando un breve si, ma pericoloso canale irto di scogli dai due lati, avendo quasi la forma di un collo d’imb
i tutti i marinaj ; ed ognuno può immaginare il terrore e il tremito, dai quali tutti furono invasi, sentendo il legno cola
70 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosesto »
ella palestra per indurarsi alla fatica, nelle campagne per implorare dai numi l’abbondanza delle raccolte, fra le mura dom
ione sappia svegliar negli animi degli spettatori la novità che nasce dai diversi incidenti somministrati dall’argomento169
ere del cuore per darmi in contraccambio quello degli occhi? I Greci, dai quali gl’Italiani si vantano d’aver tratto il lor
le tragedie in iscene oin atti, nomi che noi abbiamo appresi soltanto dai latini autori. Ballavano essi, egli è vero, nella
a parte più interna del teatro si scopri. Sopra una gran nube portata dai venti si vide l’Apparenza vestita a colori cangia
fugge dall’isola di Calipso, fu il primo a introdurre l’usanza di qua dai monti, dove prese gran voga e trovò maestri bravi
are re dei Romani, il simulato rifiuto del lottatore, le trame ordite dai congiurati? Come far sentire la gradazione divers
llo di cui ne soggiungo in appresso la descrizione, il quale passando dai teatri di Francia in quelli d’Italia viene dai fa
one, il quale passando dai teatri di Francia in quelli d’Italia viene dai facoltativi considerato come il modello dei balle
va del mare. Ivi le fanciulle non più impaurite si lasciano ammansare dai rapitori, mangiano, beono, e si trastullano con l
fanno sì spesso e senza verun discernimento il ballo chiamato “alto” dai facoltativi, il quale per ogni buona ragione dovr
interesse.» Quindi è che gli eroi della favola o della storia imitati dai ballerini fanno presso a poco la stessa figura ch
a poco la stessa figura che i personaggi d’una tragedia rappresentata dai burattini, non comparendo meno sconcio né meno ri
ri a segno di costringerli (come lo dice un antico autore) ad alzarsi dai sedili, e abbandonar lo spettacolo subito che com
ti a misura che gli sente. Nella rappresentazione ella è circoscritta dai sensi, e per conseguenza non può spaziare al di l
Omero in più luoghi delle sue opere mi dipinge gli dei poco dissimili dai mortali, hanno eglino pelle, carne ed ossa come a
71 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimoterzo »
le bambocciate, alle caricature e a’ falsi ornamenti. Si lodano bensì dai maestri dozzinali, ma non si studiano, non s’imit
le, innanzi a cui spariscono i pregiudizi, come le nebbie dardegigate dai raggi del sole. [5] E incominciando dall’uso che
umentale, pare a me che la perfezione alla quale si è voluto condurre dai moderni da mezzo secolo in quà abbia contribuito
il Petrarca. [17] La quinta conseguenza è relativa al non osservarsi dai maestri colla dovuta accuratezza lo scambievole r
tà derivante dalla diversa giacitura e tensione che ricevono le corde dai tasti fino al ponticello, e da questo fino alla c
del recitativo semplice italiano è quello d’essere troppo trascurato dai maestri, i quali contenti d’accompagnare di quand
lla declamazione ordinaria e quello della melodia. Rare volte s’imita dai maestri il naturale andamento della voce, e la le
posta una lunga mossa di violini e di viole accompagnati dall’oboè e dai corni, la quale separa con un frapposto intervall
a né dalla particolare opinione di un qualche scrittore di musica, ma dai fonti inesauribili di quel vero comune a tutte le
[29] Mi dica ora di grazia un compositore di buon gusto non prevenuto dai pregiudizi dell’usanza, o da quelli dell’arte, ch
aramente vedere la poca filosofia colla quale vengono regolati di qua dai monti gli spettacoli quanta questa: che il caratt
vitto e spettacoli Panem et Circenses. Ogni anno s’eseguiscono di quà dai monti più d’un mezzo centinaio di rappresentazion
fetto contrario. Ognuno che coltiva una professione vuol distinguersi dai compagni. Desideroso di esser grande piuttosto co
altrui, cerca d’avanzarsi nella sua carriera per sentieri non battuti dai concorrenti. Quindi l’amore della singolarità, il
ella singolarità, il disprezzo per gli antichi metodi, il discostarsi dai maestri e il creder che hanno fatto meglio di lor
72 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquinto »
tti della morale, della legislazione e della politica, come si faceva dai Greci, né trovandosi oggimai animata da quello sp
ratteri di Ecuba, Oreste, Edipo, od Ajace. Ma per un difetto prodotto dai costumi ora dominanti fra noi, la poesia non osa
ppocrisia è per la virtù153. [9] Questo abuso è stato poi abbracciato dai compositori drammatici perché favoreggia mirabilm
mporta a lui della unità di pensiero e d’argomento tanto raccomandata dai gran maestri? Che della semplicicità de’ mezzi, d
discernere il falso dal vero, e più diffìcili a lasciarsi sorprendere dai prestigi della fantasia.                        
