llo, Mercurio, Libero o Bacco, il Sole, il Dio Genio, la Dea Tellure,
Giunone
, Cerere, la Luna, Diana, Minerva, Venere e Vesta.
Finalmente Crono o Saturno unito a Rea ebbe per figlia Vesta, Cerere,
Giunone
, Plutone, Nettuno, e Giove. Capo II. Saturno,
li divorava; ma che avendo Bea dato alla luce in un sol parto Giove e
Giunone
, mostro a Saturno Giunone soltanto, ed occultò Gi
rna di Giove Ammone, Apollo in corvo, Bacco in capro, Diana in gatta,
Giunone
in vacca, Tenere in pesce, Mercurio in ibi). Alla
partorì Apollo e Diana. L’ ultima moglie di Giove, secondo Esiodo, fu
Giunone
di lui sorella; da cui nacque Ebe, Marte, Ilitia
la e principal moglie di Giove, e perciò regina degli Dei, era tenuta
Giunone
. Fu ella però da principio a queste nozze ritrosa
sorgere una tempesta, quasi da essa fuggendo, ricoverossi in grembo a
Giunone
, da cui accolto, e manifestatosi, a lei marito di
o re di Argo. Standosi Giove con questa si accorse dell’ appressar di
Giunone
, e per nasconderla la cangiò in vacca. Sospettand
to col suono della zampogna e col tocco del caduceo, e poscia ucciso.
Giunone
allora pose gli occhi di Argo nella coda del pavo
cangiato in fiume. In una congiura degli Dei contro di Giove, avendo
Giunone
ancora pigliata parte, Giove la fè dà Vulcano leg
in aria la sospese. Ella ne fu poi disciolta dallo stesso Vulcano. A
Giunone
insieme con Giove altribuivasi il regno dell’ ari
ienti, sebbene alcuni per essa intendan Diana, altri Ilitia figlia di
Giunone
. Sua messaggiera e ministra era Iride figlia di T
di Giunone. Sua messaggiera e ministra era Iride figlia di Taumante.
Giunone
rappresentavasi in abito di regina sopra di un tr
mmolavasi un cane; negli altri sacrificii l’ ordinaria vittima, che a
Giunone
offerivasi, era un’ agnella, Capo V. Di Pallad
lie cangiati in monti, perchè scambievolmente s’ intitolavano Giove e
Giunone
; nell’ altro Pigmea cangiata in grue per essersi
no Giove e Giunone; nell’ altro Pigmea cangiata in grue per essersi a
Giunone
anteposta in bellezza, nel terzo Antigone figlia
tata in cicogna per avere essa pure arditamente sprezzata la beltà di
Giunone
; nel quarto le figlie di Cinira per lo stesso mot
e; nel quarto le figlie di Cinira per lo stesso motivo trasformale da
Giunone
de gradi del suo tempio. Aracne rappresentò Giove
o VI. Di Marte, di Bellona, e della Vittoria. Figlio di Giove e di
Giunone
era Marte, secondo Esiodo ed Omero. Altri il diss
ci chiamato talio. Finalmente altri pretesero che fosse Figlio sol di
Giunone
, dicendo che questa indispettita perchè Giove da
o del Nilo, e dagli Egizi chiamato Opa; il terzo figlio di Giove e di
Giunone
, il quarto figlio di Menalio, che tenne le Isole
, ora di Lipari. Al terzo però soltanto, cioè al figlio di Giove e di
Giunone
, alluder sogliono i poeti, e vi ebbe pure chi del
e di Giunone, alluder sogliono i poeti, e vi ebbe pure chi della sola
Giunone
lo volle figlio, come altri dissero di Marte. Nas
omo di oro colla iscrizione: Diasi alla più bella, nacque contesa fra
Giunone
, Pallade, e Venere chi averlo dovesse. Ma essendo
ome e che alcuni vollero figlie di Bacco e di Venere stessa, altri di
Giunone
. Fra le piante a lei dedicato era il mirto, tra i
quanto poteva agli altri appartenere. Allorchè Latona n’ era incinta,
Giunone
pregò la Terra a negarle ricovero ove poter parto
acciò. Quella entrala in un bosco diede poi Arcade alla luce, e fu da
Giunone
cangiata in orsa. Arcade cresciuto in età fu in p
amendue nelle costellazioni dell’ orsa maggiore, e dell’ orsa minore;
Giunone
però implacabile, altro non potendo, ottenne, sec
apassati all’ inferno. Avendo per ordin di Giove ucciso Argo posto da
Giunone
alla custodia di Io (come si disse al Capo IV.),
o di Giove e di mele figlia di Cadmo. Allorchè questa ne era incinta,
Giunone
assunta la figura di Beroe di lei nutrice le mise
uale le aveva prima tagliata la lingua in pena di avere manifestato a
Giunone
gli amori di lui colla ninfa Giuturna figlia di D
iove al capo, Nettuno al petto, Marte ai lombi, il Genio alla fronte,
Giunone
alle sopracciglia, Cupidine agli occhi, la Memori
a. Ino figlia di Cadmo e di Ermione o Armonia era moglie di Atamante.
Giunone
di lei nemica mandò Tisifone ad ispirar tal furor
dell’ aria fu da’ Mitologi assegnato, come abbiam detto, a Giove ed a
Giunone
, da cui dipendean le piogge e le altre meteore. M
cò Proserpina all’ Inferno, di cui la fece regina, e dielle titolo di
Giunone
infernale. Le ricerche che ne fece Cerere, e che
ta il partorì sotto terra, ove Giove l’ aveva chiusa per occultarla a
Giunone
, fu detto figliuolo della Terra. Avendo voluto fa
figliuolo di Flegia ammesso da i Giove alla sua mensa osò aspirare a
Giunone
. Giove da essa avvertitone, per farne prova gli t
avvertitone, per farne prova gli te comparire sotto alla sembianza di
Giunone
una nube, cui egli corse ad abbracciare, e dalla
la figlia d’ Iliaco da Giove prima cangiata in vacca per occultarla a
Giunone
, e poi dal medesimo restituita alla forma primier
medesimo restituita alla forma primiera, allorchè fuggendo l’ ire di
Giunone
si ricoverò in Egitto; Api figlio di Io, che rapp
medesimo tempo la moglie di Stenelo re di Micene incinta di Euristeo.
Giunone
carpi da Giove il giuramento che chi nascerebbe i
acerbi dolori senza poter partorire, perchè Lucina ad istigazione di
Giunone
, in vece di favorire il parto, impedivalo stando
le mani, e il parto di Alcmena susseguì immantinente. Sdegnata di ciò
Giunone
, dopo avere in donnola trasformata Galantide, imp
angolò amendue colle proprie mani. Riuscì allora a Minerva di placare
Giunone
, sicchè si arrese fin anche a nutrir Ercole col p
in terra spuntarono i gigli. Ma allorchè Ercole fu cresciuto, tornato
Giunone
all’ antico sdegno, ordinò ad Euristeo di esporlo
to, e di Stenobea disser le favole, che avendo osato di paragonarsi a
Giunone
furon punite colla mania di credersi cangiate in
lla e Cariddi, e che in questo pericoloso passaggio aiutali furono da
Giunone
; ma come non sì saprebbe determinare ove fosse un
ella Enome ebbe egli Dafni e Ideo; e fatto giudice della bellezza tra
Giunone
, Pallade, e Venere, di cui la prima promettevagli
i lontano paese sarebbe là giunto, ad Enea spontaneamente l’ offerse,
Giunone
per disturbar queste nozze chiamò dall’ inferno l
che esso faceva per rientrare nel regno, Turno frattanto avvisato da
Giunone
per mezzo d’ iride di profittar dell’ assenza di
Turno uccise Pattante, Enea uccise Mezenzio e Lauso figlio di lui, e
Giunone
temendo per Turno, gli presentò una falsa immagin
ora si offrì di decider la guerra con un duello. Questo ad istanza di
Giunone
fu disturbato dalla ninfa Giuturna sorella di Tur
dopo li percuote di nuovo, e ritorna uomo. Nata contesa fra Giove, e
Giunone
, quale de’ due sessi provi piacer maggiore, la de
ale de’ due sessi provi piacer maggiore, la decide contro il parer di
Giunone
, che sia maggiore quello della femmina. Giunone d
de contro il parer di Giunone, che sia maggiore quello della femmina.
Giunone
di ciò irrirata l’ accieca, e Giove in compenso g
di Laomedonte in cicogna, le figlie di Cinira ne’ gradi del tempio di
Giunone
. Parte I Capo V. Varie trasformazioni di Giove, N
. Capo IX. Essendo l’ isola di Egina spopolata dalla peste mandata da
Giunone
, Eaco figlio di Giove e di Egina a lui ricorre, e
la moglie di lui, e che secondo Macrobio sacrificava principalmente a
Giunone
nella curia detta Calabria. A’ conviti che celebr
, ch’erano, oltre a Giove, Nettùno, Marte, Apollo, Mercurio, Vulcano,
Giunone
, Vesta, Minerva, Diana, Cerere, e Venere. Per and
sia, specialmente pastorale, ed alla musica. Or Callisto, per odio di
Giunone
, fu cangiata in orsa, la quale più anni errando p
e costellazioni, l’una all’altra vicina. Il che vedendo l’implacabile
Giunone
, andò tosto da Teti, moglie dell’Oceano e di loro
no i Poeti che, rimasta Egina spopolata per una pestilenza mandata da
Giunone
, Eaco, veduto a piè di una quercia grandissimo st
Io avea avuto un figliuolo, la trasformò in vacca, che poscia donò a
Giunone
, la quale, lodandone la bellezza, gliel’avea doma
lauto addormentando que’suoi vigili occhi. Della qual cosa avvedutasi
Giunone
, quell’odiata vacca rese sì furibonda che andò va
o. In quanto ad Epafo, appena nato fu rapito da’ Cureti per ordine di
Giunone
. Ma, uccisi questi da Giove, Io andò lungo tempo
esso esercita un impero assoluto su i venti ; ma poscia, per opera di
Giunone
, il diede ad Eolo, e gli concesse di sedere alla
XXIV. Giore Capitolino, suo tempio, e giuochi in onore di Giove e di
Giunone
. Al tempio di Giove Olimpico, nella Grecia, s
Giove, ìl quale adirato per aver dato mano ad un inganno fattogli da
Giunone
, la cacciò dal cielo e mandolla a conversare cogl
i passaggio dice che le timide colombe recano l’ambrosia a Giove.
Giunone
I. Nomi di questa Dea e lor ragione. Cic
iuvando, come quello di Giove ; e riferisce che, secondo gli Stoici,
Giunone
era l’aere posto in mezzo alla terra ed al cielo.
la terra ed al cielo. E diceasi moglie di Giove, perchè l’aere, o sia
Giunone
, ha molta somiglianza coll’etere, ch’era Giove. E
E siccome Giove presso gli antichi non era che il sole(5) : così per
Giunone
intendevasi la luna. Dai Greci chiamavasi Ηρα, ch
, amabile, o perchè a Giove diletta ; o perchè l’aria significata per
Giunone
ci è amabile, vivendo noi col respirarla. Laonde
ρ, per metatesi, o trasposizion di lettere. II. Storia favolosa di
Giunone
. Giunone fu fig. di Saturno e di Cibele. Samo
si, o trasposizion di lettere. II. Storia favolosa di Giunone.
Giunone
fu fig. di Saturno e di Cibele. Samo era il suo s
Pelasgo, che abitava nella città di Stinfalo. Omero(2) però fa dire a
Giunone
che quando Saturno fu cacciato da Giove nel tarta
uali con grande amorevolezza la nutrirono ; forse perchè l’aria, cioè
Giunone
, è alimentata e restaurata dall’acqua. Alcuni per
ta e restaurata dall’acqua. Alcuni però affermano che l’educazione di
Giunone
fu affidata alle Ore. La Dea adunque ebbe in Samo
in Samo un culto singolare ; e si vuole che il pavone, uccello caro a
Giunone
, nato a Samo, di là si fosse propagato in altri l
formazione di lui in pavone. Mosco, e dopo lui Ovidio, favoleggiò che
Giunone
, ucciso Argo da Mercurio, ne pose sulla coda del
cro ; e niuna cosa era più rispettata nella Grecia che i Sacerdoti di
Giunone
in Argo. Secondo Virgilio(5) Giunone alla stessa
nella Grecia che i Sacerdoti di Giunone in Argo. Secondo Virgilio(5)
Giunone
alla stessa Samo antepose la superba Cartagine, o
chelone (Χελωνη) in greco vuol dire testuggine. III. Carattere di
Giunone
. Emo e Rodope. Gerane. Antigone. Giunone era
ne. III. Carattere di Giunone. Emo e Rodope. Gerane. Antigone.
Giunone
era la regina degli Dei, e la Dea de’ regni e del
superbia, chiamavansi, Emo col nome di Giove, e Rodope, con quello di
Giunone
. Per la qual follia questa Dea li cangiò in due m
tissimi, che serbano ancora que’nomi(2). Fu pure bersaglio all’ira di
Giunone
l’infelice Oenoe, o Gerane(3), regina de’Pigmei,
gmei, la quale in bellezza vantandosi di vincere le stesse Dee, fu da
Giunone
trasformata in grù ; e da ciò l’odio fra le grù e
medonte, re di Troia, per la sua bellissima chioma osò agguagliarsi a
Giunone
, la quale trasformò la donzella in cicogna, uccel
udisca a se stessa e mostri la sua favolosa origine. Altri dicono che
Giunone
le cangiò i capelli in serpenti, e che per compas
i Cipro, ebbe delle figliuole, le quali, perchè ardirono preferirsi a
Giunone
, furono cangiate ne’marmorei gradini, del suo tem
agione di tanti famosi avvenimenti. IV. Cagioni del fatale odio di
Giunone
contra i Troiani. Laomedonte e Priamo. Laomed
che Giove sdegnato con Nettuno ed Apollo che avea seguito le parti di
Giunone
contra di lui, li avea condannati a servir Laomed
del pastorello Paride. Le Dee se ne andarono da lui sul monte Ida ; e
Giunone
gli promise ricco e potente reame, se a lei aggiu
iò a favore di questa Dea ; e d’allora in poi Minerva e più la nostra
Giunone
giurarono odio eterno a Priamo ed alla sua stirpe
i guerrieri(1). Ed il vaticinio fu vero sì che l’ostinata vendetta di
Giunone
rimase pienamente appagata. Dopo un assedio di be
r degli Eroi e tanta virtù guerriera(2). Se vogliam credere a’ poeti,
Giunone
depose alla fine il suo sdegno contra l’invisa st
Orazio(3), morto Romolo, nel celestial consiglio, in grazia di Marte,
Giunone
consentì che questo suo nipote fosse annoverato f
i Paride insultassero gli armenti. Virgilio(4) al contrario finge che
Giunone
, sapendo essere ne’ fatali libri fermato che il T
a Troia. Tantaene animis coelestibus irae ? VI. Continuazione.
Giunone
pel suo carattere capriccioso ed importuno orgogl
coroso. Avvedutosi una volta Giove, dice Omero(5), degli artifizii di
Giunone
, pe’ quali i Greci mettevano in rotta i Troiani,
sciorti non potean. Monti. Dicono che Vulcano, volendosi vendicar di
Giunone
, le regalò un trono di oro, sul quale appena assi
egata. Bacco tutto si adoperò per indurre Vulcano a sciorre la povera
Giunone
. A Sparta un’opera di scoltura rappresentava Vulc
arta un’opera di scoltura rappresentava Vulcano in atto di sciogliere
Giunone
. Il ch. Heyne dice che per Giunone s’intende l’at
tava Vulcano in atto di sciogliere Giunone. Il ch. Heyne dice che per
Giunone
s’intende l’atmosfera, o sia l’aere inferiore, co
e, i quali occupano un luogo inferiore, sono all’aria uniti, si finse
Giunone
sospesa fra l’etere e la terra, e si figurò il ma
il mare e la terra sotto il simbolo di due pesi attaccati a’ piedi di
Giunone
. L’orgoglio della nostra Dea la rendea inquieta e
i posteri regnassero su tutta la terra. VII. Grandezza e maestà di
Giunone
. Iride. Da quanto dicono i poeti di Giunone e
Grandezza e maestà di Giunone. Iride. Da quanto dicono i poeti di
Giunone
e del suo carattere, siam costretti a credere ch’
ontarci grandi e belle cose della Regina degli Dei. Appresso Omero(1)
Giunone
stessa si vanta della nobiltà divina de’ suoi nat
lla sua grandezza ; e s’egli era il sovrano degli uomini e degli Dei,
Giunone
esser dovea la lor regina. Quindi era tutta sua p
l portamento, di cui si vanta presso Virgilio(2). Spesso a Giove ed a
Giunone
davansi le medesime prerogative e gli stessi attr
e il fulmine. E se a Giove davasi l’aggiunto di ottimo massimo, anche
Giunone
da Virgilio(1) si chiama grande e potente regina,
grandissima venerazione. E ben Giove predisse che, mutato consiglio,
Giunone
dovea un dì prender Roma a proteggere ; e che qui
lla mensa de’ Numi. Il che può spiegarsi dicendo che per beneficio di
Giunone
, cioè dell’aria, Eolo signoreggiava i venti, perc
di Pirra. Etlio da Giove fu ammesso in cielo ; ma perchè osò trattar
Giunone
con poco rispetto, ne fu da Giove medesimo caccia
finato giù nell’Inferno. Abbiamo pure un argomento della grandezza di
Giunone
in quel che dicono i poeti d’Iride. È vero che in
poeti d’Iride. È vero che in Omero(4) Ebe pone le ruote al cocchio di
Giunone
, e vi attacca il bel giogo e le leggiadre pettier
e Iride era l’intima di lei cameriera e la sua messaggiera fedele(5).
