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1 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 93
valor suo. che il Goldoni e il Chiari serisser più epere a posta per lei  : quegli La serva amorosa. La donna di garbo. La
ndiera : questi La [illisible chars]amorosa. La [illisible chars]. Di lei , a proposito della Serva amorosa. Carlo Goldoni s
ppresentava le parti di serra, e quindi non mancai d’interessarmi per lei . Presi cura della sua persona, e composi una comm
lina ; ma appunto conoscendo io dove potea fare maggior risalto la di lei abilità, ho procurato vestirla d’una prontezza di
lei abilità, ho procurato vestirla d’una prontezza di spirito, che a lei suol essere famigliare, e mi è riuscito l’effetto
e fu nella sua fresca giovinezza, e le lodi — dice il Bartoli — che a lei si dànno in alcuni moderni romanzi sono degne di
Bartoli — che a lei si dànno in alcuni moderni romanzi sono degne di lei  ; ma meglio sarebbero state in una storia vera, d
2 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 987
Garavini-Luciani Margherita, bolognese, moglie del precedente. Di lei dice Gio. Batta. Andreini nella citata Ferza a pa
r quelle benedette prime parti che dovean fare una settimana per una, lei e l’Andreini. Avea un bello scrivere e raccomanda
a disporre la signora Flavia, a ciò la venga a questo servicio, et se lei si scusasse con dire che gli è malsana, ditegli c
itegli che li farete dare delle medicine soave, chè la guarirà, et se lei dicesse che non li piace le medicine per esser do
per esser dolce, ditegli che glie ne darete di brusche, essendo che a lei gli piace più il brusco che il dolce. Quell’ a me
fu dunque generosità per la morta ? E si riferirebbe per avventura a lei quel passo nella lettera di Drusiano Martinelli,
3 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — (Ferdinando Martini, Al teatro. Firenze, Bemporad, 1895). » pp. 78-82
ella terra d’esilio, L'Orfanello suissera, drammi scritti a posta per lei dal fratello Luigi, non potè a meno di riconoscer
dal fratello Luigi, non potè a meno di riconoscere e di applaudire in lei quei tratti di grande attrice, che caratterizzano
grande attrice, che caratterizzano il vero genio. Un altro genere da lei insuperabilmente rappresentato era quello delle p
La famiglia indiana, la Lauretta di Gonzales, e varie altre erano da lei con tale innocenza rappresentate, e nel tempo ste
uo Teatro italiano, dopo di avere accennato alle invidie suscitate da lei nelle compagne d’arte, e di avere enumerati alcun
labbro, emettere quel suono di voce in una scena d’ironia al pari di lei  ? Della felicità sorprendente nelle transazioni,
a, in cui portò coll’arte e co' costumi l’amore del pubblico verso di lei al grado d’idolatria, e da cui si staccò nel '39,
picace e pronto. Tanta era l’attrattiva del suo conversare, che la di lei casa era in ogni città frequentata dai più rinoma
in Arti, Scienze, e Letteratura. L'arte che professava fu sempre per lei una seconda esistenza. Nè questa le impedì d’esse
nto di Torino un monumento che racchiuse, dopo varj anni, anche le di lei spoglie mortali. La madre morì d’anni 65 il dì 2
marmi. Madame di Staël, a una rappresentazione della Mirra in Milano, lei che all’ammirazione del teatro italiano non fu mo
il principio e la fine del sermone di Giuseppe Barbieri, Il Teatro, a lei dedicato, che è men facile a trovarsi : …………… Po
4 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « LETTERA » pp. 3-14
iunto di V.S., dimorante in questa Real Villa, giva indagando, per di lei incarico, se mai uscisse alcuna mia risposta al V
prelodato valentuomo, che io sin dal 1779. essendo stato in Genova di lei commensale, e dovendole il dono di alcuni libricc
stesso che mi lusingava di essere in certo modo in possesso della di lei buona grazia, mi vedea in una specie di obbligo,
questo mio dovere, anticipando colla presente le informazioni del di lei Congiunto, le quali certamente non possono essere
ro di me meritava che si disprezzasse come indegna di risposta? Il di lei Congiunto avrà immaginato che io meditassi un con
che, e Discorsi rendonsi chiare. Scriviamo pur noi non pertanto, se a lei così piaccia, per anni (dalla quale smania però m
ue la trovi, ma di amare la Spagna per scelta e per dimora al pari di lei che l’ama per obbligo naturale. “L’amate (mi pare
ivali, che spieghiamo in differenti maniere i nostri affetti. Detta a lei l’amore di fare de’ sogni piacevoli: a me di dar
o, nè volgari, come mostrerò nell’ultimo Articolo del mio Discorso. A lei , nel diffondersi nelle sue lodi, piacciono le ipe
piace quell’elogio, cui la verità, e l’Istoria è scorta e compagna. A lei essa par bella ancor nella guisa che si raffazzon
erà la nativa sua maschia venustà, e trarrà a se tutti gli sguardi. A lei forse piace nell’abito tenebroso e bizzarro, che
onvengono tutti gli Spagnuoli illuminati de’ tre ultimi secoli. Il di lei amore trascende fino ad idolatrarne le lentiggini
ilitasse sotto colui che compose dentro la Caverna di Salamina (che a lei fa tanto orrore), e che egli osasse penetrarvi an
per Giudice, il decidere, dopo aver letta la Storia de’ Teatri, il di lei VI. Volumetto, ed il mio presente Discorso, qual
5 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 915-921
un corso di rappresentazioni, recitando i seguenti versi dettati per lei da Melchior Cesarotti. Essi furon trovati da Guid
li e il vecchio Pellandi, ai quali subentrò nell’impresa il marito di lei , si recò al Teatro Nuovo di Firenze nel 1803, ov’
utore. Giunta alla frase : « Oh ! madre mia felice ! Almen concesso a lei sarà di morire al tuo fianco !… » il fanatismo si
endio, allor favoloso, di lire 11,500. Ma se bene si rinnovassero per lei i trionfi di Firenze, dopo il triennio non volle
eravigliosa. L’espressione del volto era tale, che poteva a voglia di lei mutarsi improvvisamente di mesta in gioconda, di
i nipoti. » E domandatole perchè non avesse in sua figlia lasciata di lei una ricordanza sulla scena, rispose : « E perchè 
o obblio ! » Molte son le testimonianze che abbiamo del valore di lei  ; fra cui quella del Sografi, che nella prefazion
a di Carolina Internari : e della cura affettuosa ch’ella si prese di lei dal 1807 al 1810, abbiam testimonianza nelle biog
E il suol mordeano di Titano i figli. Oh ! Come lieto all’apparir di Lei Simile alla sorgente alba rosata Freme ed alzasi
ronda il pianto Su le intrecciate man, che si disnodano Al tacersi di Lei rompendo in vivo Suon di applausi echeggiante. A
no Al tacersi di Lei rompendo in vivo Suon di applausi echeggiante. A Lei bambina Melpomene e Talia segnava il Fato Educatr
6 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 945-946
tori, padre di Adelaide. In alcune parti di bimba scritte a posta per lei e per la Ristori, die’ prove non dubbie dell’alte
