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1 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO III. Se ne’ secoli XIV., e XV. gl’Italiani ebbero Poesie Sceniche. » pp. 14-19
cose ugualmente accordate nelle contese letterarie? Pare a me che in queste si permetta il ragionare, ma non occultare il Ver
re il Vero e tradir l’Onesto: parmi che l’Onesto e il Vero debbano in queste preferirsi mai sempre alla meschina glorietta di
, i Legulei, le Rabule, le Arpie Legali pur troppo sogliono adoperare queste armi vergognose dell’impostura in sostegno delle
per altro rimane inferiore. Non è questo imitar gli Antichi? Non son queste TRAGEDIE DEL XIV. SECOLO? Nè anche vide ivi addot
Nardi, della quale soltanto dice qualche cosa l’Apologista? Ora tutte queste sceniche produzioni del secolo XV. che il Lampill
ignor Abate Lampillas vuol non vedere, tutto che le vegga e le palpi; queste io dissi di presentare a’ poco instrutti dell’Ita
ciò vedere, volle dare ad intendere, che io poteva sì bene spacciare queste cose co’ poco instrutti, ma non con gl’illuminati
2 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 499-500
ndole con una nota, che pareva a bella prima una stonatura. Accanto a queste vocali strascicate, altre ne proferiva scivolate,
menò vita brillantissima ;… ebbe guadagni e prodigalità senza fine : queste più di quelli…. se ne indovina la fine : la vecch
3 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 664
ioni e alterazioni di Compagnia. Alla cessione di Finocchio, aggiunge queste parole : Con tal occasione deuo dirle che conuen
o largamente la impossibilità di far partire Finocchio, conchiude con queste curiose e poco edificanti parole : Atteso con tu
4 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »
ella Compagnia Pellandi, il 1795-96-97. Il giornale citato ha per lei queste parole : « Finetta nelle Lagrime d’una vedova bas
5 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO IV. Numero delle Tragedie Spagnuole de’ Secoli XVI., e XVII. » pp. 20-25
he siano); ed egli replica: Voi ne avete poche ben regolate. Non sono queste due quistioni distinte? Trattiamo ora quella del
zine, e in esse tutta si contiene la tragica mercatanzia, nè fuori di queste altre ne additano gli Eruditi nazionali che non s
fa passeggiera menzione il Signor Montiano nel II. suo discorso. Sono queste : La Honra de Dido restaurada, e la Destruicion de
6 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 244-245
ti di servetta con molto plauso. Di lei non abbiamo altre notizie che queste lasciateci dal Goldoni nelle sue memorie, che rip
sto doveva succedere ; perchè, affin ch’una donna sostenga bene tutte queste metamorfosi, converrebbe veramente che avesse in
7 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ntemente solo supplica S. A. Ser.ma, di due parole in iscritto, acciò queste gl’habbino à servir per riparo in caso che qualch
8 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »
edente. La Didone del Dolce è da lui dedicata al senatore Tiepolo con queste parole : « avendo il padre mio questo carnevale p
9 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 426-430
sa dichiarato formalmente di non voler perdere la propria libertà…. A queste chiacchiere seguiron nuove scene tormentose, fini
amato Carlo, supplicandolo di non insistere oltre…. E le cagioni eran queste  : il padre vecchio, la madre aggravatissima, e i
a non sicuri, e per mare impossibile andare perchè troppo soffriva. A queste parole il Cantù rispose da Parigi in data 4 febbr
10 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 273-274
Barese Francesco. Abbiamo di lui in Francesco Bartoli queste pochissime parole : « fu un grazioso Pulcinella,
usando i manifesti del S. Carlino. E le parole su per giù eran sempre queste  : che, cioè, nella Cantina lo spettacolo era svar
11 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 212
Armellina. Non ho potuto trovare altre notizie che queste brevissime che trascrivo dall’attore Bartoli. « 
12 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO I. Su i Teatri Spagnuoli sotto i Romani. » pp. 2-8
are, replica ora il Signorelli. Ha forse il Velazquez additate almeno queste Città? Ha mostrato che tali magnifici avanzi sono
in ciò differenti da quei di Grecia. Osservi però il Signor Lampillas queste parole del Martì: “Sul portico si vedeano altre q
, e serviva alla Timele per i Musici e i Ballerini. Aggiunga ancora a queste cose l’Apologista ciò che scrive D. Antonio Ponz1
13 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 505
l’arte e si stabilì in Venezia, ov’ ebbe un onorevole impiego. Desumo queste notizie dal Bartoli, dal quale anche si apprende
14 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 53
dava relazione delle trattative per la scrittura dell’ Andreazzo, con queste parole : « Sappia bene V. S. che questo è un bord
15 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO V. Rappresentazioni chiamate Regie: Attori Accademici: Commedianti pubblici. » pp. 345-356
insipide e fredde le rappresentazioni regolari tragiche e comiche  e queste si videro in un tempo stesso abbandonate dagli at
me il Conte di Saldagna, Bernardo del Carpio, Pietro Abailardo ecc. E queste sono le commedie spagnuole sfigurate più dagl’ist
le, a tutto ciò che si compose in quel secolo pel teatro italiano. Ma queste cose toglievano di giorno in giorno il credito al
16 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — (Ferdinando Martini, Al teatro. Firenze, Bemporad, 1895). » pp. 78-82
aravigliosa, approdando alle stesse conclusioni, e terminando poi con queste parole : « la nostra Marchionni ha dei difetti :
a miglior l’ali ha sospinte, sclamai : « Beata, che traesti l’orme da queste zolle in vanità dipinte, dove s’indraca un popolo
creta avvinte. Beata ancor, che dietro te lasciasti una che piange in queste basse rive, come cosa mortai più non la tocchi. T
17 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 977
amorosa, la Serva vendicativa, la Locandiera e altre del Goldoni : in queste , così in dialetto come in italiano, dotata di una
18 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
nuo dalle note di basso profondissimo a quelle di soprano acuto, e da queste a quelle, talune proferendo col naso, altre con l
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 179
one, correva le strade di Palermo chiedendo del suo fallo perdono con queste parole : Vi chiedo scusa del cattivo esempio che
20 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 674-675
endola, a norma del personaggio che esprimeva, una nera, una bigia (e queste rotonde), e l’altra alla francese colla borsa app
tte comedie, di cui la maggior parte rappresentate con successo : tra queste i tre gemelli veneziani. Sosteneva con molta anim
21 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 703-705
una per ciascheduna delle sue recite nel suaccennato Teatro. Veggonsi queste in diversi libretti pubblicate colle stampe, e tr
