tacitam.e ringratiarlo, et attenderne gl’effetti, a suo piacere. Mio
marito
, et io se li dedichiamo di nuouo veri serui et li
S. Ill.ma Ill.mo Sig.re et padron Coll.mo I Comici a quali mio
marito
, già molti giorni sono, promesse per le nostre du
uesta sua consegnata dall’Ill.mo Monsig.r Bentiuogli suo nepote a mio
marito
, mi persuade a non rifiutare il fauore che mi uie
fatto da cossi gran principe di mettermi nella sua Compagnia con mio
marito
, rispondo a V. S. Ill.ma che la maggior brama ch’
enza che si deue, e ch’io osseruo al Serenissimo padrone : che se mio
marito
non fosse in’atto all’armi per la infermità della
a felicità del Serenissimo Sig.r Duca e di V. S. Ill.ma unita con mio
marito
riuerenti gli si inchiniamo. Roma li 13 feb.º 16
rvizio del Quartier generale Spagnuolo, era, come afferma il Loehner,
marito
dell’Antonia. Il nome, in fatti, e il cognome e l
unto, nè men di sfuggita, all’amicizia antica ? Divenni amico di suo
marito
, dice al Cap. XXXVII ; poi (ivi) : facendo le mie
ettore di non poter andar seco, partii colla signora Ferramonti e suo
marito
in una buona vettura. Il testo ha : avec madame F
hesini, fu buona innamorata nella Compagnia Medebach al fianco di suo
marito
. Recatosi questi a Parigi del 1767, ella si fermò
per l’autunno e carnovale, recandosi a recitare a Livorno. Tornato il
marito
, e scritturatosi anch'egli col Rossi, ella ebbe o
miri : degli Eroi coturnati io son regina. Entrò di nuovo il '69 col
marito
nella Compagnia Medebach, e vi stette sino alla m
osa al fianco di Giuseppe Peracchi, primo attore, che diventò poi suo
marito
. Dalla Compagnia Astolfi entrò in quella di Domen
oluta nel ’59 con Ernesto Rossi, e nel ’62 con Bellotti-Bon. Fatta il
marito
compagnia, la Celeste vi sostenne durante gli ott
posto di prima attrice, un po’per volontà sua, molto per volontà del
marito
, istruttore de’più intelligenti, e moltissimo poi
66 al Fondo di Napoli con Majeroni, il '67-'69 nella Compagnia di suo
marito
in società con Pezzana, il '70 in altra in societ
ni, ov' io l’ebbi ottima compagna, l’ '80 in Compagnia sociale di suo
marito
, e l’ '81 e l’ '82 con Emanuel. Entrato poi il Ve
un posto per lei, non volendo ella creare ostacoli alla scrittura del
marito
, si ritirò dalle scene, e, dopo la morte di lui,
trice giovine sotto la Marchionni nella Compagnia Reale di Torino col
marito
amoroso, fino al’39, sostituita da Adelaide Risto
r nella Reale di Torino, prima attrice assoluta, al fianco sempre del
marito
, amoroso, a vicenda con Carlo Romagnoli, fino a t
ite dell’Antonietta, che la tormentò lungo tempo. L'aprile del '62 il
marito
Luigi scriveva da Ferrara all’amico Francesco Rig
n carnevale la propria Compagnia, e sottoscritta Drusiano Martinelli,
marito
di M.ª Angelica, il D’Ancona (op. cit.) crede di
questo, rimarrebbe pur anche accertata la fama dell’Alberghini, se il
marito
, a entrar nelle grazie delle LL. AA. Impresarie,
a entrar nelle grazie delle LL. AA. Impresarie, soleva sottoscriversi
marito
…. dell’Angelica. Le attrici giunte specialmente a
sse alcune parti graziose. Ritiratasi dal teatro per la infermità del
marito
, non vi rimise più il piede, per darsi tutta al g
ù il piede, per darsi tutta al governo della famiglia. Con ciò che il
marito
le avea lasciato, e, dice Fr. Bartoli, « con qual
dice infatti che « fu moglie amorosa, e nelle stravaganti follie del
marito
si mostrò molto pronta a procacciare ad esso gli
ituzione della rinomata Cesari-Asprucci, venuta a morte quand’era col
marito
nella stessa Compagnia. Fu sempre con lui a tutto
oi si riuniron di nuovo, fuor delle scene in Verona, città natale del
marito
, dov'ella morì verso il 1830.
