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1 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 195-196
Pace promette il nome d’Olivetta gentile, ma le parole, il volto, e quei lucenti occhi crudi omicidi minacciano al mio cor
a me puol resuscitar ; e un baso de to bocca mentre, che 'l scocca da quei laurin, puol dar la vita a un servo de'più car, n
e cotto son per ti, e za mai nol se muda pensier notte, nè dì, anzi a quei che nol crede, ghe ne fa fede i miei sospir, che
2 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Vicenza, 24 novembre 1587. » pp. 308-309
gli facciate per amor mio buona cera) un pacchetto, dove è 3 libri di quei mia, del quale V. S. hebbe il primo tomo : ce ne
parte come Franceschina la famosa Silvia Roncagli ? Forse, abbandonò quei primi Gelosi per recarsi alla Corte del Re di Nav
par cosa di gran rilievo ; poichè, come accenna il Baschet, molti di quei quaderni contenenti le spese straordinarie furon
3 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1019-1020
stano ad attestare che la speranza non era nè temeraria nè vana. E di quei giorni, in cui artisti ed autori, veri autori e v
co evento affollava i teatri, rendeva secondi i confrontie le gare di quei giorni, una luce avvolgeva ancora la Giagnoni : c
4 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 558-559
molti e pochi pensieri. Passare il tempo ridendo era la prima cura di quei felicissimi, e Giancola era l’uomo nato ad hoc.
iunta a denigrare !) ch’era cosa abbominevole il far ridere poi tanto quei che un Ente sapientissimo avea già dannati al pia
5 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 84-85
ò l’opera sua a quella Società Filodrammatica ; ma rottosi l’accordo, quei bersagliati si trovarono ancora in balia della ve
e, e trapunsero ricami di crochets pel convento delle Josephines. In quei giorni, la famiglia Mariani, più per sfogo che pe
6 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
atrocinio quest’Opera Scenica allora, che se ne riproduceva in uno di quei Teatri la recitazione. Il Libro fu stampato in es
7 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 732-736
sse a giudicar lo Zannoni col criterio che s’ha oggi dell’arte, tutti quei lardellamenti storico-scientifico-filosofici cel
rchè l’ha fatto quel che el doveva : felice in morte, perchè el lassa quei , che da lu derivan, nei boni costumi, e nel ben s
da lu derivan, nei boni costumi, e nel ben star tutto el pagamento di quei debiti, che l’aveva contratti, quando ghe diede e
8 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
lui appagato, e donò alla sua buona volontà ed indefessa applicazione quei difetti, in cui cade per colpa in parte di una pr
9 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
l Fontanelli esorta in questa lettera il Duca a servirsi di alcuno di quei soggetti per migliorar la sua compagnia ; e aggiu
10 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
ei quelle perdite, che pur troppo inseparabili sono dalla caducità di quei pregi, che tanto soglionsi stimare dagli uomini n
11 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
con gran maestria le parti di prima attrice, protetta e remunerata da quei Sovrani sino al dì del famoso terremoto del 1755,
12 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
eno honesti de i riveduti. Il Braga e il Pedrolino havevano ancora di quei soggetti, 0 siano Scenarj di comedie sottoscritti
13 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 613
Vicenza per sostituirvi il famoso Arlecchino Antonio Rubini, morto in quei giorni, fu còlto anch’esso dal male che lo condus
14 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 317
i, liberalità di attrici, intimità di retroscena, tutto è raccolto in quei ricordi e con rara semplicità a parte a parte des
15 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 181
entile, e fronte maestosa. Ma l’arte, che su i cuor ti dà l’impero, e quei modi, con cui tratti animosa il Socco umile, ed i
16 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 869-873
come allora ! E siccome quel ch’egli è, è perfezione, così accade che quei dieci o dodici tipi da lui creati, che avrebber d
hi crederebbe ch’egli sappia o poco o niente di musica ? Il toccar di quei tasti, lo sdrucciolar di quelle scale ! E quei re
musica ? Il toccar di quei tasti, lo sdrucciolar di quelle scale ! E quei recitativi strascicati, nasali, quegli accordi so
17 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 27
à anonima. Di questa ho ancora un ricordo ben chiaro ; e sento ancora quei lunghi discorsi che egli faceva risaltare con una
18 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 697
resciuto a Milano, dove, fatti gli studi tecnici, ed esercitatosi tra quei filodrammatici, si scritturò con Emanuel ; passan
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 667-669
storia del teatro italiano, Ciotti appartiene alla plejade eletta di quei ferventi, studiosi cultori dell’arte, che sono i
a, dove di quando in quando mostra ancor l’arte sua forte e gentile a quei filodrammatici ; e d’onde si recò a Firenze il ’9
20 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 478-485
dorati, che poi furono tolti perchè dalla sua luce si pavoneggiavano quei soli quattro animali, quando io nel 1843, assiste
i più ; ma non poterono mai alzar la testa con gl’impresari, perchè a quei tempi correvano rischio di far forni teatrali anc
altri, che parlando degli attori passati si degnano di approvarli per quei tempi, come pittori che compatissero ai tempi di
affaello, non sapendo guardarsi d’attorno per vedere che i valenti di quei tempi sono i valenti d’oggidi. Ma il fenomeno del
cesi che su certe vigne omai brontoli il temporale ; ma gli attori di quei tempi si sono provveduti con le raccolte preceden
21 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
