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1 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE II — TOMO VI. LIBRO IX » pp. 145-160
rid dal gentile autore. La terza in due atti ed in prosa comparve nel medesimo teatro a’7 del febbrajo del 1792. Un perverso tut
7, lin. 8, dopo le parole, la prima sua tragedia la Lucrezia. **. Al medesimo Capo, pag. 12, lin. 25, dopo le parole de’ piccio
n. 25, dopo le parole de’ piccioli rimatori, si corregga così. *. Al medesimo Capo pag. 30, lin. 2, dopo le parole, ciò che ne
 30, lin. 2, dopo le parole, ciò che ne disse il sig. Andres. **. Al medesimo Capo pag. 41, lin. 2, dopo le parole, di chi vuol
Capo pag. 41, lin. 2, dopo le parole, di chi vuol persuadere. *. Al medesimo Capo pag. 56, lin. 23, dopo le parole, noto per l
opo le parole, Don Tirso Ymareta, si aggiunga questa nota (1). *. Al medesimo Capo ed articolo, pag. 71, lin. 1, dopo le parole
e la nota apposta in piè di pagina, e si aggiunga come segue. *. Al medesimo Capo ed articolo, pag. 72, lin. 7, dopo le parole
ua madre, comparisce l’ombra del Re defunto da lei non veduto. *. Al medesimo Capo, artic. II, all’ultima linea della pag. 84,
po le parole per lo più l’atto I, si apponga questa nota (1). **. Al medesimo Capo, artic. III, pag. 105 lin. 3 dopo le parole,
el Viaggio di Spagna cel fa sapere, si scriva quest’addizione. *. Al medesimo Capo ed articolo, lin. 19 dopo le parole, ad un i
distrusse, si cangi come quì si scrive ciò che si diceva in fine del medesimo articolo.
2 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO V. LIBRO VII » pp. 107-140
dde affatto, ed appena potè il poeta consolarsi coll’applauso che nel medesimo teatro ottenne per la sua pastorale le Corse di T
Pietro Marivaux è quella intitolata le False Confidenze lavorata sul medesimo conio delle altre sue favole, nelle quali si trov
ione del luogo. Le facciate laterali e la posteriore son decorate col medesimo ordine di architettura, ma in pilastri con una ga
0, lin. 30, dopo le parole, Sfolgoreggia di tutto il suo lume. *. Al medesimo Capo II, pag. 12, lin. 8, dopo le parole, c’est m
g. 12, lin. 8, dopo le parole, c’est moi qui t’en convie. *. Al Capo medesimo , pag. 13, lin. 20, dopo le parole, il Nicomede, i
, dopo le parole, il Nicomede, il Sertorio, la Radoguna. **. Al capo medesimo , pag. 29, lin. 8, dopo le parole, alla gloria del
gloria della posterità, si ponga in nota ciò che siegue. *. Al Capo medesimo , pag. 30, lin. 9, dopo le parole, vi si occupò co
don Joseph suo fratello, e impresse in Madrid per Maria Quiñones nel medesimo anno 1636, non trovandosi tralle dodici che vi si
sino a La Storia dunque, e si aggiunga ciò che segue in nota. *. Al medesimo Capo III, pag. 44, lin. 18, dopo le parole, della
della vera pietà e religione, si apponga la seguente nota (1). *. Al medesimo Capo III, pag. 50, si riformi così la citazione c
lora fino a regna la molle galanteria, e si scriva come segue. *. Al medesimo Capo V, pag. 120. lin. 2, dopo essersi parlato di
i questo scrittore, si aggiunga quel che qui si scrive. *. Al Capo V medesimo dalla pagina 116 (dopo le parole della pag. prece
dieci seguenti da Ma gli altri drammi sino a della Guadalupæ. *. Al medesimo Capo VI, pag. 142, che è la 126 per la seconda vo
le con naturalezza i costumi, si scriva la seguente addizione. *. Al medesimo Capo VII, art. II, pag. 157, lin. 11, dopo le par
e, pe’ caratteri bene espressi, si scriva da capo come segue. **. Al medesimo Capo VII, art. II, pag. 162, lin. 20, dopo le par
erto parlar gergore a lui proprio, si aggiunga quel che segue. *. Al medesimo Capo VII, art. II pag. 163, lin. 24, dopo le paro
pagina e le prime due della seguente, e si cambi come segue. **. Al medesimo Capo VII, art. III, pag. 174, lin. 20 dopo le par
d on y sçut representer les hommes, si aggiunga ciò che segue. *. Al medesimo Cap. VIII, art. III, pag. 185 lin. 26, dopo le pa
n. 26, dopo le parole, intitolato la Mimographe, si aggiunga. **. Al medesimo Capo ed articolo pag. 187 in vece delle ultime du
3 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO I. LIBRO I » pp. 12-33
a tralle poesie di Callimaco drammi satirici, tragedie e commedie. Al medesimo poeta si dee la cura di descrivere i poeti dramma
non da virtute, Grazie l’uom versa e doni. In quanto al cibo Nel medesimo dì bianchi i brodetti Indi neri gli vuol: se l’
ottami. Tralle ruine di un tempio dedicato, come si crede a Bacco, il medesimo Polidoro assicura di aver trovata la seguente isc
1, lin. 20, alla parola prosa si apponga la seguente nota (1). *. Al medesimo Capo II nella stessa pag. 11, lin. 23. e 24., in
nelle colonne egiziane erano in versi, si scriva come segue. **. Al medesimo Capo II, pag. medesima, lin. 25, dopo le parole i
o le parole in canzoni, la nota (1) si scriva come segue. *. Al Capo medesimo , pag. 13, lin. 17, dopo le parole, Nel Nuovo Mond
I, art. II, pag. 57, lin. 6, dopo le parole, agitano la scena. *. Al medesimo Capo VI, art. III, pag. 72, lin. 1, dopo le parol
vista il luogo dell’azione, si apponga la seguente nota (1). **. Al medesimo Capo VI, art. IV, pag. 130, lin. 5, dopo le parol
parole, di contenerli e disarmarli, si aggiunga quanto segue. *. Al medesimo Capo VI, art. V, pag. 147, lin. 6, dopo le parole
, che si componeva di porro, nasturzo ed acini di melagranata. *. Al medesimo Capo VII, art. IV, pag. 260, lin. 25, dopo le par
frammenti, si tolga la nota (2), e si aggiunga ciò che segue. *. Al medesimo Capo VII, art. IV, pag. 261, lin. 42, dopo le par
4 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO VI » pp. 94-106
fino a tanto che Antonio de Zamora non vi espose la sua commedia sul medesimo argomento trattato con minori assurdità. In Itali
La infeliz Marcela non è solo una specie di novella, come diceva il medesimo Montiano, ma un tessuto ci scene sconnesse, impro
id allevasi altro simil coro di evirati, si scriva come segue. *. Al medesimo Capo III, art. IV, pag. 194, lin. 3, dopo le paro
le parole, che espulse un popolo di Mori Spagnuoli, si scriva. *. Al medesimo Capo IV, pag. 226, lin. 14, in vece delle parole,
delle parole, In Ispagna continua a rappresentarsi, si dica. **. Al medesimo Capo IV, pag. 258, lin. 15, dopo le parole da’ Na
. 15, dopo le parole da’ Nazarri e da’ Lampillas? si aggiunga. *. Al medesimo Capo IV pag. 282, lin. 1, dopo le parole, avandon
5 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « ERRORI CORSI NELLA STAMPA » p. 349
ia di un plagio nel dissimularlo. Anche la Fanatica per ambizione del medesimo autore, di cui si parla nella pagina 277, prende
gomento e lo scioglimento di un finto fallimento di altra novella del medesimo Francese, l’Ecole des Peres; l’innamorato però ch
6 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO V. La Drammatica nel secolo XV fa ulteriori progressi in Italia. » pp. 148-185
ata in Firenze nel 1449b. Posteriore alle nominate ma appartenente al medesimo secolo XV fu la Conversione di S. Maria Maddalena
l’Introduzione alla sua opera su la Tragedia Italiana. Si vogliono al medesimo secolo riferire le sette farse spirituali inedite
resentare nella Chiesa di santa Chiara con magnifiche decorazioni dal medesimo re nella settimana santa l’anno 1452, in cui venn
nel dialetto napoletano di Jacobo Sannazzaro, e la farsa toscana del medesimo illustre poeta della presa di Granata rappresenta
antata come un’ opera musicale di oggidì, fondandosi sulle parole del medesimo Sulpizio: Tragoediam quam nos agere et cantare p
l 1441, nella quale confabulavano le massarizie di cucina, secondo il medesimo Decembrio. Un’ altra in prosa intitolata Philogen
n tale scena potevano passare anche il II e III atto parlandovisi del medesimo monte. Rappresentò forse il IV il dilettevole orr
alla cui traduzione egli stesso avea posto manob. A’ ventuno poi del medesimo mese del seguente anno vi si rappresentò la favol
ressa poi in Venezia nel 1543 corretta da Gennaro Gisanelli. Sotto il medesimo duca e pel di lui teatro Antonio da Pistoja della
ta in Venezia nel 1508a. Pietro Domizio scrisse un’altra tragedia pel medesimo teatro che dovette rappresentarsi nel 1494b. Per
ìa. Il famoso Matteo Maria Bojardo conte di Scandiano, ad istanza del medesimo duca, compose in terzarima e in cinque atti il Ti
ezanensis,siccome dee leggersi per quel che appare da una lettera del medesimo Laudivio scritta al cardinal Jacopo Ammanati, la
al cardinal Jacopo Ammanati, la quale trovasi impressa tra quelle del medesimo cardinale nel 1506 in Milano. Egli vi si nomina L
7 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO IV. La drammatica nel secolo XV fa ulteriori progressi in Italia. » pp. 47-73
ta in Firenze nel 144944. Posteriore alle nominate ma appartenente al medesimo secolo fu la Conversione di S. Maria Maddalena di
tò in Roma verso il 1380 d’ordine del cardinal Riario. Si vogliono al medesimo secolo riferire le sette farse spirituali inedite
resentare nella chiesa di Santa Chiara con magnifiche decorazioni dal medesimo re nella settimana santa l’anno 1452, in cui venn
e nel dialetto napoletano di Jacopo Sannazzaro e la farsa toscana del medesimo della presa di Granata rappresentata in quella re
cantata come un’ opera musicale d’oggidì, fondandosi sulle parole del medesimo Sulpizio: tragædiam quam nos agere & cantare
l 1441, nella quale confabulavano le masserizie di cucina, secondo il medesimo Decembrio. Un’ altra in prosa intitolata Philogen
n tale scena potevano passare anche il II e III atto parlandovisi del medesimo monte. Rappresentò forse il IV il dilettevole orr
alla cui traduzione egli stesso avea posto mano64. A’ ventuno poi del medesimo mese del seguente anno vi si rappresentò la favol
1543, e nel 1555, e nel 1564 corretta da Gennaro Gisanelli. Sotto il medesimo duca e pel di lui teatro Antonio da Pistoja della
in Venezia nel 150865. Pietro Domizio scrisse un’ altra tragedia pel medesimo teatro, che dovette rappresentarsi nel 149466. Pe
ia. Il famoso Matteo Maria Bojardo conte di Scandiano, ad istanza del medesimo duca, compose in terza rima e in cinque atti il T
anensis, siccome dee leggersi per quel che si vede in una lettera del medesimo Laudivio scritta al cardinale Jacopo Ammanati, la
l cardinale Jacopo Ammanati, la quale trovasi impressa tra quelle del medesimo cardinale nel 1506 in Milano. Egli ivi s’intitola
8 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO VIII » pp. 141-143
le parole, tutto si è perduto nel nulla, si aggiunga da capo. **. Al medesimo Capo, pag. 224, in sine dell’articolo IV, dopo le
IV, dopo le parole sconosciuta in quel clima (1), si aggiunga. *. Al medesimo Capo, art. VI, pag. 230, lin. 15. dopo le parole,
9 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
0 nella Compagnia Bazzi ; il ’21 nella Reale Sarda, in cui stette col medesimo ruolo sino al ’41 che fu l’anno della sua morte.
