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1 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Dato dal nostro Palazzo di Porto, li 2 Giugno 1612. » p. 293
ielli) rappresentava da solo un’intera commedia. Del valore di lui ci fanno fede le varie licenze accordategli dal Duca di Ma
r comedie senza portar segno alcuno al capello o in altri luoghi come fanno gli altri ebrei eccetto che in Mantoua doue uogli
2 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Delle scene »
dell’arte dell’edificar le case; ma, presa la natura come esemplare, fanno quanto sanno d’imitarla nella irregolarità e vari
ome pendoli in aria, di cascate d’acqua, di caverne e di grotte, dove fanno giocare variamente il lume; e là ti ricrea una ve
elli edifizi che nelle acque si specchiano. Dal sito il più orrido ti fanno tutto a un tratto trapassare al più ameno; né mai
ti giganti impiccoliscon dipoi e diventan nani di mano in mano che si fanno innanzi ed all’occhio più vicini. Lo stesso è del
sto autore, il quale mostra assai meglio quanto egli valesse, che non fanno tutte le invenzioni che vanno attorno di lui inta
3 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO ULTIMO. Conchiusione. » pp. 300-303
e il gusto? Vi sono poi certe farfacce buffonesche che costano poco e fanno talvolta gran romore sulla scena, dalla qual cosa
inesperti dedurre una falsa conseguenza (e la deducono in fatti e ne fanno pompa) e fuggir la fatica necessaria per mettersi
4 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 343
tere che sostiene, una prontezza vivace, ed i modi suoi graziosissimi fanno distinguerla per un’ attrice pregevole, e degna d
5 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 390-391
ilitò, e sui quali si modellò, la sua attitudine e il suo buon volere fanno sperare assai bene del suo artistico avvenire.
6 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 543-544
ecol d’ora, in la Città de'Gigli, gli anni, che con più sei cinquanta fanno , nacque al mondo Domenico Somigli. Nacqui, e pos
7 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 750-751
nte. A Milano siamo stati all’opera buffa, ove canta la Morichelli, e fanno l’opera che faranno a S. Moisè che ha per titolo
8 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo secondo »
ticolazione ed articolazione, e alla felice mescolanza delle medesime fanno sì che la poesia italiana, ove maneggiata venga a
za, che scorgesi in questi e simili esempi si debbe argomentare, come fanno alcuni critici francesi, i quali si compiacciono
scani formano un suono, ch’io assomiglierei volontieri al romore, che fanno le penne degli augelli nel tempo, che spiccano il
iviene fra gli altri nello Speroni, nel Dolce, e nel Casa, i quali ti fanno sfiatare i polmoni prima che arrivi a terminar un
trovano frale parole toscane: «Che le continue terminazioni in vocale fanno una musica molto sgradevole», quando le principal
gono esse giudici inappellabili, mescolandosi nelle regole del bello, fanno perder il gusto delle cose semplici, perché non s
colto d’Italia cioè del fiorentino nel pronunziare in “ca”, dov’essi fanno assai più sentire la gorgia; che la frequenza di
9 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 958-966
oja, compreso le spese della venuta loro da Venezia e per ritornarsi, fanno L. 2205. Il ’24 e ’25, secondo un documento pubb
nteressi non si partirà dalla Franceschina, e suo marito che in tutto fanno tre parti manco un quarto ; e dove è un’altra ser
lingua per terra io, la moglie, la madre, figliuoli e servitore, che fanno in tutto quatordeci persone. Mi perdoni V. S. se
10 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquarto »
le causa, ma tra il quale gl’inconcepibili progressi della corruzione fanno pur nascere più di una spiritosa avvocata, pregan
cento naturale. [9] Una folla di corollari luminosi e brillanti mi si fanno innanzi dopo l’enunciato problema, sui quali però
zia de’ cantori in questo genere è venuta l’accusa che vari scrittori fanno al canto moderno di non convenire cioè in alcune
che le grazie puramente musicali sfoggiate al di là d’un certo segno fanno svanire l’illusione ch’è l’anima dell’interesse t
iffatto fenomeno dalla impressione più gagliarda che i suoni musicali fanno sui nostri nervi, o dalla compiacenza che risulta
i la dubbiezza dello spirito nata dal contrasto dei motivi che gli si fanno innanzi, l’anima concentrata nella sua irresolute
gono altro oggetto fuorché se sole, e gli ornati aggiunti in tal caso fanno il medesimo effetto che le nuvole frapposte a cie
llo che dovrebber fare i cantori, ho detto appunto quello ch’essi non fanno . Come se avessero in qualche scrittura fatta per
ccagionando i maestri, i quali coi rivolgimenti inaspettati del basso fanno aberrar la voce in luogo di guidarla. Sarà vero t
ne i cantanti, che quasi sempre lo cantano male oltre l’inciampar che fanno in mille altri vizi, i quali nulla hanno di comun
musica, non perché manchi questa di eccellenti qualità, ma perché ne fanno una pessima applicazione. [48] Diffatti se l’imit
da caccia? Oh! Che sì che Giovenale nel vedere la strana violenza che fanno i cantori al senso comune avrebbe avuto ragion di
entrambe che lusingano grandemente il nostro amor proprio, perché ci fanno vedere la nostra superiorità rispetto agli altri)
11 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 355-357
ni osserviamo i diversi mostri, che mascherati di soave apparenza, si fanno i tiranni dei nostri affetti, e tutto sfigurano i
12 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 31-32
i disgusti ch'io prouo dà questa turba di Compagni sregolata, non mi fanno ricadere, spero di ritornare con salute à riueder