e per le Piazze anche in Zendale a far triste figure ; son sì curiose queste donne pazze, che se l’ Uscio era pieno di fessure
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 414-417
, innamorato d’Ardelia, si capisce subito l’intreccio della favola. A queste persone principali s’aggiungono un Famelico paras
atti ch'avrian forza spezzare ogni aspro core. Accetta un dono tale e queste membra. Titiro e Montano cedon finalmente a' pr
23 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 42-49
, mentre dirigeva il Cocomero, una lettera, nella quale si discutevan queste tre leggi per un direttor di teatro : « 1. Bisogn
me il sangue inostri le navi, l’onde e le gloriose arene. Pietro, son queste del tuo ingegno l’opre. Ci fai parer il finto e v
pandosi dell’attore sol di sfuggita. Essa prelude al suo articolo con queste parole : « il giovane attore che compose questa r
24 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Di Milano, il dì 28 agosto 1620. » pp. 140-157
te, maschi e femmine, e fu per nascere un casa del diavolo. Per tutte queste cose G. B. Andreini supplicava il Duca di potere
Andreini supplicava il Duca di potere « al partire di Torino lasciar queste creature tanto odiose, poichè loro ne hanno giura
ura, pinse all’ eterna Dea l’antico Apelle ; l’antica Dea che pur tra queste sponde, genitrice d’amor, produsser l’onde. Le ro
serve questa S.ma Casa Gonzaga e per la servitù che di continuo fa a queste M.tà d’un anno intero, ottenga la supplicata graz
oiadé nostro portinaro corsero a rimediarvi et la fecero rimanere, di queste cose ce ne sono ogni giorno, et questa sgratiatuz
burla. dico signore che si tratta di cose concernenti alla vita e da queste che V. A. intende ne sieguono poi di quelle che l
Pier Maria Cecchini cominciava una sua lettera da Milano al Duca con queste parole : Le stratageme et persecucioni che me ve
zzi e scandali di compagnia, adopera quasi sempre paurose parole come queste  : non volevo dir tanto ; ma mi affido ch’io lo di
25 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 362
n la vivacità della dizione in quelle popolari, sia, e in quelle e in queste , colla giustezza della intonazione e la verità de
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 27
e ad una voce, benchè un poco nasale, gratissima all’orecchio : tutte queste belle doti la rendevano la favorita del Pubblico.
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 591
difficile mestiere ? Come mai…. Ma verrà un giorno ch'io tornando a queste scene avrò nuove genti intorno di bel spirito rip
28 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO V. Sulle due Sofonisbe Italiane, e su due Traduzioni dal Greco di Fernan Perez de Oliva. » pp. 26-42
ssegno. Il Varchi preferì le Favole del Ruzzante alle Atellane. Ma di queste avea egli una chiara idea, qual debbe aversi nel
teva il Varchi compaparle con le favole del Ruzzante? come posporle a queste ? In oltre il Varchi parla dell’Antigona di Luigi
tradurre una Tragedia Greca per noi perduta forse da due mila anni. A queste osservazioni che ci dimostrano, che il Varchi, be
a Parigi, ove si trattenne altri tre anni col suo Maestro Siliceo. Da queste epoche ricava l’Apologista, che il Perez soggiorn
he la morte di Polidoro è seguita prima dell’azione della Tragedia. E queste due azioni, a dispetto della virtù talismanica in
col busto esangue e muto “Riman più guerra.” Riguardo poi all’esser queste favole del Perez composte in prosa, se vuole il S
29 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « LUIGI RASI. I COMICI ITALIANI » pp. -
specialmente d’archivio. Come egli se ne sia giovato, si vede già da queste prime 172 pagine dell’opera, dove si trovano, fra
particolari raccolti ad illustrare la vita e la carriera artistica di queste vere stelle di massima grandezza nel cielo dramma
ture più singolarmente piacevoli che si possano immaginare. Scorrendo queste pagine – stampate in un nitidissimo e largo elzev
30 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XV. ed ultimo. Conchiusione con pochi Avvisi amorevoli agli Apologisti. » pp. 214-236
opolazioni di Andalusia, de’ quali è capitale la Carlotta? Secondando queste Reali mire il celebre Conte Campomanes, Autore de
pprofittarsi delle Fiere di Tarteso. Ora se i Samj furono i primi, se queste Fiere, questi Emporj non erano sfiorati, o freque
li Autori profani non determinano il tempo, in cui i Fenici fecero in queste Coste i loro primi viaggi, come mai dice il Signo
entinamente muta stile, e linguaggio, e con asseveranza conchiude con queste parole (p. 9.): “Non hanno certamente gli Etrusch
pregiarsi della Lingua Greca che costui sapeva, per averla appresa in queste terre da Sosilo Spartano, quasi che gli Spagnuoli
lei perizia nella Poesia Rappresentativa? Di sì meschine gloriole, di queste apologetiche petitesses, per dirla alla Francese,
sce ai veri amatori della Spagna glorie reali, patenti, innegabili: e queste unicamente sono l’incenso Sabeo grato ed accetto
31 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 21
Naturalezza, dunque intelligenza ; intelligenza, dunque naturalezza ; queste cose vanno sempre insieme. E la Giulietta non le
32 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 229
la Caterina Cesari, lodata nella stessa prefazione, dal Sografi, con queste parole : « Caterina Cesari Asprucci, e Maddalena
33 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 278
resentar con valore così le parti comiche, come le serie e tragiche ; queste specialmente, chè il Farasmane nella tragedia di
34 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1037
a, e nelle passioni del dramma…. Giudizio che troviam confermato in queste parole del Regli : Le parti passionate erano da
35 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO IX. Pregiudizj dell’Autore della Storia de’ Teatri, rilevati dall’Apologista. » pp. 95-111
mettevano a profitto le loro parole per iscreditarlo. Adunque cedei a queste amichevoli rimostranze, e nella riforma della mia
te col fuscellino vi noterà il Signor Lampillas da riprendere; ma che queste sieno pochissime in Ariosto, e poco degne di fars
Signor Lampillas, che agli occhi proprj, co i quali ha vedute e lette queste spropositatissime Commedie di Cervantes. E ciò fa
te da Cervantes alle Tragedie difettose dell’Argensola? Dove poi sono queste composizioni regolate? la nazione le ha lasciate
’anticipazione del tempo in cui fiori Luis de la Cruz. 1. Oggi che queste cose io scrivo, si rappresenta nel Teatro de la C
36 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 142-145
stenterelli le scurrilità, le bottate al governo, e le prigionìe. Ma queste diventavan quasi una celia, confortate dall’ammir
il mio articolo la trentesima quarta. E mi par dovrebbero bastare queste parole a dar l’idea esatta dell’arte del Moncalvo
37 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « L’EDITORE A CHI LEGGE » pp. -
nezia, quando pur quivi si pensasse a conchiuderla approfittandosi di queste Addizioni.