10 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO I. Stato della poesia scenica in Francia. » pp. 65-76
un calcio così gagliardo che n’era stato rovesciato al suoloa. Il re medesimo non era risparmiato nelle momerie, ed egli ne tol
e altri suoi drammi composti nella nostra linguab. Sotto il regno del medesimo Francesco I vissero Antonio Forestier e Giacomo B
furono varie persone di buon nome e di talento, e tra esse, oltre al medesimo Jodelle, due altri poeti, Remigio Belleau e Giova
i al vivo in tal commedia non si levassero punto a romore. Intorno al medesimo tempo Baif compose il Bravo commedia tratta da Pl
11 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO I. Stato della poesia scenica in Francia. » pp. 3-12
un calcio così gagliardo che n’era stato rovesciato al suolo3. Il re medesimo non era risparmiato nelle Momerie, ed egli ne tol
altri drammi da lei composti nella nostra lingua7. Sotto il regno del medesimo Francesco I vissero Antonio Forestier e Giacomo B
furono varie persone di buon nome e di talento, e tra esse, oltre al medesimo Jodelle, due altri poeti, cioè Remigio Belleau, e
al vivo in tal commedia, non si levassero punto a romore. Intorno al medesimo tempo Baïf compose il Bravo commedia tratta da Pl
12 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »
nzioso studiato si rese utile alle comiche compagnie ; e procurò a sè medesimo e fortuna ed applauso. Fioriva circa il 1740. » C
13 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — 1754, a dì 17 Luglio.Die16 Julii 1754. » pp. 159-160
i far conoscere la singolarità del suo ingegno, ritenendolo nel tempo medesimo dall’ altra il rossore di comparir sul teatro nel
o ! È morto l’Angeleri ! Il mio compagno di malinconie ! Nell’istante medesimo esco qual forsennato, vado non sapendo dove, e mi
14 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VI. Tragedia Cittadina e Commedia Lagrimante. » pp. 134-143
come preceduti all’azione. Il Merinval è pure un’ azione tragica del medesimo scrittore avvenuta tra persone private, in cui si
stati così applauditi come il Disertore. Le Roi & le Fermier del medesimo autore dee collocarsi in una classe men tetra del
men che lugubre quanto una commedia larmoyante. Tolse egli ancora dal medesimo Goldoni la sostanza del suo Figlio naturale dramm
i Eugenia già intenerita. Beaumarchais pubblicò anche i Due Amici del medesimo colorito dell’ Eugenia; ma si astenne di chiamarl
15 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »
carnevale successivo, fu tra gli attori che recitaron la Contessa del medesimo autore : vi sostenne la parte dell’Ercolino. Lo v
16 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »
attor giovine, soldato, poi di nuovo brillante. Ora è scritturato col medesimo ruolo nel Teatro d’Arte di Torino. Sposò il 21 ma
17 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 362
sse per molto tempo una Truppa di esperti Commedianti, recitando egli medesimo da Primo Innamorato. Fu uomo di somma riputazione
18 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 163
po le prime due recite al Teatro Carcano di Milano, col Giudice di sè medesimo , e Sofia Vander-Noot. Fra gli artisti che recita
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »
arnevale non potevano andare al S. Carlino, «  attenta l’oscenità del medesimo  ; » e dicendo che «  quattro stregoni e saltimban
20 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
gli scrive in data 6 marzo del 1655 da Venetia, che ha « trattato col medesimo (Ventura) facendoli conoscere la gratia che vuol
21 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo V. Stato de’ Teatri in Francia, Inghilterra, e Alemagna nel medesimo Secolo XVI. » pp. 242-251
Capo V. Stato de’ Teatri in Francia, Inghilterra, e Alemagna nel medesimo Secolo XVI. Francia Seguitavano intanto i
onde era stato rovesciato e fatto precipitar giù dalle mura167. Il re medesimo non era risparmiato nelle momerie. Egli ne toller
ci, i quali vi son ritratti, non abbian messo schiamazzo». Intorno al medesimo tempo Baïf fece una commedia intitolata il Bravo,
i Cavalier Falstaff, e le Commari di Windsor. Egli soleva usare in un medesimo componimento il verso e la prosa. Morì d’anni 55
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 601
in Genova ; e si produsse con un Prologo scritto in versi sciolti dal medesimo Paganini, che trovasi fra le di lui rime manoscri
23 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
vo Pubblico Teatro l’anno 1779. Passò poi con la Faustina Tesi l’anno medesimo in qualità di seconda attrice, e poscia acquistan
24 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 586
il quale ha negata altra volta il Milanta Dottore richiestole per il medesimo effetto, habbia voluto adesso permettere che Cape
25 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
i più completi trionfi. Recitò poi le parti d’ innamorato ; e fu col medesimo Zecchi a Napoli, ove molto piacque, specialmente
26 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO VII [IV]. Teatro Lirico: Opera Comica: Vaudeville. » pp. 192-230
Campra, Destouches, ed il soprallodato Coignet. Fiorirono intorno al medesimo periodo tralle attrici dell’opera madama Pellisie
uccès; pauvre petite recette. Nello stesso teatro di Favart l’anno medesimo 1800 si rappresentò con ottimo successo Una notte
e inetto e per la timidezza di un rivale. L’anno stesso si rimise nel medesimo teatro Annetta e Lubino opera pastorale dell’attr
semplicità graziosa e di melodia. Si sono parimente rappresentate nel medesimo teatro ed in altri di Parigi con varia fortuna le
a da Lebrun, l’Esclave dè Gossè colla musica di Bruni, e le Roman del medesimo colla musica di Plantade, e Laure, o l’Actrice ch
paragone di quanto si è mai prodotto in simil genere». Si recitò nel medesimo teatro a que’ dì il Dancourt che riscosse molti a
lle scene da Giuseppe Piis dopo molti altri che han maneggiato questo medesimo soggetto. I migliori Vaudevilli del teatro de la
dieci passi liberi alle rappresentazioni. Cinna e Atalia (al dir del medesimo autore) doveano rappresentarsi in sì meschini edi
one del luogo. Le facciate laterali e la posteriore sono decorate col medesimo ordine, ma in pilastri con una galleria in arcate
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 561-564
ile !! non hai peccato !! In fra i primissimi merti il primato : e tu medesimo a tuo piacere di te puoi scrivere pagine intere.
