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1 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 105-106
o, come abbiam da una sua lettera alla madre del 18 agosto, di cui lo stesso Bartoli (ivi, CXXX) riferisce le parole : staremo
i immischiare in sì losca faccenda. Da altre lettere pubblicate dallo stesso D'Ancona, lo sappiamo a Firenze il I° giugno del
tuperar la moglie, scacciandola di casa, e obbligando così il Catrani stesso a provvederla di un letto e lasciarli tanto da al
e bottega pubblica. E di queste accuse e dello sparlar contro il Duca stesso , e dell’ avere il fratello Arlecchino strapazzato
o era siffattamente intricato nelle faccende del fratello, che da lui stesso sappiamo in una lettera del 2 maggio '98 al Duca,
2 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Lucio Fedele. Forse lo stesso Lutio, che firmò la supplica degli Uniti con Gio.
supplica degli Uniti con Gio. Donato (V. Lombardo) e altri ? Forse lo stesso Burchiella, come abbiam detto al nome di questo (
3 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 785
n Compagnia Mazzeranghi e Mariani diretta da Lorenzo Pani ; poi collo stesso ruolo in quella del solo Mariani il 1832. Il ’39-
e essa dette la sua beneficiata in Osimo il 14 gennaio 1815, e che lo stesso Gallo compose per lei un sonetto. – Teodora Dondi
4 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. -306
di S. Gio. Grisostomo con molta fortuna di Girolamo Medebach. Dallo stesso Bartoli traggo il seguente sonetto, tributo d’un
 ; la prima delle quali – scrive Carlo Gozzi per relazione del Sacchi stesso (op. cit.) – era una valente donna toscana, ma d’
bile famiglia Vendramin le assegnò gratuitamente due stanze in quello stesso teatro, in cui ella aveva raccolto sì copiosa mes
5 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 526
la parte di Nina nella Nina pazza per amore. Nell’autunno del’94 allo stesso teatro, quella di Isabella nell’Olivo e Pasquale
agnia e scrittore di cose d’arte assai pregiato. Fatta compagnia egli stesso , ne fu l’Angela per molti anni il principale orna
6 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 799
47 si recò a Siena a far la quaresima, nella stessa compagnia e collo stesso ruolo, al fianco della Ristori, prima attrice, e
Salvini, spettatore tra le quinte, si commoveva alle lagrime. Da lui stesso fu scritturata qual prima attrice assoluta nella
7 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 682-683
Goldoni, fu comico eccellente, e bastano, credo, queste parole dello stesso Goldoni a dare un’ idea chiara dell’ artista e de
dere prima della cavata di sangue. Tornò a Treviso il settembre dello stesso anno per andar poi a passar tutto l’autunno a Bol
A. S. il Sig.r Duca di Modena Francesco I ; ma è un errore, chè egli stesso si firma : Antonio Vitalba detto Ottavio Comico.
dice padovano. Fra le produzioni, in cui più specialmente emerse, lo stesso Bartoli cita Il Vagabondo, L' Amante fra le due o
8 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 534-535
Comachio. » Che il Burchiella fosse valoroso attore sappiamo da Calmo stesso , che di lui faceva sì gran conto, da esclamar nel
Cesare Rao, e già pubblicata dal Bartoli. Egli è probabilmente quello stesso Lucio Fedele, di cui parla il Quadrio, e che comi
colla sua compagnia la recitasse, come si ricava da una lettera dello stesso Capaccio posta nel Libro I del suo Segretario. »
9 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 684-685
l’ 50 con Eugenia Baraccani ; e pel’ 51 e’ 52 condusse compagnia egli stesso . Fu primo attore assoluto il 1853 con Luigi Domen
a Livorno, fe’ ritorno alle scene con Luigi Pezzana, e col Domeniconi stesso  ; poi, dopo varie vicende, con Carlo Romagnoli ;
be col nomignolo che gli venne da’fratelli d’ arte di Re Pausania. Lo stesso Costetti, lodatore cordiale del Colomberti (I dim
10 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 711-720
lli, continuò a recitare col nome di Mezzettino. Il 26 dicembre dello stesso anno, recitò in italiano nel Banqueroutier la par
la spada sguainata per farne pronta vendetta : ma rientrato poi in sè stesso , lo fe’ arrestare e tradurre al Castello di Konig
contenere tutto il pubblico che avrebbe voluto assistervi. Il 7 dello stesso mese, e commedia e prologo furon replicati con eg
citata il 1684 la prima volta all’Hôtel de Bourgogne : nella quale lo stesso attore rappresentò una parte di furbo e una scena
Angelo Costantini riprese la via di Verona, ove morì alla fine dello stesso anno 1729, lasciando a Parigi assai più creditori
motivo della loro cacciata, vi è anche la seguente, che il Costantini stesso si affannò di raccontare al signor Gueullette. A
11 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 745-749
e assiduo e ammiratore profondo del Pulcinella…… pensò di creare lui stesso una maschera che stesse di fronte a quella milane
lle sue memorie tuttavia inedite, pubblicato per la prima volta dallo stesso Jarro insieme ad altre molte notizie concernenti
aprile ’91), io credo che il nome di Stenterello egli prendesse da sè stesso , essendo piccolo di statura, magro, sparuto, di c
ticolare poi, sommo nel così detto carattere di Stenterello, che egli stesso inventò, ed inimitabilmente e gustosamente sosten
epolto, si legge su di una parete il seguente epitaffio, fatto da lui stesso incidere in marmo fin dal 1826 : Luigi Del Buono
ni alla Piazza Vecchia, stenterello il grande Amato Ricci (V.), nè lo stesso ritratto autentico di Luigi Del Buono, che l’Jarr
12 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 447-448
arte come primo attore giovine della Compagnia Benincasa, poi, nello stesso anno, di quella delle sorelle Marchetti. Fu amoro
, al fianco di Luigi Monti ed Enrico Belli-Blanes. Entrò il '91 collo stesso ruolo in Compagnia Novelli-Leigheb, poi Novelli s
13 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 590
arte musicale, come si rileva da una sua curiosissima lettera al Duca stesso da Bologna, in data 2 giugno 1683 in cui si lagna
così grande che pretendeva hauere sopra di lei…. Il settembre dello stesso anno, entrata in trattative di scrittura, chiede
14 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 288-292
more : la Teodora si presentò al pubblico genovese nell’autunno dello stesso anno come artista provetta, e nell’autunno dello
autunno dello stesso anno come artista provetta, e nell’autunno dello stesso anno divenne la moglie di Francesco Bartoli. Fu a
ggi frequenti, ecc. ecc. Quanto al fisico della Ricci, ecco quanto lo stesso Gozzi ne scrive : Vidi quella giovane di bella f
rincipessa filosofa del Gozzi, battezzata artista insigne, e, come lo stesso Gozzi afferma, inarrivabile nella bravura. Ormai
one aveva messo una cotale affettazione da riuscire sgradita a quello stesso pubblico che poco a dietro l’aveva coperta di tan
15 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Mantoua, 9 Aprile 1676. Affet.mo Seruitore » p. 324
la Maestà Cristianissima di Francia, Le fu concesso con lettera dello stesso Principe datata di Mantova il 14 marzo, nella qua
he perfettionato il futuro Carneuale resterà à di lei dispositione lo stesso Florindo, confidando, che il simile seguirà d’Aur
16 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 614
, in cui riuscì egregiamente, cogli accademici della città, poi collo stesso ruolo in Compagnia di Nicodemo Manni, festeggiati
per la cui morte non ebbe luogo il contratto, esordendo invece quello stesso anno come generico con Alessandro Salvini ed Etto
17 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 445
pare ch'egli vi facesse un fiasco solenne, dacchè a Corte si venne lo stesso anno nel proposito di licenziarlo. I compagni si
smacco di Parigi, se ne tornò in Italia, e, concordando le date, è lo stesso che il precedente, di cui fu citato erroneamente
18 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO II. Prima epoca del teatro Latino. » pp. 9-90
o dalla legge ridotti al solo oggetto d’instruire e dilettare. Orazio stesso ce ne trasmise la storia19: . . . . . . . Quin
i Osci festivi sì, ma non osceni da principio. Gli Osci (dice pure lo stesso Cantel) dall’usar che facevano parole turpi ed os
e propone Nevio e Plauto come eccellenti modelli di pura latinità. Lo stesso Nevio conosceva il proprio merito, e ne volle las
sto alla nobiltà e all’eleganza scorgesi l’orgoglio e la vanità40. Lo stesso Virgilio lo studiò, e ne imitò diverse frasi e in
alasciò quella che Nevio avea cantato quasi schivando il paragone. Tu stesso ne prendesti (dice poscia ad Ennio volgendosi) mo