Giunone
la pose in cielo in ricompensa de’ servigi presta
de(3) Giove spedisce Iride per significare a Turno la sua volontà ; e
Giunone
la manda all’infelice Didone per reciderle il cri
ero le dà il soprannome di piè-leggiera. VIII. Varie incumbenze di
Giunone
. Fortuna. Pluto. Come Giunone era la Dea de’
ricchezze. Virgilio(5) la chiama onnipotente, aggiunto che dà pure a
Giunone
. Da’ Latini dicevasi Fors, e τυχη da’ Greci, la q
nti che accadono contra ogni aspettativa, hanno inventata la Fortuna.
Giunone
presedeva pure a’ matrimonii ed a tutte le cerimo
furon detti i Genii delle donne ; percui una donna giurava per la sua
Giunone
, come un uomo, pel suo Genio(2). Ella soprantende
ina. Le calende di ciascun mese, anzi tutt’i mesi, erano consacrati a
Giunone
, come gl’idi a Giove, perchè(3) gli antichi per G
consacrati a Giunone, come gl’idi a Giove, perchè(3) gli antichi per
Giunone
intendevano la luna, il corso della quale regola
ano la luna, il corso della quale regola i mesi. IX. Iconologia di
Giunone
. Da Pindaro(1) si chiama Giunone la Dea che s
Parigi, basta sol esso per indicarla. Appresso Fulvio Orsini si vede
Giunone
tutt’armata e collo scudo ; ed in Elide veneravas
’ Sabini, di cui parla Servio. Nel tempio di Platea era una statua di
Giunone
in piedi e maggiore del naturale, opera di Prassi
tringendo verso l’estremità laterali, dov’erano i nastri per legarsi.
Giunone
il più dipingesi collo scettro di oro, qual Regin
cettro di oro, qual Regina del cielo(2), come vedesi nella bellissima
Giunone
del Museo Pio-Clementino, una delle più perfette
a a Verre di aver tolto alcune Vittorie di oro ch’erano nel tempio di
Giunone
a Malta. Si noti che lo sfendone non era di metal
i che lo sfendone non era di metallo, ma tessuto o lavorato a rete. «
Giunone
, dice il ch. Winckelmann(3), oltre il diadema ria
, pe’ tratti della bocca giudicar si può sicuramente esser quella una
Giunone
. » Massimo Tirio(1) dice che Policleto fece in A
ne. » Massimo Tirio(1) dice che Policleto fece in Argo una statua di
Giunone
, colle braccia bianche o di avorio ; dal bell’occ
al sembiante ed assisa su trono di oro. Nella Galleria Giustiniani, a
Giunone
si dà quell’ornamento muliebre detto credemno, o
ento muliebre detto credemno, o teristrio (θεριστριον, ο ιματιον). La
Giunone
di Samo avea sul capo la corona, per cui chiamava
n forma di leggiadra ed alata giovinetta. X. Principali epiteti di
Giunone
. Iuno Argiva, detta dalla città di Argo a le
o aspera, atrox, iniqua, saeva, torva ; epiteti che spesso si danno a
Giunone
, specialmente nell’Eneide, pel suo carattere orgo
i occhi grandi reputavansi i più belli ; quindi(1) avere gli occhi di
Giunone
vuol dire averli grandi e belli. Viene da βους, β
ivi ucciso da Ercole, che poscia vi fabbricò un superbissimo tempio a
Giunone
, ch’era in venerazione presso tutt’i popoli circo
indaro(1) invoca Lucina o Ilitia, e la chiama figliuola della potente
Giunone
; ed Esiodo dice che questa Dea partorì Ebe, Mart
l’isola di Samo, celebre per la nascita, per le nozze e pel tempio di
Giunone
. Iuno Saturnia, o solo Saturnia, perchè figliuol
a, quando entrava nella casa dello sposo. XI. Alcune altre cose di
Giunone
. Il pittore Zeusi, ad istanza de’ Crotoniati,
i una Dea (2). Malamente Plinio(3) dice che ciò avvenne a Girgenti.
Giunone
avea al suo servigio quattordici bellissime Ninfe
mbizioso. Secondo Buffon il pavone non è il solo uccello consacrato a
Giunone
. « I poeti, egli dice, hanno dedicata l’aquila a
« I poeti, egli dice, hanno dedicata l’aquila a Giove, e l’allocco, a
Giunone
. Questo difatti è l’aquila della notte, e il re d
; le vacche non mai, perchè, nella guerra de’ giganti contro gli Dei,
Giunone
erasi nascosta in Egitto sotto la figura di una v
lle donne ricamavano un velo o stoffa detta peplo, che consacravano a
Giunone
. Nel tempio della Dea ad Olimpia era descritto il
adoravasi a Roma nel tempio Capitolino alla destra di Giove, che avea
Giunone
alla sua sinistra. Essa, dice il citato Aristide,
a caso. Lo suonò alla tavola degli Dei, e ne fu con riso schernita da
Giunone
e da Venere, perchè, con que’ suoi occhi azzurri
mo erano tanto proprii di Pallade, che per questi soli, nel tempio di
Giunone
in Elea, il suo simulacro distinguevasi da quelli
fare il fatto di un altro Nume(4), non volle far fronte apertamente a
Giunone
, e però menolla nell’isola Ortigia che ricoprì di
atona(3) sgravatasi de’suoi divini gemelli e perseguitata tuttavia da
Giunone
, dopo lungo errare, giunse ad un bel lago della L
ò gli Dei che trasformassero que’ villani in ranocchie, come avvenne.
Giunone
intanto, per disfogare il suo mal talento contro
ssirii ; Militta, i Persiani ; Selene, i Greci ; ed i Romani, Venere,
Giunone
e piú spesso Diana. Cesare attesta che le divinit
accolto lo avesse in cielo ; ma che, avendo egli osato di oltraggiare
Giunone
, ne fosse stato discacciato e condannato a dormir
ig. di Cadmo e di Ermione o Armonia, era incinta di questo fanciullo.
Giunone
che la odiava, prese le sembianze di una vecchia
on da Giove convertite in altrettante stelle per sottrarle all’ira di
Giunone
. Ovidio(1) finalmente racconta ch’eran fig. di At
e l’arte di fare il vino. Di questo viaggio fu pur cagione l’odio di
Giunone
, di cui fu Bacco il bersaglio, come gli altri fig
perduta figliuola. A fine eziandio di sottrarsi alle persecuzioni di
Giunone
, trascorse quasi tutta l’Asia seguito da un eserc
i Venere degli orti Sallustiani. » Si racconta che quando Giove sposò
Giunone
, gli Dei fecero de’ regali alla sposa, e che la T
sposa, e che la Terra donato le avesse de’ pomi d’oro co’ ramoscelli.
Giunone
pregò la Terra di poterne piantare ne’ suoi giard
Atlante e di Esperide, fig. di Espero, ne coglievano spesso ; per cui
Giunone
li diede in guardia ad un dragone di enorme grand
he avea cento teste e non dormiva mai. Fu esso ucciso da Ercole, e da
Giunone
collocato fra gli astri. Altri però favoleggiano
oro numero e nome variano i Mitologi. IV. Vittoria di Venere sopra
Giunone
e Minerva, e sue conseguenze nella condotta dell’
nella condotta dell’Iliade e dell’ Eneide. Si è nell’articolo di
Giunone
favellato del fatal pomo della discordia, del giu
e ch’era bellissimo, avea avuto un figliuolo che fu il celebre Enea.
Giunone
, pel pomo della Discordia, concepì un odio implac
ue di lei. Ed ecco ne’ due grandi teatri dell’ Iliade e della Eneide,
Giunone
e Pallade tutte intese alla finale distruzione di
ne debolezze ed infermità. Ma suo malgrado ed ingannata dalla scaltra
Giunone
dovè un giorno la nostra Venere concorrere ad una
rdetto avea agl’Iddii di prender parte alla guerra di Troia ; per cui
Giunone
scaltramente ottiene il misterioso cinto di Vener
hise, il pio Enea. Il volere del fato il portava in Italia ; l’ira di
Giunone
a tutto potere volea tenerlo lontano da quella re
flotta dalla Sicilia alla volta del Lazio, una tempesta ad istanza di
Giunone
suscitata da Eolo, fa sì che l’eroe troiano sia s
dignità e bellezza. Temendo intanto(2), che in una città consacrata a
Giunone
, qual’era Cartagine, e per la naturale incostanza
e grandissimo amore verso l’eroe Troiano. Anzi si pose di accordo con
Giunone
, e per diversi fini le nemiche Dee procurano che
miche Dee procurano che Didone ed Enea in marital nodo si stringano ;
Giunone
, per impedire ad Enea di porre il piede in Italia
i nemici. Or avendo Giove nel consesso de’ numi imposto a Venere ed a
Giunone
di venire ad amichevole concordia e non più briga
i degli uomini, Venere rinnova le sue lagnanze pel pernicioso odio di
Giunone
contro i Troiani, per la salute de’ quali ella su
per la salute de’ quali ella supplica, e specialmente di Ascanio ; e
Giunone
dall’altra parte con avventato discorso di tanti
to a decidere con un duello la gran lite ; ma per opera dell’inquieta
Giunone
, l’esercito latino, rompendo i patti, assale l’os
micello nella Campagna di Roma ; e si disse che Venere, a malgrado di
Giunone
, l’avesse portato in cielo. Ebbe un tempio alla r
i Venere si pone la Gioventù o Ebe, che Igino dice fig. di Giove e di
Giunone
, che sposò Ercole in cielo. Apuleio poi afferma (
ig. di Giove e di Autonoe. Alcuni però le vogliono nate da Giove e da
Giunone
; altri, dal Sole e da Egle ; e Servio, da Bacco
e da Venere. Omero (2), delle tre Grazie nomina la sola Pasitea, che
Giunone
promette in moglie al dio Sonno ; forse per signi
era. Presso Omero le Ore sono le portinaie del cielo, e le ancelle di
Giunone
. Presso i Greci esse corrispondevano alle stagion
mpo, venuta sia ad abitare a Gnido. « Ed in un epigramma di Eveno : »
Giunone
e Pallade, come videro la Venere di Gnido, ah ! d
, era caratterizzata da un diadema sul capo simile a quello che porta
Giunone
. La Venere Vittoriosa (victrix) è adorna di un si
μυσταγωγος του βιου). Il Genio era il dio tutelare degli uomini, come
Giunone
, delle donne, e si onorava specialmente nel giorn
favolosa di Marte. Marte, dio della guerra, fu fig. di Giove e di
Giunone
(2) ; o secondo alcuni di Enio. Giunone il partori
guerra, fu fig. di Giove e di Giunone(2) ; o secondo alcuni di Enio.
Giunone
il partori nella Tracia(3), ove, al dir di Callim
oli della Bitinia(2) raccontavano per una loro antica tradizione, che
Giunone
fece educare il figliuolo Marte, fanciullo d’indo
l suo educatore ne avea fatto un perfetto danzatore. In premio di ciò
Giunone
diede a Priapo la decima del bottino che avrebbe
amandro con Achille e calmato lo sdegno de’ due rivali per volontà di
Giunone
(4), più risorse la contesa fra’ numi che tenevano
più mirabili pruove, era costretto a retrocedere, quando, discendendo
Giunone
e Minerva a soccorrere i Greci, Diomede istigato
irgilio che la descrivono. Mentre Enea(3) in una parete del tempio di
Giunone
a Cartagine contempla maravigliando i fatti di Tr
e, o gli sacrificavano un porco. Esso era il genio degli uomini, come
Giunone
, delle doune, percui gli uomini solamente gli sac
moglie del dio dell’inferno, era regina di quel tenebroso regno, come
Giunone
del cielo. Cerere rimane attonita a tal nuova, e
di questo Nume. Vulcano, secondo Omero(1), fu fig. di Giove e di
Giunone
; ma Cicerone(2) annovera molti Vulcani ; il prim
l Nilo, detto Opa dagli Egiziani ; il terzo, fig. di Giove terzo e di
Giunone
, che avea la sua fucina a Lenno ; ed il quarto, f
cania(3). Ma per testimonianza di Omero, Vulcano nacque da Giove e da
Giunone
; e Giove il precipitò dal cielo per aver egli vo
este, e questi ad Agamennone. Nè son da tacere il bel trono d’oro che
Giunone
promise al Sonno in guiderdone ; e la corazza di
ei banchetti, gli fu sostituita la bella Ebe. Era insorta fra Giove e
Giunone
pericolosa contesa pel fatto di Teti, cui Giove p
a lotta coll’eroe, il quale sarebbe restato sopraffatto dal fiume, se
Giunone
non avesse chiesto aiuto a Vulcano, il quale, all
ma da Virgilio, perchè ritrovatore di esso. Iunonigena, cioè fig. di
Giunone
, si appella da Ovidio. Lennio, Lemnius, dall’iso
Or quest’eroe fin dall’infanzia mostrò la grandezza della sua forza.
Giunone
mandò per divorarlo due orribili serpenti, mentre
colano si vede Ercole bambino che strangola i due serpenti mandati da
Giunone
. Ercole ebbe molti maestri, avendo imparato a tir
essere da quelle lacerato, le condusse ad Euristeo che le consacrò a
Giunone
. La nona fatica fu quella di togliere il cingolo
isso ed una fig. detta Elle. Sposò poscia Ino, fig. di Cadmo ; e come
Giunone
avea un odio implacabile contro la famiglia di co
pivano dalle tavole le vivande(1). Si chiamavano i cani di Giove e di
Giunone
, de’ quali servivansi contro quelli che volevan p
rapimento di Elena. Di sopra(4) abbiam discorso ed il fatale odio di
Giunone
contra i Troiani, ed il pomo della Discordia, ed
sdegnato con Eolo, che senza saputa sua suscitato avea, ad istanza di
Giunone
, fiera tempesta contro le navi di Enea, raffrena
di Atamante, e d’Ino, fig. di Cadmo, percui dicesi Inoo da Virgilio.
Giunone
, gelosa della prosperità d’Ino, come di tutta la
in guardia delle ferrate soglie. Quivi d’Issione che osò oltraggiare
Giunone
, le inique membra si aggirano su rapida ruota, e
, perchè ammesso da Giove alla sua mensa osò di oltraggiare la stessa
Giunone
. In pena della quale arroganza ed ingratitudine G
cina, come quella che presiedeva alla nascita degli uomini, ma ancora
Giunone
infernale, perchè loro toglieva la vita. Da ciò v
, come abbiam detto. Clonia, gr. Χθονιϰ, terrestre, da Χθων, terra.
Giunone
infernale, e Stigia, luno inferna, Stygia, come a
conda, i Semidei nella terza. Gli Dei Superiori sono dodici : Giove,
Giunone
, Vesta, Minerva, Marte, Venere, Diana, Nettuno, A
un pianeta. Giove Giove figlio di Rea e di Saturno nacque con
Giunone
e fu sottratto, come si è detto, dalla madre alla
ricovrarsi nel Lazio. Impadronitosi del trono Giove sposò sua sorella
Giunone
e divise l’impero co’due suoi fratelli Nettuno e
per sè l’impero del cielo e della terra. I fratelli uniti a Pallade e
Giunone
tentarono di sottrarsi al suo dominio, ma restaro
el paese, ma finì poi per riconciliarsi con essi tutti. Giove e
Giunone
I Giganti figli di Titano da esso detti Tita
la nave che aveva l’insegna del toro colla quale rapì Europa, ecc.
Giunone
Giunone figlia di Saturno e di Rea, sorella e
aveva l’insegna del toro colla quale rapì Europa, ecc. Giunone
Giunone
figlia di Saturno e di Rea, sorella e moglie di G
ipalmente la sua gelosia. Essendosi accorto Giove dell’avvicinarsi di
Giunone
mentre stava con Io, cangiò questa in vacca per n
indormentato prima col suono della zampogna e col tocco del caduceo,
Giunone
pose gli occhi di Argo nella coda del pavone, ucc
disperato per averla perduta, fu secondo le favole eambiato in fiume.
Giunone
perseguitò anche Europa, Semele, Latona, Alcmena
licare, che quella era Platesa figlia di Asopo ch’ ei voleva sposare.
Giunone
accorse adirata, fece in pezzi la statua ; ed avv
vendetta fin contro Enea. Mentre questi navigava alla volta d’Italia,
Giunone
andò a ritrovar Eolo, e gli promise Deiopea, la p
de figlia di Taumante e di Elettra, che fu cangiata in arco baleno da
Giunone
per compensarla delle buone nuove che le arrecava
i dalle cagioni per le quali le si sacrificava. I poeti rappresentano
Giunone
in abito da regina sopra d’un trono col pavone ai
esante da cui siam circondati. Si conosce un pianeta sotto il nome di
Giunone
. Cerere A Cerere figlia di Saturno e di Re
ual modo si racconta la nascita di questa Dea. Giove prima di sposare
Giunone
aveva Meti per moglie. Essendogli stato annunciat
nome da questa Dea. Marte Marte, dio della guerra è figlio di
Giunone
. Questa Dea, come si è già detto, indispettita ch
di più che al solo toccarlo bastasse ad una donna per divenir madre.
Giunone
fece quanto le aveva Flora insegnato e partorì Ma
into detto ceste che inspirava infallibilmente la più viva tenerezza.
Giunone
bramosa di piacere a Giove pregò Venere di presta
re in tutta la sua bellezza, le diede il pomo d’oro, contrastatole da
Giunone
e Pallade, e che la Discordia aveva gettato sulla
avean seco portato. Non valeva lo scacciarle, esse ritornavan sempre.
Giunone
le mandò per infettare e rapire le vivande dalla
emente accolto Enea. Zete e Calai figli di Borea le discacciarono, ma
Giunone
mandò Iride perchè le facesse ritornare in Tracia
a nascita, dicesi che Latona sua madre, perseguitata dall’implacabile
Giunone
, la quale pregò la Terra a negarle ricovero ove p
il quale devastava la terra e ch’era stato mandato dalla implacabile
Giunone
per tormentare Latona. Della pelle di questo anim
eva a tutti i trattati di pace e di alleanza. Alle volte accompagnava
Giunone
o per custodirla o per vegliare su la di lei cond
di Cadmo re di Tebe in Beozia, ed ecco quanto si narra sul conto suo.