attia di lui, metto qui una odicina del Guadagnoli dettata (1832) pel medesimo soggetto. Gigi mio, Gigi mio, se sapessi tu quan
28 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo settimo »
oronar il Petrarca in Campidoglio e a preparare per Torquato Tasso il medesimo onore, che la mosse ad inalzar il primo teatro co
llo d’Urbino e a profonder tesori a pro de’ begli ingegni, quel genio medesimo fecesì che ben presto allignò per entro alle sue
eli rappresentato con magnificenza incredibile. Nel 1660 comparve sul medesimo teatro l’Ercole amante finché nel 1669 Monsieur P
erocché sdegnato di ciò il Cambert, musico francese che pretendeva al medesimo onore, lasciò il proprio paese e si ritirò a Lond
la cagione che l’Europa ammiri in oggi i Zeni e i Metastasi. [8] Nel medesimo tempo in circa si lasciò il melodramma vedere tra
l’arte gli ha così poco perfezionati che si veggono a un dipresso nel medesimo stato in cui furono inventati. I principali sono
29 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO II. Pastorali Italiane del XVII secolo. » pp. 274-291
a vivacità, il trasporto di Filli nel trovarlo infedele per le di lui medesimo parole. Il disperato dolore della Ninfa si spiega
za per la volontà del Sultano spiegata in note egizie in quel cerchio medesimo che ha servito alla riconoscenza di Tirsi e Filli
ospetto sulla fede di Gelopea, e l’invita a scorgerne l’infedeltà nel medesimo fenile. Pregevole nell’atto III è la scena in cui
fece una traduzione napoletana del Pastor fido impressa nel 1628. Nel medesimo anno si pubblicò la boschereccia detta marittima
30 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO II. Tragedia Cittadina, e Commedia Lagrimante. » pp. 112-127
o come preceduti all’azione. Il Merinval è pure un’azione tragica del medesimo scrittore avvenuta tra persone private, in cui si
i generi diversi. Ophis, Meleagro, Clarissa, la Prude sono drammi del medesimo autore riprovati da’ nazionali. Despazes autore d
men che lugubre quanto una commedia larmoyante. Tolse egli ancora dal medesimo Goldoni la sostanza del suo Figlio naturale, dram
i Eugenia già intenerita. Beaumarchais pubblicò anche i Due Amici del medesimo colorito dell’Eugenia; ma si astenne di chiamarle
31 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO II. Pastorali Italiane. » pp. 131-143
Campeggi. Alessandro Calderoni diede alla luce l’Esiglio amoroso nel medesimo anno 1607, in cui gli Accademici Intrepidi fecero
za per la volontà del Sultano spiegata in note Egizie in quel cerchio medesimo che ha servito alla riconoscenza di Tirsi e Filli
ospetto della fede di Gelopea, e l’invita a scorgerne l’infedeltà nel medesimo fenile. Pregevole nell’atto III è la scena in cui
fece una traduzione Napoletana del Pastor fido impressa nel 1628. Nel medesimo anno si pubblicò la boschereccia detta maritima i
32 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — [Dedica] »
lore, sapeste provveder per sempre alla sua difesa e la faceste in un medesimo anno trionfare nelle quattro parti del mondo, ven
33 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Latino e del Libro II — CAPO VI. Teatro Materiale. » pp. 32-37
si necessarii, perchè i tavolati a un di presse so facevano l’effetto medesimo de’ vasi. Incredibile era la loro sontuosità. L’i
i di creta, e per esservi artificiosamente collocati vi produssero il medesimo ottimo effettob. In pochissime altre cose differi
34 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO VI. Teatro Materiale. » pp. 243-247
ronsi necessarii, perchè i tavolati a un di presso facevano l’effetto medesimo de’ vasi. Incredibile era la loro sontuosità. L’i
di creta, e per esservi artificiosamente collocati vi producevano il medesimo ottimo effetto152. In pochissime altre cose diffe
35 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 757
ale la vediamo al Teatro Canobiana di Milano il carnovale 1819-20 col medesimo ruolo, e l’aprile seguente al Carignano di Torino
36 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « NOTE E OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 316-325
introdusse Satiri in scena a parlare in versi. Costui, al riferir del medesimo Patrizi, fiorì nell’Olimpia. de XXXVIII, cioè l’a
lett. 19, ha confutato l’ignoranza, l’ingiustizia, e la mala fede del medesimo Sig. di Voltaire. Quello che non si può mettere i
, senza contare quelli delle altre nazioni, hanno lavorato intorno al medesimo soggetto, Brisson, Garnier, Prevost, Bedouin, Pie
otti riportata sopra i Persiani presso alla bocca dell’Euripo in quel medesimo giorno ch’egli uscì alla luce del mondo. Nota
37 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 276
più glorioso, ma però quella modestia, che io chiamerei temenza di sè medesimo , gli valse maggiormente la stima dei suoi compagn
38 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO X. Ultima Epoca della Tragedia Greca. » pp. 208-215
e Edipo, Licaone, Bacchide e col dramma satirico Atamante. Intorno al medesimo tempo vissero Euforione, e Bione ed Agatone scrit
Callimaco rammemora drammi satirici, tragedie e commedie. Debbesi al medesimo poeta la cura di descrivere i poeti drammatici cr
39 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO IV » pp. 55-66
o che lo stil fiorentino? E perchè mille o duemila altre commedie col medesimo merito dello stil fiorentino fanno sbadigliare, o
pag. 99, lin. 7, dopo le parole, della coltura delle Sicilie. *. Al medesimo Capo 1, pag. 100, lin. 9, dopo le parole, della c
dalla pretesa lentezza e languore, si apponga questa nota (1). *. Al medesimo Capo II, art. II, pag. 262 in fine alle parole in
40 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo I. Teatro Italiano nel Secolo XVII. » pp. 268-275
i nel 1618, e la Tancia, semplice; ma graziosa commedia rusticale del medesimo , e la Rosa di Giulio Cesare Cortese, favola bosch
buona musica il vero linguaggio delle passioni, col quale parlasi nel medesimo tempo al cuore e allo spirito, occupava l’ultimo
nno 1695 per le cure del dotto abate Gimma. V. l’Italia Letterata del medesimo . 181. Si dee osservare che i soprannominati ed a
41 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Avvertimento al lettore per la presente edizione »
il compenso del loro sterile suffragio, io il ritroverò dentro di me medesimo nella soddisfazione di averti servito.
42 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Dato dal nostro Palazzo di Porto, li 2 Giugno 1612. » p. 293
silea, comico veronese, ebreo, come ben si comprendre dal suo cognome medesimo , ottenne nel 1619, in occasione che recavasi a Mi
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 358
il quale, vedi bizzarria del caso, recitò per l’ultima volta in quel medesimo dramma tredici anni più tardi. Fu autore di un
44 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 
ocasta in Eteocle e Polinice, nella Rosmunda, nella Merope, tutte del medesimo autore, nella Fedra di Racine, ha cotesta attrice
45 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo VI. Spettacoli Scenici Spagnuoli nel medesimo Secolo XVI. » pp. 252-267
Capo VI. Spettacoli Scenici Spagnuoli nel medesimo Secolo XVI. Meglio senza dubbio che non in Ger
Soldato e i Menecmi, tradotti e imitati con arte, si pubblicarono nel medesimo anno in Anversa; ma se ne ignora l’autore. Con po
rde ogni vigore, quando dall’l’altra parte si riflette, che Cervantes medesimo il quale ragionò si bene, lodò come eccellenti al
vide, e mai non s’impressero. Ma esistettero? L’afferma il solo Tanco medesimo . Egli dice che nella sua gioventù avea scritti qu
à d’Alcalà di Henarez, ove si morì nel 1522, e lasciò molte opere. Il medesimo anche si dice che fatto avesse Ario Barbosa (V. N
46 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 678-680
e stesse cose, e molti non badavano che il suo discorso era sempre il medesimo  ; e gli credevano. Piccato anch’ io, non so se da
lo che li aveva incantati. Ritirai la commedia tre giorni dopo, ed il medesimo giorno diedi ai comici l’altra ch’ io avevo scrit
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 312
'59, brillante assoluto con Peracchi prima, poi con Bellotti-Bon. Nel medesimo ruolo, applaudito e stimato come un de'più egregi
48 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 11
rgendo allo sguardo dello scrittore un non so che di truce, venne dal medesimo con provetta arte episodiato di ridicoli caratter
49 (1772) Dell’opera in musica 1772
nfonie, che a quelli servono d’apertura, sono sempre battute al conio medesimo : non falla mai ch’esse non sieno un solennissimo
a avvertita l’inverisimiglianza di quell’allegoria messa in bocca del medesimo Arbace nell’aria Vò solcando un mar crudele» (II.
e i nostri nervi hanno anch’essi un tuono determinato, o, che vale il medesimo , sono disposti a un determinato suono» (III.I.9).
a: «chi è preso da sì fatto dubbio, che mai direbbe, se vedesse in un medesimo quadro da una parte dipinto Alessandro inteso a m
a in musica è lo spettacolo dominante, perciò io spesse volte ho meco medesimo desiderato che gl’Italiani scrittori, rifinando o
applicazione mi è sembrata malagevole, non ho trascurato di farla io medesimo e di ragionare particolarmente dell’opera comica
lio, altro celebre letterato ferrarese e poeta, il qual dramma fu nel medesimo anno rappresentato in presenza d’Alfonso II d’Est
ano, in quarto, L’Amfiparnaso, dramma d’esso Vecchi, corredato da lui medesimo di note musicali. Nella sepolcrale iscrizione fat
quel dramma sotto le note; il che questi fece nel 1597 nel qual anno medesimo fu la Dafne rappresentata in musica con sommo app
ato Esopo inventor degli apologhi ben più antichi di lui: e nel senso medesimo è Copernico avuto per inventore del sistema coper
rfezione appelliamo l’uniformità della tendenza delle parti a un fine medesimo . Così perfetta diciamo una macchina, se ciascuno
ione) conviene che tutte queste facultà talmente concorrano a un fine medesimo , ch’esse compongano un solo tutto: atteso che, si
vole a un senso, può essere indiscernevole a un altro senso d’un uomo medesimo , e che, esempigrazia, una persona esercitata nell