altresì ha gran luogo ne’ suoi componimenti, ma si trae per il comune dai fonti della storia, e i costumi e i riti de’ popo
i moderni italiani che vorrebbero trasferire alla poesia accompagnata dai suoni le leggi medesime di stile che voglionsi pe
o dal desiderio di vendicar i Mani de’ Greci trucidati in altri tempi dai persiani, lo che ad un atto di giustizia o di pat
che fosse spinto Alessandro, ma da macchinale furore eccitato in lui dai prestigi d’un musico e dalle istigazioni d’una co
auco descritta da Platone, la quale posta sul lido del mare era stata dai flutti talmente battuta e corrosa che non vi si s
ella mia perdita, così mi permetterete che vi dia alcuni suggerimenti dai quali non vi dovrete dipartire. «Non vorrei che i
73 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 879-880
li soltanto sappiamo che intrapreser l’arte dei genitori, come appare dai due documenti che qui riferisco : Ser.ma Altezza
74 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 160
a Venezia, si fece maestro di recitazione, finchè, vinto dagli anni e dai fastidi, abbandonò il mondo la mattina del 9 febb
75 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo terzo »
si facevano nei teatri. Ora in niuno di cotai luoghi potea impararsi dai primi cristiani la musica, perché l’uno, e l’altr
no allora i cristiani una musica a lor modo inventare, perché essendo dai gentili ferocemente perseguitati, vedeansi astret
lchè, quando i cristiani divennero padroni de’ paesi dianzi posseduti dai gentili, si trovarono quasi affatto sprovveduti d
nto fermo, o vogliamo dire canto ecclesiastico usato nella chiesa fin dai primi secoli: lo che ei fece raccogliendo gli sca
nfessioni. San Gregorio papa, rigettando molte cantilene parte venute dai barbari, e parte licenziose che dalla musica effe
da lui, egli è certo che si trovano csempi dell’uno e dell’altro fin dai secoli nono e decimo,23 Si pretende ch’egli aggiu
omini: anzi, ponendo mente alle assurdità e ai vizi attribuiti a loro dai poeti , chiunque avea fior di senno dovea pregiar
altri che avevano la figura d’anime ignude, le quali erano tormentate dai primi con fuochi, ed altre pene orribili a sentir
Però il Pontefice Marcello Secondo avrebbe scacciata vergognosamente dai templi la musica come cosa profana, se il celebre
76 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo nono »
uovo nel pessimo; certo è che il cuore riacquistò i suoi diritti, che dai sensi gli erano stati ritolti, e che la musica da
onoscere che la sola maniera d’eternar il lor nome e di farsi adorare dai posteri è quella di rendersi veramente utili alla
arono alla francese, il qual costume durò per più di vent’anni di qua dai monti fino al principio del secolo presente, chec
che ebbe origine dal più grande armonista che mai ci sia stato di qua dai monti, spiccava principalmente nell’artifizio e m
poca quanto l’eccellenza e la copia de’ cantori, che fiorirono di qua dai monti. Infatti come sarebbe possibile, anzi a che
zio, di Francesco Feo, di Alessandro Scarlatti, e di Niccolò Porpora, dai quali uomini valentissimi non meno nella pratica
ità insomma, la rarità e il pregio delle quali viene stimato soltanto dai conoscitori, scrissero il nome di questa cantatri
e protetto, e mentre il nome di tanti figli dell’opulenza disprezzati dai saggi e ben degni di esserlo, mentre quello di ta
] Morì di trentatré anni. Alcuni affermano che di veleno preparatogli dai maestri di cappella suoi rivali. Quantunque ciò n
77 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 213-214
rti di primo attor giovine, fino a che, incoraggiato dagli applausi e dai consigli de’concittadini, esordì alle Logge di Fi
78 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 298-299
e ritentata la prova, passò progressivamente, nè con maggior fortuna, dai servi ai mami, ai secondi amorosi, ai brillanti,
79 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 358-359
i pregio, mortagli dopo brevissimo tempo. Pippo Bergonzoni, allettato dai grandi successi che ottenevan dovunque le fiabe m
80 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. -596
na, Luigi Rocchetti e Luigi Parrini. Fu poi scritturato pel ’22 e ’23 dai soci Assunta Perotti e Luigi Fini ; pel ’24, qual
81 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 654-655
Venturelli e da Natalina Salvatori il 18 agosto del 1816, come appare dai registri parrocchiali della chiesa prepositurale
82 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 664
orte di Finocchio a Lione, mentre era in viaggio per Parigi, l’abbiam dai fratelli Parfait per detta di Antonio Riccoboni,
83 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Tavola di Stato – 13 dicembre 1769.Tavola di Stato – 7 febbraio 1770, » pp. 5-6
e fu messo in carcere, poi assolto, per constatata provocazione, come dai due documenti che trovo nell’Archivio di Modena.