isonava per l’applauso, e la porta era spalancata. Il giorno seguente quei venerandi sedettero fuori ; e il terzo sollecitar
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 765
eatro, dei Siciliani. « L'eroico slancio (diceva il manifesto) di quei Prodi, che versando il loro sangue mirano alla li
23 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO X. » pp. 112-139
quando si cadde nel vizio opposto. Gl’ingegni non si disbrigarono da quei lacci per rimanersi soggetti alle sobrie leggi de
ni. Or perchè, Signor Abate, con produrre le Arlecchinate costringete quei che combattete a mettervi sotto gli occhi i Grazi
getture, dice così: “E vorrà il Signorelli darci ad intendere, che in quei tempi fosse sì delicato il gusto degl’Italiani av
e ingombra tutta di Cafri, Utentotti, Eschimali, e Topinambù. Dite a quei tempi! E di quali tempi credete di parlare? Quell
o quelli i tempi felici della luce Fisica, Matematica, Astronomica. A quei tempi il Torricelli facilitava il misurare la gra
nte scoperte nella Statica e Idrostatica l’Archimede della Toscana. A quei tempi il celebre Giannalfonso Borrelli illustrava
mia nella Francia. E voi con tanta innocenza vi fate uscir di bocca a quei tempi, quasi parlaste della infanzia di qualche s
quali con gran ragione io vi conto. L’ardore per le Scienze occupò a quei tempi talmente gl’ingegni Italiani, che neglesser
nace nemico della verità istorica, dovete confessare, che la Musica a quei tempi s’impadronì degli animi Italiani, e l’Arlec
24 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Venetia, 23 di marzo 1675. » pp. 351-354
sa il teatro popolare d’Italia. E che modelli di verità e di vitalità quei personaggi !… quelle Bette, quei Tonin, quei Truf
che modelli di verità e di vitalità quei personaggi !… quelle Bette, quei Tonin, quei Truffi, quelle Fiorinette ! Che vivez
di verità e di vitalità quei personaggi !… quelle Bette, quei Tonin, quei Truffi, quelle Fiorinette ! Che vivezza di dialog
25 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 580-583
non compresi null’altro, se non il dovere di difendere da quella jena quei disgraziati ! Me le avventai addosso furibondo, l
profondo, spaventoso il silenzio che vi regnava. Si sarebbe detto che quei mille spettatori fossero compresi dalla verità di
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 304-305
e varie Compagnia co’ nomi, trovati nelle notizie del suo omonimo, di quei comici che a quelle date Compagnie appartennero,
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 75-76
esclusa la Moglie di Claudio ; ma il suo vero periodo di gloria fu di quei sei anni passati nella Compagnia di Alamanno More
28 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — 2 giugno 1902. Guido Biagi. » pp. 327-333
ato oggi ristampare ciò che scrivevo, e aggiungere che le promesse di quei giorni non furon fallaci. Luigi Rasi le ha manten
a colto e coscienzioso ; ma non ancora egli si era rivelato autore di quei monologhi che trovarono sulle scene maggiori e su
affettuoso, non senza il desiderio di rivedere di quando in quando di quei versi antichi che Ella sa fare così bene. Suo G
29 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 914
si giammai alcuna ancorchè menoma cosa ; questi sono finalmente tutti quei pregi rari, che in lui abbondevolmente si trovano
30 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 390-391
a Agata bolognese ? Nelle Nozze del signor Camillo ? Chi può ripensar quei famosi or ora glie lo dico, senza riderne ? E que
31 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 543-544
sotto il nostro celebre Pertici, e sostenne sempre con qualche decoro quei caratteri, che gli venivano destinati dal sopraff
32 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 358-359
si le compagnie congeneri, e non trovando più il Bergonzoni in Italia quei vantaggi che avea ragione di ripromettersi, risol
33 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 540
otizzava tutti con quelle labbra più rosse e fresche del corallo, con quei denti che avrebber fatto invidia alle più autenti
34 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 797-798
assistette stupefatto e quasi non credendo ai propri occhi, dinanzi a quei due uomini trasfigurati in quella stupenda manife
35 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — adi 15 Aprile 1651 in Bologna. » p. 30
cc. Ma il Duca di Modena non si lasciò intimidire dalle minaccie di quei cavalieri, e diè ordini, col mezzo dell’ Obizzi,
36 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 150-151
on lasciando ogni tanto, di mostrarsi al pubblico sotto le spoglie di quei personaggi che più gli acquistaron fama di eletto
37 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO I. Su i Teatri Spagnuoli sotto i Romani. » pp. 2-8
ssendo costrutto alla Romana, non ne avesse punto, come non ne aveano quei di Roma, in ciò differenti da quei di Grecia. Oss
e avesse punto, come non ne aveano quei di Roma, in ciò differenti da quei di Grecia. Osservi però il Signor Lampillas quest
38 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 266-272
n banco al Superiore ; ma perchè non era in uso il montar in banco in quei paesi, il Superiore non sapea come deliberarne :
za collericamente, dicendo che non voleva ammettere le Negromanzie in quei paesi : il Monferino stupefatto, gli disse (come
Teologo, ma non era addottrinato nelle scaltritezze mondane ; e cosi quei benedetti Dottori che hanno detto contro le Comme
39 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. -25
donnina allegra, credo si possa affermare, richiamandoci alla memoria quei versi di Bartolommeo Rossi, veronese, comico conf
40 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Del libretto »
ll’opera abbia sembianza del natural linguaggio degli attori. Cosi in quei primi drammi che per festeggiare sposalizi si rap
