ielli) rappresentava da solo un’intera commedia. Del valore di lui ci
fanno
fede le varie licenze accordategli dal Duca di Ma
r comedie senza portar segno alcuno al capello o in altri luoghi come
fanno
gli altri ebrei eccetto che in Mantoua doue uogli
dell’arte dell’edificar le case; ma, presa la natura come esemplare,
fanno
quanto sanno d’imitarla nella irregolarità e vari
ome pendoli in aria, di cascate d’acqua, di caverne e di grotte, dove
fanno
giocare variamente il lume; e là ti ricrea una ve
elli edifizi che nelle acque si specchiano. Dal sito il più orrido ti
fanno
tutto a un tratto trapassare al più ameno; né mai
ti giganti impiccoliscon dipoi e diventan nani di mano in mano che si
fanno
innanzi ed all’occhio più vicini. Lo stesso è del
sto autore, il quale mostra assai meglio quanto egli valesse, che non
fanno
tutte le invenzioni che vanno attorno di lui inta
e il gusto? Vi sono poi certe farfacce buffonesche che costano poco e
fanno
talvolta gran romore sulla scena, dalla qual cosa
inesperti dedurre una falsa conseguenza (e la deducono in fatti e ne
fanno
pompa) e fuggir la fatica necessaria per mettersi
tere che sostiene, una prontezza vivace, ed i modi suoi graziosissimi
fanno
distinguerla per un’ attrice pregevole, e degna d
ilitò, e sui quali si modellò, la sua attitudine e il suo buon volere
fanno
sperare assai bene del suo artistico avvenire.
ecol d’ora, in la Città de'Gigli, gli anni, che con più sei cinquanta
fanno
, nacque al mondo Domenico Somigli. Nacqui, e pos
nte. A Milano siamo stati all’opera buffa, ove canta la Morichelli, e
fanno
l’opera che faranno a S. Moisè che ha per titolo
ticolazione ed articolazione, e alla felice mescolanza delle medesime
fanno
sì che la poesia italiana, ove maneggiata venga a
za, che scorgesi in questi e simili esempi si debbe argomentare, come
fanno
alcuni critici francesi, i quali si compiacciono
scani formano un suono, ch’io assomiglierei volontieri al romore, che
fanno
le penne degli augelli nel tempo, che spiccano il
iviene fra gli altri nello Speroni, nel Dolce, e nel Casa, i quali ti
fanno
sfiatare i polmoni prima che arrivi a terminar un
trovano frale parole toscane: «Che le continue terminazioni in vocale
fanno
una musica molto sgradevole», quando le principal
gono esse giudici inappellabili, mescolandosi nelle regole del bello,
fanno
perder il gusto delle cose semplici, perché non s
colto d’Italia cioè del fiorentino nel pronunziare in “ca”, dov’essi
fanno
assai più sentire la gorgia; che la frequenza di
oja, compreso le spese della venuta loro da Venezia e per ritornarsi,
fanno
L. 2205. Il ’24 e ’25, secondo un documento pubb
nteressi non si partirà dalla Franceschina, e suo marito che in tutto
fanno
tre parti manco un quarto ; e dove è un’altra ser
lingua per terra io, la moglie, la madre, figliuoli e servitore, che
fanno
in tutto quatordeci persone. Mi perdoni V. S. se
le causa, ma tra il quale gl’inconcepibili progressi della corruzione
fanno
pur nascere più di una spiritosa avvocata, pregan
cento naturale. [9] Una folla di corollari luminosi e brillanti mi si
fanno
innanzi dopo l’enunciato problema, sui quali però
zia de’ cantori in questo genere è venuta l’accusa che vari scrittori
fanno
al canto moderno di non convenire cioè in alcune
che le grazie puramente musicali sfoggiate al di là d’un certo segno
fanno
svanire l’illusione ch’è l’anima dell’interesse t
iffatto fenomeno dalla impressione più gagliarda che i suoni musicali
fanno
sui nostri nervi, o dalla compiacenza che risulta
i la dubbiezza dello spirito nata dal contrasto dei motivi che gli si
fanno
innanzi, l’anima concentrata nella sua irresolute
gono altro oggetto fuorché se sole, e gli ornati aggiunti in tal caso
fanno
il medesimo effetto che le nuvole frapposte a cie
llo che dovrebber fare i cantori, ho detto appunto quello ch’essi non
fanno
. Come se avessero in qualche scrittura fatta per
ccagionando i maestri, i quali coi rivolgimenti inaspettati del basso
fanno
aberrar la voce in luogo di guidarla. Sarà vero t
ne i cantanti, che quasi sempre lo cantano male oltre l’inciampar che
fanno
in mille altri vizi, i quali nulla hanno di comun
musica, non perché manchi questa di eccellenti qualità, ma perché ne
fanno
una pessima applicazione. [48] Diffatti se l’imit
da caccia? Oh! Che sì che Giovenale nel vedere la strana violenza che
fanno
i cantori al senso comune avrebbe avuto ragion di