38 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 33-34
c pour m’être un peu trop hâté, je suis navré par le côté. Veramente queste personnes ne sont ni courtoises, ni bonnes. » Tou
39 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 344-345
Il numero dell’Arte di Mercoldì 9 agosto 1855 recava in terza pagina queste poche parole listate a nero e sormontate da una c
40 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XI. Se il Ch. Poeta Cesareo Metastasio imitò, o poteva imitare le Opere di Pietro Calderèn de la Barca. » pp. 140-148
iablo Predicador, el Purgatorio de San Patricio &c. Volete che da queste Sacre Farse, che contro le Bolle Pontificie narra
E per quale inopia di buone acque? Rimangono le Favole Istoriche. In queste che cosa avrebbe potuto imitare il nostro Poeta?
en el papel de las ondas  “dexarás tu nombre impresso.” Arrestato da queste meschinità secentiste, che fanno di un remo una p
41 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Padova, 28 luglio 1674.Venetia, 16 marzo 1675.Venetia, 23 marzo 1675.Venetia, 30 marzo 1675.Venetia, 13 ap.le 1675.Venetia, 20 ap.le 1675. » pp. 28-35
errara, e la seconda, quella dell’Ortensia, non ha indirizzo. A queste due tengon dietro le sei non meno interessanti, c
ti, essendo stata la notizia buttata là senza indicazioni di sorta. A queste lettere mancano gl’ indirizzi ; ma sono dirette a
do desideroso che sia in compagnia, perchè il figlio di pantalone per queste parti non è bono, et poi ha tanto poca fortuna da
42 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo III. Teatri orientali. » pp. 14-18
ura, compongono la storia de’ teatri di tutta la terra. Ma quali sono queste modificazioni? A qual punto d’eccellenza essi per
edita egli qualche grande impresa sdegna? Minaccia? Si dispera? Tutte queste passioni vivaci si esprimono cantando: il rimanen
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — (Corriere di Napoli, 19 febbraio 1899). » pp. 270-274
alir la scena per congratularsi col novissimo astro. E a proposito di queste sorprese di effetti, Roberto Bracco racconta di l
i sforzo, di ricerche, di lavorio cerebrale e di attività volitiva. E queste manifestazioni genuine di arte somma paiono specc
44 (1772) Dell’opera in musica 1772
sta, non dovevano mai smarrire la guida della Ragione e della Natura, queste due inseparabili dèe che vegliano sul buon gusto
cemmo, nel secolo antecedente delle belle arti. Perciocché, giugnendo queste ad incantare colle macchine e colle decorazioni,
bocca aperta a gargarizzare un lungo passaggio? (III.II.7). Forte di queste convinzioni, Planelli propone una sorta di nuovo
ndra e d’altre insigni città d’Europa» (VI.II.11), torna più volte in queste pagine, insieme a quello del poeta e storico Loui
la pittura, per la scultura, per la poesia, per la musica, e se portò queste arti alla loro perfezione, mentre il genio degli
ne in gran parte perché gli spettacoli sostennero in essa il gusto di queste arti, e perché i suoi teatri gareggiavano con que
re importanza per la felicità e ’l lustro delle nazioni. Conciosiaché queste piacevoli facultà occupano il mezzo di quell’aure
quali amavano scrivere non fossero ἀγεωμέτρητοι, ἄμουσοι, ἀθεώρητοι; queste tre sì sublimi doti (che in ispiegarsi in altra l
utta scelta e la scolpita onestà. Il pubblico, son certo, che a tutte queste sì belle doti farà plauso. V. M. con pronto compi
recente. Dalla maniera dunque, onde il lodato storico fa menzione di queste volgari e cantate tragedie14, par verisimile, ch’
rva il prenominato Cionacci. [Sez.I.1.0.9] Quindi è che a misura che queste facultà andavano racquistando in Italia l’antico
rvennero in quel secolo fortunato. Bisogna però confessarlo: se tutte queste facultà contribuivano alla vaghezza del nostro sp
cemmo, nel secolo antecedente delle belle arti. Perciocché, giugnendo queste ad incantare colle macchine e colle decorazioni,
ella (da che bellezza non è dove non è perfezione) conviene che tutte queste facultà talmente concorrano a un fine medesimo, c
anza, colle loro spezie. Si faccia attenzione a qualunque opera che a queste facultà s’appartenga; né si durerà fatica a penet
stre passioni; e quelle che ad altro mirano impropriamente il nome di queste facultà si attribuiscono. Impropriamente per esem
diciamo esser quello un bel pezzo d’eloquenza. [Sez.I.3.1.2] Furono queste arti chiamate belle per eccellenza, per ragione c
d’allegrezza, alcuni della lieta adunanza, per dare maggior risalto a queste voci, vi aggiungono il suono di certi corpi, che
[Sez.I.3.1.3] Le passioni adunque diedero origine alle belle arti, e queste riuscirono poi il più efficace istrumento, onde s
ne. Dal che si può comprendere quanto importante sia la cognizione di queste facultà, e che essa costituisce una delle più uti
ventati dagli uomini, per comunicar l’un l’altro i propri pensieri. E queste due facultà, che sotto il nome comune di belle le
orrispondente alla figura che imita. Ciò nondimeno che in ciascuna di queste discipline è destinato al piacere de’ sensi, e ch
inee, noi prestamente ci accorgiamo esser l’una il doppio dell’altra, queste due linee avranno un’evidente ragione tra loro, e
simmetria riuscirà più dolce tra 1 ½, e 1 che tra 1 ⅓ e 1, e più tra queste , che tra 1 ¼ e 1, e così via via. La qual ragione
belle arti consiste appunto, come dicemmo, nella simmetria, che danno queste evidenti ragioni. Infatti allora piace un’opera d
atti allora piace un’opera d’architettura, quando tra le parti, e tra queste e l’edifìzio intero venga osservata la simmetria;
della cornice, e sì pure quella di tutti i piccioli membri componenti queste parti. E per contrario da qual s’è l’una di quest
membri componenti queste parti. E per contrario da qual s’è l’una di queste grandezze egli si accorge di poterne dedurre quel
sentire un canto eguale nel numero e nella durata delle note, ma che queste note niuna affinità abbiano tra loro, onde non pr
l verisimile. E i difetti di questa parte delle belle arti nascono da queste improprietà, le quali non convenendo al suggetto
i di esse, cioè l’acutezza e la gravità loro, perciò i primi poeti di queste nazioni presero a non badar tanto alla lunghezza
son versi tronchi e versi piani tutte le seconde. [Sez.II.1.2.9] Da queste osservazioni sopra l’acuto necessario de’ versi i
midi raro, o non mai nelle arie loro unirono versi ineguali, privando queste della bellezza che quella ineguaglianza, ove sia
terrore negli animi nostri) e quindi fu dispensata dal terminare con queste funeste catastrofi. Non fu dunque senza ragione c
e, mal convenire alle arie. La drammatica in generale è poco amica di queste dommatiche merci, come quella che intende a mette
ionata in lui da una novella recatagli da Matusio. L’aria che termina queste scena avrebbe dovuta essere il linguaggio della c
ica, dell’epica, della didascalica, ma rare volte della drammatica, e queste rare volte solo in bocca di personaggi disappassi