della quale era primo attor giovine l’Aliprandi, che divenne poi suo
marito
. Nel ’57 entrò con lui in Compagnia di Cesare Don
ni le parti di Zaira, Desdemona, Elettra, Micol, ecc. ; poi, fatta il
marito
Compagnia, ne divenne la prima attrice.
del precedente, e attrice egregia nelle parti di serva, fu sempre col
marito
sotto il nome di Corallina, eccettuato un trienni
rava felici disposiricai per la commedia : ella aveva abbandonato suo
marito
per giovanile inconsideraterra, e venne a riunirs
e, e mi è riuscito l’effetto, a misura dell’intenzione. Recatasi col
marito
nella Compagnia Battaglia, rimase tuttavia, bench
del precedente. Passò tutta la sua vita artistica in compagnia di suo
marito
; e tanto e così fortemente volle, che salita aud
a Bazzi e della Goldoni, i più grandi astri del suo tempo. Avendo suo
marito
formato compagnia il 1826 in società con Gaetano
apy Luigia, moglie del precedente e figlia di Giuseppe Lapy, seguì il
marito
nelle sue peregrinazioni artistiche fino al 1816,
imo amoroso Luigi Domeniconi, e madre per le tragedie nel ’14 con suo
marito
in Compagnia di Elisabetta Marchionni. Quand’era
’Gelosi, come la Franceschina, l’Ortensia, l’Olivetta, la Nespola. Il
marito
, trentino, del quale non è messo il nome di batte
sso probabilmente, e noto fra i tipi del nostro teatro, come amante o
marito
di Franceschina nella prima delle Farces Tabarini
la, modenese. » Capitano Spagnuolo Giuseppe Fiala, napoletano (suo
marito
). » Gradelino Costantino Costantini, veronese.
82 al tempo del Bartoli, il quale, alludendo alla sua separazione dal
marito
, di cui ella apprese con dolore la morte, le dedi
e fui per virtù di quel gran sì, che detto retroceder non si può. Mio
marito
da me poco gustò, ch'io sola vissi, ed ei lontan
on Ernesto Rossi prima attrice di qualche pregio – figlia del secondo
marito
della signora Botteghini sunnominata. Fu marito e
– figlia del secondo marito della signora Botteghini sunnominata. Fu
marito
esemplare, amoroso in famiglia, onesto con tutti
poi in quella di Medebach al S. Angelo di Venezia. Passò il 1753 col
marito
al S. Luca, dove creò la parte di Fatima nella Sp
e di Fatima nella Sposa persiana, e d’onde uscì del '55 per voler del
marito
, per non tornarvi mai più. Carlo Goldoni ritrasse
iè prove subito delle sue grandi attitudini al teatro. Abbandonato il
marito
, fu scritturata pel Sant’Angelo di Venezia dall’i
e morì poi, fuor dell’arte, in Roma, nel 1832, assistita dal vecchio
marito
e dalla famiglia Ferretti (V. Monti Carlo).
nte Antonio Giardini, la prima attrice assoluta di una società che il
marito
aveva formata con Voller e Bellati, e in cui fu s
atto scender di grado, risolse di abbandonar la scena e separarsi dal
marito
, per assumer il posto di direttrice nella Filodra
e di Toto, la quale, a detta del Bartoli, diventò coll’assistenza del
marito
una commediante di buon nome. La troviamo insieme
8, poi madre nobile in quella di Morrocchesi nel 1802, nella quale il
marito
era caratterista.