Giunone
sempre gelosa di Giove e sdegnata contro le sue a
di tutti i suoi nemici e di tutti i pericoli cui l’esponeva l’odio di
Giunone
; giacchè questa Dea non odiava soltanto le amant
l nome. Vulcano Vulcano dio del fuoco era figlio di Giove e di
Giunone
. Nacque egli così deforme, che appena nato, i suo
uista fatta creò Proserpina regina dell’inferno e dielle il titolo di
Giunone
infernale. Si è già parlato delle ricerche fatte
orte di Troia. Plutone in quella giornata provò la stessa fatalità di
Giunone
e fu ferito in una spalla dal figlio di Alemena.
sua tavola ; e questo ingrato principe abbagliato dalle attrattive di
Giunone
osò dichiararle la propria passione. Giove da ess
tto terra o in una caverna ove Giove l’aveva chiusa per nasconderla a
Giunone
e perchè la Terra era riguardata qual’ madre di t
gli ritornava dalle Indie, e che si fermò in Lampsaco per isgravarsi.
Giunone
, che dopo il giudizio di Paride la odiava tanto,
tagliare la lingua e la confinò nell’inferno perchè aveva scoperto a
Giunone
una delle sue relazioni amorose. Mercurio invaghi
aldicenza. Ebe Ebe dea della gioventù era figlia di Giove e di
Giunone
secondo l’opinione di molti ; alcuni pretendono c
l’opinione di molti ; alcuni pretendono che dovesse la vita alla sola
Giunone
. Giove le aveva dato l’incombenza di versargli il
on volle più lasciarsi vedere. Giove diede il suo impiego a Ganimede.
Giunone
la ritenne presso di sè e le affidò la cura di at
co Eco figlia dell’Aria e della Terra, una delle Ninfe seguaci di
Giunone
, abitava le sponde del fiume Cefiso nella Focide.
seguaci di Giunone, abitava le sponde del fiume Cefiso nella Focide.
Giunone
la condannò a non parlar mai senza essere interro
si intanto che Giove si tratteneva in intrighi amorosi colle Ninfe di
Giunone
. Eco amò Narciso e lo seguì per qualche tempo sen
a sfida di canto vinte le figliuole di Acheloo, che, per consiglio di
Giunone
, le avevano sfidate, strapparon loro le penne del
a Venere. Si diede alle Ore anche la sprantendenza dell’educazione di
Giunone
; diffatti in alcune statue di questa Dea, veggon
na quinta detta Eriteide ed altri parlano della sesta chiamata Vesta.
Giunone
maritandosi con Giove gli diede delle piante di p
le aveva prima fatto tagliare la lingua in pena di aver manifestato a
Giunone
gli amori di lui colla ninfa Giuturna figlia di D
li. Giove presiedeva al capo, Nettuno al petto, il Genio alla fronte,
Giunone
alle sopracciglia, la Memoria agli orecchi, alla
lo l’altro, il primo che nascesse avrebbe l’impero sopra il secondo ;
Giunone
sdegnata per l’infedeltà di Giove, si vendicò sop
no figlio di Giove. La maggior parte dei mitologi raccontano però che
Giunone
la quale da’ primi giorni di Ercole diede strepit
fanciullo, senza atterrirsi, li prese fra le mani e li pose in pezzi.
Giunone
per le preghiere di Pallade si raddolcì allora al
sto fatto in altra maniera e dicono ché Alcmena temendo la gelosia di
Giunone
, non osò confessarsi madre di Ercole, e subito na
re di Ercole, e subito nato lo espose in mezzo di un campo. Minerva e
Giunone
vi passarono poco dopo, e la prima ammirando la b
co dopo, e la prima ammirando la bellezza di quel fanciullo consigliò
Giunone
a dargli del suo latte. Giunone vi acconsentì, ma
bellezza di quel fanciullo consigliò Giunone a dargli del suo latte.
Giunone
vi acconsentì, ma il bambino la mordette con tant
nel rango degli Dei allorchè avesse compiuto i gloriosi suoi destini.
Giunone
eccitò contro di lui Euristeo. Questo principe ge
Ercole la uocise, ed uccise pur anche il cancro marino, mandatogli da
Giunone
, e dal quale fu punto in un piede. 3.° Pugnò e p
iosa di lui azione. Per vendicarsi delle persecuzioni suscitategli da
Giunone
, diresse contro questa Dea una freccia a tre punt
Nereidi, che l’avevano prima legata nuda ad uno scoglio per ordine di
Giunone
e per espiare il delitto della propria madre Cass
ella propria madre Cassiopea che aveva gareggiato per la bellezza con
Giunone
e le Nereidi. Perseo la salvò uccidendo il mostro
n cielo da Giove e convertite in astri, per sottrarle alla collera di
Giunone
che voleva punirle delle cure da esse avute per e
sime fanciulle Ino, Agave, Autonoe e Semele. La gelosa ed implacabile
Giunone
non potè tollerare a lungo tale felicità. Questa
risso, custodito da due tori vomitanti fiamme e da un orribile drago.
Giunone
e Minerva che proteggevano Giasone, fecero sì che
e ottenne di poter saper l’avvenire. Ricevette Enea ne’suoi stati ; e
Giunone
e Nettuno mandarono le arpie Aello e Ocipete cui
corpo di cane, le zampe di leone, la coda di drago e l’ali d’uccello.
Giunone
avendo sdegno contro i Tebani perchè Alcmena avev
i dibattimenti la contestazione si ridusse tra le tre principali Dee,
Giunone
, Venere e Minerva. Gli Dei, per non incontrare l’
i fece delle offerte onde impegnarlo a pronunciare in proprio favore.
Giunone
, il cui potere stendevasi su tutte le ricchezze d
s’impegnò di renderlo possessore della più bella donna dell’universo.
Giunone
si abbigliò poscia nel modo più magnifico che le
e, e che per giudicare, eragli d’uopo di vederle ignude. L’orgogliosa
Giunone
si vide astretta di sottomettersi come le altre a
ria conseguenza, si trovò egli esposto all’odio ed al risentimento di
Giunone
e di Minerva, le quali non mancarono di portare l
. 211. Aretusa. 250. V. Cerere. 26. Argia. V. Polinice. 397. Argo. V.
Giunone
. 21. — V. Argonauti. 357. Argonauti. 355. Arianna
. Pelope. 403. Enone. V. Paride. 413, 419. Eolo. 135. Epafo o Api. V.
Giunone
. 21. — V. Fetonte. 181. Epimeteo. V. Prometeo. 30
o Olimpico. Id. — Capitolino. 18. Giuliano. V. Libri Sibillini. 440.
Giunone
. 20. V. Altre divinità, ecc. 277. Ercole. 282. Pa
riz. dell’). 78. Ino. V. Frisso ed Elle. 361. Introduzione. 1. Io. V.
Giunone
. 20. Iolco. V. Giasone. 344. Iole. V. Ercole. 294
2 e Pelope. 403. Ippolito. 319. Ippomene. 378. Ippona. 276. Iride. V.
Giunone
. 23. Iside. V. Giunone. 21. Issione. V. Condannat
to. 319. Ippomene. 378. Ippona. 276. Iride. V. Giunone. 23. Iside. V.
Giunone
. 21. Issione. V. Condannati, ec. 107, Orfeo. 335.
Ercole. V. Ercole. 284. Lipari (le isole). V. Vulcano. 70. Lucina. V.
Giunone
. 23. Luna. V. Diana. 41. M Magnesia. V. Argonauti
421. Priapo. 130. Procri. V. Aurora. 160. Prometeo. 301. Pronuba. V.
Giunone
. 23. Proserpina. 75. V. Cerere. 25. Orfeo. 335. P
ilia. 278. Via Lattea. V. Ercole. 283. Vittoria. 185. Vulcano. 69. V.
Giunone
. 22. Marte. 33. Z Zefiro. 128. V. Apollo. 51. Zet
XV
Giunone
regina degli Dei e Iride sua messaggiera Il nom
XV Giunone regina degli Dei e Iride sua messaggiera Il nome di
Giunone
ha la stessa etimologia di quello di Giove ; deri
mente. Il tema più vasto per altro e l’eterno argomento della vita di
Giunone
è quello delle gelosie, delle stizze e delle pers
ci e i latini ; ma alcune di quelle bizze e di quelle persecuzioni di
Giunone
sono così splendidamente narrate dagli antichi, c
accia. La concordia coniugale era già rotta da gran tempo fra Giove e
Giunone
; e Omero sin dal 1° libro dell’Iliade ce ne rend
certo ogni suo volere, ma non senza disturbi ed impacci per parte di
Giunone
; la quale, superba e invidiosa com’era, fremeva
azioni ed alle persecuzioni di sua moglie, la trasformò in vacca ; ma
Giunone
non vedendo più in alcun luogo la figlia di Inaco
use tutti i cento occhi, e poi gli tagliò la testa e liberò la vacca.
Giunone
non potendo risuscitarlo (tanta potenza non aveva
sarebber cotali. » Un’altra particolarità che si riferisce alla dea
Giunone
è il mito della sua ancella e messaggiera Iride.
redevasi che essa per discender sulla terra ad eseguire gli ordini di
Giunone
passasse per quella splendida via che è contrasse
o che significa dire o annunziare, e ricorda perciò la messaggiera di
Giunone
; e Taumante è nome che deriva da tauma, che in g
prima che ad Iride sua ancella, e furon solleciti di dare il nome di
Giunone
ad uno dei primi asteroidi scoperti in questo sec
s « Bella gero. » (Virg., Æneid., i, 46.) 93. Omero quando rammenta
Giunone
accenna quasi sempre o ai grandi occhi o alle bia
ndone un distintivo e, a quanto pare, un pregio della medesima. 94.
Giunone
stessa cosi dice ad Eolo Dio dei venti : « Sunt
a prima vista, limpida e staccata. Tale è, per esempio, l’anecdoto di
Giunone
, sospesa in aria con un’incudine ai piedi.44 Tale
no puro e lo resiste. 86. Acrea. — Fu il nome di una delle nutrici di
Giunone
. La favola racconta che fu figliuola del fiume As
tà di Argo, ed approdò felicemente a Samo, ove credendosi debitrice a
Giunone
del felice viaggio, si addossò spontanea l’obblig
alcuni corsari una forte somma di danaro onde far rapire la statua di
Giunone
dal tempio che Admeta custodiva, sperando così ch
ero fatto vendetta di Admeta. I corsari rubarono infatti la statua di
Giunone
e la trasportarono sulla loro nave, e misero alla
Tenea, volendo ricordare che essi avean teso intorno al simulacro di
Giunone
alcuni rami d’albero. Vi fu anche una sacerdotess
acro di Giunone alcuni rami d’albero. Vi fu anche una sacerdotessa di
Giunone
così chiamata ; ed una ninfa ricordata nella favo
iva invocato Giove nella celebrazione dei matrimoni, mentre si dava a
Giunone
quello di Adulta. 126. Aegocero. — Essendo il Dio
nione, ardirono darsi il vanto di amarsi più perfettamente di Giove e
Giunone
. Gli Dei allora irritati mandarono loro uno spiri
o, Giove innamorato d’Alcmena, prese le forme di lui per ingannaria ;
Giunone
moglie di Giove, allorchè Alcmena fu prossima a p
promesso uno splendido destino del neonato che sarebbe stato Ercole.
Giunone
che avea giurato di perseguitare della sua gelosa
econdo. Ma Galantea, ancella di Alcmena, ingannò con molta astuzia di
Giunone
allorchè nacque Ercole. Alcmena dopo la morte di
zzar Giove, e osarono perfino di pretendere fossero date loro Diana e
Giunone
. Giove allora mandò lo stesso Marte, Dio della gu
sso erroneamente confuso con Bacco. 342. Ammonia. — Soprannome dato a
Giunone
come moglie di Giove Ammone. 343. Amniasiadi o Am
e di Cassiopea, la quale ebbe la temerità di proclamarsi più bella di
Giunone
. Nettuno per vendicare la Dea, fece dalle Nereidi
era il messaggiere degli dei. 426. Angelio. — Figliuola di Giove e di
Giunone
. La favola racconta che essendo molto amica di Eu
La favola racconta che essendo molto amica di Europa, rebò alla madre
Giunone
la biacca che ella adoperava dopo il bagno e de f
. Avendo un giorno detto ad alta voce che essa era assai più bella di
Giunone
, la dea sdegnata la cangiò in cicogna. 474. Antig
re l’infausta nuova morì di dolore. 540. Arge. — Figlia di Giove e di
Giunone
e sorella di Ebe e di Vulcano. Fu il frutto degli
ulcano. Fu il frutto degli amori che Giove ebbe con la propria moglie
Giunone
, quando per averne gli amplessi, che ella gli neg
nota sotto l’istesso nome. 547. Argianna o Argolica. — Soprannome di
Giunone
, da un tempio che ella aveva nella città di Argo.
o che vi si bagnavano o che ne bevevano. 554. Argiva. — Soprannome di
Giunone
dal culto che ella aveva nella città di Arga. 555
o si chiamava del paro una città dell’ Acaja, celebre per il culto di
Giunone
e per gli eroi di cui fu patria. Dal nome di ques
inquanta erano sempre aperti, e gli altri cinquanta chiusi dal sonno.
Giunone
gli aflidò la custodia della ninfa lo, che Giove
suono dolcissimo del suo flauto, addormentò il guardiano e l’uccise.
Giunone
allora lo cangiò in paone. Argo avea nome il luc
ivinità ch’essi adoravano secondo differenti rapporti sotto i nomi di
Giunone
, Giove, Minerva etc. Presso gli Arabi e gli Assir
so i Pagani le Arpie erano riguardate come un flagello di cui Giove e
Giunone
si servivano per punire le colpe degli uomini o p
due figliuole a nome Porcinna ed Arcona, che furono tra le nutrici di
Giunone
. Nelle acque di questo fiume cresceva un’erba sim
lmente detta Asterione, della quale s’inghirlandavano le statue della
Giunone
di Argo. 629. Asterodia. — Moglie di Endimione a
ngani. — V. Averunci. 704. Avoltoio. — Quest’uccello era consacrato a
Giunone
ed a Marte, e gli auguri ne osservavano con parti
ione di lui. Però l’opinione più comunemente accettata è la seguente.
Giunone
, sempre gelosa e sdegnata contro le concubine di
mortali pericoli a cui lo esponeva del continuo l’implacabile odio di
Giunone
; dappoichè questa Dea non si limitava solamente
i Titea e sorella dei Titani. Si crede che sia la stessa che Cibele o
Giunone
, forse perchè Basilea in Greco vuol dir regina. L
che significa regina del cielo e che i Galli davano indistintamente a
Giunone
, a Minerva, a Venere ed alla luna. 764. Belizama.
trad. di Ugo Foscolo 782. Beroe. — Vecchia donna d’Epidauro, di cui
Giunone
prese la figura per ingannare Semele, della quale
oici. Erodoto racconta che dovendo la madre loro recarsi al tempio di
Giunone
su di un carro tirato da buoi, questi animali tar
oopide. — Dal greco Βους, bove, ed ωφδος, occhio, era così denominata
Giunone
a causa dei suoi grandi occhi. 816. Boote. — Cost
avevano anch’essi una loro Buona-Dea, che comunemente si crede essere
Giunone
. 845. Buonie. — Feste nelle quali si sacrificavan
oi dette il suo nome alla Tessaglia. 893. Calendaria. — Soprannome di
Giunone
, che le veniva dai giorni delle Calende, a lei co
orni delle Calende, a lei consacrati. 894. Calibea. — Sacerdotessa di
Giunone
. Alecto prese la figura di lei per presentarsi a
uito per essersi ella negata a spogliarsi prima di prendere il bagno.
Giunone
intanto, implacabile persecutrice di tutte le ama
ro abituale soggiorno in una caverna. 933. Canatosa. — Fontana in cui
Giunone
andava tutti gli anni a bagnarsi. Era costume del
o. — Animale della famiglia dei molluschi, comunemente detto ragosta.
Giunone
ne mandò uno assai grosso contro Ercole, quando q
ce mordere al piede ; ma Ercole lo schiacciò con un colpo di clava, e
Giunone
allora lo trasportò in cielo, allogandolo fra le
dello zodiaco. 935. Candarena. — Detta anche Candrena : soprannome di
Giunone
dalla città di Candara nella Pafaglonia, ov’era a
pestri e al Dio Fauno in particolare. 952. Caprotina. — Soprannome di
Giunone
, da cui presero ancora la denominazione di Caprot
one di luglio, a lei consacrate. 953. Caprotinee. — Feste in onore di
Giunone
, che venivano celebrate il 9 di luglio. Le sole d
sse egli passato allorchè incatenò Cerbero. V. Cerbero. 982. Carro di
Giunone
. — La Favola fa una notevole distinzione a questo
La Favola fa una notevole distinzione a questo proposito, dicendo che
Giunone
aveva due carri, uno tirato da due cavalli, sul q
uesta regina ebbe la vanità di credersi, con sua figlia, più bella di
Giunone
e delle Nereidi. Che non solo osó dir, che in tu
Finalmente era così denominato un luogo nella Campania, consacrato a
Giunone
. 1037. Celeno. — Una delle arpie V. Arpie. 1038.
a narra che fossero rinchiuse le grazie, i desiderii e le attrattive.