13 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 11-12
a nuova a Venezia, poichè – aggiunge – in questa Dominante, se non si fanno cose nuove, e non vedute, non si fa mai bene il n
14 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Della maniera del cantare e del recitare »
bio di Achille o di Ciro, che sono da essi rappresentati sulle scene, fanno ogni lor potere di trarla d’inganno e di certific
portarla a dovere, che è il gran secreto di muovere gli affetti, non fanno quasi studio niuno. Pensano in contrario che tutt
15 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 23-39
ecise che quivi più non si ammettessero se non che musici eunuchi. Si fanno ancora nella China alcuni concerti di musica, e q
te, o Padre, che io consacri questo mudhacu, i cui fiori rosseggianti fanno comparire questi boschi tutti di fuoco» «Can. «O
16 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « AVVISO A’ LEGGITORI. » pp. 237-240
p. 177. v. 31. fuor dubbio fuor di dubbio p. 187. v. 25. che fanno che fa uno p. 199. v. 11. di buon secolo
17 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 414-417
e fa che morte m’urta se vago vuogo, e se sto fermo formo affanni, e fanno che me liga e laga la fina funa, che me strinze e
18 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XII. Confronto Apologetico della Opera Italiana, e della Commedia Spagnuola. » pp. 149-181
stantemente, producendo con esso su’ cuori quegli effetti, che non ci fanno sperare i moderni? Non ignoravano questi valent’u
conseguenza il Cantabile degli Attori evirati, sono le cose, che gli fanno detestare la Musica teatrale; altrimenti egli ado
ta da loro, e da quei svaporati cervellini, che io diceva, i quali si fanno lecito inveire contro il Canto teatrale! Egli è u
ascondigli, delle case che si compenetrano? introduce i Buffoni, come fanno gli Arlecchini Spagnuoli, a trattar famigliarment
ere i quadri di Raffaello e di Tiziano, ed al provare gli effetti che fanno nell’animo suo quelle immagini? Io non dubito, Si
i nella filosofante colta Nazione Inglese, ad onta delle mostruosità, fanno le delizie del Popolo Britanno. Gl’inverisimili a
19 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquinto »
vaghezza, novità od interesse ci ricompensassero dei sagrifizi che si fanno del buon senso in grazia del canto; terremmo allo
ode oltramontane, che tanta grazia aggiungono al portamento e vieppiù fanno apparire le naturali bellezze e la vivace leggiad
preso ad affitto. «Voi altri poeti avete certe regole di stile che vi fanno lambiccar il cervello per tornire acconciamente u
poco la gloria di regnare senza rivali sul teatro buffo italiano. Mi fanno pensare in tal guisa il Teodoro re di Corsica, e
oeta che si sono rappresentate nell’imperial corte di Vienna e che ci fanno desiderare di vederne sortire altre molte dalla s
i facciano ni piccoli né grandi più di quello che sono coloro che gli fanno o che gli ricevono, e si riducono ad una moda, co
saluto, una riverenza.» Che avrebbe poi detto s’avesse saputo che si fanno persino pei cocchieri e pei cuochi, e che persin
20 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « NOTE E OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 316-325
era pietra di paragone de’ componimenti ingegnosi è l’impressione che fanno nell’animo de’ leggitori. Bisogna però esser dota
ri ciarlatani, empirici ed istrioni, che a’ nostri giorni han fatto e fanno grandissima fortuna in Parigi, vi sono con carroz
21 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Indice. » p. 443
, in Grecia faceano da Attori gli stessi Poeti 28. 88., in Firando lo fanno i Nobili e i Sovrani 15., così anche nei Perù 22.
VII. Opitz tratta di alzar questo teatro 287. Grisio e Lohenstein il fanno ricadere 288. E i Principi si servono dell’Opera
io Leto insegnano a recitare i Drammi e per opera de’ Cardinali Riarj fanno rappresentare azioni teatrali in Roma 197. 198. n
22 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XII. Teatro di Aristofane. » pp. 16-140
e cose vedute in aria quando ha volato. Si prepara un sacrifizio e si fanno nuove preghiere alla pace. All’odore del convito
astarlo: differenti in ciò totalmente da certi pedanti moderni che si fanno gloria di esagerare tutti i difetti degli antichi
r Teonoe figlia di Proteo. Dopo ciò il finto Menelao e la finta Elena fanno vista di ravvisarsi e riconoscersi. Ecco un dialo
edie, e sono più loquaci di Euripide? Bac. Sono tutti cianciatori che fanno vergogna al mestiere. Questo squarcio ne dà la s
ro delle Rane, le quali coll’ingrato gracidare Brecececex coax coax fanno montar la stizza a Bacco. Questa scena molto cort
se un rapace come Simone, diventano lupi; se il poltrone Cleonimo, si fanno cervi; ed ora che hanno aocchiato l’effemminato C
za niuna bassezza porta seco, come quelle degli altri Comici, i quali fanno uso di vesti lacere….. per far ridere i fanciulli
ni per noi perdute accrescevano pregio alle finzioni di Aristofane, e fanno in generale rimaner la copia francese superata pe
ri schiavi dalla di lui presenza, si fa bello di quello che gli altri fanno di buono, accusa e calunnia i compagni, e ne carp
ngo tempo, e di giovarti struggomi. Ecco poi le offerte che essi gli fanno a gara: Salc. Oimè, tu siedi in queste dure piet
rati per acquitar credito; divenuti poi ricchi cangiano costume, e si fanno impostori falsi doppii nemici veri ed amici appar
enza dubbio ha prodotto Ὶππεις, cavalieri, per lo nobile uso che essi fanno del cavallo. E se questa madre vuol chiamare il f
23 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 40-58