entrambe che lusingano grandemente il nostro amor proprio, perché ci
fanno
vedere la nostra superiorità rispetto agli altri)
ni osserviamo i diversi mostri, che mascherati di soave apparenza, si
fanno
i tiranni dei nostri affetti, e tutto sfigurano i
i disgusti ch'io prouo dà questa turba di Compagni sregolata, non mi
fanno
ricadere, spero di ritornare con salute à riueder
a nuova a Venezia, poichè – aggiunge – in questa Dominante, se non si
fanno
cose nuove, e non vedute, non si fa mai bene il n
bio di Achille o di Ciro, che sono da essi rappresentati sulle scene,
fanno
ogni lor potere di trarla d’inganno e di certific
portarla a dovere, che è il gran secreto di muovere gli affetti, non
fanno
quasi studio niuno. Pensano in contrario che tutt
ecise che quivi più non si ammettessero se non che musici eunuchi. Si
fanno
ancora nella China alcuni concerti di musica, e q
te, o Padre, che io consacri questo mudhacu, i cui fiori rosseggianti
fanno
comparire questi boschi tutti di fuoco» «Can. «O
p. 177. v. 31. fuor dubbio fuor di dubbio p. 187. v. 25. che
fanno
che fa uno p. 199. v. 11. di buon secolo
e fa che morte m’urta se vago vuogo, e se sto fermo formo affanni, e
fanno
che me liga e laga la fina funa, che me strinze e
stantemente, producendo con esso su’ cuori quegli effetti, che non ci
fanno
sperare i moderni? Non ignoravano questi valent’u
conseguenza il Cantabile degli Attori evirati, sono le cose, che gli
fanno
detestare la Musica teatrale; altrimenti egli ado
ta da loro, e da quei svaporati cervellini, che io diceva, i quali si
fanno
lecito inveire contro il Canto teatrale! Egli è u
ascondigli, delle case che si compenetrano? introduce i Buffoni, come
fanno
gli Arlecchini Spagnuoli, a trattar famigliarment
ere i quadri di Raffaello e di Tiziano, ed al provare gli effetti che
fanno
nell’animo suo quelle immagini? Io non dubito, Si
i nella filosofante colta Nazione Inglese, ad onta delle mostruosità,
fanno
le delizie del Popolo Britanno. Gl’inverisimili a
vaghezza, novità od interesse ci ricompensassero dei sagrifizi che si
fanno
del buon senso in grazia del canto; terremmo allo
ode oltramontane, che tanta grazia aggiungono al portamento e vieppiù
fanno
apparire le naturali bellezze e la vivace leggiad
preso ad affitto. «Voi altri poeti avete certe regole di stile che vi
fanno
lambiccar il cervello per tornire acconciamente u
poco la gloria di regnare senza rivali sul teatro buffo italiano. Mi
fanno
pensare in tal guisa il Teodoro re di Corsica, e
oeta che si sono rappresentate nell’imperial corte di Vienna e che ci
fanno
desiderare di vederne sortire altre molte dalla s
i facciano ni piccoli né grandi più di quello che sono coloro che gli
fanno
o che gli ricevono, e si riducono ad una moda, co
saluto, una riverenza.» Che avrebbe poi detto s’avesse saputo che si
fanno
persino pei cocchieri e pei cuochi, e che persin
era pietra di paragone de’ componimenti ingegnosi è l’impressione che
fanno
nell’animo de’ leggitori. Bisogna però esser dota
ri ciarlatani, empirici ed istrioni, che a’ nostri giorni han fatto e
fanno
grandissima fortuna in Parigi, vi sono con carroz
, in Grecia faceano da Attori gli stessi Poeti 28. 88., in Firando lo
fanno
i Nobili e i Sovrani 15., così anche nei Perù 22.
VII. Opitz tratta di alzar questo teatro 287. Grisio e Lohenstein il
fanno
ricadere 288. E i Principi si servono dell’Opera
io Leto insegnano a recitare i Drammi e per opera de’ Cardinali Riarj
fanno
rappresentare azioni teatrali in Roma 197. 198. n
e cose vedute in aria quando ha volato. Si prepara un sacrifizio e si
fanno
nuove preghiere alla pace. All’odore del convito
astarlo: differenti in ciò totalmente da certi pedanti moderni che si
fanno
gloria di esagerare tutti i difetti degli antichi
r Teonoe figlia di Proteo. Dopo ciò il finto Menelao e la finta Elena
fanno
vista di ravvisarsi e riconoscersi. Ecco un dialo
edie, e sono più loquaci di Euripide? Bac. Sono tutti cianciatori che
fanno
vergogna al mestiere. Questo squarcio ne dà la s
ro delle Rane, le quali coll’ingrato gracidare Brecececex coax coax
fanno
montar la stizza a Bacco. Questa scena molto cort
se un rapace come Simone, diventano lupi; se il poltrone Cleonimo, si
fanno
cervi; ed ora che hanno aocchiato l’effemminato C
za niuna bassezza porta seco, come quelle degli altri Comici, i quali
fanno
uso di vesti lacere….. per far ridere i fanciulli