Giunone
per piacere a Giove, pregò Venere che le prestass
in testuggine. 1077. Chera. — Vale a dire vedova : soprannome dato a
Giunone
forse perchè Giove l’abbandonò assai di sovente p
ltra parte senza coda. Allora gli Argonauti offrirono un sacrifizio a
Giunone
, che concesse loro un tempo sereno, ed a Nettuno
ente. 1102. Cidiope. — Madre di Cleobe e di Bittone e sacerdotessa di
Giunone
. V. Bittone. 1103. Cielo o Celo. — Figlio dell’ar
imoloe. — Una delle Nereidi. Essa ajutò i Trojani in una burrasca che
Giunone
aveva sollevata contro di loro. 1119. Cinarada. —
— Dalle parole latine cinxi, Cingo e cunctum cingere ; soprannome di
Giunone
come la Dea, a cui la tradizione mitologica, attr
di saggio e prudente uomo. La cronaca mitologica racconta che essendo
Giunone
, altamente irritata contro di Giove vedendosi di
consigliò a Giove di fingere un nuovo matrimonio per ricondurre a se
Giunone
. Il consiglio di Citerone ebbe il suo pieno effet
Citerone ebbe il suo pieno effetto. 1154. Citeronia. — Sopraunome di
Giunone
. Vedi l’articolo precedente. 1155. Citeronio. — C
o di dodici, cioè : Giove, Nettuno, Apollo, Marte, Vulcano, Mercurio,
Giunone
, Vesta, Minerva, Cerere, Diana e Venere. — V. Dei
e di quattro soltanto, essendo stata la quinta preservata da morte da
Giunone
, che la volle salvare : da ciò il titolo di Conse
a braccia e cento mani. 1274. Covella. — Uno dei soprannomi della dea
Giunone
. 1275. Crabuso. — Uno degli dei della mitologia e
n gli fece rompere il suo giuramento. 1306. Crisia. — Sacerdotessa di
Giunone
in Argo. Addormentatasi ai piedi dell’ara, lasciò
r aver preso le forme di quest’uccello onde riacquistare le grazie di
Giunone
, sua moglie. Quest’uccello era particolarmente co
4. Cureti. V. Coribanti. 1335. Curisa. — Uno dei soprannomi della dea
Giunone
. 1336. Cuti. — I Sabini onoravano sotto questa de
Giunone. 1336. Cuti. — I Sabini onoravano sotto questa denominazione,
Giunone
, rappresentandola con una lancia nella destra.
dee della terra e dee dell’inferno. Fra le dee le principali erano :
Giunone
, Vesta, Minerva, Cerere, Diana e Venere. Queste d
di ed erano : Saturno, ossia ii Tempo, Giove, Gibele, Apollo, Cerere,
Giunone
, Diana, Bacco, Mercurio, Venere, Nettuno e Pluton
otto questa denominazione complessiva eran compresi : Saturno, Giove,
Giunone
, Cielo, Marte, Apollo, Diana, Vulcano e Bacco.
Dedalione. 1387. Delopea. — Una delle più belle ninfe del seguito di
Giunone
, la quale la promise ad Eolo, a condizione ch’egl
amori di Anubi con la Luna ; fanno che Diana venisse sferzata ; che a
Giunone
fossero, appesi ai piedi due incudi d’oro ; fanno
— Eneide — libro VII trad. di A. Caro 1474. Dirfia. — Soprannome di
Giunone
, che le veniva dal culto a lei reso sul monte Dir
critte queste semplici parole : « Alla più bella ». Minerva, venere e
Giunone
si disputarono il pomo, finchè Paride per ordine
e la novella sposa nella casa del marito. Si dava questo soprannome a
Giunone
, come protettrice delle spose. 1497. Domizio o Do
’inalzarono un monumento eroico. 1525. Ebe. — Figliuola di Giove e di
Giunone
e dea della giovanezza. La tradizione favolosa ra
i Giunone e dea della giovanezza. La tradizione favolosa racconta che
Giunone
, invidiosa del supremo potere di Giove, che avea
la medesima favola in altro modo. È detto che avendo Apollo invitato
Giunone
ad un festino, nel palagio di Giove, essa, che fi
hi a sdegno. ovidio — Metamor. — Lib. X. trad. di Dell’ Anguillara.
Giunone
allora tenne presso di sè Ebe, assegnandole l’inc
di lei che avendo un giorno di comune accordo con Giove, intrattenuta
Giunone
coi suoi piacevoli discorsi, onde questa non aves
quio amoroso che Giove aveva con una ninfa del seguito di sua moglie,
Giunone
, saputo l’inganno, condannò Eco a ripetere l’ulti
felicità, osarono dire che si amavano più perfettamente di Giove e di
Giunone
. Irritati perciò gli dei, mandarono la Discordia
e — Libro X. Trad. di A. Caro. La tradizione mitologica racconta che
Giunone
, Minerva e Nettuno, vollero nella guerra degli de
re che divora le capre. Con questo soprannome i Lacedemoni indicavano
Giunone
, perchè gran numero di quegli animali le venivano
dopo assersi vendicato dei suoi nemici, avesse fabbricato un tempio a
Giunone
in ringraziamento di non averla trovata ostile al
e, volle farsi dai suoi sudditi adorare sotto la figura di Giove e di
Giunone
. Gli dei, sdegnati della loro stolta superbia, li
pote di Giove il quale, avendolo sorpreso un giorno fra le braccia di
Giunone
, lo condannò a dormire per lo spazio di trent’ann
parola greca Ηυιολ che significa redini, si dava cotesto soprannome a
Giunone
per indicare ch’essa conduceva da sè stessa il su
la morte di Eono. Fu dopo questo fatto che Ercole innalzò un tempio a
Giunone
sotto il nome di Egofora, per non averla trovata
ci di lei, Ovidio — Metamorfosi — Lib. I. trad. di Dell’anguillara.
Giunone
, spinta dalla gelosia, ordinò ai Cureti di rapire
festa, così chiamata, come quelli di Argo, ne celebravano in onore di
Giunone
a cui davano la stessa denominazione. Gli antichi
Era. — Discordi sono le opinioni dei mitologi su questo soprannome di
Giunone
, imperocchè alcuni vogliono che venisse detta Era
etendono che Era significhi aria, e che benissimo poteva venir dato a
Giunone
un tal soprannome, venendo ella stessa riguardata
rdata come l’aria deificata. Il certo si è che in Grecia il tempio di
Giunone
chiamavasi Ereone, e le feste di lei Eree. 1757.
denominazione ad Ercole, forse per voler ricordare che le fatiche che
Giunone
fece intraprendere a questo eroe, furono a lui fo
oria. La parola Eracle deriva da due vocaboli greci Ηρα che significa
Giunone
e ϰλιος gloria. 1758. Eraclea. — Sul monte Oeta d
reca. 1760. Eratelea. — Cosi aveva nome il sagrifizio che si faceva a
Giunone
nella celebrazione di un matrimonio. Secondo la f
ace tra loro. La parola Eratelea significa donna perfetta e si dava a
Giunone
in tali occasione, per significare che le fanciul
vandosi la etimologia della parola Eraclide nelle due parole gloria e
Giunone
, essendo questa dea la principal causa della glor
temente greco) ; che egli ricevette poi a causa delle persecuzioni di
Giunone
, o per ordine dell’oracolo, il nome di Ercole, co
uali per altro egli si sottopone durante tutta la sua vita. L’odio di
Giunone
, suscitandogli delle interminabili persecuzioni,
i estende, ciò non ostante, al di là della Grecia e dell’Asia minore.
Giunone
allora pacificata, non si cura più dell’eroe, il
moglie di lui. Nato dopo di Ificlo, Ercole fu privato, per gelosia di
Giunone
, del dritto di successione al trono del supposto
sarebbe annoverato fra gli immortali dopo la sua morte. Ma la gelosa
Giunone
desiderando la morte di lui, mandò due enormi ser
odoro racconta, che Alcmena sua madre, spaventata dalgeloso furore di
Giunone
, avesse nascosto il fanciullo in un campo, dove f
tò il neonato nell’Olimpo, e profittando del sonno in cui era immersa
Giunone
lo depose sul seno di lei. Giunone al suo sveglia
tando del sonno in cui era immersa Giunone lo depose sul seno di lei.
Giunone
al suo svegliarsi strappò violentemente il fanciu
ne contro Ergino, Ercole, continuamente perseguitato dalla gelosia di
Giunone
, fu per opera di lei colpito di furore, e in un a
li di Ercole sotto le frecce del suo arco micidiale. Secondo Diodoro,
Giunone
sofflò il delirio della follia nella mente del fi
nna, ragionando di questa subordinazione, alla costante inimicizia di
Giunone
. Altri rapporta come, volendo espiare l’uccisione
giunse a guidare quasi tutto l’armento ad Euristeo che lo sacrificò a
Giunone
. Tale è almeno il racconto che ce ne fa Apollodor
li ricusò quest’onore temendo di maggiormente eccitare la vendetta di
Giunone
, ed allora in sua vece fu eletto Giasone. Ercole
rno da questa spedizione, egli fu spinto da una tempesta suscitata da
Giunone
, sull’isola di Coos, ma gli abitanti respinsero E
numero degli dei, Ercole ricevette l’immortalità e si riconciliò con
Giunone
, la quale lo unì ad Ebe, da cui Ercole ebbe due s
ntano appena poppante che strangola i draghi mandati dalla gelosia di
Giunone
a farlo morire. Le sue membra sono vigorose ; i c
Ere. — V. Es. 1766. Eresidi. — Ninfe che prendevano cura del bagno di
Giunone
. Nella città di Argo veniva dato lo stesso nome a
i Medea, i quali, secondo la tradizione, furono sepolti nel tempio di
Giunone
. 1770Eretteo. — Secondo la favola fu figlio della
a nel mare Jonio, si fosse fermata nelle vicinanze del promontorio di
Giunone
, fra Chio ed Eritre. Narra Pausania nelle sue cro
i dei abbandonarono il cielo per assistere alle nozze di Lei. La sola
Giunone
fra tutte le dee non volle recarsi agli sponsali,
r nome Prima. La morte di Romolo penetrò Ersilia di tanto dolore, che
Giunone
mossa a pietà, la fece condurre da Iride sul mont
eneralizzata. Narrano le cronache mitologiche, che quando Giove sposò
Giunone
, questa regalasse al marito un albero di pomi che
uto parte la volontà. I pontefici eressero dunque due altari, l’uno a
Giunone
protettrice delle sorelle, e l’altro al Genio del
sa insieme alle sue sorelle Acrea e Posimna, furono fra le nutrici di
Giunone
. 1865. Eubuleo. — Al dire di Cicerone, era questo
onte. — La favola dà questo nome äl gigante che fu padre di Prometeo.
Giunone
prima di diventar moglie di Giove lo aveva amato,
he nascerebbe primo, avrebbe ottenuto un gran predominio sull’ altro,
Giunone
irritata contro Alemena, si vendicò facendo che M
ntana, della cui preda ti fo voto e prometto la decima parte. E te, o
Giunone
regina, la quale al presente abiti questa città,
parola latina che significa purificazione. 1968. Februa o Februata —
Giunone
, come dea della purificazione, veniva onorata in
inata, perchè sollevava le partorienti. Altri finalmente vogliono che
Giunone
venisse così detta dal mese di febbraio, durante
disordini, si ritrasse sollecitamente. 2036. Fluonia. — Soprannome di
Giunone
, che veniva a lei dato dalle buone cure che si cr
ompagnia degli altri due fiumi l’ Asterione ed il Cefiso, arbitro fra
Giunone
e Nettuno, per la contesa surta fra queste due di
cato il regno del paese di Argo. I tre fiumi giudicarono in favore di
Giunone
, e Nettuno allora fortemente sdegnato li disseccò
; e solo Stazio, fra gli scrittori dell’ antichità, asserisce che la
Giunone
di Argo aveva lo stesso potere. Presso i pagani i
chità, l’orrenda confusione prodotta in Tebe ; dalle Furie mandate da
Giunone
per vendicare Atamante ; nonchè quello che ebbe a
be a soffrire Ifide per la Furia suscitatale contro dalla vendetta di
Giunone
; come riferisce Ovidio, e finalmente il crudele
nte sotto il nome di Gabina. Si venerava con questo soprannome la dea
Giunone
, particolarmente onorata in Gabia città del Lazio
giamento assai strano. Sospettando che quella vecchia fosse la stessa
Giunone
, che per gelosia contro Alcmena le ritardasse il
iva gioia, che la sua padrona si era sgravata. All’ annunzio inatteso
Giunone
si alzò ad un tratto, e Alcmena fu immediatamente
lori. L’ incauta Galantide dette in un forte scoppio di riso e allora
Giunone
altamente sdegnata contro di lei, l’afferro pei c
a lattea fosse stata formata dalle goccie di latte cadute dal seno di
Giunone
allorquando essa, per consiglio di Minerva, nudrì
parola greca γαμος che significa nozze, i greci davano questo nome a
Giunone
, come protettrice del talamo nuziale. Nel mese di
di Gennajo si celebravano in tutta la Grecia delle feste in onore di
Giunone
, Nuziale dette Gamelie, durante le quali venivano
ettiva, che si dava a tutte le vittime sacrificate in onore della dea
Giunone
. 2102.Genita Mana. — Secondo asseriscono Plinio e
di successo. E ciò, secondo riferisce Ovidio, avveniva per volontà di
Giunone
, la quale per gelosia contro i romani aveva tolto
di Medea si fa vendetta. Dante — Inferno — Canto XVIII. Minerva e
Giunone
stessa, sempre per proteggerlo, convennero fra di
; Maja di Mercurio ; Latona di Apollo e Diana ; dalla propria moglie
Giunone
ebbe Vulcano, Marte ed altri figliuoli, e da Mnem
rola latina jugum, che significa giogo, i greci davano codesto nome a
Giunone
, come dea che presiedeva al matrimonio ; alludend
udici, fu rimandato assoluto a causa delle virtù della sorella. 2174.
Giunone
— È questa una delle più importanti personalità d
ssenzione fra di loro, perchè si disputavano l’onore della nascita di
Giunone
, ognuno pretendendo che la dea fosse nata nella r
ndo che la dea fosse nata nella rispettiva patria. Al dire di Omero,
Giunone
fu allevata dall’Oceano e da Teti, sua moglie. De
e venisse affidata alle Ore ; e finalmente altri sono di opinione che
Giunone
fosse stata allevata dalle tre figliuole del fium
tradizione mitologica racconta che Giove, innamoratosi di sua sorella
Giunone
, l’avesse ingannata trasformandosi in quell’uccel
l’invito, e fu per questo cangiata in tartaruga V. CHELONEA. Giove e
Giunone
non vissero lungo tempo in buon’ armonia fra di l
a centinaja gli esempi di avvaloramento a quanto asseriamo. Infatti,
Giunone
contendeva sovente con Giove, e questi non solame
e restò zoppo per tutta la vita. Per altro i mitologi asseriscono che
Giunone
, sebbene divorata dalla gelosia, avesse più d’una
terribile Centimano V. Briareo — valse ad arrestare i rei disegni di
Giunone
, e dei suoi aderenti. Giunone perseguitò senza tr
o — valse ad arrestare i rei disegni di Giunone, e dei suoi aderenti.
Giunone
perseguitò senza tregua non solo le amanti di Gio
e, Europa, Jo, Semele ecc. Presso i pagani era generale credenza, che
Giunone
odiasse tutte le donne di facili costumi, e quest
proibi a tutte le donne pubbliche, di entrare nei templi consacrati a
Giunone
. In Grecia stessa, e propriamente vicino alla cit
tosa, e secondo altri Canata — V. Canatosa, la quale era consacrata a
Giunone
, perchè si riteneva che la dea andasse a bagnarvi
de generalità, unanimi e concordi su molti particolari riguardanti la
Giunone
pagana ; altrettanto differenti sono le notizie t
rdo ai diversi figliuoli di questa dea. Infatti Esiodo asserisce aver
Giunone
avuto quattro figli, cioè : Vulcano, Ebe, Venere
fone. Fra gli scrittori che aggiungono questi ultimi due, ai figli di
Giunone
, ve ne sono molti i quali allegorizzano con simbo
la nascita di questi figliuoli. Infatti, troviamo nelle cronache, che
Giunone
divenne madre di Tifone, facendo uscire dalla ter
ualche speciale incarico ; così le cronache mitologiche, ripetono che
Giunone
sopraintendeva agli imperi e alle ricchezze della
di Paride — Nè a ciò solo si limitavano i poteri e le attribuzioni di
Giunone
; ma essa nel culto pagano era ritenuta ancora co
he veniva sovente chiamata col soprannome di Juno Moneta. Il culto di
Giunone
era uno dei più estesi e solenni di tutto il paga
ggidì si ammira, come una prova stupenda d’arte. Ordinariamente però,
Giunone
veniva rappresentata sotto la figura d’una donna
mitologica ripeteva, che durante la guerra dei giganti contro Ciove,
Giunone
spaventata si fosse rifuggita in Egitto, sotto la
sotto la sembianza d’una vacca. Secondo riferisce Varrone, il nome di
Giunone
deriva dalla parola latina juvare, a simiglianza
ologiche de gli scrittori dell’antichità ci hanno trasmesso sulla dea
Giunone
, aggiungeremo che i pagani le davano una gran qua
moltissimi da qualche suo attributo. I più comuni fra i soprannomi di
Giunone
erano : Aerea, Argolia detta anche Argiva, Candre
eneralizzata presso gli antichi, che tutte le donne avessero una loro
Giunone
particolare e tutti gli uomini un genio. Della ve
eggono in greco queste parole che noi traduciamo alla lettera : Alla
Giunone
di Giunia Torquata celeste protettrice . Presso i
otettrice . Presso i greci le donne giuravano comunemente per la loro
Giunone
, e questo giuramento era ritenuto come sacro. 217
74. Giunonie — Feste particolari celebrate in Roma in onore della dea
Giunone
. 2175. Giunonio — I pagani credevano che il dio G
il dio Giano Bifronte avesse introdotto in Italia il culto delle dea
Giunone
e perciò lo designavano col soprannome di Giunoni
sui piccoli fiumi. Le cronache raccontano, che Giuturna, informata da
Giunone
che Turno ed Enea avrebbero posto fine a la guerr
nimento, facesse appendere la pelle delle gorgoni, nel tempio sacro a
Giunone
, ove restò fino alla distruzione di Cartagine. Il
altri come figlie del Sole e di Egle ; altri di Giove e di Giove e di
Giunone
; ma l’opinione più generalmente adottata è che l
appellazione alla loro più alta dea : la stessa che i greci chiamano
Giunone
. 2211. Hafedà. — I popoli Aditi, e propriamente q
sorelle, Ifinoe e Lisippa, fossero un giorno entrate in un tempio di
Giunone
, ove ben lontane dal rimanere con quel devoto e c
ostrato un sacrilego disprezzo per la dea, proclamandosi più belle di
Giunone
stessa ; la quale, sdegnata contro le incaute gio
n Grecia e propriamente nella città di Elide, nel tempio consacrato a
Giunone
, fu per lunghi anni conservato il disco d’Ifito,
il sacro istituto. 2267. Ilizia. — Sorella di Ebe e figlia della dea
Giunone
. I pagani credevano che Ilizia, a somiglianza di
oponneso che dopo il tempo stabilito. 2269. Imbrasia. — Soprannome di
Giunone
, che a lei veniva da un flume chiamato Imbraso, c
ndo riferisce la tradizione alla quale egli si attiene, fra Nettuno e
Giunone
surse una contesa, pretendendo ognuna di queste d
fiumi, del paese e questi di comune accordo giudicarono in favore di
Giunone
. Nettuno sdegnato disseccò i tre fiumi. Inaco fu
diversamente codesta tradizione. Secondo il citato scrittore, la dea
Giunone
, non ancora placata dalla morte di Semele, perseg
entieri sottomarini a lei solo cogniti. Ma la implacabile vendetta di
Giunone
, non si tenne paga alle sventure sofferte dalla p
to la novella sembianza tutto l’incanto delle sue forme, per modo che
Giunone
stesso non potè fare a meno di ammirarla, e finge
ppartenesse ; e avendole Giove risposte che l’avea prodotta la terra,
Giunone
chiese al marito di donarle quella giovenca. Giov
narle quella giovenca. Giove suo malgrado condiscese alla inchiesta e
Giunone
la dette in custodia ad Argo, che secondo la favo
l suo nome. Giove intanto addolorato suile persecuzioni che la gelosa
Giunone
, faceva soffrire alla sventurata giovanetta, mand
a morte di lui, non diminuirono i mali della perseguitata, imperocchè
Giunone
vieppiù sdegnata contro di lei, le fece apparire
lasciò cadere sulla sabbia e pregò Giove che le concedesse il riposo.