3. Nevio avea militato nella prima guerra Punica, per quel che da lui stesso ricavò Varrone44, e la di lui morte avvenne nel c
o e di Marco Cornelio Cetego, cioè l’anno di Roma 549, benchè Varrone stesso citato da Tullio ne allunghi ancor più la vita. S
li diede il nome di satire, se non che sull’esempio de’ Greci e dello stesso Omero meseolò insieme diversi metri, esametri, ja
i; ma fu posposto, non che a Nevio e a Terenzio, a Turpilio e a Lucio stesso , e solo in grazia dell’antichità collocato nel de
inale. Il Francese Rotrou contemporaneo di Pietro Corneille trattò lo stesso argomento nella sua commedia detta i Sosii. Sopra
ori comici impiegati nell’azione de’ personaggi principali; e Moliere stesso se ne valse felicemente nel Dispetto amoroso, e l
l’atriense, ma il messo non conosce questo Saurea, benchè conosca lo stesso Demeneto. Adunque col consenso di costui il danaj
iuso in sul viso. Si destina la cena, alla quale vuole intervenire lo stesso Demeneto. Essa però viene disturbata, perchè un a
iuolo, e si fa da lei baciare e abbracciare in presenza del figliuolo stesso , son cose immaginate per muovere il riso per qual
idippo e dal vecchio Demone che abita in que’ contorni. Vi accorre lo stesso Pleusidippo e chiama il ruffiano in giudizio. Int
tata. Plauto introduce Carino ch’è il protagonista a parlar nel tempo stesso e come prologo e come personaggio che rappresenta
quasi sempre narri al popolo ascoltatore i disegni del poeta. Moliere stesso nell’Avaro introduce Arpagone che s’indirizza agl
sa non andasse in altrui potere, prende il partito di comperarla egli stesso . Intanto Lisitele giovane ricco e ben costumato v
iglio di un suo amico finge due lettere mandate da Carmide, una a lui stesso , e l’altra al figliuolo accompagnata da mille fil
volendo questo furbo eseguire il concertato, alla prima dà in Carmide stesso padre di Lesbonico che rimpatria, e ne risulta un
aginese! Che volto! che lagrime! che malinconia! Evviva. Tu superi me stesso che sono l’architetto di questa frode. Questo com
ne. Torna fuori Tossilo, ed ha pensato con un’ astuzia di fare che lo stesso padrone della sua bella sborsi il danaro per paga
sposte sulla scena; e Cicerone nel suo Catone ci fa sapere che Plauto stesso oltre modo se ne compiaceva. Tra i vantaggi che c
messa fatta dal servo per soprappiù di avvisare il ruffiano nel tempo stesso che l’ ingannava; la qual cosa eseguisce con graz
perto colla via occultata facilita la doppia apparenza. Finalmente lo stesso servo alletta il soldato colla speranza di possed
ico, non dico altro, la favola prediletta e da me amata al pari di me stesso , mi diviene ristucchevole, quando rappresenta Pel
Pellione dovea essere un attore poco applaudito, e poco accetto allo stesso Plauto. Epidico. Questa è la favola mentovata ne
che dee a un usurajo per aver comprata un’ altra donna, fa sì che lo stesso Perifane compri un’ altra cantatrice, che per alt
autine più ben disposte e verseggiate; e meritò la predilezione dello stesso famoso autore per la traccia dell’azione, per la
i pur serba. Questa scaltra civetta, ovvero arpia, pela a un tempo stesso tre merlotti, uno della villa, uno della città, e
e uno schiavo venuto in compagnia di Filocrate, e lo riconosce per lo stesso malvagio schiavo che rubò e vendè l’altro suo fig
i: si sa nell’ atto quarto che è tornato e nel quinto comparisce egli stesso , avendo corso nello spazio di poco più di un atto
perfide meretrici, nè soldati millantatori”. E nel congedo ripete lo stesso : “O spettatori (dice il coro degli attori col nom
rsene le rappresentazioni. E’ noto l’epitafio che Plauto compose a se stesso , in cui dimostra la perdita che nella sua morte e
hiamato Re. Indi per mio Diporto vo comperarmi una nave, E far lo stesso , che facea Stratonico Viaggiando. e andando in
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 446
i credettero, e ne fecero scommessa, non esser altro il Rubini che lo stesso Garelli. In La Clemenza nella Vendetta egli soste
e parti in dialetto, fra le quali il signor Alberto nell’Amante di sè stesso , ch'egli rappresentò egregiamente. Nella introduz
20 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VII. Teatro Lirico Francese, e suoi progressi per mezzo del Lulli, e del Quinault. » pp. 245-266
Picciolo-Borbone nel 1645 dal cardinal Mazzarini. Due anni dopo egli stesso introdusse in corte l’opera italiana chiamando da
lli ottenne la sala del Palazzo Reale, dove nell’aprile di quell’anno stesso comparve la prima opera del Quinault Cadmo ed Erm
Tutto armerò tutto il poter supremo… Ati Vano soccorso! a superar me stesso Mi manca ogni valore: Per te senza speranza ardo
sentato nel 1683, nell’Amadigi il cui soggetto fu dato al poeta dallo stesso sovrano nel 1684, e nel Tempio della Pace ballett
ivere di anni 53 nel 1688. Vivendo questi due genii insigni nel tempo stesso , parve l’uno nato alla gloria dell’altro. L’elega
schermirsi da’ morsi di Boileau. Lulli all’opposto tutto dovendo a se stesso , tutti a suo favore raccolse i voti de’ Francesi,
Perrin aveva mostrata la rarità de’ suoi talenti ne’ balletti da lui stesso composti ed in quelli verseggiati dal Moliere. Lu
s-Gentilhomme, di cui Lulli avea composta la musica, rappresentò egli stesso a meraviglia il personaggio del Muftì, di che il
21 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO IV. Teatro Lirico Francese, e suoi progressi per mezzo di Lulli e Quinault. » pp. 59-74
Picciolo-Borbone nel 1645 dal cardinal Mazzarini. Due anni dopo egli stesso introdusse in corte l’opera Italiana chiamando da
lli ottenne la sala del Palazzo Reale, dove nell’aprile di quell’anno stesso comparve la prima opera di Quinault Cadmo ed Ermi
armerò tutto il poter supremo . . Ati. Vano soccorso! a superar me stesso Mi manca ogni valore: Per te senza speranza a
sentato nel 1683, nell’Amadigi il cui soggetto fu dato al poeta dallo stesso sovrano nel 1684, e nel Tempio della Pace ballett
vivere d’anni 53 nel 1688. Vivendo questi due genj insigni nel tempo stesso , parve l’uno nato alla gloria dell’altro. L’elega
e schermirsi da’ morsi di Boelò. Lulli all’opposto tutto dovendo a se stesso , tutti a suo favore raccolse i voti de’ Francesi,
l Perrin avea mostrata la rarità de’ suoi talenti ne’ balletti da lui stesso composti ed in quelli di Moliere. Lulli finalment
s Gentilhomme, di cui Lulli avea composta la musica, rappresentò egli stesso a maraviglia il personaggio del Muftì, di che il
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 17
 tutti gli altri che ho veduto dopo, non furono che pallide copie. Lo stesso Bellotti Bon non lo potè arrivare. Il brav' uomo
a Fiume. Cessata la società col Rossi, Giovanni Leigheb passò con lo stesso ruolo in Compagnia Colomberti, poi in altre, ora
23 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO II. Pastorali Italiane del XVII secolo. » pp. 274-291
(fratello dell’autore del Solimano) morì d’anni quarantacinque l’anno stesso in cui i lodati Accademici la fecero solennemente
ino malvagio povero e ad un bisogno bacchettone, sveglia in Filebo lo stesso sospetto sulla fede di Gelopea, e l’invita a scor
rvanza della legge, si scopre esser e il padre di Alcippo ignoto a se stesso . Montano obbliga Alcippo a parlare in sua difesa;
are, e compose alcuni poemi e le riferite pastorali, nelle quali egli stesso rappresentava in compagnia di altri caprai. Solev
n musica nel passaggio della regina di Ungheria per Mantua a. Cesare stesso compose la Piaga felice favola nei boschi divisa
artino d’ Agliè, cui par che avesse fornito l’argomento e il piano lo stesso duca di Savoja Carlo Emmanuele I a cui si dedicòa
24 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO II. Prima Epoca del Teatro Latino. » pp. 16-128
no dalla legge ridotti al solo oggetto d’istruire e dilettare. Orazio stesso ce ne trasmise la storiaa:                 Quin
Osci festivi, si, ma non osceni da principio. Gli Osci (dice pure lo stesso Cantel) dall’usar che facevano parole turpi ed os
ropone Nevio e Plauto come eccellenti modelli di pura latinità. Nevio stesso conosceva il proprio merito, e ne volle lasciare
isto alla nobiltà e all’eleganza scorgesi l’orgoglio e la vanitàb. Lo stesso Virgilio lo studiò e ne imitò diverse frasi e inv
iò la guerra che Nevio aveva cantato quasi schivando il paragone. «Tu stesso ne prendesti (dice poscia ad Ennio volgendosi) mo
. Nevio aveva militato nella prima guerra Punica, par quel che da lui stesso ricavo Varronea; e la di lui morte avvenne nel Co
o e di Marco Cornelio Cetego, cioè l’anno di Roma 549, benchè Varrone stesso citato da Tullio ne prolonghi ancor più la vita.