ccorga sì di leggieri coll’uso del solo tatto. D’altra parte un senso medesimo può avere in diversi uomini diversi gradi d’acume
vvien non di rado che il senso d’un uomo discerne una ragione, che il medesimo senso in altro uomo non discerne, e che da un con
di simmetrie cagionerebbero allo spirito della fatica, o, che vale il medesimo , del dolore; onde non possono piacergli. La fecon
cere patetico cagionato da quelle facultà ha sempre coll’illusione un medesimo grado. [Sez.I.3.6.2] Da quanto intorno alle belle
.II.1.2.5] In qualunque verso italiano più sillabe acute, o, che è il medesimo , più accenti acuti si possono incontrare. Tuttavo
un settenario tronco, la seconda un quinario. Si vegga più chiaro il medesimo effetto dell’acuto in questo quartetto: Pace non
.II.1.2.13] L’ottonario altresì, avendo l’accento necessario sul sito medesimo , si accomoda assai bene al quadrisillabo. Così il
e Senza nevi nel bere un contento. [Sez.II.1.2.17] Perciò ancora il medesimo decasillabo ben si affà all’ottonario in questi d
esca veloce. Laonde se più volte quella contiguità sarà replicata nel medesimo verso, questo sarà più scorrevole. Talmenteché se
i che in essa varie ragioni di versi insieme accoppiarono. Per questo medesimo fu da taluni biasimato il melodramma, che nel rec
mente investito di quello stato, ch’egli ha cavato dal suo cuore quel medesimo parlare che questo gli suggerirebbe in tali circo
ste scena avrebbe dovuta essere il linguaggio della costernazione del medesimo protagonista, come in simili casi ha con eterna s
ere è di comporre in modo l’azione, che lo spettatore ne deduca da sé medesimo quella istruzione. Un dramma intarsiato di massim
n mente allo spettatore, usurpa l’uffizio di questo, esprimendo da sé medesimo quella sentenza. Infatti i drammatici più sentenz
à del suo ingegno. Arbace sprigionato da Artaserse47 e confortato del medesimo a uscir di Susa, dove la sua vita non sarebbe sic
nando Arbace quella sì passionata scena, si diverte in assomigliar sé medesimo all’«Onda dal mar divisa» che «Bagna la valle, e
a avvertita l’inverisimiglianza di quell’allegoria messa in bocca del medesimo Arbace nell’aria Vò solcando un mar crudele. [Se
mai sui nostri teatri cagionata quella commozione che altre arie del medesimo dramma, perché esenti da tal difetto, cagionar so
enza ha dimostrato: I. Che se due corde d’egual grossezza fanno in un medesimo tempo un medesimo numero d’oscillazioni, esse son
: I. Che se due corde d’egual grossezza fanno in un medesimo tempo un medesimo numero d’oscillazioni, esse sono all’unisono, ciò
so, che si trova necessariamente nelle idee che già furono a un tempo medesimo presenti allo spirito. Non altrimenti il ritratto
e i nostri nervi hanno anch’essi un tuono determinato, o, che vale il medesimo , sono disposti a un determinato suono. Di qui sie
anima l’ordine e l’armonia, e per bandirne l’errore e la voluttà». Il medesimo linguaggio tennero gli altri filosofi di quella n
ggior forza alle parole del dramma, a cui va unita, e col quale ha un medesimo e comun fine, qual è il movimento d’una determina
.2.5.1] Affinché però una composizione di questo stile sia nello stil medesimo cantata, il compositore dee in quella esprimer tu
ognun d’essi ha il proprio stile, avviene costantemente che un canto medesimo , eseguito da dieci virtuosi in dieci diverse semb
ove, nella quale tutte le porte erano d’una grandezza, e d’un disegno medesimo , senza riguardo alcuno alla qualità degli edifìzi
nfonie, che a quelli servono d’apertura, sono sempre battute al conio medesimo : non falla mai ch’esse non sieno un solennissimo
sione ha i suoi modi, le sue inflessioni, i suoi tuoni, e un discorse medesimo secondo le diverse disposizioni dell’animo sarà d
tato, che il senso non amettea sì fatta interruzione, e ch’egli da sé medesimo si potea ben’ accorgere quanto mal sonasse quello
gna nell’aria stessa, queste parole vanno messe in musica nello stile medesimo in cui è composta tutta l’aria, non già in quello
i sdegnano anzi contro chi voglia spacciar loro per vero, ciò ch’egli medesimo faccia conoscere inverisimile. [Sez.IV.1.0.4] Gl
istrione; e mentre egli in differenti medi s’ingegnava di spiegare un medesimo sentimento, ammirava ed apprendea l’arte di quel
quale, tenendo il fermo nella gara, con altrettanti diversi gesti il medesimo sentimento esprimea75. Quanto a Demostene, s’egli
iti e delle scene, è già troppo noto che i colori hanno tra loro quel medesimo rapporto che passa fra’ tuoni d’uno stromento. Se
sì fatti edifizi. Ove le porte sien poche, o corrispondano a un sito medesimo , la folla del popolo e delle carrozze cagionerà d
on va edificato delle stesse materie che per l’esteriore edifizio del medesimo abbiam commendate: e per interno del teatro io in
pana fonica, com’essi chiamano. Questa invenzione consiste in dare al medesimo una figura di campana, disposta in modo che l’orl
alcun poco intorno alla danza, parte, a dir vero, non essenziale del medesimo , quali sono le annoverate, ma, come fu detto altr
. Io me ne richiamo all’esperienza che può farne ciascuno. Esamini sé medesimo lo spettatore, e s’avvedrà, che non pruova egli m
Ma chi è preso da sì fatto dubbio, che mai direbbe, se vedesse in un medesimo quadro da una parte dipinto Alessandro inteso a m
estre non posassero, com’è solito, sopra una medesima linea, sopra un medesimo davanzale, ma qual giù qual su, quale in mezzo, e
ssi ne’ loro spettacoli quel solo pantomimo ammetteano, che fosse del medesimo genere col dramma a cui si frammettea, di modo ch
ce, pantomimo grottesco e pieno della licenza delle loro commedie. Il medesimo discernimento dovrebbe oggi osservarsi su’ nostri
e che ripetendo la stessa danza in casa d’Augusto, invaso dal furore medesimo scoccò de’ dardi contra lo stesso imperatore, sen
, dispariva come la prima. La terza, la quarta, la quinta facevano il medesimo . I fanciulli finalmente, che formavano la festa,
imai sbandite dal loro teatro. Molti sensati ballerini hanno fatto il medesimo ; e quando loro occorra d’introdurre tritoni, faun
ea, assicurava che i mutoli erano i migliori maestri de’ pittore: del medesimo possiam noi assicurare i ballerini. [Sez.VI.3.1.4
a delle persone di teatro, ma che con occhio illuminato osservi da sé medesimo ciascuna disciplina. Questo Tarpa esamini tritame
minare alcun sentimento che le scene c’ispirano, pure quel sentimento medesimo , che in altro luogo e tempo sarebbe stato da noi
imo della mente e del cuore. Perciò è più volte avvenuto, che il vero medesimo , presentato nella sua semplicità, ha avuto pochis
rima di lui fatto a Danae altrettanto. Il soldato Trasone conforta sé medesimo a sottomettersi a Taide cortigiana, riflettendo a
ère, del Voltaire e di altri fra’ moderni, le quali peccano del vizio medesimo ; ma volentieri le omettiamo, tenendo per fermo ch
bisogno d’accorgimento e di ponderazione. [Sez.VII.3.0.6] Al cimento medesimo , a cui si sarà messa la poesia, si metterà di man
a precisare che si tratta di Borgo san Friano, non Priano):«In questo medesimo tempo che ‘l cardinale da Prato [il domenicano fr
si usava in que’ tempi? Non era egli tal canto per testimonianza del medesimo Crescimbeni praticato già nelle Rappresentazioni,
Caccini, che a sua volta, nel 1602, diede una diversa intonazione del medesimo libretto). I versi di Rinuccini riprendono con ef
in scena); Cicerone lo difese in una causa (Pro Roscio comoedo). • il medesimo sentimento esprimea: in Saturnali, III, 14, 12, s
n dubbio, che il dare a quei passi il loro finimento sta al ballerino medesimo e il condirgli di quelle grazie, che ne son l’ani
lvasia, Felsina pittrice. Con aggiunte, correzioni e note inedite del medesimo autore e di G. Zanotti […], tomo II, parte IV, Bo
e il vedere in un giorno tre e quattro diversi drammi sopra un teatro medesimo . 42. Diss. sulle poesie drammat. del Metast. 4
introdotta nella musica, e ‘l secondo fu in Isparta punito pel motivo medesimo . Cic., De leg., lib. II; Plutarc., De morib. laco
uigi XIII avea danzato sul publico teatro nel 1625. Luigi XIV fece il medesimo più volte fino all’anno 1670, ch’era il trigesimo
ne le loro teatrali rappresentazioni; il che è sì vero che quell’anno medesimo fu decretato che Augusta nel teatro prendesse luo
Augusta nel teatro prendesse luogo tra le Vestali, come riferisce il medesimo Tacito. Somiglianti riflessioni si possono fare s
ome, e di severa morale. E di S. Carlo particolarmente si sa, ch’egli medesimo correggeva, ed approvava di proprio pugno le Comm
ggiacere alle regole prescritte dal Santo Cardinale. Nondimeno questo medesimo anzi che autorizzare la sua sentenza (attinta in
scenichedi qualunque genere) è una nuova ragione somministrata da lui medesimo a’ suoi avversari. Conciosiaché il Santo Arcivesc
50 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 424-425
ente si prestano, onde procurare un maggior concorso al Teatro, e nel medesimo tempo certi di acquistarsi il vostro aggradimento
51 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO III. Commedie del secolo XVII. » pp. 292-313
sse da quella del Politi, ma da un’ altra degl’Intronati che portò il medesimo titolo. Si vogliono collocare tralle ingegnose co
alla luce nel 1611, gli Scambii di Belisario Bulgarini pubblicata nel medesimo anno, e le commedie del Malavolti, cioè i Servi N
a in versi del Martellini stampata nel 1618. Si recitò in Firenze nel medesimo anno in cinque giorni con generale applauso la Fi
, del Caraccio  come ancora delle pastorali dell’altro Bonarelli, del medesimo Chiabrera, del Bonarroti il giovine e dell’Errico
52 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO X ed ultimo. Teatro Materiale, ove de’ più rinomati teatri, e della condizione degli attori Greci. » pp. 298-315
o che gli Spartani mancassero di spettacoli scenici ed ha indotti nel medesimo errore altri scrittori nè volgari. Quel teatro, i
essersi egli lasciato ingannare da qualche falsa relazione. Da questo medesimo fatto possiamo eziandio rilevare che le rappresen
sero in tragedie o commedie. Le parti femminili, come bene osserva il medesimo Maffei, si rappresentavano dagli uomini solamente