Giunone
allora commossa dalle preghiere del marito, ridon
nture. Infatti, presso quasi tutti gliantichi scrittori, è detto che
Giunone
, per vendicare sull’odiata giovanetta la morte de
la durata delle sue pene e le mostri gli altri travagli che la gelosa
Giunone
le riserbava, e le dice finalmente che avrebbe fi
ioni dei più chiari scrittori dell’antichità, che Io, sacerdotessa di
Giunone
, fu amata da un re di Argo, per nome Api, il qual
o. Pausania e Vitruvio fanno menzione, il primo, di un tempio sacro a
Giunone
costruito in siffatta guisa, senza tetto nè porte
presentanti le diverse divinità. Nel famoso Ipetro, ove si adorava la
Giunone
di Samo, si ammiravano tre colossali statue del c
, che essi ritenevano come la messaggera degli dei, e segnatamente di
Giunone
, come Mercurio lo era di Giove. La favola la fa f
religiosa dei pagani attribuiva ad Iride la cura dell’appartamento di
Giunone
, quella di abbigliarla e di purificarla coi profu
unzia le mutazioni dell’ atmosfera, così il simbolo mitologico fa che
Giunone
, dea dell’aria, abbia Iride come messaggera della
imperocchè Issione acciecato dalla divina e risplendente bellezza di
Giunone
, moglie di Giove, ebbe l’incredibile tracotanza d
ncredibile tracotanza di dichiararle il suo amore. Sdegnata la severa
Giunone
contro tanta audacia, accusò Issione al consorte
sione, senza macchiare l’ immortale suo talamo. Sebbene a malincuore,
Giunone
accondiscese al volere di Giove e questi allora f
a ricchezza. 2357. Iuga. — Uno dei soprannomi più generalmente dati a
Giunone
come protettrice dei matrimonii — V. Giunone.
più generalmente dati a Giunone come protettrice dei matrimonii — V.
Giunone
. J 2358. Ja. — Fratello delle Jadi : egli m
Bacco, e che Giove, onde sottrarle all’odio persecutore della gelosa
Giunone
, le avesse trasportate nel cielo e poste fra le c
numento eroico. 2402. Lacedemonia. — Soprannome particolare della dea
Giunone
, come dea tutelare della città di Sparta. 2403. L
aliana, sorgeva, al dire di Tito Livio, un tempio consacrato alla dea
Giunone
, sotto questo soprannome, e che era famoso per i
nde comandò che venisse trasportata altrove. Ma nella notte seguente,
Giunone
apparsagli in sogno, gl’ impose di smettere dall’
. Lamia. — Una delle figliuole di Nettuno. Giove l’amò con passione e
Giunone
ne concepì tanta gelosia, che allorquando Lamia f
glia del fiume Almone. Narra la cronaca mitologica che essa palesò a
Giunone
la tresca amorosa che egli aveva con la ninfa Giu
re di due gemelli che furono Apollo e Diana. Narra la tradizione, che
Giunone
mossa da geloso furore, perseguitò instancabilmen
Però appena la divina prole di Giove ebbe veduta la luce del giorno,
Giunone
spinta sempre dalla sua gelosia, istrutta dell’in
o di tempo errato alla ventura, esposto sempre all’ira implacabile di
Giunone
, la bellissima amante di Giove giunse nella Licia
ella stessa annoverata fra le dee, ad onta dell’odio instancabile di
Giunone
. A ssunta fra le immortali, ebbe ben presto altar
discendente della stirpe di Cadmo. Egli fu vittima del geloso odio di
Giunone
, la quale perseguitò tutti i discendenti di Cadmo
tutti i discendenti di Cadmo. Leargo fu ucciso dal proprio padre, che
Giunone
aveva a tale scopo colpito di un accesso di furor
n Lettisternio, celebrato in onore di tre sole divinità, cioè, Giove,
Giunone
e Mercurio ; aggiungendo la particolarità che, in
o al banchetto del convito, era posto un solo letto, con la statua di
Giunone
, mentre quelle di Giove e di Mercurio, erano post
e in Grecia, ritenevano che la dea Libertà fosse figlia di Giove e di
Giunone
. Nel magnifico tempio che ella aveva in Roma, e c
rasformata in lupa, per sottrarsi più facilmente alle persecuzioni di
Giunone
. V. Latona. Da ciò Omero stesso dà ad Apollo il s
, e propriamente quella che ispirava il furore. Fu a questa Furia che
Giunone
ordinò di farsi accompagnare da Iride presso Erco
ina. — Soprannome col quale particolarmente i romani adoravano la dea
Giunone
come protettrice delle partorienti e dei neonati.
autori han fatto di Lucina una dea particolare, figlia di Giove e di
Giunone
, e madre di Cupido. Secondo Ovidio, la parola Luc
mbra essere lo stesso che Lucina, veniva similmente dato dai pagani a
Giunone
. Un’antica tradizione ripete, che le ceneri delle
ivi 980 Caronte o Carone » ivi 981 Caropx pag. ivi 982 Carro di
Giunone
» ivi 983 Cartagine » ivi 984 Cartaginesi » i
7 2171 Giuliani » ivi 2172 Giulio » ivi 2173 Giuna » ivi 2174
Giunone
» ivi 2173 (bis) Giunoni » 229 2174 (bis) Giu
cimento ; e avendo preso con ambe le mani l’uno e l’altro serpente da
Giunone
mandati, non si alterava punto nè poco in veder q
aciuta ad un toro, facendosi rinchiudere ia una vacca di legno. 44.
Giunone
. — Giove volendo punirla per aver cospirato contr
io della Mitologia. Ma diranno i nostri giovani lettori, se Giove,
Giunone
, e tanti altri non sono più Dei per noi : se la s
uali dodici soltanto erano ammessi nel consiglio celeste, cioè Giove,
Giunone
, Nettuno, Cerere, Mercurio, Minerva, Vesta, Apoll
a grotta Chiamata Dittèa nell’isola di Creta, ed ivi partorì Giove, e
Giunone
; affidò il primo alle Ninfe Ida, e Adrastèa dett
cerdoti vestiti a foggia di guerrieri ; ma bensì ritenne presso di se
Giunone
, poichè il trattato stabilito con Titano, riguard
are al suo benefattore sotto la denominazione di Giove Ammone (2).
Giunone
. Giunone era sorella, e moglie di Giove. Per tal
benefattore sotto la denominazione di Giove Ammone (2). Giunone.
Giunone
era sorella, e moglie di Giove. Per tale gli Dei
o non furono altrettanto felici. Giove per sua indole era incostante.
Giunone
sommamente gelosa : e sovente l’Olimpo era testim
lui fedeltà appiccò gli occhi del suddetto alla coda del suo pavone.
Giunone
fu detta pronuba, come colei che presedeva alle n
torpio, e mal fatto, e volle vendicarsene in una brillante occasione.
Giunone
aveva preso parte nella guerra degli Dei : Giove
e del castigo Vulcano volle essere il ministro. Egli sospese in aria
Giunone
per mezzo di due pietre di calamita colle incudin
darebbe in isposa Venere la più bella fralle Dee. Oltre di Argo aveva
Giunone
al suo servizio anche una messaggiera per nome Ir
Taumante, e di Elettra, e sorella delle Arpìe. Ella era assai cara a
Giunone
, perchè i suoi annunzj erano sempre lieti, e perc
erano sempre lieti, e perciò fu convertita dalla Dea in Arco celeste.
Giunone
è rappresentata riccamente vestita, assisa sopra
o, che dopo qualche tempo diede alla luce Arcade. Furono a notizia di
Giunone
i nuovi intrighi del suo sposo, e Callisto pagò i
i intrighi del suo sposo, e Callisto pagò il fio del reato di Giove :
Giunone
implacabile trasformò in orsa questa Ninfa sventu
dormire per sempre nell’inferno, per avere osato di pretendere sopra
Giunone
. Ma Diana, che sotto il nome di Ecate aveva una g
giudicata la più bella fra le Dee, ed a lei in concorso di Pallade, e
Giunone
, fu dato da Paride il pomo di oro, che la Discord
sia cintura, che aveva la proprietà di darle sempre nuove attrattive.
Giunone
una volta la chiese in prestito per comparir più
he in lingua loro chiamano Marte Ares lo dicono figlio di Giove, e di
Giunone
. Marte è rappresentato armato da capo a piedi, av
gliuolo di Giove, e di Semele nata da Cadmo2. Ella ad insinuazione di
Giunone
, che le comparve sotto l’aspetto di Beroe sua nut
, che girava di continuo. Egli aveva osato di aspirare al possesso di
Giunone
. Giove per assicurarsi del suo delitto, gli avea
orchè brutto, era pertanto figliuolo di Venere, e fratello di Cupido.
Giunone
che per effetto di rivalità odiava Venere, mercè
dalle disgrazie si ritirò nell’Illiria perseguitato dalla gelosia di
Giunone
, e finalmente dagli Dei fu cangiato in serpente.
i al viaggio, e degli ostacoli che sormontarono mercè l’assistenza di
Giunone
, e di Minerva. Il viaggio però era il minore de’
o stesso Ercole : e Giasone ci avrebbe perduta la vita, se Minerva, e
Giunone
non avessero ispirato amichevoli sentimenti per G
he il bambino, che doveva nascere, sarebbe divenuto un Eroe, irritata
Giunone
spiegò un odio implacabile contro di Ercole, dett
valore, e preludj de’ travagli, che gli aveva riserbati lo sdegno di
Giunone
, che noi in un fiato accenneremo. Il primo tratto
amoso indovino, che per sette anni fu donna. Suscitatasi fra Giove, e
Giunone
la quistione sugli attributi de’ due sessi, fu ch
sessi, fu chiamato Tiresia, che decise a favor di Giove, e contro di
Giunone
. Spiacque alla Dea una tale decisione, e per vend
sogna ripeterla, al dir de’ poeti, dal Cielo. Giove sempre infedele a
Giunone
sentiva una forte inclinazione per Teti figliuola
ala del festino, col motto alla più bella. Ecco sorgere una briga fra
Giunone
, Minerva, e Venere. Da Giove fu eretto in giudice
nato pastore. Ciascuna di esse procurò di corrompere il di lui cuore.
Giunone
gli promose degli onori : Minerva la saggezza : V
ella donna ch’ esistesse. La lite fu decisa a favore di quest’ultima.
Giunone
, le Minerva giurarono di vendicarsene, e mantenne
Ulisse lo distolse. Mentre Giove dal Monte Ida proteggeva i Trojani,
Giunone
per l’opposto implacabile cercava tutt’i mezzi, c
amento per arte di sua moglie, la rimproverò fortemente : ma riuscì a
Giunone
di placarlo prima di partire. Vedendo Giove il bi
o pietoso, saggio, e valoroso. Seguiamolo pertanto. Era memore ancora
Giunone
del giudizio di Paride, e voleva perseguitare gli
inclinazione ad Anna sua germana, che la consiglia a farlo suo sposo.
Giunone
per impedire il corso dei destini a favore di Ene
mendo d’incontrare nuovi pericoli, ad insinuazione d’Iride inviata da
Giunone
sotto l’aspetto di una vecchia, appiccarono il fu
glie, che teneramente lo amava, stavalo attendendo con impazienza, ma
Giunone
in sogno le fece intendere la disgrazia di suo ma
el mondo fisico. Vulcano, a modo di esempio, vien preso per il fuoco,
Giunone
per l’aria, Nettuno per l’acqua, e cet. 1. Omero
primo figlio del Cielo, il secondo del Nilo, ed il terzo di Giove, e
Giunone
. Quest’ultimo abitava le isole Vulcanie. 1. Quan
attaglie fu secondo Omero, e tutt’i poeti Greci figlio di Giove, e di
Giunone
. Non è che appresso de’ Latini che si legge quest
iunone. Non è che appresso de’ Latini che si legge questo dispetto di
Giunone
di voler concepir Marte senza di Giove. 1. Il Di
attaglie fu secondo Omero, e tutt’i poeti Greci figlio di Giove, e di
Giunone
. Non è che appresso de’ Latini che si legge quest
iunone. Non è che appresso de’ Latini che si legge questo dispetto di
Giunone
di voler concepir Marte senza di Giove. 1. Mart
èo re di Etiopia, e di Cassiope che si vantava di essere più bella di
Giunone
. La Dea per punirla di tale vanità, volle vendica
Siringa, si trova fra le baccia le canne — Issione preso di amore per
Giunone
, dea de’matrimonii solenni, stringe in vece al se
elto Paride per giudice, onde a quale delle dee si dovesse dare, se a
Giunone
, a Minerva od a Venere, ei donollo a Venere, che
redeva esser composte le sostanze delle cose ; altri lo animano, come
Giunone
, cioè l’aria, l’etere, le biade ; Diana, la cacci
o, o di quanti elementi a loro piace ; or ne cede parte a sua sorella
Giunone
, ed a’suoi fratelli ; or si vuole esser l’etere,
uoi fratelli ; or si vuole esser l’etere, oude dall’atto abbracciasse
Giunone
, ch’è l’aere sparso di sotto ; or ana all’aere è
terra come sua consorte. Egli stesso nell’etere è Giove, nell’aere è
Giunone
; nel mare è Nettuno ; e nelle parti inferiori de
poi dimandando, perchè l’anno andasse consacrato a Giove, e i mesi a
Giunone
, prende Giove per il Sole, e Giunone per la Luna
e consacrato a Giove, e i mesi a Giunone, prende Giove per il Sole, e
Giunone
per la Luna ; poichè il sole con il suo corso app
creder si deve esser il Sole immagine di Giove, e la Luna immagine di
Giunone
, ma lo stesso Sole nella sua materia essere Giove
le nella sua materia essere Giove, e la stessa Luna nella sua materia
Giunone
, onde ella porta questo nome a iuvenescendo dall’
giovanetta Io, trasmutata da Giove in vacca, onde trarla al furore di
Giunone
: è questo un mito, con cui si voleva dare un’emb
s’interpetra Vulcano, e perciò questo Dio si vuole nato da Giove e da
Giunone
, intendendosi con l’uno non altro che l’etere, co
dosi con l’uno non altro che l’etere, con altra l’aria ; o dalla sola
Giunone
, chè il fuoco e le fiamme si alimentano con Paria
la destra dell’altitonante Giove. Capitolo III. Sommario — 33.
Giunone
attribuzioni di questa Diva tratte da un’inno di
o — da’concetti di Orfeo traluce un’allegoria, onde si scopre essere
Giunone
non altro che l’aria, ragioni. 34. Etimologia del
re Giunone non altro che l’aria, ragioni. 34. Etimologia della parola
Giunone
tolta da Tullio — interpetrazione de’miti di Giu
ia della parola Giunone tolta da Tullio — interpetrazione de’miti di
Giunone
dell’autore della Scienza Nuova. 33. Cerere — Eti
enza sfuggirne veruno, io vi trovo un’allegoria, cui sotto il nome di
Giunone
si intese dagli antichi l’aria portando seco tutt
’aria, dice Tullio(1), posta tra il cielo ed il mare porta il nome di
Giunone
, consorte e sorella di Giove, il quale del pari h
iglianza e stretta unione per la vicinanza che è tra Giove l’etere, e
Giunone
l’aria. Platone poi, come dicemmo de’miti di Giov
ne l’aria. Platone poi, come dicemmo de’miti di Giove, la vuole detta
Giunone
a invenescendo, dallo ingiovanirsi, alludendo all
di un carro da pavoni. 34. Tullio traendo la etimologia della parola
Giunone
, la vuole così detta a invando (1), o perchè cons
trimonii solenni il secondo de’divini caratteri dopo quello di Giove,
Giunone
seconda divinità delle genti, dette maggiori : la
ti essi eroi, perchè nascevano da nozze solenni, delle quali era nume
Giunone
, e perciò generati con amor nobile, che tanto ερο
amoli, i quali vi erano come schiavi…. E quel geroglifico o favola di
Giunone
appiccata in aria con una fune al collo, con le m
n aria per gli auspicii, che abbisognavano alle nozze solenni. onde a
Giunone
fu data ministra l’Iride, ed asseguato il pavone,
a e Fenna, si volevano figlie di Giove e di Eurinome, o di Giove e di
Giunone
, o di Bacco e Venere, o in fine del Sole e di Egl
55. Ercole — Egli è così detto dal greco Ερακλεης, che deriva da ερα
Giunone
, ossia l’aria, e κλεος gloria, come si dicesse un
ultimo senso si denominavano anche Paredri. I nomi loro erano Giove,
Giunone
, Vesta, Minerva, Cerere, Diana, Venere, Marte, Me
, i quali incontrarono la trista sorte, si numerano Nettuno, Plutone,
Giunone
, e Cerere. Non altrimenti era per accadere anche
gli altri si attribuiscono, è il figlio di Giove e di Semele (a) (1).