asso, che sariano pure il caso al teatro dell’opera. Tanto più che in quei soggetti al popolo notissimi, oltre a un gran gio
41 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Delle scene »
el matematico vedendo come nelle nostre scene da noi si applaudisce a quei laberinti di architettura, dove si smarrisce il v
arà giudicato lontano. Quindi è che appaiono come torrioni di giganti quei personaggi che si affacciano dal fondo della scen
tale accordo, che nulla più. Ed io mi ricordo, in occasione di uno di quei sepolcri che soglionsi fare in Bologna, di alcune
42 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 227-235
, non li trattenesse, conoscendo assai bene qual fosse la passione di quei principi per il teatro, con intenzione fors’ anco
et tanto piacere se ne prese che niente più, finito il spasso, chiamo quei Principali comedianti et disse qual di loro era s
o, la cassetta el spirito, e le so scarsele la carne. Questa anima ha quei bezi in man, la cassetta el solicita a meterghei
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 279-281
sua voce non arrivò a’suonatori di orchestra. Il’48 troncò d’un colpo quei primi passi della sua carriera artistica ; ma tor
44 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 152-154
ico : « La signora Teresa Kurzin si mostrerà maestrevolmente in tutti quei caratteri che una perfetta attrice è capace di re
45 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 418-419
Italia, e ripreso il suo posto in compagnia, l’attore che lo aveva in quei due anni sostituito, assumesse la maschera del Ca
46 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Dei balli »
ltro per fole di romanzi molte cose che pur sono fondate in sul vero: quei racconti, per esempio, che si leggono appresso gl
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 36-38
i direi acrobatiche, a cui faceva il pubblico le più matte risate. Ma quei successi rumorosi che avevano stabilita la fama d
48 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 273-274
tto d’un anonimo, musica di Paisiello. Recitava e cantava ; era un di quei comici cui la necessità fornisce eccletismo e che
49 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 513-514
Mio padre, povero nobiluccio romano, discendente da una famiglia di quei signorotti dei Castelli Romani, entrò nell’arte d
50 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XI. Se il Ch. Poeta Cesareo Metastasio imitò, o poteva imitare le Opere di Pietro Calderèn de la Barca. » pp. 140-148
Calderonici, che si avvicinano alla Tragedia? In questi non trovansi quei tratti patetici da voi accennati? Non potea Metas
le? Il fate voi sì povero? il credete un accattatore? Vi pare poi che quei tratti ch’io dico, sieno sì proprj di Calderòn, c
51 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 801-806
esistenza di Venezia, bloccata dall’Austria, trovò chiuse le porte di quei teatri che altra volta l’avean accolto con tanto
marzer a Rialto, Un gobo, do gobi, tre gobi, tuti gobi etc. etc. Ma quei dialoghi a sipario calato, semplicioni, bonaccion
52 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo undecimo »
te e si stancano tuttora nel celebrarlo; e dove così male è tornato a quei pochi meschini, che ardirono disturbare anche in
i generalmente il gran giudizio di Metastasio nell’esporre agli occhi quei colpi di scena soltanto che possono dignitosament
lla epidemia di romanzi che facevano pressoché la sola letteratura di quei tempi: Dall’altra il sistema di Platone abbellito
rchia feudale, e collo stabilimento delle monarchie. Passaron di moda quei romanzi banditi colla sferza del ridicolo dall’im
la tua giovinezza, e che vide con giubbilo premiati in un altro paese quei rari talenti ch’essa avrebbe dovuto conservare ne
reatore al di lui esempio, e gli occhi altrui ti renderanno ben tosto quei pianti ch’egli ti avrà costretto a versare.» 101
i senza precauzione quel suo stile sempre liscio e sempre in cadenza, quei sensi mozzi e tronchi per lo più nella stessa ces
n cadenza, quei sensi mozzi e tronchi per lo più nella stessa cesura, quei periodi troppo uniformi e ristretti alla foggia f
madre Eva. Ad onta però degli stitici e freddi grammatici, ad onta di quei pedanti accigliati che vorrebbero arrestar il vol
       Ti fanno palpitar. Qual nuovo mota interno        Prendi da quei sembianti?        Quai non usati incanti        T
sospetto d’ipocrisia nel suo dolore. E più frequenti del bisogno sono quei casi dove gl’interlocutori si sentono far uso di
del Ringhieri non che i componimenti di Metastasio, essendo certo che quei poeti altro non ebbero in vista che di riscuoter
lo, lo fece accompagnar da paggi vestiti alla spagnuola, o insiem con quei versi del portoghese Camoens, dove Venere e Bacco
53 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 432-442
l’attuale Celeste Paladini-Andò. Mio padre aveva fatto conoscenza con quei comici, palesò i propri guai al capocomico. Breve
ramma, e la tragedia ! e che tragedia ! quella di Shakespeare, che in quei tempi era come un tema di algebra dato per esame
o a certi temi del signor Shakespeare. Cosa originale ! erano appunto quei temi là, che i miei attori risolvevano meglio : C
54 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo duodecimo »
menti che soglia farsi col nume tutelare, siccome sappiamo aver fatto quei di Mitilene colla celebre Saffo? [3] Da ciò si ve
vicina imitazione della natura, cioè dalla espressione più esatta di quei toni naturali, nei quali prorompe l’uomo allorché
rza movente della melodia consiste nell’afferrare col mezzo dei suoni quei pochi ma caratteristici tratti, che fornisce l’og
iffatte allegorie la prodigiosa influenza che acquistò sugli animi di quei popoli fra le mani di Lino, d’Anfione e d’Orfeo.