sercizii ginnici spagnuoli, come corse di tori e giuochi di canne; si fanno combattimenti navali sul gran fiume che bagna la
e suggerito dalla viltà della gelosia nazionale ? Tutto ciò e peggio fanno i rigiri degl’invidiosi, da’ quali viene il merit
24 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 28-41
esercizj ginnici Spagnuoli, come corse di tori e giuochi di canne: si fanno combattimenti navali sul gran fiume che bagna la
ine suggerito dalla viltà della gelosia nazionale? Tutto ciò e peggio fanno i rigiri degl’ invidiosi, da’ quali viene il meri
25 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo II. La Poesia Drammatica a imitazione degli antichi rinasce in Italia nel Secolo XIV. » pp. 188-193
il dominio di Verona, e ne reca egli medesimo alcuni versi che non ci fanno desiderar molto di vederne il rimanente. Questi s
26 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO III. Spettacoli scenici della Russia. » pp. 38-46
bra questa la via reale a conseguir l’intento. Bello è vedere ciò che fanno nelle colte nazioni gli attori distinti; ma una s
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 109-112
icazione F. Martini). Notizie comunicate alla I. R. Polizia di Milano fanno credere che egli abbia introdotto, o restaurata i
28 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosesto »
el quale allora è portata al maggior grado quando le parole e le idee fanno l’effetto dei colori. [5] C’è non per tanto l’elo
arse mute ove solamente coi gesti senza una minima parola al mondo si fanno intendere con tanta gratia e con tanta sodisfatio
serio e dal patetico al buffo, e quasi a colpi di verga incantata mi fanno all’improvviso passare dalle sponde del Tevere do
doglio e chi s’abbandona ad una spensierata allegrezza. Balli dove si fanno gambettare gli esseri meno a proposito traendo da
ita agli spettri (lo che pur si concede ai pittori ed ai poeti) ma si fanno vedere dibattendosi in iscena colle donne come ne
ove non cercavi che il pantomimo. Ciò si scorge ora nell’adoperar che fanno sì spesso e senza verun discernimento il ballo ch
cché in ogni circostanza, in ogni situazione, in ogni carattere ti si fanno avanti colla testa sempre alzata ad un modo, coll
indi è che gli eroi della favola o della storia imitati dai ballerini fanno presso a poco la stessa figura che i personaggi d
e di parlare e non quella di suonare, il sentir poi gli strumenti che fanno in certo modo da interlocutori, non va disgiunto
29 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 88-117
a tutti gli spettatori, accio che non cagionino di quei tumulti, che fanno souente coloro, li quali, per esser più lontani,
le fin all’ultime sillabe. senza lasciarsi mancar la uoce, come molti fanno , onde spesso lo spettatore, perde con gran dispia
rtu generalmente, de insegnar meglio alcuni ignoti suoi concetti, che fanno comparir il poema piu garbato, et i suoi recitant
magiore l’ efficacia delle parole, che quella de i gesti. et fede ne fanno quelle comedie mute, che in alcune parti di europ
n alcune parti di europa si costumano, le quali, con gl’ atti soli si fanno cosi bene intendere, et rendono si piaceuole lo s
o, per non saperle io trouar piu proprio nome, simile al repetere che fanno nelle scole i fanciulli, quando dinanzi al lor pe
i moderni per propria autorita le diuidono] et i chori che in esse si fanno da poeti, sogliono seruire per quella parte, che
30 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LETTERA dell’autore all’editore. » pp. -
che si vuol fare? Non tutti esser ponno sì alti da toccare, com’essi fanno , le sublimi volte del tempio dell’Immortalità; ed
31 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VI. Teatro Greco. » pp. 66-74
drammatici Greci p. 440 del l’edizione di Parigi. a. Di tre Cherili fanno menzione gli antichi. L’Ateniese quì nominato fu
32 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 199-202
voci sciogliete alte e festive, Odisio e Onofrio, a sollevare i cori, fanno nascer d’onor le Aonie Dive bella gara tra voi, C
33 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 556-560
nge nella Reggia, e se il comico va fuor di misura, su la schiena gli fanno la fattura.
34 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo sesto »
a poesia italiana, e contribuì non poco ad illeggiadrirla. Testimonio fanno i poemi del Pulci, del Boiardo, del Berni, dell’A
la di romanzi francesi, frutto della dissolutezza e dell’empietà, che fanno egualmente il vituperio di chi gli legge, e di ch
o di gran penetrazione di spirito, e d’altre qualità abbaglianti, che fanno quasi obbliare le sue detestabili scelleraggini.
35 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Venezia il 31 10bre 1837.E il 14 novembre : » pp. 389-402
rri – Voller padre e Colombini brillante ; di questi due ultimi mi si fanno grandi elogi – la coppia Pedretti che non abbando
e fama, di legarsi a de’ speculatori senza fondi i quali ci pagano se fanno denari e falliscono all’occorrenza, e senza nulla
e fanno denari e falliscono all’occorrenza, e senza nulla arrischiare fanno commercio della vostra capacità e del vostro sape
36 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 149-268
di scrocconi, di tagliacantoni, di mezzani, di paltonieri, siccome la fanno in Aristofane Ercole, Bacco, Mercurio91. Essendo
cose vedute in aria quando ha volato. Si prepara un sacrifizio, e si fanno nuove preghiere alla Pace. All’odore del convito
astarlo: differenti in ciò totalmente da certi moderni pedanti che si fanno gloria di esagerare tutti i difetti degli antichi