si diede il nome di Satire; se non che sull’esempio de’ Greci e dello stesso Omero mescolo insieme diversi metri, esametri jam
hè fusse posposto, non che a Nevio e a Terenzio; a Turp lio e a Lucio stesso , e solo in grazia dell’antichità collocato nel de
inale. Il Francese Rotrou contemporaneo di Pietro Corneille trattò lo stesso argomento nella commedia detta i Sosii. Sopra ogn
ori comici impiegati nell’azione de’ personaggi principali; e Moliere stesso se ne valse felicemente nel Dispetto amoroso, e l
cuni asini, ne manda il prezzo all’atriense Saurea, benchè conosca lo stesso Demeneto. Adunque col consenso di costui il denar
iuso in sul viso. Si destina la cena, alla quale vuole intervenire lo stesso Demeneto. Viene pero essa disturbata, perchè un a
olo, e si fa da lei abbracciare e baciare alla presenza del figliuolo stesso , son cose immaginate per muovere il riso per qual
ata. Plauto introduce Carino che è il protagonista a parlar nel tempo stesso e come prologo e come personaggio che interviene
quasi sempre narri al popolo ascoltatore i disegni del poeta. Moliere stesso nell’Avaro introduce Arpagone che s’indrizza agli
sa non andasse in altrui potere, prende il partito di comperarla egli stesso . Intanto Lisitele giovane ricco e ben costumato v
iglio di un suo amico finge due lettere mandate da Carmide, una a lui stesso , e l’altra al figliuolo accompagnata da mille fil
volendo questo furbo eseguire il concertato, alla prima imbatte nello stesso Carmide padre di Lesbonico che rimpatria, e ne ri
aginese! Che volto! che lagrime! che malinconia! Evviva. Tu superi me stesso che sono l’architetto di questa frode. Questo co
e. Torna fuori Tossilo, che ha pensato con un’ astuzia di fare che lo stesso padrone della sua bella sborsi il danajo per paga
esposte nella scena. Cicerone nel suo Catone ci fa sapere che Plauto stesso oltremodo se ne compiaceva. Tra’ vantaggi che ci
messa fatta dal servo per sovrappiù di avvisare il ruffiano nel tempo stesso che l’ingannava; la qual cosa eseguisce con grazi
aperto colla via occulta facilita la doppia apparenza. Finalmente lo stesso servo alletta il Soldato colla speranza di possed
Epidico, non dico altro, la favola prediletta a me cara al pari di me stesso , mi diviene ristucchevole, quando rappresenta Pol
ne che dee a un usurajo per aver comprata un’altra donna fa si che lo stesso Perifane compri un’altra cantatrice, che per altr
autine più ben disposte e verseggiate; e merito la predilezione dello stesso famoso autore per la traccia dell’azione, per la
gli pur serba. Questa scaltra civetta, ovvero arpia, pela a un tempo stesso tre merlotti, uno della villa, uno della città e
e uno schiavo venuto in compagnia di Filocrate, e lo riconosce per lo stesso malvagio schiavo che rubò e vendè l’altro suo fig
egli schiavi: si sa nell’atto IV che è tornato: nel V comparisce egli stesso , avendo corso nello spazio di poco più di un atto
perfide meretrici, nè soldati millantatori » E nel congedo ripete lo stesso : O spettatori (dice il coro degli attori col nome
ersene le rappresentazioni. È nato l’epitafio che Plauto compose a se stesso , in cui dimostra la perdita che nella sua morte e
dire senza sconcio, se nato Nevio fosse nella Magna Grecia. Il Comico stesso nella commedia Capteivei mostra più chiaramente c
. Aulo Gellio nel rimproverare a Nevio il fastoso epitafio che per se stesso compose, dice che i suoi bei versi mostravano tut
o chiamato Re. Indi per mio Diporto vo’ comperarmi una nave, E far lo stesso che facea Stratonico Viaggiando e andando in giro
25 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 540
el pubblico. L’Adelaide Tessero, Salussoglia, Penna, Cosset e Toselli stesso campeggiavano per innegabil valore artistico pers
prove su la scena, esercitava già su di me e di tutto il pubblico lo stesso fascino della grande artista italiana. Bastava ve
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Tavola di Stato – 13 dicembre 1769.Tavola di Stato – 7 febbraio 1770, » pp. 5-6
Il feritore trovasi in Carcere, e contro di Lui abbiamo ordinato allo stesso Giudice di sollecitamente proseguire il Processo
nti abbiamo ordinata la esecuzione dell’ anzidetto Decreto nell’ atto stesso , che ne facciamo il presente rispettabilissimo ra
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 474-476
clamatissima sempre. Leone Fortis scrisse per lei Cuore ed Arte, e io stesso l’ho sentita nell’ultimo tempo della sua vita art
andalosa la multa di dodici ducati. Ora accadde che, dati da lei allo stesso punto due baci la sera di poi, un bell’umore dall
28 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Latino e del Libro II — CAPO V » pp. 4-31
razione per avere una volta schiamazzato rappresentando Roscioa. E lo stesso Macrobio ci assicura che dal Dittatore L. Corneli
i fosse scoperta, soleva esercitarsi a rappresentar tragedieb. Nerone stesso ne’ Giuochi Massimi prese dall’ordine Senatorio e
iletto compose moltissimi mimi che si rappresentavano, e forse da lui stesso ancora privatamente. La qual cosa per avventura n
lio Cesare volle che negli spettacoli dati per lo suo trionfo Laberio stesso comparisse in teatro (siccome avea già obbligati
i di Cesare riportò vittoria di tutti gli attori e poeti e di Laberio stesso . Cesare offeso dall’arroganza e maldicenza di cos
commedie e tragedie non rappresentavano donne, ed in Roma avvenne lo stesso . L’istrione Rutilio rappresentava le parti di Ant
ione Rutilio rappresentava le parti di Antiopa ed altre donne. Nerone stesso , secondo Suetonio, colla maschera finta a somigli
no drammi regolati. b. Suetonio nella Vita di Augusto, c. 43. a. Lo stesso Suetonio nella Vita di Nerone, c. 4. b. V. Tacit
29 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO V. Continuazione del teatro Latino. » pp. 222-242
zione per avere una volta schiamazzato rappresentando Roscio134. E lo stesso Macrobio ci assicura che dal Dittatore L. Corneli
fosse scoperta, soleva esercitarsi a rappresentar tragedie137. Nerone stesso ne’ Giuochi Massimi prese dall’ordine Senatorio e
iletto compose moltissimi mimi che si rappresentavano, e forse da lui stesso ancora privatamente. La qual cosa per avventura n
lio Cesare volle che negli spettacoli dati per lo suo trionfo Laberio stesso comparisse in teatro (siccome avea già obbligati
i di Cesare riportò vittoria di tutti gli attori e poeti e di Laberio stesso . Cesare offeso dall’arroganza e maldicenza di cos
commedie e tragedie non rappresentavano donne, ed in Roma avvenne lo stesso . L’ istrione Rutilio rappresentava le parti di An
ione Rutilio rappresentava le parti di Antiopa ed altre donne. Nerone stesso , secondo Suetonio, colla maschera finta a somigli
lib. III, c. 14. 135. Suetonio nella Vita di Augusto c. 43. 136. Lo stesso autore nella V. di Ner. c. 4. 137. V. Tacito nel
30 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 446-447
alla prefazione a una sua opera tragica intitolata Il carnefice di sè stesso , si apprende com’egli fosse a Napoli in Compagnia
a scrivere un’opera tragica in prosa intitolata : Il carnefice di sè stesso . A questa tenner dietro Il Nerone, La Regina sta
31 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 652
il 9 detto una commedia nel Convento dei Crocicchieri, e il 12, nello stesso luogo, la Mandragola. E il 5 e il 16 gennaio dell
lle nozze di Francesco Morosini con una Querini. Il 20 febbraio dello stesso anno fu a recitare in casa Molin, già Priuli, a M
32 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. -25
o, mi pare un po'strano : e oserei supporre esser opera inedita dello stesso buon concittadino Garzoni. Ma di lui, o del Sommi
potevan benissimo essere insieme a quell’epoca : Orazio era il Rossi stesso , autore della Fiammella. E se Lidia era nella Com
33 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO V. Primi passi del dramma musicale. » pp. 295-309
