/ 49
1 (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62
alle nostre promesse. L’allegoria ci apre il campo ad interpetrarli, onde sotto il velo della favola scopriremo alcuni prin
bblio di questo concetto la filosofia tenne dietro a diversi sistemi, onde sursero diverse religioni fino a nascerne il poli
parvolo nè selvaggio, ma invece adulto, educato nella scuola di Dio, onde potè aver lo intuito della Idea, da cui nacque la
gioni fisiche che disciolsero l’uomo dal culto e dagli ordini civili, onde offuscossi il concetto dell’ atto creativo, e si
in terra E nell’ aria e nel mar produce effetti, Tanti Numi crearo : onde per tutta La celeste materia e la terrestre Vno s
l’imperi, che facevano fermo piedestallo a questa larva di religione, onde non cadere essi medesimi con il crollo di quella,
igazioni non tralasciamo portare in mezzo alcune nozioni preliminari, onde additar le cagioni, cui dalla religione primitiva
do, compiuto il periodo della vita, l’uomo si discioglie dall’argilla onde è plasmato. Poscia oscurato questo concetto dalla
uno sboccar fuori da’loro limiti di oceani, ed altri sconvolgimenti, onde fu preda la terra, bastarono a spaventare l’umana
pere della istessa loro immaginazione. Dai poeti tutto era deificato, onde l’immortal V. Monti(1). Tutto era vita allor, tu
. Agostino rimproverando la turba degl’ Iddii, cui quegli affidavano, onde promettersi eterna felicità del loro impero, la t
producendo le biade, la dea Segezia ; a’ frumenti raccolti e riposti, onde conservarsi in sicuro la dea Tutilina(4). E non s
i Europa : un Giove che dicevano essere più alto della cima de’monti, onde Platone disse esser l’etere, che si diffonde dapp
e gli Dei avversi a’loro voti, come credevano avversi a’loro costumi, onde appiccarono a gl’ Iddii stessi i loro proprii tra
endore delle genti, di fondazioni di città, di conduzioni di colonie, onde nascono le aggregazioni degli uomini, il culto ci
la culla, e la morte e loro tomba. 8. Ora delle varie specie di mito, onde gli antichi eterodossi veneravano molt’Iddii. Il
alla più bella delle Dee, quando da Giove scelto Paride per giudice, onde a quale delle dee si dovesse dare, se a Giunone,
ficato. 19. Plutone — duplice interpetrazione del mito di questo Dio, onde si trova non essere che o le ricchezze della terr
’aria. 20. Apollo — varie maniere, cui lo rappresentavano gli Egizii, onde si scopre non essere che il sole, ragioni — etimo
a Platone e da altri classici greci — interpetrazione di tutti i modi onde veniva rappresentato. 21. Varie attribuzioni di A
si far precedere le lezioni di questa alla interpetrazione di quelli, onde intender le favole nel vero loro significato. 12.
i coloro, che procreano la mente e gli animi — Celesti, quegl’ Iddii, onde vanno procreate le sostanze de’ Numi — Mondani qu
ii, onde vanno procreate le sostanze de’ Numi — Mondani quegl’ Iddii, onde il mondo esiste, e di questi altri creano il mond
ne il produttore del tuono ? E per questo i Greci lo chiamavano Διος, onde i latini dissero sub diu a cielo scoperto. E, pre
ndito recesso della terra, è principio e generatore di tutte le cose, onde Giove fu detto padre degli Dei e degli uomini ; e
ni parte agitare la immensa mole del mondo, e mescolarsi dappertutto, onde trassero origine gli uomini, i bestiami, gli ucce
na ; somministra loro l’esca, ed è denominato Diva Educa. Dal terrore onde son presi gl’infanti è detto Paventina ; dalla sp
a, che a noi viene, Venilia ; dal piacere Volupia ; dagl’incitamenti, onde l’uomo è spinto ad impuri conati, Dea Stimula ; d
sua materia essere Giove, e la stessa Luna nella sua materia Giunone, onde ella porta questo nome a iuvenescendo dall’ingiov
nudrito sul monte Meros nelle Indie, voce tutta greca μηρος, coscia, onde si disse essere stato rinchiuso nella coscia di G
ri non pertanto dicono, che Bacco fu rinchiuso nella coscia di Giove, onde parto immaturo e imperfetto venisse a maturità ed
gran selva della terra, ciò che volevano avvenuto a tempi di Saturno, onde pe’latini questa età risponde a quella dell’oro d
etere generando tutte le cose per sè stesso, non ha d’uopo de’virili, onde generare per le vie ordinarie. Per Saturno poi si
, per indicarsi ogni oceano, ogni mare ; o come un carattere poetico, onde significarsi tutte le virtù nautiche, cui andaron
del vello di oro ; sì ancora, mancando a gl’antichi fiore d’ingegno, onde scoprire come dominare gli oceani e i mari ; od i
i mari ; od in fine, perchè lungo tempo paventando dell’aspetto delle onde , si tennero lungi a percorrerle. Nettuno rapprese
me non è, che un traslato allegorico, cui si vuole intendere il Sole, onde fu creduto il Dio delle divinazioni ; chè il Sole
icare come gli antichi immedesimassero il Dio Apollo con il Sole ; ma onde dar maggior peso a questo dettato daremo alcune n
le tante volte toglie la vita ai viventi con un intemperie di calore, onde può derivarsi ancora dal greco απολλυμι, che risp
del greco λοιμιος peste, ossia dallo averci tratto dalle pestilenze, onde fu detto ancora Peon, cioè fornito di facoltà med
i diceva Pizio da πυθιος serpente, che si credeva di avere strozzato, onde , come dice Ovidio(2), furono instituiti i giuochi
arente corso del sole per lo Zodiaco. A lui it concento della musica, onde fu chiamato Citaredo ; perciocchè il sole con ord
tta la Grecia celebrava in onor di Apollo alcuni giuochi detti Pizii, onde perpetuare una vittoria, che si voleva riportata
ciato da Giove dal cielo andasse a pasturare le greggi del re Admeto, onde da’greci fu detto Απολλων νομιος, Apollo pastore,
perchè il sole pascola tutte le cose, di cui è produttrice la terra, onde non di un solo, ma di ogni gregge può chiamarsi p
la intorno a questo articolo, noi qui sceglieremo alcune poche parole onde far conoscere le sue nozioni intorno a questo num
la quarta divinità, che fu Apollo, appreso per Dio della luce civile, onde gli eroi si dissero κλειτοι, chiari da’greci, da
umanità e delle di lei arti, una delle quali è quella di cavalcare ; onde il Pegaso vola sopra il monte Parnaso, il quale è
, posto a custodia della giovanetta Io, trasmutata da Giove in vacca, onde trarla al furore di Giunone : è questo un mito, c
meri punti luminosi. E si disse messaggiero degli Dei e degli uomini, onde si dipinse alato : la rapidità, onde il pianeta M
ggiero degli Dei e degli uomini, onde si dipinse alato : la rapidità, onde il pianeta Mercurio percorre, come è noto dall’as
e cose a lui commesse, bastandogli solo la parola — di forma quadrata onde esprimere la sua stabilità e fermezza. Intorno al
e leggi... Talchè la lira fu lo unisone delle corde o forze de’padri, onde si compose la forza pubblica, che si dice imperio
ido e rossastro, caratteristiche per la divinità che ne immaginarono, onde lo dissero Dio della guerra. A Marte era sacro l’
e forme mercè del fuoco istesso. Nacque questo Dio in mente de’Greci, onde personificare il fuoco, da cui l’uomo sa trarre m
à dirsi non meno, che gli antichi si avessero creata questa divinità, onde prestare un culto a questa loro anima del mondo.
tte da un’inno di Orfeo —  da’concetti di Orfeo traluce un’allegoria, onde si scopre essere Giunone non altro che l’aria, ra
ossimità dell’aria con l’etere, cui, come dicemmo, intendevasi Giove, onde fu nomata aerea. E per questo ancora vedesi in al
a essi matrimonii legittimi….. È Giunone detta Giogale da quel giogo, onde il matrimonio solenne fu detto coniugium, e coniu
luce non già naturale, la quale è comune ai parti schiavi, ma civile, onde i nobili sono detti illustri : è gelosa di una ge
nio ; in aria per gli auspicii, che abbisognavano alle nozze solenni. onde a Giunone fu data ministra l’Iride, ed asseguato
i ; co’pesanti sassi ai piedi, per dinotare la stabilità delle nozze, onde Virgilio chiama coniugium stabile il matrimonio s
nella grande selva della terra l’agraria, ne fece pullulare le biade, onde porgere all’uomo istesso un migliore alimento. 36
uce Κορον, la saturità, chè la terra germina e produce tutte le cose, onde ci nutriamo e andiamo satolli. A lei si offriva i
o un trastato tutto allegorico, cui si vuole intendere l’agricoltura, onde viene a noi il frumento dalla terra coltivata ; p
sole, che in tempo d’inverno percorre le parti più remote del mondo, onde vogliono di venire da lui rapita Proserpina «  E
na simbolica. Ella rappresentavasi come una donna robusta e possente, onde dare una immagine della fermezza e stabilità dell
no il neme di Dei : e le è consacrato il pino, segno della stabilità, onde gli autori de’popoli stando fermi nelle prime ter
ue questa Diva nella mente de’poeti, per crear un tipo di sapienza, e onde personificare il genio inventore delle belle arti
o risponde a giudizio, e da errua, che interpetrano forza e giudizio, onde Men-errua importa forza, giudizio, e ben risponde
forza, giudizio, e ben risponde al tipo che se ne fecero gli antichi, onde personificare la sapienza e la forza. Da ciò l’Al
ola tutta greca, che deriva dal radicale « παλλειν vibrare, saettare, onde si rappresenta con in mano un’asta in atto di vib
almente e goffa, che Vulcano con una scure fendette il capo di Giove, onde nacque Minerva, volendo essi dire, che la moltitu
a’moti smodati del cuore, ed elevandosi su la fralezza dell’argilla, onde l’uomo è plasmato. Il suo nome tutto greco Αθηνη
trasverso. 43. Venere — Fu immaginata questa Diva dagli antichi greci onde personificare i sensi di piacere, di voluttà, che
ia dal venire spontaneo di lei a tutto i viventi. Si volle nata dalle onde del mare, posciachè la generazione di cui ella er
ogo ha bisogno di umore e di movimento, ciò che trovasi appieno nelle onde del mare. Ella fu detta Αφροδιτη, ed è quella pot
riso e il dolo ; il poeta dell’Iliade poi le blandizie dell’elloquio, onde va illuso ancora l’uom saggio. A Venere era sacra
riformis, perciocchè ella era considerata, come una divinità celeste, onde confondevasi con Febe, ossia con la Luna ; come u
la si dava cura dei suoi beni di fortuna, fino a mancargli del tutto, onde si disse essere stato cambiato in cervo, e divora
sciuta come la Dea del fuoco. Da’greci fu immeginata questa divinità, onde personificare il fuoco di tanto utile all’uomo, e
to dell’arte, trassero da’loro scarpelli nove maraviglie di bellezza, onde piacque collocarle tutte nel tempio di Apollo, e
odotti. Con la parola Clio κλεος gloria, da κλειειν, cantar le geste, onde volevasi personificare la gloria che va immortale
vispe e leggiadre — vispe, chè il beneficio non deve farsi aspettare, onde era ai Greci — non esser grazia quella che viene
essere Ercole non altro che il Sole. 61. Pruove tratte dalla istoria, onde dimostrare sotto il nome di Ercole intendersi il
considerarsi come un segno celeste. 68. Vn brano de’Fasti di Ovidio, onde dimostrare essere Giano un segno celeste. 69. Alt
vita di un uomo sarebbe bastata a farle, nè forza umana a compierle, onde si disse di esservene stato più di uno ; se pur c
le più grandiose azioni eseguite di tempo in tempo da tanti illustri, onde la gran selva della terra irta e dumosa, disgombr
la circondavano, e disboscandola dagl’irti bronchi, dumeti e spinai, onde era ricoperta, vi portasse in mezzo la coltura. E
di Cadmo, che, spenta la gran serpe, ne mandasse alla terra i denti, onde sursero uomini armati : concetti, cui con un vero
duri, co’quali prima di trovarsi l’uso del ferro fu svolta la terra, onde chiamarla a coltura. Raccontossi ancora di Ercole
ella istoria antica si rinviene portare il nome di oro le belle lane, onde presso il poeta della Iliade Atreo si duole di es
Degli Argonauti fu narrato di percorrere i mari con ardito tentativo, onde andare a rapire il vello di oro, mentre a tutto a
Libia tanto dovizioso, che a nessuno veniva il destro di indebolirlo, onde la favola gli attribuiva 60 cubiti di altezza ; m
che dovette essere il censo, pianta delle repubbliche aristocratiche, onde i plebei romani per lo censo di Servio Tullio fur
sti che si credeva figlio dell’Oceano e di Teti, combatte con Ercole, onde impalmare Deianira promessagli in isposa, e veden
e, ebbe questi insieme con quello la cetra e la compagnia delle Muse, onde fu detto Musagete. Ovidio non meno espone nei suo
la pelle di Leone, che tante volte si dipingeva tempestata di stelle, onde Ercole fu detto ancora Astrochitone, che porta il
giare in mita la ferocia dei costumi, e darsi alla coltura dei campi, onde fu iniziato il loro incivilimento. Ma noi che in
tutta allegorica, e va strettamente rannodata al sistema planetario, onde questo Nume sconosciuto dai Greci, il più antico
a gli astri, preceduti da lui nel loro cammino intorno il sole. 67. E onde portare al vero questo nostro dettato qui riprodu
di ogni altro invocare quando si celebravano sacri riti qualche Dio, onde per lui si desse l’accesso a quel Nume, cui sacri
ravvolgersi in giro, e con darsi principio da sè, ed in sè ritornare, onde Tullio riportato da Cornificio(2), vuole non Gian