t. IV pag. 92 e seg. 154. M. de Tournefort t. I, lett. VII. 155. Il medesimo scrittore t. IV, lett. X. 156. Il citato Tournef
53 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VIII. Degl’Inventori del Dramma Pastorale. » pp. 86-94
da se vi fosse stato più di un Agostino de Roxas, più di un’opera col medesimo titolo, impressa nel medesimo Madrid, nel medesim
Agostino de Roxas, più di un’opera col medesimo titolo, impressa nel medesimo Madrid, nel medesimo tempo: veda se può dire, che
iù di un’opera col medesimo titolo, impressa nel medesimo Madrid, nel medesimo tempo: veda se può dire, che il testo dell’Antoni
54 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO III. Teatro Latino intorno alla seconda Guerra Punica. » pp. 129-244
giudici Romania. Di un altro nobile oratore sa menzione Cicerone nel medesimo dialogo del Bruto, il quale sorpassò nell’eloquen
l’urbanità, la grazia e la dolcezza. Egli scrisse alcune tragedie del medesimo gusto: grazia somma di stile privo di forza. Att
ectra non si reputò del tutto immeritevole di esser letta da Cicerone medesimo che lo chiama poeta durissimo a. Ma egli prevalse
nnio e da Pacuvio, usò l’esametro senza mescolanza di altri versi nel medesimo componimento, benchè altre ne avesse scritte in v
ischiarati da qualche altro dotto commentatore. II. Comici del medesimo periodo. Fiorirono intanto nel genere comico
i sveglia de’ di lui talenti ben vantaggiosa idea. Due suoi versi dal medesimo Gellio recati potrebbero dar motivo a’ fisici di
enchè non apparisca donde l’abbia ricavato. Menandro scrisse su di un medesimo argomento due commedie, l’una intitolata Andria d
scioglimento avviene col conoscersi Gliceria per un’altra figlia del medesimo Cremete chiamata Pasibola. I giovani studiosi deb
bblicò col testo di Terenzio corredato di un nuovo prologo latino del medesimo eccellente traduttore. Ecco intanto la versione d
dell’atto II, e nella lodata edizione del p. Pagnini è la seconda del medesimo atto, ed incomincia, En unquam cuiquam contumeli
ata la seconda volta nel suddetto consolato, ma bensì due volte in un medesimo giorno, cosi interpretando essi quell’acta II. Co
abile che sì bella commedia per tal modo a’ Romani piacesse che in un medesimo giorno ripeter se ne volessero il diletto, come s
ta; e perchè ciò direbbe (argomenta il Fabro) se non s’intendesse nel medesimo giorno? L’Eunuco si sarà rappresentata diverse vo
ella del giovinetto Cherea. Che maestrevole varietà nel maneggiare un medesimo affetto! Odasi in qual maniera egli favelli nel v
! Odasi in qual maniera egli favelli nel volgare idioma per mezzo del medesimo Fortiguerra, e dalla bellezza della copia si argo
e commediografo Italiano, e specialmente dal Porta. Nella 5 scena del medesimo atto IV è notabile la riprensione moderata e savi
e e de’ delirii della sua famiglia che egli fa nella scena ultima del medesimo atto IV coll’impeto consueto del suo carattere:
ullum disvelò la di lui impostura. Il Bayle osservò l’altra fatta del medesimo Moreto per ingannare Giuseppe Scaligero con due f
55 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO III. Teatro Latino intorno alla seconda guerræ Punica. » pp. 91-171
giudici Romani88. Di un altro nobile oratore fa menzione Cicerone nel medesimo dialogo del Bruto, il quale sorpassò nell’eloquen
l’urbanità, la grazia e la dolcezza. Egli scrisse alcune tragedie del medesimo gusto: somma grazia di stile ma senza nerbo. Atti
ectra non si reputò del tutto immeritevole di esser letta da Cicerone medesimo che lo chiama poeta durissimo 89. Ma egli prevals
nnio e da Pacuvio, usò l’esametro senza mescolanza di altri versi nel medesimo componimento, benchè altri ne avesse scritti in v
he rischiarati da qualche altro dotto comentatore. II. Comici del medesimo periodo. Fiorirono intanto nel genere comico,
enchè non apparisca donde l’abbia ricavato. Menandro scrisse su di un medesimo argomento due commedie, l’una intitolata Andria d
scioglimento avviene col conoscersi Gliceria per un’ altra figlia del medesimo Cremete chiamata Pasibola. I giovani studiosi deb
nella lodata edizione della versione del P. Pagnini è la seconda del medesimo atto, ed incomincia, En unquam cuiquam contumelio
ata la seconda volta nel suddetto consolato, ma bensì due volte in un medesimo giorno, così interpretando essi quell’acta II. Co
e a’ Romani per tal modo, che se ne volessero ripetere il diletto nel medesimo giorno, come avviene di qualche aria eccellente n
ta; e perchè ciò direbbe (argomenta il Fabro) se non s’intendesse nel medesimo giorno? L’Eunuco si sarà rappresentata diverse vo
ella del giovinetto Cherea. Che maestrevole varietà nel maneggiare un medesimo affetto! Odasi in qual maniera egli favelli nel v
! Odasi in qual maniera egli favelli nel volgare idioma per mezzo del medesimo Fortiguerra, e dalla bellezza della copia si argo
mediografo Italiano, e spezialmente dal Porta. Nella quinta scena del medesimo atto quarto è notabile la riprensione moderata e
e e dei delirii della sua famiglia che egli fa nella scena ultima del medesimo atto quarto coll’ impeto consueto del suo caratte
lum disvelò la di lui impostura. Il Bayle osservò l’altra che fece il medesimo Moreto per ingannare Giuseppe Scaligero con due f
56 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAP. III. Teatri materiali. » pp. 132-135
1 e morto nel 1591. Vide ancora la famosa città di Venezia eretti nel medesimo secolo teatri semicircolari ideati su gli antichi
57 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 543-544
go il presente ritratto, è detto che « anche il palcoscenico servì al medesimo (Somigli) per isviluppare e render palesi i suoi
58 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosettimo, ed ultimo »
a facoltà a cui niuno, ch’io sappia, ha prestato per anco il servigio medesimo . E siccome gli obbietti d’imitazione nella musica
lenta e più durevole che in queste “stant acies”. Leggesi ancora nel medesimo autore (IX. 4.), che vi ha delle sillabe lunghe p
essersi scritto finora di concludente su tale proposito, e M. Burette medesimo essere malgrado la sua perspicacità e l’estesa su
erciò pretendo di ristabilirla; voglio bensì che il musico conduca un medesimo soggetto per diverse modulazioni, purché queste r
a, e perché dunque ci faremo noi coscienza di osservarli entrando nel medesimo loro sentimento? Del resto, perché la poesia ital
, sermo a sermone”, che non l’italiana, la quale non può declinare il medesimo nome senza premettere a ciascun caso l’articolo.
azioni, snerverebbe la recita musicale, e distruggerebbe il carattere medesimo del poema. Supponendo adunque che l’azione sia se
i sono nella lingua inglese scritti da Pope, e da Dryden, e anche dal medesimo Brown, il quale per dare in pratica un’idea del s
utore nel testo, sul quale non mi trattengo, perché a un di presso il medesimo che da me fu lungamente proposto nel primo capito
59 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VII. Della vera commedia Francese e dell’Italiana in Francia. » pp. 144-176
si trovi qualche situazione interessante. Il suo Amor per amore è sul medesimo gusto alieno dal vero comico, ma più languido ed
ove. In seguito l’autrice diede al teatro, la Figlia di Aristide, del medesimo genere, la quale non ebbe ugual successo felice,
a classe riprovata delle commedie dolorose la Caccia di Errico IV del medesimo Collé. E perchè mai? Che vi ha di lugubre? Forse
tuono più proprio della gente nobile. Il Filosofo maritato presso il medesimo critico passa per un capo d’opera: ma per meritar
limento del Méchant avviene senza sforzo per mezzo di una lettera del medesimo Cleone. Dee però notarsi in questa bella dipintur
1788; Moliere in casa di Ninon in prosa di mad. di Gouge impressa nel medesimo anno da’ gazzettieri enunciata col titolo di epis
e della traduzione dell’Olimpiade pure rappresentata colla musica del medesimo eccellente maestro. Il sig. Mayeur nel corrente a
60 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo II. Teatro Spagnuolo, Inglese, e Alemano nel medesimo Secolo XVII. » pp. 276-290
Capo II. Teatro Spagnuolo, Inglese, e Alemano nel medesimo Secolo XVII. Spagnuolo La ricchezza del t
ntiano contra più di dodicimila componimenti drammatici, lavorati sul medesimo conio, i quali ogni dì compariscono sulle scene s
proprietà dello stile son meritevoli d’ogni lode. El Amor al uso del medesimo autore é una commedia regolare che contiene un’az
d é restata obbliata. Il Marqués del Cigarral d’un’altra commedia del medesimo autore, tradotta in francia dal Scarron e intitol
61 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Tavola di Stato – 13 dicembre 1769.Tavola di Stato – 7 febbraio 1770, » pp. 5-6
anze concorse nel predetto Omicidio, e particolarmente la qualità del medesimo stato eseguito a propria necessaria difesa, debba
62 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO PRIMO. Risorge in Italia nel secolo XVI la tragedia Greca, ed il teatro materiale degli antichi. » pp. 86-174
no Romano Giuliano de’ Medici fratello del pontefice, le Bacchidi del medesimo comico nel celebrarsi le nozze de’ Cesarini coi C
rsi in leggiera rugiada e s’introduce per la finestra. Giova udire il medesimo vago poeta nel rimanente: Crebrescit Imber dif
tova; ed alcuni anni dopo si pubblicò in Venezia con una commedia del medesimo Carretto intitolata Palazzo e Tempio d’Amore. La
cori in versi Mellin de Saint Gelais, ed in versi Claudio Mermet nel medesimo secolo in cui si compose: Monchretien, Montreux,
agnifico della Sofonisba. Sulle tracce poi dell’Ifigenia in Tauri del medesimo tragico Greco compose l’altra sua tragedia intito
e un certo giovane chiamato Flaminio quella di Orbecche. Dovea questo medesimo Flaminio rappresentare anche nell’Altile da recit
e mani affettuose Negli orti de la lor benivolenza; e questo del medesimo atto, Orazio vincitor per la mia lingua Con
ppo di Valois da Eduardo III nel secolo XIV? Non al combattimento del medesimo re col cavaliere Ribaumont nell’assedio di Calais
