(1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cronologia Mitologica. » pp. 387-393
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(1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cronologia Mitologica. » pp. 387-393

Cronologia Mitologica.

Indicazione delle epoche principali e meno incerte della storia antica, le quali hanno qualche relazione coi fatti ricordati dalla favola mitologica.

Fondatori di popoli.

Secoli. Anni av. G.C.
XXV. 2467.

Menete,157 fondatore degli Egiziani.

XX. 1993.

Belo, fondatore degli Assiri. 158

XVII. 1640. Agenore, fondatore dei Fenicj.
XVI. 1590-1568. Teucro e Dardano, fondatori dei Trojani.
1582. Cecrope, fondatore dei Greci, e più specialmente degli Ateniesi.
1579. Meone, capo degli Atiadi, fondatore dei Lidii.
1549. Cadmo, fondatore dei Tebani.
1516. Lelege, fondatore degli Spartani.
1348. Perseo, fondatore dei Micenii.
1328. Sisifo, fondatore dei Corinzii.
IX. 860. Didone, fondatrice dei Cartaginesi, colonia di Fenicia.
VIII. 753. Romolo, fondatore dei Romani.
VI. 536. Ciro, fondatore dei Persiani.
IV. 360-330. Filippo e Alessandro, fondatori dei Macedoni.

Avvenimenti parziali.

Anni av. G.C.
1986. Inaco, oriundo di Fenicia o d’Egitto, conduce una colonia nel paese che poi fu detto Argolide.
Molte fondazioni furono poi fatte dai suoi figli e nipoti, detti Inachidi.
Foroneo, figlio d’Inaco, fonda Foronea.
Argo, pronipote d’Inaco, dà a Foronea il proprio nome.
Efira, sua sorella, fonda Corinto.
Fegeo, suo figlio, erige Feges in Arcadia.

Pelasgo, suo nipote, fonda nel 1883 il regno d’Arcadia. Indi emigra in Tessaglia con gli Arcadi, detti Pelasgi.159

Sparto o Spartone suo nipote, dà principio a Sparta.
Miceneo, figlio di Spartone, fonda Micene.
Licaone, figlio di Pelasgo, costituisce Licosura, ed immola vittime umane a Giove ; forse a significare la crudeltà di siffatti sacrifizj, i poeti narrano che fu trasformato in lupo.
Io, sua figlia, rapita da mercanti Fenicj, e condotta in Egitto, e per la sua bontà stimata degna d’Osiride, soprannominato Giove ; da ciò evidentemente ebbe origine la nota favola della metamorfosi della involata donzella.
Acrisio, nipote di Linceo, la cui figlia Danae sposò Perseo.
Megapente, figlio di Preto, pronipote di Danao, capo della terza casata d’Argo, detta Pretide.
Agenore, pronipote d’Inaco, fondatore dei Fenicj.
1835.

Primi popoli della Grecia.160 I Pelasgi. Sicione fondata da Egialeo.

1764. Diluvio d’Ogige, re dell’Attica e della Beozia. Credesi che questo diluvio fosse un’inondazione prodotta dallo straripamento del lago Copaide. Anche ai tempi di Silla era celebrata in Atene una festa che ricordava questo fatto.
1582. Cecrope, d’origino egizio, conduce una colonia nell’Attica, già chiamata Actea. Sposa la figlia d’Atteo, successore d’Ogige. Fabbrica una piccola città, detta Cecropia, che fu poi l’Acropoli (città alta). Quindi le dodici borgate che Teseo riuni in una sola città, col nome d’Atene. — Instituzione del Senato e dell’Areopago.
1549. Cadmo, figlio d’Agenoro re di Fenicia, non potendo rinvenire la sorella Europa rapita da Giove (vedi la favola), conduce una colonia nella Beozia, fonda Cadmea, che fu poi la cittadella di Tebe ; introduce in Grecia la scrittura alfabetica, il commercio ec.
1532.