di un dragone, che spiegandosi in cerchio morde la sua istessa coda, onde far comprendere, che il mondo e si sostiene da sè
ianze di caprone. Era questa una simbolica escogitata da gli antichi, onde personificare la natura, tutto l’universo, design
de’boschi, vera simbolica per indicare la commistione di tanti semi, onde sorge il regno vegetabile ed animale, e tante esa
o da altri improvvisi suoni dagli antri e dalle voragini della terra, onde vengono atterriti gli armenti e le greggi, per in
imenta, tutto provvede, tutto distribuisce, tutto pone in equa lance, onde sorge l’estetica, cioè il sublime ed il bello del
d altri di più alta intellettiva e di miglior fortuna di incitamento, onde far tutto quello che i miei studii e la mia fortu
ancora questo antico verbo ricompensare, rendere un eguale beneficio, onde poi si è fatto redhostire, e hostimentum. Da ciò
). Matvta — Taluni vogliono esser questa dea la stessa che l’Aurora, onde traggono l’origine del tempo mattutino. (3). Ro
cina — Varrone deriva questa parola da runcare, che importa svellere, onde nacque averruncare, che risponde a togliere, demo
uce Evandro, e poscia presa da furore presagisse i destini a’mortali, onde il cantore de’Fasti Romani lib. I. disse di lei,
a —  È così detta da una parola antiquata rumen, che significa mamma, onde nacque ficus ruminalis, sotto la quale pianta fu
2 (1880) Lezioni di mitologia
riconoscenza per lui, frutto più copioso di nobili ed efficaci opere, onde l’Italia non fallisca oggimai alla gloriosa sua m
Iddio scelse pel sacro deposito del suo culto) comincia dalle favole: onde io ho giudicato di dover con queste dar principio
da quelle nazioni che barbare furono dai Greci e dai Romani chiamate: onde ne tesserò l’istoria, ne spiegherò gli attributi,
fango, e secondo altri una corruzione nata dalla mistura delle acque, onde derivarono le generazioni di tutto l’universo. Vi
’aria si riempì di luce; dal calore furono generati i venti e le nubi onde fu innondata la terra. Le acque separate dal calo
e sembra a questo data l’eternità e l’indipendenza, attributo di Dio; onde il sistema fenicio non conduce direttamente all’a
agitato da continuo moto, le parti acquee si separarono dalle solide, onde si formarono il mare e la terra. Questa in princi
la fermentazione alla perfetta sua maturità, ed essendosi le membrane onde era involta affatto seccate, si aprirono, e balza
ccate, si aprirono, e balzarono fuori tutte le famiglie degli animali onde è popolata la terra. Quelle che avevano ricevuto
ei Greci. Il senso degli espressi simboli così dichiaravasi. Le piume onde va coperta additavano la sua invisibil natura, il
no cento mani e cinquanta teste. Teneva Cielo rinchiusi i suoi figli, onde la Terra era afflitta. Nel suo dolore fabbricò un
l’Idra Lernea, la Chimera, che fu uccisa da Bellerofonte, e la Sfinge onde tanto in Tebe si pianse, e il Leone Nemeo, che da
avevano che uno dei suoi figli gli avrebbe tolto l’impero del cielo, onde questo padre snaturato tutti gli divorava subito
una pietra coperta di fasce, invece del figlio che occultò in Creta; onde questa isola va superba per essere stata culla di
dalla Terra è distante, e die loro per custodi Cotto, Gige e Briareo, onde erra Banier che sembra creder questi confinati in
ttaglia così parlò: Uditemi, del cielo e della terra Illustri figli, onde io quel che comanda Il core a me nell’animoso pet
tre il fumo delle vittime, caro era ancora l’odore di eletti incensi; onde Me dea bruciò soavi farmachi ai venti perchè non
’Odissea nerissimo toro svenato all’adirato Nettuno, a cui, se le sue onde spianava, offrivano ancora il cinghiale e l’agnel
propiziazioni scagliare nel mare, e gli animali promessi sempre fra l’ onde immolavano quando dalla tempesta erano stati sugg
è della morte? » Nulla di più santo presso gli antichi che le tombe: onde Tibullo, ne’ di cui versi odi ancora i sospiri de
nia essere stata l’ara di Giove Licio. Coi costumi si mutò la materia onde erano composti; e piacque ogni forma, quantunque
alzata ad Apollo in Delo, che niun glutine, verun legame congiungeva; onde Callimaco, lusingando la credula superstizione, d
e capace. Alcune are erano solide, altre vuote nella parte superiore, onde accogliere potessero delle vittime il sangue, e i
hissimo era fra gl’idolatri il rito di sacrificare su luoghi elevati, onde nelle sacre carte questo profano costume è materi
he sotto il sasso di monte Aventino Di sangue fece spesse volte laco. Onde cessar le sue opere bieco Sotto la mazza di Ercol
e die cento, e non sentì le diece. » Quest’ara, opera di quelle mani onde fu la terra vendicata e difesa, era in Roma nel F
entale.   Solenne il rispetto che gli antichi avevano per gli altari, onde nè lume profano poteva accendere il loro foco, nè
i trattati di pace; erano abbracciate dai colpevoli e dagl’ infelici; onde unica ara alle sue fortune chiamò Ovidio quel rar
altari pure toccare quando alle promesse si aggiungeva il giuramento; onde Giovenale disse che gli empj venditori di spergiu
e in queste cose la vista, più di ogni descrizione, non ammaestrasse; onde per voi stessi consultar potete le accennate meda
li Dei immortali, con umane ostie ne funestano i templi e gli altari? Onde nemmeno onorar possono la religione, se prima vio
e al proprio pianto accorsa Era, e vedeva già muta e tremante D’Ilio, onde han pieni ognor gli occhi infelici. Troncar l’ult
ici d’Isdraele, che prevaricando, macchiò anch’egli le mani già pure, onde da Dio abominati furono e puniti sì crudeli oloca
ro non era l’ardire della disperazione, se ne ordinava il sacrifizio; onde Amasi patteggiò con Plutone dieci uomini per la p
estade della man feroce, D’afferrar Polissena; ed essa grida: Achivi, onde io più non ho patria, alcuno Non sia tra voi che
Sente la morte Polissena, e vede Appressar le felici ombre congiunte; Onde in atto pudico il corpo esangue Compose, e i lini
guardanti, a disgiungerne le gambe, a distaccarne dal corpo le mani, onde fama eterna ottenne, e diede a questi simulacri i
tue di Mercurio, ma a tutte quelle ancora che ne imitavano la figura. Onde diceasi Ermatene, Ermapollo, e altrimenti, second
ustro, e sorge il fianco estremo Eguale a monte, e la città minaccia; Onde sull’umil plebe al re l’inulta Morte è dal loco s
recesso fatai. Chi mi dà voce Che pareggi l’orror dell’alto eccesso, Onde nuovo cammino impara il sole? Orna gli altari, e
sparge sull’ara: Atrocemente sugi’ ignudi colli Striscia il coltello, onde non manchi il rito A tanta colpa: è sacerdote Atr
no del latte amalteo e del mèle dell’ape, detta Panacri da Callimaco; onde nacque l’opinione, seguita da Virgilio, espressa
rse che Giove e i fratelli di lui erano contro il giuramento educati; onde di tale sdegno arse che Saturno e Rea circondò di
fallaci, che ricevuti gli stipendj, derisero la fede del giuramento, onde il nume sdegnato in sciinmio li converse. Giove,
iam me, fa crollar le caverne di Vulcano e cadere gli stessi fulmini, onde fu vinto, dall’incude dei Ciclopi. Aveva lo stess
e avea sembiante Di vitelletta, e coi mutati piedi La misera le salse onde fendea . Stupidi due la rimiravan. Giove Soavemen
olla man divina La carezzava: al fianco eragli il Nilo, Che con sette onde dà tributo al mare. Tutto d’argento era il niliac
la schiera, Delle balene sopra il dorso assisa. Lo stesso Ennosigeo l’ onde sortite Spiana all’alto germano, e rìde il mare D
i che sottoponesse la sua divinità il padre degli uomini e degli Dei, onde essere dei suoi amori contento. Dopo le nozze di
delusa. Il pudore vietavagli di manifestare i voti nascosi nel cuore, onde si cangiò in cuculo, e volò nei campi corintj sul
nto, e le imprese di Ercole contro Diomede e Gerione ed altri mostri, onde fu la terra vendicata e difesa. Sotto due loggie
zi tal gelosia nel cor ritiene. Che nuovi inganni e nuovi furti pavé; Onde die il don, che sì l’accora e infesta. In guardia
ovo custode; Ma col piede bovin da se lo scaccia. Nò man può ritrovar onde l’annode. Pregar il vuol che d’ascoltar gli piac
nè mai potei trovarte, E finalmente or t’ ho trovata a caso; Figlia, onde il cor per gran duol mi si parte Mentre ch’io pen
che le tue nozze io preparava Far con pompa, con gaudio e con decoro; Onde nipoti e genero aspettava, Per la mia vecchia età
uol, come ben grato amante, Ch’in sì gran mal l’amata sua s’invecchi; Onde al suo figlio e nipote d’Atlante Commette che con
gran lume che avevi In tanti lumi un sol colpo ti fura; Tanti occhi, onde vegghiar sempre solevi Perpetuo sonno or t’addorm
avesse consigliato di gettare del pane negli accampamenti di Brenne, onde togliergli la speranza di vincere i Romani col me
ini innanzi che l’Evangelo insegnasse la sublime scienza del perdono, onde Giove Vendicatore ebbe adorazioni dai Romani; e d
All’acque il piede Tarpea volgeva: al delicato capo Peso era l’urna, onde libava a Vesta, Quando mirò nell’arenoso campo Am
rà fìae e riposo. Adesso io scuso Scilla crudele alla paterna chioma, Onde latra il bel corpo, e l’onda freme, E te fanciull
o alimento dalla sua nemica, che svegliata scosse l’odiato fanciullo; onde fìnsero gli antichi che il latte parte scorrendo
le. La grazia dei contorni, la bellezza e la maestà de’ grandi occhi, onde Giunone fu appellata βοωπις, occhi di bue, l’eleg
del lembo era detta dai Greci πεϛα:, instita o segmentum dai Latini; onde poi si trovano menzionate dai Romani segmentatœ v
questo presso i Romani distintivo delle gentildonne e delle matrone, onde ben conviensi a una dea che era chiamata dai Gent
la sua eterna bellezza per distogliere col piacere Giove dalle cure, onde ritardava il fato d’Ilio, che maggiore rinacque d
armi Terreni affetti: al solo ben del mondo Dati fur quegli amplessi, onde temprasse Divino seme de’ mortali i danni Con cel
i il fato dell’impero romano. Tutte le Calende erano sacre a Giunone; onde ancora fu detta Calendare, e il pontefice massimo
vidio nei Fasti narrare a Flora custode dei giardini. Molte immagini, onde può far tesoro il pittore, mi è sembrato che ador
llade, al dir di Tzetze. Si aggiunge che il robusto infante la morse, onde essendosi sparso il latte, se ne formò la via lat
bella io noi dirò: lo vieta Il rossore che grazie accrebbe al volto, Onde a mia madre fu genero un dio. Primavera fìoria: n
alle foglie la rugiada il sole Scote, e percosse tremolan le stille, Onde agli alberi son gravi le chiome, L’Ore succinte c
i Dei consiglieri, dopo Giove per impero il maggiore, a cui servono l’ onde sortite, sarà della presente Lezione argomento. A
governo dell’universo, e la fortuna diede a Nettuno l’arbitrio delle onde . Divenuto abitatore del nuovo regno, amore lo pre
Nettuno, come padre di Teseo, mandasse quella foca, o mostro marino, onde il misero Ippolito fu trascinato dai cavalli che
le mura troiane. Il re spergiuro negò ad ambedue la pattuita mercede; onde Nettuno sdegnato mise orribile ed immensa balena,
e, Si dileguar le nubi, apparve il sole. Cimotoe e Triton, Tuna coli’ onde , L’altro col dorso le tre navi indietro Ritirar d
hi sulla ca-’ gione del terremoto, secondo essi prodotto dalle acque; onde è che in figura di toro vengono rap. presentati n
dendo di fare inganno a Maia. Ma ad essa, come a dea, tutto era noto; onde rimproverò la frode al figliuolo, chiamandolo gra
furono anche attribuite le ali alle piante. Questa verga era di oro, onde sortì Mercurio il soprannome di verga d’oro κρυσο
opra il mare. Va per lo ciel rapidamente a volo. Indi prende la verga onde ha possanza Fin nell’Inferno, onde richiama in vi
mente a volo. Indi prende la verga onde ha possanza Fin nell’Inferno, onde richiama in vita L’anime spente, onde le vive add
e ha possanza Fin nell’Inferno, onde richiama in vita L’anime spente, onde le vive adduce Nell’imo abisso, e dà sonno e vigi
Maia, avo di lui, Primamente fermossi: indi calando Si gittò sopra l’ onde , e lungi al lito Di Libia se n’andò l’aure secand
o che col potere di questo l’ire separò nell’Arcadia di due serpenti, onde vi furono uniti per significare la concordia degl
giro delle merci, o perchè il suo idolo collocavano presso la porta, onde presedesse alla sicurezza delle case allontanando
ell’ Eliso le conduceva, ed allora l’epiteto di infernale gli davano. Onde Claudiano disse: Tegeo, nipote di Atlante deità c
decifrare simili ambiguità. Che se alcuno fosse curioso di apprendere onde avesse il nostro Mercurio tratta la comune denomi
re della curva lira, Al faretrato iddio dono maggiore Della minaccia, onde fu pegno l’ira D’eterno amore: A te fanciullo de
due occhi del cielo. Apollo, benché dio, soggiacque a molte sventure: onde veruno dei numi fu di esso più compassionevole, a
non volgare amicizia, cui fu debitore il primo d’infiniti benefizii, onde nell’insigne tragedia di Euripide il nume col suo
ò gli amplessi immortali la ninfa affannosa, diffamò la colpa di lei, onde il padre spietato sotterrò viva la misera, che in
amare il calore nelle gelide membra. Si oppose il Fato alle sue cure; onde cercando compensi al suo dolore, convertì la giov