in musica alle nominate maschere il suo Anfiparnaso, stampato l’anno stesso in Venezia appresso Angelo Gardano in quarto, e d
ro Lope de Vega e Guillèn de Castro; pel dramma pastorale ad un tempo stesso inventato e ridotto ad una superiorità inimitabil
e incresce che tra’ nominati critici dell’opera vada a mettersi da se stesso anche il chiar. Ab. Bettinelli, dicendo degli odi
Spagnuoli accolte diversamente; avendole (siccome avviene di un umore stesso , che nella serpe divien veleno e nell’ape si conv
rso, del musico, delle gioje false e delle scene dipinte; e dice a se stesso : Il poeta fa parlare Aquilio come si deve e come
tico. Chi sente puerilità, crederà subito, ch’egli parli del concetto stesso ; ma no; la chiama puerilità, perchè (grande argom
o, non mi darà luogo a metterlo in musica, o cantandolo lo tradirò io stesso . Non vi sarebbe altro rimedio che limitar la musi
34 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 21-36
cene comparve Guglielmo Shakespear. Abbandonato questo scrittore a se stesso si arrollò tra’ commedianti per libertinaggio, e
stando per ciò, non che lungi dal pareggiare Euripide, inferiore allo stesso Tespi. Ebbe non per tanto un ingegno pieno di vig
si riprenderebbe. Non è inverisimile (disse Voltaire per iscolpar se stesso nel Figliuol Prodigo) che mentre in una stanza si
ente19. In secondo luogo il poeta giudizioso non lavora mai contro se stesso : or che altro fa colui, che, volendo intenerire e
altro fa colui, che, volendo intenerire e commuovere, impedisce egli stesso la riuscita del suo disegno, distraendo lo spetta
teratura vada tirando di taglio e di punta contro i fantasimi ch’egli stesso infanta, e giudichi de’ popoli colla più deplorab
no gli ha mai dato esempj di simili paragoni impossibili? E pure egli stesso riprende coloro che comparano Racine e Shakespear
35 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « AVVISO. » pp. 310-312
iraboschi nelle sue addizioni al tomo IV pag. 343 siasi mostrato egli stesso propenso a reputar drammatiche ed animate con par
beto Etrusco premessa al tomo III Pictur. Etruscor. in vasculis dello stesso Sig. Passeri. Di un altro putto Etrusco che si vu
36 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 296
, si mostrava la gioja su tutti i volti ; il che faceva chiedere a me stesso , che cosa fosse davvero la felicità…. Come chiusa
cchino, il suo amante, intorno ai quali i alla famiglia Bassi è nello stesso Casanova la descrizione di un’orgia schifosa al s
37 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 52-54
ca, non ha rivali. Se non potè salire alla sommità, deve incolpare sè stesso . Può egli asserire di avere assiduamente e profon
no dei primi posti nell’areopago dell’arte drammatica italiana. E lo stesso giudizio avea dato due anni prima Giulio Piccini
38 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 356
nesi. Fra le prime il Des Boulmiers cita Les Caquets ; ma si sa dallo stesso autore che i primi due atti sono opera di sua mog
di parzialità. A proposito della loro recitazione nel maggio 1765, lo stesso Collé (Journal historique), dice : Gl’ introiti
39 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO IV. La drammatica nel secolo XV fa ulteriori progressi in Italia. » pp. 47-73
tto I leggesi nel margine Rex Borsius loquitur; ed in fatti egli seco stesso parla a lungo delle prodezze del Piccinino; indi
i fece rappresentare un’ altra tragedia. Secondo ciò che ne scrive lo stesso Sulpizio nella dedicatoria delle sue Note sopra V
ormar la scena ad imitazione delle antiche, che figuravano a un tempo stesso più luoghi, e mostrar da un lato la via che facev
Orfeo nell’avvicinarsi alla reggia di Plutone, e dall’altro l’inferno stesso . Ma tale scena bipartita converrebbe all’atto IV,
di Terenzio e di Plauto ed anche di qualche moderno, insegnando egli stesso ad alcuni civili giovanetti il modo di rappresent
i il modo di rappresentarle. A tempo di Paolo Cortes, per quanto egli stesso racconta, fecesi anche sul colle Quirinale la rec
o palazzo la commedia de’ Menecmi di Plauto, alla cui traduzione egli stesso avea posto mano64. A’ ventuno poi del medesimo me
perchè vien detto dal Bettinelli Reggiano); ed indi a’ ventisei dello stesso mese l’Anfitrione tradotto in terza rima da Pando
medesimo teatro, che dovette rappresentarsi nel 149466. Per uso dello stesso teatro furono tradotte anche in terza rima da Gir
io gli avea tolto il travaglio di correggermene coll’ accusarmi da me stesso un anno prima, cioè nel 1784, quando uscì il nomi
40 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »
ttembre del 1590 e prese alloggio in casa di Cesare Gonzaga. Forse lo stesso precedente, il quale qui apparirebbe manchevole d
41 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO IV. Teatro Francese prima della Medea di P. Corneille. » pp. 157-165
no al 1640 si disputava ancora se dovessero per sempre rigettarsi. Lo stesso Pietro Corneille nel 1634 nella prefazione alla V
ebolezza dello stile, ne sentì il merito e l’applaudì. Nè dopo che lo stesso Pietro Corneille ebbe tratatto quest’argomento, i
comendò la prima scena, e quasi tutto l’atto quarto. L’Antigone dello stesso vien censurata dagl’intelligenti per non aver sap
42 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO II. Pastorali Italiane. » pp. 131-143
(fratello dell’autore del Solimano) morì d’anni quarantacinque l’anno stesso , in cui i lodati Accademici la fecero solennement
ino malvagio, povero e ad un bisogno bacchettone sveglia in Filebo lo stesso sospetto della fede di Gelopea, e l’invita a scor
ervanza della legge, si scopre essere il padre di Alcippo ignoto a se stesso . Montano obbliga Alcippo a parlare in sua difesa;
verseggiare, e compose alcuni poemi e le riferite pastorali, ch’egli stesso rappresentava in compagnia d’altri caprai. Solea
artino d’ Agliè, cui par che avesse fornito l’argomento e il piano lo stesso duca di Savoja Carlo Emanuele I a cui si dedicò70
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — 2 giugno 1902. Guido Biagi. » pp. 327-333
osì trascurata. Per compierla occorreva un erudito che fosse al tempo stesso un artista e un attore, e che le notizie, pazient
ice più spigliata, non più bella di quella di Foscolo ; il carme a sè stesso così così : il mio è forse migliore. Perdona alla
ietto e senza ipocrisie. Ella comprenderà quanto io La stimi dal modo stesso col quale io La giudico. Mi creda con verace stim
i. Nella Esposizione che Ella ha fatto della mia Mors io piaccio a me stesso e meco stesso m’ esalto di esser così bello. Ma p
izione che Ella ha fatto della mia Mors io piaccio a me stesso e meco stesso m’ esalto di esser così bello. Ma poi ripenso che
44 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Italiano del secolo XVI. e del Libro IV. — CAPO VIII ultimo. Primi passi del Dramma Musicale. » pp. 42-62
sentare alle nominate maschere il suo Anfiparnaso, stampato nell’anno stesso in Venezia appresso Angelo Gardano in quarto, e d
o Lope de Vega, e Guillèn de Castro; pel dramma pastorale ad un tempo stesso inventato, e ridotto ad una superiorità inimitabi
e tra’ nominati stranieri critici dell’opera vada ad arrollarsi da se stesso il chiarissimo esgesuita Bettinelli, dicendo degl
Spagnuoli accolte diversamente, avendole (siccome avviene di un umore stesso che in seno della serpe divien veleno, e dell’ape
rso, del musico, delle false gemme e delle scene dipinte, e dice a se stesso : Il poeta fa parlare Aquilio come si deve e come
ntico. Chi sente puerilità, crederà subito ch’egli parli del concetto stesso ; ma no; la chiama puerilità, perchè (grande argom
o, non mi darà luogo a metterlo in musica, o cantandolo lo tradirò io stesso . Non vi sarebbe altro rimedio che limitar la musi
45 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
di Luigi Domeniconi diretta da Giuseppe Coltellini ; e il 1841 collo stesso ruolo in quella di Luigi Pezzana.