I la Chateigneraie che vi fu ferito a morte? in fine la disgrazia del medesimo Errico II ammazzato in una giostra dal conte di M
ca dell’angustiato Torrismondo; delle lungherie della scena terza del medesimo atto di Torrismondo col consigliere, in cui l’aut
mento del Cresfonte di Euripide, e ne compose la sua tragedia che col medesimo titolo s’impresse in Padova nel 1588; ma egli las
gno che novello Oreste diventa matricida, indi trafigge se stesso nel medesimo luogo ove giacciono immersi nel proprio sangue Di
iramide, e si prepara la di lui disperazione per lo scioglimento. Nel medesimo atto si è disposto che Simandio vada francamente
ringraziamenti. Seneca nel Tieste e Giraldi nell’Orbecche usarono il medesimo colore della dissimulazione; ma secondo me Semira
ove si tarlano, molti drammi sacri parte impressi e parte inediti del medesimo periodo. Tra essi possono togliersi dalla folla i
1 e morto nel 1591. Vide ancora la famosa città di Venezia eretti nel medesimo secolo teatri semicircolari ideati su gli antichi
teraria sibi vindicare possint. 97. Si vuol riflettere che il Tasso medesimo non era appieno contento della sua tragedia e vi
63 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Italiano del secolo XVI. e del Libro IV. — CAPO VII. Pastorali. » pp. 4-41
lò Satira. S’impresse in Ferrara nel 1545, e si era rappresentata nel medesimo anno la prima volta in casa dell’autore a’ 24 di
do Costabili: fece la spesa l’ Università degli scolari di legge. Il medesimo Viola pose la musica corrispondente allo Sfortuna
; la qual cosa riuscì con tal magnificenza ed applauso, che spinse il medesimo Torquato a recarsi di secreto in Firenze per cono
ssima speranza tutto serba il suo amore. Ma questo Tirsi è appunto il medesimo pastorello che col nome di Credulo ella disdegna,
cinque madrigaletti per trattenimento negl’intervalli degli atti? Nel medesimo anno 1587 comparvero due altre pastorali il Satir
menti della lirica poesia. La favola dell’Andreini non ha cori a. Nel medesimo anno 1588 pubblicaronsi altre due pastorali, l’Am
64 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO IV. Pastorali del Cinquecento. » pp. 267-294
lò Satira. S’impresse in Ferrara nel 1545, e si era rappresentata nel medesimo anno la prima volta in casa dell’autore a’ 24 di
aldo Costabili: fece la spesa l’università degli scolari di leggi. Il medesimo Viola pose la musica corrispondente allo Sfortuna
; la qual cosa riuscì con tal magnificenza ed applauso, che spinse il medesimo Torquato a portarsi di secreto a Firenze per cono
ssima speranza tutto serba il suo amore. Ma questo Tirsi è appunto il medesimo pastorello che col nome di Credulo ella disdegna,
inque madrigaletti per trattenimento negl’ intervalli degli atti? Nel medesimo anno 1587 comparvero due altre pastorali il Satir
enti della lirica poesia. La favola dell’Andreini non ha cori141. Nel medesimo anno 1588 pubblicaronsi altre due pastorali, l’Am
65 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO III. Se ne’ secoli XIV., e XV. gl’Italiani ebbero Poesie Sceniche. » pp. 14-19
oliziano? Erano sacre e rozze rappresentazioni le Commedie Latine del medesimo secolo, la Polissena del dottissimo Leonardo Brun
Erano infine rozze e sacre rappresentazioni le Commedie Italiane del medesimo tempo, la Catinia traduzione della Latina di Secc
66 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « NOTE DI D. CARLO VESPASIANO. » pp. 301-306
di Alcalà di Henares, ove si morì nel 1522, e lasciò molte opere. Il medesimo anche si dice che fatto avesse Ario Barbosa (V. N
ce raziocinio ed ascriverlo all’autor della Nota? Poteva (dice poi il medesimo apologista) nel principio del XVI secolo uno spag
67 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE II — LIBRO X ed ultimo » pp. 161-344
gati l’Idomeneo del Crebillon: il sig. Pagani-Cesa Atreo e Tieste del medesimo : il poeta italiano del secolo cadente Carlo Innoc
cor quando si allontana dal concetto dell’originale, il Radamisto del medesimo : l’ab. Placido Bordoni bellamente l’Ifigenia in A
facio Collina l’Atalia del Racine: il sig. Pietro Buratti l’Ester del medesimo : l’ab. Gregorio Redi l’Andromaca del medesimo: il
tro Buratti l’Ester del medesimo: l’ab. Gregorio Redi l’Andromaca del medesimo : il sig. Giuseppe Greatti il Cid di P. Cornelio:
chiorre Cesarotti la Semiramide, la Morte di Cesare, il Fanatismo del medesimo tragico. ADDIZIONE II* Nuovo teatro tragico d
irtude? Ana. Sì rigida virtude? Ad Anagilda. Anche la settima del medesimo atto è singolare per la riconoscenza di Fernando
idotta in prosa, era impressa sin dal 1772; il Teodosio il Grande del medesimo autore pubblicato nel 1773, era un infelice compo
enza e la violazione di una casa reale. Corradino terza tragedia del medesimo autore non rappresentata si stampò in Napoli coll
ivetta del Quinault; del sig. Luigi Roverelli l’Amante imprudente del medesimo ; di Antonio Simon Sografi il Tartufo del Moliere;
imon Sografi il Tartufo del Moliere; di Francesco Tortosa l’Avaro del medesimo ; di Elisabetta Caminer Turra l’Ammalato imaginari
o del medesimo; di Elisabetta Caminer Turra l’Ammalato imaginario del medesimo ; dell’ ab. Giuseppe Compagnoni il Dispetto amoros
o del medesimo; dell’ ab. Giuseppe Compagnoni il Dispetto amoroso del medesimo ; dello stesso sig. Compagnoni l’Anfitrione del me
o amoroso del medesimo; dello stesso sig. Compagnoni l’Anfitrione del medesimo ; dell’ab. Giacomo Bartoluzzi il Circolo, ovvero l
ssa d’Escarbagnas del Moliere; dell’ab. Carlo Pezzi l’Amor Medico del medesimo ; di Girolamo Zanetti Giorgio Dandino del medesimo
i l’Amor Medico del medesimo; di Girolamo Zanetti Giorgio Dandino del medesimo ; del nominato ab. Pezzi il Signor di Porcognacco
ino del medesimo; del nominato ab. Pezzi il Signor di Porcognacco del medesimo ; di Gaetano Faini le Furberie di Scapino del mede
Porcognacco del medesimo; di Gaetano Faini le Furberie di Scapino del medesimo ; del sig. Stefano Dada gli Originali del Fagan.
colla musica di Leonardo Leo: l’Alessandro del 1742 colla musica del medesimo Leo: la Lionora del medesimo anno colla musica de
: l’Alessandro del 1742 colla musica del medesimo Leo: la Lionora del medesimo anno colla musica del Ciampi nelle parti serie e
ano Latilla nel teatro della Lava, e dell’Abate Collarone cantata nel medesimo teatro colla musica di Domenico Fischetti, che po
a nel medesimo teatro colla musica di Domenico Fischetti, che poi dal medesimo autore si rifece per cantarsi in quello de’ Fiore
La Pietra simpatica del Lorenzi. Dopo molti anni di silenzio il medesimo sig. Lorenzi ha data al teatro de’ Fiorentini l’a
ò per moltissime sere con gran concorso, e nel 1796 si è ripetuta col medesimo diletto e con frequenza di ascoltatori. ADDIZI
ntata nel Duomo di quella città nell’anniversario di santa Lucia. Pel medesimo oggetto compose il Giudizio di Salomone nel 1795,
to versi recitati dal re che poi parte, egli ritorna senza perchè nel medesimo luogo, prima di parlare colla sposa. Ma il poeta
on nostra. Che roba! dirò valendomi della gentile esclamazione del medesimo Calsabigi in disprezzo del Metastasio. Lasciam da
i lui opuscoli nel 1781 (3), si apponga la seguente addizione. *. Al medesimo Capo I ed art. I, pag. 198, lin. 10, dopo le paro
le parole, all’antico verso giambico si scriva ciò che siegue. *. Al medesimo Capo II ed art. 1, pag. 237, lin. 13, dopo le par
lle sue rappresentazioni lugubri, indi si aggiunga come segue. *. Al medesimo Capo II ed art. 1, dopo le parole; concessa al co
nate circostanze per segnal arsi? si aggiunga da capo. *. Al Capo II medesimo , art. 2 dag. 256 e 257, dopo le parole Giambattis
uenti linee 8 da da un disordine sino a Tavernola abbentorata. *. Al medesimo Capo II, art. II, pag. 259, lin. 19, dopo le paro
e, e se ne cerca ognor con gli occhi l’originale, si aggiunga. *. Al medesimo Capo II, art. III, pag. 285 dopo le parole, acces
a pag., e la prima della seguente, e si aggiunga quanto segue. *. Al medesimo Capo II, art. III, pag. 288, lin. 20, dopo le par
68 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo III. La Poesia Drammatica nel Secolo XV fa maggiori progressi in Italia. In Francia cominciano i Misteri. » pp. 194-209
ntata come un’opera musicale d’oggidì, fondandosi sulle le parole del medesimo Sulpizio. «Tragoediam quam nos agere et cantare p
ardi all’occasione dell’attentato di un sicario contra la persona del medesimo re Ferdinando, e poi disteso in versi esametri da
enia, fu eziandio data alla luce in buona prosa latina circa il tempo medesimo d’Ugolino da Parma, della famiglia Pisani. Di ess
lauto e di Terenzio150. Il famoso Matteo Maria Boiardo ad istanza del medesimo duca Ercole compose pure in terza rima e in cinqu
69 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Teatro di Eschilo. » pp. 75-103
bondo toro. Sommo impeto di vigorosa eloquenza scopresi nel coro del medesimo atto primo, e la dipintura vivace del sacco di un
e ne porta la notizia a Clitennestra, che il marito giugne quasi nel medesimo punto. Noi ci contentiamo di osservare che quantu
e di Oreste che trasportato da rimorsi va perdendo la ragione. Oreste medesimo perseguitato dalle Furie indi liberato dalle loro
la che si scorge ne’ caratteri di diversi artefici che lavorano in un medesimo genere, per la quale distinguiamo ne’ pittori ero
70 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XVII ultimo. Teatro Materiale, ove de’ più rinomati Teatri, e della condizione degli Attori Greci. » pp. 213-238
ottami. Tralle ruine di un tempio dedicato, come si crede a Bacco, il medesimo Polidoro assicura di aver trovata la seguente isc
che gli Spartani mancassero di spettacoli scenici, ed ha indotti nel medesimo errore altri scrittori nè volgari. Quel teatro i
i di essersi lasciato ingannare da qualche falsa relazione. Da questo medesimo fatto possiamo eziandio rilevare che le rappresen
o nelle tragedie e commedie. Le parti femminili, come bene osserva il medesimo Maffei, si rappresentavano solamente dagli uomini
71 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Latino e del Libro II — CAPO V » pp. 4-31