oste, e che Dafne, una delle ninfe della montagna fu scelta dalla dea onde vi presedesse. I Greci hanno antiche poesie intit
cono che dall’ aperta terra fu inghiottito; altri che si fuse il rame onde era composto. Che che ne sia, il tempio di Apollo
allo del medesimo vi è un’iscrizione la quale riferisce che le statue onde è circondato provengono dalla decima del bottino,
ggon l’alme insieme. Alfenore li vede, e palma a palma Battendo vola, onde alle fredde membra Doni un amplesso: l’infelice c
e dell’ Iliade? Perchè non piuttosto contro l’infelice prole di Niobe onde la materna offesa non resti inulta? Perchè non co
dei loro pezzi antichi. Quello che avanza circa la qualità del marmo, onde è formato l’Apollo è assicurato dalla dilÌ2^ente
animosi carmi: Certo è il mio strale, ma del mio più certo Fu quello onde ho piagato il core. Il mondo Le mediche arti a me
arso crine agita, e Dafne Impallidisce stanca, e volge i lumi Verso l’ onde paterne, e grida: Aita, Padre mio, se sei nume: a
e maschere che trovansi frequentemente nei monumenti di simil genere, onde si è ingannato De Boze nella Dissertazione che ha
esta danno ad Apollo quando lo descrivono come poeta, o come cantore, onde Properzio: Pizie (o Apollo) risuona carmi in lung
Qui del mondo pugnar le mani: ascose Mole di pini con diverso fato L’ onde soggette. Eran d’Antonio i legni Odio a Quirino,
ira il suono inerme; Ma quel sembiante che al maggior Atride Rivolse, onde con mille avidi roghi Vuotò le tende Achee, e i g
ione, e nel Viaggio a Corinto, dal lupo che sacro era al nume, forse, onde la velocità significare. Lucigenete Apollo fu chi
È celebre il tempio che aveva pure a Triopo città della Caria il dio, onde Triopo fu appellato, ed i vincitori nei giuochi c
ta la traduzione. 14 Patareo da Patara città della Licia lo dissero, onde il Lirico mentovato cantò: « Delio e Patareo Apol
colpa sotto iramagin falsa Cela Climene, o genitore, un pegno Dammi, onde io tolga dalla mente incerta Quest’errore infelic
calle un fren sicuro Tetide stessa, quando accoglie il carro Dentro l’ onde ospitali: un moto eterno Rapisce il cielo, e con
ssa parte Nati. Lieve era il carro, al giogo istesso Mancava il peso, onde simile a nave Che leggera al furor cede dei flutt
nno: Le cittadi e le genti in cener solve L’ignoto incendio: mancan l’ onde ai fiumi: Si stringe il mar, d’inaridita polve Di
estremi antri si cela. Giove attesta i celesti: all’ardue cime Vola, onde suole nella vasta terra Mandar nuvoli, pioggia, e
e prima del fratello nata, uffìcii di levatrice prestasse alla madre, onde differente n’è la patria, e al dire dell’innograf
queste parole: — Dammi oltre l’inviolata castità ancora molti titoli onde Febo non gareggi meco: dammi frecce ed archi. Non
r soggetto nelle cave palme. Bagnano ad Atteon le chiome e il volto L’ onde vendicatrici: e detti aggiunge Che nunzi sono del
i cignali offendono i seminati, e i bovi sono gran danno ai mortali; onde ancor questi uccidi. Così parlando intorno alla s
amasti sopra le altre? quali eroine avesti per compagne? Dillo, dea, onde agli altri si canti. Dolica, una delle Cicladi, f
hie e i rabbuffati crini. Ecco deirOceàn sul tergo immenso Montagna d’ onde gorgogliando alzarsi: Si appressa al lido, e vi s
e Lezione ricordando la Caccia di Meleagro, e le sventure e i delitti onde venne accompagnata, e che ho tradotto da Ovidio.
de a Cerer libasse, e vino a Bacco, A Pallade l’umor biondo di olivo, Onde a tutti gli Dei giunse l’onore Ambizioso, che agl
i. Lezione vigesimaquarta. Dei nomi più famosi di Diana. Diana, onde non esser minore del fratello, chiese a Giove mol
he esclama Ciutia: Dal mio ceto, o donna, Va lungi, e non macchiar 1’ onde scerete. — Sapea la maritai colpa di Giove L’alta
sta bocca ecco deforme il volto Lode di Giove: il favellar l’è tolto. Onde pietà col suo pregar non mova, E si disserra dall
llo di Vulcano, che con acutissima scure fa gli uffizii di levatrice, onde sonora nell’armi balzò dal capo divino la dea del
re, in contesa: Pallade era per ferire Minerva: Giove oppose l’egida, onde spaventata fu uccisa dalla madre rivale, che affl
a della Guerra. Ha Telmo in capo, suo ornamento insieme e sua difesa, onde trasse i titoli di (grec), e (grec), cìoò che ha
Oreste, assoluto pel di lei voto della pena decretata al matricidio, onde colpevole, guidato dalle furie paterne, divenne.
scudo nella sinistra. Po liade, Civile, la istessa nazione la disse, onde nelle ‘medaglie di Atene si vede da una parte il
olta vestiario ancor femminile e costumato dalle fanciulle: ma quella onde é coperta la nostra figura. oltre il vedersi più
stanza, certamente non rappresentata a caso, voglia indicarsi l’egida onde il petto della dea si suppone armato, la quale co
ate, con che s’unge Alcide E Castore; togliete un pettin d’oro Fatto, onde il crine e le disperse treccie Unisca. Esci, o Mi
mimone, a Danao prole, O a Fisadea, che, sparse d’oro e fiori Inaco l’ onde sue, verrà dai colli Lieti per erba, e fia che re
sse Minerva: Qual destin ti trasse. Figlio d’Everio, alla funesta via Onde tu cieco tornerai? — Parlava, Quando percosse un’
cepita in una conchiglia ripiena di perle, navigò con questa a Cipro, onde Stazio facendo l’elogio di una bella donna fa dir
o mansuetamente dimenando la coda, e la dea gli riempi tutti d’amore, onde accoppiati dormirono nelle loro caverne. Arrivata
alle volgari voluttà presiedea. Scopa fece sedente sopra un montone, onde fu detta ancora (grec), perchè (grec) in greco si
iullo amato dal re Agamennone, che nuotando nel fiume Cefiso vi perì; onde dal re, in memoria dell’ infelice amore, fu erett
dine, e precisamente nell’abito stesso, col nome di Venere Genitrice: onde potersi accertare con buon fondamento qual fosse
gliamenti detta dai Greci (grec), da’ Latini pixis, e buxis dal bosso onde antichissimamente solca formarsi. Sebbene le acqu
stretta, per esser ella nata dalle acque, cioè dalla spuma del mare, onde fu detta Afrodite. Era perciò venerata sui lidi,
de, ed anelar si vede. Questa è la casa ove qua giù s’adopra Vulcano, onde da lui Vulcania è detta; E qui per l’armi fabbric
o il lembo estremo La vasta possa d’Oceàn corona Con le curve spumose onde d’argento. Compita è la grand’ opra, e non vi man
a Marte i Troiani contro la parola che ne avea data a Minerva stessa, onde la dea suscitò Diomede a pugnare contro lo stesso
Vitruvio che ordinariamente i templi di Marte erano fuori delle mura, onde nel popolo dissensione non nascesse, è smentita d
Vide i principi: della Tiria guerra Giove, e scotendo la divina testa Onde treman le stelle e grida Atlante, A Mercurio dice
h’il suolo Tremò repente, e ripercosse indietro Tornaro le mugghianti onde dell’Ebro: I cavalli nitrir sparsi nei prati: Seg
loco A tardo senno, e volge indietro il volto: Come Euro, se le vinte onde abbandona. Freme la stessa pace, e il mar spianat
a. Cerere. Fra le figlie di Saturno e di Rea bellissima fu Cerere, onde Giove, che coi domestici stupri cercò diminuire l
regina delrinferno. Non vi è cosa più potente di un esempio illustre, onde la colpa ne’ grandi è maggiore perchè ne persuade
Vi furono alcuni che dall’incesto di Cerere dissero nato un cavallo, onde favoleggiossi che fra vergogna ed ira divisa nere
più comune opinione, o da quelle che Cerere fé’ fabbricare a Vulcano onde il modo di mietere agli uomini insegnasse. La Sic
stro i secreti, E narrate con qual face l’amore Trionfò dell’inferno, onde rapita Proserpina il dotai Caos possiede: Dite l’
d i fraterni Patti turbando, con civile tromba Empie insegne sollevi, onde ai profani Giganti sian del ciel le strade aperte
ruine armato L’ispido mento e le sonanti penne Innanzi al suo furor l’ onde e le selve Soffiar desia; ma se le ferree porte E
i antri loro. Quindi comanda che di Maja il figlio Si faccia innanzi, onde gli ardenti detti Riporti a Giove. La potente ver
te stagna Oocito, e muta d’Acheronte è l’onda. Nè più coll’infìammate onde flagella Flegetonte la riva. — O tu d’Atlante Teg
mbo a Giuno. Gli ascosi furti tacerò di Temi E di Cerer gli amplessi, onde di figli Beata turba ti corona. Io traggo Oscuri
e vien rappresentata si scorgono ed è prezzo dell’opera l’annoverarli onde maggiormente si manifesti quanto i pensamenti dei
pegno ascoso, E volge il carro ver le Frigie sedi Di Cibelle turrita. Onde le membra Pieghevoli dirige ai suoi serpenti, E l
. Nè un sol colore hanno le cose: D’oro le stelle accende, e sparge l’ onde D’ostro, ed i lidi con le gemme inalza: Mentiti f
osì l’increspa che tu l’alga credi Frangersi negli scogli, e lambir l’ onde Con roco mormorio l’aride arene. Finge dell’avo a
eri prati A Oocito ghirlanda, e del tranquillo Lete bevon gli stagni, onde lor spuma D’oblio sicuro l’assopita lingua. Orfne
L’errante fiamma pel ceruleo piano Scherza, e si vibra nelle tremul’ onde . Già volge il piede nei fioriti prati La Verginel
vano essere ammessi ai misteri. GÌ’ iniziati non deponevano la veste, onde erano coperti nel tempo della cerimonia, se non l
to di questi prestigi seguiva ancora nell’Inferno l’ombre dei devoti, onde la morte era principio di un migliore avvenire. I
Fatale Augurio del sortito letto. L’onnipotente dea la destra stessa Onde scompiglia le falangi, abbatte Le ferree porte, c
ome occulto guerrier cerca la strada Dentro le fosse di scavato campo Onde il sicuro oste sorprenda, e vinca Le rocche dagli
vasi il fuoco etereo, di che simbolo è Vesta, perpetuo degli antichi, onde da Orazio etenra nel terzo libro delle Odi vien c
ta regola non è generale, come in Virgilio, in Properzio può vedersi; onde io mi servirò indistintamente dell’uno e dell’alt
arlo tu devi, o Fame, (il Fato Pon fra Cerere e te discordia invitta) Onde parlò la diva a ninfa agreste Così: Di Scizia neg
che gli antichi e i moderni hanno creduto essere proprietà del sonno, onde disse Dante « ……………… il sonno, che sovente Anzi
o la Notte, e gli astri la seguono immantinente, — Le davano la biga, onde da Virgilio fu scritto: La Notte nera portata dal
fraudarvi di tante cognizioni preziose per l’Arti e per la Mitologia; onde inserirò in questo mio ragionamente, come soglio,
re i sonni accoglie E gli diffonde per l’opaca terra. Manca la porta, onde strider non renda: Niun custode ba la soglia: in
rchio ronzare, Senza cibo gustare Dannosi a riposare. Per lo languore Onde vacilla il pie Pigro sopore Ad esse i rai premè,
nasse a condizione che educasse i tigli maschi che da lui nascessero, onde in uno di esso pervenisse per diritto ereditario
tabilì di uccidergli tutti. Incresceva al core di Rea tanta crudeltà, onde fuggì in Creta per partorire Giove, come vi espos
che disperse Eran per questi monti, insieme accolse E die lor leggi; onde il paese poi Dalle latebre sue Lazio nomossi. Dic
hianze Dell’altre genti. L’assalir gli Ausonii, L’inondaro i Sicanii, onde più volte Questa che pria Saturnia era nomata, Ha
dre mia, perchè non farmi l’ali Con che guizzano i pesci: allor per l’ onde A te verrei, ti bacerei le mani Se non volessi il
il mi vede ogni dì più. Se dico Che capo e piedi gran pena mi cruccia Onde si dolga al mio dolor, risponde: Ciclope, Ciclope
i del loro re, cioè di Plutone, e quindi di tutta la corte infernale: onde discendete meco col pensiero nell’Inferno degli I
l tartaro, espresso perciò in qualche antica pittura col capo velato: onde presso i Greci avea sortito il nome di (grec), il
Più in alto vi sono due donne che portano dell’acqua in idrie rotte, onde questa si versa. Una è giovine, l’altra è vecchia
ergli buon grado dei suoi viaggi, dei quali vi consiglio la letttura, onde possiate arricchire il vostro intelletto di cogni
, Che tolse al nido, non pennuti ancora, Insidiando l’arator villano, Onde la notte sopra i rami assiso Piange, e rinnova mi
vedovati campi: E la rapita sposa, e degli Dei Piangeva i vani doni, onde sprezzate Dal fedele dolor le Tracie donne, Fra l
che spesse volte ingannano più di quello che illuminino gli artisti, onde vi esorto a sentire maggiormente l’importanza di
. Nessun reo è assoluto davanti al tribunale interno della Coscienza: onde col ferro, o coli’ oro poterono gli empii comprar
mero di tre, che vien loro assegnato, non altro denota che pluralità, onde sul più antico teatro greco comparivano cori di F
o, le vide tutte bianche, ed allora ricuperò la ragione, e che perciò onde placarle, egli onorò le prime, come si usa coll’o
on idre verdissime eran cinte: Serpentelli e ceraste avean per crine, Onde le fiere tempie eran avvinte. E quei, che ben con
mpiagati petti Versavan l’alme, e l’innocente sangue; Anzi gli udiva: onde il vital calore Tutto s’ascose, e impallidita e f
tor mio crudo 1 precetti superbi empi e nefandi Dell’alma ogni paura: onde io sul letto Mi levo alquanto, e con tremante man
ritardar l’impresa. Nè potette seguir mia casta mano Opra sì brutta: onde io coli’ unghie il volto E il seno offesi, e mi s
in grembo? Ma segui ardita il desiderio ardente E la voglia paterna, onde egli sia Compagno agli altri suoi malnati amanti.