Giunone
, gelosa dell’affetto, che Giove dimostrava per Se
h’ei si lasciasse vedere da lei, com’era solito a comparire dinanzi a
Giunone
. Piacque all’incauta Semele il maligno suggerimen
eidi (d), o Nisiadi (e), le quali, per sottrarlo alle persecuzioni di
Giunone
, lo nascosero ne’ loro antri, e lo alimentarono d
prese questo viaggio per sottrarsi all’ odio, con cui lo perseguitava
Giunone
. Egli radunò moltitudine d’uomini e di donne, e s
Per questa ragione Bacco fu denominato Tauricorno(m). Giuonone
Giunone
era figliuola di Saturno e di Cibele (a). Variano
onte del cuculo (a). Per la medesima ragione gli Argivi nel tempio di
Giunone
posero la di lei statua sopra un trono collo scet
con un cuculo sopra di quello (b). Quando si celebrarono le nozze di
Giunone
con Giove, Mercurio v’invitò tutti gli Dei, tutti
gior parte di quelli, che assistettero alle anzidette nozze, fecero a
Giunone
dei doni ; e che l’ Esperidi(1) le presentarono d
rodotte (d). Ferecide, citato dallo Scoliaste d’ Apollonio, dice, che
Giunone
diede que’pomi a Giove per dote. Giunone non viss
aste d’ Apollonio, dice, che Giunone diede que’pomi a Giove per dote.
Giunone
non visse troppo in buona armonia con Giove, e un
oddisfatti, perchè gli promisero Venere in moglie. Il motivo, per cui
Giunone
non visse quasi mai in pace col marito, fu la gel
ezza era amata da Giove, che la rendette madre della Sibilla Erofile.
Giunone
tale dispiacere no sentiva, che nun lasciavale pa
iuno si accorgesse, che un Nume stava conversando con una mortale(3).
Giunone
, sollecita sempre di Giove, lo andò cercando, nè
in gradde conflitto con se medesimo, ma finalmente cedette l’animale.
Giunone
lo diede in custodia ad Argo, figlio di Arestore,
uccello a cui si diede il nonte di Sparviero (a) (5). Se ne afflisse
Giunone
, e raccolti ad uno ad uno gli occh di’ Argo, ne f
che dal nome di lei fu detto Jonio (a). I Poeti Greci pretendono, che
Giunone
abbia mandato a molestare Io un insetto, detto da
raglia i greggi (b). Tutti convengono nell’ asserire, che Giove placò
Giunone
, restituì ad Io la priniera figura, e la rendette
retidi preferirono la casa el loro padre alle ricchezze de Itempio di
Giunone
, overo, come vuole Igino, la loro bellezza a quel
, overo, come vuole Igino, la loro bellezza a quella ella stessa Dea.
Giunone
talmente agitò il loro pirito, che tutte due cred
altra partè del suo Regno, e Lisippe a sue fratello, Biante (b) (11).
Giunone
cangiò Antigone in Cicognà per punirla di essersi
no due sposi felici, ma da che si vantarono di amarsi piucchò Giove e
Giunone
, questa Dea mandò tra loro la Dea Eride. Stava al
la componevano (a) (12). Ferecide, citato da Apollodoro (b), dice che
Giunone
fece perire Sida, perchè anche questa erasi milla
onde Eratelia secondo tale etimologia significava sacrifizio fatto a
Giunone
, preside delle nozze (b). Anche il nome di Gameli
sciorte il cingolo alla sposa(d) (18). Molti altri nomi si diedero a
Giunone
, tra’quali i principali sono Regina, Era, Citeron
Lanuvia, Tropea, Conservatrice, Natale, Aerea, ed Argolica o Argiva.
Giunone
per essersi sposata a Giove fu denominata Regina,
ea, figlia del re Asopo, cui Giove voleva sposare. Così si eseguì ; e
Giunone
, come ne intese la nuova, corse tosto a Platea, s
. Là s’immolavano quattordici tori a Giove, e altrottante giovenche a
Giunone
. Chiunque interveniva a tale solennità, portava a
Consoli, prima di assumere la loro carica, v’ andassero ad offerire a
Giunone
un sacrifizio (d). Si chiamò Iperchiria dal tempi
dò a Samo ; e credendosi debitrice del felice esito della sua’ fuga a
Giunone
, si fece a custodime il tempio. Gli Argivi promis
la guetra degli Arunci i Romani furono minacciati di grande terremoto
Giunone
li avvertì, che per allontanarlo conveniva fare u
he sostenevano contro Pirro e i Tarrentini. Ricorsero supplichevoli a
Giunone
, colla quale rispose loro, che se avessero combat
i quali v’ accorsero, e fecero strage de’ nemici. Il Senato riconobbe
Giunone
, come autrice del fatto sì felicemente riuscito,
dava la caccia nelle pianure della Tessaglia, una ne venne salvasa da
Giunone
(c). Derivò a Giunone il nome di Natale dall’esie
ianure della Tessaglia, una ne venne salvasa da Giunone (c). Derivò a
Giunone
il nome di Natale dall’esiere onorata da ognuno n
Gìove con sacrifizj e offerte. Presentarono queste un bacino d’oro a
Giunone
sull’Aventino. Indi i Decemviti stabilirono un gi
i Roma, ove le predette giovani ballarono, continuò sino al tempio di
Giunone
. Le vittime furono scannate da’ Decemviri, e le i
a’ Decemviri, e le immagini di cipresso vennero collocate nel tempio.
Giunone
nella Laconia dava i suoi Oracoli da uno stagno,
immergevano, ciò era di buon augurio ; se altrimenti, di cattivo (a).
Giunone
fu altresì onorata in Olimpia e in Cartagine. Si
vano della loro bellezza, e la più avvenente riportava una palma (c).
Giunone
dipingesi anche sopra un carro, tirato da Pavoni
Eresidi. La prima, rigettata, come vedemmo, da Giove, fu stabilita da
Giunone
ad attaccare i cavalli al suo carro (d). L’Eresid
ro (c) di Saturno, e secondo Apollodoro (d) del Titano Ceo e di Febe.
Giunone
sdegnata, perchè Giove amava la madre di questo N
izio, Giove la nascose sotterra per sottrarla alle furiose gelosie di
Giunone
. Morì la madre, e nacque il bambino fin d’ allora
nutrirlo ; e quindi fu creduto di lei figliuolo(e). Igino narra, che
Giunone
, gelosa dell’amore, che Giove avea per Latona, co
ni fu trasformata in quell’animale per sottrarla alle persecuzioni di
Giunone
, sì perchè Apollo, come Dio de’Pastori, voleva, c
tri vogliono, che abbia incontrato tale castigo, perchè erasi unito a
Giunone
per mettere in ceppi Giove(e). Incontratosi in Ap
Argivi, i quali avevano giudicato, che il paese d’Argo appartenesse a
Giunone
, mentre lo pretendeva egli, inondò la maggior par
la maggior parte del loro paese. Il Nume finalmente alle preghiere di
Giunone
ne sospese il castigo, e quegli abitanti fabbrica
condo Esiodo (a) e quasi tutti i Poeti Greci era figlio di Giove e di
Giunone
. Ovidio poi, seguito da altri Poeti Latini, così
dio poi, seguito da altri Poeti Latini, così lo fa nascere dalla sola
Giunone
: turbata questa Dea, perchè Giove avea fatto usc
ore, toccando il quale, ella avrebbe tosto ottenuto ciò, che bramava.
Giunone
ne fece l’esperienza, e diede alla luce Marte (b)
icende. Ei volle opporsi agli Aloidi, che tentavano di rapire le Dee,
Giunone
e Diana. Coloro lo fecero prigioniero, e per varj
e armate (b). Vulcano. VUlcano secondo alruni era figliuolo di
Giunone
e di Giove(a). Cicerone riconobbe quattro Vulcani
elo, l’altro del Nilo, il terzo di Menalio, e il quarto di Giove e di
Giunone
(b). La maggior parte però de’ Teogonisti vogliono
r parte però de’ Teogonisti vogliono, che Vulcano sia nato dalla sola
Giunone
(c) ; e però gli diedero il soprannome di Apator,
ia senza padre (d). Comparve sino dal suo nascere deforme. Per lo che
Giunone
secondo Omero, vergognatasi d’averlo dato alla lu
dal Cielo nell’ Isola di Lenno, perchè egli volle prestare soccorso a
Giunone
, mentr’ ella trovavasi sospesa alla volta dell’ O
e opere di Vulcano fu una sedia d’oro, la quale egli spedì in Cielo a
Giunone
per vendicarsi del disprezzo, ch’ella gli aveva d
acque. Lara, o’ Laranda, o Larunda, figlia del fiume Almone, palesò a
Giunone
e a Giuturna la di lui volontà. Giove se ne sde g
ppena gli arrivava alla eintura(g). Omeco riguardo a Tifone dice, che
Giunone
sdegnata, perchè Giove, come vedremo, avea posta
una pietra. (23). Ebe al dire di Apollodoro fu figlia di Giove e di
Giunone
(d) ; ma secondo i Poeti Latini Giunone sola la c
tò il predetto bambino nell’Olimpo, e che i Titani per eccitamento di
Giunone
lo fecero in pezzi (f). (33). La madre d’Arcade
ndette madre d’Arcade, Diana non volle più averla tralle sue Ninfe, e
Giunone
la trasformò in orsa. Il di lei figliuolo, andato
, moglie di Romolo, la quale dopo la morte di suo marito era stata da
Giunone
trasferita in Cielo (a). La medesima si chiamò an
presso il fiume Simeto pregò la Terra, che la ingojasse per celarla a
Giunone
, di cui ne temeva il furore. Ne fu esaudita ; ma
g). Finalmente Apollodoro dice, che Giova, volendo Semele occultare a
Giunone
li nascita di Bacco, cangiò il bambino in caprett
di, e vennero da Giove trasportate in Cielo, per sottrarle all’ira di
Giunone
, e alla crudeltà di Licurgo, re della Tracia(g).
te riuscirvi (d). Altri pretendono che Ilitia fosse Diana (e) ; altri
Giunone
medesima (f). Ilitia avea in Roma un tempio, dove
e Diction. Mythol. (f). Id. Ibid. (24). Parlando del tempio, che
Giunone
aveva in Argo, ci si risveglia alla memoria la sp
si addormentarono nello stesso tempio, nè più si svegliarono, poichè
Giunone
avea loro mandata la morte, come la maggior felic
e a Cleobi nel tempio di Delfo (f). (25). Criseide, sacerdotessa di
Giunone
, per negligenza lasciò ardere il tempio della sua
Hofman. Lex. Univ. (26). Era dovere d’Iride il preparare il letto a
Giunone
(a) ; il purificarla con acque di celeste rugiada
mindide dagli uomini, e Calcide dagli Dei, allorchè alle preghiere di
Giunone
egli addormentò sul monte Ida Giove, che stava tr
essere riconosciuto sotto il nome di Giove, e l’altra setto quello di
Giunone
. Il Padre poi de’ Numi li cangiò in due montagne,
ammise alla sua mensa cogli altri Dei. Issione prese allora ad amare
Giunone
. Costei ne avvertì Giove, il quale, per accertars
ddero tosto trasformati in rane brutte e schifose. Malgrado l’odio di
Giunone
, Latona fu venerata come Dea. Ebbe un tempio in A
inerva. Questa Dea, suonando il flauto alla presenza degli Dei, fu da
Giunone
e da Venere avvertita, che il suono di quello str
ella Ninfa, Sida, la quale, come abbiamo riferito, fu fatta morire da
Giunone
, perchè erasì vantata di essere più bella di Ici
or. l. 1. (7). Priapo nacque bruttissimo per un incantesimo fatto da
Giunone
, la quale oltremodo odiava Venere. Questa, veggen
uro dell’accaduto, ne sospirava il ritorno, e chiedeva spezialmente a
Giunone
, che potesse rivederlo sano e salvo. La Dea, cui
cui fu prezzo il vello d’oro conquistato da Giasone, che, soccorso da
Giunone
, dal coraggio e più dall’amore, vinse tanti peric
, e n’ebbe prole troppo chiara e potente in suo danno: Vesta, Cerere,
Giunone
, Plutone, Nettuno e Giove. Avea l’accorto vecchio
Olimpio fu eretto da Ercole Ideo in faccia al Pelopio ed al tempio di
Giunone
. Questo, secondo il mentovato scrittore, era dell
e. Altari di consimil materia sorgevano nel tempio stesso d’Olimpia a
Giunone
e alla Terra. Miracolo del mondo era l’ara format
sulle navi a cercar merci ed oro profondendo la vita. Sacrificavano a
Giunone
una giovenca colle corna dorate quei felici, che
sacrifizj statuiti avevano luogo in tutti i mesi. Quelli di Giano, di
Giunone
, di Esculapio nel gennaio, di Nettuno e degli Dei
vide questi informi sassi in Fera città dell’Arcadia. Altro non fu la
Giunone
di Tespi, la Diana d’Icaro: colonne erano il Giov
vasi la statua della Fortuna, dal di cui seno beato suggeva Giove con
Giunone
il primo alimento; e ninna certamente gli antichi
di Giove che vestì mille sembianze per deludere il geloso ingegno di
Giunone
, e macchiando i talami de’mortali, gl’illustrò co
re lo prese della sorella; nè la reverenza del sangue comune protesse
Giunone
delusa. Il pudore vietavagli di manifestare i vot
voglia il cielo oscura e rasserena, coperse la terra di unica nuvola:
Giunone
si rifuggì sull’accennato colle, dove, simulando
i tre. Nella base di questa macchina Fidia avea scolpito da una parte
Giunone
, Giove e le Grazie; dall’altra il Sole che guidav
rar, con un muggito, Che veramente parca che piangesse. Parca che con
Giunone
e col marito De’ suoi strani accidenti si dolesse
ornavano il trono del Giove di Fidia in Olimpia, e vedonsi in mano di
Giunone
in una rara medaglia mezzana, di Faustina giunior
ata la morte al tradimento. Properzio , Elegie. Lezione decima.
Giunone
. Argo e Samo gareggiarono per l’onore di esser
a. Giunone. Argo e Samo gareggiarono per l’onore di esser patria a
Giunone
, regina degli Dei, consorte e sorella del Tonante
lie dell’Oceano; e questa opinione si avvicina a quella di Omero, ove
Giunone
andando a visitare Teti, l’Oceano dice che nelle
di Giove rassomiglia. È inutile il ripetervi a quale inganno dovesse
Giunone
il divenir moglie del proprio fratello: aggiunger
agione perenne di lacrime al genere umano. Gran scusa alla collera di
Giunone
erano i continui furti di Giove; i quali sempre i
tà all’inimicizia famosa. Favoleggiarono gli antichi che lo sdegno di
Giunone
andasse tant’ oltre che fuggitasi nella Eubea, no
tesso la fama delle sue nozze con Platea figlia di Asopo. Prestò lede
Giunone
alla falsa novella: accecata dal furore corse al
ad ambire la gloria dei piedi veloci negli stadii minori. Sacra era a
Giunone
la vacca, perchè quando la paura dei giganti cost
le prime perchè dell’aria (che reputavasi dagli antichi lo stesso che
Giunone
) sentono il più piccolo cangiamento: il secondo,
oi quali custodiva la misera Io. Una delle più grandi disavventure di
Giunone
fu l’essere sospesa alla volta dell’etere dal pre
i aiutarono il dio, cui l’infermo piede i passi ritardava. Ancelle di
Giunone
furono quattordici ninfe, ma prevalevasi sopra tu
atale indugio alla morte cercata. Eccovi esposto quello che intorno a
Giunone
immaginato fa dai poeti e dai teologi, dai quali
gli attributi ed i nomi. I più comuni avrete nella descrizione della
Giunone
del Museo Pio Clementino. Degli altri, favellerem
sità dell’abito e della positura ce la fan riconoscere facilmente per
Giunone
, così ci resta molto più sensibile la perdita del
a grazia dei contorni, la bellezza e la maestà de’ grandi occhi, onde
Giunone
fu appellata βοωπις, occhi di bue, l’eleganza e l
ade, Canto XIV, v. 267 e segg. Lezione decimaprima. Dei cognomi di
Giunone
. Moltiplici, quasi al pari di quelli di Giove,
li ufficii, la fantasia dei poeti, l’ambizione delle nazioni impose a
Giunone
. Lo scopo della presente Lezione è di parlare de’
nsorte del Tonante. Insigne nella storia delle arti è il tempio che a
Giunone
, sotto lo stesso nome, sorgeva in Ardea, perchè a
onservarsi il fato dell’impero romano. Tutte le Calende erano sacre a
Giunone
; onde ancora fu detta Calendare, e il pontefice m
tra. Simile effìgie, nata dalla stessa mano famosa, era nel tempio di
Giunone
detta Prosimna dal nome di una sua nutrice. Giuno
descrizione che Visconti nel Museo Pio Clementino dà di due statue di
Giunone
velata, e di Giunone lattante. Udirete, ch’egli p
nti nel Museo Pio Clementino dà di due statue di Giunone velata, e di
Giunone
lattante. Udirete, ch’egli porta opinione che il
a non è Ercole, come reputavano, ma Marte t il quale come nascesse da
Giunone
fa Ovidio nei Fasti narrare a Flora custode dei g
che per vostra utilità, seguendo il mio costume, ho ardito tradurre.