e che dovea generarla. Però sempre gli vediamo intenti a trascegliere quei tuoni, quelli intervalli fra gli altri, quei meno
o intenti a trascegliere quei tuoni, quelli intervalli fra gli altri, quei menomi componimenti specifici che sembravan loro
è necessario al mio assunto, così mi restringerò a toccar brevemente quei difetti che nella nostra musica impediscono, seco
vestirsi di bellezze sue proprie e independenti dall’altro, ha posto quei rilevante divario che pur sussiste nei nostri mod
sico si vede sovente costretto a cangiar di misura, principalmente in quei luoghi dove gli intervalli della voce essendo men
fede all’erudito Bochard, un siffatto costume fu tramandato a noi da quei poeti e musici antichi chiamati Bardi dai settent
55 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 340-342
milanese in nuove regioni di progresso, la ringiovanirai ! E poi, per quei Burgravii della Società, tu Lion, tu uomo univers
56 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 793-794
fare quattordici o quindecci Comedie a Bologna p. l’obligo che ha con quei Cauag.ri e Dame i Comicci di S. A., di tutto ques
57 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 999-1001
o del valoroso Francesco Lombardi, n’ebbe vittoria piena, convertendo quei primi fischi in applausi clamorosi che nol lascia
58 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO IX. Pregiudizj dell’Autore della Storia de’ Teatri, rilevati dall’Apologista. » pp. 95-111
amente pensava, che le Commedie del Beolco non furono mica stampate a quei tempi di Leone X., come dice il Signor Lampillas,
e il Signor Lampillas si oppone a questa riflessione con dire, che se quei zelanti conservatori della sanità del Teatro Spag
omenti Lampigliani sembra assai debole al Signorelli: perchè potevano quei zelanti Accademici essere spinti a riconvenir Lop
59 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Della maniera del cantare e del recitare »
dell’aria? Pur nondimeno, non si può mettere in dubbio che il dare a quei passi il loro finimento sta al ballerino medesimo
naturalezza, e in cui la propria discrezione imbrigli la fantasia. A quei pochi che amò singolarmente Apollo sieno permessi
60 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 674-675
nvi molti che non poteano persuadersi che fosse sempre egli solo, che quei tre personaggi rappresentasse. Passò nella Provin
61 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 283-285
i nuove, imprevedute !!! Pietriboni, ricorrendo a Ferrari, ebbe un di quei lampi che non possono avere, ripeto, che gl’ inte
62 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 294-295
o ad infrangere questa fibra d’acciaio, come Luigi, il più giovine di quei quattro fratelli, riusciva a spezzare con due dit
63 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 670-674
a del Reggente ? E perchè Dominica Rusca, e non Margherita ? E perchè quei due soit a proposito della sua non apparita sulla
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 54-87
ardare gli Andreini, per quanto strana possa parere la coincidenza di quei nomi, di cui, se disgiunti dagli Andreini, non ab
 : …. Vedete quel capitan Cardon stare interato, scagliar le gambe e quei mostacchi neri spietato arroncigliarsi simulando
Quando nasì mi tolsi la speranza da questà fama a do sort de zent. A quei , che tend’ogn’ hor a empis la panza, e quei che d
fama a do sort de zent. A quei, che tend’ogn’ hor a empis la panza, e quei che de dormi n’è mai content. Tost se legren vede
ottrina io ti potrei giurare di tenermi nel corpo non solo l’anima di quei bravacci, ma quella ancora del più forte Leone, d
omici che più si acquistaron fama nella rappresentazione di alcuni di quei tipi. Quanto l’ Andreini studiasse attorno al Cap
preservarmi, e di non dicadere da quel grido che acquistato m’avea in quei tempi famosi, mi diedi con molto studio allo stud
65 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quarto »
re le sue illusioni ai secoli futuri. Per altro non mancavan tra loro quei macchiavellisti in amore, i quali noi credevamo n
veduti e disaminati è tanto semplice e povera che niuno si ravvisa di quei difetti attribuiti dal Sarisberiense alla musica
infettata dalle solite stravaganze39. [11] Ritornando ai menestrieri, quei che si sparsero per l’Italia venivano conosciuti
istezza che esige la religione, o perchè vedeva colar in mani profane quei doni, che potevano più utilmente convertirsi in l
l’amor sensitivo o meccanico. [14] Ma le cause che fecero coltivare a quei tempi la lirica amatoria, cioè i famosi parlament
e baccanti. [15] Rinunziando non per tanto alla speranza di trovar in quei tempi l’unione della musica e della poesia dirett
igine della musica europea? Guido Aretino vide forse i manoscritti di quei celebre musico? Furono essi trasportati da Babilo
ca, che caratterizza uno stesso spirito ed una origine stessa; non di quei rapporti universali, che nulla provano, perché pr
erche dei tempi posteriori, non ha potuto internarsi nella notizia di quei secoli oscuri, né esaminare la storia della music
i suoi nazionali con discapito degli esteri si potrebbero appropriare quei versi del Catilina tragedia d’un celebre moderno
66 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquarto »
o, e corrotto, ma per riscuotere un passaggiero e frivolo applauso in quei teatri che istituiti un tempo col fine di stampar