46 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article »
assata poi a seconde nozze con Gio. Maria Pelati, portinaio del Sacco stesso , fu, secondo il Bartoli, una prima donna « che re
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ietà con Eugenia Baraccani, sposata la quale, si fece capocomico egli stesso , separandosi poi amichevolmente dalla moglie, e r
48 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article »
tonio. Attore della Compagnia di Nicola Petrioli, poi capocomico egli stesso . Recitò nelle commedie studiate e all’improvviso,
49 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article »
agnia comica di Ernesto Rossi e Giovanni Leigheb pel 1849. Morì nello stesso anno di colèra fulminante a Trieste. Il Rossi des
50 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
al 15 di luglio 1686. Egli sostituì nelle parti di primo Zanni, collo stesso nome di Finocchio, il Cimadori, e lei recitava le
51 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimo »
ncesi, e che questi sprovveduti d’ogni poetico pregio cadessero nello stesso avvilimento in cui erano caduti in Italia. Perrin
nsi nell’atto quinto dell’Attide que’ versi, dov’egli rimprovera a se stesso di essere stato l’omicida di Sangaride: «Quoi! S
e soltanto nelle cose amorose. Niun poeta francese, compreso anche lo stesso Boeleau che il deprimeva sì ingiustamente, l’ha u
ello stile pacato che esige il recitativo. Lo che era incorrere nello stesso errore in cui incorrerebbe un retorico, il quale
que’ tempi per non riflettere che o cangiandosi la scena, rimaneva lo stesso coro stabile, e allora diveniva un assurdo, o si
i finir lietamente i drammi è tanto antica in Italia quanto il dramma stesso . Io l’ho fatto vedere parlando della Euridice del
interesse, senza dolcezza di stile e senza spirito teatrale fosse lo stesso che avea composto la bellissima Merope. Lo stile
osì dire, il termine della potenza visiva e della immaginativa, fu lo stesso che aprire una carriera immensa alla immaginazion
52 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO III. Teatro Latino intorno alla seconda guerræ Punica. » pp. 91-171
agacissimo imitatore degli antichi poeti Antonio Moreto che fu da lui stesso composto76. Pacuvio al pari di Ennio coltivò anco
onagenario in Taranto; e si è conservato l’epitafio ch’egli fece a se stesso come sommamente puro e degno della sua elegantiss
e de’ monumenti ch’egli fece costruire delle spoglie de’ nemici81. Lo stesso Azzio conosceva la propria superiorità su i conte
4. Acrone interprete di Orazio passò più oltre, e antipose Accio allo stesso Euripide. Columella nomina come i più gran poeti
Sedigito dopo di Nevio, cioè nel quarto luogo, e Luscio che presso lo stesso critico occupa il nono ed è preferito a Quinto En
e di classe più elevata. Finalmente noi sappiamo per un prologo dello stesso Terenzio che a’ suoi tempi destinavasi dal magist
za superfluità. Osservisi ancora con quanta grazia e verità nell’atto stesso incontrandosi Panfilio colla serva Miside, le dic
ioni son tutte dettate dalla passione che vi domina. Egli ripete a se stesso il fatto, animandolo colle più patetiche immagini
ll’anno di Roma 588, e si replicò poi nel 589. Il Tormentatore di se stesso . Non cambiò Terenzio il titolo di Heautontimorume
critta con particolare eleganza e purezza di lingua, e se ne vanta lo stesso autore nel prologo. Ma i critici vi desidereranno
fone padre di Antifone. Finge poi di accordarsi a prender Fannia egli stesso per moglie, per uccellare il vecchio e per trarne
a Fedria e ad Antifone il ritorno di Demifone. Antifone lo vede egli stesso da lontano nella piazza, e si ritira non avendo a
erpreti la seconda volta, e non già due volte. Nel Tormentatore di se stesso si dice acta III nel consolato di Sempronio e di
di esaminarla (inspiciundi) e che si cominciò a recitare, forse dallo stesso Terenzio, in presenza del magistrato. Allora l’in
resca, E senza esser chiamato, e nel più forte Del cruccio, da te stesso ti presenti Alla sua soglia, e l’amor tuo pales
Alla sua soglia, e l’amor tuo palesi, E quanto in odio a lei, te stesso abborri, Tu sei perduto. Si avvedrà che schiavo
. Tu se tai cose instabili con ferma Norma regger vorrai, sarà lo stesso Che volere impazzir colla ragione. E quel che
ndro. Niun critico, per quanto io sappia, ha considerato che Terenzio stesso a chiarissime note ha detto di doverla al comicis
t omnia. Ne’ casi di Panfila fatta madre da Eschino gli avviene lo stesso . Ei tardi n’è instruito da Egione, e più tardi an
vedere, le massime assennate. Il vecchio entrato a far l’elogio di se stesso non la finisce mai, e il servo fa una parodia del
E quindi apprenda dalle azioni altrui A farsi esempio e regola a se stesso . Questo, dico, è da farsi. Sir. Bene al certo
quanto a voi Quelle cose non far, che avete detto. Però nel modo stesso a’ miei conservi Che al figlio tu comandi, io p
, come in uno specchio, E mostro lor come hansi a contenere. Siro stesso nella seconda scena dell’atto quarto, per allonta
asti a provvederci? O già che ti prendea di me vergogna, Nè da te stesso mel volesti dire, Di alcun cercasti acciochè me
ueste tue tante incertezze Eccoti dieci mesi già passati: Così te stesso e quella sventurata Hai rovinato, ed anco il tu
resentazione dell’Andria; e forse potè quel poeta mancare o nell’anno stesso 587, o pochi mesi prima. 101. Vi sono alcuni aut
53 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO III. LIBRO III » pp. 50-54
iraboschi, nelle sue Aggiunte al tomo IV pag. 343 siesi mostrato egli stesso propenso a reputar drammatiche ed animate con par
l I atto della Celestina. Alcuno l’attribuisce a Giovanni de Mena. Lo stesso Ferdinando de Roxas che la terminò, dice nel prol
54 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — 1748, 10, Dicembre » pp. 9-10
o. Fu anche danzatrice, musicista e schermitrice pregiata, secondo lo stesso Bartoli ; sebbene dalle memorie del Goldoni si ri
le faceva parte il noto arlecchino Fortunati, l’anno 1795-96. È nello stesso elenco una Giuseppa Dafilisi, errore forse di sta
55 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 307-309
dalla figliuola del suo capocomico, Angiola Sacco Vitalba, che dallo stesso Bartoli riferisco in parte, come saggio : SORTITA
ostro cibo eletti. Ognun qui vive a suo talento, ognuno arbitro di sè stesso , e di sè pago trae con semplice vita ore gioconde
56 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 657-659
preso da una cattiva sonnolenza e appariva come ebete. Un giorno egli stesso confessò che si sentiva quasi un vuoto nel cervel
’esquilibrio mentale. A proposito della testa smisurata di Vestri, lo stesso Mazzocca racconta che egli « si divertiva talvolt
57 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 724-729
crupolosa di costumi ; al cui proposito ci avverte il Bartoli ch'egli stesso ne inventava, disegnava e coloriva i modelli, fac
lamatore di sentenziosa armonica gravità, nè la dissuasione del Gozzi stesso  ». L'autore insistè su l’opinione che la parte de
ignità il carattere di Aristodemo ». Il carnovale dell’anno dopo allo stesso Valle, andò in iscena colla stessa compagnia la s
agione e su quell’attore le seguenti parole : « Fu sempre eguale a sè stesso , e sempre grande tanto nel tragico, quanto nel co
58 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »
del ragazzo nel Corsale del Baron Liveri al San Carlo di Napoli. Allo stesso teatro, nel carnevale successivo, fu tra gli atto
59 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 432-435
molto probabilmente, per intromissione e raccomandazione di Buffetto stesso , che volea bene al figliastro come a figliuolo, f