r Teonoe figlia di Proteo. Dopo ciò il finto Menelao e la finta Elena fanno vista di ravvisarsi e riconoscersi. Ecco un dialo
die e sono più loquaci di Euripide? Bac. Sono tutti cianciatori che fanno vergogna al mestiere. Questo squarcio ne dà la
oro delle Rane, le quali coll’ ingrato gracidare Brecececex coax coax fanno montar la stizza a Bacco. Questa scena molto cort
se un rapace come Simone, diventano lupi: se il poltrone Cleonimo, si fanno cervi: ed ora che hanno aocchiato l’ effemminato
cenza nè bassezza porta seco, come quelle degli altri comici, i quali fanno uso di vesti lacere . . . per far ridere i fanciu
ni per noi perdute accrescevano pregio alle finzioni di Aristofane, e fanno in generale rimaner la copia Francese di gran lun
ri schiavi dalla di lui presenza, si fa bello di quello che gli altri fanno di buono, accusa e calunnia i compagni e ne carpi
go tempo, e di giovarti struggomi. Ecco poi le offerte che essi gli fanno a gara: Salc. Oimè, tu siedi in queste dure pie
ti per acquistar credito, divenuti poi ricchi, cangiano costume, e si fanno impostori, falsi, doppj, nemici veri ed amici app
enza dubbio ha prodotto Ἵππεῖς, cavalieri, per lo nobile uso che essi fanno del cavallo. E se questa madre vuol chiamare il f
37 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VI. Teatro Greco. » pp. 44-148
zione questa parte sì rilevante del dramma, nella quale tanti moderni fanno pietà, a differenza del celebre Metastasio che se
atica), ma bensì di comunicare co’ miei leggitori l’effetto che in me fanno le antiche e le moderne produzioni drammatiche. N
imili traduzioni animate, fedeli, armoniose de’ nostri cinquecentisti fanno vedere quanto essi intendevano oltre il vano suon
Chi ha giudizio, gusto e sensibilità noterà il dilicato contrasto che fanno nell’atto terzo le innocenti naturali domande d’
oloro che ne giudicano con questo entimema, le nostre principesse non fanno così, dunque gli antichi offendono il decoro. L’a
edere, le ha ancora ben divise. Ma queste esagerazioni enfatiche oggi fanno poca fortuna, e si comparano alle precauzioni che
un decoro locale, variabile e incostante, al pari della moda (siccome fanno certi critici moderni) è un far la guerra agli ac
drammatici Greci p. 446 dell’edizione di Parigi. 46. Di tre Cherili fanno menzione gli antichi. L’Ateniese quì nominato fu
render le atte a commuovere, seguendone il trasporto progressivo, le fanno divenir pesanti e fuor di proposito loquaci; e qu
do da altri principj e accomodandosi al gusto e a i costumi correnti, fanno uso di nuovi ordigni per cattarsi l’attenzione de
igni per cattarsi l’attenzione degli spettatori di questo tempo, essi fanno gran senno e meritano somma lode. Conveniamo adun
38 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 995-998
ovanni Leigheb. Della intelligenza e dello studio di Luigi Gattinelli fanno fede alcune sue lettere, in cui si discorre larga
39 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 62-67
gnin nel suo Teatro Celeste in Rev. d. deux m. del 1847, erroneamente fanno comparire in Francia la Celia il 1571 e '72. Nel
40 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 288-292
palco fatto a posta per S. A. sopra una salla grande di Palazzo dove fanno ordinariamente le comedie in pubblico. Aggiungia
41 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 456-459
to napoletano, e alla scena XVI del primo atto, in cui tutti i Comici fanno « un paragone della Comedia ad altra cosa » egli,
42 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Italiano del secolo XVI. e del Libro IV. — CAPO VII. Pastorali. » pp. 4-41
i odierni pecorai, quanto a quella de’ cortigiani di Versailles, come fanno veramente i pastori del celebre Fontenelle. Ma po
à, per non dannare affatto l’uso di tutti quei poeti che alle loro il fanno ; e fra tali poeti si vuol ripore l’istesso Manfr
e di Villachiara. b. Nella lettera 301 a casal-di-Monferrato. a. Ne fanno menzione Angelo Ingegneri nel Discorso della Poes
43 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO IV. Pastorali del Cinquecento. » pp. 267-294
i odierni pecorai, quanto a quella de’ cortigiani di Versailles, come fanno veramente i pastori del celebre Fontenelle. Ma po
à, per non dannare affatto l’uso di tutti quei poeti che alle loro il fanno ; e fra tali poeti si vuol riporre l’ istesso Manf
di Villachiara. 144. Nella lett. 301 a Casal di Monferrato. 145. Ne fanno menzione Angelo Ingegnieri nel Discorso della Poe
44 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo IV. Teatro americano. » pp. 19-25
cizi ginnici spagnuoli, come corse di tori, e giuochi di canne: vi si fanno combattimenti navali sul gran fiume che bagna la
45 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 754-756
rità nell’espressione delle passioni e nell’espansione degli affetti, fanno si che nessuno più di lui è stato padrone del cuo
46 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 774-779
azione, che apertamente si scorge negli atuali costumi Romani. Non si fanno di seguito che le commedie nuove, e le tragedie c
47 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimoterzo »
zio dando all’orecchio tutto ciò che non può concedere al cuore. Come fanno appunto quelle donne, le quali, veggendo dalle in
ultar prima il buon senso, senza la debita graduazione e preparamento fanno all’improviso passaggio da un recitativo andante
uarto d’ora che a fatica s’impiega nell’apertura. Se difficilmente si fanno intendere i musici ne’ ritornelli, i quali sono l
e, attendendo che finissero que’ noiosi arzigogoli. Peggio poi quando fanno dei solecismi in armonia esprimendo colla musica