solo le fu larga di ammaestramenti ; ma visto il rapido progredir di lei , formò da sè compagnia e la scritturò quale altra
a già recitate in quella di Bellotti-Bon. I faentini ristamparon per lei , nel carnovale ’60-’61, il sonetto di Paolo Costa
rla grandissima, e forse la più grande, se natura avesse compartito a lei quelle doti di cui fu larga con altre. Artista sp
7 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 649-650
elazione. La sera, dopo la prima rappresentazione, Yorick scriveva di lei nella Nazione : La signora Checchi-Bozzo ci ri
chi-Bozzo ci riempi tutti di stupore. Nessuno si sarebbe aspettato da lei giovane, da lei nuova, da lei inesperta, tanta pe
mpi tutti di stupore. Nessuno si sarebbe aspettato da lei giovane, da lei nuova, da lei inesperta, tanta perfezione di giuo
tupore. Nessuno si sarebbe aspettato da lei giovane, da lei nuova, da lei inesperta, tanta perfezione di giuoco, tanto acum
8 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 639-643
(Un palcoscenico del Seicento. Roma, 1893). Le notizie che abbiamo di lei sono così intimamente legate a quelle del marito
. (V. l’Indice generale dei nomi). Qui metto solamente una lettera di lei al Ser.mo mio S.r et padron Col.mo il S.r Prencip
forzza maggiore di quella dell’A. V. S. mi gioua anche il credere che lei sia per superare ogni mal officio che fosse fatto
appresentava. Anche per quel che concerne il fisico apprendiamo esser Lei stata bionda e bellissima. — Orsa bella, e genti
i lustri dotta man forme si leggiadre et belle. Non son gli occhi di lei due chiare Stelle, anzi del maggior lume al pari
bito d’Iride (94) ; ne abbiamo del Crivellato sopra un bacio colto da lei in scena, per lo quale s’arrossì (65), dell’Acuto
lo quale s’arrossì (65), dell’Acuto, sopra l’archibugiata sparata da lei (48) ; un sonetto scrisse il Sofferente Incognito
licando alcuna delle poesie che dìano un’idea del valore artistico di lei , che, rispetto all’arte, ci par degna compagna de
9 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 245-250
no alla morte, che avvenne per idropisia l’8 novembre del 1854. Di lei dissero Cesare Scartabelli nella Polimazia, e Fra
vede più chiaramente dalle lettere sue al Niccolini e del Niccolini a lei . Queste pubblicate, parte da Atto Vannucci nel se
abile a recitar la tragedia, la vuol bandita dal repertorio, e lascia lei , scritturata prima attrice tragica, inoperosa, la
ant’anni di Storia del Teatro de' Fiorentini di Napoli, l’esordire di lei  : L'ultima a presentarsi fu la signora Pelzet. E
to. L'Impresa per sostenerla le fece rappresentare alcune tragedie da lei scelte, come la Rosmunda, la Medea ; ma il confro
osa per molte sere ; le si fecero rappresentare varie parti nuove per lei e vecchie per il pubblico, non la si circondava d
e stessa e di Talia. LA ROSA DELL'AMICIZIA di Antonio Guadagnoli A lei , che Italia orna ed onora, ch'è la delizia, l’amo
scia s’apria, sacra a Melpomene, sacra a Talia. La vidi crescere, e a lei gradita di liete imagini spargo la vita ; per lei
vidi crescere, e a lei gradita di liete imagini spargo la vita ; per lei si veggano figlie d’amore mille risorgere ridenti
10 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 361
he ; e le commedie del Goldoni, e le tragedie del Ringhieri ebbero in lei una interprete valorosa. Da Venezia passò a Napol
anno dopo in seconde nozze l’artista Giacomo Modena, che trovossi con lei a Napoli, e che come lei n’era fuggito. Si uniron
e l’artista Giacomo Modena, che trovossi con lei a Napoli, e che come lei n’era fuggito. Si unirono in società il 1803 con
11 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 203
Paganini-Corona Anna. Francesco Bartoli ci lasciò di lei il seguente ritratto : Sortì dalla natura i più
spirante tutto brio, sono i bei vanti suoi. Ciò che poi fornisce i di lei meriti è un’intelligenza piena d’acume, l’investi
propria compagnia. Ecco un sonetto che riferisce il Bartoli a lode di lei , senza nome di autore, ma suo probabilmente. Al
12 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 590
or Francesco Desiderij suo famigliare facesse da padrone assoluto con lei e la madre (il padre era già morto) senza aver ri
eri, che più d’ogni altro cavaliere frequentava la sua casa, ajutando lei e la madre senza interesse alcuno, nelle necessit
concessa, quell’ autorità così grande che pretendeva hauere sopra di lei …. Il settembre dello stesso anno, entrata in tr
13 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 343
sposò Antonio Ricci, padovano, ballerino da corda, assai maggiore di lei . Andò con la madre Clarice e col marito a Venezia
ie del volto, la pronunzia dolcissima, lo spirito non comune fecer di lei un’artista di pregio ; sì che, passata con Girola
; sì che, passata con Girolamo Medebach, il Chiari ebbe a scriver per lei alcune parti, quali la Melania nella Pastorella f
14 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 562-563
Teatro italiano contemporaneo (Palermo, Lauriel, 1872) così parla di lei  : La signorina Campi si è mostrata inarrivabile
rivelarcene delle altre che eravamo certi si sarebbero sviluppate in lei con una più lunga pratica dell’arte. Noi infatti
a speso un largo tesoro di grazia e di bellezza, è stata incarnata da lei senza mende, senza incertezze e con una ispirazio
re Camillo Piatti di Piacenza, rottasi la Pietriboni un braccio, andò lei a sostituirla, creando quasi d’improvviso e in mo
15 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 364-382
due anni esercitata in parti di bambina, credette, mercè la figura di lei slanciata, di affidarle quella di Francesca da Ri
vale vive istanze perchè vi tornasse ; ma, prima per le condizioni da lei fatte della scrittura, poi per la speranza del su
ria, e la salvazione del povero carcerato. Allora il Righetti, che in lei sola omai vedeva l’àncora di salvezza della naufr
Gandolfo rispondeva il 12 settembre del '47 : La ringrazio delle di Lei esibizioni ; ma avendo preso marito da qualche te
ttore, e si alleò a riuscir nell’impresa Pasquale Tessero, cognato di lei . E veramente quella scena che aveva date tante e
mi del pubblico non ebber confini. Fu allora che « come un baleno — è lei che lo dice — da un cantuccio della sua mente sca
gico. » Forza e vigore che anco i più restii trovaron a esuberanza in lei dopo la rappresentazione di Mirra di Vittorio Alf
a più onorata madre di famiglia, compiendo ogni suo dovere, che è per lei la felicità. Nelle parti odiose si trovan per lei
o dovere, che è per lei la felicità. Nelle parti odiose si trovan per lei delle scuse, e pare che il suo personaggio non po
Journal intime de la Comédie Française (Paris, Dentu, 1873), dice di lei  : L'ornamento principale della Compagnia, Adelai