84 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Dato in Modena dal Nostro Ducal Palazzo questo di 16 xmbre 1753. » p. 72
to attuale Servitore di Sua Altezza Ser.ma Francesco &. Partendo dai Nostri Stati per portarsi altrove Antonio Marches
85 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 482-483
do aggravarsi della malattia di lei, e dovè, scioltosi amichevolmente dai compagni, tornare in patria. Mortagli poco dopo l
86 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo settimo »
rimi a introdurle in Italia, sappiamo ancora che erano conosciute fin dai tempi di Francesco I, il quale fece venir da Fire
festini la corte, ove gran nome s’acquistò il Baltassarini conosciuto dai Francesi col nome di Beaujoieux colle sue leggiad
r testimonianza non solo la memoria delle canzonette arabiche cantate dai mori, ma componimenti spagnuoli eziandio posti so
e ha la moscovitica di particolare, si è che la poesia veniva esclusa dai loro componimenti musicali, perocché i russi non
87 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 4
il primo della serie Biancolelli tradotta dal Gueullette e pubblicata dai fratelli Parfait, (Histoire de l’ancien Théâtre i
88 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 936-937
zioni teatrali, egli solo sarebbe bastato per far riempiere ogni sera dai più intelligenti dell’arte, non che dal popolo, i
89 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 686-687
45) col titolo di Primo medico di Verona, compianto da tutti, fuorchè dai medici. Il Vitali aveva in Compagnia un Casali e
90 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — (Ferdinando Martini, Al teatro. Firenze, Bemporad, 1895). » pp. 78-82
e e delle compagne nelle ore di ricreazione. Balzò di punto in bianco dai silenzi del chiostro alle lusinghe della scena, i
del suo conversare, che la di lei casa era in ogni città frequentata dai più rinomati ingegni in Arti, Scienze, e Letterat
91 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 476-477
arte per alcun tempo : vi tornò fiorente ancora, e ancor bene accolta dai pubblici, ma conducendo sempre vita travagliosa a
92 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 356
ro francese ci guadagnerebbe qualche lavoro di Marivaux, ben recitato dai nostri artisti, e massacrato oggi da codesti buff
93 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo duodecimo »
amente veduto in quello del dramma. Ma la nostra imitazion distaccata dai principi religiosi, naturali e politici che soste
’origine del teatro le azioni drammatiche furono talmente considerate dai Greci, che secondo la testimonianza del giudizios
in Roma, ed ascoltando ivi il famoso Miserere del Palestrina eseguito dai cantori della cappella pontifìcia senz’altro orna
nosciuta e barbara musica richiama alla vita il moribondo abbandonato dai medici. Le sue magiche intuonazioni hanno la virt
e adopera una musica che imita il canto dei diversi uccelli ingannati dai suoni omogenei che fa egli sentire nel silenzio d
tti dorico, ionico, eolico ed attico, che indifferentemente s’usavano dai loro scrittori, per mezzo dei quali le cose che n
ositori, e la scrupolosa esattezza altresì con cui venivano adoperate dai poeti secondo il diverso oggetto che prendevano a
curo giudizio122. [22] Ma da un complesso di ragioni indirette cavate dai fatti si diduce che i Greci mostraron nell’uso ch
ume fu tramandato a noi da quei poeti e musici antichi chiamati Bardi dai settentrionali, parola che, secondo lui, signific
nostra misura, ma per le ragioni allegate finora anche gli altri che dai grammatici vengono chiamati anfimacri, anfibrachi
ntorno alla misura del tempo nella poesia, che quanto ci vien narrato dai grammatici intorno al valore quantitativo delle s
e chiama siffatta invenzione «quella spezie di musica tanto biasimata dai filosofi, e in particolare da Aristotile nell’ott
94 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — 27 sett.bre 1808. » pp. 50-51
edoni ; dopo il quale anno, probabilmente, morì in Piacenza prostrato dai rimorsi e dalla fame.
95 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 307-309
a passione, volle accompagnarlo : ma, creduta fuggiasca, fu inseguita dai parenti, e, raggiunta a Sarzana, ricondotta a Gen
96 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 524-525
aceva agire i pupi con commedie da lui stesso improvvisate. Destinato dai parenti alla musica, un bel giorno gettò in un fo
97 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 657-659
ima attrice giovine. Ma ragioni d’interesse lo tolsero dopo varj anni dai suoceri per fare una società con Antonio Feoli, c
98 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 379-381
cenda con Carlo Monti ed Eugenio Cazzola. Fu il ’60 con Prina e Asti, dai quali si sciolse per pagare alla patria il suo tr
99 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 418-419
alais (vol. I del Teatro di Gherardi) fu rappresentato la prima volta dai comici italiani del Re all’ Hôtel de Bourgogne il
100 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 722-723
el 1701. Esso fu il primo ad avvertir la marcia de’ nemici in Italia, dai quali ebbe poi manomesso ogni suo avere ; e il Ca
/ 189