sinaria, ne’ Cattivi, nella Casina, nell’Epidico e nelle Bacchidi del medesimo , altro non sono che il corpo o coro intero degli
ragedo Esopo e del dotto Roscio, come appare dalle Lettere di lui. Il medesimo Oratore, secondo Macrobio, riprese il popolo Roma
sono pieni gli scrittori. Mima e meretrice diventarono sinomini. Sul medesimo teatro, non che nelle case, campeggiava la loro i
gl’istrioni per la loro somma petulanza e immodestia, e quando Nerone medesimo , alcun tempo dopo averli richiamati, fu costretto
72 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 254
r l’addietro un solo pregio della Compagnia d’Antonio Sacco ; ed egli medesimo n’ha inventate, e dirette le tanto difficili tras
73 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO V. Rappresentazioni chiamate Regie: Attori Accademici: Commedianti pubblici. » pp. 345-356
i altri spagnuoli. Allora il Pisani toscano compose le sue favole sul medesimo gusto. Lionardo de Lionardis nel 1674 pubblicò il
nel 1674 pubblicò il Finto Incanto, che è el Encanto sin encauto del medesimo Calderòn. Il canonico Carlo Celano nato in Napoli
74 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO II. Tragedie Italiane del XVI secolo. » pp. 28-131
alcuni anni dopo si pubblicò in Venezia insieme con una commedia del medesimo Carretto intitolata Palazzo e Tempio d’Amore. La
cori in versi Mellin de Saint Gelais, ed in versi Claudio Mermet nel medesimo secolo in cui si compose. Monchretien, Montreux,
uzione e di assassinioa. Sulle tracce poi del l’Ifigenia in Tauri del medesimo tragico Greco compose il Rucellai un’ altra trage
e un certo giovine chiamato Flaminio quella di Orbecche. Dovea questo medesimo Flaminio rappresentare anche nell’Altile da recit
on le mani affettuose Negli orti de la lor benivolenza; e questa del medesimo atto Orazio vincitor per la mia lingua Con la bo
ppo di Valois da Eduardo III nel secolo XIV? Non al combattimento del medesimo re col cavaliere Ribaumont nell’assedio di Calais
I la Chateigneraie che vi fu ferito a morte? In fine la disgrazia del medesimo Errico II ammazzato in una giostra dal conte di M
ca dell’angustiato Torrismondo; delle lungherie della scena terza del medesimo atto di Torrismondo col consigliere, in cui l’aut
mento del Cresfonte di Euripide, e ne compose la sua tragedia che col medesimo titolo s’impresse in Padova nel 1588; ma egli las
gno che novello Oreste diventa matricida, indi trafigge se stesso nel medesimo luogo ove giacciono immersi nel proprio sangue Di
iramide, e si prepara la di lui disperazione per lo scioglimento. Nel medesimo atto si è disposto che Simandio vada francamente
ringraziamenti. Seneca nel Tieste e Giraldi nell’Orbecche usarono del medesimo colore della dissimulazione; ma secondo me Semira
ove si tarlano, molti drammi sacri parte impressi e parte inediti del medesimo periodo. Tra essi possono togliersi dalla folla i
tteraria sibi vindicare possint. a. Si vuol riflettere che il Tasso medesimo non era appieno contento della sua tragedia, e vi
75 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Delle scene »
qual altri dovrà egli aver ricorso piuttosto che al poeta, all’autor medesimo dell’opera, il quale ha concepito in mente ogni c
ente portamento, condizione, tinta e natura. Vari sono i siti che nel medesimo sito, per così dire, rappresentano. Qua ti raccap
ai giardini della Cina, sono quelli che piantano gl’Inglesi dietro al medesimo modello della natura. Quanto ella ha di vago e di
76 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo V. Teatro Francese nel medesimo Secolo XVIII. » pp. 355-388
Capo V Teatro Francese nel medesimo Secolo XVIII. Ne’ primi lustri del corrente se
gli Sciti, Erisile, le Leggi di Minos ec., colorite senza dubbio dal medesimo pennello maestro che incanta e seduce i cuori, di
la moglie, e poi disingannato si uccide, e Orosmane fa lo stesso. Dal medesimo inglese trasse la Morte di Cesare, che il nostro
l’italiano, e gli errori dell’inglese. Più simili al Giunio Bruto del medesimo Conti, e alla Merope del Maffei, sono il Bruto, e
sare che posto egli stesso nella loro situazione, si appiglierebbe al medesimo partito, e non fuggirebbe l’istesso destino. I ca
re e della compassione tragica che si vuole eccitare. Il Merinval del medesimo autore é pure un dramma che spira un patetico fat
che lo colorisca a dovere in un quadro comico. Il Figlio naturale del medesimo autore é tolto in gran parte dal Vero Amico del G
parole di Eugenia già intenerita. I due Amici é un’altra commedia del medesimo autore, che ha gli stessi pregi della precedente,
77 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quinto »
gli Antichi; pure sono molto pregievoli per quella età. Indi corse il medesimo arringo Vincenzo Galilei pubblicando il Fronimo c
del Petrarca poste in musica dal Palestrina”, “il Trionfo d’amore del medesimo modulato dall’Asola”. Dal che ne veniva in conseg
tra le prendeva la mano, o restava indietro cantando il principio del medesimo verso, e talvolta anche il fine d’un altro. Per n
fatto maestrevolmente parlare la passione, erano, ciò nonostante, nel medesimo caso per l’indole de’ poemi loro nella maggior pa
o mentovato di sopra. né tralasciò di concorrer anch’egli poetando al medesimo fine, di che può far testimonianza la seguente ca
anni seguenti si rappresentò in Firenze parimenti un altro dramma del medesimo Rinuccini intitolato l’Arianna modulato da Claudi
si dee confondere con Orfeo Vecchi, musico e maestro di Cappella nel medesimo secolo. Egli nella dedica si vanta d’essere stato
78 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XVI. Dell’uso delle Antiche Maschere. » pp. 201-212
i una maschera, la quale nè sempre fu la stessa, nè si usò sempre pel medesimo oggotto, nè sì presto servì per eccitare il riso.
struose nacquero tutte per istudio di far ridere, ma sì bene per quel medesimo timore che anticamente mosse i villani a tingersi
79 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Dell’uso delle antiche Maschere. » pp. 290-297
i una maschera, la quale nè sempre fu la stessa, nè si usò sempre pel medesimo oggetto, nè sì presto servì per eccitare il rìso.
chere mostruose nacquero tutte per istudio di far ridere, ma per quel medesimo timore che anticamente mosse i villani a tingersi
80 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo III. Progressi Teatrali in Francia tardi, ma grandi nel medesimo Secolo XVII. » pp. 291-315
Capo III. Progressi Teatrali in Francia tardi, ma grandi nel medesimo Secolo XVII. Sino al 1640 in circa si mantenne
. Quanto alle regole, erano neglette o ignorate in Francia. Corneille medesimo nel 1634 diceva nella prefazione della Vedova, ch
eroe romano, e vi resta quella d’un marchesino francese. Si perde nel medesimo poeta l’idea di Sertorio gran capitano e gran pol
ò un carattere tutto suo. La francese adunque e la greca tragedia nel medesimo genere ci presentano due spezie sì differenti, ch
i, benché irregolari, di cui ci restano i soli nomi. Nell’Autunno del medesimo anno la sua compagnia rappresentò in Parigi la tr
tre portrait, Peindre Caton galant, et Brutus dameret. 194. Questo medesimo spiritoso francese diceva ancora con tutta ragion
81 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO VI. Teatro Spagnuolo Comico e Tramezzi. » pp. 149-194
vita oziosa descritta da lui stesso in pochi versi nella settima del medesimo atto. Voi non sapete vivere , egli dice a Fausto
’atto II innoltrarsi in una lunga e seria conferenza deliberativa col medesimo Eugenio e con la zia. Il carattere di Bartolo por
elenio. La terza in due atti ed in prosa si rappresentò in Madrid nel medesimo teatro a’ 7 del febbrajo del 1792 quando s’impres
2 quando s’impresse. L’ultima in due atti ed in versi si pubblicò col medesimo nome arcadico nel 1803. Sono state tutte e quattr
talvolta si tollerarono goffissime commedie e scempie traduzioni del medesimo autore. Per natura egli ha lo stile dimesso ed um
volte testimonio; ma sento che egli ha continuato sino alla morte nel medesimo gusto. Ecco quanto un degno poeta spagnuolo di qu
82 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO III. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 36-58
rompe, sa giudicar dritto de’ componimenti teatrali. Nell’autunno del medesimo anno venne Moliere co’ suoi nella capitale della
rodusse e piacque. Una pastorale eroica, un’ altra comica cantata nel medesimo anno 1666, ed il Siciliano commedia-ballo 16 rapp
osso da alcuni versi del Brittannico di Racine (Nota V). La corte nel medesimo anno che applaudì gli Amanti magnifici, fu poco s
671. Essa fu notabile pel concorso degli autori che vi lavorarono nel medesimo tempo, per eseguir con prontezza gli ordini reali
83 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Tramezzi. » pp. 68-88
di lui vita oziosa descritta da lui stesso in pochi versi nella 7 del medesimo atto25: l’incontro comico della 13 dell’atto II d
’atto II innoltrarsi in una lunga e seria conferenza deliberativa col medesimo e con la Zia: che il carattere di Bartolo portato
sono talvolta tollerate goffissime commedie o scempie traduzioni del medesimo La Cruz. Per natura egli ha lo stile dimesso ed u
o io stesso stato più volte testimonio; ma sento ch’egli continua nel medesimo gusto. Ecco quanto un degno poeta Spagnuolo di qu
84 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquarto »
dove la prosodia era l’anima della misura, dove l’accento musicale se medesimo non abbisognava se non che dell’aggiunta del ritm
que vous reste-t-il?» Medea risponde: «Moi.» [14] Negli Orazi del medesimo poeta una donna viene dal campo dov’era stata pre
etti della composizione o del sentimento, qualora promuovano il gener medesimo di espressione che regna nel canto, qualora si co
o oggetto fuorché se sole, e gli ornati aggiunti in tal caso fanno il medesimo effetto che le nuvole frapposte a ciel sereno fra
canza della seconda mette il motivo musicale in contraddizione con se medesimo , poiché ad un andamento patetico s’uniscono i fre
la colpa e non la pena Che può farmi impallidir.» e quel sentimento medesimo cantato alla moderna, cioè facendo che Messer Tem