he pause e marcate che aprano largo campo all’azione di essi, ora con quei segni inarticolati che sono la favella dell’anima
enta dell’uditore. Sua incombenza è di aggiugnere all’oggetto imitato quei lineamenti che gli mancavano nella prima sua impr
di melodia imitativa. [33] Decima. Si può brillare cogli ornamenti in quei casi dove il personaggio s’introduce a bella post
a le parole e il canto, cadono a un di presso nello stesso sofisma di quei pseudofilosofi, i quali perché lo sfogo materiale
dona molto meno ai suoni rapidi e fuggitivi, e il canto prodigioso di quei cantori simile nella incostanza all’elemento dove
rio sarebbe di poter pubblicamente render giustizia in questo luogo a quei cantori viventi, che scevri del contagio comune c
l clima e il potere dei sensi rendono assai difficile a conservare in quei paesi. Qualunque ne sia stato il motivo, certo è
ebbe imitazione ma realtà. Ma se per pittoresca s’intende l’esprimere quei tratti che bastano per richiamare alla memoria l’
rtir della gola diventasse più forte e più intensa ripercuotendosi in quei corpi elastici, e tutta pelle angustie della fess
67 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 832-837
aveva persuasi, che i Romani erano uomini come noi. Leggano, leggano quei signori critici il Giulio Cesare di Shakespeare,
me egli si venne acquistando la fama di direttore preclaro. Alcuni di quei comici, e ve ne han pur tanti, che lottan colla f
68 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Della musica »
a lentamente, e faceva sopra tutto bene spiccare quelle inflessioni e quei risalti che la violenza degli affetti ha forza d’
diano sempre più di abbellirle. Soverchiamente lunghi sogliono essere quei ritornelli che le precedono e ci sono assai volte
cuor suo. Quando poi, finito il ritornello, entra la parte che canta, quei tanti violini che l’accompagnano che altro mai fa
69 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 88-117
e medesimo a poco a poco, tanto che gl’ assembra di ueder in effetto, quei successi che se gl’ appresentano. se pero gl’ his
i personaggi che mi paiono più atti [auuertendo il più che si puo, a quei particolari di che ragionaremo più avanti] li rid
udire comodamente a tutti gli spettatori, accio che non cagionino di quei tumulti, che fanno souente coloro, li quali, per
leggiadria de gl’ habiti ne i serui. Mass. Non è dubbio che il ueder quei cenci, che altri mette tal uolta attorno ad uno a
che su le scolture antiche, o su le pitture figurati si ueggono, con quei manti, et con quelli abbigliamenti, co quali si f
nti, et con quelli abbigliamenti, co quali si figurano cosi uagamente quei personaggi de gl’ antichi secoli. Et per che tra
re poi non fia sdiccuole annodarle con nastri di seta, coperte con di quei veli sutilissimi et cadenti giù per le spalle, ch
a me pare, che abbiano molta maesta, et che siano molto conuenienti, quei modi de prologhi usati da gl’ antichi, cioè che i
70 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CONCHIUSIONE. Dell’antica storia teatrale. » pp. 239-246
loro drammi gli evenimenti ridicoli da’ compassionevoli. Più filosofi quei di Cusco giunsero a separar le azioni domestiche
71 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 40-58
uguali i luoghi corrispondenti alla propria dignità e agl’impieghi: e quei che si distinguevano per la delicatezza e proprie
dee privarlo del l’onore di essere stato uno de’ primi viaggiatori in quei paesi? Non si portò egli in Terra-Ferma un anno d
72 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 28-41
guali i luoghi corrispondenti alla propria dignità e agl’ impieghi; e quei che si distinguevano per la delicatezza e proprie
dee privarlo dell’onore di essere stato uno de’ primi viaggiatori in quei paesi? Non si portò egli in Terra-Ferma un anno d
73 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 216-226
on si suole nel riposto concetto dell’arte, e in quelle passioni e in quei caratteri, che più era chiamata ad esprimere, vi
nnegata ! Seder vicino a qualche anima cara, E serrarle la mano, e in quei veloci Moti del tempo ripigliar la fede Della ver
74 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 881-887
dolente, L’usato cibo, ond’ havean vita i figli, Rivolta lagrimosa a quei dolenti, O affamati, e teneri Bambini Lagrimosa p
legrezza, ora dolore, ora un affetto intenso ed amoroso, erano in lei quei doni a pochissime Comiche dalla natura e più dall
75 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Conchiusione » pp. 438-442
a storia che lo contempla tranquillamente, dall’alto d’una collina; e quei viaggiatori e criticastri di corta vista, scempi
76 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 118-120
fece venir Esorcisti, e carica di reliquie, giuocava e scherzava con quei monumenti pii come una fanciulla di tre o quattro
77 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 759-763
ogno, di prendere il largo, e di emanciparsi collo studio speciale da quei difetti d’origine che lo facevano apparire anima
78 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Ferrara il dì 27 febraro 1618. » pp. 519-525
odiana, commedia improvvisa del Calmo, trascritta poi sulla scorta di quei primi recitatori dal Ruzzante ? (V. Beolco e Ruzz
ccontare le sventure nelle quali incorsi, ed i pericoli che passai in quei tre giorni e mezzo che mettessimo da Bologna a Fi
79 (1878) Della declamazione [posth.]