ni per noi perdute accrescevano pregio alle finzioni di Aristofane, e
fanno
in generale rimaner la copia francese superata pe
ri schiavi dalla di lui presenza, si fa bello di quello che gli altri
fanno
di buono, accusa e calunnia i compagni, e ne carp
ngo tempo, e di giovarti struggomi. Ecco poi le offerte che essi gli
fanno
a gara: Salc. Oimè, tu siedi in queste dure piet
rati per acquitar credito; divenuti poi ricchi cangiano costume, e si
fanno
impostori falsi doppii nemici veri ed amici appar
enza dubbio ha prodotto Ὶππεις, cavalieri, per lo nobile uso che essi
fanno
del cavallo. E se questa madre vuol chiamare il f
sercizii ginnici spagnuoli, come corse di tori e giuochi di canne; si
fanno
combattimenti navali sul gran fiume che bagna la
e suggerito dalla viltà della gelosia nazionale ? Tutto ciò e peggio
fanno
i rigiri degl’invidiosi, da’ quali viene il merit
esercizj ginnici Spagnuoli, come corse di tori e giuochi di canne: si
fanno
combattimenti navali sul gran fiume che bagna la
ine suggerito dalla viltà della gelosia nazionale? Tutto ciò e peggio
fanno
i rigiri degl’ invidiosi, da’ quali viene il meri
il dominio di Verona, e ne reca egli medesimo alcuni versi che non ci
fanno
desiderar molto di vederne il rimanente. Questi s
bra questa la via reale a conseguir l’intento. Bello è vedere ciò che
fanno
nelle colte nazioni gli attori distinti; ma una s
icazione F. Martini). Notizie comunicate alla I. R. Polizia di Milano
fanno
credere che egli abbia introdotto, o restaurata i
el quale allora è portata al maggior grado quando le parole e le idee
fanno
l’effetto dei colori. [5] C’è non per tanto l’elo
arse mute ove solamente coi gesti senza una minima parola al mondo si
fanno
intendere con tanta gratia e con tanta sodisfatio
serio e dal patetico al buffo, e quasi a colpi di verga incantata mi
fanno
all’improvviso passare dalle sponde del Tevere do
doglio e chi s’abbandona ad una spensierata allegrezza. Balli dove si
fanno
gambettare gli esseri meno a proposito traendo da
ita agli spettri (lo che pur si concede ai pittori ed ai poeti) ma si
fanno
vedere dibattendosi in iscena colle donne come ne
ove non cercavi che il pantomimo. Ciò si scorge ora nell’adoperar che
fanno
sì spesso e senza verun discernimento il ballo ch
cché in ogni circostanza, in ogni situazione, in ogni carattere ti si
fanno
avanti colla testa sempre alzata ad un modo, coll
indi è che gli eroi della favola o della storia imitati dai ballerini
fanno
presso a poco la stessa figura che i personaggi d
e di parlare e non quella di suonare, il sentir poi gli strumenti che
fanno
in certo modo da interlocutori, non va disgiunto
a tutti gli spettatori, accio che non cagionino di quei tumulti, che
fanno
souente coloro, li quali, per esser più lontani,
le fin all’ultime sillabe. senza lasciarsi mancar la uoce, come molti
fanno
, onde spesso lo spettatore, perde con gran dispia
rtu generalmente, de insegnar meglio alcuni ignoti suoi concetti, che
fanno
comparir il poema piu garbato, et i suoi recitant
magiore l’ efficacia delle parole, che quella de i gesti. et fede ne
fanno
quelle comedie mute, che in alcune parti di europ
n alcune parti di europa si costumano, le quali, con gl’ atti soli si
fanno
cosi bene intendere, et rendono si piaceuole lo s
o, per non saperle io trouar piu proprio nome, simile al repetere che
fanno
nelle scole i fanciulli, quando dinanzi al lor pe
i moderni per propria autorita le diuidono] et i chori che in esse si
fanno
da poeti, sogliono seruire per quella parte, che
che si vuol fare? Non tutti esser ponno sì alti da toccare, com’essi
fanno
, le sublimi volte del tempio dell’Immortalità; ed
drammatici Greci p. 440 del l’edizione di Parigi. a. Di tre Cherili
fanno
menzione gli antichi. L’Ateniese quì nominato fu
voci sciogliete alte e festive, Odisio e Onofrio, a sollevare i cori,
fanno
nascer d’onor le Aonie Dive bella gara tra voi, C
nge nella Reggia, e se il comico va fuor di misura, su la schiena gli
fanno
la fattura.
a poesia italiana, e contribuì non poco ad illeggiadrirla. Testimonio
fanno
i poemi del Pulci, del Boiardo, del Berni, dell’A
la di romanzi francesi, frutto della dissolutezza e dell’empietà, che
fanno
egualmente il vituperio di chi gli legge, e di ch
o di gran penetrazione di spirito, e d’altre qualità abbaglianti, che
fanno
quasi obbliare le sue detestabili scelleraggini.