a imitazione. [37] Che si dovrà pensare eziandio dello strapazzar che fanno miseramente l’espressione fermandosi soltanto nel
rola “buio”, le precipitano “sul fulmine”, l’incalzano sul “tuono”, e fanno quindici o venti slanci di voce qualora il leone
me si dovrebbe, l’attenzione dell’uditore ad un punto solo, altro non fanno che miseramente distrarnela; ciò nulla importa al
48 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo III. La Poesia Drammatica nel Secolo XV fa maggiori progressi in Italia. In Francia cominciano i Misteri. » pp. 194-209
i nell’età di soli 18 anni una tragedia intitolata Progne, alla quale fanno plauso con Lilio Gregorio Giraldi e Scipione Maff
ccende l’anime grandi ad operar cose grandi: quelle sono le molle che fanno muovere gli umani talenti.» 134. Quasi tutti g
49 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Teatro di Eschilo. » pp. 75-103
zione questa parte sì rilevante del dramma, nella quale tanti moderni fanno pietà, a differenza di Pietro Metastasio e di qua
atica) ma bensì di communicare co’ miei leggitori l’effetto che in me fanno le antiche e le moderne produzioni drammatiche. N
50 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Di Venezia, 21 marzo 1620.Venezia, 16 di giugno 1618. » pp. 513-520
e i lazzi e tutte le minuzie necessarie, con aver cura delle cose che fanno di bisogno per la comedia. Il Perucci prende pe
lla libertà, et etiam gli animali vivuti qualche poco in sieme non si fanno dividere quando si viene all’atto et al fatto. So
51 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Del libretto »
l ballo dei pastori che celebrano le nozze di Medoro e di Angelica, e fanno venire Orlando, che in essi si abbatte, in cogniz
52 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XIV. Intorno alla descrizione de’ Teatri materiali di Madrid, fatta nella Storia de’ Teatri. » pp. 207-213
soffogata dal fumo. Udiste, Sig. Lampillas, che i nazionali savj non fanno apologie de’ manifesti difetti, ma pongono l’ener
53 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 10-16
e di Rimatori Siciliani. I Lapponi, popolo assai materiale e barbaro, fanno versi. Ne fecero in Affrica e in Asia molti Negri
54 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo V. Teatro Francese nel medesimo Secolo XVIII. » pp. 355-388
e si confonde234. In tal guisa mescolandosi si allucinano a vicenda, fanno uso promiscuamente de’ medesimi caratteri e affet
ngolo del teatro». Errore di tutti gli attori grossolani, i quali non fanno l’arte di accomodarti e alla verità del favellare
rato. Gli abiti, i popoli, le damigelle, le guardie, e le macchine vi fanno tutta l’azione». «Io avrei (scrive M. Clement nel
aricano tutto, e non sanno parlare se non per convulsioni, i quali ci fanno patire per gli loro strani sforzi di voce e pel d
55 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni Teatro. » pp. 12-22
e di Rimatori Siciliani. I Lapponi, popolo assai materiale e barbaro, fanno versi. Ne fecero in Affrica e in Asia molti Negri
56 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XVI. Dell’uso delle Antiche Maschere. » pp. 201-212
bbero mirabilmente dipinto nel sembiante naturale. Di questa maschera fanno parimente menzione Polluce, e Boindin in una memo
57 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Dell’uso delle antiche Maschere. » pp. 290-297
bbero mirabilmente dipinti nel sembiante naturale. Di questa maschera fanno parimente menzione Polluce nell’ Onomastico, e Bo
58 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Teatro di Euripide. » pp. 134-207
Chi ha giudizio gusto e sensibilità noterà il dilicato contrasto che fanno nel l’atto terzo le innocenti naturali domande d’
loro che ne giudicano con questo entimema: le nostre principesse non fanno così, dunque gli antichi offendono il decoro . l’
un decoro locale, variabile e incostante, al pari della moda (siccome fanno certi critici moderni) è un far la guerra agli ac
r renderle atte a commuovere, seguendone il trasporto progressivo, le fanno divenir pesanti e fuor di proposito loquaci; e qu
do da altri principii e accomodandosi al gusto ed ai costumi correnti fanno uso di nuovi ordigni per cattarsi l’attenzione de
59 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Discorso preliminare premesso alla prima edizione »
vistosa vernice i putridi legni dalla vecchiezza o dal tarlo corrosi; fanno del teatro quell’uso appunto, che sogliono fare d
peregrina favella si trovano scritte riflessioni assai belle, che lo fanno vedere quell’uomo di gusto ch’egli era in così fa
60 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO II. Teatro Alemanno. » pp. 232-252
lla timida tragedia francese: il grande, il terribile, il malinconico fanno sopra di noi più impressione del tenero e dell’ap
i quest’edifizio comunica col teatro. Le rappresentazioni tedesche si fanno in Vienna in un altro teatro ancor più grande di
61 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Tramezzi. » pp. 68-88
d’ipocrisia troppo risentite, onde per altro ben s’imita l’abuso che fanno i falsi divoti delle pratiche e dell’espressioni
lo ferito da Mediodiente di lui rivale cui tutti gli altri personaggi fanno compagnia, buttandosi in terra e dicendo che muoj
62 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Osservazioni »
ituzioni: «La celebrazione degli spettacoli sono feste de’ numi, e si fanno per sollenizzare il loro giorno natalizio o per d
Ora un “si dice” in un luogo, ed un dubbio così decisivo in un’altro fanno chiaramente vedere ch’io sono ben lontano dal vol
sso e le Regole armoniche, perché ned egli né le sue Regole armoniche fanno autorità, quando non sono avvalorate dal giusto r