Mi lamentava, alle parole meste Seguiva il pianto, e de’ miei lumi l’ onde Cadeano sopra le tue belle membra; E tu d’ogni pe
fuggir tu non t’affretti, questa Agli occhi tuoi sarà l’ultima notte. Onde d’orrore e di spavento pieno Sorgesti presto, o t
con un palo Che gli fa remo, e con la vela, regge L’affumicato legno, onde tragitta Sull’altra riva ogrior la gente morta: V
ittoria, la Forza, lo Zelo, che militarono con Giove contro i Titani, onde egli in premio le concesse che il giuramento pel
ne, Flegetonte nella palude Acherusia, ma non mescola con esso le sue onde . Favoleggiarono che Plutone ruppe la fedeltà giur
e un rivo di Stige. Il nome di esso deriva dalle querele e dai pianti onde riempiono le sue rive 1’ ombre dei malvagi. Di Fl
indicava della restituzione, ma accennava a’ felici la giusta misura, onde non abusare de’lor beni e del loro potere. Il fre
parole: alle volte stringeva un ramo di frassino, inteso pel flagello onde percuotere i delinquenti. Tutti questi distintivi
le espone appunto la lunghezza del cubito, è il simbolo più costante, onde argomentò Spanhemio, che a questo gesto si riferi
tore, qualunque fosse, di quei vetusti simulacri, inventò quel gesto, onde il destro braccio rimane -sporto in maniera ad of
he la bontà dell’amico mi ha suggerite, stancar la vostra attenzione, onde udite da Ovidio, che ho tradotto, come Dedalo, il
e Può, ma non l’aria. — Sì parlava, e piega L’ingegno ad arti ignote, onde natura Rinnovi, e vinca: in ordine dispone, E ada
ll’aura errante Ed ammollisce la docile cera Con la destra scherzosa, onde ritarda La meraviglia della man paterna. Poiché l
ata quelle del figlio. Ambi gli vide Stupido il pescator ch’insidia l’ onde ; Con la tremula canna alla sua stiva 11 bifolco s
elebre Alessandro Guidi sulla Fortuna ridonda di bellissime immagini, onde io credo che vi sarà utile udirla. « Una donna s
nte Si crede esser possente Di destrieri e dì vele Sovra la terra e l’ onde , Quando tu giaci in pastorale albergo Dentro l’in
ra la statua di Urania, che ora compisce il numero delle nostre Muse: onde può nascere il sospetto che siano state le Muse t
lla compassione e del terrore, che sono i due poli dell’arte tragica, onde Ausonio rilevò la mestizia come caratteristica de
hanno a maraviglia provato i dottissimi spositori di quei monumenti: onde Ausonio nell’Idillio xx disse: — Portando Erato i
redere quest’ultima la Musa ravvolta nel manto e appoggiata al sasso, onde Erato non potrà esser che la terza figura, che po
é la Filosofia era, secondo gli antichi, lo studio favorito di Erato, onde alcuni han dedotto il suo nome dalla presentazion
na da Tebe, nel qual tempo si dice che la terra per lui sprofondasse, onde nell’Attica rendesse gli oracoli, e dasse vera ri
minore. meraviglia desta il fuoco della pira, il quale essendo acceso onde rendere le dovute esequie ai due corpi, non vuole
an stille di sudore, ed ha messo da parte la sua spaventevole Gorgone onde non converta in pietre il popolo che viene a visi
Mitologia teologica, mi sarà grato il potervi trattenere sull’imprese onde l’ isterica è composta, e che formano la parte pi
immagini delle vergini dee d’Elicona, come altrove abbiamo avvertito, onde sfuggire le taccio che incontravano presso i mora
ge il mentovato autore che di questi era calzata la Pallade di Fidia, onde non debbonsi avere per abbigliamento improprio di
erto, l’altra mano giace nella veste perché il vento non sveli niente onde si vergogni. Che soave respiro, o.Bacco: tu bacia
e 1’ eloquenza. La Primavera era la stagione consacrata a queste dee, onde Orazio disse: La Grazia con le Ninfe e con le due
o magnanimo che riguarda fieramente e con una certa audacia contro le onde , è Aiace Locrense, di cui la nave dal fulmine è g
impugna il suo tridente, e lo scoglio che Aiace sostiene sarà scosso onde cada col bestemmiatore. Ecco quello che vuol dir
gnate incessantemente. Quindi una larga fiamma accresciuta dal vento, onde il foco serve di vela al naviglio fuggente. Aiace
si affretti di venire più presto del solito per arrestare l’esercito, onde ella possa togliersi il corpo col consenso di Gio
tura umana deve dare la medicina, particolarmente con i preservativi, onde si vede solo nelle monete di Coo città a lui cons
o non era che l’aria, dalla quale proviene Igia, sia la buona salute: onde Apollo era fatto padre di Esculapio, perchè il So
tto il parentado e discendenti por tano nel nome la stessa allegoria: onde gli diedero per nutrice Trigone, forse per essere
to da’ Pergameni, Acesio da quei di Epidauro, e Evamerione in Titano: onde si legge a tutti e tre un iscrizione in Verona; e
anquille sedi A lei, che degne e turpi cose grida, E sparge le paure, onde fremente Sta fra l’orror delle più basse nubi Non
a razza femminil quei che gl’immensi Bessi e la Scizia congiurata e l’ onde Non vinsero: pei letti il sangue scorre. Fumano o
grido, E non senza rossor venera Bacco La maestà dell’infelice volto. Onde col riso si confonda il duolo. Ad Agave cangiò la
non uccise: il padre solo Fu reo. Misera me: con Semel Giove Giacque, onde Penteo io mi piangessi, e Giove Salvava il figlio
e avventure di Bacco cominciano nel settimo Canto del poema di Nonno; onde da questo io dò principio all’estratto che ho pro
endo espone La causa della via, dell’odio, ed apre Suo feroce volere, onde di Cadmo Non stia la reggia, ed il furor conduca
conduca Atamante al delitto: in un confonde Preghi, impero, promesse, onde commova Le dive. Appena di parlar Giunone Cessò,
o, viene a consolar Bacco, e gli consiglia di formare dei nuovi amori onde dimenticare il perduto giovinetto. Gli racconta p
e del nettare, bevanda degi’ immortah. Bacco, gli dice, non piangere, onde le lacrime dei mortali siano asciugate. Appena eb
n gran pianto nel Fòro. I parenti, gli amici, che riuniscono il corpo onde porlo sulla pira. La testa di Penteo è talmente s
quale promette di collocarlo nel cielo accanto a Sirio ed a Procione, onde , unendo il suo foco a quello dì questi astri, con
endicar la sorella mandò un mostro che desolava il paese, e al quale, onde por fine al pubblico danno, fa esposta Andromeda,
a rupe il proprio fato, E verso lei nuotar la pena, e trarre Il mare, onde sarà misera preda. Ma vola in alto Perseo, e, sul
o. Ma quanto ei s’ erge dal profondo flutto, Tanto in su Perseo vola, onde lo stanco Mostro per lo sicuro eter delude, E gii
i. Invano tenta di liberarsi. Le ladi, Poliso, Tiona e Fesile corrono onde percoterlo. Nettuno solleva il mare, scatena le t
utto, e minaccia Nereo e Bacco. L’Arabia soccorre Licurgo e lo libera onde porlo fra gì’ immortali, e sacrificargli come ad
de porlo fra gì’ immortali, e sacrificargli come ad un dio: ma Giove, onde togliere questo esempio, acceca il re feroce, che
fra le stelle. L’araldo ritorna, e gli arreca la risposta di Deriade, onde lo dio rivolge il suo carro verso l’Oriente. Deri
si è inoltrato nel fiume che l’Idaspe impegna Eolo a sollevar le sue onde sprigionando i venti. È descritta la confusione c
arte non è qui? tu vedresti fuggire Bacco subito, e nascondersi nelle onde . Era egli un dio quando un mortale lo pose in fug
zza Pelope, che giovine ministrava il vino agli Dei sul monte Sipilo, onde Nettuno talmente s’ invaghì di lui che gli fé’ do
ostume lidio. Ippodamia è in abito nuziale, ma colla faccia scoperta, onde nulla le contrasti la vista del marito. Il fiume
la vista del marito. Il fiume Alfeo si alza dalle sue acque profonde onde presentare una corona di ulivo selvaggio al vinci
di tredici: la terra ha prodotti dei fiori intorno ai loro sepolcri, onde sembra che si rallegrino della vittoria ottenuta
suo rogo. Mirate: ella si dirige verso le fiamme riccamente vestita, onde il sacrifìcio sia più caro agli Dei. Non rivolge
vi mezzi di nuocergli. Discende all’ Inferno per trovarvi Proserpina, onde prenda parte alla sua vendetta, e sollevi le furi
te lo persuade a vincere colla sua quiete gli occhi del re degli Dei, onde servire al furore di Giunone. Lo dio del Sonno ob
al quale sarà condannata. Datemi, Giunone dice, questo cinto potente, onde io prevenga questi mali, risvegli l’amore di Giov
a occupata a formare una corona di fiori per Venere, e sale al cielo, onde veder la dea, la quale accorgendosi del suo dolor
ompagno di giuochi: ambidue avevano scommesso trastulli fanciulleschi onde fossero premio al più bravo, ed il poeta ne fa un
gura, e di prendere le sembianze di Giove nei suoi amori con Antiope, onde goder potesse, nella forma di Satiro, dei favori
ide dall’alto Giove eh’ è padre le sublimi prove Della pietà mortale, onde nel cielo Pose l’Icario vecchio, e a lui compagna
endosi dagli scrittori infinite volte menzione dell’ellera del tirso, onde sovente con figura lo chiamavano ellera: se noi v
e: su queste, come prima facevano sull’aste, ci mettevano quel tirso, onde Euripide chiama la ferula bene ornata di tirso. C
nda con la quale, come istrumenti sacri, si sogliono vedere adornati: onde nella Pompa di Bacco di Tolomeo, da citarsi soven
gli uccelli, e candidi fiori vi sono sul margine non ancora perfetti, onde pare che siano nati in grazia del giovinetto. Il
il vero ed antico sistema greco rischiari prima del Museo Clementino, onde io credo farvi cosa grata inserendo nel mio disco
data Visconti. Nell’ altre Lezioni unirò tutti i monumenti Bacchici, onde io spero che raddoppierete la vostra attenzione,
o come erano tutti gli animali, che gli sono stati dati dalle favole; onde Virgilio scrisse: Bacco diede motivo ancora alla
o, era con Bacco quando andò a Nasso. Giù basso in terra accosto all’ onde del mare vi è la Ninfa, o Genio di quell’isola, c
prima volta da Tolomeo Filadelfo per adornarne la statua di Arsinoe: onde si può credere che fosse simile a quei due cornuc
ali fa menzione Ateneo; ma sembra piuttosto che fossero detti timpani onde Catullo scrisse: Percotevano l’altre i timpani co
ntini, come le Naiadi dei fonti. L’etimologia è da (grec), torcolare, onde pure e Bacco leneo, e le feste lenee. Le ministre
trazioni delle statue più commendate, e dei bassirilievi più celebri, onde quando i vostri studii ve li presenteranno agli o
da procurarsi difficilmente nell’antico selvaggio viver degli uomini: onde rese necessarie le proprietà e le società regolat
vvinta dal diadema, dec orazione inventata da questo figlio di Giove: onde ne ha il capo cinto persino in quel bassorilievo,
tere conveniente è quella senza dubbio delle rozze e concitate danze, onde saltanti furono cognominati dai poeti, e più mobi
testa come proprio è dei sacrificanti, e la corona è di pino, arbore onde questi silvestri semidei circondano frequentement
ù decisivo al mio credere per confermar questa opinione è il partito, onde lo scultore ha condotto il rilievo della figura,
tologia storica è Giasone, che col fior della Grecia ardisce violar l’ onde non tentate dai mortali per conquistare sulle spo
da cui comprese le Menadi rendeansi più forti delle più forti belve, onde sì vantarono in un epigramma greco di ritornar da
3 (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332
o più potremo concisa e limpida, del modo al quale ci siamo attenuti, onde render chiara ed utile allo studioso questa opera
-scientifica sulla Mitologia, adoperandoci con accuratezza di studio, onde l’idea che dà vita ai simboli mitologici, risplen
ne, si faranno a consultare l’opera nostra. Ci adoperammo alacremente onde questa fosse, per quanto era in noi, completa e p
ella Favola da uno Studio Preliminare, che segue questa Introduzione, onde dare in esso (come già accennammo) un concetto ge
a, e completammo questo studio con la giunta di numerose annotazioni, onde i lettori si avessero una guida sicura, e per qua
re se non che noi abbiamo personalmente riscontrate quelle citazioni, onde esser certi, fino al convincimento, di non aver c
ici, attinti nelle stesse credenze che egli voleva imporre ai popoli, onde farsi credere l’unto del Signore. Il popolo dispe
a ; non venne a redimere, col sangue dell’ Uomo Dio, i funesti errori onde le tenebre pagane aveano coperta la terra. E allo
o della verità, cedettero il posto ai miti dolci, casti, consolatori, onde la religione del Cristo si rivela all’anima dell’