rri – Voller padre e Colombini brillante ; di questi due ultimi mi si
fanno
grandi elogi – la coppia Pedretti che non abbando
e fama, di legarsi a de’ speculatori senza fondi i quali ci pagano se
fanno
denari e falliscono all’occorrenza, e senza nulla
e fanno denari e falliscono all’occorrenza, e senza nulla arrischiare
fanno
commercio della vostra capacità e del vostro sape
di scrocconi, di tagliacantoni, di mezzani, di paltonieri, siccome la
fanno
in Aristofane Ercole, Bacco, Mercurio91. Essendo
cose vedute in aria quando ha volato. Si prepara un sacrifizio, e si
fanno
nuove preghiere alla Pace. All’odore del convito
astarlo: differenti in ciò totalmente da certi moderni pedanti che si
fanno
gloria di esagerare tutti i difetti degli antichi
r Teonoe figlia di Proteo. Dopo ciò il finto Menelao e la finta Elena
fanno
vista di ravvisarsi e riconoscersi. Ecco un dialo
die e sono più loquaci di Euripide? Bac. Sono tutti cianciatori che
fanno
vergogna al mestiere. Questo squarcio ne dà la
oro delle Rane, le quali coll’ ingrato gracidare Brecececex coax coax
fanno
montar la stizza a Bacco. Questa scena molto cort
se un rapace come Simone, diventano lupi: se il poltrone Cleonimo, si
fanno
cervi: ed ora che hanno aocchiato l’ effemminato
cenza nè bassezza porta seco, come quelle degli altri comici, i quali
fanno
uso di vesti lacere . . . per far ridere i fanciu
ni per noi perdute accrescevano pregio alle finzioni di Aristofane, e
fanno
in generale rimaner la copia Francese di gran lun
ri schiavi dalla di lui presenza, si fa bello di quello che gli altri
fanno
di buono, accusa e calunnia i compagni e ne carpi
go tempo, e di giovarti struggomi. Ecco poi le offerte che essi gli
fanno
a gara: Salc. Oimè, tu siedi in queste dure pie
ti per acquistar credito, divenuti poi ricchi, cangiano costume, e si
fanno
impostori, falsi, doppj, nemici veri ed amici app
enza dubbio ha prodotto Ἵππεῖς, cavalieri, per lo nobile uso che essi
fanno
del cavallo. E se questa madre vuol chiamare il f
zione questa parte sì rilevante del dramma, nella quale tanti moderni
fanno
pietà, a differenza del celebre Metastasio che se
atica), ma bensì di comunicare co’ miei leggitori l’effetto che in me
fanno
le antiche e le moderne produzioni drammatiche. N
imili traduzioni animate, fedeli, armoniose de’ nostri cinquecentisti
fanno
vedere quanto essi intendevano oltre il vano suon
Chi ha giudizio, gusto e sensibilità noterà il dilicato contrasto che
fanno
nell’atto terzo le innocenti naturali domande d’
oloro che ne giudicano con questo entimema, le nostre principesse non
fanno
così, dunque gli antichi offendono il decoro. L’a
edere, le ha ancora ben divise. Ma queste esagerazioni enfatiche oggi
fanno
poca fortuna, e si comparano alle precauzioni che
un decoro locale, variabile e incostante, al pari della moda (siccome
fanno
certi critici moderni) è un far la guerra agli ac
drammatici Greci p. 446 dell’edizione di Parigi. 46. Di tre Cherili
fanno
menzione gli antichi. L’Ateniese quì nominato fu
render le atte a commuovere, seguendone il trasporto progressivo, le
fanno
divenir pesanti e fuor di proposito loquaci; e qu
do da altri principj e accomodandosi al gusto e a i costumi correnti,
fanno
uso di nuovi ordigni per cattarsi l’attenzione de
igni per cattarsi l’attenzione degli spettatori di questo tempo, essi
fanno
gran senno e meritano somma lode. Conveniamo adun
ovanni Leigheb. Della intelligenza e dello studio di Luigi Gattinelli
fanno
fede alcune sue lettere, in cui si discorre larga
gnin nel suo Teatro Celeste in Rev. d. deux m. del 1847, erroneamente
fanno
comparire in Francia la Celia il 1571 e '72. Nel
palco fatto a posta per S. A. sopra una salla grande di Palazzo dove
fanno
ordinariamente le comedie in pubblico. Aggiungia
to napoletano, e alla scena XVI del primo atto, in cui tutti i Comici
fanno
« un paragone della Comedia ad altra cosa » egli,
i odierni pecorai, quanto a quella de’ cortigiani di Versailles, come
fanno
veramente i pastori del celebre Fontenelle. Ma po
à, per non dannare affatto l’uso di tutti quei poeti che alle loro il
fanno
; e fra tali poeti si vuol ripore l’istesso Manfr
e di Villachiara. b. Nella lettera 301 a casal-di-Monferrato. a. Ne
fanno
menzione Angelo Ingegneri nel Discorso della Poes
i odierni pecorai, quanto a quella de’ cortigiani di Versailles, come
fanno
veramente i pastori del celebre Fontenelle. Ma po
à, per non dannare affatto l’uso di tutti quei poeti che alle loro il
fanno
; e fra tali poeti si vuol riporre l’ istesso Manf
di Villachiara. 144. Nella lett. 301 a Casal di Monferrato. 145. Ne
fanno
menzione Angelo Ingegnieri nel Discorso della Poe
cizi ginnici spagnuoli, come corse di tori, e giuochi di canne: vi si
fanno
combattimenti navali sul gran fiume che bagna la
rità nell’espressione delle passioni e nell’espansione degli affetti,
fanno
si che nessuno più di lui è stato padrone del cuo
azione, che apertamente si scorge negli atuali costumi Romani. Non si
fanno
di seguito che le commedie nuove, e le tragedie c
zio dando all’orecchio tutto ciò che non può concedere al cuore. Come
fanno
appunto quelle donne, le quali, veggendo dalle in
ultar prima il buon senso, senza la debita graduazione e preparamento
fanno
all’improviso passaggio da un recitativo andante
uarto d’ora che a fatica s’impiega nell’apertura. Se difficilmente si
fanno
intendere i musici ne’ ritornelli, i quali sono l
e, attendendo che finissero que’ noiosi arzigogoli. Peggio poi quando
fanno
dei solecismi in armonia esprimendo colla musica
a imitazione. [37] Che si dovrà pensare eziandio dello strapazzar che
fanno
miseramente l’espressione fermandosi soltanto nel
rola “buio”, le precipitano “sul fulmine”, l’incalzano sul “tuono”, e
fanno
quindici o venti slanci di voce qualora il leone
me si dovrebbe, l’attenzione dell’uditore ad un punto solo, altro non
fanno
che miseramente distrarnela; ciò nulla importa al