161 Diluvio di Deucalione, figlio di Prometeo, re di Tessaglia. Una terribili inondazione che devastò le sue terre fu l’origine di questo diluvio. Deucalione si rifugia colla sua moglie Pirra sul monte Parnaso, e poi ripopola la Tessaglia. A Deucalione succede Elleno. I figli di questo sono stipite dei quattro popoli principali della Grecia, e ne scacciano i Pelasgi che riparano nelle isole e nell’Italia. Doro diè origine ai Dorii ; Eolo agli Eolii ; Xuto ebbe due figli, Acheo, origine degli Achei, ed Jone degli Jonii.

1522. Consiglio degli Amfizioni. Era un’assemblea composta dei deputati dei 12 principali popoli della Grecia. Questa Lega o Confederazione prese nome da Amfizione figlio di Deucalione. Adunavasi nella Primavera a Delfo, nell’Autunno ad Antela presso le Termopile.
1516. Lelege, egiziano o fenicio, fonda Sparta, fra i primi re della quale son ricordati Eurota, Lacedemone, Amicla.
1511. Danao, già re della Cirenaica nella Libia, cacciato dal fratello Egitto, si ricovera nell’isola di Rodi, indi s’impadronisce d’Argo, scacciandone gl’Inachidi. Favorisce l’agricoltura, e abolisce le vittime umane. Alle figlie di Danao é attribuita la istituzione delle Tesmoforie (Tesmos, legge, phero porto), in memoria delle savie leggi date ai mortali da Cerere. Altri dicono che questa festa fu istituita nell’Attica. — Il vascello, su cui Danao approdò in Grecia, servi di modello ai greci operaj ; era grandissimo, e spinto da cinquanta rematori. (Vedi la favola.)
1480. Imprese di Bacco nell’India.
1434. Minosse e Radamanto. Loro legislazione nell’isola di Creta. Eaco regna in Tessaglia : Radamanto nelisola d’Eubea.
1416. Aristeo insegna ai Greci a far coagulare il latte, coltivare gli ulivi, raccogliere le Api negli alveari e cavarne il miele. — Trittolemo insegna l’agricoltura.
1350. Gli Argonauti nella Colchide, condotti da Giasone alla conquista del Vello d’oro, ec. (Vedi la favola.)
Ercole o Alcide. Le sue dodici fatiche, ec. Credesi che la vita di Sansone abbia dato la idea delle prodezze d’Ercole.
1348. La Fondazione di Micene, e avventure di Perseo.
1335. Giano, principe greco della Tessaglia, conduce una colonia nel Lazio (Campagna di Roma). Età dell’oro (vedi la favola. Saturno ec.). Ma prima di questa epoca, fino da tempi antichissimi, l’Italia è abitata da popoli che forse precederono la stessa Grecia nella coltura ; e principalmente gli Etruschi. — La guerra degli Dei contro Tifeo (nella Campania e ad Inarìme o Ischia), quella dei Giganti contro Giove, indicanti i grandi sconvolgimenti del suolo per opera di terremoti o di vulcani, il Vesuvio, l’Etna, Stromboli, i campi Flegrei, danno copiosa materia alle favole mitologiche.
1328. Fondazione di Corinto. Più antichi re di Corinto sono Efira sorella d’Inaco, Maratone, Corinto, Polibio che accolse Edipo bambino, Creonte, appo cui rifugiaronsi Giasone e Medea. Ma vero fondatore di quella città è detto dalla storia essere stato Sisifo, figlio di Deucalione (altri dice d’Eolo), capo dei Sisifidi che tennero lo stato finché non furono cacciati dai Pelopidi.
Pelope, figlio di Tantalo re di Frigia, invade una parte del Peloponneso. Atreo e Tieste, discendenti di Pelope.
1321. Espulsione degli Eraclidi dal Peloponneso, per opera dei Pelopidi.
1318. Edipo figlio di Lajo re di Tebe.
Eteocle e Polinice si uccidono scambievolmente in singolar tenzone.
I sette prodi o Capitani davanti a Tebe, e gli Epigoni.
1316. Teseo re d’Atene. — 1300. Fondazione d’Ercolano. — Fiorisce Orfeo.
1310. Atreo e Tieste regnano a Micene ed a Tirinte.
1283. Agamennone, nipote d’Atreo, regna a Sicione.
1280.