arlare francese. L’affare si fece serio, e ne volle essere giudice lo stesso Re, che ascoltò gli avvocati delle due compagnie 
!… —  Nè a queste intimità si fermò la degnazione sovrana, chè Luigi stesso volle essere il padrino del primo figliuolo di Do
60 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ie di particolar fatica si fece buon nome, diventando poi socio dello stesso Medebach, col quale stette lungo tempo. Il 1795-'
61 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Osservazioni »
Lettere. Ecco il perché ho creduto bene di rispondergli. Avrei nello stesso modo risposto ad altri miei critici, se facendolo
la politica di Licurgo con quella del governo veneto? Ciò sarebbe lo stesso che levare ogni sua influenza alla storia, ogni s
ma sempre inutile al bene degli stati. Egli è evidente però che nello stesso modo dei Greci consideriamo ancor noi la poesia e
ia, «quare suo jure noster ille Ennius sanctos appellat poetas». E lo stesso Cicerone è di parere che siffatta appellazione da
na specie di rito religioso che per loro l’assistere a’ teatri era lo stesso che confessarsi tacitamente idolatra. Di molti pa
edico di Bologna se sia cosa “evidente” che noi consideriamo nel modo stesso che i Greci la poesia, la musica e gli spettacoli
la danza aveva uno scopo religioso, morale e politico? Ciò sarebbe lo stesso che se dall’avere il parlamento d’Inghilterra cit
da noi come cose sacre, o come oggetti di somma importanza civile? Lo stesso dicasi delle rappresentazioni sceniche. I drammi
cori certamente non erano composti da un sol personaggio. Tespi egli stesso introdusse parimenti i cori ne’ suoi drammi. Frin
Persiane agiscono Atessa, Serse, l’ombra di Dario, ed un corriere, lo stesso si dica delle Supplicanti e degli altri componime
a misura che le dette facoltà s’ingrandivano e si miglioravano; e lo stesso successe ancora al tempo che la Grecia fu colta e
tutti di nuovo, basterà soltanto ridire ciò che ho detto nel capitolo stesso citato dal Manfredini, acciocché si veda quanto d
basta per attribuire alla loro musica una sorprendente energia, è lo stesso che spingere il pirronismo storico al grado cui l
a poco a poco crebbe, divenne adulta e per conseguenza migliore, e lo stesso ha fatto in Italia. I Greci ebbero ancor essi i l
cor essi i loro “guastamestieri” corruttori del buon gusto ecc,… e lo stesso è seguito e segue ancora fra noi; ma da tutto que
che costa di due sillabe, e non di tre. Il sapere il numero non è lo stesso che sapere la quantità, perocché in grammatica e
versi sieno di una stessa misura, e il sentimento delle parole sia lo stesso : onde egli è sempre vero che non è la poesia che
si sieno d’una stessa misura, e che il sentimento delle parole sia lo stesso , sono piuttosto regole di ciò che dovrebbe esser
incorso il N. A. parlando dei principi musicali in cui confessa egli stesso di essere poco iniziato. Egli asserisce p. e. che
encore seconde majeure ecc. le demi-ton, seconde mineure». Lo dice lo stesso giornalista, «come se questi due (cioè il tuono e
ttore l’importante notizia che i teorici davano due nomi diversi allo stesso intervallo; lo chè in altri termini equivale a co
i le cose antiche e sprezzar le moderne, come se tutte le arti, nello stesso modo che son soggette a declinare, non fossero su
esaminar queste ragioni e combatterle, e non contentarsi di citar se stesso e le Regole armoniche, perché ned egli né le sue
un Pergolesi, di un Leo ecc. e non la nostra; noi gli risponderemo lo stesso che già si rispose ad altri nella summentovata no
si vede ch’egli non ha inteso me, vediamo almeno se intende meglio se stesso . Come prova la sua tesi? Ecco il sillogismo: se p
rchiello «Zaffiri, orinali, ed ova sode». GIORNALISTA. [85] «E lo stesso Sig. Arteaga se non ci fosse venuto da giovine, n
ima.» RISPOSTA. [95] Il giornalista è prudente, e politico nel tempo stesso . Ei si dispensa dal ragionare, e in ciò mostra la
, inique, insopportabili! Dove sono i castighi contro gli ospiti?» Lo stesso dico del finale che il traduttore mette in bocca
imi maestri del nostro secolo sieno già divenute anticaglie; e che lo stesso succederà alle migliori che si compongono present
cc. Ma perché parlar di questa, e non della buona? Non segue forse lo stesso nelle altre arti rappresentative? Per una Venere
n Pergolese, e d’un Leo ecc. e non la nostra, noi gli risponderemo lo stesso che già si rispose ad altrui nella summentovata n
62 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
2) impiegato in uno di que’ Teatri, facendosi onore e procurando a sè stesso una mediocre fortuna. »
63 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1033
Pantalone. Fu qualche tempo con Onofrio Paganini, poi capocomico egli stesso . Si trovava il 1760 al teatro della Sala in Bolog
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
’ '80 esordì quale amorosa con Luciano Cuniberti, passando poi con lo stesso nel ruolo di prima attrice, al quale era più adat
65 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO I. Stato del Teatro Francese prima della Medea di Pietro Cornelio. » pp. 4-7
no al 1640 si disputava ancora se dovessero per sempre rigettarsi. Lo stesso Pietro Cornelio nel 1634 nella prefazione alla Ve
ebolezza dello stile, ne senti il pregio e l’applaudì. Nè dopo che lo stesso Cornelio ebbe trattato quest’ argomento, il pubbl
66 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 418-419
ome abbiamo da una lettera in versi del 21 aprile 1668 di Robinet. Lo stesso Robinet in altra lettera dell’ 8 marzo 1670 ci fa
pe. Paris, 1858, pag. 3). L’interrogativo in parentesi è del Soleirol stesso . Il Moland recisamente afferma : la commedia più
67 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 722-723
Parigi e alla Corte, ove apparve la prima volta il 30 dicembre dello stesso anno. Esiliato il 1689, d’ordine del Re, Bartolom
ocate per essimersi dalle loro mani, come depongono li Testimoni. Lui stesso confessa che li sbiri l’assalirono per pigliarlo
68 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 684-685
mi, e l’attillatura erano pure imitati. E peggio. Quel comico, per sè stesso persona dabbene ed onesta, era stato ammestrato n
elle Droghe d’amore a Venezia, volle al suo andare a Milano in quello stesso anno, ritentarla in quella città. Ahimè ! Il Vita
69 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO V. La Drammatica nel secolo XV fa ulteriori progressi in Italia. » pp. 148-185
ll’atto I leggesi in margine Rex Borsius loquitur ; ed in fatti seco stesso egli parla a lungo delle prodezze del Piccinino;
vi fece rappresentare un’altra tragedia. Secondo ciò che ne scrive lo stesso Sulpizio nella dedicatoria delle sue Note sopra V
ormar la scena ad imitazione delle antiche, che figuravano a un tempo stesso più luoghi, e mostrar da un lato la via che facev
Orfeo nell’avvicinarsi alla reggia di Plutone, e dall’altro l’inferno stesso . Ma tale scena bipartita converrebbe all’atto IV,
di Terenzio e di Plauto ed anche di qualche moderno, insegnando egli stesso ad alcuni civili giovanetti il modo di rappresent
i il modo di rappresentarle. A tempo di Paolo Cortes, per quanto egli stesso racconta, fecesi anche sul colle Quirinale la rec
o palazzo la commedia de’ Menecmi di Plauto, alla cui traduzione egli stesso avea posto manob. A’ ventuno poi del medesimo mes
e erasi recata Beatrice da Este sua madre); ed indi a’ ventisei dello stesso mese l’Anfitrione tradotto in terzarima da Pandol
l medesimo teatro che dovette rappresentarsi nel 1494b. Per uso dello stesso teatro furono tradotte anche in terzarima da Giro
70 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Dato al castello di Versailles l’ 8 aprile. » pp. 364-378