do l’aria compressa l’elasticità sua per tutti i lati. È il centro di queste sfera occupato dal corpo sonante, la superficie è
Tre invenzioni soprattutto contribuirono a rendere in ciò sì diverse queste due spezie di musica. La prima fu quella del cont
nte un altro moto nelle anzidette regioni della nostra macchina. E da queste agitazioni, che ivi sperimentiamo ogni volta che
a: il secondo, sicuro dell’infallibilità delle sue regole, troverà in queste medesime una pruova ben certa dell’esattezza dell
della musica quegli uomini, che fino allora poco degni erano stati di queste nome, e che forse né pur pensato aveano d’esser t
le basta il giudizio dell’orecchio. [Sez.III.1.4.14] Siamo entrati in queste considerazioni sulla musica antica e moderna, per
massimamente nell’opera in musica, la quale, come si è detto, adopera queste arti a solo fine d’aggiugner polso e sostegno all
è incapace l’estetico di quelle. Un effetto anche osservabilissimo di queste due differenti ragioni di musica ne somministrano
quell’usurpato stile alla musica stromentale, a cui appartiene, anzi queste ancora dee d’uno stile sì ricercato fare assegnat
rore prese ad imitarla. Il maestro di cappella, che attualmente legge queste nostre osservazioni sulla musica teatrale, ride d
dare all’une non solamente note più acute, ma ancora più lunghe che a queste : giacché nella poesia italiana ogni sillaba acuta
ente avvedersi. § III. Stile delle arie [Sez.III.3.3.1] Oltre a queste avvertenze, le quali possono essere utili alla co
esse assegnò il poeta. Pensa oramai per te s’hai fior d’ingegno se queste ripetizioni, che tanto vanno a verso a’ nostri co
appartenenti a passione diversa da quella che regna nell’aria stessa, queste parole vanno messe in musica nello stile medesimo
sì l’eloquenza del corpo consiste in disegnare, dipingere e comunicar queste idee in tutta la loro energia e bellezza. [Sez.I
e delle altre caratterizza le passioni. [Sez.IV.2.1.4] Or a quale di queste spezie che si appartenga un gesto, egli dev’esser
il naso e di sputare. Deh quando giugneranno essi a sapere, che tutte queste libertà ch’è si danno sono tutti falli contro le
i esige la passione e ‘l discorso altrui, e non muoversi, se non come queste ragioni il richiedono. [Sez.IV.2.1.11] V’ha de’ g
ntollerabile inverisimiglianza? So che molti non saran per entrare in queste avviso, e che avranno per rovinato lo spettacolo,
gente un altro secondo mezzo. I modelli che offrono agli occhi di lui queste due belle arti, sono per lo più perfettissimi, co
nte pronunziazione, egli dovrà esaminare se vi sia ben riuscito, e in queste esame non fidarsi che de’ propri occhi e nel cons
ndo egli vada col pensiero sempre innanzi alle suo parole, adatterà a queste una naturale e spedita pronunziazione, prevedendo
o maggior lode acquisterà l’inventore, quanto più esattamente eviterà queste mode anche nelle minuzie, affinché il popolo, sem
ero egualmente e in tutti i suoi punti l’aria circonvicina. Ora tutte queste proprietà come possono mai convenire a un edifizi
come il verso dalla prosa. Il verso ha colla prosa un fondo comune, e queste son le parole. Ma nel verso un tal fondo è assogg
via via; sì che l’ultima era formata da ragazzi e ragazze. Tutte poi queste classi erano abbigliate uniformemente e senza dif
deux, e simili altri balli, in cui vanno per l’ordinario a terminare queste scene di contenti, se non son corti, ed animati d
ti gli arbitri de’ costumi delle intere nazioni; e le inclinazioni di queste , le loro più serie determinazioni, le loro usanze
arti: e noi già osservammo fin da prima111, che la perfezione, a cui queste sì per tempo vennero tra noi, a quelli si debba i
lle persone di teatro, come oggi comunemente si fa sotto colore che a queste più che a qualunque altro stringano i cintolini e
erata tra le più illustri del regno del mentovato imperatore, giacché queste mercenarie Salomi hanno talvolta corrotto il cost
colarmente le nostre danzatrici grottesche gran libertà s’arrogano su queste punto, sicché il loro ballo par che voglia talvol
e a noi l’indicare i mezzi che tener dovrebbe lo stato, per terminare queste dissenzioni tra persone che rendono dubbiosa e in
aggiori scelleratezze. Che se egli nella tragedia maneggi comicamente queste leggerezze, urterà nell’inconveniente delle tragi
qualche fama presso la corte di Vienna. [commento_Sez.I.1.0.2] • di queste volgari e cantate tragedie: il passo citato in no
sservazioni cit. pp. XV-XVI:«Utilissime poi per molti capi riuscivano queste Feste alla Città; perché se riguardiamo alla pleb
. Quadrio, Della storia cit., pp. 431-432: «Le parole di Sulpizio son queste : ‘Tu il primo hai un Teatro, di altezza di cinque
e innalzate in occasione di feste e di matrimoni principeschi (una di queste «prospettive», come erano chiamate, venne lodata
to_Sez.I.1.0.18] • tuttor gli mancava: Planelli rievoca brevemente in queste pagine la storia della Camerata fiorentina, che c
autore di decine di libretti per oratorii sacri e per opere serie, a queste ultime cercando di ridare regolarità classica a c
tempesta, di venticello, di violetta, di augelletto, e simili, perché queste son tutte cose, che guidano l’idea in non so che
a, anzi più assai che quella che aveva altra volta fatto [...]; ed in queste sì fatte opere meritò tanta più lode, quanto per
no le arti piacevoli e che noi ci aspettiamo nell’osservar l’opere di queste . 106. M. Noverre, Lettres sur la danse et les ba
altre simiglianti leggi riportar si potrebbero, dalle quali, come da queste , aperto si scorge ch’esse la voleano solo co’ buf
45 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 588-589
retaggio alla Caracciolo il diadema ond’ella si cingeva in Medea, con queste parole : Eccoti, Carolina, una mia memoria : io p
46 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 609
La signora Catrolli non lo avrebbe permesso. E il povero Goldoni per queste ragioni dovè abbandonar quell’anno (il 1764) l’im
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1047
non recitò parti di amorosa, donna non ebbe marito : all’ infuori di queste due eccezioni, tutto ella provò, pigliando dal mo
48 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 392
Sebastiano fu composto un prologo (Livorno, Falorni), che finisce con queste parole di Minerva volta alla Compagnia schierata
49 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 614
izia combattuta dal punto d’onore. Morì in Milano nell’anno 1775. » A queste si dee aggiungere un libretto per musica L’Impres
50 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1019-1020
belle e gentili che improvvisò Felice Cavallotti sul feretro di lei, queste bellissime riferisco, le qualisintetizzano, come
51 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VIII. Degl’Inventori del Dramma Pastorale. » pp. 86-94
ravvanzandogli ben cinquautasei anni infruttuosi per le Lettere. Sono queste le angustie di Termopile, o il passaggio delle fi