alterato con tre “perché” e con cinque ridicolosi “eccetera”, i quali fanno vedere essere egualmente ignote al giornalista l’
estar fede a que’ dotti commentatori, l’osservazioni de’ quali non ci fanno punto vedere ne’ drammi greci quelle rassomiglian
resentazioni musicali. E tanto è vero che i drammi del Metastasio non fanno più effetto sulle scene, che rare volte hanno gli
volte hanno gli impresari il coraggio di esporveli, e se talvolta lo fanno , non gli espongono se non mutilati, e così mal co
n cui ho nominati molti maestri della trascorsa età e della presente, fanno vedere ch’io non ho mai dubitato né dell’uno, né
63 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO IV » pp. 55-66
le o duemila altre commedie col medesimo merito dello stil fiorentino fanno sbadigliare, o giacciono sepolte sotto la polvere
64 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo I. Teatro Italiano nel Secolo XVII. » pp. 268-275
io de i gran lumi della ragione e della bella luce della verità. Essi fanno ciò che di quella loro accademia che ha per divis
65 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XI. Primi passi della Commedia Antica. » pp. 2-15
e figura di scrocconi, tagliacantoni, mezzani, paltonieri, siccome la fanno in Aristofane Ercole, Bacco, Mèrcurioa. Essendo E
66 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO III. La Poesia Drammatica ad imitazione della forma ricevuta dagli antichi rinasce in Italia nel secolo XIV. » pp. 125-139
ca egli medesimo (dice il celebre Tiraboschi) alcuni versi che non ci fanno desiderar molto il rimanente. Non per tanto egli
67 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO III. Teatro Inglese. » pp. 143-156
ò i caratteri più importanti sono alcuni ribelli e traditori, i quali fanno vedere le più belle qualità per affrettare la rui
68 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 17-27
si decise che quivi più non si ammettessero se non musici eunuchi. Si fanno ancora nella China alcuni concerti di musica e qu
69 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO II. La Poesia Drammatica ad imitazione della forma ricevuta dagli antichi rinasce in Italia nel secolo XIV. » pp. 32-40
eca egli medesimo, dice il chiar. Tiraboschi, alcuni versi che non ci fanno desiderar molto il rimanente. Non per tanto egli
70 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO VI. Teatro Inglese. » pp. 291-300
ò i caratteri più importanti sono alcuni ribelli e traditori, i quali fanno vedere le più belle qualità per affrettare la rui
71 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 543-547
cende Nostre per l’Estate, Vanno assai superiori alli guadagni che si fanno in Italia e mi sottoscriuo Di V. S. M.to Ill.tre
72 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 724-729
del tutto al teatro saranno tolti, essendo sparse alcune voci, che ci fanno sperare di rivederla ben presto sulle scene d’Ita
73 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 743-748
ar l’opre e le commedie, che tolto l’Aduento e la Quaresima sempre si fanno  ; nè vi entra, senza pagare, se non la famiglia t
74 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo undecimo »
suo Catone? E Siroe, Timante, Svenvango, Ezio, Arbace, e Megacle non fanno sì che s’abbia in maggior pregio l’umana spezie?
oso, ivi respira un’aria più degna di sé, ivi conversa con uomini che fanno onore alla divinità, onde si scorge balenare sugl
o        E folgori, e procelle,        E poi due luci belle        Ti fanno palpitar. Qual nuovo mota interno        Prendi
erso l’oggetto principale, e di prepararne lo scioglimento, altro non fanno che romper l’unità, diviar le fila che tendevano
consimili, i quali oltre l’annoiar i lettori colla troppa uniformità, fanno vedere la scarsezza d’inventare nel poeta. La ric
amente con troppo studio imitando l’uno i sentimenti dell’altro, come fanno i pastori nell’egloghe amebee di Teocrito. E ciò
pretendo giustificare il celebre Clarck dalle ragionevoli accuse, che fanno i teologi al suo libro sulla esistenza di Dio; in
75 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 454-467
lta voce, il popolo s’appropinqua, la plebe s’urta, i gentiluomini si fanno innanzi, e a pena egli ha finito il prologo assai
oni, che, per tutti i cantoni, con le parole e gesti ed altri spassi fanno muovere i sassi ; sentireste d’intorno cento cocc
76 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XI. Se il Ch. Poeta Cesareo Metastasio imitò, o poteva imitare le Opere di Pietro Calderèn de la Barca. » pp. 140-148
tu nombre impresso.” Arrestato da queste meschinità secentiste, che fanno di un remo una penna, di un mare un pezzetto di c
77 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 697-702
. Iddio però gli dia bene a lei e non si scordi di noi. In Ancona non fanno niente, così sono venute le nuove, il principio è
78 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 889-912
en pleurer, un peu, Celuy qui nous faizoit tant rire. Ai quali versi fanno riscontro questi altri del 18 ottobre dallo stess
oco da fare. 3 settembre 1685. – Anche Scaramuccia col suo figlio mi fanno ammattire ; trotto, galoppo, vengono da me, e nul
tà il Valenti, et in breve mi troverò addosso tante sicurtà che se mi fanno banco rotto non mi servirà il letto per sodisfare
79 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Commento »
nire e ad altri di istruirli e di dare una punizione a coloro che non fanno abbastanza bene qualcosa»; Senofonte (430 ca – 35
con i colori l’arte più felice di sedurre i cuori di cento piaceri ne fanno uno solo.» Voltaire, Le Mondain, vv. 94-98.