aide Tessero, decoro alto del nostro teatro. Ammalatosi gravemente il
marito
, ella dovette abbandonar di punto in bianco la Co
a, poi la Giagnoni, morta d’improvviso. Oggi, ancor giovine, vive col
marito
in Livorno, ritirata dalle scene, lieta di potere
lamente coltivò con trasporto, ma il dramma e la commedia. Mortole il
marito
, avrebbe potuto condurre vita agiatissima fuor da
avrebbe finito nella più squallida delle miserie, se una parente del
marito
, la celebre Bertinotti, non l’avesse ricoverata p
quaresima e nol pubblicò che in agosto, quando la Germoglia, morto il
marito
, passò a seconde nozze col Tassani ? Dopo sei mes
no è stato pubblicato colla scorta del documento che ci dà il Tassani
marito
di Elena Germoglia, figliuola del caratterista Gi
che poesia, non del tutto sprezzabile, come il presente sonetto a suo
marito
. Cigno felice, che spiegando i vanni, varcando v
e aura vivace. Allude alla tragedia Florinda, scritta per lei da suo
marito
, e da lei recitata con grandissimo plauso a Milan
imi pensieri. Di V. S. III., ecc. A questa fa riscontro l’ altra del
marito
in data del 14, nella quale abbiamo ancor più par
cena : all’ Andreini stesso faceva mossacce recitando. Fritellino, il
marito
di lei, faceva sempre acquistare alla Compagnia n
potevan benissimo esser volte le Frenesie della signora Cecchini (il
marito
non aspettava più i sessant’ anni, e forse per su
o probabile, tanto più che a questa, sposa onesta e fedelissima a suo
marito
(« per quanto addetta al servizio del Duca Vincen
e dallo stesso Bidelli), l’autore non accenni menomamente al nome del
marito
. L’idillio è diviso in due parti e consta di 44 o
rnono il matrimonio della Lidia con Lelio. L’Andreini non era davvero
marito
esemplare ; ed è ormai fuor di dubbio che l’amore
gine che l’istessa Florinda prega che lei non si disgusti acciochè il
marito
non li faccia qualche burla. dico signore che si
hini. « L’istessa Florinda prega che lei non si disgusti acciocchè il
marito
non li faccia qualche burla. » E la cosa mi par c
: Le stratageme et persecucioni che me vengono dalla Florinda et suo
marito
et i mali trattamenti loro sono così grandi che m
rchè non mi pare giusto, et che io niego di restargli, mi ha il ditto
marito
di Florinda tirato a termine di fare questione, i
a, et mi ritirai in una camera dove si spogliamo et vestemo, ma Lelio
marito
di Florinda non volse venire, et ben che io suppl
e sopportava non rassegnata, per paura, come dice il Cecchini, che il
marito
non le facesse una qualche burla ! ! ! La tresca
ua moglie ; alla quale fu dato il soprannome di baldina, dal nome del
marito
, o in antico per distinguerla dall’altra Lidia di
rino da corda, assai maggiore di lei. Andò con la madre Clarice e col
marito
a Venezia, ove recitò nella Compagnia di Antonio
i — e in buona salute, presso una doviziosa e onorata famiglia. » Suo
marito
, per non esser d’aggravio alla famiglia si recò m
con Giuseppe Astolfi, nella cui compagnia sposò il Pieri. Fattosi il
marito
capocomico, essa occupò sempre al suo fianco il p
ella dovè sagrificare tutta intera la non lieve somma lasciatale dal
marito
, e ridursi assieme alla figliuola colla Compagnia
o successo, col nome di Giuseppina Biagini, che fu quello del secondo
marito
di sua madre. Passò da Livorno a Firenze, nel
a ; e ritiratasi poi definitivamente dall’arte, si recò a Trieste col
marito
, ove stette diciotto anni ammirata maestra di rec
tazione, e d’onde si restituì in Italia, a Milano, ove è tuttavia col
marito
in ottima salute.
bbio, dicono i Parfait (op. cit., 25), per la morte di Romagnesi, suo
marito
. A ogni modo, ella continuò a recitare a Parigi s
le ; questo immaginando che il nome di Fedeli sia quello d’un secondo
marito
, dovendosi escludere l’error del proto, il quale
sco : ma non capirei che altri potesse chiamarla col nome del secondo
marito
(e il figlio specialmente), giacchè sappiam per u
anica, la Checchi, la Gualtieri, la Piatti. E poi : se, nonostante il
marito
Romagnesi, ella fu per tutti la Brigida Bianchi,
lagrime, e di giorno in giorno assottigliando ; la madre chiamava il
marito
carnefice del proprio sangue, e il giovine incalz
elle migliori che scorresser l’Italia. Morto dopo quattordici anni il
marito
in Mantova, la Marta continuò a condur compagnia,
commedie a soggetto, sì nelle scritte. Fu sempre nella Compagnia del
marito
, e viveva ancora il 1782 fuor della scena per la
n Compagnia, sicchè, avanzando negli anni, determinò di togliersi col
marito
dalla professione.