i nell’età di soli 18 anni una tragedia intitolata Progne, alla quale
fanno
plauso con Lilio Gregorio Giraldi e Scipione Maff
ccende l’anime grandi ad operar cose grandi: quelle sono le molle che
fanno
muovere gli umani talenti.» 134. Quasi tutti g
zione questa parte sì rilevante del dramma, nella quale tanti moderni
fanno
pietà, a differenza di Pietro Metastasio e di qua
atica) ma bensì di communicare co’ miei leggitori l’effetto che in me
fanno
le antiche e le moderne produzioni drammatiche. N
e i lazzi e tutte le minuzie necessarie, con aver cura delle cose che
fanno
di bisogno per la comedia. Il Perucci prende pe
lla libertà, et etiam gli animali vivuti qualche poco in sieme non si
fanno
dividere quando si viene all’atto et al fatto. So
l ballo dei pastori che celebrano le nozze di Medoro e di Angelica, e
fanno
venire Orlando, che in essi si abbatte, in cogniz
soffogata dal fumo. Udiste, Sig. Lampillas, che i nazionali savj non
fanno
apologie de’ manifesti difetti, ma pongono l’ener
e di Rimatori Siciliani. I Lapponi, popolo assai materiale e barbaro,
fanno
versi. Ne fecero in Affrica e in Asia molti Negri
e si confonde234. In tal guisa mescolandosi si allucinano a vicenda,
fanno
uso promiscuamente de’ medesimi caratteri e affet
ngolo del teatro». Errore di tutti gli attori grossolani, i quali non
fanno
l’arte di accomodarti e alla verità del favellare
rato. Gli abiti, i popoli, le damigelle, le guardie, e le macchine vi
fanno
tutta l’azione». «Io avrei (scrive M. Clement nel
aricano tutto, e non sanno parlare se non per convulsioni, i quali ci
fanno
patire per gli loro strani sforzi di voce e pel d
e di Rimatori Siciliani. I Lapponi, popolo assai materiale e barbaro,
fanno
versi. Ne fecero in Affrica e in Asia molti Negri
bbero mirabilmente dipinto nel sembiante naturale. Di questa maschera
fanno
parimente menzione Polluce, e Boindin in una memo
bbero mirabilmente dipinti nel sembiante naturale. Di questa maschera
fanno
parimente menzione Polluce nell’ Onomastico, e Bo
Chi ha giudizio gusto e sensibilità noterà il dilicato contrasto che
fanno
nel l’atto terzo le innocenti naturali domande d’
loro che ne giudicano con questo entimema: le nostre principesse non
fanno
così, dunque gli antichi offendono il decoro . l’
un decoro locale, variabile e incostante, al pari della moda (siccome
fanno
certi critici moderni) è un far la guerra agli ac
r renderle atte a commuovere, seguendone il trasporto progressivo, le
fanno
divenir pesanti e fuor di proposito loquaci; e qu
do da altri principii e accomodandosi al gusto ed ai costumi correnti
fanno
uso di nuovi ordigni per cattarsi l’attenzione de
vistosa vernice i putridi legni dalla vecchiezza o dal tarlo corrosi;
fanno
del teatro quell’uso appunto, che sogliono fare d
peregrina favella si trovano scritte riflessioni assai belle, che lo
fanno
vedere quell’uomo di gusto ch’egli era in così fa
lla timida tragedia francese: il grande, il terribile, il malinconico
fanno
sopra di noi più impressione del tenero e dell’ap
i quest’edifizio comunica col teatro. Le rappresentazioni tedesche si
fanno
in Vienna in un altro teatro ancor più grande di
d’ipocrisia troppo risentite, onde per altro ben s’imita l’abuso che
fanno
i falsi divoti delle pratiche e dell’espressioni
lo ferito da Mediodiente di lui rivale cui tutti gli altri personaggi
fanno
compagnia, buttandosi in terra e dicendo che muoj
ituzioni: «La celebrazione degli spettacoli sono feste de’ numi, e si
fanno
per sollenizzare il loro giorno natalizio o per d
Ora un “si dice” in un luogo, ed un dubbio così decisivo in un’altro
fanno
chiaramente vedere ch’io sono ben lontano dal vol
sso e le Regole armoniche, perché ned egli né le sue Regole armoniche
fanno
autorità, quando non sono avvalorate dal giusto r
alterato con tre “perché” e con cinque ridicolosi “eccetera”, i quali
fanno
vedere essere egualmente ignote al giornalista l’
estar fede a que’ dotti commentatori, l’osservazioni de’ quali non ci
fanno
punto vedere ne’ drammi greci quelle rassomiglian
resentazioni musicali. E tanto è vero che i drammi del Metastasio non
fanno
più effetto sulle scene, che rare volte hanno gli
volte hanno gli impresari il coraggio di esporveli, e se talvolta lo
fanno
, non gli espongono se non mutilati, e così mal co
n cui ho nominati molti maestri della trascorsa età e della presente,
fanno
vedere ch’io non ho mai dubitato né dell’uno, né
le o duemila altre commedie col medesimo merito dello stil fiorentino
fanno
sbadigliare, o giacciono sepolte sotto la polvere
io de i gran lumi della ragione e della bella luce della verità. Essi
fanno
ciò che di quella loro accademia che ha per divis
e figura di scrocconi, tagliacantoni, mezzani, paltonieri, siccome la
fanno
in Aristofane Ercole, Bacco, Mèrcurioa. Essendo E
ca egli medesimo (dice il celebre Tiraboschi) alcuni versi che non ci
fanno
desiderar molto il rimanente. Non per tanto egli
ò i caratteri più importanti sono alcuni ribelli e traditori, i quali
fanno
vedere le più belle qualità per affrettare la rui
si decise che quivi più non si ammettessero se non musici eunuchi. Si
fanno
ancora nella China alcuni concerti di musica e qu
eca egli medesimo, dice il chiar. Tiraboschi, alcuni versi che non ci
fanno
desiderar molto il rimanente. Non per tanto egli
ò i caratteri più importanti sono alcuni ribelli e traditori, i quali
fanno
vedere le più belle qualità per affrettare la rui
cende Nostre per l’Estate, Vanno assai superiori alli guadagni che si
fanno
in Italia e mi sottoscriuo Di V. S. M.to Ill.tre
del tutto al teatro saranno tolti, essendo sparse alcune voci, che ci
fanno
sperare di rivederla ben presto sulle scene d’Ita
ar l’opre e le commedie, che tolto l’Aduento e la Quaresima sempre si
fanno
; nè vi entra, senza pagare, se non la famiglia t
suo Catone? E Siroe, Timante, Svenvango, Ezio, Arbace, e Megacle non
fanno
sì che s’abbia in maggior pregio l’umana spezie?