gnuola, è un errore di lettura, o malignità? Eh Signor Lampillas, per queste vie non itur ad astra, e gli Spagnuoli, e gl’Ital
un informe, difettoso, meschino Dramma Pastorale1. Con poche altre di queste opere pie ch’egli presti alla sua Nazione, possia
52 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Milano, 1°Aprile 1803. » pp. 318-327
figli di fratelli, alla cui educazione egli attendeva severamente. A queste lettere vanno aggiunte una lunga tiritera morale,
tragiche fatiche, che han potuto ispirare delle gentili iperboli come queste  : SONETTO Con l’auree chiome abbandonate ai vent
del Duello di L. Gualtieri, passò a quelle di generico primario : da queste poi, a quelle di caratterista e promiscuo, ultimo
53 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO II. Spettacoli teatrali in Alemagna. » pp. 13-20
i Luterani e i Cattolici; benchè questi assai più tardi si valsero di queste armi teatrali, avendo cominciato a farlo nel XVII
ico. Nam bestias Producturum se ait, ferasque plurimas &c. e queste bestie che poi si descrivono, sono Carlo-Magno le
54 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1064-1067
lettera da Bologna della Pelzet a Niccolini del 27 luglio 1843, sono queste parole : « Poi è venuta la Job, la quale dopo ave
Di come e punti osservator solerte. Così meco io pensava allor che a queste Scene, o Donna, venisti ; e a te, per cui Di quel
55 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO V. Tracce di rappresentazioni sceniche in Ulietea. » pp. 42-43
hanno a sazietà rappresentato sulle nostre scene? Si vede adunque in queste danze o farse di Ulietea quello spirito imitatore
56 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 208-209
rice egregia sì nelle parti drammatiche, sì nelle tragiche, ma più in queste che in quelle, e nel '69-'70, conduttrice ella st
57 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XII. Confronto Apologetico della Opera Italiana, e della Commedia Spagnuola. » pp. 149-181
die, Commedie, Pastorali, oltre alle rappresentazioni in Musica, e se queste ultime dovessero, come oltremodo difettose, bandi
ordata. E’ vero, che gli Spagnuoli si hanno fatto lecito d’introdurre queste medesime cose nella Commedia, che eccessivamente
uopo imitarsi in teatro secondo i caratteri delle passioni, e perchè queste col loro impeto sogliono trasportare sovente fuor
e dello Stampiglia, ma quelle imperfette del secolo passato, e Voi in queste troverete, sì, certa languidezza lirica, certi am
ni o Americani, od Europei parlino un linguaggio comune? Ora di tutte queste cose, a lui ben chiare, perchè lo spettatore beni
egli vi ravvisa, in grazia del diletto, che attende dal rimanente? Se queste osservazioni, o mio Signor D. Saverio, non fecero
llusione, a che tante cure e tante spese? Poi perchè mai spogliata di queste apparenze col recitar sedendo i nudi versi, non p
di San Geronimo Cardinale, e di Tobia il giovane, e della Vergine. A queste opere inarrivabili del Pittore di Urbino ne aggiu
imili, non vi sarà convenzione, che basti a produrla”. Parmi, che da queste due parti della vostra proposizione potrebbe rica
58 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO X. » pp. 112-139
i delle nazioni antiche”. Caro Signor D. Saverio, chi vi ha prestate queste parole, chi vi ha dato ad intendere generalmente
le de’ due mostra più senno e meno parzialità? Voi, o quest’Autore in queste due asserzioni opposte? Egli intanto e Voi compon
che si recitò due anni sono. Il Brighella e l’Arlecchino Italiano, e queste ridicolissime stranezze Spagnuole, sono uno sfogo
a, o che vanno per aria a volo; e convien tollerarle. Credete voi che queste insipide sciocchezze de’ Graziosi Spagnuoli siano
do si debbono portare in trionfo da chi ha fior di senno, non essendo queste le ricchezze della Poesia Scenica delle due Nazio
ses regles engage, “Nous voulons qu’avec art l’action se ménage.” Or queste regole rubano molto tempo al verseggiare. Per la
essere accetto agl’Istrioni. Ma l’istesso Goldoni tacitamente riprovò queste sue prime fatiche; ed in tante Edizioni delle sue
59 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO I. LIBRO I » pp. 12-33
coro le persone di ambo i lati, e terminarono cantando e ballando. Da queste danze e scene recitate di Wateeoo non sono dissim
il più basso scalino della gradinata di mezzo. Vi si erano osservate queste lettere greche ... ΚΛΕΟΣ .. ΡΑΤ ... ΦΡΟΝ, logore
Al medesimo Capo II nella stessa pag. 11, lin. 23. e 24., in vece di queste parole, le memorie dei defunti scolpite nelle col
a la nota (1), e si aggiunga quanto segue. 1. Si sono quì sostituite queste bevande de’ moderni popoli settentrionali all’uso
60 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « NOTE ED OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 313-326
ne degli Annali d’Italia, che trovasi dopo l’anno 1500, giunge a dire queste precise parole: Non si può negare, che negli ulti
Gonzaga al 1346 si distribuirono in Mantova a tal gente 338 vesti; nè queste erano di poco prezzo, leggendosi nelle Cronache d
che ancora parlasi colla maggior purezza nell’Islanda. In alquante di queste poesie Scandinave, o Runiche, raccolte da Anders
gli uomini illustri, ed accende l’anime grandi ad operar cose grandi: queste sono le molle che fanno muovere gli umani talenti
61 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 386
o di prosa. Alla squisita cortesia del conte Paglicci-Brozzi debbo queste altre notizie concernenti la Compagnia Reale, tra
62 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 549
isero di voi, perchè ho la madre moribonda, e non ho da mantenerla. E queste ultime parole sottolineava. Altra volta da Livorn
63 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 568-569
ia Pelzet il Galeotto Manfredi per sua serata, invitò il pubblico con queste parole : La fiera gelosia che agita la sospettos
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 658-659
’altra cosa vi voglio avvisare : fate bel bello per poter durare. In queste ottave, come in quelle cantate dal Corsini, potre
65 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 928
di compagnia con le parole : Sia maledetto, quando mai m’intricai in queste maledete zenie di comedianti (alludendo alla lett
66 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 992
i Mestre è una lapide di marmo nero, sulla quale sono scolpite in oro queste parole : A — Francesco Garzes — Emma e Bona — xii
67 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — adi 15 Aprile 1651 in Bologna. » p. 30
Zanni sotto il nome di Fichetto. Di lui non abbiamo altre notizie che queste rintracciate in alcune lettere dell’Archivio di M
68 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Pastorali: Teatri materiali. » pp. 224-253
i volgare, prodotto da una polita moltitudine raccolta insieme: tutte queste cose quando più si vedranno sulle scene comiche?