sci dal silenzio poetico, in cui sembrò essersi condannato, dettò per lei un’ ode, che la folla acclamò per due sere, riemp
rese le parti dell’attrice italiana, facendo uno strano parallelo tra lei e la Rachel, nel quale si sforzava di mostrare qu
o di poter qui legare in qualche modo il mio piccolo nome a quello di lei grandissimo e venerato. Ebbe tre fratelli che
16 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 386-389
e errore di stampa il nome di Delia nel libretto di poesie in lode di lei che andremo scorrendo, e che ha per titolo : LE
uando tutti eran certi omai della guarigione. Per la convalescenza di lei dettò Fidenzi il sonetto seguente : Post’avea gi
il varco. Ma'l Dio d’amore a l’uopo suo non parco di favor, disse a lei rivolto ; or quale sconsigliato furor, morte, t’a
onazzoni (pag. seg.) : Maggior beltà di Delia, io non scorgea, nè di lei rimirai cosa più eletta, m’era dolce il penar, ca
strale d’amor, face e saetta, mèta de' miei pensier giusta e perfetta Lei , non febo, per me luce spargea. Ond’or che vive i
17 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 574-575
andole un de'soliti sonetti, e condanando il Piazza di aver avuto per lei « parole puntate che dalla penna di pulito scritt
ommissione, che gonfiò la sua vanità. Fui accolta a braccia aperte da lei , che nelle parole e negli atti, non poteva essere
serve. Ognuna, che se le presentava, le accomodava, pareva fatta per lei , e non passava un giorno che la buona diventava c
acevasi cuocere in casa ; perocchè nessuno voleva più aver a fare con lei . Acconciavasi da sè non trovando un parrucchiere
, come se trattato si fosse d’un omicidio. Una lavandaja, accusata da lei d’averle rubata una camicia, e certe altre pezze,
18 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1005-1006
Gavardini-Cottei-Galletto Margherita. Di lei scrive Antonio Piazza nel suo Teatro (Tom. II, pa
a parte di Madama Giuseppina nel Medico olandese di Carlo Goldoni, da lei recitata con molta grazia – dice il Bartoli – e s
ignissimi Veneziani. » Il Pantalone Bissoni poi, che faceva scena con lei , aggiunse un’arguta raccomandazione, chiamando la
uelle in dialetto veneziano. Quando la Manzoni lasciò il teatro, fu a lei affidato il ruolo di prima attrice assoluta. Fu p
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 472-473
viveva ancora il 1782 fuor della scena per la soverchia età. Anche di lei Carlo Gozzi fa menzione nel citato canto ditiramb
Gozzi e nelle sue Commedie tratte dallo spagnuolo furono scritte per lei . F. Bartoli ci fa sapere come « al suo valore non
oli ci fa sapere come « al suo valore non corrispondesse ancora il di lei personale, che per essere basso, e pingue di sove
20 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 765-771
irginia Marini : ma Francesco Pasta, solerte e avveduto capocomico, a lei la tolse, pagando di penale parecchie migliaia di
. Tra mezzo agl’inni iperbolici che si levaron d’ogni parte intorno a lei , si udì la voce di Edoardo Boutet, che la gentile
erche dell’effetto e dell’applauso. Quel bagagliume non la riguarda ; lei sente che il momento umano, della situazione e de
eti vanitosi che non hanno nè la ragione nè il sentimento dell’arte ; lei sente che i prontuari, le tradizioni, le pratiche
otente alito di vita della creatura fatta ad imagine e similitudine ; lei sente che l’applauso del pubblico, dal mormorio d
3 Tina Di Lorenzo ; e però cedo la parola a chi s’occupò dell’arte di lei in questi ultimi tempi. ……………………….. Ora, è una v
uove sensazioni esordienti e a nuove tendenze del pubblico. Perchè di lei , si può dire appunto quel che un critico francese
nova giovinezza di Tina Di Lorenzo. E in questo senso la bellezza di lei è anche arte – o per lo meno ha effetti di arte.
ente oggi talune parti, che un tempo non parevano troppo adattate per lei . Ma nonostante un progresso innegabile, fondalmen
sembra rimasto il suo temperamento drammatico, che è, volere o no, in lei come in ogni artista il riflesso fedele del tempe
21 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 254-257
a favola intitolata Proteo, un poeta anonimo tessè un ampio elogio di lei , nel 1725, al colmo della sua rinomanza ; elogio
onomia, portamento, e una grande conoscenza del cuore umano. Tutto in lei era natura, e l’arte che la perfezionava era semp
lei era natura, e l’arte che la perfezionava era sempre nascosta. Di lei si cantò : Toi que les Grâces ont formée, sois s
a sinistra, mascherata, in costume di Arlecchina, bella ; e accanto a lei il dottore col suo costume nero. A sinistra Silvi
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — 1636, ai 5 di giugno. » p. 603
rì la prima metà del secolo xvii col nome di Rosalba, e abbiamo su di lei il seguente aneddoto, che riferisco intero dal Pa
città da ogni inconveniente, fu preso in siffatto modo dall’ amore di lei , che in un eccesso di gelosia le sparò contro una
a Milano il 1632 dai Comici Accesi, fosse scritta per la Trenta, e da lei rappresentata.
23 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 87-90
o pasticcio del Bayard : Il nuovo Figaro e la Modista. La modista era lei , la Marini. La sala metteva paura. Il pubblico av
uno aveva mai sentito ripetere il nome. Quand’ecco arriva sulla scena lei con una scatola in mano, vestita proprio come una
e la musica di quella voce. Apriti cielo ! Fioccarono gli applausi, e lei , poveretta, non credeva a sé stessa ; subito Tomm
ie di una pochade per attirare e guadagnarsi il pubblico ; ma bastava lei , lei sola, circondata da una modesta schiera di c
una pochade per attirare e guadagnarsi il pubblico ; ma bastava lei, lei sola, circondata da una modesta schiera di compag
derna. Virginia Marini ha chiuso il vecchio periodo, che comprese con lei la Ristori, la Tessero, la Pezzana, la Marchi, la
24 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 914
Bartoli : Chiese il Vitalba al Fiorilli : Vuole principiare a parlar lei , o parlo io ? Il Fiorilli fingendo timidezza, fre
io ? Il Fiorilli fingendo timidezza, freddamente rispose : Parli pur lei , parli pur lei. Di fatti uscirono in Teatro, ed i
li fingendo timidezza, freddamente rispose : Parli pur lei, parli pur lei . Di fatti uscirono in Teatro, ed il Vitalba incom
25 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 7
di lui, prendendo marito. Fioriva al tempo del Bartoli (1781), che di lei così lasciò scritto : « Anche in Palermo fu lodat
'proprj studj non lascia di rendersi ben accetta universalmente a' di lei spettatori. »
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 410
lebre Bazzi, fu egregia prima attrice, poi madre e caratteristica. Di lei , quand’era in Compagnia Belloni, le Varietà teatr
d’una Società filodrammatica, ma che sarebbe stata troppa fortuna per lei  : e infatti la Società si sciolse….