oso, ivi respira un’aria più degna di sé, ivi conversa con uomini che
fanno
onore alla divinità, onde si scorge balenare sugl
o E folgori, e procelle, E poi due luci belle Ti
fanno
palpitar. Qual nuovo mota interno Prendi
erso l’oggetto principale, e di prepararne lo scioglimento, altro non
fanno
che romper l’unità, diviar le fila che tendevano
consimili, i quali oltre l’annoiar i lettori colla troppa uniformità,
fanno
vedere la scarsezza d’inventare nel poeta. La ric
amente con troppo studio imitando l’uno i sentimenti dell’altro, come
fanno
i pastori nell’egloghe amebee di Teocrito. E ciò
pretendo giustificare il celebre Clarck dalle ragionevoli accuse, che
fanno
i teologi al suo libro sulla esistenza di Dio; in
lta voce, il popolo s’appropinqua, la plebe s’urta, i gentiluomini si
fanno
innanzi, e a pena egli ha finito il prologo assai
oni, che, per tutti i cantoni, con le parole e gesti ed altri spassi
fanno
muovere i sassi ; sentireste d’intorno cento cocc
tu nombre impresso.” Arrestato da queste meschinità secentiste, che
fanno
di un remo una penna, di un mare un pezzetto di c
. Iddio però gli dia bene a lei e non si scordi di noi. In Ancona non
fanno
niente, così sono venute le nuove, il principio è
en pleurer, un peu, Celuy qui nous faizoit tant rire. Ai quali versi
fanno
riscontro questi altri del 18 ottobre dallo stess
oco da fare. 3 settembre 1685. – Anche Scaramuccia col suo figlio mi
fanno
ammattire ; trotto, galoppo, vengono da me, e nul
tà il Valenti, et in breve mi troverò addosso tante sicurtà che se mi
fanno
banco rotto non mi servirà il letto per sodisfare
nire e ad altri di istruirli e di dare una punizione a coloro che non
fanno
abbastanza bene qualcosa»; Senofonte (430 ca – 35
con i colori l’arte più felice di sedurre i cuori di cento piaceri ne
fanno
uno solo.» Voltaire, Le Mondain, vv. 94-98.
e si darebbe nel secco, come ci danno sempre cotesti greci moderni, e
fanno
tanto mistero della loro erudizione e godo che co
uenza la meraviglia che ne deriva sia ragionevole. [1.136ED] Due cose
fanno
altamente meravigliar ne’ grandi: l’una è che, pe
de’ volumi di sue tragedie italiane; e per ciò molti Franzesi appunto
fanno
del lor teatro una sala, nella quale sfogano per
tro la reggia. [2.108ED] Ma per lo contrario là dove Pilade ed Oreste
fanno
un colloquio insieme per uccider Elena, ho credut
uasi per tutto il tempo della rappresentazione un attore. [3.10ED] Lo
fanno
ancora talora sortire, perché venga a dire i suoi
e, perché venga a dire i suoi versi che dan progresso alla favola; lo
fanno
rientrare quando gli ha terminati e quando convie
a a coloro che han per costume di ridersi di tutto quello ch’essi non
fanno
se tu non ti metti dal loro partito, che allora c
rti crescer la sete, non per ammorzarla. [3.44ED] Così pure i tragici
fanno
, e benché per lo più guidino donne giovani e verg
ED] Le botteghe, che sono in numero quattro volte maggior delle case,
fanno
di sé medesime una scena assai vaga, che ad ogni
piccolo e vago palagio di sua residenza e negli altri minori che gli
fanno
ala fa comparir chi è Luigi. [4.12ED] Ritornato q
ci facevano belle tragedie, ove qualche cosa cantavano; i Franzesi ne
fanno
delle cattive, nelle quali cantano tutto.» [5.33E
ore, se più ne dura, con diletto tanto maggiore quanto che i sonatori
fanno
co’ vari loro strumenti sinfonie non meno fra sé
essendo ancora la favola più capace di macchina e d’apparenza, e così
fanno
fortunatamente i Franzesi, e così farà l’Italiano
arco, una moresca, uno spettacolo di lottatori o di altri simil cosa,
fanno
inarcar le ciglia a’ tuoi spettatori e benedicono
belle tragedie ove qualche cosa cantavano; gl’Italiani e Franzesi ne
fanno
delle cattive nelle quali cantano tutto.» [6.51
parte de’ tragici recitamenti si declamava più dolcemente di quel che
fanno
i Franzesi, non per altro se non perch’è più sono
are la voce ancor dell’attore, e recitano esattamente coloro che così
fanno
nella tragedia; né mi replicare che troppo con l’
le spalle nulla ne intendono e quei di mezzo pochissimo. [6.80ED] Ne
fanno
ben una peggiore: volgon talora le spalle all’udi
e spalle all’uditorio, quasi vagheggiando i colonnati dell’orizzonte;
fanno
anche peggio, le volgono spesso a chi seco parla,
a tempo, que’ pianti che, a differenza de’ finti pianti d’Italia, non
fanno