Caduta di Troja. 162 L’armata dei Greci era composta principalmente di guerrieri di Micene, d’Ornea, di Corinto, ec. condotti da Agamennone, capitano supremo che aveva 100 navi ; di Lacedemoni, condotti da Menelao con 60 navi ; quei d’Argo, Epidauro, Tirinte, Trezene, Ermione, condotti da Stenelo, Eurialo, Diomede, con 80 navi ; i Messenj di Pilo e di Ciparisso, da Nestore con 90 navi ; Ateniesi, da Menesteo con 50 navi ; di Megara e di Salamina, da Ajace Telamonio, con 12 navi ; Locresi, da Ajace d’Oileo, con 40 navi ; di Calcide, Calidone, ec. da Toante re d’Etolia, con 40 navi ; Mirmidoni, Elleni, Achei, da Achille re di Larissa, con 50 navi ; di Metone, di Melibea, ec. da Filottete con 7 navi ; i Magnesiani del Peneo, da Protoo, con 40 navi ; di Zacinto, Nerito, Cefalonia, Itaca, da Ulisse con 11 navi ; Cretesi, da Idomeneo e Merione con 80 navi ; Rodiani, da Tlepolemo, figlio d’Ercole, con 9 navi. — Erano insiem coi Trojani, e condotti tutti da Ettore figlio di Priamo, i Dardanii, con a lor capo Enea figlio d’Anchise, gli abitanti di Zelea sull’Ida con Pandaro figlio di Licaone, i Misii con Cromio, i Frigii con Ascamo e Foreide, i Paflagonii con Pilamene, i Carii con Naste, i Licii con Sarpedonte e Glauco, i Traci con Piroo ed Acamante. Dicesi che questa guerra costasse ai Greci 800,000 uomini ed ai Trojani 600,000.

1280. Viaggio d’Ulisse, dopo la caduta di Troja. Vedi la favola e l’Odissea d’Omero.
1190. I Dorii e gli Etolii, condotti dagli Eraclidi o discendenti d’Ercole, ritolgono ai Pelopidi il Peloponneso.
1182-1120. Emigrazioni di colonie greche nelle più lontane parti d’Europa, d’Asia e d’Affrica.
1009. Abolizione della dignità regia in Atene, Codro ultimo re d’Atene muore per la patria.
907.

Fiorisce Omero 163 poeta sommo, autore della Iliade (la guerra di Troja) e dell’Odissea (i viaggi d’Ulisse) ec. Otto città si disputarono la gloria d’avergli dato i natali : Smirne, Rodi, Colofone, Salamina, Chio, Argo, Atene e Cuma. In un frammento d’Eraclide Pontico è detto : « Omero attesta dalla Tirrenia (Toscana) esser egli venuto in Cefallenia ed Itaca, ove per malattia perdette gli occhi. » (Vedi Mazzoldi, Origini Italiche).

900.

Fiorisce Esiodo,164 il più valente degli imitatori d’Omero, autore della Teogonia o genealogia degli Dei, dello Scudo d’Ercole, poema descrittivo, e di un poema didattico sull’agricoltura, intitolato le Opere e i Giorni. Il poema d’Omero e quelli d’Esiodo sono i principali fonti delle notizie intorno alle favole mitologiche.

866. Legislazione di Licurgo (Sparta).
776. Prima Olimpiade, base della greca Cronologia, e principio di epoche istoriche meno incerte.
753. Romolo. Fondazione di Roma.
714. Numa Pompilio.
624.

Intorno a questo tempo fiorirono i sette Sapienti della Grecia, ricordati nella favola (Chilone, Biante, Pittaco, Cleobulo, Periandro, Solone, Talete).165

598. Epimenide filosofo, chiamato dall’isola di Creta ad Atene, riforma la religione, abolisce molte costumanze barbare, precede Solone (anni 594) nelle riforme sociali.
565. Falaride, tiranno di Sicilia. Perillo punito.
560. S’incomincia in Atene a scolpire le statue nel marmo.
522. Callimaco architetto inventa il Capitello corinzio.
401. Arcesilao di Paro inventa la pittura sulla cera e sullo smalto.