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 540
Luigi Pietracqua, il rinomato commediografo piemontese, dettava su di lei nel Birichin del 4 luglio 1896. Oh la deliziosa,
. Una vera rosa fiorita. E niente di studiato, niente di ricercato in lei . Se aveva da ridere, lo faceva di gran cuore, e l
geva liberamente, apertamente, sinceramente, sul serio, e a quelle di lei mescolava il pubblico le sue lagrime ch’era un gu
28 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 218-219
ta attrice le più sincere lodi pel suo valor teatrale, e più per i di lei irreprensibili costumi, spiegando a sua gloria il
del Cerlone, Le avventure di Donna Irene, sollevava, rappresentata da lei , all’entusiasmo. Nel carnovale del 1781 recitando
e e doglie e sfregi ? Itene ; in biasmo vostro il Mondo parla ; ma di lei , e de'suoi costumi egregi lode risuona, e ognun b
29 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 580-583
na Compagnia piemontese. A quindici si unisce alla zia e percorre con lei le grandi capitali di Europa, e dopo un anno ecco
bia per ciò : tornata in Italia, memore di quel che fu il maestro per lei , si unisce ancora a Toselli, interpretando' sta v
ttò nel Fanfulla domenicale del 31 gennaio '92, poco dopo la morte di lei , un articolo ricco di commovente entusiasmo, da c
u più la rappresentazione, no : fu tutto un dramma rubato alla vita ! Lei più nulla aveva di donna ; era diventata una belv
ci trovammo abbracciati e piangenti, baciandoci come due innamorati ! Lei gridava : « Ecco, ecco la mia arte…. ritorno giov
30 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 288-292
, che spiegavano la sua indigenza, erano però accomodati e portati da lei con tant’arte leggiadra, che non lasciava riflett
intento : nullameno perseverò nella protezione, poichè voleva fare di lei un’attrice completa ; toglierle tutte quelle ango
suo matrimonio col Bartoli, maniaco per la letteratura, più guitto di lei nel vestiario, macilento, che teneva il fiato co’
chiaro, un futuro di assoluta libertà. Lui dotto, o presunto dotto ; lei ignorante al sommo grado : immagini il lettore le
zione fissa a Parigi dov’ella doveva andare, Venezia era divenuta per lei una cloaca. Gli abitatori di Venezia, e dell’ Ita
cloaca. Gli abitatori di Venezia, e dell’ Italia tutta, non erano per lei che goffi, dozzinali, ignoranti, insopportabili.
31 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
lla commedia, e il piccolo Giornale de' teatri (Venezia, 1820) ha per lei parole di moltissima lode. Pare non fosse di rise
o della Raccolta Rasi]) accenna con poco rispetto alla prodigalità di lei . Sposò in seconde nozze certo Bonagamba, e abband
32 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 811-
iuseppe Primoli (La Revue de Paris, I giugno ’97) che, a proposito di lei a punto, può ben chiamarsi il grande amba sciator
dale ; e là mangiasse, quasi di soppiatto, la metà della zuppa, che a lei serbavan l’affezione e la pietà materna. Aveva qu
in alcune parti per un suo singolar modo di recitare ; ma dominava in lei una specie di sfiaccolamento, che la mostrava ann
sformazione artistica della Duse. Veneratrice, più che ammiratrice di lei , anzichè piegare il capo sbaldanzita innanzi a ta
dovere d’imitarla. In che ? Naturalmente, non avendo nè l’ingegno di lei , nè, come lei, la volontà di darsi anima e corpo
arla. In che ? Naturalmente, non avendo nè l’ingegno di lei, nè, come lei , la volontà di darsi anima e corpo allo studio, f
trovava soggiogato, perchè sentiva di vivere, parlare e palpitare con lei . E finalmente : la grandezza grande della Duse er
per essere bambina…. creatura di pochi anni e di molto sorriso, come lei . È questa la sola cosa, nella mia vita, che non m
tando. Insomma, una grande pace nello spirito – un gran sorriso – per Lei  – la piccina mia – e un benessere assoluto del mi
ammirazione e di gratitudine profonda per l’intelletto eccezionale di lei , che, più che interprete fedele, fu, nella Bagdad
sto sentimento di gratitudine che ha dovuto provare la Duse, quando a lei saliva il proromper continuo delle ovazioni.
pubblicò nel Corriere di Roma del 26 dicembre ’85, tutto in onore di lei , a illustrazione della Moglie di Claudio, degl ’I
e salutanti in coro, e i vescovi canuti ad un segnale curvi dinanzi a lei , mentre la nota de’liturgici canti empie le sale.
i sembrò veramente trasformata. Oh…. nella scena colla sorella, che a lei confessa il proprio amore per Max…, qual delizios
he le va data la maggior lode ; ed essi debbono a ogni modo vedere in lei un esempio salutare ; in lei che volendo, fermame
 ; ed essi debbono a ogni modo vedere in lei un esempio salutare ; in lei che volendo, fermamente volendo, s’è venuta forma
33 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 793-794
rincipi di Parma, ai quali dedicò una commedia d’origine spagnuola da lei tradotta in italiano, che porta per titolo : Di b
con molta bravura la parte d’un Capitano Generale in una commedia da lei rappresentata in Verona, mosse il Marchese Giovan
oui l’Autuno sarò prontiss.ma la prego à mandarmi le mie robbe mentre lei non hauesse qualche Città p. poter uiuere. So che
ie robbe mentre lei non hauesse qualche Città p. poter uiuere. So che lei mi compatirà perche le miserie dell’anno passato
34 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. -306
Fr. Bartoli : Altra difficilemente si è veduta sostenere al pari di lei le tragiche rappresentazioni con tanta maestria e
a esprimere al vivo l’eroico carattere che rappresenta. Chi meglio di lei in Italia recitò la Semiramide del signor di Volt
i Luigi Millo, uno dei poeti della Compagnia, che fu l’unica parte da lei recitata nel corso di quell’anno, lasciando in og
35 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 257-258
ederici, e molte commedie del Goldoni, del Nota, del Giraud ebbero in lei un’interprete valorosa : e Vittorio Alfieri, udit
rla davvicino ; e le scrisse una lettera di lode, congratulandosi con lei del modo stupendo con che declamava i suoi versi,
crin corona ; Ma Melpomene allor : men chiaro suona forse il nome di Lei , se in regal vesta calza il coturno, e se feroce,
36 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 738-742
ura, donna dei tempi primitivi ! Quando io fui grande mi sembrava che lei fosse mia figlia, ed è perciò che credo d’averla
ta !… Quel poco di buono che ho moralmente e artisticamente lo devo a lei  !… Qui io apro una parentesi : tra gli otto figl
lo dico io !). Che dolore per la povera vecchia ! Era su me sola che lei poteva fare assegnamento : si trovava presso una
ttore, che al finir della lettera s’è vista sparire l’imagine viva di lei , saltellante, birichina, arguta, senza fronzoli,
per piena che sia la scena, i sensi dello spettatore son vòlti su di lei . Egli la cerca, e, trovatala, non l’abbandona più
No, cara artista ; il pubblico reclama ancora più di un godimento da Lei  ! Ella rimarrà sulla breccia, a edificazione nost
37 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Ferrara, li 4 marzo 1618.Ferrara, li 3 marzo 1618. » pp. 170-184
agnia de’ Confidenti, pur diretta dallo Scala, e le notizie sicure di lei muovono appunto dal 1615, quando quell’ accolta d
mente di Battista e Valeria Austoni (V.), invidiosi degli applausi di lei  ; tanto che D. Giovanni, il quale da quel povero
vi si ribellava l’Antonazzoni, il quale se l’intendeva molto bene con lei . Di qui le ire della Lavinia ; ire di donna per l