iglio naturale del rinomato Costantino Costantini detto Gradelino. Lo stesso Grimm, che della Commedia Italiana si mostrò sì p
e ; Le ventisei disgrazie d’Arlecchino, commedia in cinque atti dello stesso , e più specialmente il Figlio d’ Arlecchino perdu
la quale si è già riportato il giudizio del D’Origny. Alla fine dello stesso anno l’apoplessia lo colse nel suo domicilio di P
83. Fu sotterrato il domani a S. Rocco sua parrocchia ; e il 28 dello stesso mese i comici italiani fecer celebrare in suffrag
llegio, memoria storica in un atto di Rochefort e Lemoine recitata lo stesso anno alle Varietà. L’amicizia del D’Alembert, olt
edeva e come artista e come uomo. D’Alembert morì il 29 ottobre dello stesso anno, nè men due mesi dopo la morte dell’amico su
suo teatro italiano. « Vi saranno forse stati diamanti – dice Goldoni stesso  – ma erano incastonati nel rame. Si conosceva che
braccia, e pensò subito di riabilitarsi, oserei dire, in faccia a sè stesso , coll’intendere a tutt’uomo alla composizione di
Fratelli Salmin, 1882) che ne confermarono il fiasco ; e dal Goldoni stesso che nelle Memorie (V. Tomo III, Cap. IV) colla so
71 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Venezia il 31 10bre 1837.E il 14 novembre : » pp. 389-402
ti di amorosa nella Compagnia Reale di Napoli diretta dal Fabbrichesi stesso , di cui facevan parte Giuseppe De Marini e Luigi
nte la società col Gottardi. Infatti nel 19 giugno 1840 il Domeniconi stesso scrive da Napoli per sentire se sarebbe disposta
rario e stabilire le convenienze per tre anni. Mi onori ecc……. Il 23  stesso mese il Da Rizzo manda le scritture in bianco con
er quel tempo : se ciò fosse vero desidererei combinare per l’autunno stesso del 42 col dargli il teatro Valle. E il 1 ott
sommamente di combinare con quel capocomico che ella anderà…. Nello stesso giorno il Da Rizzo le scriveva da Roma : So che
co pel 42 e 43 con me. Alla Direzione della nuova Compagnia verrei io stesso e si agirebbe almeno sei mesi in Roma. Il Domeni
re le trattative per l’anno 1842, e così Da Rizzo da Roma il 16 dello stesso mese, che accenna che fra gli attori disponibili
ore, con tanta forza descritto dal Pellico ; anzi si può dire, che lo stesso autore avrebbe provato una nuova compiacenza per
nteresse che poteva avere nell’intiera produzione, poneva in tutte lo stesso impegno, non escluse le farse. Quasi tutte le op
72 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
cendosi assai applaudire colla parte di Carino nel Don Giovanni dello stesso Goldoni, che gli ebbe grandissima obbligazione d’
73 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
i (1782), Innamorato ammiratissimo. Fu anche scrittore di versi, e lo stesso Bartoli riferisce un prologo, nè dei migliori, nè
74 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « A CHI AMA la poesia rappresentativa » pp. -
l l’ammirazione concorde di tutti i secoli e di tutti i paesi. L’uomo stesso , opera la più mirabile della mano del Creatore, n
mondo ideale che si contempla nelle proprie case e ne’ collegj, è lo stesso che ci si presenta quando da questi usciamo? Qual
ile e popolare in aria gaja e gioconda non mostra all’uomo che l’uomo stesso : quella parla nudamente al l’intendimento, questa
esso: quella parla nudamente al l’intendimento, questa l’intendimento stesso illustra commovendo gentilmente il cuore: quella
ini, il Conti, il Maffei, l’Algarotti, il Cesarotti, ed il Bettinelli stesso , non hanno avuto ritegno di adottare le voci anal
di la prefazione della ristampa dei suoi componimenti, dove nel tempo stesso si abbassa con bontà eccessiva a riprendere sette
75 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 808
n quella di Toselli. Tornato in famiglia, sostenne per alcun tempo lo stesso ruolo nella Compagnia dei fratelli, passando poi
76 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article »
econda donna in Compagnia Internari e Paladini. Passò il ’41, e nello stesso ruolo, nella Compagnia Reale Sarda, al fianco di
77 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
sei mesi, per passare seconda donna con Ermete Novelli. Fu poi, nello stesso ruolo, un anno con Eleonora Duse (da cui si tolse
78 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
righelleschi. « Il tempo però ed uno studio più assiduo – aggiunge lo stesso Bartoli – ci daranno questo comico ad un segno di
79 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 114
rò prima attrice giovane con Arturo Garzes pel’92, passando poi nello stesso ruolo, il '93, con Angiolo Diligenti, il '94 con
80 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XII. Confronto Apologetico della Opera Italiana, e della Commedia Spagnuola. » pp. 149-181
tieri, e di semidotti Scrittori, e non Scrittori, i quali ripetono lo stesso ; ed appresso ve ne additerò un altro, che voi non
o ve ne additerò un altro, che voi non credereste mai, il quale da se stesso si va a mettere tralla folla de’ Criticastri. Vi
so che riprendono la qualità del canto, e non il canto scenico per se stesso . E come potevano un Muratori, un Maffei, un Cresc
m excitaret, aut a contentione revocaret 1. E Quintiliano2 accenna lo stesso : Cui concionanti consistens post cum Musicis fist
propria del canto che oggi si è impossessato del teatro: canto per se stesso eccellente, artificioso, delicato, canto accademi
ui notissimo che i Greci l’adoperavano propriamente, dall’avere nello stesso Dialogo dall’Apologista citato commendate varie O
i. Intanto benchè nol diciate nel Saggio, prevedo, che farete fra voi stesso alla Opera Italiana la seguente opposizione: = E
ene, se la Musica moderna viene da tanti dottissimi Italiani, e dallo stesso Signorelli riprovata nella maniera, che oggi si t
del gran Poeta. Essi credettero, che il comporre pel Teatro fosse lo stesso , che scrivere per le Chiese, per le Accademie, pe
le; e il Castelvetro, e tutti gli altri spositori convengono a dir lo stesso ; e l’ha ripetuto nell’Arte Poetica M. Despréaux,
eno ripugnante alla umana natura. Sovvenitevi, che il parlar naturale stesso è un Canto oscuro; che recitando versi, e aringan
viene prescritto da Aristotele nella Poetica, affinchè concorra allo stesso fine colla possibile proprietà. Eschilo l’ebbe so
dro incomparabile, senza idea alcuna, che disturbi il suo piacere. Lo stesso avviene nell’altra non meno preziosa Pittura del
fezioni, che rendono questo gran quadro singolare1, fa uopo che in se stesso convenga in discolpare il Pittore di quell’accozz
81 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO III. Teatro Latino intorno alla seconda Guerra Punica. » pp. 129-244
agacissimo imitatore degli antichi poeti Antonio Moreto che fu da lui stesso compostoa. Pacuvio al pari di Ennio coltivò anche
hronico di Eusebiob. Si è conservato l’epitafio che Pacuvio fece a se stesso come sommamente puro, e degno della sua eleganti
’ tempj e de’ monumenti che delle spoglie nemiche fece costruireb. Lo stesso Azzio conosceva la propria superiorità su i conte
a. Acrone interprete di Orazio passò più oltre, e antepose Accio allo stesso Euripide. Columella nomina come i più grandi poet
Sedigito dopo di Nevio, cioè nel quarto luogo, e Luscio che presso lo stesso critico occupa il nono essendo preferito a Quinto
escolanza fu da Cicerone chiamato malus latinitatis author a Tullio stesso nel libro de Senectute cità i di lui Sinefebi, e
lasse assai più elevata. Finalmente noi sappiamo per un prologo dello stesso Terenzio che a’ suoi tempi destinavasi dal magist
za superfluità. Osservisi ancora con quanta grazia e verità nell’atto stesso incontrandosi Panfilo colla serva Miside, le dice
oni sono tutte dettate dalla passione che vi domina. Egli ripete a se stesso il fatto animandolo colle più patetiche immagini.