odo di vivere, a giocare e a cenare dove mai ciò non fecero? Sono poi queste azioni per se in alcun modo importanti? Hanno alc
un ignorante; cosa volete che stampi? Non importa, replica Falloppa, queste sono le formalità solite di noi Giornalisti. Il c
ici, Traci, Milesj, Clazomenj, ed Attici; E poi verranno ancor su queste tavole Angli, Germani, Franchi, Ispani, ed Ital
zione, le mutazioni di scena in mezzo agli atti ec. e veggiamo noi in queste i quadri inimitabili de’ costumi correnti, la ver
lia. I suoi drammi di Koulican, le sue Sorelle Cinesi sono scritte su queste idee. Egli verseggiava meglio del Goldoni, ma non
69 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO II. Spettacoli teatrali in Alemagna. » pp. 77-87
olà Luterani e Cattolici; benchè questi assai più tardi si valsero di queste armi teatrali, avendo cominciato ad usarle nel se
ro scenico. Nam bestias Producturum se ait, ferasque plurimas etc. e queste bestie che poi si descrivono, sono Carlo-Magno le
70 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Teatro di Eschilo. » pp. 75-103
l’assedio di Tebe, Agamennone, le Coefore, l’Eumenidi, e i Persi. Di queste non meno che delle altre tragedie greche a noi gi
ra nella scena, secondochè io traduco: Quai terre? Ove son io? Chi a queste avvinto Orride rupi ed al rigor del verno Tal gia
la città, venendo discacciato l’araldo dell’armata egiziana nemica di queste principesse. Quest’araldo si fa lecito di prender
e dei drammi e senza ingannarsi ne conosce e addita le bellezze. Dopo queste succinte notizie delle sette tragedie di Eschilo,
71 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Di Venezia, 21 marzo 1620.Venezia, 16 di giugno 1618. » pp. 513-520
à detto, preluse con parole di molta lode Francesco Andreini, tra cui queste  : Che il signor Flaminio Scala detto Flavio in
pitolo quinto della sua Istoria del Teatro italiano, parla a lungo di queste favole dello Scala. Egli dice : Il suo teatro no
ro che io tengo per sicuriss.° che la prudenza di S. A. conosca tutte queste cose molto meglio di me, ma che l’ importunità di
costì gli faccia per strano dare orecchie, et dare qualche ordine in queste materie, nel qual caso poi, per dirgliela confide
72 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — [Dedica] »
a perfettamente d’accordo colla fortuna che mi frappone l’inciampo di queste . [2] Ma a chi non può inalzare da pianta un novel
73 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 300
sa, ed eroica ; ma tutti e due c’ ingannammo : ella non era fatta per queste parti, ed io non era ancora assai pratico per isc
74 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 763-764
ti non potesse per afonia improvvisa continuar la rappresentazione. A queste dell’artista andavan congiunte le migliori qualit
75 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 83
re dei libri. Nelle ore in cui poteva esser libero da' suoi doveri (e queste non erano tali che nella notte), si occupava cont
76 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 479
la esattezza e rapidità di esecuzione. Non dee far maraviglia che in queste pagine figuri un semplice suggeritore. Ma io non
77 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAP. IV. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo XVI quando fiorirono gli scrittori producendo le Commedie dette Erudite. » pp. 136-255
ll’Ariosto, a quelle del Macchiavelli, alla Calandra del Bibbiena. Ma queste tragedie e commedie hanno certamente la data più
nifesta monotonia. Non istancherò i leggitori analizzando minutamente queste commedie; ma ne anderò solo notando alcune bellez
e figlia. Bartolo si fe sedurre da quell’avere, nè curò di cercare di queste infelici, ed al fine dopo tanti anni scorsi pensa
di non correre Ad abbracciarlo; e s’incammina con tutta fretta. Sono queste le pennellate maestrevoliche di un sol tratto spi
almente approvato, il quale non si rivolge mai agli spettatori. Tutte queste cose delle quali niuna se ne scorge nelle commedi
non creda che vi sia; ma quando pur vi fosse, dice, sarà in modo che queste donne potranno senza arrossire ascoltarla . Parmi
nelli. Ben è Curioso (egli dice) il leggere le lodi date da molti a queste commedie, come se fosser l’ottime del teatro ital
n tentennare che pare che qualche spirito la dimeni, ecc. Si lascino queste imitazioni impudenti alla sfacciataggine de’ repu
tino Francesco Antonio Rossi, i Furori di Niccolò degli Angeli; tutte queste commedie scritte parte in prosa e parte in versi
a e disperata persempre desidero di morire. Gis. Oimè! che parole son queste ?….seguitate. Dem. leg. Ahi Tindaro, voi vi marit
non battuto, a vostro diletto vi rimaritate. Gis. È Giulietta scrive queste cose? Dem. leg. Il dolore che io ne sento, è tal
rire, ma solo desidero di non morir serva nè vituperata; per l’una di queste cose io disegno di condurmi, col testimonio della
e dell’intreccio, intitolata i Morti vivi, s’impresse nel 1597. Anche queste commedie dell’Oddi son da riporsi nella dilicata
te poteva scrivere un carattere in lingua napoletana il Tasso nato in queste contrade e quasi in Napoli stessa da una madre na
re inedita fa parola il Tiraboschi nella parte III del VII volume. Di queste , e delle due commedie di Bernardino Rota lo Scili
commedie italiane da’ nostri chiamate antiche ed erudite. Or quali di queste ha lette il prelodato maestro di Poetica Francese
78 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO II. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo. » pp. 175-262
ell’Ariosto, a quelle del Machiavelli, alla Calandra del Bibbiena. Ma queste tragedie e commedie hanno certamente la data più
nifesta monotonia. Non istancherò i leggitori analizzando minutamente queste commedie; ma ne anderò solo notando alcune bellez
e figlia. Bartolo si fe sedurre da quell’avere, nè curò di cercare di queste infelici; ed al fine dopo tanti anni scorsi pensa