to già di questo cuore grandissimo, e della borsa. Non poetar più per lei voglio. Siasi pur ella in Paradiso, e goda l’eter
. Flavio, hauendomelo V. E. in Venetia comandato, e sapendo quanto da lei sia amato, pregando lui che da mio cognato voless
V. E. assicurandoci di precipitarsi, non che correre dove il cenno di lei lo chiami. Cosi sono state e sono le cose, Ecc.mo
V. E. faccia che il Sig.r Flavio le scriva a nome suo e che venghi da lei a contentarsene, perchè non vorrei vivere in un c
he mai ho auto bon stomaco con la Nespola per l’interesse passato tra lei e mio marito, e sempre ho cercato di passarmela a
asce da giustissima causa, poichè quest’anno è nato tal disordine per lei , che è stato quasi la mia rovina, e della perdita
ò a V. E. mentre che viva, mi sarei partita subitto per non star dove lei  ; ma per non disgustar chi n’ è padrone e sig.re
omanderà, da questo m’acorgo che à gusto e che desidera di essere con lei , cioè con Nespola : ma che il Sig.r Flavio non te
ualche gran rovina ; però torno a suplicare V. E. che voglia proveder lei a quettar questi tumulti, e io con ogni humiltà m
etto qui sotto gli occhi del lettore alcuni brani di una pastorale di lei tuttavia inedita, che verremo al proposito della
38 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
i Milano. Ferrari, Marenco, Carrera, Salvestri scrissero commedie per lei . Non le s’insegnava nulla. Le si leggeva la comme
s’insegnava nulla. Le si leggeva la commedia, le si dava la parte, e lei studiava, imparava e creava. Le commedie metteva
39 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 616-618
nale del Dipartimento del Reno di Bologna del 14 aprile così parla di lei  : …. Alla giovinetta Sig. Carolina Cavalletti ch
uello spontaneo trasporto, che è figlio della convinzione, scrisse di lei  : Tessari Carolina era sorprendente per la robus
cchie dame adottavano le mode francesi dopo averle viste in teatro da lei , e la mandavano a interrogare dalle loro sarte, p
o era vastissimo. Bernardo Giulini-Golfi di Arezzo dettò in onore di lei il seguente sonetto : Il volto, ov’ hanno Ebe e
40 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 691-696
orino (tolgo la seguente cronologia artistica da un album in onore di lei  – Roma, Voghera, 1900) il 20 agosto del 1866. Era
con lieve moto della mano diafana, dicendo poscia lentamente : « Ah ! Lei è il signor tale ? sta bene : non dimenticherò l’
omuni con parola sobria, ma colorita e precisa, « Dove trova il tempo lei d’imparare tante cose ? » le domandò stupita. « I
veva alcun tempo fa Alberto Manzi — vedrebbe i pubblici entusiasti di lei , come sempre, quando ha voluto, li ha veduti : se
41 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 216-226
onna : …………………….. Sotto la scorta del Modena, che primo intravide in lei l’anima artistica, erasi collocata in breve nel n
rti che richiedono alterezza di contegno e finezza d’ironia, erano da lei rappresentate con tal verità e con tal brio, che
erità e con tal brio, che la donna faceva quasi sempre dimenticare in lei l’attrice. Iniziata alla scuola moderna che fugge
vi rispondeva con rara intelligenza d’artista. Può dirsi anzi che per lei il nostro teatro comico siasi arricchito di un in
pariva da ogni suo moto, da ogni più lieve girar d’occhi. Nè mancò in lei l’espressione di affetti più concitati e più cald
erba, e t’aman quanti alla fortuna acerba servono muti, ma non son di lei  ! E sin ne’crocchi ove il maligno stile in argute
ia inediti, e a me comunicati con gentilezza squisita dal fratello di lei Conte Giovanni Arrivabene, al quale debbo anche,
versi del Prati accennanti a punto alla sospirosa e lagrimosa vita di lei , martire egregia in tramutar di stato, e che so
elle intime confidenze dell’amica. Nè il grido trionfale che corse di lei a Cremona, a Milano, a Padova, a Venezia, a Tries
42 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 627
a parte di Ariodante. Sposò dopo alcuni anni Caterina, e fu assieme a lei prima con Gaetano Asprucci, poi in società con Lu
ià grande, pittore e scenografo reputato, abbandonando il teatro. Ma, lei morta, egli vi tornò, e lo troviam padre nobile i
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 662
Ipermestra del conte Girolamo Pompei e nell’Arsene del Bevilacqua, da lei create e più volte replicate all’Arena di Verona
er non essere gran cosa grata al Pubblico di Venezia, con tutto il di lei valore fu licenziata. Fu con Onofrio Paganini e c
44 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 362
cisa avversione che i parenti avevano al teatro ; ma i quali furono a lei di non poca utilità nell’arte comica, giacchè tro
ita Nuova, Moglie e buoi de’ paesi tuoi, e altre moltissime ebbero in lei un’interprete perfetta.
45 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
qualor tu sei alle tue suore intorno, di costei, che non so, quando a lei torno, se più bella o faconda il ciel la miri. Al
r dei lumi, languiscon l’alme e van le grazie ancelle, apprendendo da lei leggi e costumi ; A le mutanze sue leggiadre e be
46 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 681
resero piacevolissimo spettacolo sui teatri…. !! » Il Goldoni dice di lei nella Prefazione al Vol. XIII dell’ edizione Pasq
la voce e nell’ espressione che la faceano piacere e applaudire. Per lei ridusse in versi, modificandola, la Griselda trag
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 4
mmaso Degola (V.), e buona amica di Gustavo Modena, che nell’album di lei scriveva : Io nacqui morto, cara signora, e tale
ppe guidare il genio della nobilissima allieva, ed infondere nella di lei azione gran parte di quella perizia che la elevar
48 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 610
figlia Giannina, si adattò a' ruoli secondari pur di non separarsi da lei  ; e dopo alcune buone scritture, tornò a condur C
rsi da lei ; e dopo alcune buone scritture, tornò a condur Compagnia, lei prima attrice assoluta, ora solo, ed ora in socie
49 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — 1748, 10, Dicembre » pp. 9-10
nne il suo amante…. (in accomandita col Vitalba) (V.) ; e scrisse per lei un intermezzo. Tutta questa scena d’amori, di gel
ma inutilmente : o rappresentar la parte come stava, o andarsene : e lei , furba, sbigottita dall’alternativa, si mostrò ra
vere recitato vari anni con poca fortuna, avanzando ella in età, e in lei scemando il valore, non trovò più chi la scrittur
50 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 859-861
l grido, che il De Lise, commediografo di buon nome, allora dettò per lei la Cieca di Sorrento, la Civetta punita, l’Orfane
della scena italiana. A dare una idea esatta del valore artistico di lei , e sopratutto del suo modo di recitare, basterebb
Compagnia stabile de’Fiorentini con Cesare Rossi e Andrea Maggi. Di lei , donna, sposa e madre, ogni più enfatico elogio s
51 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1038-1039
della gloria, e mi bisogna spigolar dagli egregi che hanno scritto di lei . Sabatino Lopez : Il giorno della consacrazione
iva, non può tardar molto ; e sarà giustizia. Ancora poco tempo fa di lei si diceva : arriverà. Ora si dice : arriva. Fra p
se ne risente. Le sue lettere dicon questo spesso, che recitare è per lei una gran gioja, ma è anche un martirio. E se sape
52 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 234
nori della Corte, morisse a cagione della vita sregolata condotta con lei  ; e che il signor Le Féron, ufficiale delle guard