eniva d’altronde citata anche nel trattato (Intro.18), nell’elenco di quei pochi interpreti italiani che si segnalassero in
ce una veste accattivante alla sua missione pedagogica, rivolta verso quei commedianti che si trovavano agli esordi, ancora
li94. Come affermerà egli stesso, Mio pensiero non è di convertire /  quei che sono indurati nell’abuso, / né cerco il vanto
ta la questione del sistema delle parti. Dopo aver polemizzato contro quei sistemi che favoriscono l’insinuarsi di una gerar
zione della natura; ma in ciò fare ciascuna però si limita all’uso di quei mezzi acconci e propri, che intendono ad uno scop
e ad imitare ed esprimere con una forza particolare quegli obbietti e quei fenomeni, che una particolare impressione e sensa
apprendersi. Ed i pochi tratti allusivi, che di qualche scrittore di quei tempi ci rimangono, non servono ad altro che al p
, e perciò nemico di quel genere di licenza, che dominava i teatri di quei tempi. Per opera di questo saggio attore si vide
e pronunzia; ed accento del discorso potrebbe dirsi. Quindi procedono quei suoni più o meno gagliardi, sostenuti e significa
nti. È questa la lingua ordinaria de’ muti, e ne ritengono più o meno quei popoli che hanno parole ed espressioni vocali suf
terno o la passione di chi ne parla. Sotto questa classe cadono tutti quei gesti che appartengono all’odio e all’amore, alla
uali per eccesso di risonanza sembrano alcuna volta monotoni. Ma dopo quei moderni versificatori, che hanno vie meglio imita
mo si volgea co’ denti.   E quando vide noi se stesso morse Sì come quei cui l’ira dentro fiacca.   Ambo le labbra per f
quanta felicità non ha descritto l’Ariosto il silenzio di Angelica in quei versi mirabili? Stupida e fìssa nell’incerta sab
’interesse, che domina colui che declama, che non può non influire su quei tuoni e quei gesti che propriamente non sono dett
he domina colui che declama, che non può non influire su quei tuoni e quei gesti che propriamente non sono detti patetici. T
o uso gli organi destinati a quest’uopo, e dipingerlo ed imitarlo con quei medesimi co’ quali dee fuggirlo o minacciarlo o a
non si tragga abuso dall’esposta teoria, noi non dobbiamo confondere quei gesti semplicemente imitativi ed analoghi, che qu
nte ne ha dipinto con la solita evidenza lo stato interno: E quale è quei , che disvuol ciò che volle,             E per nuo
eggiare e individualizzare gli oggetti della sua imitazione. E perciò quei primi o generali modelli debbono regolarlo nel mo
a e reale delle passioni nel libro della natura, o togliere da questo quei tratti particolari nuovi ed originali, che qualun
ano condotti al supplizio, per notare quegli inarcamenti di ciglia, e quei moti di occhi e della vita. Ad imitazion del qual
mpossibili, ma riescono quasi tali per la differenza di eseguirli con quei mezzi, che dalla declamazione si adoperano. Tali
rificarsi da ogni abile attore, che dovesse prender le forme di tutti quei caratteri, che volesse o dovesse imitare. E perci
ma archetipa ed esemplare che ha preso nella sua origine. Quindi sono quei tratti di luce e di fuoco, che per la loro eviden
l’attore assuefarsi a concepire, a sentire ed esprimere quelle idee e quei sentimenti, che sono il soggetto dell’arte sua. I
inta. [12.3] Egli è ben vero che questo carattere tragico, che più a quei tempi si conveniva, si è venuto sempre più altera
o nobile, capace di fargli tutta sentire l’importanza e la dignità di quei caratteri che debbe rappresentare. E perciò Baron
darsi alla necessità delle circostanze, siccome Orazio avea notato in quei versi:                                          
che produce, e per la perfezione a cui si è elevato, può ben meritare quei sacrifici, che la sua pratica ne prescrive. Un ce
sono facilmente, o del tutto evitarsi. Egli dovea soltanto condannare quei confidenti che nulla serbano di comune coi princi
un’intera parte o dello stesso carattere, si è di notare ed esprimere quei momenti che sieno fra gli altri più risentiti e c
o li precedono, un’espressione più forte ed equivalente. Sono questi quei tratti, in cui la passione ed il sentimento più e
il dominio di quella, siccome addiviene tante volte per ignoranza di quei maestri di cappella o autori, i quali esprimono p
sogno. [16.15] Altrimenti accadrà di loro, quel che Orazio diceva di quei poeti che con troppo strepito ed arroganza cominc
i raffreddi ed annoi; ma questo principîo non dee recar pregiudizio a quei momenti più interessanti, che si trovassero altro
e; e supponendo che l’interesse maggiore sia sempre nel fine, come in quei sonetti che lo facevano consistere unicamente nel
odificarne più o meno le attitudini e i movimenti successivi, secondo quei rapporti subalterni ed accidentali che via via si
non sì che ciascuno nel suo non prenda quelle attitudini e non segua quei movimenti, che circoscritti allo stesso luogo, se