Cavalieri Bartolommeo. Dice Francesco Bartoli : « Fu
marito
della Giustina Cavalieri, di cui si farà menzione
ttantacinque il giorno dieci di Giugno. Bartolomeo Cavalieri, che fu
marito
della signora Giustina Bercelli, d’anni quarantac
Lucilla, conosciuta anche sotto il nome di Rosalba, restata lungi dal
marito
, che seguiva la sua compagnia ; e sotto pretesto
i dal bel sergente, che la stimolava a lasciar per lui il buon comico
marito
. Appena infatti fu questi lungi dalla città, Luci
Giacomo Modena, poi con Francesco Lombardi, e finalmente si mise col
marito
alla testa di una buona Compagnia che durò molti
sarei pago, aver dovessi ancora la sorte di Comingio e di Romeo. Il
marito
della Vidari era un impenitente beone, e Francesc
o I dei matrimonj, fil. 12). Non si sa s’ella si recò in Francia col
marito
; certo morì a Paola in Calabria il 24 novembre d
ppresentato il 1616 allo stesso teatro sotto il titolo di Arlecchino,
marito
della moglie del suo padrone, ovvero la Cameriera
nome di Flaminia. La sua vita artistica fu tutta legata a quella del
marito
. Fors’anche perchè modenese, ella parve avere alc
quale s’era architettata una specie di congiura contro di lei, ora il
marito
Silvio rifiutandosi di imparar cose nuove e tener
uti, attrice italiana col nome di Florinda. Esordì un po’prima di suo
marito
, come seconda amorosa nella Compagnia italiana, i
a St. Cloud, in data 10 agosto 1688 (otto giorni dopo la morte di suo
marito
), la lettera seguente che trovo trascritta e segu
arri, da cui ebbe una femmina, monaca a Fano, e un maschio, Giovanni,
marito
della famosa Regina Cicuzzi (V.). Rimasto vedovo
garri, buon arlecchino, e Pietro Vidini, buon comico anch'egli, forse
marito
della Maddalena (V.), e tanto vi piacque che fu r
i troppo noto come buffone. Lo dice il Bartoli uomo onorato, e ottimo
marito
. Parisi Alessandra. Moglie del precedente, nota
a Torino da parenti napoletani, e fu accolta giovanissima, insieme al
marito
, in Compagnia di Pietro Ferrari. « Ella è — scriv
ell’attrice bella scende egli stesso a coronare il merto. Mortole il
marito
, rimase fuor del teatro un anno in segno di lutto
lse di abbandonar l’arte. Le traversìe ch'ella patì dopo la morte del
marito
furon terribili. Prima, un amico di lui, tornato
nna in ogni genere di rappresentazioni. Recitò sempre a fianco di suo
marito
, e morì a Verona del 1768.
l precedente, recitò con ispirito nel carattere della serva. Morto il
marito
, abbandonò il teatro e andò a vivere colla figlia
La Compagnia era composta di 14 persone, compresa la famiglia Bassi,
marito
, moglie e una figlia di 13 in 14 anni ; e il più
cenno nè di viaggi all’estero, nè della educazione ecclesiastica del
marito
Gaetano, nè della sciagurata figliuola.
etto, sposò Alessandro Monti. Compagna esemplare non abbandonò mai il
marito
, sostenendo con decoro il ruolo di prima attrice
I. R. Teatro della Città nella nuova commedia a trasformazioni di suo
marito
, intitolata : La felice unione di Bernardone, in
Edoardo Majeroni ebbe un figlio, chiamato anch' esso Edoardo, che fu
marito
di Giulia Tessero, la sorella di Adelaide, morto
figlio di Domenico, il quale recitava nella maschera del Brighella. È
marito
della Rosa Camerani. Sa molto bene le commedie al
per le parti di prima donna, che sostenne sempre nella Compagnia del
marito
. Era dotata di non comune bellezza, ed egualmente
prima attrice amorosa il 1832 in Compagnia di Giovanni Ghirlanda, col
marito
Giovanni Trenti primo attore e con Geltrude, fors
ta Bazzi, poi divenne prima donna applauditissima della Compagnia del
marito
, che recava la ditta : Campana e Soci. Il Reperto
830, e quivi formò società coll’attrice Luigia Petrelli, lasciando al
marito
di lei la direzione della compagnia. Cessata l’im
mi Felice. Moglie del precedente. Fu una serva egregia ; e recitò col
marito
al S. Luca di Venezia, applauditissima, specialme
tò anche da Serva con sufficiente successo, e fu sempre al fianco del
marito
, sposa esemplare.