uenza, l’innumerevole quantità di racconti, di fatti, di avvenimenti, onde è tessuta la storia delle divinità pagane, le qua
e in cullz strangola i draghi, e finisce col famoso — Nec plus ultra, onde le colonne su cui furono scolpite le memorande pa
l mare ; e della Terra ; avrà forme gigantesche, come giganti sono le onde di sabbia che il vento del deserto solleva, e che
favolosa, dando da ciò vita ad un altro dei tanti simboli mitologici, onde è rivestita, fece di quel canali le braccia di Er
. Codesti cenni debbono, a parer nostro, esser largamente sufficienti onde si riconosca quanto difficile ed ardua impresa, s
gge fondadamentale della Mitologia ; è il sostrato vitale, animatore, onde i personaggi mitici si sviluppano nella loro esse
rappresentano. Infatti se gli avvenimenti assurdi, atroci, immorali, onde è tessuta quasi tutta la storia della Mitologia p
mente dall’astronomia deriva la maggior parte delle feste e cerimonie onde gli antichi onoravano il culto dei loro Numi. Cos
ì fu denominata la pietra che Rea, moglie di Saturno, dette al marito onde la divorasse invece di Giove, quando ella lo part
e. Questa città fu una delle sette che Agamennone promise ad Achille, onde calmarne l’ira funesta che infiniti addusse tutti
. All’assedio di Troja fu uno dei deputati che accompagnarono Diomede onde ridimandare Elena. Durante questa ambasceria, le
so di fiori per servirsene da origliere lo avesse riempiuto di paglia onde farlo più morbido e dormire più comodamente. 53.
inta, la fece legare in una piccola barca e l’abbandonò in preda alle onde . Politetto, re di Serifo (una delle isole Cicladi
a correre il mondo a modo degli eroi favolosi, in cerca di avventure onde segnalare il suo coraggio. Passando per Lariffa e
nell’intento prefissosi, solamente Ercole fece più presto di Depreo, onde la vittoria fu a lui devoluta. Come essi aveano b
Amazzoni, suggerì al padre di persuadere Ercole a rendersene padrone onde portargliela. Ateneo racconta di questa principes
a giustificava, promisero ad alcuni corsari una forte somma di danaro onde far rapire la statua di Giunone dal tempio che Ad
a per punirli voleva abbandonare il loro paese e recarsi nella Caria, onde essi ad impedire una novella fuga la legarono con
cque di questo fiume le ferite che lo fecero morire, e siccome quelle onde , in una certa stagione dell’anno, diventavano ros
molte altre città della Grecia si dava una moneta d’argento a Venere onde prender parte a queste feste volendo così dimostr
sciuta la causa e il tempo degli ecclissi lunari., ne prese occasione onde farsi credere una maga, ciò che fu alla disgrazia
sfuggito ad una infinità di pericoli, lottando disperatamente con le onde furiose, gli riusci di afferrarsi ad una roccia,
tutti gli alberi di ulivo che crescevano nelle circostanze di Atene, onde recare oltraggio a Minerva, cui quegli alberi era
a, perchè bruciavano alle bambine, appena nate, la mammella sinistra, onde non avessero nel trar d’arco alcun fisico impedim
cui la favola racconta che uscì dal mare, nascendo dalla spuma delle onde . Andiomena significa che esce dal mare. 392. Andi
avrebbe accettata qualunque prova fosse piaciuta a Minos d’imporgli, onde provargli la verità. Allora Minos gettò nel mare
ndannata da questo crudele principe a morire di fame in una prigione, onde essa non potendo resistere all’orrore della morte
ezia, e allora il re d’accordo col pontefice, fecero sapere a Corace, onde trarlo in inganno, che prima di consumare il sacr
o altro che il nome. Come son le mie membra in acqua sparse Conosce l’ onde amate il caldo Dio ; E la forma che avea quando m
gettava nell’ Alfeo si ritrovava dopo qualche tempo nelle tranquille onde della fontana Aretusa. Ad avvalorare questa falsa
generalmente che fosse questo il primo vascello che avesse solcato le onde . Questo nome gli viene dal suo costruttore che lo
mmortal rivoltò il zelo : Al ciel ver quella parte il braccio sciolse Onde settentrion n’apporta il gelo ; Prese al ciel la
a celebre Arpalice inforcando un cavallo che correva più rapido delle onde dell’ Ebro. In mezzo della selva una donzella, C
e erasi determinato ad edificare quel monumento in pietre di calamita onde le statue d’Arsinoe, che erano in ferro dorato, r
le, Ulisse cercò da per ogni dove l’illustre rampollo dei re Troiani, onde farlo morire ; ma le ricerche riuscirono vane, po
po la quale calunniò presso il marito i figli della prima sua moglie, onde metterli in malo aspetto del padre. 638. Astioche
Macedonia e la Tracia sulla quale Giove era particolarmente adorato, onde è che gli veniva il soprannome di Athuso.. 673. A
Stimula : però la unione dei due sessi fu cagione di gravi disordini, onde il Senato Romano annullò nell’anno di Roma 568, l
ciul s’attese, Ch’unito un tempo all’utero del padre, Fini quei mesi, onde mancò la madre. Quando fu poi perfetta è ben matu
gli fece dare. Il nome di Misas che vuol dire appunto, salvato dalle onde . Bacco passò il Mar Rosso seguito, più che da un’
adottò. Abbandonato nelle acque del Nilo, anch’egli fu salvato dalle onde , e da ciò gli viene il nome di Moisè perchè nella
i alle gran porte, a piede Dei gradi ove sta un pian fra’l tempio e l’ onde , La donna far del suo marito vede I canuti capei
una terribile pestilenza e ottenne da Eolo la sospensione dei venti, onde impedire ai Greci di andare a Troia. Tutte queste
irato da buoi, questi animali tardarono ad essere condotti al giogo ; onde i due fratelli, per non fare aspettare la madre t
furar frodolente ch’ei fece Del grande armento, ch’egli ebbe vicino : Onde cessar le sue opere biece Sotto la mazza d’Ercole
darmidi o Catarmi. — Sacrifizii nei quali s’immolavano vittime umane, onde ottenere dagli Dei la cessazione della peste od a
ono rappresentati coi capelli di colore azzurro per indicare l’aria d’ onde soffia il vento e con le ali, per alludere alla l
di lei, per impadronirsi dei tesori di Frisso, lo fece assassinare ; onde ella, temendo che l’istessa sorte fosse toccata a
o pestilenziali miasmi. I Siciliani consultarono l’Oracolo di Apollo, onde sapere se avessero potuto tentarne il disseccamen
iù illustri dame greche di andare in pellegrinaggio a quella fontana, onde bagnarvisi. 934. Canero. — Animale della famiglia
erarono diverse Divinità. Cario, figlio di Giove, ne fu il fondatore, onde il nome che porta. 960. Cariatide. — Soprannome d
osì dolente della morte di sua madre che si recò nella città di Claro onde consultare l’oracolo e sapere i mezzi per farla r
Paride, Venere dovette togliere alla presenza di lui la sua cintura, onde mostrare tutta l’incomparabile bellezza delle sue
te Eusino le le cui masse abbracciavano lo spazio di venti stadii. Le onde del mare, frangendosi con spaventevole rumore fra
canto. E Lipari da l’altro un’isoletta Ch’alpestra ed alta esce de l’ onde , e fuma. Ha sotto una spelonca, e grotte intorno,
rzio s’invocava Bacco per le sue corna, dimandandogli una lunga vita, onde poter celebrare la sua virtù. 1266. Corno dell’ab
edi il cinto In atto umil deponi, ed altro aggiugni, E poni ogn’opra, onde l’accetti, e il seno A cingerne s’induca. Della
a. Ella disparve durante il sacco di Troja, avendola Cibele nascosta, onde sottrarla agli insulti del vincitore. ….. e men
alla triste sorte delle sue campagne, l’abbandonò alla fortuna delle onde . Spirato il tempo in cui il mostro doveva rimaner
. — Soprannome dato a Giove, per aver preso le forme di quest’uccello onde riacquistare le grazie di Giunone, sua moglie. Qu
h’esso cangiato in questo animale. …… Questi di Cigno Era figliuolo, onde ne l’elmo avea De le sue penne un candido cimiero
e per le gambe e per il collo, tutti coloro ai quali dava ospitalità, onde raggiungessero la misura di un suo letto ; e che
ggio, fu dato il soprannome di Damia alla buona dea. « Δάμιςpopolo, d’ onde Δάμιος pubblico. ». 1353. Danaca. — Nome particol
to, fece legar Danae in una piccola barca e l’abbandonò in preda alle onde . Una tenera figlia Acrisio avea. Nomata Danae, s
drappi d’oro, di ricche dipinture e di lavori d’avorio, era preparato onde ricevere l’effigie del defunto imperatore. Il let
a sè un’aquila e, credendo quello un avviso soprannaturale, ritornò d’ onde era partito. La sera istessa, l’alloggio che gli
uando Latona vi partori Apollo e Diana, quell’isola galleggiava sulle onde . ….. e si chiamò poi Delo Tuo nome allor, che in
go infiammato, lo lanciò negli spazii dell’aria, e formò così il sole onde illuminare il creato ; e che poscia, avendo uniti
ceva un figlio si ripuliva tutta la casa in onore di questa divinità, onde renderla favorevole al neonato. 1426. Dediana. — 
e Cerere. 1428. Diafie. — Feste celebrate in Atene in onore di Giove, onde scongiurare le sventure ed i mali di cui si potev
mprovvisa Precipitando, i saldi ponti abbatte, Debil freno alle fiere onde , ed i verdi Campi, i ripari rovesciando, ingoia C
persuase il più povero dei suoi seguaci a consegnarlo alla giustizia, onde ottenere la somma promessa. Alcuni mitologi vogli
nta di un’altra Ea, ninfa che avendo implorato il soccorso degli dei, onde sottrarsi alle persecuzioni del fiume Paflo, fu c
sua figlia Proserpina, avesse inviata sua sorella Ecate sulla terra, onde far ricerca della rapita. L’opinione però più gen
e uno spevento invincibile. La tradizione favolosa ripete che Ulisse, onde liberarsi dai tetri sogni che lo conturbavano, fa
on uccidere gli animali. Al dire di Omero, Nettuno andò nell’ Etiopia onde comperare cento tori e altrettanti agnelli per fa
sse consigliato ai Greci di offerire in Crisa una Ecatombe ad Apollo, onde placarne lo sdegno. 1534. Ecatombee. — Così aveva
ue giovanette, uniche figlie del re, si offrirono vittime volontarie, onde placare col loro sangue innocente lo sdegno degli
fare un assordante rumore di calderoni, martelli ed altri strumenti, onde impedire che la luna sentisse le grida richiamatr
accordo con Giove, intrattenuta Giunone coi suoi piacevoli discorsi, onde questa non avesse disturbato un colloquio amoroso
guerrieri Trojani, che lo avevano sorpreso travestito nel loro campo, onde spiarne le mosse. Egli pregò caldamente Ecuba di
e incestuoso, sposando la propria madre. Appena nato Edipo, il padre, onde scongiurare i terribili destini che si legavano a
rimo genito dei suoi nipoti, che dormiva nel medesimo tetto di Itilo. Onde mandare ad esecuzione il suo perverso disegno, Ed
i Giove e di Giunone. Irritati perciò gli dei, mandarono la Discordia onde disunirli, e ben presto il triste potere di quest
oni. Egeo fu il solo fra i suoi fratelli che non potette aver prole ; onde consultato l’oracolo, questo gli rispose di recar
suo figlio, consegno ad Etra una spada, ingiungendole di conservarla onde suo figlio potesse con quella farsi riconoscere d
cenza ed avea ricevuta dalla principessa Trezenia la spada del padre, onde Egeo avesse potuto riconoscerlo ; ma Medea, saput
l’arrivo del giovane in Atene, comprese ogni cosa e fece il possibile onde impedire il riconoscimento, e con seduzioni ed in
opinione di aver Egeo introdotto in Grecia il culto di Venere Urania, onde rendere la dea propizia alla sua brama di aver fi
alla quale le donne incinta facevano continui sagrifizii ed offerte, onde implorare un parto felice. 1579. Egghitree. — Con
venivano dagli altri sacerdoti sospese alle mura interne del tempio, onde i fedeli avessero potuto santificarsi al contatto
Diomede per la ferita che quest’ultimo le fece all’assedio di Troja, onde vendicarsi di lui ispirò ad Egilia, l’infame desi
e fu uno di essi, per nome Fidone, che consiglio i suoi concittadini, onde facilitare il commercio marittimo, a servirsi del
na consacrata a Giove, (che secondo la tradizione era nato in quella) onde derubare il mele che una immensa quantità di Ape
che una immensa quantità di Ape vi lavoravano. Egolio e i suoi amici onde evitare le punture di quegli animali si erano ric
per i piedi un Toro furioso fin sulla vetta di un’altissima montagna, onde farne dono alla donna che amava. La cronaca tradi
o degli Erachidi, che reggeva il loro governo, consultarono l’oracolo onde sapere chi avessero dovuto in nalzare al potere.