Giunone
velata. « La statua di Giunone velata, disotterra
o il mio costume, ho ardito tradurre. Giunone velata. « La statua di
Giunone
velata, disotterrata presso Castel di Guido, sito
Questo simbolo, il velo e il diadema la caratterizzano abbastanza per
Giunone
, che velata appunto s’incontra e colla patera nel
ntra e colla patera nelle antiche medaglie, che portano l’epigrafe di
Giunone
regina. E velata era la sua statua che sul Campid
mbolo; l’altro crede additarsi col velo che le ricchezze, delle quali
Giunone
è arbitra, si tengono studiosamente celate. « Que
n sùburbano imperiale, nel quale fu educato e morì- Antonino Pio. »
Giunone
lattante. « Singolare è pel soggetto questa statu
io. » Giunone lattante. « Singolare è pel soggetto questa statua di
Giunone
lattante. Ma quanto siamo certi che la dea sia ap
pubblicato questo curioso simulacro, l’ha creduto Ercole bambino, cui
Giunone
porsela mammella, o ingannata da Giove, come cred
nque però si faccia negli antichi epigrammi menzione di un’effigie di
Giunone
in simile atto, non avendo il bambino nessun segn
esso esclude la prima, non esiterei di scegliere Marte tra i figli di
Giunone
per supporlo il bambino rappresentato nel nostro
mea madre di Alessandro Severo, una ve ne ha, nella quale è effigiata
Giunone
sedente con un fiore nella destra, e un putto in
la destra della dea n’è un’altra prova. Sappiamo da Ovidio che offesa
Giunone
per non aver avuta parte nel natale di Pallade, v
prole fu Marte, il fiore, secondo Servio, era di gramigna. Ora se la
Giunone
nella medaglia di Mammea ha in braccio Marte bamb
iosa generazione del dio della guerra. Mi resta solo ad osservare che
Giunone
ebbe ancora il titolo di Natalis, ed allora è lo
ennata opinione, vogliono che alla ninfa Apno fosse commessa, altri a
Giunone
. Sapendo che l’ infanzia dei potenti fu sempre mi
tra Teti, Melite, Panopea, le Nisee, Spio, Cimodoce e Talia. E quando
Giunone
ai fati d’Enea oppose l’ira dei venti, che prima
ra d’immolargli un toro. Inondatore, Prosclistio, perchè, adirato con
Giunone
, inondò un campo argivo; dove poi, come Pausania
avarono il tenero corpo. Alcuni dicono che Mercurio, e non Ercole, da
Giunone
ingannata suggesse il latte, che a parte del ciel
se: - — Ah se le dee mi partorissero tali figli, poco curerei Tire di
Giunone
gelosa. Abbiti, figliuola, quello che dimandi; av
Una fiigoita sul fiume Celadone ricevè il masso Cerineo per voler di
Giunone
, acciocché fosse d’Ercole l’ultima impresa. « Tu,
senza fine sopra lui tutti gli Dei, e specialmente la stessa suocera
Giunone
quando ti prende di sul cocchio un toro assai gra
e recano loro il trifoglio facile a nascere, che mietono dai prati di
Giunone
, e che pascon i destrieri di Giove. Tu vai, diva,
steriori. La sua figura è più svelta, ed ha membra più pieghevoli che
Giunone
e Pallade; cosicché Diana mutilata si riconoscere
ulacro di lei nel Museo Capitolino. Pallade è stata rappresentata con
Giunone
, allato del trono di Giove, in piedi. La sua figu
he suona lo stesso. Ha gli occhi meglio tondeggianti e meno aperti di
Giunone
; non solleva la testa orgogliosa, ed ha modesto l
me la spuma che è nei crini. Pallade, avendola veduta, così parlò con
Giunone
: E giusto cedere a Venere nella bellezza. — Dices
trova sopra alcun monumento. La Venere celeste porta il diadema come
Giunone
, e questo attributo la distingue da Venere Afrodi
egli occhi proprii di Venere vi fa conoscere questa dea piuttosto che
Giunone
, della quale gli occhi avevano un’ aria di maestà
ma (ciò vi avvertii io pure di sopra) simile a quello eh’ è proprio a
Giunone
. Porta pure questo diadema Venere vittrice, di cu
ei balsami non convengono alla dea delle selve giacché nè Pallade, nè
Giunone
stessa, quantunque nè guerriera, nè cacciatrice,
e succede il poco avventurato marito Vulcano, che, secondo Esiodo, di
Giunone
e di Giove fu figlio, come ad altri piace, deve i
ive all’aver Vulcano tentato sciogliere le incudini, con le quali era
Giunone
legata, come la più litigiosa delle divinità, che
he narrano che il nume, memore dell’ingiuria, mandò una sedia d’oro a
Giunone
con alcuni lacci nascosi, che legarono tosto la d
tesima. Marte. La maravigliosa maniera nella quale nacque Marte da
Giunone
col mezzo d’ un fiore indicatole dalla moglie di
fisrura di Cerere fra due alberi carichi di frutta. Si vede a destra
Giunone
dea delle nuvole, che sparge la pioggia sulla ter
a due serpenti. Cerere è rappresentata sulle medaglie di Palermo come
Giunone
, cioè col capo coperto da una parte della sua ves
ecciato fra le spighe e le foglie un diadema elevato alla marniera di
Giunone
, coperto in parte dai capelli che ha giudiziosame
, così di altre ragioni si servissero per una Venere, d’altre per una
Giunone
, o per una Minerva. Quindi osservando nella figur
mpo Rario, ed era sacrilegio il gettare niente fuora. Il sacerdote di
Giunone
non poteva gustare di veruna cosa, e quando si so
il tempio della dea, come quello di Cerere quando era la festività di
Giunone
. Nel quarto giorno vi era la processione del cala
ntinuamente vigilanti. In altro luogo dell’Iliade il Sonno risponde a
Giunone
ch’egli non avrebbe addormentato Giove, perchè, a
lcuni fra loro presso lui educati, come Omero attesta relativamente a
Giunone
. Fu credenza degli antichi che avesse il capo di
dei più fra i Mitologi la fa madre dei primi fra gli Dei, come Giove,
Giunone
, Nettuno, Plutone ed altri, ch’ella generò da Sat
chissime divinità asiatiche, come del Giove Labradeo di Milaso, della
Giunone
di Samo, della Nemesi di Smirne, delle Diane di P
e Ore. Il dio del Tempo ritornò presso Armonia, e Giove al palazzo di
Giunone
. Non ostante l’Amore, quel nume accorto, che non
to l’Invidia sotto le forme di Marte le suscita per nemiche Minerva e
Giunone
. Ella rammenta a quest’ ultima le infedeltà del s
osa dei destini di Semele, che la chiamavano al cielo col suo fiolio.
Giunone
medita nell’istante uno stratagemma per vendicars
che se n’ è esiliato. La dea della Furberia, ingannata ella stessa da
Giunone
, le accorda la dimanda. Armata di questo cinto, G
lla stessa da Giunone, le accorda la dimanda. Armata di questo cinto,
Giunone
va nelle stanze di Semele nelle sembianze della v
o distinto della sua tenerezza. Ella vuole che si mostri a lei come a
Giunone
quando con essa il letto divide. Io non vi ho anc
. Voi vedete dalla sciagura di Semele quanto fosse terribile l’ira di
Giunone
. Il caso di Atamante e d’ Ino che ho tradotto da
, chiamate Ambrosia, Eudora, Coronide, Pesile, Pito, Poliso, e Tiona.
Giunone
avendole rese furiose, Mercurio fu obbligato di l
iuola di Cadmo e sorella di Semele, dea marina, madre di Palemone. Ma
Giunone
avendo minacciata della sua collera questa nuova
pia, e di Cassiopea che aveva avuto r ardire di credersi più bella di
Giunone
. Nettuno per vendicar la sorella mandò un mostro
uesto principe avea per padre Dria, la querce, ed era re dell’Arabia.
Giunone
invia Iride verso questo principe per irritarlo c
isparmia che il solo Turco, perchè sia testimonio della sua vittoria.
Giunone
sempre nemica dello dio invita l’Idaspe a dichiar
vergognandosi del riposo in cui languiva, si duole degli ostacoli che
Giunone
ai suoi trionfi frappone. Ati l’amante di Cibele,
llade, Apollo, Vulcano, Minerva secondano i voti di Giove, mentre che
Giunone
riunisce contro Bacco Marte, l’Idaspe e la gelosa
Ciclopi, e i Coribanti, Damnaneo, Ocitoo e Acmone educatori di Bacco.
Giunone
avvertita della disfatta degrindiani viene per ri
orreo, Alcimachia ed altre Menadi, che hanno i nomi coll’Iadi comune.
Giunone
sostiene Deriade, e terribile lo rende agli occhi
Melanione il nero, che nascoso sopra un albero avea molti uccisi. Ma
Giunone
sempre costante nel suo odio contro Bacco cerca n
Proserpina persuasa acconsente alla sua domanda, e le concede Megera.
Giunone
parte con lei, fa tre passi, e al quarto arriva s
indiana. La tremenda s’irrita delle fortune di Bacco più della stessa
Giunone
, che a lei si rivolge con un sorriso disdegnoso e
lia della figura di serpente, e prende quella di gufo, aspettando che
Giunone
le annunzi il sonno di Giove, secondo gli avverti
olla sua quiete gli occhi del re degli Dei, onde servire al furore di
Giunone
. Lo dio del Sonno obbedisce, ed Iride va nell’Oli
edisce, ed Iride va nell’Olimpo a render conto della sua imbasciata a
Giunone
, che prepara altri artifizi per sedurre Giove. Va
ederle il suo cinto: questa vedendola afflitta ne domanda la ragione:
Giunone
le espone i suoi timori sulle conseguenze dell’af
za porterà fra gli Dei, e l’esiglio al quale sarà condannata. Datemi,
Giunone
dice, questo cinto potente, onde io prevenga ques
ortali è dal sonno dell’amore domato. Venere aderisce alle dimando di
Giunone
, che tosto dirige il suo volo verso l’Olimpo, ove
o animale fece Giove per salvarlo, quando era infante, dalla madrigna
Giunone
. Non solo l’alloro, ma ancora la querce e la smil
i quello che asserito gli veniva, diede ad una nuvola le sembianze di
Giunone
. Strinse il credulo adultero fra le sue braccia l
el mare, giusta il costume greco non disdice la nudità; se finalmente
Giunone
dea delle Nozze, che ad onta dell’antica gelosia
no ; e dodici di essi componevano il consiglio celeste, cioè : Giove,
Giunone
, Nettuno, Cerere, Mercurio, Minerva, Cibèle, Apol
moglie di Saturno, avuti due figliuoli ad un parto, Giove (63) cioè e
Giunone
(85), fece veder solamente questa al marito, e gl
iome Ondeggiaro, e tremonne il vasto Olimpo. Omero. 64. Giove sposò
Giunone
(85) sua sorella, ad esempio del padre che aveva
ra loro, e additavano sì gran numero di monumenti per attestarlo.
Giunone
. 85. Giunone, figlia di Saturno (27) e di Rea,
avano sì gran numero di monumenti per attestarlo. Giunone. 85.
Giunone
, figlia di Saturno (27) e di Rea, (42) sposò Giov
condo altri comparso già cresciuto ed in armi di sotto tcrra allorchè
Giunone
, rampognando Giove, la battè incollerita col pied
collocò il giovinetto in una costellazione detta l’Aquario (687). 88.
Giunone
era d’indole altera, diffidente, gelosa e fastidi
ta Io figlia d’Inaco re d’Argo ; e per salvarla dalla persccuzione di
Giunone
la celò in una nube, e la trasformò in vacca. Giu
persccuzione di Giunone la celò in una nube, e la trasformò in vacca.
Giunone
insospettita, come colei che sapeva di meritare o
za, e lo prese a proteggere qual simbolo della sua vanità regale. 90.
Giunone
vie più sdeguata contro Io la consegnò alle Furie
incenerita da Giove ; e fu esposto Ercote (364) a grandi rischi. 92.
Giunone
devastò l’isola d’Egina con una spaventosa pestil
(536) all’assedio di Troia. — E guai a chi avesse offeso la vanità di
Giunone
! Piga, piccola regina dei Pigmei che ardì parago
(462), Lisippa, Ifinoe ed Ifianasse, per essersi vantate belle quanto
Giunone
, furono assalite da tale impeto di frenesia, che
baleno si mostra ora in un luogo ora in un altro, fu la messaggera di
Giunone
; l’ambiziosa regina degli Dei non volle esser da
ser da menò del-marito, il quale aveva per suo araldo Mercurio (160).
Giunone
amò tanto questa sua confidente, saggia e docile
ole, possono farci apparire a nostro talento la vezzosa messaggera di
Giunone
. 94. Giunone più spesso è rappresentata sopra
i apparire a nostro talento la vezzosa messaggera di Giunone. 94.
Giunone
più spesso è rappresentata sopra un carro tirato
o la Luna (137). Anche il papavero e la melagrana venivano offerti a
Giunone
dai sacerdoti ; e le immolavano più comunemente u
a dea Iside (690, 691 ec.) Apollo. 96. Giove (63), abbandonata
Giunone
(85) per unirsi a Latona (97) figlia del titano C
Dante, Purg., c. XX. 98. Un dì Latona nel fuggire la persecuzione di
Giunone
attraversava la Licia, e certi contadini, non ist
o di Lucina perchè invocata anch’ella nei parti, e perciò confusa con
Giunone
; ed i Latini la dissero Genitalis od Illitia dal
a dicono altrimenti che Giove, trovato questo pastore nelle stanze di
Giunone
, l’aveva condannato a dormire eternamente senza i
(63) e di Semele, figlia di Cadmo (482) fondatore e re di Tebe. 147.
Giunone
(85) fu presa da fiera gelosia della predilezione
ione di Giove per Semele, causa di tanti guai a’ Tebar Nel tempo che
Giunone
era cruccciata Per Semelè contra ’l sangue tebano
arte. 255. Marte, Dio della guerra, era figlio di Giove (63) e di
Giunone
(85) ; ma taluni scrissero che Giunone lo generò
era figlio di Giove (63) e di Giunone (85) ; ma taluni scrissero che
Giunone
lo generò da sè sola battendo con un piede la ter
alia. Vulcano. 270. Vulcano era figliuolo di Giove (63) e di
Giunone
(85) ; ma nacque così deforme, che il padre vergo
lia dell’Aria e della Terra ; essendochè meritato avendo lo sdegno di
Giunone
(85), fu da lei condannata a ripeter sempre le ul
ea malefica, di null’altro sollecita che di far del male agli uomini.
Giunone
per consiglio di questa Dea aveva ingannato Giove
ivorata da un drago marino, in pena d’aver gareggiato di bellezza con
Giunone
e con le Nereidi (316). Perseo dall’alto del suo
olle pigliarsi special cura d’Ercole, e lo adottò per figliuolo. 365.
Giunone
(85), sempre gelosa di tutto, si apparecchiò a pe
cimento ; e avendo preso con ambe le mani l’uno e l’altro serpente da
Giunone
mandati, non si alterava punto nè poco in veder q
bino. » 366. Si trova scritto che ad intercessione di Pallade (263),
Giunone
si placò a segno d’allattare col proprio seno il
e nipoti di Pelope (514 369. Vero è che Euristeo, per suggerimento di
Giunone
(85), aveva ordinato ad Ercole di affrontare i pe
Ercole l’implacabile Dea ; chè anzi inasprita l’ira da nuova gelosia,
Giunone
(85) lo dette in preda a un furor cieco e sì trem
isperazione la morte, se non glielo avessero impedito gli amici. 392.