80 (1715) Della tragedia antica e moderna
e si darebbe nel secco, come ci danno sempre cotesti greci moderni, e fanno tanto mistero della loro erudizione e godo che co
uenza la meraviglia che ne deriva sia ragionevole. [1.136ED] Due cose fanno altamente meravigliar ne’ grandi: l’una è che, pe
de’ volumi di sue tragedie italiane; e per ciò molti Franzesi appunto fanno del lor teatro una sala, nella quale sfogano per
tro la reggia. [2.108ED] Ma per lo contrario là dove Pilade ed Oreste fanno un colloquio insieme per uccider Elena, ho credut
uasi per tutto il tempo della rappresentazione un attore. [3.10ED] Lo fanno ancora talora sortire, perché venga a dire i suoi
e, perché venga a dire i suoi versi che dan progresso alla favola; lo fanno rientrare quando gli ha terminati e quando convie
a a coloro che han per costume di ridersi di tutto quello ch’essi non fanno se tu non ti metti dal loro partito, che allora c
rti crescer la sete, non per ammorzarla. [3.44ED] Così pure i tragici fanno , e benché per lo più guidino donne giovani e verg
ED] Le botteghe, che sono in numero quattro volte maggior delle case, fanno di sé medesime una scena assai vaga, che ad ogni
piccolo e vago palagio di sua residenza e negli altri minori che gli fanno ala fa comparir chi è Luigi. [4.12ED] Ritornato q
ci facevano belle tragedie, ove qualche cosa cantavano; i Franzesi ne fanno delle cattive, nelle quali cantano tutto.» [5.33E
ore, se più ne dura, con diletto tanto maggiore quanto che i sonatori fanno co’ vari loro strumenti sinfonie non meno fra sé
essendo ancora la favola più capace di macchina e d’apparenza, e così fanno fortunatamente i Franzesi, e così farà l’Italiano
arco, una moresca, uno spettacolo di lottatori o di altri simil cosa, fanno inarcar le ciglia a’ tuoi spettatori e benedicono
belle tragedie ove qualche cosa cantavano; gl’Italiani e Franzesi ne fanno delle cattive nelle quali cantano tutto.» [6.51
parte de’ tragici recitamenti si declamava più dolcemente di quel che fanno i Franzesi, non per altro se non perch’è più sono
are la voce ancor dell’attore, e recitano esattamente coloro che così fanno nella tragedia; né mi replicare che troppo con l’
le spalle nulla ne intendono e quei di mezzo pochissimo. [6.80ED] Ne fanno ben una peggiore: volgon talora le spalle all’udi
e spalle all’uditorio, quasi vagheggiando i colonnati dell’orizzonte; fanno anche peggio, le volgono spesso a chi seco parla,
a tempo, que’ pianti che, a differenza de’ finti pianti d’Italia, non fanno ridere, ma lagrimar gli uditori, e sino quel quas
la lontananza, le gioie e la soverchia finta ricchezza de’ vestimenti fanno languire i sembianti, ancorché dotati d’un bel co
81 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Latino e del Libro II — CAPO VII. Copia di Teatri per l’Impero: magnificenza e profusione eccessiva negli spettacoli sceneci. » pp. 38-55
to Fabrican oy tabernas y mesonesb. Alcuni moderni autori Spagnuoli fanno menzione di altre rovine teatrali che si trovano
82 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO II. Tragedia Cittadina, e Commedia Lagrimante. » pp. 112-127
in ispecie contro la Prude, Ophis e Pinto, mostruosità, aggiugne, che fanno la vergogna del teatro francese. Questi ed altri
83 (1772) Dell’opera in musica 1772
oia non procede dalla natura di questo stile, ma dal poco studio, che fanno sopra di esso i moderni maestri di cappella» (III
sitori, i quali con una disordinata ripetizione delle medesime parole fanno d’una brevissima aria una lunghissima filastrocca
ar freddi di fronte alle argomentazioni di Planelli, eppure anch’esse fanno parte del suo programma classicistico di ‘rieduca
roprietà, le quali non convenendo al suggetto che si vuol presentare, fanno che lo spirito si avvegga della finzione. Insomma
a illusione41. Ma se avessero avuta cognizione di quelle macchine che fanno con tal prontezza variare le nostre scene, io son
e. Perciò i duetti, i terzetti, i quartetti ecc. di questo grand’uomo fanno sì maraviglioso effetto sul teatro. Ma, mi si per
uell’attenzione che merita, le arie più di rado che per ordinario non fanno , uscirebbero di tema. [Sez.II.7.2.16] Finalmente
ché l’esperienza ha dimostrato: I. Che se due corde d’egual grossezza fanno in un medesimo tempo un medesimo numero d’oscilla
netico d’ostentarsi impassibili, e che affettano uno stoico contegno, fanno pompa d’insensibilità, e di tedio per qual si vog
ordenti, que’ trilli, quelle volate, que’ gruppi, quegli arpeggi, che fanno sì ben sentire su d’alcuni stromenti. Ma non bada
re. Nulla dicasi degli scorci di bocca e del brandire, che i cantanti fanno il capo, le braccia e ‘l resto della persona, nel
oia non procede dalla natura di questo stile, ma dal poco studio, che fanno sopra di esso i moderni maestri di cappella. Deh
citativo obbligato, ove si usi a luogo e tempo, non già come talvolta fanno i nostri compositori, i quali non avendo mai pens
sitori, i quali con una disordinata ripetizione delle medesime parole fanno d’una brevissima aria una lunghissima filastrocca
a italiana, e del più pomposo e più bello di tutti gli spettacoli, ne fanno il più ridicolo e il più noioso. Pensai di ristri
anti de’ drammi in musica sono in questo particolare sì negligenti, e fanno degli atti sì sconvenevoli e mal graziosi, ch’è p
he di presente tiene discorso, e mostrare col gesto l’impressione che fanno nell’animo suo le parole di lui. La quale obbliga
e dovrebbe determinare gli attori ad accordare più attenzione che non fanno al gestir muto, col quale essi possono talvolta t
gli abiti, s’egli non bada in oltre a degradarlo, quando i personaggi fanno anch’essi parte della decorazione, nel quale caso
per lo più scelgono danze che niuna convenienza hanno col dramma, nol fanno mica per zelo della varietà, ma sì perché que’ ba
e belle arti, si rinunzi pure’ a quelli tra’ nostri bagattellieri che fanno spettacolo dell’agilità di lor gambe, i quali, a
e se quella comparsa lontana dovesse essere eseguita da ballerini che fanno le prime parti nella danza, allora la comparsa si
andi oggetti la gagliarda e universale impressione che gli spettacoli fanno . Il perché non si potrà mai abbastanza lodare la
abbiamo il maggior torto del mondo, mercecché que’ velenosi princìpi fanno più gran’ progresso e più rapido, spacciati in un
.11] L’abuso adunque, che le cantatrici e le ballerine non rare volte fanno della loro professione, indusse la saggia Roma, s
l Mister di Biagio Contadino». V. il Cionacci. 24. Alcuni drammi ne fanno essi medesimi testimonianza. Verbigrazia in quell