l’uscita dall’isola. Tidotea mossa a pietà di Menelao, usci dal mare onde venire in soccorso di Lui, egli apprese il modo d
in un sagrifizio, che i Lacedemoni aveano avuto imposto dall’oracolo, onde ottenere dal cielo la cessazione di una terribile
sè, armatasi di un tizzone ardente voleva recarsi nel tempio di Diana onde mettervi il fuoco, ma al momento di compiere il s
oi confidenti, che gli consigliò di consultare l’oracolo di Eliopoli, onde sapere quale sarebbe stata la sorte delle sue arm
all’obbiezione del suo signore, che non occorreva recarsi di persona onde consultare l’oracolo, ma che era sufficiente scri
dalla Tracia e fuggire in Colco. Allorchè ella si vide in mezzo alle onde , il coraggio che fino allora l’aveva accompagnata
ile pestilenza devastò il paese, e gli abitanti ricorsero all’oracolo onde sapere il modo di far cessare il flagello. L’orac
o riacquistata la primitiva sua forma, egli corse con tanta velocità, onde raggiungere i suoi compagni, la cui nave già stav
Trag. Atto 2. Scena 2. Emone andò a gittarsi ai piedi di suo padre, onde supplicarlo a revocare il crudele comandamento ;
attribuiva ad Ecate, il potere d’inviare questo fantasma ai colpevoli onde tormentarli. Forse Empusa altro non è che la pers
sforzi impotenti che di tratto in tratto il fulminato gigante ritenta onde volgersi su i fianchi, e che al suo più piccolo m
uenze che un tanto oltraggio avrebbe trascinato seco, e fece di tutto onde Elena fosse restituita al marito. Ma nei destini
ai nel suo intento. La protezione che Nettuno aveva accordata ad Enea onde accondiscendere alle preghiere di Vonere, madre d
e essendogli guida la stessa Sibilla, Enea discendesse negli inferni, onde visitare l’ombra di suo padre Anchise, morto a Dr
cielo, dopo avere con materna sollecitudine lavato il suo corpo nelle onde del Numico ; sulle sponde del quale, ad eterna me
guaci, ritornò nella casa d’Ipocoonte, ed uccise il padre ed i figli, onde vendicare la morte di Eono. Fu dopo questo fatto
e sulle sponde del Nilo, dopo di aver ricuperato le sembianze umane. Onde si tiene che a Giove nascesse, Epafo, un bel figl
tua di quel Dio, la quale però lungi dal sommergersi, fu spinta dalle onde vicino al promontorio di Malia sulle spiagge dell
ne al sonno, ed in generale a tutti i genii benefici che s’invocavano onde placare le anime dei trapassati. 1728. Epifane. —
il loro esercito, che essi spaventati ricorsero all’oracolo di Delfo, onde sapere il mezzo di far cessare il flagello. L’ora
Giunone, essendo questa dea la principal causa della gloria immortale onde Ercole si rese famoso, compiendo le straordinarie
gelosa Giunone desiderando la morte di lui, mandò due enormi serpenti onde Ercole, ancora bambino, perisse divorato in culla
te. « Ercole essendo divenuto adulto si ridusse in un luogo appartato onde riflettere a qual genere di vita si sarebbe dato 
la caccia Ercole si incontrò con gli araldi che Ergino inviava a Tebe onde ricevere il tributo imposto a quella città. Egli
el dolore cagionatogli da questa azione crudele, egli si recò a Delfo onde consultare l’oracolo, per sapere il luogo che dov
egli stesso sotto il peso di un’enorme pietra che Minerva gli lanciò, onde raffrenare il suo terribile furore. Pindaro si ac
. Piegando reverente alla voce dell’oracolo, Ercole si rese a Tirinto onde ricevere gli ordini di Euristeo. La più generale
bile corso, ed Ercole colpito da una terribile malattia, andò a Delfo onde consultare quell’oracolo ; ma avendo la Pitonessa
uno scbiavo, ed avrebbe dato il prezzo di quella vendita ad Euriteo, onde com pensarlo della perdita di suo figlio, e si fo
ore, uccideva tutti i viaggiatori, che transitavano per quella città, onde innalzare coi loro cranî un tempio al nume suo pa
volendo sacrificare a quel Dio, mandò uno dei suoi araldi a Trachina, onde avere un’abito da festa. Dejanira saputo dall’ara
oprannome di Musagete, la cui denominazione non si sa con esattezza d’ onde derivi. Il certo è che Marcio Filippo, ai tempi d
n idre verdissime eran cinte : Serpentelli e ceraste avean per crine. Onde le fiere tempie eran avvinte. E quei che ben cono
di che secondo la favola, abitavano quelle piante, ricorsero a Cerere onde ella punisse l’empio profanatore. E Cerere non ta
matico Gli Amori di Ero e Leandro. Avendo una tempesta sconvolte le onde del mare per più giorni, a Leandro su per sei not
ndro estinse L’alma ad un tempo, e l’amore infelice ! Mentre ei fra l’ onde anco lottava, incerta, Palpitante, affannata, Ero
o nel mare, ma Teti lo cangiò in uccello prima che fosse caduto nelle onde . 1824. Esaforo. — Specie di lettiga portata da se
esca con Ischiso figlio di Elato, incaricò Diana di andare in Arcadia onde uccidere l’infedele Coronide. Diana eseguì il com
accordo con quelli di mandare una deputazione all’oracolo di Apollo, onde consultarlo sul modo di far cessare tanto flagell
edizione degli Argonauti, Ercole mandò il suo amico Telamone a Troja, onde esigere dal re il compimento della sua parola. Ma
sulle are di questa truce divinità, le loro mogli e i loro figliuoli onde rendersela favorevole. Si dipingeva il dio Eso me
a sua amante Medea di porre in opera alcuno dei suoi possenti segreti onde Esone ringiovanisse ; e che in fatti Medea, ceden
e nume, il timore delle pubbliche calamità ; l’invocazione ai celesti onde renderli propizie ad una intrapresa, all esito di
i d’omicidio si erano assoggettati a succhiare il sangue dell’ucciso, onde placare con più sicurezza le Furie. Non tutte le
ione, bisognava purificarsi le orecchie, lavandole con acqua corrente onde placare le dee ultrici. Questa espiazione praticò
chiuse : i templi parati a bruno ; e i sacrifizî espiatorî reiterati, onde allontanare le calamità di cui gli abitanti crede
e nasce il sole, e finalmente offerendo tre volte nove rami di ulivi, onde placare le Eumenidi. Ismene, figlia di Edipo, si
idi. Ismene, figlia di Edipo, si sottomise ad eseguir simil cerimonie onde espiare le colpe di suo padre. Coro Tu dei pro
ll’Argiva terra. Volean d’oro gli amici a lui far dono : Ei ricusava, onde in sua liber’alma, Dalle ricchezze soggiogata poi
ò ed ottenne dagli dei la grazia speciale di essere cangiata in uomo, onde poter sempre accompagnare suo marito e difenderlo
o, e persuase le sue compagne ad appiccare il fuoco alle navi greche, onde Protesilao fu obbligato a stabilirsi nel paese ov
bbe vissuto, il regno di Priamo resisterebbe agli attacchi dei greci, onde è che questi fecero del terribile avversario il b
del mattino, s’accolse Il popolo d’intorno all’alta pira. E pria con onde di purpureo vino Tutte estinser le brage. Omero 
d un altro celebre suonatore della città di Reggio, per nome Aristano onde sostenere una sfida nella loro arte, avvenne stra
nnome che si dava a Venere prima d’intraprendere un viaggio per mare, onde ottenere, una felice navigazione. La geografia an
intervallo. In uno di questi momenti, egli decise di andare a Delfo, onde consultare l’oracolo di Apollo ; ed infatti ebbe
mpesta sulle spiagge del suo regno, egli avesse dato loro un naviglio onde servirsene di scorta, e avesse loro additato il m
fu assisa, il toro si diede a correre verso il mare, e si tuffò nelle onde prendendo la via dell’isola di Creta, ove giunse
i Ateniesi. Poco dopo scoppiò in quella città una terribile epidemia, onde si andò a consultare l’oracolo per saperne la cag
sultare l’oracolo per saperne la cagione, ed essere indicato il mezzo onde far cessare il flagello. L’oracolo rispose che qu
ndo Tifone ucciso il fratello Osiride, ne tagliò in pezzi il cadavere onde far disperdere ogni traccia del misfatto. Però Is
esti. Fu questa la ragione per la quale i greci adoperarono ogni arte onde Achille nipote e discendente di Eaco, abbandonass
Filottete, che era stato dai greci abbandonato nell’isola di Lemnos. Onde riuscire nello intento desiderato fu inviato Ulis
con la religione pagana, coi suoi misteri, colle sue feste, col culto onde venivano onorati gli dei e gli eroi, e con le cer
… È questa selva Immensa, opaca, ove mai sempre suona Un sacro fonte, onde mai sempre esala Una tetra vorago. Il Lazio tutto
ezza, non di altro occupato che di feste, conviti e banchetti. Ulisse onde mettere a pruova la propria virtù e fortezza, pas
, e che perciò mostravano di poco curarsi di lui, come dio del mare ; onde egli avrebbe fatto perire fra le acque, uno dei l
nave, Dagli altrui nel redire ai porti suoi, Distruggeria nell’oscure onde , e questa Cittade copriria d’alta montagna. Così
proposte, Fedra cieca di passione, ebbe ricorso ad un infame rimedio onde salvare in faccia al mondo ed al marito, la sua r
o — Iliade — Libro IX trad. di V. Monti. Agamennone inviò ad Achille onde placarne l’ira funesta, che infiniti addusse lutt
ttura ; e che avesse trovato il mezzo di servirsi di un piccolo verme onde dare alle stoffe il colore della porpora. 1981. F
e ad altri fantasmi e combattè nelle file dei greci contro i barbari, onde salvare la città. In commemorazione di questo fat
Cartagine, surse una grave contesa a causa dei rispettivi contini ; e onde non sparger sangue, fu dopo lunghe discussioni, s
e ritorno in Atene, ove lo chiamavano le gravi cure del suo regno ; e onde calmare il dolore disperato di Fillide, le promis
o la voce, della gazza la credette il grido d’un bambino abbandonato, onde datosi a cercare per quelle foreste, trovò la mad
a da lei, ottenne dal marito che egli stesso sarebbe andato in Atene, onde avere da Pandione, la grazia che Filomena sarebbe
o lunghe preghiere riuscì nell’intento, e Filomena lo seguì in Tracia onde vivere presso la diletta Progne. Però, come dicem
i Filomena, concepì l’infame pensiero di gioire della bella persona ; onde posto piede a terra, la rinchiuse in un suo antic
io suo. All’orribile vista, Tereo forsennato si gittò sulle sue armi, onde uccidere le due donne, ma queste si dettero ad un
te, e il più caro e fedele amico di Ercole, il quale prima di morire, onde attestargli l’immenso affetto col quale lo aveva
rcole, V . Fatalita di Troja, mandarono una deputazione a Filottete, onde sapere da lui il luogo dove, insieme alle ceneri
un’ altra deputazione, e di muovere alla volta dell’ isola di Lemnos, onde farsi cedere da Filottete le famose sue frecce ;
cedere da Filottete le famose sue frecce ; e ciò fece l’astuto greco onde riaccendere l’ardire dei suoi, i quali scorati da
riva. L’acqua era buia molto più che persa : E noi in compagnia dell’ onde bige. Entrammo giù per una via diversa Una palude
il fiume il negro Flegetonte Ch’ al Tartaro con suono e con rapina L’ onde seco traea, le flamme e i sassi. Virgilio — Enei
ia fattagli da Apollo, avesse appiccato il fuoco al tempio di Delfo ; onde gli dei per punirlo lo precipitarono nel Tartaro,
lo vinse in un combattimento ed egli per disperazione si gettò nelle onde . Fin quì la parte mitologico-favolosa. La parte s
nonna del mare Te ïnvoca chi su nave di Bitinia Accingesi a solcar l’ onde Carpazie. Te il fero Daco, il fuggitivo Scita. Te
assalse, Poi le schiere a ferir prese, vibrando Le mortifere punte ; onde per tutto Degli esanimi corpi ardean le pire. Nov
biondo dio fu nelle cacce usato, Forò la pelle e quelle dure squame, Onde il mostro crudel tutto era armato : E cosi Febo q
rima, Frisso fu esposto a tutti i cattivi trattamenti della matrigna, onde egli esortato anche dai consigli del suo ajo, fec
ò d’ impadronirsi dei tesori di Frisso, e lo fece segretamente morire onde rendersene signore, promettendo in cor suo di far
temmie, fosse stato posto sul rogo, dove sua moglie Evadne si lanciò, onde le sue ceneri fossero unite a quelle del suo dile
eneo ! Or io fuor di mia casa. Quasi baccante invasa Ratta qui corro, onde la flamma auch’ io Partecipar col mio Consorte, e
al trono di Plutone, in atto di attendere ansiosamente i suoi ordini, onde slanciarsi a straziare i colpevoli. V. Aletto — D
a, Più della luce bionda. Del Zeffiro più snella, L’insigne nome avea Onde nel mito ellenico Eterna è Galatea. Prati — Nuov
secondo altri, Genimede, al quale dette incarico di recarsi in Lidia, onde offrire dei sacrifizi a Giove in un tempio, che q
ro, fu sulla più alta estremità del Gargaro, che Giove andò a posarsi onde essere testimonio di una battaglia combattuta fra
dettero la scalata al cielo, la dea Diana si fosse cangiata in gatto, onde sottrarsi al furore degli assalitori.V. giganti.