Giunone
(85) sempre più indispettita in veder Ercole trio
Ercole dopo avere strangolato i due serpenti mandatigli nella cuna da
Giunone
; e questo nome derivante da due vocaboli greci,
vante da due vocaboli greci, hèra e cléos, suona appunto la gloria di
Giunone
, perchè le persecuzioni della Dea non fecero che
i figliastri ; poichè Atamante, reso furioso da Tisifone per opera di
Giunone
, incontrando la moglie con due figliuoletti, uno
ge Dante quest’ orribile caso, nel XXX dell’ Inferno : Nel tempo che
Giunone
era crucciata Per Semelè contra ’ l sangue tebano
l’ ajuto di Medea, figliuola del re Aeta (450), la quale per voler di
Giunone
e di Minerva protettrici dell’ eroe, al primo ved
Questo flagello era stato mandato a’danni de’ Tebani dallo sdegno che
Giunone
(85) aveva concepito contr’essi. Alcuni spiegano
, stettero apertamente contro a’ Trojani, ed ebbero seguaci nell’odio
Giunone
(85) e Minerva (262), deliberate anch’esse di pig
uno dei più tremendi nemici dei Trojani ; e l’eroe sarebbe perito, se
Giunone
(85) non avesse mandato a soccorrerlo Vulcano (27
bellezza, e la disputa fu maggiore tra Venere (170), Minerva (262) e
Giunone
(85). 599. Giove, per finire lo scandalo, mandò l
esse pose in opera il suo potere per ottener favorevole la sentenza :
Giunone
gli promise potenza e ricchezza ; Minerva sapienz
sa, giudicò doversi dare a lei il pomo d’oro ; e fino da quel momento
Giunone
e Minerva, punte da gelosia, macchinarono la rovi
la di lui stata rapita da Ercole. Allora, a istigazion di Minerva, di
Giunone
e di Venere, mosse da fini diversi, si fermò per
ggiò la Tracia, la Grecia e l’Epiro ; ma sempre inseguito dall’ira di
Giunone
(85), incorse, per causa sua, in una furiosa temp
il nunzio di Giove (160) scese a ritrarlo dalle insidie che l’odio di
Giunone
tendeva sempre alla sua gloria, e gli ordinò d’an
mmovente pietà filiale verso la madre Cidippe che era sacerdotessa di
Giunone
(85), 625. Questa sacerdotessa doveva esser condo
due i sessi, fu scelto giudice d’una contesa insorta tra Giove (63) e
Giunone
(85) su chi sia più felice, o l’uomo o la donna.
o da Numi di prima classe ! Tiresia giudicò a favore delle donne ; ma
Giunone
, che era di contrario parere, se l’ebbe a male, e
riore a que’ d’ Elide. In Argo eranvi i giuochi Ecatombei in onore di
Giunone
. e il vincitore aveva uno scudo di bronzo ; in Ar
e altezza estiva. Ma la mitologia dice che fu quel gambero mandato da
Giunone
(85) contro Ercole, mentr’egli combatteva l’idra
i Lerna (371). L’animale lo morse in un piede, ma Ercole lo uccise, e
Giunone
lo pose in cielo. 681. Ognun vede come dal Leone
ea, 609, 616. Asclepiadi, 293. Asopo, regina d’Egina, perseguitata da
Giunone
, 92. Astianatte, figlio di Ettore, 595. Astrea, o
na delle nove Muse, 274, e seg. Ercole. Sua nascita. 364 ; — odio di
Giunone
contro di lui, 365 ; — come si placasse, 366 ; —
bera Prometeo, 389 ; — separa due monti, 390 ; — è di nuovo in odio a
Giunone
, 391 ; — suoi amori, 392, 393 ; — uccide il centa
-69. Giocasta, moglie di Edipo, 491. Giove. Sua nascita, 28 ; — sposa
Giunone
, 64 ; — suoi figli, 146, 160, 170, 228-230, 270,
uo culto, 81 ; — come è rappresentato, 83 ; — pluralità di Giovi, 84.
Giunone
. Sua nascita, 85 ; — suoi figli, 86 ; — sua indol
0-642. Ipponoo, primo nome di Bellerofonte, 461. Iride, messaggera di
Giunone
, 93. Iside, divinità egiziana, 696. Ismene, sore
llitia, 83, 95. Luna, nome di Diana, 138. Lupercali, feste in onor di
Giunone
, 95 ; — in onor di Pane, 296. Luperci, sacerdoti
sce Ercole, 367. Rea, nome di Cibele, 42. Rea-Silvia, sacerdotessa di
Giunone
, 256. Remo, figlio di Marte, 256. Reso, re di Tra
urrilità, 77. Semele, madre di Bacco, 75 ; — vittima della gelosia di
Giunone
, 147-148. Senocrate, 670. Serapide, divinità Egiz
non potè più reggere all’ eccedente dolore(6). Autrice di que’mali fu
Giunone
, la quale non poteva mirare di buon occhio la fel
tere il paterno soglio. S’abbattè lungo le rive del fume Anauro(3) in
Giunone
, da lui non conosciuta, perchè ella aveva preso l
imo alla luce, avesse ad esercitare sull’ altro assoluto dominio (a).
Giunone
fece sì, che la moglie di Stenelo innanzi tempo p
ela desistere, le diede a credere ; che Alcmena avesse già partorito.
Giunone
, confusa e sorpresa, s’alzò dal luogo, ove trovav
o la gloria, ch’egli era per acquistarsi colle sue esimie azioni (c).
Giunone
poi insistette nell’ infierire contro il nato bam
anzi le mise, come abbiamo detto, a morte (b).Alcuni pretendono ; che
Giunone
ad istanza di Minerva abbia alquanto cessato dall
ona, chiamata Via lattea (c) (4). Altri soggiungono, che l’affetto di
Giunone
verso d’Ercole non fu che momentaneo ; e che, com
guasto nel paese, situato tra Micene e Nemea (a). Altri vogliono, che
Giunone
per far perire Ercole abbia impegnato Ecate a far
), s’accinse al gran cimento.Era già per rimanerne vittorioso, quando
Giunone
spedì in ajuto del feroce animale un Cancro ; ma
da una donna, la quale, per essersi creduta superinore in bellezza a
Giunone
, n’era stata cangiata in gru. I Pigmei volevano v
l padre loro. Per tale motivo offerì poscia una capra in sacrifizio a
Giunone
. Tale ceremonia si perpetuò appresso gli Spartani
n Crotone : e in memoria di tal fatto l’Eroe fabbricò ivi un tempio a
Giunone
, detta Lacinia (e). Lo stesso Etoe finalmente s’a
nte s’azzuffò perfino cogli Dei. Per vendicarsi delle persecuzioni di
Giunone
, vibrò contro di lei una freccia, e la lasciò fer
co (b). Il nome Eracle è composto di due voci Greche, che significano
Giunone
e gloria. Ercole fu così appellato, per indicare,
pellato, per indicare, che i travagli, da lui intrapresi per causa di
Giunone
, lo rendettero glorioso (c). Ercole ebbe molte mo
ati dalle mani di Lico, e costni per mano d’Ercole rimase ucciso (c).
Giunone
, sdegnatasi per la morte dello stesso, intorbidò
ravano le feste, dette Elacatee (a). Giove accolse Ercole in Cielo, e
Giunone
gli diede lassù in moglie la sua figliuola, Ebe (
le loro questioni(d). Giove stesso lo costituì giudice delle tre Dee,
Giunone
, Minerva, e Venere. Ecco come ciò avvenne : Peleo
scuna di esse fecegli generose offerte, onde giudicasse a suo favore.
Giunone
gli esibì ricchezze e imperj ; Minerva gli promis
la donna, che vi fosse stata al mondo. Paride diede il pomo a Venere.
Giunone
e Minerva fino da quel momento concepirono contro
Enea fece viaggio per Drepani, città gliando Enea tentare per placare
Giunone
, e a consultae porto della Sicilia, ed ivi ebbe a
sofferire il dolore di veder a morire il padre suo, Anchise(a) (10).
Giunone
, implacabilmente sdegnata contro, i Trojani volev
a lo straniero illustre, a lui predetto dagli Oracoli. Fu allora, che
Giunone
ricorse alla Furia Aletto, affinchè questa destas
ofa, già predettagli, coi trenta figliuoli, e ne fece un sacrifizio a
Giunone
. Strinse poi amicizia con Evandro, creduto figliu
ì fortemente, che colui fu costretto a ritirarsi appresso l’altare di
Giunone
. Il vincitore non inferocì di più contro il vinto
le sembianze, quando Giove volle celasla alla gelosia di sua moglie,
Giunone
(c). Si credette, che Europa fosse stata trasferir
altro sesso, fu ricercato per giudice. Egli decise a favore di Giove.
Giunone
in quello stesso istante lo privò della Iuce degl
. (4). Igino dice, ch’ essendosi tentato di far allattare Ercole da
Giunone
, senzachè ella se ne accorgesse, la medesima, avv
care donna forte (d) ; e fu in Cartagine adorata come Dea (e). (14).
Giunone
offerì in matrimonio ad Eolo la più bella tralle
a Ftiotide, i quali avevano avuno origine nell’Isola Egina. L’odio di
Giunone
contro di Egina, madre di Eaco, ne di quell’Iscea
la predetta piaga fu un effetto del morso di un serpente, mandato da
Giunone
, la quale, odiando implacabilmente Ercole, voleva
sso che egli fosse figlio di Giove e di Alcmena v’è da aspettarsi che
Giunone
lo perseguiterà. Infatti si racconta che questa D
cugini (altri dicono gemelli) che prima nascesse nella Corte Tebana.
Giunone
come Dea dei parti fece in modo che nascesse prim
le fosse a lui sottoposto. Nato che ei fu ed essendo ancora in culla,
Giunone
gli mandò due grossi serpenti a strangolarlo ; ma
n serpente e sta in atto di strangolarli entrambi84.Questa insidia di
Giunone
contro un bambino parve troppo atroce e crudele a
hiamarono Via lattea ; la quale invece di esser prodotta dal latte di
Giunone
è un incommensurabile strato di milioni e milioni
racles, che in quella lingua significa reso illustre da Era, ossia da
Giunone
, vale a dire per le persecuzioni di questa Dea. I
angue che sgorgando dalle ferite produceva quel terribile effetto ; e
Giunone
per impedirgli di compier l’impresa gli mandò un
Troia. Il Cancro per questo maligno e sciagurato servigio prestato a
Giunone
fu trasformato nel segno del Zodiaco di tal nome
gina, e perciò divenne il regno di Eaco. Ma la stizzosa e vendicativa
Giunone
, usa a perseguitar sempre famiglie e popoli per c
re sole Dee si ostinarono nelle loro pretese senza voler cedere, cioè
Giunone
, Minerva e Venere, e consentirono di starsene al
taggio, e promise al giudice un magnifico premio a causa vinta ; cioè
Giunone
le maggiori ricchezze del mondo, Minerva la più g
i Venere la seconderà in tutto e per tutto ; e per le opposte ragioni
Giunone
e Minerva, per dispetto cioè del giudizio di Pari
e Tiresia fosse chiamato a decidere una questione insorta fra Giove e
Giunone
, se cioè fosse più felice la condizione dell’uomo
oichè egli diede ragione a Giove, che cioè fosse più felice la donna,
Giunone
per dispetto lo acciecò, e Giove in compenso gli
maschi, Nettuno, Vulcano, Marte, Mercurio, ed Apollo, e fra le donne
Giunone
, Cerere, Vesta, Minerva, Venere, e Diana.(1) Gli
e forme prendendo, come di Cuculo per ingannare la sua stessa sorella
Giunone
, di Cigno per violar Leda meglie di Tintaro, di S
sgabello alle sue fortune. Chi fù Vulcano. Nacque egli da Giove, e da
Giunone
, o da questa sola, come pur pretende la favola, p
Marte. Avvegnachè figlio del troppo augusto matrimonio di Giove, e di
Giunone
quasi da Greci tutti questo Dio si dica ; tuttavo
tata la sua nascita. Piccatasi fortemente del suo marito l’orgogliosa
Giunone
per aver egli da se solo senza vantarvi ella part
e consociata con Giove, si grazioso comparve nelle sue sembianze, che
Giunone
tuttochè dignitosa rapita dalla sua rara beltà co
imali più specialmente il toro, il porco, e l’ariete. Cap. VII.
Giunone
Sonetto G iunto a Giove germana eletta
one e sviluppo Felice al certo più delle altre Deita sarebbe stata
Giunone
, se la sventurata non fosse stata il bersaglio de
genio. E che altro invero bramar più poteva per esser felice ? Chi fù
Giunone
. Figlia essa di Saturno, e di Opi, e Sorella per
nt’oltre gloriarsi di tal naturale suo pregio ; mentre per volontà di
Giunone
, non altro nume fù astretta ad impalmar per marit
ne a Semele disgraziata madre di questo Dio. Mal soffrendo l’iraconda
Giunone
, che Giove suo fratello, e marito spesso con ques
anno, così credevasi il mese di Gennaro esser consagrato alla cura di
Giunone
, Febraro a quella di Nettuno, Marzo a quella di M
vittime Chi fù Mercurio. (1). Da questo fatto di Mercurio poppato da
Giunone
rapiti oltremodo gl’antichi follemente credettero
rgo dehine tacitis abscedite nostris. Suo ritratto, e culto. Chi fù
Giunone
. Suc azioni (1). Bella assai al suo costume é l
este a cui presiedeva Giove come re del Cielo ; e questi erano Giove,
Giunone
, Vesta Prisca, Cibele, Venere, Minerva, Diana, Ap
nerò Titano, Saturno e Cibele. Saturno sposò Cibele, e generò Cerere,
Giunone
, Giove, Nettuno e Plutone. Giove sposò Giunone el
bele, e generò Cerere, Giunone, Giove, Nettuno e Plutone. Giove sposò
Giunone
elevandola al grado di regina del Cielo, ed ebbe
e impossibili in una Divinità, e tanto più in un figlio di Giove e di
Giunone
. Ma poichè ammettevasi nella classica Mitologia u
. Esiodo ci dice che Vulcano nacque zoppo e deforme, che dalla stessa
Giunone
sua madre fu gettato giù dall’Olimpo nel mare, e
la qual caduta divenne zoppo) lo ricevè essendo già adulto, e non da
Giunone
, ma da Giove, poichè il poeta così introduce Vulc
ici, il greco Zeus venne identificato coll’ italico Iupiter, Hera con
Giunone
, Athena con Minerva, ecc. Poche deità italiche ri
io sul monte Capitolino. Più tardi al culto di Giove si uni quello di
Giunone
e Minerva, e in onore di questa triade Capitolina
orio come il Giove di Fidia, e a questo creduta pari per bellezza. 4.
Giunone
è la dea romana che s’ identifica con Era (Iuno =
li atti della vita. Anzi ciascuna donna di Roma si diceva aver la sua
Giunone
, come ogni uomo aveva il suo Genio. Varii erano p
come ogni uomo aveva il suo Genio. Varii erano poi gli epiteti dati a
Giunone
secondo il momento della vita affidato alla sua t
danzata alla casa dello sposo, ecc. Questo di speciale ebbe la romana
Giunone
, che divenne anche protettrice dell’ intero stato
e della moneta e della zecca romana. 5. Molti busti e statue di Era e
Giunone
ci sono stati trasmessi dall’ arte antica, e form
icche pieghe del manto ond’ è adorna. Del tutto diversa la così detta
Giunone
di Lanuvio (fig. 9), pure conservata in Vaticano,
i Azio. Come dea della pace, Minerva era venerata insieme con Giove e
Giunone
, ed aveva la sua cella nel gran tempio di Giove C
itologia posteriore Iride diventa quasi esclusivamente messaggiera di
Giunone
, ed Ermes ne prende il posto nei rapporti cogli a
in Roma, anche la parola Ilithyia venne adottata come epiteto sia di
Giunone
sia di Diana. Si ricordi il passo del Carme Secol
rimo dell’ Eneide, dove, descritta la tempesta suscitata dall’ ira di
Giunone
contro i Troiani, si racconta come Nettuno, accor
da un alto scoglio, fra Megara e Corinto. Dice Dante: Nel tempo che
Giunone
era crucciata Per Semele contra il sangue teba
one dei Baccanali, sotto il nome di Stimula; ivi le Menadi aizzate da
Giunone
avrebbero voluto strapparle il fanciullo; ma essa
i nel quarto delle Metamorfosi di Ovidio, a proposito della venuta di
Giunone
al regno delle ombre per trarne la furia Tisifone
(v. 592 e sgg.) là dove si racconta come Iride fosse venuta a nome di
Giunone
per invitare il Sonno a dar notizia ad Alcione de
ori dal sole che le sta di faccia. » 23. « Iride l’ ambasciatrice di
Giunone
, di varii colori vestita, s’ impregna d’ acqua e
e di padre, è anche più biasimevole. Mille ragioni non che una aveva
Giunone
sua moglie di lamentarsi e stizzirsi della violat
l precipitar dal Cielo in Terra con un calcio Vulcano figlio suo e di
Giunone
, non per altro motivo se non perchè gli parve bru
o i mitologi che Atteone, perchè apparteneva ad una famiglia odiosa a
Giunone
, fu spinto malignamente da questa Dea ad entrare
con quel della Luna144. Anche il titolo di Lucina dato anticamente a
Giunone
(come dicemmo nel N. XV) è più confacente a Diana
59, 60 Gige 62 Giocasta 394 e seg. Giove 54, 55 Giulo Ascanio 415
Giunone
(dea) 78, 79 e seg. Giunone (pianeta) 85 Giutur
e seg. Giove 54, 55 Giulo Ascanio 415 Giunone (dea) 78, 79 e seg.
Giunone
(pianeta) 85 Giuturna 500 Glauco 179 e seg. Gla
a, ma un maschio. Convien dunque darne la spiegazione. Raccontano che
Giunone
essendosi accorta che Giove prediligeva Semele, f
stintivi con cui si mostrava in Cielo agli Dei. La maligna astuzia di
Giunone
sortì pienissimo effetto ; e Giove avendo promess
ta. Dal colmo-della sventura sofferta per l’odio e le persecuzioni di
Giunone
(nemica acerrima di quella regia famiglia, perchè
e parole basteranno a compir la narrazione del mito. « Nel tempo che
Giunone
era crucciata « Per Semelè contra ’l sangue teban
e ambì il premio della bellezza, e, non avendolo ottenuto, si unì con
Giunone
a perseguitare per dispetto Paride ed i Troiani.
5, 26. Terra, idem. Saturno, 26—39. Cibele, 40—50. Giove, 63—84.
Giunone
, 85—94. Vesta, 43—46. Cerere, 51—62. Nettuno,
ser la madre di Nettuno Dio del Mare, di Plutone Dio dell’Inferno, di
Giunone
regina del Cielo, era anche la madre di Giove re
ntinaia di Nereidi e di Doridi, oltre all’aver detto anche prima, che
Giunone
aveva per suo corteo quattordici Ninfe, Diana cin
prediletta da Giove100), era appunto perciò odiata e perseguitata da
Giunone
. La quale impegnò la Dea Tellùre, ossia la Terra,
mbiva, si ammogliò in appresso colla Ninfa Eco, la quale era stata da
Giunone
cangiata in voce, in punizione della sua loquacit
dicazione del tempio a Giunone Monèta. Questo titolo di Monèta dato a
Giunone
è di origine latina : deriva a monendo (dall’avve
almente di Giove e di Apollo. Giove ne aveva tre, e Apollo ventidue ;
Giunone
, Cerere, Mercurio e Plutone ebbero soltanto un or
lidi o Danaidi. Issione re dei Lapiti, per avere tentato di offender
Giunone
, fu punito nel Tartaro coll’esser legato a cerchi
▲