Zanarini Giuseppe. Figlio del precedente e
marito
di Rosa Brunelli (V.), che sposò poi in seconde n
la Compagnia di Pietro Rossi. Per istigazione più specialmente di suo
marito
, preferì scritturarsi come seconda donna in quell
n cui riuscì amorosa ingenua graziosa e graziosa cantatrice. Morto il
marito
, passò a seconde nozze con Camillo Friderici, amo
econde nozze del precedente. Istruita nell’ arte comica dal suo primo
marito
, detto il Barbieri, riuscì egregia artista specia
Vitaliani Vitaliano. Altro figlio di Andrea,
marito
di Elisa Duse, artista mediocre, era il 1848 con
olle abbandonare finchè egli visse. Lui morto, divenne capocomico suo
marito
, e al tempo di Fr. Bartoli (op.cit.) viveva ancor
Berti Caterina. Moglie del precedente, sostenne nella Compagnia del
marito
le parti di prima donna, con molto favore del pub
itò con molto plauso le parti di donna seria, e fu, dopo la morte del
marito
, in Compagnia di Nicola Petrioli per varj anni. S
econda donna, prima attrice giovane e prima attrice, in compagnia del
marito
, cui tutta è legata la sua vita artistica, e con
di Marinetta. La sua vita artistica è intimamente legata a quella del
marito
. Lasciate le scene, astrettavi forse dalla vita i
i scrive Fr. Bartoli : « Educata sotto gl’insegnamenti di Placido suo
marito
, riuscì un’eccellente prima attrice. È indicibile
ta anche per quelle di donna seria. Recitò sempre nella compagnia del
marito
, ma, a Firenze, nell’autunno del 1771, rappresent
and, non sappiamo con qual fondamento, gli dà il nome di Marco. Egli,
marito
dell’ Aurelia, Brigida Bianchi, si era recato con
e di Giuseppe Salvini, fu una egregia servetta, e tale la vediamo col
marito
nella Compagnia Paladini-Internari, con la quale
, sua moglie (e moglie poi di Valerio Zuccato ? O Zuccato fu il primo
marito
? O divisa dal marito si unì a Tabarin, e si fece
poi di Valerio Zuccato ? O Zuccato fu il primo marito ? O divisa dal
marito
si unì a Tabarin, e si fece passare all’estero pe
aricatura di Francesco Tabarin, contemporaneo di Salomon, parigino, e
marito
di una Francesca Coulignard (per l’appunto anche
a e vivace nelle parti di serva, che sostenne sempre al fianco di suo
marito
. « Rappresentava – dice il Bartoli – lo Spirito f
Grandi Maria. Bolognese, detta la Pettinara, dal mestiere del
marito
, fabbricator di pettini. Fu una prima donna assai
rad, 1898), il quale ci fa anche sapere che la Parrini era divisa dal
marito
e conviveva con Ercole Gallina, il primo attore,
supplementare con l’Assunta Perotti. Era amoroso della Compagnia suo
marito
Paolo. La Baldigara, specialmente nelle così dett
iboni nel ruolo di prima attrice assoluta ; e formò poi Compagnia col
marito
che tenne a intervalli e con varia fortuna.