non correre Ad abbracciarlo; e s’incamina con tutta fretta. Sono queste le pennellate maestrevoli che di un sol tratto sp
almente approvato, il quale mai non si rivolge agli spettatori. Tutte queste cose, delle quali niuna se ne scorge nelle commed
non creda che vi sia; ma quando pur vi fosse, sarà in modo detta, che queste donne potranno senza arrossire ascoltarla. Parmi
un tentennare che pare che qualche spirito la dimeni ecc. Si lascino queste imitazioni impudenti alla sfacciataggine de’ repu
el 1603. Tralle migliori commedie in prosa di quel secolo si noverano queste del Gelli, che Moliere non isdegnò d’imitar nell’
tino Francesco Antonio Rossi, i Furori di Niccolò degli Angeli; tutte queste commedie scritte parte in prosa, e parte in versi
isperata per sempre desidero di morire. Gisip. Oimè! che parole son queste ? seguitate. Dem. (leggendo) Ahi Tindaro, voi vi
battuto, a vostro diletto vi rimaritate. Gisip. E Giulietta scrive queste cose? Dem. (leggendo) Il dolore che io ne sento,
rire; ma solo desidero di non morir serva nè vituperata; per l’una di queste cose io disegno di condurmi, col testimonio della
per l’intreccio, intitolata i Morti vivi, s’impresse nel 1597. Anche queste commedie dell’Oddi son da riporsi nella dilicata
he inedita fa parola il Tiraboschi nella parte III del VII volume. Di queste , e delle due commedie di Bernardino Rota lo Scili
commedie Italiane da’ nostri chiamate antiche ed erudite. Or quali di queste ha lette il sempre lodato maestro di Poetica Fran
iere di dire e di pronunziare rilevansi con irrisione scambievole. In queste farse dell’arte, nelle quali erroneamente gli olt
79 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO I. Teatro tragico Italiano. » pp. 98-130
a Parte, per altre scale e per altr’uscio, Io mi condurrò fuor di queste mura. Se questa chiamata tragedia piacque tant
tu segui a provocarmi, Ti suppliran per motti e per risposte. Con queste pugna e queste unghie non si avvilirebbe anche un
ocarmi, Ti suppliran per motti e per risposte. Con queste pugna e queste unghie non si avvilirebbe anche una commedia sino
la di Selino si bramerebbe menato con più verisimiglianza. Dovrebbero queste donne introdursi più a proposito, e comparire men
nne introdursi più a proposito, e comparire meno inaspettatamente. Ma queste osservazioni non l’escluderanno dal meritato luog
che possono dirsi nobili ed eleganti; ma la gioventù schiverà sempre queste liriche attillature. Nella scena sesta della Nutr
80 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 216-226
ni oltre il sepolcro, io vivo nella dolce lusinga che leggendo taluno queste melanconiche note, si ricorderà con reverente e p
i Arrivabene, al quale debbo anche, in gran parte, la compilazione di queste notizie. AD ADELIA CONTESSA ARRIVABENE Ai vani e
e Misterïoso de’mortali il Fato ! G. Prati. Temendo la madre che queste tenerezze del Prati potessero distoglier l’Adelia
81 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 958-966
i gli altri strumenti. A lode dell’ artista poi la canzone ha infine queste tre strofe : — È fama, che le scene Il lugubre c
e il ’16 egli era già nella Compagnia de’ Confidenti, come si vede da queste due lettere scritte a S. A. Impresaria il Princip
virlo, mi scordo il torto fattomi da messer Battistino nello scrivere queste falsità al Sig. Flavio onde vivendo a V. E. servi
82 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. -612
onate, Benchè per sua viltà già non l’attenda. Ma sol perocchè ognun, queste malnate Mie sembianze mirando, indi comprenda, Qu
83 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 356
moglie. Ciò suggerì a Geoffroy (Appendice del 12 vendemmiale anno 11) queste parole : L'auteur, en mari galant, mit sur le co
84 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo duodecimo »
co, l’armonia non aveva alcun riguardo alle inflessioni della voce, e queste sortivano dalla bocca del cantore senz’osservar l
i tre sillabe brevi, e la misura musicale corrispondeva esattamente a queste . Si dovea rappresentare un qualche oggetto che ag
mente: «Voi dovete adattare il modo al soggetto ed alle parole, e non queste al modo o all’armonia; su queste materie concerte
do al soggetto ed alle parole, e non queste al modo o all’armonia; su queste materie concerterete con Damone quali piedi o mis
o arie o cantilene secondo il senso delle parole, e al cangiamento di queste teneva dietro quello degli strumenti. Il modo dor
puto noi mettere un rapporto abbastanza confaccente ed intrinseco fra queste due facoltà, l’altro all’usarsi da noi un genere
sogna ripetere dalla natura dei secoli, ove nacque l’una e l’altra di queste arti, abbiamo esclusi dal genere musicale quasi t
i formano essi della imitazion poetica e musicale? Ignorano forse che queste non producono il loro effetto se non in quanto ra
o immagine? Che dove la misura non s’accorda esattamente colle parole queste dicono una cosa allorché la frase musicale ne esp
ime che due soli tempi, e la seconda tre. Se si parla delle composte, queste non sono che quattro, cioè la quadrupla, ch’è una
ad eccitar le passioni, si spiega in tal guisa: «Ma quanto poi siano queste in oggi tolte a noi da nuovo costume, o trascurat
i è del tutto ignota la maniera con cui collocavano essi le corde, se queste salissero per via di quarti di voce, di semituoni
85 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XIII. » pp. 182-206
i compiacere al Volgo. I. Quando sperava porre quì il termine a queste mie osservazioni antiapologetiche, mi veggo arres
he mantiene incorruttibili i componimenti. E questo sale, quest’arte, queste bellezze faranno, che gli uomini di buon gusto, d
petorita, naves, Captivum portatur ebur, captiva Corinthus. Anche queste cose credè l’Apologista, che fossero rappresentaz
ersone. Or che maraviglia, che ne nascesse un mormorio strepitoso? Da queste cose voi per voi stesso potete ora vedere quanto
i quali sono giudiziosi, regolati, e vicini alla perfezione? Or sono queste le mostruosità, le arlecchinate Italiane, sinceri