ridere, ma lagrimar gli uditori, e sino quel quas
la lontananza, le gioie e la soverchia finta ricchezza de’ vestimenti
fanno
languire i sembianti, ancorché dotati d’un bel co
to Fabrican oy tabernas y mesonesb. Alcuni moderni autori Spagnuoli
fanno
menzione di altre rovine teatrali che si trovano
in ispecie contro la Prude, Ophis e Pinto, mostruosità, aggiugne, che
fanno
la vergogna del teatro francese. Questi ed altri
oia non procede dalla natura di questo stile, ma dal poco studio, che
fanno
sopra di esso i moderni maestri di cappella» (III
sitori, i quali con una disordinata ripetizione delle medesime parole
fanno
d’una brevissima aria una lunghissima filastrocca
ar freddi di fronte alle argomentazioni di Planelli, eppure anch’esse
fanno
parte del suo programma classicistico di ‘rieduca
roprietà, le quali non convenendo al suggetto che si vuol presentare,
fanno
che lo spirito si avvegga della finzione. Insomma
a illusione41. Ma se avessero avuta cognizione di quelle macchine che
fanno
con tal prontezza variare le nostre scene, io son
e. Perciò i duetti, i terzetti, i quartetti ecc. di questo grand’uomo
fanno
sì maraviglioso effetto sul teatro. Ma, mi si per
uell’attenzione che merita, le arie più di rado che per ordinario non
fanno
, uscirebbero di tema. [Sez.II.7.2.16] Finalmente
ché l’esperienza ha dimostrato: I. Che se due corde d’egual grossezza
fanno
in un medesimo tempo un medesimo numero d’oscilla
netico d’ostentarsi impassibili, e che affettano uno stoico contegno,
fanno
pompa d’insensibilità, e di tedio per qual si vog
ordenti, que’ trilli, quelle volate, que’ gruppi, quegli arpeggi, che
fanno
sì ben sentire su d’alcuni stromenti. Ma non bada
re. Nulla dicasi degli scorci di bocca e del brandire, che i cantanti
fanno
il capo, le braccia e ‘l resto della persona, nel
oia non procede dalla natura di questo stile, ma dal poco studio, che
fanno
sopra di esso i moderni maestri di cappella. Deh
citativo obbligato, ove si usi a luogo e tempo, non già come talvolta
fanno
i nostri compositori, i quali non avendo mai pens
sitori, i quali con una disordinata ripetizione delle medesime parole
fanno
d’una brevissima aria una lunghissima filastrocca
a italiana, e del più pomposo e più bello di tutti gli spettacoli, ne
fanno
il più ridicolo e il più noioso. Pensai di ristri
anti de’ drammi in musica sono in questo particolare sì negligenti, e
fanno
degli atti sì sconvenevoli e mal graziosi, ch’è p
he di presente tiene discorso, e mostrare col gesto l’impressione che
fanno
nell’animo suo le parole di lui. La quale obbliga
e dovrebbe determinare gli attori ad accordare più attenzione che non
fanno
al gestir muto, col quale essi possono talvolta t
gli abiti, s’egli non bada in oltre a degradarlo, quando i personaggi
fanno
anch’essi parte della decorazione, nel quale caso
per lo più scelgono danze che niuna convenienza hanno col dramma, nol
fanno
mica per zelo della varietà, ma sì perché que’ ba
e belle arti, si rinunzi pure’ a quelli tra’ nostri bagattellieri che
fanno
spettacolo dell’agilità di lor gambe, i quali, a
e se quella comparsa lontana dovesse essere eseguita da ballerini che
fanno
le prime parti nella danza, allora la comparsa si
andi oggetti la gagliarda e universale impressione che gli spettacoli
fanno
. Il perché non si potrà mai abbastanza lodare la
abbiamo il maggior torto del mondo, mercecché que’ velenosi princìpi
fanno
più gran’ progresso e più rapido, spacciati in un
.11] L’abuso adunque, che le cantatrici e le ballerine non rare volte
fanno
della loro professione, indusse la saggia Roma, s
l Mister di Biagio Contadino». V. il Cionacci. 24. Alcuni drammi ne
fanno
essi medesimi testimonianza. Verbigrazia in quell
agnuola la sua Zulima, i cui due ultimi atti deludono le speranze che
fanno
nascere i precedenti. L’Orfano della China rappre
di claustrali disperati, che in vece di toccare il cuore spaventano e
fanno
inorridire. La Grange-Chancel nato nel 1678 e mor
di senso comune? Che si dirà poi di quella specie di contradanza che
fanno
nell’atto IV Gastone, Avogaro ed Eufemia? É una s
oni della città, non è ascoltato. I mali pubblici e le private offese
fanno
che si rivolga alla repubblica e prometta di apri
primeggiare sugli altri popoli. Nullameno vi sono delle ripruove, che
fanno
vedere la musica applicata alla poesia volgare no