Moglie del precedente. Il suo nome è intimamente legato a quello del
marito
, col quale passò la sua vita artistica sotto nome
rillante carattere. Vive in Cadice anch’oggi (1780) insieme al di lei
marito
, e la fanciullesca sua prole. » Così Francesco Ba
vea sposata Marianna Leonardi, giovine veronese, che seguì l’arte del
marito
, ottenendovi buon successo nel ruolo di madre nob
erina, attrice di molto pregio per le commedie all’improvviso, fu col
marito
, mediocre arlecchino, in Compagnia di Niccola Pet
ietta che la faceva meglio accetta al pubblico. Recatasi a Napoli col
marito
, vi fu colmata d’applausi ; ma la morte in un par
ntò prima donna applauditissima della Compagnia che aveva formata suo
marito
in società col celebre caratterista Luigi Taddei
inia, in cui l’Antonazzoni fu entusiasticamente applaudita. Ella, col
marito
e con Domenico Bruni (V.), che pare usasse con le
anzichè Marchioni, figliuolo di Casimiro, non sappiam dire se comico,
marito
di Elisabetta di Pompeo Bai- desi e padre della c
lla Commedia Italiana di Parigi, poco tempo appresso l’esordir di suo
marito
, in qualità di seconda serva col nome di Marinett
rima donna Maria Grandi, soprannominata la Pettinara dall’arte di suo
marito
, e con lei si recò a Malta il 1758. Tornato poi i
primaria, che condusse per varj anni, finchè non ebbe abbandonate col
marito
le scene. – Si ritirarono entrambi a Venezia, ove
glie Teodora, tornata da Parigi, continuò a recitare, divisa dal buon
marito
, il quale, pover’uomo, nell’articolo che la conce
mplicità non mai intesa, « che l’onestà è un pregio stimabile, che il
marito
non deve trascurarsi, che le vanità del mondo son
ch’è assai bella Ragazza, dà di sua abilità chiari argomenti. Il suo
marito
è pur di buona razza, e può passar fra’Comici val
econdo matrimonio. Ella, tuttavia addolorata per la morte recente del
marito
, si schermì gentilmente, assicurando che ove dete
mp; argenteria al prezzo come fu stimato ; del resto fosse a metà tra
marito
e moglie, con il guadagno venturo, lasciandosi do
i consolarlo con belle parole. Colombina era già stata in Francia col
marito
Biancolelli ; era dunque conosciuta dalle LL. Mae
Dondini-Pucci Teodora. Moglie del precedente, seguì sempre il
marito
, prima amorosa, prima attrice e madre sino al mom
l precedente, recitava le serve sotto il nome di Violetta, e andò col
marito
, e collo stesso ruolo, alla Comedia italiana di P
e, benchè favorevolmente accolta, si restituì a Roma, abbandonata dal
marito
, dove continuò a recitare in Società private, alt
spensierati che all’indomani non pensano. Amò i molti figli. Fu buon
marito
; e dalla sua buona compagna, signora Graziosa, f
chiedi a tanto ardir perdono a Cristo. Alla Morelli Riprender vuoi
marito
: e in mezzo a tanti comici birboni, il più birbo
o Giasone dobbiam vedere l’artista Enrico Capelli che divenne poi suo
marito
. Passò nel ’57 con la Compagnia di Adelaide Risto
per imprenderla, dovette sottrarsi alla soggezione di lui, prendendo
marito
. Fioriva al tempo del Bartoli (1781), che di lei
io Pieri, e nell’ 83, abbandonati per la prima volta i Suoi, andò col
marito
nella Compagnia drammatica di Alamanno Morelli, n
li, nella quale esordì come prima attrice. Nell’ ’84-’85-’86 venne al
marito
la malaugurata idea di condurre una Compagnia, de
con Cesare Vitaliani e Angelo Vestri ; fu poi scritturata assieme al
marito
nella Compagnia di Ernesto Rossi, e finalmente in
ella lettera di lui riprodotta autograficamente. È strano però che il
marito
saluti il ministro in nome della putta, senza mai
devolmente il posto di servetta. Abbandonato il teatro, si ritirò col
marito
a Firenze, ove aprì un negozio di modista, e ove
si. Sposò Regina Cicuzzi, rimasta vedova (V.), ed è questo il secondo
marito
, che al nome di lei si cita come sconosciuto. Qua
vane egregio, se ne allontanò per sempre, e andò a stabilirsi con suo
marito
a Londra, ove conduce tuttavia una vita agiatissi
e a Vicenza il 1727. Fu sempre, moglie esemplare, nella Compagnia del
marito
, col quale si allontanò dall’arte. Stabilitasi a
vea formata in società con suo padre. Da questa passò poi, sempre col
marito
, in Compagnia Feoli e in quella di Bellotti-Bon,
l 1856 nella Compagnia Stacchini e nel ’57-’58 in quella Trivelli. Fu
marito
di Carolina Caracciolo (V.), artista di pregi non
carattere della serva in una Compagnia di Napoli. Tornata con il suo
marito
in Lombardia, fu accettata nella comica truppa d’
i Luigi Rossi prima donna giovine applauditissima. Nel 1800 formò col
marito
, lei prima attrice, e lui primo attore, una fortu
tte andarsene ; e la Pieri tra pel merito reale, e per l’ intrigo del
marito
, Adamo Alberti, capo socio della Compagnia, diven
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