84 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO V. Tragedia Francese nel secolo XVIII. » pp. 75-133
agnuola la sua Zulima, i cui due ultimi atti deludono le speranze che fanno nascere i precedenti. L’Orfano della China rappre
di claustrali disperati, che in vece di toccare il cuore spaventano e fanno inorridire. La Grange-Chancel nato nel 1678 e mor
di senso comune? Che si dirà poi di quella specie di contradanza che fanno nell’atto IV Gastone, Avogaro ed Eufemia? É una s
oni della città, non è ascoltato. I mali pubblici e le private offese fanno che si rivolga alla repubblica e prometta di apri
85 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quarto »
primeggiare sugli altri popoli. Nullameno vi sono delle ripruove, che fanno vedere la musica applicata alla poesia volgare no
sul fine dell’undecimo secolo, e sul principio del duodecimo. Di lui fanno menzione fra gli altri il Tritemio, Arrigo gandav
usabile. Pure volendo giudicare dai frammenti che ci restano, essi ci fanno vedere tutto il contrario. La musica delle canzon
issima grazia e melodia, onde avendo poi congiunta l’arte alla natura fanno e di voce e di tutti gli strumenti quella pruova
ontro la reale esistenza delle gotiche poesie, come le dispute che si fanno sul vero autore de versi aurei di Pitagora, degl’
86 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Del teatro »
re. Il modo è questo. Il palco scenario, sopra cui stanno gli attori, fanno ch’ei sporga per molti piedi all’infuori nella pl
87 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « [Dedica] » pp. -
i quegli scrittori che anche in cose di puro piacere discompagnar non fanno le loro vedute dalla sublime infallibile scorta d
88 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 266-272
o Commedia : poichè vi è taluno che dice Commedia alle bagattelle che fanno i bambocci de’ Ciarlatani. (Cap. LV). Ancora :
89 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO III. Della vera Commedia Francese e della Italiana in Francia. » pp. 128-191
mini, cioè una scuola, pe’ sordi e muti. Quivi per segni convenuti si fanno rientrare ne’ diritti e nelle cognizioni del rest
ato.» «Gli abiti, i popoli, le damigelle, le guardie e le macchine vi fanno tutta l’azione.» Il signor Clement nelle sue Osse
i quali caricano tutto, e non sanno parlare se non per convulsioni, e fanno patire chi gli ascolta per gli strani loro sforzi
90 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO VII. ed ultimo. Vuoto della Storia teatrale. » pp. 248-280
Fabrican oy tabernas y mesones 165. Alcuni moderni autori Spagnuoli fanno menzione di altre rovine teatrali che si trovano
tori, i quali in vece di potare e recidere i rami lussureggianti, che fanno ombra inutile e perniciosa, danno al tronco e all
91 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 118-139
ze non escluderei da’ teatri, essendo fatte usuali e tanto comuni che fanno stupire lo stesso stupore : anzi l’arte supplitri
i possa pretender di mieter applauso, et non di raccoglier odio, come fanno certi, che trattano con un servo sciocco, od una
92 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO I. Drammi Latini del XVI secolo. » pp. 7-27
Cosentino, che orna moderatamente l’originale senza pompeggiare come fanno Seneca e Racine, senza l’inverisimile ardire che
93 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 881-887
forza, la cui auttorità mi lega, la lingua, e le mani : le quai cose fanno stare in continua discordia le compagnie. Ciò si
94 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO I » pp. 116-223
ie e col sospetto. Egli dice: Dunque le altere doti che amabile lo fanno , Che fur già mia delizia, gli si volgono in dan
ri? del mirabile vivo ritratto di una madre? della dolce forza che ti fanno le passioni espresse in istil nobile ed accomodat
e l’immunità per gl’ inganni passati (come suol concedersi a’ rei che fanno denunzie utili allo stato) ma non già un privileg
i faccia conoscere. Nell’atto V Penelope si lamenta del tripudiar che fanno i proci per la morte di Ulisse, mentre stanno a m
o Tamerlano a Bajazzette, sventure di personaggi eroici che altro non fanno che cangiar le catene de’ regni. Quì si vede una
el sangue e nella polve A rovescio gli cadono sul volto, E più lo fanno , col celarlo, orrendo. Spaventato io m’arretro,
95 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XIII. » pp. 182-206
itano universalmente, non che le Arie, le scene intere? E intanto non fanno in tanti paesi la delizia de’ dotti? non sono pre
l Signor Eximeno, citato dall’Apologista, che i personaggi mascherati fanno il diletto e il piacere della Nazione Italiana? E
96 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo III. Progressi Teatrali in Francia tardi, ma grandi nel medesimo Secolo XVII. » pp. 291-315
li errori de’ criticastri gaulesi sulle cose straniere col passar che fanno di bocca in bocca e di penna in penna presso la l
der sans les avoir lus». E il dotto Giacomo Vernet anche così scrivea fanno 1729 da Roma agli autori del bel giornale intitol
97 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO VI. Teatro Spagnuolo Comico e Tramezzi. » pp. 149-194
tinte risentite d’ipocrisia onde, per altro, ben s’imita l’abuso che fanno i falsi divoti delle pratiche ed espressioni reli
lo ferito da Mezzodente di lui rivale, cui tutti gli altri personaggi fanno compagnia buttandosi in terra e dicendo che muojo
98 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VII. Della vera commedia Francese e dell’Italiana in Francia. » pp. 144-176
surato. Gli abiti, i popoli, le damigelle, le guardie e le machine vi fanno tutta l’ azione”. M. Clement nelle sue osservazio
i quali caricano tutto, e non sanno parlare se non per convulsioni, e fanno patir chi gli ascolta per gli strani loro sforzi
99 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Ferrara il dì 27 febraro 1618. » pp. 519-525
sono Accademie illustrissime che per testimonio che i comedianti, che fanno l’arte loro come si conviene, non sono indegni d’
100 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo primo »
onaggi, usando per lo più d’un tuono di voce uniforme e composto, non fanno spiccar nella favella loro quella chiarezza e for
l Dione, Lusignano nella Zaira, Polidoro nella Merope, e simili altri fanno un gran effetto sul teatro tragico, perché i pers
anto per provar che l’esito infelice era essenziale all’opera, quanto fanno ora per provare l’opposto. Così avverrà sempre ch
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