otta con lei ; e che il signor Le Féron, ufficiale delle guardie, con lei finisse ogni suo avere. Ebbe una sorella minore d
53 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 118-120
suo fosse più specialmente il patetico, dacchè il Goldoni scrisse per lei La figlia ubbidiente e La moglie saggia, e il Chi
cava il salto lanciandosi nel fiume per sottrarsi all’ insidie del di lei seduttore. Moltissime sere fu replicata in Venezi
ntivasi un po' sollevata, lasciavasi vedere in Teatro. Ma crebbero in lei a dismisura i suoi incomodi, e gli oppiati rimedj
a nell’ Archivio di Stato di Modena l’ elenco de' mobili e oggetti da lei recati in dote. Il 6 di ottobre del 1790 gli furo
54 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 760-762
ose all’improvviso era vivacissima, ed insieme con Silvio, che dal di lei nome fu cognominato della Diana, recitava delle S
iserbo, se personaggi di rango e teste coronate profusero a favore di lei l’immensità de’ loro tesori, scialacquati poi da
il Bartoli – creduta una bellezza, ma le arti del sesso formavano in lei un incanto, che fu poi scoperto fallace. » Ahimè 
55 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 639-641
se ammirar più il suo ingegno o la sua bellezza, » e Panard dettò per lei i seguenti versi : Cet objet enchanteur qu’on do
rno a Corallina era una esagerazione, dacchè egli non seppe vedere in lei che de' bellissimi occhi, delle belle carni, e un
i Silly, di cui dicesi ch'ella portasse talvolta il titolo, s’ebbe da lei un figliuolo diventato cavaliere di Malta, e noto
56 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 697-702
ella Compagnia, (Milano, Malatesta, 1652), sono le lodi artistiche di lei , che sostenne la parte della protagonista, espres
in, le Perle in pianti. (V. Lidia Andreini). Il Bartoli riferisce di lei il seguente aneddoto : In occasione che questa C
ca recitava in Venezia con grido, vi fu un tale, che invaghito del di lei merito, pensò di acquistarsi qualche porzione del
dimostrazioni di gratitudine. Partito il suo lodatore, e capitato da lei Paolo Abriani, noto letterato, lessero unitamente
non faranno nulla per essere troppo caldo. Iddio però gli dia bene a lei e non si scordi di noi. In Ancona non fanno nient
lo riverisce rendendole gratie della memoria che si compiace tener di lei , assicurandolo che non fa altro che studiare da T
57 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 942
olla propria vita sotto gl’insegnamenti di Daniele del Puppo padre di lei , che vendeva un balsamo in Banco, e faceva anch’e
io per le parti di prima donna. Il Bartoli chiude i pochi cenni su di lei , tributandole molta lode per l’onesto suo contegn
58 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 305-306
e, ch'in gratia mia ella degnarà di far à detta Compagnia, io restarò lei singolarissimamente obligato ; Et ricordandole la
ente obligato ; Et ricordandole la continnuata mia deuotione uerso di lei , et il desiderio in ch'io uiuo tuttauia d’hauer i
al Duca di Modena). La Ponti fu anche scrittrice di versi, e si ha di lei un sonetto che precede il Postumio, Comedia del S
59 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — (Sabato 7 giugno 1659).(Sabato 28 giugno 1659). » pp. 420-423
ale, come il Fiorilli, poteva dirsi veramente intima. Delle poesie di lei vider la luce alcune Poesie musicali composte in
osi escludere l’error del proto, il quale sarebbe stato continuato da lei e dal figlio di lei, che nelle sue liriche indiri
r del proto, il quale sarebbe stato continuato da lei e dal figlio di lei , che nelle sue liriche indirizza una poesia a Bri
8), il quale cita anche in appoggio il Baillet quasi contemporaneo di lei . Io son sempre per la prima ipotesi, aggiungendo
60 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1055-1059
pietra bianca porta il semplice nome di Carolina Internari. Dire di lei come artista non è difficil cosa. Fu grande nel p
ngegni del suo tempo l’onoraron della loro amicizia, e nell’ album di lei , ch’è oggi alla Biblioteca Nazionale di Firenze,
lgono a orsi con la cuffia. » Il secondo, oltre all’avere scritto per lei la Rosmunda d’Inghilterra, mantenne una viva inti
vanni sappiamo che mantenne per oltre dieci anni e fino alla morte di lei (’35 o ’36) una povera vecchierella per nome Anni
61 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — (Corriere di Napoli, 19 febbraio 1899). » pp. 270-274
a fu principale ornamento ? Quella Signora dalle Camelie, vissuta con Lei e con Gaspare Lavaggi di una vita nuova al pubbli
scatto improvviso, inatteso, l’arte suprema che avrebbe poi fatto di lei una delle più geniali attrici del nostro teatro d
a proposito di queste sorprese di effetti, Roberto Bracco racconta di lei che la Duse…. ma no : io voglio metter qui come c
e coscientemente iniquo, fu attratta un tempo dalla politica, che, in lei , soverchiò quasi l’arte. Scrisse in prosa con chi
62 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 498
67-’68, acclamata e festeggiata sempre da ogni specie di pubblico. Di lei mi scrisse Tommaso Salvini : Non aveva l’attraen
nde considerazione ; ed infatti, nessuna attrice, nè prima nè dopo di lei , interpretò con maggior giustezza d’espressione e
63 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 724
a quella Diana (V.) citata dal Bartoli, l’amante di Silvio che dal di lei nome fu detto Silvio della Diana. Ma per tale ide
veva mezza parte, nella Compagnia del Serenissimo di Modena ; e che a lei con regolamento dell’aprile 1681 furono assegnate
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 75-76
io di Achille Torelli, e specialmente di Fragilità che fu scritta per lei , fu a'bei tempi antiqui interpetre eccellente, un
to da ogni situazione la più semplice ; una piccola scena recitata da lei , assumeva proporzioni gigantesche ! Che deliziosa
65 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 286
i grazia, di gentilezza, che non vi fu, credo, compagno d’ arte che a lei non fosse come me affezionato e devoto, e come me
zia, l’ingenuità e la monellerìa. Così furon commedie predilette e da lei e dal suo pubblico Le prime armi di Richelieu, Il
66 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 533-536
Piede. Chi a tant’Armi, a tant’Arti oppor si pote ? Rendonsi l’alme a Lei spontanee prede, E al bel Giogo Servil s’offrono
sul Ren mirò felice Delfina de la scienza alta Eroina Onde vie più a lei bramar non lice. A te dell’Adria sol nobil reina
l fortezza, A Maestà 4 accoppiar tenero Amore. Usar in lui pietà, in lei rigore Affetto simulando, e in un grandezza. Imp
67 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1019-1020
cose belle e gentili che improvvisò Felice Cavallotti sul feretro di lei , queste bellissime riferisco, le qualisintetizzan
ndarno, con tutti gli entusiasmi della giovinezza adorasti, perchè di lei , e della tua vita, non ti fosse ignota nessuna de
68 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1027-1028
mostrasse sulla scena perchè il teatro si mettesse di buon umore. Con lei entrava nel dialogo una nuova, una speciale vivac
di Cletto Arrighi, e si rivelò nel famoso Barchett de Boffalora. Per lei la Palmira Spinazzi ebbe i trionfi che dovevano a
69 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 543-547
ico a V. S. e l’incomodo perche per esser Computisca in pochi momenti lei se ne sbrigha, et io aurò eterne le obbligazioni.