e l’interminabile loquacità musicale con cui s’esprime quello stato medesimo obbligando a gorgheggiar con mille semicrome quel
ia stessa cioè alla stessa passione che conserva la tinta e il colore medesimo si dà tutte le volte che si torna da capo un tuon
da un udienza che va alle rappresentazioni drammatiche collo spirito medesimo che anderebbe ad una bottega da caffè, ad una con
acle e alle smanie di Timante, noi sentiam pure modular sul teatro il medesimo addio e rappresentar quelle smanie stesse non sol
rietà delle opinioni e il rapido loro cangiamento nasce dal principio medesimo che fece degenerar il teatro italiano nel secolo
ccesso o per difetto, e che il gusto del cantore che s’abbandona a se medesimo nell’atto di ripeterle non può a meno di non trav
ricorrendo alla diversità degli spettacoli che s’eseguivano nel tempo medesimo , imperocché sminuendovisi il numero delle persone
85 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO III. LIBRO III » pp. 50-54
Vedi il tomo iii della storia des Trouvadours dell’ab. Millot. *. Al medesimo Capo I in fine, pag. 31, dopo le parole, curiosam
86 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — 1748, 10, Dicembre » pp. 9-10
nice, Regina d’Armenia. Da Venezia passò a Modena nella primavera del medesimo anno ; e da Modena nel regno di Napoli, in Sicili
87 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 988-990
io, o una sua figlia in matrimonio s’accoppiasse con un oggetto a lui medesimo dispiacente. Ma per lo contrario se inclinava al
88 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1005-1006
cose sue sapesse egli mettere un po’ di calma, potrebbe rendersi a sè medesimo più giovevole, e potrebbe agli onorati suoi genit
89 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 524-525
rno al tipo fondamentale. Il tipo di Miseria e Nobiltà non è certo il medesimo di Tetillo ; quello di mettiteve a fa l’ammore co
90 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO III. Continuazione del teatro Italiano. Commedie: Opera in musica: Attori accademici ed istrioni e rappresentazioni regie: teatri materiali. » pp. 144-195
tta da quella del Politi, ma da un’ altra degl’ Intronati che ebbe il medesimo titolo. Si vogliono collocare tralle ingegnose co
alla luce nel 1611, gli Scambj di Belisario Bulgarini pubblicata nel medesimo anno, e le commedie del Malavolti, cioè i Servi N
a in versi del Martellini stampata nel 1618. Si recitò in Firenze nel medesimo anno in cinque giorni con generale applauso la Fi
suolo nel dì natalizio di Francesco da Este duca di Modena scrisse il medesimo poeta, in cui cantavano varie deità. Precede i re
i altri Spagnuoli. Allora il Pisani Toscano compose le sue favole sul medesimo gusto. Lionardo de Lionardis nel 1674 pubblicò il
nel 1674 pubblicò il Finto Incanto, che è el Encanto sin encanto del medesimo Calderon. Il Canonico Carlo Celano nato in Napoli
to prese moglie e visse con decenza sino al 1685. Più ammirato fu nel medesimo Parigi l’ altro Napoletano Tiberio Fiorillo conos
di poterne fare neppure un cenno. Molti altri teatri si eressero nel medesimo secolo, e quasi ogni città n’ ebbe uno qual più q
del Delfino, del Caraccio, nè le pastorali dell’altro Bonarelli, del medesimo Chiabrera, del Buonarroti il giovine, dell’Errico
91 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XI. Primi passi della Commedia Antica. » pp. 2-15
a Giovanni Meursio ne raccolse quaranta titoli, anzi dal racconto del medesimo Suida deduce che ne avesse prodotte intorno a cin
armo già vecchio era giovanetto Magnete Icariese, il quale secondo il medesimo Suida compose nove commedie, e rimase due volte v
92 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO III. Della vera Commedia Francese e della Italiana in Francia. » pp. 128-191
che situazione interessante. Il suo componimento Amor per amore è sul medesimo gusto alieno dal vero comico, ma più languido anc
trove. In seguito l’autrice diede al teatro la Figlia di Aristide del medesimo genere, la quale non ebbe ugual successo felice,
a classe riprovata delle commedie dolorose la Caccia di Errico IV del medesimo Collè. E perchè mai? Che ci presenta di lugubre?
n tono più proprio della gente nobile. Il Filosofo maritato presso il medesimo critico passa per un capo d’opera; ma per meritar
limento del Mèchant avviene senza sforzo per mezzo di una lettera del medesimo Cleone. Dee però notarsi in questa bella dipintur
col titolo di episodica Moliere in casa di Ninon, che s’ impresse nel medesimo anno, nella quale intervengono le persone più dis
mezzo vien confuso l’usurpatore, e costretto da più testimoni, e dal medesimo suo figlio, a cui Giulio avea salvata la vita. Gi
come ancora della traduzione dell’Olimpiade recitata colla musica del medesimo esimio nostro maestro. Il sig. Mayeur nel 1789 di
93 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO IV. Ultima epoca della Drammatica nel finir della Repubblica, e sotto i primi Imperadori. » pp. 172-221
come questo Nec tumulum curo, sepelit natura relictos. Sotto il medesimo Augusto fu composta l’eccellente tragedia intitol
quale parla Orazio nell’epistola ad Albio Tibullo115. Chiaro sotto il medesimo Augusto fu Cajo Asinio Pollione pe’ talenti tragi
ater es. Med. Cui sim, vides. Nella scena con Creonte scernesi il medesimo artificio della tragedia Greca; ma si vuol notare
xtinctos jacet. Crede per un istante Ulisse, indi dubita, e dice a se medesimo : richiama le tue usate frodi e tutto te stesso, o
ue: Jejuna sylvis qualis in Gangeticis &c.; e anche un’ altra del medesimo atto, nè molto da questa lontana, spiegata in alt
ecum potes. Le mostruose nozze con Giocasta sono bene espresse dal medesimo Edipo: Avi gener, patrisque rivalis sui, Fra
tus, manumque hanc fugio, & hoc cælum, & deos, che pur dal medesimo drammatico Romano, e forse con più energìa, si tr
s agit Fortuna metus! pure leggiadramente recato in Italiano dal medesimo poeta Cesareo: Se a ciascum l’interno affanno,
94 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO IV. Spettacoli scenici nella penisola di Spagna. » pp. 137-226
’altra edizione in Lisbona l’anno 1595 unita ad un’altra commedia del medesimo autore da me non veduta intitolata Os Estrangeric
ce raziocinio ed ascriverlo all’autor della nota? Poteva (dice poi il medesimo apologista) nel principio del XVI secolo uno spa
nuovo sistema che confondeva i generi. Seguì Cervantes a lavorare sul medesimo , per quel che appare non solo dalle ultime otto c
ancia, la Batalla Naval, la Jerusalèn, I poeti scenici poi lodati dal medesimo Cervantes tutti scrissero sregolatamente. Lope du
li versi latini. Quattro commedie Italiane furono da lui tradotte nel medesimo idioma, le quali dopo la di lui morte si pubblica
Nè anche questa però può dirsi essere stata tragedia vera; perchè il medesimo Cueva confessa che le tragedie del Malara non era
gl’Italiani. Nè anche del Perez si sa l’anno in cui nacque; e solo il medesimo Sedano ne dice col solito pudo ser che nacque for
ra fanciullo allora, asserendo gratuitamente contro la congettura del medesimo Sedano, che egli potè nascere verso il 1494. Indi
he que’ traditori dimorano tuttavia in Castiglia, or come possono nel medesimo dì trovarsi nell’atto IV in Lisbona, esser chiusi
argas e incapaces de representarse. a. De las quales (parole del medesimo Nasarre) se pue den sacar pinturas, y retratos al
lo nominò, potendo anche esser componimento di un altro, e forse del medesimo Lope, ed averlo Cervantes nominato come assai not
95 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO I. Tragedie. » pp. 4-67
ivela con molte parole tutti i suoi disegni. Nè anche può piacere nel medesimo atto V che un Goto, un sovrano impetuoso soffra c
a altrove l’ arcano ad Aluro: il poeta ricondurrà l’una e l’altro nel medesimo luogo nel medesimo punto del loro discorso; ma bi
ad Aluro: il poeta ricondurrà l’una e l’altro nel medesimo luogo nel medesimo punto del loro discorso; ma bisogna attendere che
emio della virtù, che la compassione. Sappiamo in oltre per mezzo del medesimo editore, che si rappresentò repetidas veces, e ch
a, dalla Turingia, e spezialmente dall’Inghilterra, donde, secondo il medesimo abate Uspergense, ne vennero ben sessantamila. Ma
Pirineos quando Vulcano liquidò sus venas. Con minore sfoggio il medesimo pensiero produrrebbe migliore effetto, e sarebbe
tinamente acquista dominio sulla sua disperazione, ed ammette in quel medesimo punto gli uccisori alla sua presenza e gli perdon
ncato nel 1778 pubblicò nel 1768 una buona versione dell’Ifigenia del medesimo Racine che per Huerta è così dozzinal poeta; e ne
i: interessante in fine l’ultima scena per la morte di Coriolano. Del medesimo sig. Colomès è l’Agnese di Castro uscita in Livor
supprimerli. 14. L’immortale Metastasio sobriamente maneggiò questo medesimo colore nella Clemenza di Tito; ma non v’impiegò c
tesso già era stato renduto noto per la traduzione del Perez. 20. Il medesimo sig. Andres rigido investigatore del perfetto a s
96 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO I. Stato del Teatro Francese prima della Medea di Pietro Cornelio. » pp. 4-7
a? perchè non somministrò copia e varietà di caratteri? perchè poi un medesimo principio produsse in diversi paesi diversi effet
97 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 451-452
no è uguale a quella dell’altro. Quanto al carattere di Scapino, è il medesimo degli schiavi di Plauto e di Terenzio ; intrigant
98 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 597-599
sta in tavola, vado, disse, con permission dell’autore, a copiarla io medesimo  ; e senz’aspettar la risposta, la portò via. Aggi
99 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 722-723
u assalito da questi sbiri per catturarlo à causa della Caccia, ma il medesimo Cintio si ritirò in una bottega di speciaria di q
100 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 69-70
he fece onore al Teatro coll’abilità sua e col suo contegno ; che del medesimo nulla serbate, nell’ozio grato della vostra vita
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