otendo, dopo qualche tempo aver prole, pensò di consultare l’oracolo, onde essere indicato il mezzo di averne. L’oracolo ris
Ammoue, E de la Garamantide Napea, Già rapita da lui, questo re nato. Onde a Giove suo padre entro a’suoi regni Cento gran t
nel silenzio del suo ignorato ritiro ; mosse a consultare l’oracolo, onde sapere i destini che lo attendevano. La fatidica
di leopardo ; armarsi di due lance ; e recar si in tal modo a Jolco, onde pretendere dall’usurprtore Pelia, la restituzione
Anavo, ma non potette guatarlo, a causa dello straripamento delle sue onde  ; ond’egli rimase in forze su quanto gli restava
odiato, cercò di eludere le incalzanti dimande di lui, e gli propose, onde allontanarlo da Jolco, una gloriosa e pericolosis
rsuase Giasone a muovere alla volta della lontana e barbara Colchide, onde impadronirsi del famoso ariete dal vello d’oro, e
bbe ricoperto il proprio nome ; spinto da quel desiderio di avventure onde sentiva fremersi in petto il core baldo e giovani
a nobiltà e della cittadinanza greca, s’affrettava a correre a Jolco, onde accompagnare l’eroe giovanetto attraverso il glor
one degli Argonauti, la quale ebbe per scopo di andar nella Colchide, onde rapire ad Aete, re di quella contrada, il montone
reciproci giuramenti, Medea fece sollecitamente ritorno alla reggia, onde porre in opera quant’era necessaria a secondare l
ti dall’altra, nel campo consacrato a Marte, fuori le porte di Colco, onde assistere alle differenti ed ardue prove che il g
guerrieri, che come per incanto sursero da quelli, una grossa pietra, onde essi ciechi di furore, vennero alle mani fra loro
i per alla volta della Grecia. Ritornato a Joico si presentò a Pelia, onde pretendere da lui la restituzione del trono pater
suo retaggio, sia per gli enormi pericoli che aveva dovuto affrontare onde riconquistarlo. Ma Pelia trovò mezzo di tracchegg
fratello Absirto, e ne lasciò sulla via la spoglia ancor palpitante, onde arrestare il padre, che accortosi della fuga di l
, e desse vita al caldo sangue : E che quello mutasse in corpi umani, Onde ogni resto della fiera stirpe Strutto non fosse.
o gli Dei. E narrò che in marito della greggia Giove si trasformasse, onde pur anco Sculto il Libico Ammone è con le corna.
inacciosa profezia dell’oracolo, persuase a Giove di chiamare Ercole, onde avesse combattuto al suo fianco. Giove seguì il s
una grotta oscura in fronte In vece d’occhio, e per bastone un pino, Onde i passi fermava. Virgilio — Eneide — Lib. III tr
l più profondo Della terra sorgendo, alto terrore A’celesti portasse, onde rivolti Tutti fossero in fuga, infin che asilo St
ppena Gige si fece accorto della strana prerogativa, peusò servirsene onde accostarsi sino al letto della regina, colla qual
po questo avvenimento, Gige pensò interrogare novellamente l’oracolo, onde chiedergli se ci fosse al mondo uomo più felice d
sofisti giunti all’età della vecchiezza, si abbruciavano da sè stessi onde non lasciarsi opprimere da quei malori, che sono
Il senato allora decise che fosse chiamato l’indovino Lucio Aquinio, onde rispondere alle domande. L’indovino rispose che t
rte dell’ appoggio dei suoi fratelli, pensò di detronizzare il padre, onde impadronirsi del regno dell’ universo ; ed avendo
col ferro il collo ; e delle membra Semivive una parte entro bollenti Onde ammollisce, e l’ altra parte aggira Intorno al fo
ime dei morti, dovessero essere giudicate all’ uscire di questa vita, onde ricevere il premio o il castigo delle buone o del
Nè paga a ciò, insieme a Minerva ed a Nettuno, cospirò contro Giove, onde detronizzarlo ; e forse vi sarebbe riuscita, se T
inspirata tanta rispettosa paura, che i pagani non trascuravano nulla onde placare il terribile sdegno di lei, quante volte
a su quelle spiagge, avesse una qualche segreta e particolare virtù ; onde volendo farne l’esperienza ne masticò all’istante
o valore, ingiungendogli di vincere in generosità i più celebri eroi, onde onorare degnamente l’illustre nome dei suoi anten
sproni M’aggiunse di lanciarmi innanzi a tutti Nelle vie del valore, onde de’miei Padri la stirpe non macchiar… … Omero — 
Gordio pregò allora la giovanetta che volesse accompagnarsi con lui, onde insegnargli la formola del sacrificio. Essa accon
ospiti nei suoi domestici lari, egli avesse interrogati gli Aruspici, onde saper il modo di regolarsi. Gli Aruspici risposer
o dio marino altro non crano che la personificazione mitologica delle onde del mare, le quali biancheggiano di spuma, appena
la figlia sua, fece di tutto per persuadere il genero a restar seco, onde non separarsi dalla figlia carissima ; ma Ulisse
e fu moglie del famoso Capaneo. Allorquando Evadne fuggì segretamente onde andare a morire sul rogo stesso, che dovea divora
offerire in isposa ad Achille insieme ad altri ricchissimi donativi, onde placarne lo sdegno terribile. Ho di tre figlie n
lampo ; e questi cominciò dall’ordinare un gran numero di sacrifizii, onde placare lo sdegno della dea. Tolta così questa pr
medico Melampo ; lo stesso di cui parlammo nell’articolo precedente ; onde sapere da lui il mezzo di aver prole. Melampo gli
chiamata Giante, e non è a dire le astuzie di cui si valse Feletusa, onde differire almeno codeste nozze, di cui ella sola
tinue ingiunzioni del marito, nè sapendo qual’altro pretesto trovare, onde impedire il matrimonio, pensò di ricorrere nuovam
a protezione degli dei, e si recò in un tempio in compagnia di Ifide, onde implorere l’ajuto del cielo. Infatti dopo avere p
che fu appunto questa Ifigenia ; e che Clitennestra sorella di Elena, onde salvare l’onore della sorella, fece passare la pi
eva il comando supremo pensarono di ricorrere allo indovino Calcante, onde additasse loro il modo di placare lo sdegno degli
le era preparato ; implorar grazia dal padre, e porre tutto in opera onde piegarlo a più miti sensi. Clitennestra stessa te
mennone dello sdegno celeste avesse risoluto di sacrificare la figlia onde placare gli dei ; ma che i soldati greci si fosse
die, e desolata dalla peste, gemeva sotto il pesò di tante sciagure ; onde il re di Elide pensò di recarsi in persona a Delf
Ifito allora senza por tempo in mezzo ordinò un sacrifizio ad Ercole, onde placare questo dio, che i suoi popoli credevano l
amone, e ad altri suoi compagni, per tagliare le legna sul monte Ida, onde fabbricare un vascello per la spedizione di Troja
le feste e spinto dell’amore concepì il pensiero di vestirsi da donna onde poter rimanere vicino alla sua amata durante il t
anneganelle acque del fiume che poi prese il suo nome, uscisse dalle onde una pietra che aveva la forma di un elmo che gli
lo e l’aveva posto fra gli dei, dopo averne purificato il corpo nelle onde di quel fiume. Al dire di Tito Livio, si vedeva a
regole e su precetti più o meno strani, e di legarla alla religione, onde fare che, venendo essa accettata dagli uomini in
nazione, gl’indovini eran chiamati sempre ad assistere al sacrifizio, onde leggere l’avvenire nelle viscere della vittima. V
l mare ; ma inseguita sempre dal furibondo marito, si precipitò nelle onde insieme al figliuolo. Ovidio favoleggia diversame
Dopo (questo fatto, Ino si portò presso la celebre indovina Carmenta, onde sapere da lei quale sarebbe per essere il proprio
iscere delle vittime, nel momento stesso che esse venivano esaminate, onde significare per mezzo di quelle, la loro volontà.