Quel che veramente avea detto il Signorelli, e che non ben ispiegano queste parole dell’Apologista, è che Racine, a differenz
86 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO I. Teatro Tragico Italiano. » pp. 228-273
pposta Parte, per altre scale e per altr’uscio Io mi condurrò fuor di queste mura. Se questa chiamata tragedia piacque tanto,
se tu segui a provocarmi, Ti suppliran per motti e per risposte. Con queste pugna e queste unghie non si avvilirebbe anche un
rovocarmi, Ti suppliran per motti e per risposte. Con queste pugna e queste unghie non si avvilirebbe anche una commedia sino
di Selino si bramerebbe condotto con più verisimiglianza. Dovrebbero queste donne introdursi più a proposito, e comparire men
donne introdursi più a proposito, e comparire meno inaspettamente. Ma queste osservazioni non l’escluderanno dal meritato luog
che possono dirsi nobili ed eleganti; ma la gioventù schiverà sempre queste liriche attillature. Nella scena sesta della Nutr
87 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 931-932
lissimo suo teatro ; e un discorso preliminare, il quale ci dice come queste opere regolate fossero precedute da due favole sp
88 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 982-983
ferenti caratteri. Egli è stato de’ primi a far vedere sopra le scene queste trasformazioni istantanee, che sorprendono per la
89 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1060-1062
eme a Lei formava il migliore ornamento della compagnia. …. Levandosi queste due parti — dice il Farnese nella citata lettera 
90 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 307-309
la maestra man stringo, e vi adatto amo ed esca in un punto, e poi su queste che spuntano dal suolo erbe novelle, Lieta m’affi
91 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XIV. Commedia Nuova. » pp. 151-170
stessi nella dipintura immaginaria. Ciascuno da se può discernere che queste idee della nuova commedia Greca passate da’ Latin
o il più accreditato Comico Latino. Non lieve argomento del pregio di queste ed altre favole di Menandro si è L’uso ed il sacc
sventura, teme, si adira, sospetta, compassiona e si attrista. Tutte queste patetiche commozioni dipingonsi nella commedia gr
92 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO IV » pp. 55-66
gli . . . No? per dio ti avvedrai, s’io dormo, o selci Mancano in queste rupi . . . Ove il cornuto. Irco s’è rintanato?
ttinelli “Ben è curioso (egli dice) il legger le lodi date da molti a queste commedie, come se fosser l’ottime del teatro ital
93 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 17-27
ura, compongono la storia de’ teatri di tutta la terra. Ma quali sono queste modificazioni? a qual punto di eccellenza essi pe
a egli qualche grande impresa? si sdegna? minaccia? si dispera? Tutte queste passioni vivaci si esprimono cantando (Nota II.):
94 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 96-104
, del quale il Baschet, alla cui opera magistrale più volte citata vo queste notizie attingendo, ha fatto un largo cenno, ma i
me burlat opinio : Piaccia a Iddio di sarci vedere il maturo parto di queste pregne speranze. Per la mia foy en songeant au gu
95 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO I. Stato del Teatro Francese prima della Medea di Pietro Cornelio. » pp. 4-7
egò questo in un luogo delle sue opere, e lo confessò in un altro con queste parole: Mairet fut le premier qui en imitant la S
96 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 379-381
sulla scena un bellissimo anello con pietre preziose, accompagnato da queste parole : Giovanni Emanuel all’inzupperabile o’ Zi
97 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 722-723
mestiere, e come anche Costantini fosse d’indole piuttosto ribelle. A queste scenate di compagnia possiamo aggiungerne altra a
98 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 94-95
in un’altra da giovine, senza mutar personaggio ; anzi, spesse volte, queste mutazioni succedono in una scena medesima ; peroc
99 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 88-117
ò mai tanto. Siale tu dunque degno Padre, ed ella a te sia figlia ; e queste carte e ’l nome sien d’alto grido un immortal tes
ente ad ogni gentildonna. A riscontro delle parole della Regina, e di queste del Barbieri, metto qui il facsimile della letter
pur m’importa. Hora non potendo far di meno, è forza ch’ io replichi queste poche righe. Saprà V. S. che da che Le mandai la
ttar possono infinitamente, di cui trova sparse le lettere di lei. In queste appar chiaro lo sforzo di dir cose straordinarie,
te di un Dottor Graziano ? Nè s’ha da far troppo carico a Isabella di queste rettoriche e vacue piccinerie, poichè formavan pu
erribile o pericolosa, i capelli me si rizzano, » et lo che segue. Ma queste cose in uero malagevolmente insegnar si possono,
la comedia, come di corpo, et d’anima siamo composti noi : l’ una di queste parti principali è del poeta, et l’altra è dello
dissegnano, quando pero l’occasione lo patisca. Sant. Veramente che queste cosifatte rappresentationi si conosce, che non so
hauete non ui graui di gratia, dirne anco il modo con che si uestono queste cose pastorali, et come si fabbricano le lor scen
che ricerca l’habito d’una habitatrice de boschi In mano poi habbiano queste nimphe, alcune di esse un’arco, et al fianco la p
100 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO III. Commedie del secolo XVII. » pp. 292-313
nza biasimo da chi vuol ragionar di teatro negligentare la notizia di queste produzioni non ignobili, delle quali gli autori o
Stellati, del Sermoneta, del Buonarroti, e di altre indicate. A tutte queste chi negherà il pregio della regolarità? Chi oserà
artiene al mondo fantastico. Dico ciò perchè alcuni sogliono prendere queste due voci indifferentemente l’una per l’altra. a.
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