torio, e serve al genere deliberativo o giudiziale o dimostrativo. In quei momenti l’attore esercita una funzione pubblica e
dinario i più tragici e commoventi. Quindi nascono quelle incertezze, quei sentimenti, quegli imbarazzi, che gli antichi dic
l dovere di esprimerli e rilevarli. [18.12] Son pure di queste specie quei silenzi che annunciano l’odio o il disprezzo; chi
ia ecc. [19.12] Finalmente si possono considerare come monologistici quei tratti, che sogliono occorrere nello stesso dialo
iletta massimamente. Or qual effetto non produrrebbero quelle scene e quei gruppi che ci presentassero siffattamente armoniz
i commedianti italiani non possono in brevissimo tempo imparare tutti quei drammi e di genere diversissimo, che sono obbliga
mente e per intero, può giovare non poco, ove si notino prudentemente quei tratti soltanto che meritassero alcuna avvertenza
olo diletto diventa il mestiere ordinario del commediante, massime in quei paesi, dove l’arte non si conosce né si rispetta.
e di Condé ch’ei si scioglieva in lagrime, allorché sentiva declamare quei versi di Augusto nel Cinna: “O siecles! o memoire
. E supponendo che chi voglia imparare quest’arte non abbia alcuno di quei vizi naturali che sono incapaci di correggersi o
, che a rendergli il corpo più sicuro ad eseguire quelle attitudini e quei movimenti che la passione esiga e comandi. E seco
aratteri, i costumi ed i riti di quelle persone, di quelle genti e di quei tempi che debbe imitare. Per quanto sieno questi
i romani e dei greci dalle storie loro? I riti diversi e una parte di quei gesti che abbiamo denominato convenzionali, non p
gnoranza si osserva per l’ordinario che l’attore non anima e lumeggia quei tratti che egli dovrebbe a paragone o a preferenz
tima scena dell’atto IV. Essa dunque ignorava quanta efficacia aveano quei versi su la sospensione degli spettatori intorno
casione di fare di mano in mano le sue opportune avvertenze intorno a quei tratti che le meritano, e di applicare in questo
enti, paragonando l’una con l’altra, gli avvezzerebbe a poco a poco a quei tratti arditi e felici, ed a quell’espressioni sp
conservare quel che più si può di quest’arte, si è il disegnare tutti quei tratti che ne fossero meritevoli. E se di alcuno
le conspirerebbero allo stesso segno, e la declamazione potrebbe fare quei progressi, che, a paragone delle altre arti sorel
54). Pittorica è l’origine dei caratteri della scrittura come lo sono quei gesti, pittorici appunto, che Engel giudica come
maggiore irruenza delle passioni e che pertanto possono darsi solo in quei paesi situati più a Mezzogiorno, dove il sangue è
è certo colui / che sia gibboso, se vuol farsi il bello, / e non pur quei che guarda a un tempo dui» (Luigi Riccoboni, Dell
ni, gesti e movimenti, usa segni naturali. Si dicono invece arbitrari quei segni che per loro natura non hanno nulla a che f
n sono mai occupati esclusivamente dallo sviluppo di quelle idee e di quei sentimenti, bensì intendono sempre perseguire una
e a Rodogune il carattere con il quale era stata concepita: «Declamai quei versi con l’irritazione di una donna fiera che si
corso interno vissuto dai personaggi interpretati, rendendo manifesti quei nessi passionali, quella coesistenza di sentiment
ffusa di tali produzioni teatrali a rivolgere attenzione unicamente a quei fattori che destino diletto (canto e decorazione)
80 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 8-13
che dee considerarsi come uno de’ pubblici educatori, per rimediare a quei mali, s’infervora, trascorre, e degenera in malig
81 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo III. Teatri orientali. » pp. 14-18
entare e si stimano gli attori eccellenti, e si encomiano sopra tutti quei del Tunkino7, egli é pure cosa comune in alcune c
82 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VI. Teatro Greco. » pp. 66-74
sua vigna consigliato dal proprio interesse a sacrificarlo a Bacco, e quei paesani che ciò videro, ricordandosi delle propri
83 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 175-178
la partenza per Napoli del Napolioni, che seco trasse buona parte di quei comici, da lui, come dice il Cantù, subornati. E
84 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — (Corriere di Napoli, 19 febbraio 1899). » pp. 270-274
ata dalle Americhe non si atrofizzò ne'pochi lavori ch'ella ammannì a quei popoli lontani, ma, come se allora allora ella en
85 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo sesto »
liberamente badare agli amabili deliri della propria immaginazione, a quei soavi e cari prestigi, a quelle illusioni dolciss
a boreale per la maggior obliquità de’ raggi solari frequentissimi in quei climi; notti lunghissime, e quasi perpetue; tutte
ostumi delle nazioni e de’ secoli che essi chiamano illuminati, sopra quei delle nazioni e de’ secoli che chiamano barbari66