sul fine dell’undecimo secolo, e sul principio del duodecimo. Di lui
fanno
menzione fra gli altri il Tritemio, Arrigo gandav
usabile. Pure volendo giudicare dai frammenti che ci restano, essi ci
fanno
vedere tutto il contrario. La musica delle canzon
issima grazia e melodia, onde avendo poi congiunta l’arte alla natura
fanno
e di voce e di tutti gli strumenti quella pruova
ontro la reale esistenza delle gotiche poesie, come le dispute che si
fanno
sul vero autore de versi aurei di Pitagora, degl’
re. Il modo è questo. Il palco scenario, sopra cui stanno gli attori,
fanno
ch’ei sporga per molti piedi all’infuori nella pl
i quegli scrittori che anche in cose di puro piacere discompagnar non
fanno
le loro vedute dalla sublime infallibile scorta d
o Commedia : poichè vi è taluno che dice Commedia alle bagattelle che
fanno
i bambocci de’ Ciarlatani. (Cap. LV). Ancora :
mini, cioè una scuola, pe’ sordi e muti. Quivi per segni convenuti si
fanno
rientrare ne’ diritti e nelle cognizioni del rest
ato.» «Gli abiti, i popoli, le damigelle, le guardie e le macchine vi
fanno
tutta l’azione.» Il signor Clement nelle sue Osse
i quali caricano tutto, e non sanno parlare se non per convulsioni, e
fanno
patire chi gli ascolta per gli strani loro sforzi
Fabrican oy tabernas y mesones 165. Alcuni moderni autori Spagnuoli
fanno
menzione di altre rovine teatrali che si trovano
tori, i quali in vece di potare e recidere i rami lussureggianti, che
fanno
ombra inutile e perniciosa, danno al tronco e all
ze non escluderei da’ teatri, essendo fatte usuali e tanto comuni che
fanno
stupire lo stesso stupore : anzi l’arte supplitri
i possa pretender di mieter applauso, et non di raccoglier odio, come
fanno
certi, che trattano con un servo sciocco, od una
Cosentino, che orna moderatamente l’originale senza pompeggiare come
fanno
Seneca e Racine, senza l’inverisimile ardire che
forza, la cui auttorità mi lega, la lingua, e le mani : le quai cose
fanno
stare in continua discordia le compagnie. Ciò si
ie e col sospetto. Egli dice: Dunque le altere doti che amabile lo
fanno
, Che fur già mia delizia, gli si volgono in dan
ri? del mirabile vivo ritratto di una madre? della dolce forza che ti
fanno
le passioni espresse in istil nobile ed accomodat
e l’immunità per gl’ inganni passati (come suol concedersi a’ rei che
fanno
denunzie utili allo stato) ma non già un privileg
i faccia conoscere. Nell’atto V Penelope si lamenta del tripudiar che
fanno
i proci per la morte di Ulisse, mentre stanno a m
o Tamerlano a Bajazzette, sventure di personaggi eroici che altro non
fanno
che cangiar le catene de’ regni. Quì si vede una
el sangue e nella polve A rovescio gli cadono sul volto, E più lo
fanno
, col celarlo, orrendo. Spaventato io m’arretro,
itano universalmente, non che le Arie, le scene intere? E intanto non
fanno
in tanti paesi la delizia de’ dotti? non sono pre
l Signor Eximeno, citato dall’Apologista, che i personaggi mascherati
fanno
il diletto e il piacere della Nazione Italiana? E
li errori de’ criticastri gaulesi sulle cose straniere col passar che
fanno
di bocca in bocca e di penna in penna presso la l
der sans les avoir lus». E il dotto Giacomo Vernet anche così scrivea
fanno
1729 da Roma agli autori del bel giornale intitol
tinte risentite d’ipocrisia onde, per altro, ben s’imita l’abuso che
fanno
i falsi divoti delle pratiche ed espressioni reli
lo ferito da Mezzodente di lui rivale, cui tutti gli altri personaggi
fanno
compagnia buttandosi in terra e dicendo che muojo
surato. Gli abiti, i popoli, le damigelle, le guardie e le machine vi
fanno
tutta l’ azione”. M. Clement nelle sue osservazio
i quali caricano tutto, e non sanno parlare se non per convulsioni, e
fanno
patir chi gli ascolta per gli strani loro sforzi
sono Accademie illustrissime che per testimonio che i comedianti, che
fanno
l’arte loro come si conviene, non sono indegni d’
onaggi, usando per lo più d’un tuono di voce uniforme e composto, non
fanno
spiccar nella favella loro quella chiarezza e for
l Dione, Lusignano nella Zaira, Polidoro nella Merope, e simili altri
fanno
un gran effetto sul teatro tragico, perché i pers
anto per provar che l’esito infelice era essenziale all’opera, quanto
fanno
ora per provare l’opposto. Così avverrà sempre ch
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