io sospiro li suoi si che ogni ordinario li scriverò sino à tanto che lei sij in stato di farmi auer sue ogni ordinario. I
er li morari la pregho auantaggiarmi s’e possibile non se ne seruendo lei , intendendomi sempre che per lei non intendo cres
rmi s’e possibile non se ne seruendo lei, intendendomi sempre che per lei non intendo crescerli cosa alcuna e lo fo padrone
onde prego V. S. uedere se pol auersi quando no la supplico al solito lei prouedermene, e non andrà come l’anno scorso, men
70 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 879-880
dieci doppie, che il Duca le faceva pagare come donativo. Nondimeno a lei non mancarono le tribolazioni de la scena che le
roni, colla quale s’era architettata una specie di congiura contro di lei , ora il marito Silvio rifiutandosi di imparar cos
71 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 160
Sposatosi a Marianna Torta, attrice della Compagnia Aliprandi, fu con lei scritturato da Alessandro Salvini ; e, sciolta po
vi aveva profuso tanta arte, tanta grandezza, gli venne a morire, e, lei dileguata, dileguò anche il bene che con la sua a
72 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 436-437
c. Fu la Biancolelli moglie esemplare : ed essendosi sparse contro di lei dicerie calunniose, per mostrare in che conto ell
, considerando che non potrei da parte mia differir di partecipar con Lei le sue angustie, et invero hauendo io da tanti an
73 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 303-304
condo marito, Luigi Pezzana, compianta da tutti i fratelli d’arte. Di lei scrisse Paolo Pola nella Galleria de' più rinomat
o al primo suo apparir sulla scena. Molte potranno correre a gara con lei nella difficile palestra dell’arte, niuna potrà p
74 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 405-406
o goldoniano non ebbe rivali, e ogni più piccola parte acquistava con lei grande importanza. Bella di volto e di persona, d
, un abbandono spontaneo di espressione, e di movimento, formavano in lei un insieme, che non poteva a meno di allettare gl
75 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 474-476
quale girò l’Italia, acclamatissima sempre. Leone Fortis scrisse per lei Cuore ed Arte, e io stesso l’ho sentita nell’ulti
rtista scandalosa la multa di dodici ducati. Ora accadde che, dati da lei allo stesso punto due baci la sera di poi, un bel
76 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 619-638
toccar l’anima, non pur degli uditori, ma degli artisti in scena con lei . Quand’era a’ Fiorentini di Napoli, nel ’65, Ales
ccostasse. Ho detto tragico-romantiche : nella tragedia classica a lei mancava la fibra. E se, desiderosa di assurgere a
li, pur troppo ad esse più specialmente dovè la immatura sua fine. Di lei così scrisse un acuto critico di arte, Enrico Pan
e lunghe e profonde e le sue grida appassionate rotte dal pianto ? In lei trovava sempre e di preferenza un’interpretazione
caratteri, la minuziosa analisi d’ogni profondo sentimento, aveva in lei una riproduttrice esatta e fedele. Gli occhi, com
anni di vita artistica, vol. I, 166). Fra le tante poesie scritte per lei scelgo il bel sonetto di Paolo Costa che le fu in
i gli atti Le diede e la favella onde fra noi siccome Dea si mostra ? Lei nova meraviglia il mondo appella, Talia fra mille
meraviglia il mondo appella, Talia fra mille a dito la dimostra, per Lei l’ausonia scena or si rabbella, per Lei, Muse, va
mille a dito la dimostra, per Lei l’ausonia scena or si rabbella, per Lei , Muse, va al ciel la gloria vostra. Quand’Ella ap
’obligo jnffinito ch’io tengo à V. S. Ill.ma per l’jnfiniti fauori da lei ricceuti, non essendole [ILLISIBLE] ueputo a far
o Ill.mo mont’Alto ; sò che oso troppo, e troppo ardisco à scriuere à lei che se impiega in altri negocij che in leggere co
sto (qual sempre gli fui) suisserato seruitore, è pregherò sempre per lei è per la sua felliccissima famiglia che jddio la
e a dovere Frittellino, comandandogli come a soggetto, il fratello di lei , per nome Nicola, buona schiuma, amico, dice il M
77 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 476-477
Solmi. « Maravigliò – scrive il Regli – per la stupenda esecuzione da lei data a quelle parti, in cui più le violenti passi
dovizie che le piovver più volte in ogni modo e da ogni parte. Di lei così scrive Ernesto Rossi nel vol. I delle sue Me
78 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
tona Giacinta. Sorella della precedente, recitò in sua compagnia e da lei separata le parti di donna seria. « Fu gradita – 
79 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 602-604
ia Farusi, calzolai, nacque a Venezia nel 1709 circa. Innamoratosi di lei Gaetano Giuseppe Giacomo Casanova, artista del Te
per quante ricerche fatte, non siasi fin qui rinvenuto un ritratto di lei . Madre di due pittori di grido, è assai probabile
ggiadrissima e bravissima, aggiungendo al proposito della partenza di lei per la Russia (ivi, XXXVII), che la perdita più c
80 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 678-680
più forte e valorosa interprete dell’opera sua varia e copiosa. Di lei , scrive la Moda del 1841 : Sdegno, amore, gelosi
composizione o turbamento del volto, e la mutazione della voce che in lei succedono al disinganno, tutto questo ed altro an
etta del pubblico, veramente degna di accogliere la grande eredità da lei lasciata al celebre teatrino di Piazza Castello.