86 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1064-1067
acspiro, Iberia Calderon : Geni che augusto Fèr lo scenico suol. Ma a quei , che tanta A dipinger Natura ebber parola, Ricusa
87 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 456-459
più ricordevole ed onorata. » I quali meriti suoi non si limitarono a quei dell’attore, ma altresì dello scrittore, chè molt
88 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO III. Se ne’ secoli XIV., e XV. gl’Italiani ebbero Poesie Sceniche. » pp. 14-19
in cinque Atti, scritte in versi Giambici con uno stile facile, e per quei tempi non inelegante, e coll’intento d’imitar Sen
89 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 260-263
eggiadramente rappresentate…….. …. Che poi seguitasse la Compagnia di quei comici in questo senso, cioè che intervenisse in
90 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 774-779
no oggi sono riepilogo di tutti gli errori dei tempi allora, ed ora a quei che si porgeano spettacolo del popolo plausi seco
91 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 617-622
quella Compagnia) et il Pedrolino haueuano ancora (e non è molto) di quei suggetti, ò siano Scenarij di Comedie sottoscritt
92 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 718-721
sangue. Quel riso della bocca e degli occhi, quella voce squillante, quei ciao e complimenti, e ostregheta tutti suoi, quel
93 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimoterzo »
d’una raccolta di poesie a lui dedicata, ove nello stile ampolloso di quei secolo si dice, parlando di non so quale cantilen
enza punto badare alla proposizione che resta smozzata all’esempio di quei quadri che rappresentano le figure soltanto a mez
articolari e subalterni per meglio esprimere la passion dominante, se quei ridicoli deviamenti dall’oggetto principale invec
re che consisterebbe nello studio dell’acustica, ossia nello esame di quei rapporti che la risonanza dei corpi sonori ha col
simo alla perfezione e maggior finezza dell’arte. Non s’insegnan loro quei rami di filosofia applicabili all’uffizio del com
ngono a ciascun affetto, onde esprimer poscia col mezzo de’ suoni ora quei tratti caratteristici che manifestano al primo co
a profonda e totale ignoranza in cui vive la maggior parte di essi di quei principi dell’arte propria, per comprenderne i qu
94 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Di Venezia, 21 marzo 1620.Venezia, 16 di giugno 1618. » pp. 513-520
t desiderandogli ogni bene, nè potendo io come povero Cav.re farli di quei benefizij che i Principi grandi sanno et possono
o e piagnucolavano per non essere divisi, il Duca insisteva per avere quei tre. Nell’animo del Capocomico di buon cuore prev
95 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquinto »
i principalmente sull’autorità e sul positivo, qualora si slontani da quei due punti polari, va a rischio di smarrirsi per v
ntre tanto si deliziano nello spettacolo, mentre si vantano di essere quei fortunati coltivatori che l’hanno sollevato alla
etto che la determina e semplicissimi i mezzi. Però forniti che siano quei pochi tratti caratteristici che distinguono quell
scena e delle macchine in quantità secondo il gusto de’ Francesi. Oh quei Francesi hanno sfiorato il bello in tutte le cose
cosa. Ma che il rimanente de’ personaggi parli assai poco, imperocché quei che mi sono toccati in sorte quest’anno cantano m
96 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XIV. Intorno alla descrizione de’ Teatri materiali di Madrid, fatta nella Storia de’ Teatri. » pp. 207-213
gettarne via le bucce sull’altra gente. Soleano veder la Commedia con quei pilei, ovvero cappelli rotondi, o slacciati in te
97 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO PRIMO. Antichità Etrusche fondamento dell Romane. » pp. 4-14
dochè ben riflette il Maffei nel Ragionamento degl’Itali primitivi, a quei , che vennero con Demarato si riferisce altresì in
98 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — (Ferdinando Martini, Al teatro. Firenze, Bemporad, 1895). » pp. 78-82
fratello Luigi, non potè a meno di riconoscere e di applaudire in lei quei tratti di grande attrice, che caratterizzano il v
99 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 738-742
ione, da un suo atto qualsiasi di protesta, di assenso, di dubbio ; e quei rapidi cenni si sovrappongono a tutte le parole d
100 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 619-638
te ho detto, l’idea ben chiara di quel che potesse essere il comico a quei tempi e il suo modo di recitare. I Brevi discor s
zzo si compra ancora quel tempo, che da molti potrebbe esser speso in quei trattenimenti, che somministrano viva cagione di
’alto valore, se ci facciamo a pensare a quel suo disprezzo per tutti quei che lo circondavano, e che, naturalmente, indigna
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