ll’anno di Roma 588, e si replicò poi nel 589. Il Tormentatore di se stesso . Non cambio Terenzio il titolo di Heautontimorume
critta con particolare eleganza e purezza di lingua, e se ne vanta lo stesso autore nel prologo. Ma i Critici vi desidereranno
fone padre di Antifone. Finge poi di accordarsi a prender Fannia egli stesso per moglie, per uccellare il vecchio e per trarne
a Fedria e ad Antifone il ritorno di Demifone. Antifone lo vede egli stesso da lontano nella piazza, e si ritira non avendo c
erpreti la seconda volta, e non già due volte. Nel Tormentatore di se stesso si dice acta III nel consolato di Sempronio e Giu
di esaminarla (inspiciendi) e che si cominciò a recitare, forse dallo stesso Terenzio, in presenza del magistrato. Allora l’in
ei lontano E senza esser chiamato, e nel più forte Del cruccio, da te stesso ti presenti Alla sua soglia, e l’amor tuo palesi,
enti Alla sua soglia, e l’amor tuo palesi, E quanto in odio a lei, te stesso abberri, Tu sei perduto. Si aviedrà che schiavo,
paci. Tu se tai cose instabili conferma Norma regger vorrai, sarà lo stesso Che volere impazzir colla ragione. E quel che ira
ndro. Niun critico, per quanto io sappia, ha considerato che Terenzio stesso a chiarissime note ha detto di doverla al comicis
cit omnia. Ne’ casi di Panfila fatta madre da Eschino gli avviene lo stesso . Tardi n’è istruito da Egione e più tardi ancora
vedere, le massime assennate. Il vecchio entrato a far l’elogio di se stesso non la finisce mai, ed il servo fa una parodia de
, E quindi apprenda dalle azioni altrui A farsi esempio e regola a se stesso . Questo, dico, è da farsi. Sir. Questo, dico, è
enza, quanto a voi Quelle cose non far che avete detto. Però nel modo stesso a’ miei conservi Che al figlio tu comandi, io pur
lie, come in uno specchio, E mostro lor come hansi a contenere. Siro stesso nella 2 scena dell’atto IV, per allontanarlo da q
cercasti a provvederci? O già che ti prendea di me vergogna, Ne da te stesso mel volesti dire, Di alcun cercasti acciochè mel
a queste tue tante incertezze Eccoti dieci mesi già passati! Così te stesso e quella sventurata Hai rovinato, ed anche il tuo
resentazione dell’Andria; e forse potè quel poeta mancare o nell’anno stesso 587, o pochi mesi prima. a. Orazio lib. II Epist
82 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 672
oi, il 1541, nell’Orbecche del Giraldi ; poi, il ’45, nell’Egle dello stesso Giraldi. Il De Sommi lo cita assieme al Verato e
83 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 284-287
ntorno all’anno mdl fino a’giorni presenti (1782), stampate in quello stesso anno dal Conzatti a Padova in due volumetti, onde
gna da Severino Bartoli, e Maddalena Boari, che erano, come dice egli stesso , Povera in vero, ma onorata gente. Cominciò col
migliori opere di pittura che sono a dovizia sparse per l’Italia. Lo stesso anno (1777), la moglie Teodora partì per Parigi c
84 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 426-430
r questa ragione che una figlia di Dominique, la Caterina, assunse lo stesso nome. Isabella Franchini aveva sposato Francesco
ena, ove avrebbe dovuto recitare il carnevale, obbligato dal Principe stesso a quel Duca. Nuovi tormenti e non nuovi tormentat
o fu il dolore di Buffetto, chè ottenute raccomandazioni dal Principe stesso a Parma, riuscì a farla liberare. E perchè i comi
85 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
Gaillard attore alla Commedia italiana, alla quale il 26 aprile dello stesso anno ella esordì come amorosa del genere italiano
86 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 690
Corrado Verniano, e con Gaetano Nardelli. S’unì poi in società collo stesso Verniano e con Luigi Domeniconi, col quale restò
87 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article »
dava ammirazione e stupore a tutta la sua audienza. » Forse a questo stesso Fabio accenna il De Sommi, là dove dice nel terzo
88 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 206
eatro di S. Luca, sotto le spoglie della cameriera, la commedia dello stesso Bon, Niente di male. Passò il '32 prima donna gio
89 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
suo predecessore, ne fu più decente, più colto, più docile. Forse lo stesso , capocomico nel teatro ducale di Milano il 1743,
90 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 675
citava le serve sotto il nome di Violetta, e andò col marito, e collo stesso ruolo, alla Comedia italiana di Parigi il 1716. E
91 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 346
co di Carolina Santoni ; poi in altre, finchè si fece capocomico egli stesso . Sposò una Elena Tamberlicchi, di onesta e agiata
92 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 605
asi la compagnia, si scritturò con Angiolo Morolin, formando poi egli stesso una compagnia che condusse per vari anni con temp
93 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ia non troppo invidiabile e di un limitato talento ». Il n.° 36 dello stesso giornale per la stagione di primavera al Fu Obizz
94 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
la Beccarina come comica ; sebbene tutto possa far credere, e fin lo stesso nomignolo di Beccarina, trattarsi di una cantante
95 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 487
enzoni dal D’Ancona), che altri non dovrebb’essere che il Bongiovanni stesso , forse non ancora scritturato per le parti di Gra
96 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
 : ma non men giuste paion le induzioni del Bartoli fatte sul Prologo stesso . Alla fine di esso il Brancaccio dice : la commed
97 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 592
ardia, come primo attore giovine. Nella quaresima del ’94 entrò collo stesso ruolo in quella di Andò e Leigheb per un triennio
98 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 796
un volto incantevole. Fu probabilmente questo del Lutin amoureux, lo stesso Scenario che la fece famosa in Italia, e ispirò i
99 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 868
pagnia « con buoni regolamenti – dice il Bartoli – vantaggiosi per se stesso e pe’suoi compagni. Bologna, Firenze, Genova, ed
100 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 935
re nell’operetta, a vicenda con Bernardo Vulcani. È menzionato con lo stesso Vulcani, col Canzachi e col Noë fra i pensionati
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