81 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO II. Pastorali Italiane del XVII secolo. » pp. 274-291
sangue. Vuolsi però notare che gli accidenti di Celia tirano verso di lei l’interesse della favola più di quello che vien c
atto I, quando la finta Clori gentilmente si lagna della freddezza di lei : Sdegni ch’io ti riveggia? Deh che nuovi portent
l Centauro e co’ due pastori; e de’ suoi strani amori e del veleno da lei preso si riempie la maggior parte de’ primi quatt
one fatta dall’innamorato Filebo delle bellezze di Gelopea, e de i di lei graziosi trastulli col merlo imitati da quelli va
ezza manifesta l’innocente suo disegno di acquistar la benevolenza di lei per poi scoprirsi ed ottenerla in consorte. Commu
82 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO II. Pastorali Italiane. » pp. 131-143
angue. Si vuol però notare che gli accidenti di Celia tirano verso di lei l’interesse della favola più di quello che vien c
terza dell’atto I quando la finta Clori gentilmente si lagna della di lei freddezza: Sdegni ch’io ti riveggia? Deh che
l Centauro e co’ due pastori; e de’ suoi strani amori e del veleno da lei preso si riempie la maggior parte de’ primi quatt
ione fatta dall’innamorato Filebo delle bellezze di Gelopea, e dei di lei graziosi trastulli col merlo imitati da quelli va
i con candidezza manifesta l’innocente suo disegno di acquistar la di lei benevolenza, per poi scoprirsi ed ottenerla in co
83 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO IV. Teatro Spagnuolo. » pp. 196-285
ile lirico troppo ricercato, le quali si trovano nel II tomo delle di lei opere. Simone Machado anche Portoghese poeta rino
i quel conte presso la regina Elisabetta d’Inghilterra, e la morte da lei ordinatane e pianta. Giornata I. Bianca amante de
nava correvano sciolte in acqua, o se l’acqua congelata formava le di lei gambe, come ancora il bere ch’ella fece dell’acqu
parte quarantasei versi, mentre Bianca attende la risposta. In fine a lei si volge, e si determina ad invitare con una brev
lla potente inclinazione che glielo raccomanda. Essex da’ moti del di lei volto si accorge esser ella la donatrice della ba
Elisabetta si fa dall’amore abbassare sino al vassallo; egli inalza a lei le sue speranze; l’uno e l’ altro frena la lingua
rvo per curiosità la lettera scritta dal conte a Bianca; scopre il di lei delitto e l’innocenza del padrone, e la porta all
la regina per lo più sobrie e convenienti all’evento tragico ed al di lei carattere, mal grado di non pochi difetti, danno
a che ella avea gittata in mare per vendicarsi del principe Garzia di lei padre. Los Amantes de Teruel. In questa terra de
erdinando altro amante d’Isabella mal noto e mal gradito, ed Elena di lei cugina ed occulta amante di Diego formano gli ost
nni e mezzo nè le lettere di Diego giungano alla cugina, nè quelle di lei siano a Diego consegnate. In oltre per abbattere
lla prima di spirare fa della morte del suo amante al marito, e le di lei estreme querele mal corrispondono alla scena pate
onache nazionali Fermosa. Don Luis de Ulloa y Pereyra compose de i di lei fatti un poema di 76 ottave intitolato la Raquel
con Mennone indi con Nino re di Assiria. Nella seconda trattò del di lei regno dopo la morte di Nino, della maniera come t
figliuolo inetto per regnare colle di lui spoglie virili, e della di lei morte. Nell’una e nell’ altra è dipinto vivacemen
llo di Erode geloso ed amante. Nell’atto I Erode tenta dissipare i di lei timori riguardo al mostro, e perchè non abbia a t
ssesso ancor dopo che egli sarà morto, ed in una lettera ordina la di lei morte, e la manda a Tolomeo. Per un intrigo amoro
, e nobilmente dilegua anche ogni sospetto svegliato in Erode da i di lei ritratti. Erode vuol mostrare la sua gratitudine
sapere la sorgente, e Marianna gli rimprovera l’ ordine dato della di lei morte, mostrandogli il di lui foglio. Molti pensi
oglio. Molti pensieri patetici ed energici si trovano sparsi nelle di lei querele; ma sono frammischiati a varie impertinen
n potere della stessa Marianna. Egli in fatti entra di notte nelle di lei stanze con poco decoro della maestà e con rischio
ngelosir pur temi, Se mi vegga tornar teco a Granata, Io stessa a lei dirò che per errore Di sua casa salii, che vi r
torno I suoi dubbj a calmar, che di mio padre L’ira io fuggia, tu lei salvar credendo Salvasti me, ma che non v’è fra
rvitù vuoi pur ch’io viva, Dia legge a me chi innamorar te seppe. Lei servirò; nè più avvilir si puote Disingannato a
iberata dalle armi della regina Isabella, la quale informata delle di lei avventure, ed avuto in suo potere lo spietato Ari
avea di più salvata la vita. L’uomo ingrato in ricompensa, giunto con lei a salvamento nella Barbata, vendè la sua liberatr
a principessa da cui è occultamente amato. Egli ama una dama della di lei corte, e la principessa sa il di lui amore ma non
un uomo ed è da Flora nascosto. Ella intende poi che l’ucciso è il di lei cugino, nè perciò lascia di proteggerlo e salvarl
te parole a quelle della scena di Diana con Cintia in cui nasce il di lei impegno! Con quanta energia ella s’irrita alla fr
liquio e convenne che la Graziosa Apollonia supplisse sul fatto la di lei parte; nè poichè si riebbe dalla nuova infermità
to. Nel tempo stesso l’innamorato, il quale si era raffreddato nel di lei amore per un sospetto ingiusto, si trova disingan
è più abbondante, e forse rappresenta meglio il primo impeto della di lei passione; ma mi è sembrato ricercato soverchio ed
iti se il Cagnerì sia una nuvola nera che si abbassi al mare delle di lei lagrime per poi precipitare in diluvio che inondi
84 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
cava la ditta : Campana e Soci. Il Repertorio teatrale di Roma ha per lei parole di molta lode.
85 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
ncesco Fefferi, uno de’ principali attori della compagnia. Al nome di lei dice il Giornale de’ Teatri (Teatro app., Tom. II
86 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 854
vi formò società coll’attrice Luigia Petrelli, lasciando al marito di lei la direzione della compagnia. Cessata l’impresa,
87 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
la serva, e che fu nelle Compagnie di Venezia molto applaudita. Il di lei spirito fu veramente inimitabile, e prevalse a qu
88 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
mico, lasciolla vedova nel 1780. Il Bartoli non accenna punto alla di lei abilità. Sappiamo solo che recitava le parti di d
89 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
parti di primo Zanni, collo stesso nome di Finocchio, il Cimadori, e lei recitava le serve col nome di Pimpinella, titolo,
90 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ossi, nacque il 1756. Dalle parole del Bartoli non risulterebbe esser lei stata un’attrice di pregi singolari. Recitava le
91 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 684-685
l grado di direttore, assenziente il Salvini, l’ebbe in isposa, e con lei si recò in Compagnia di Romualdo Mascherpa, prima
ovè sciogliere col Viti il contratto, e recarsi in Vicenza, patria di lei  ; donde poi si restituì alle scene, formando soci
92 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 84-85
della piccola attrice, educandola alla scuola del dolore. Il padre di lei , Antonio, oriundo romano, buon attore, formò una
nella Compagnia di Cesare Rossi, osteggiata dai più, che vedevano in lei nelle grazie del viso, la eterna ingenua, ma acco
93 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 707
a in Compagnia di Girolamo Brandi, l’addestrò nell’arte comica, e con lei passò il 1774 in Compagnia di Giuseppe Lapy al Sa
94 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »
re nella Compagnia Pellandi, il 1795-96-97. Il giornale citato ha per lei queste parole : « Finetta nelle Lagrime d’una ved
95 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 809
la Compagnia Vitaliani, quale seconda donna e prima dopo la scelta di lei .
96 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 913
ata delle seconde nozze di Scaramuccia. Testimonianza dell’ingegno di lei è il seguente foglio volante che qui riproduco ri
97 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1042
Grani Serafina. Moglie del precedente. Di lei scrive Fr. Bartoli : « Educata sotto gl’insegname
98 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
arsa. » Entrò con lui in arte, sostenendovi le parti d’ingenua ; e di lei dice ancora il Bartoli che « nelle cose dove la t
99 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
atosi già in là cogli anni a una certa Giannuzzi, fu lungo tempo, con lei seconda donna di spalla, amministratore di Bellot
100 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 244-245
tina che recitava a Venezia le parti di servetta con molto plauso. Di lei non abbiamo altre notizie che queste lasciateci d
nto e l’esperienza di quella che avevaia preceduta, ma si vedevano in lei disposizioni felici, e non le mancava che tempo e
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