ll’ignoranza del popolo, come han fatto i sacerdoti di tutti i tempi, onde mantenere schiave la masse, e disporre a lor tale
me, lo passò come il mare e da questo prese il nome di Bosforo. …….. onde poi sempre Bimarrà fra’ mortali una gran fama Del
ttere i Tebani ; Ercole pensò di ricorrere ad uno strano stratagemma, onde portare la confusione e la morte fra le file dell
arti l’auriga dirigeva il temo. Ecco il mostro pararsi a lui davanti. Onde far per paura alla quadriga Dar volta indictro :
passaggio vociferare ripetute volte l’infame calunnia che lo colpiva, onde turbato profondamente nell’animo innalzò un grido
pestilenza nel campo degli Eraclidi ; i quali interrogarono l’oracolo onde far cessare il fiagello, e quello rispose che bis
Un giorno avendo lasciato a piè d’un albero il bambino addormentato, onde mostrare ad alcuni forestieri il cammino che essi
truire dai celebri architetti Trofonio ed Agamede, un grande edifizio onde rinchiudervi i suoi tesori. 2327. Iringa. — Una d
proibito alle Isiache di mangiar carne salata e di bere vino assoluto onde conservarsi più caste : portavano finalmente il c
fossero avvelenate, fece il giro di tutta Ia parte opposta del paese onde rintracciare una sorgente d’acqua pura a cui aves
d’Issione, volle accertarsi coi propri occhi del fatto incredibile ; onde fece travestire coi ricchi abiti della principess
la prima volta celebrati in onore di Melicerta, il cui corpo fu dalle onde gettato sulle spiagge dell’ istmo. Plutarco invec
popolo che affluiva in Corinto, da tutte le altre città della Grecia, onde assistere ai giuochi istmici e solo gli Eleati er
el cavallo troiano, altro non è che un piccolo scoglio, perduto nelle onde , e abitato da poveri pescatori. 2351. Iti. — Figl
tori dicono, che le Jadi fossero sette nudrici di Bacco, e che Giove, onde sottrarle all’odio persecutore della gelosa Giuno
pose alla testa degli Eraclidi e mosse con essi alla volta di Atene, onde fare che Teseo, re di quella contrada, avesse pre
o sempre dal suo affetto pel figliuolo, si adoperò, con solerte cura, onde fare in modo, che Jone passasse un giorno come fi
, onde fare in modo, che Jone passasse un giorno come figlio di Xuto, onde procurare a quel suo dilettissimo la gloria di es
n aver figliuoli, dopo qualche tempo di matrimonio, portossi a Delfo, onde saper dall’ oracolo che cosa avesse dovuto fare p
to, fece allontanare il piccolo Krisna, che fu il suo ottavo maschio, onde sottrarlo allo spietato furore di Kansa. Invano q
ri nella città di Matura, si trasferirono in Nundagroma, loro patria, onde sottrarre il piccolo Krisna alle crudeli persecuz
posta che l’oracolo avea data a Labda, vollero uccidere il fanciullo, onde sua madre per salvarlo, lo nascose in una misura
, spogliò delle magnifiche tegole di marmo che ne formavano il tetto, onde servirsene per la edificazione di un tempio della
fece puntare con taluni istrumenti e trovò che era d’ oro massiccio, onde comandò che venisse trasportata altrove. Ma nella
i anno si radunavano, ad epoca fissa, gli abitanti delle circostanze, onde gettare in quelle acque tutte le offerte che si f
hiese al famoso Demostene, diecimila dramme per una notte di piacere, onde provocò la famosa risposta del saggio, che le dis
i sacerdoti pagani, i quali alimentavano segretamente quelle lampadi, onde mantener vive le superstiziose credenze del popol
de del proprio onore, si recò immantinenti nella camera della figlia, onde punire la sciagurata che insozzava di tanta macch
statua di Protesilao dalla camera della figlia e la fece mascondere, onde Laodamia non vedesse più quell’oggetto, che mante
a nelle fila dei trojani, e che poi passò in quelle dei greci. Priamo onde consolare la derelitta figliuola, la rimaritò ad
sotto le mura di Troja. Caduta la città in potere dei greci, Laodice, onde sottrarsi alla schiavitù, e paventando sopra ogni
di prendera le sembianze di Laodoco, e di andare in cerca di Pandaro, onde fare che i troiani avessero violato i patti. La
dio delle arti. Come pure i possenti argini che egli fece costruire, onde proteggere la cittadella di Troia dal furore dell
ce costruire, onde proteggere la cittadella di Troia dal furore delle onde del mare, furono riguardati come opera di Nettuno
i come opera di Nettuno stesso. Anzi avendo con l’andare del tempo le onde fatto rovinare uno degli argini, fu ritenuto da t
lmente degni di fede, e ricchi di rinomanza, ripotono che Laomedonte, onde abbellire e fortificare la capitale del suo regno
o la mano, Laomedonte si ricuso recisamente a mantenere la data fede, onde Ercole sdegnato saccheggiò la città, devastò tutt
i Lari venivano da principio rappresentati sotto la figura di un cane onde ricordare che essi erano i custodi della casa, e
e che essi erano i custodi della casa, e che vigilavano continuamente onde allontanare tutto ciò che potesse esser nocivo. O
propriamente nel Lazio, e chiese a Latino un piccolo angolo di terra, onde stabilirvisi coi suoi troiani. Il buon re accolse
fosse avvenuta. Addolorato di ciò, egli ricorse all’oracolo d’Apollo, onde sapere cosa avesse dovuto fare per essere liberat
. Laverna. — Dea dei ladri, i quali, al dire di Orazio, la invocavano onde essa coprisse di tenebre lo loro mariuolerie. ….
temè che il giovanetto principe non avesse attentato ai suoi giorni, onde assicurarsi il possesso della corona ; e non pote
romani, volsci, si fossero radunati una volta l’ anno ad epoca fissa, onde solennizzare una festa e compiere una cerimonia r
d’egli avesse potuto, senza sospetto, dar sfogo all’amoroso desiderio onde ardeva per la bellissima Leda. Infatti la sua div
orti, che tutta la nobiltà tebana e delle circonvicine città si riunì onde darle caccia. Sulle peste del mostruoso animale f
famose stalle di quel re — Vedi Ercole — si sarebbe a lui presentato, onde avere la ricompensa promessa. Da quel tempo Ercol
a ricompensa promessa. Da quel tempo Ercole cercò tutte le occasioni, onde vendicarsi di Lepreo, ma Astidamia, madre di ques
pretendevano che fu da questo lago che Bacco discendesse all’inferno, onde ricondurre sulla terra la madre Semele. Il certo
ondità di quelle acque. Finalmente lo stesso Pausania aggiunge che le onde del lago di Lerna, che giacevano sempre, all’appa
la propria bellezza, osò vantarsi d’esser più bella delle immortali : onde gli dei sdegnati la condannarono ad esser trasfor
e di far dimenticare. V. Fiumi dell’ inferno. Al dire di Virgilio, le onde Letee irrigavano i campi Elisi, e sulle rive di e
di mille anni nel vuoto prima di esser ohiamate a bere l’oblio nelle onde letee. Elasso questo tempo, ritornavano sulla ter
mente menzione di un terzo Lettisternio egualmente celebrato in Roma, onde implorare dai numi la fine di una terribile pesti
li cagionava insopportabile dolore, egli si fece trasportare a Delfo, onde consultare quell’oracolo. La Pitia gli rispose ch
ezza di Leucotea, avesse preso le sembianze di Eurinome madre di lei, onde avere libero accesso presso la desiderata giovine
ncora d’oro purissimo le scodelle e le caraffe, i turiboli e le coppe onde offerire le libagioni. Martini — La Sacra Bibbia
circostanti campagne e gli abitanti della città ; e fecero tale ressa onde accostarsi al dormente, che la colonna che sorgev
ogli misteriosi, quale fosse l’espiazione ch’essi dovevano praticare, onde placare la collera dei celesti. Libri rituali, f
e la configurazione del principio della vita, come madre dell’ amore, onde gli uomini si ricordassero della loro caducità. È
che riteneva in ostaggio, presso di sè, ed approntò le membra di lui, onde servirle la sera al banchetto che dava al suo osp
col ferro il collo ; e delle membra Semivive una parte entro bollenti Onde ammollisce, e l’altra parte aggira Intorno al foc
ione, sempre al dire di Eliano, si vedeva in Delfo un lupo di bronzo, onde ricordare il parto di Latona. Però quest’ ultima
comede è lo stesso in casa del quale Teti mandò il figliuolo Achille, onde impedire che si fosse recato all’ assedio di Troi
a mitologica fa menzione per aver egli ricorso all’ oracolo di Delfo, onde fare che una certa tinta di religioso rispetto, t
fece sparger voce che, fra poco, si sarebbe di nuovo recato in Delfo, onde consultare, anche una volta l’ oracolo, e prender
avo musico dei suoi tempi, osò vantarsi di suonar meglio di quel dio, onde Apollo, sdegnato, lo tolse di vita. Le tradizioni
uria che Giunone ordinò di farsi accompagnare da Iride presso Ercole, onde ispirargli quel furore che poi cagionò la morte d
ri portavano quando si facevano ad interrogare il volo degli uccelli, onde predir l’avvenire. Presso i pagani, Lituo si chia
me una divinità suprema e le offerirono voti, preghiere e sacrifizii, onde rendersela benignamente propizia. Il cronista Mac
l figlio, a cui difesa Apollo Corse tosto, e l’ascose entro una nube. Onde camparlo dall’achee saette. 32. Colonne d’ E
itare numerosi passi della Bibbia e dei più rinomati scrittori sacri, onde riportare citazioni dirette, tratte tanto da quel
. figlio di Cambise persiano e di Mandane nata da Astiage re del Medi onde dall’oracolo fu detto mulo, perchè figlio di padr
4 (1807) Cours de mythologie (2e éd.)
me à mille êtres divers. L’Aube naissante est le char de l’Aurore ; L’ Onde est Thétis qui règne sur les Mers ; Les tendres f
Océan mobile a ciselé les flots, Et l’orbe de la Terre environné de l’ onde , Et le Ciel radieux, voûte immense du Monde. L’On
re environné de l’onde, Et le Ciel radieux, voûte immense du Monde. L’ Onde a ses Dieux marins, et Prothée, et Triton, Triton
Ses hameaux, ses cités, ses fleuves et ses bois. Et les Nymphes de l’ onde , et les Dieux du bocage. Au-dessus lui des Cieux
nt redoutant la splendeur, Se plonge avec respect au sein des froides ondes , O Soleil ! sans rival, tu règnes sur les mondes,
r, armés de pieds d’airain. Il monte sur son char et fend le sein des ondes  ; La baleine sortant de ses grottes profondes, Bo
t son plus noble essor. Tous ces nombreux vaisseaux suspendus sur ses ondes Sont le nœud des états, les courriers des deux mo
des rochers et des îles fumantes. Peindrai-je ces vieux caps, sur les ondes pendans ; Ces golfes qu’à leur tour rongent les f
eaux vont rentrer à leur tour ? Échanges éternels de la terre et de l’ onde , Qui semblent lentement se disputer le monde ! Ai
nt du fleuve accoutumé, En frissonnant il plonge, et luttant contre l’ onde , Il bat du pied le flot qui blanchit et qui grond
nt dans leurs bois ténébreux, Les Naïades cherchaient un asile sous l’ onde . Les mortels éperdus, dans ce désordre affreux Se
mone en ses grottes profondes ; Et l’Océan sur lui roulant ses vastes ondes , Et ce siége vengeur, aux perfides ressorts, Qui
fonce dans son flanc. Lorsqu’enfin le vaisseau qui fend le cours de l’ onde , Arrive à la cité, reine auguste du monde, Le ser
sans toi, rien n’eût été.             Quand Dieu créa les cieux et l’ onde ,      Tu présidais à ce vaste dessein ;      Tu c
sauvages lieux,           Que par le murmure amoureux           De l’ onde qui l’appelle encore.    On y trouve ces mots gr
x, De ce désert muet n’ont troublé le repos. Le Silence l’habite. Une onde qui murmure, Source d’oubli qui sort de la cavern
ans une moisson féconde S’élève autour de l’antre, et se penche sur l’ onde . La nuit vient les cueillir, et répand dans les a
n : Elle retombe… un lac la reçoit dans sa chûte ; Sa peur oppose à l’ onde une pénible lutte : Elle se débat, nage, et regag
Et les vents de l’Afrique, en naufrages féconds, Tous bouleversent l’ onde , et des mers turbulentes. Roulent les vastes flot
du jour à l’instant s’obscurcit : L’air siffle, le Ciel gronde, et l’ onde au loin mugit : Les vents sont déchaînés, sur les
du monde, Le Ciel de la Terre amoureux, Se peint dans le miroir de l’ onde … Pomone, avant que de périr, Semble redoubler ses
ce vase à Fanfan préparé : D’un souffle égal un tube pénétré Dilate l’ onde … et maint globe doré De ses couleurs embellit l’a
ce conducteur de la barque infernale, Les morts épouvantés passent l’ onde fatale. Ils en couvrent les bords, ils errent épe
vous seront dispensés par ma main. Les uns pour le rameur fatiguant l’ onde amère ; Les autres pour l’athlète à la course lég
traîner sa course vagabonde, De la terre infidèle il s’élance dans l’ onde , Et change d’élément sans changer de destin. Avid
et de soif haletante, La meute aux cris aigus, aux yeux étincelans. L’ onde à peine suffit à leurs gosiers brûlans : Mais à l
s d’ouvrir un passage à la belle Vénus. Le Triton recourbé, fendant l’ onde écumante, Change en soupirs les sons de sa voix e
tis, de vos grottes profondes, Vous élevez vos fronts sur la cime des ondes  ; Mais éveillé soudain par tant d’attraits nouvea
issait la rive orientale, Le berger, secouant un humide rameau, D’une onde salutaire arrosait son troupeau : O Palès ! disai
mes chèvres fécondes ; Puissent de frais gazons, puissent de claires ondes Dans un riant pacage arrêter mes brebis ; Que leu
r précieuse ; Et le narcisse, épris de son éclat, Pencher encor sur l’ onde fabuleuse : Vois la jonquille et l’œillet mouchet
rés. Léonard 84.            Quelle Déité bienfaisante Auprès d’une onde pure a planté ces ormeaux ?         D’un vent lég
t les tiens animent ce canton, Et son ame est toujours pure comme ton onde . Prélong 108. Voyez Aristée . Hygie, Fille
irgile. —  Delille 112.    Entre le Ciel, la Terre, et l’empire des ondes , S’élève un vieux Palais, aux confins des trois m
urnant avec vitesse, Sans cesse se poursuit, et s’évite sans cesse. L’ onde insulte à ta soif, ô Tantale ! et le fruit Évite
re de la nuit, Paisible, fend le sein d’une mer infidelle ; Bientôt l’ onde bouillonne, et s’irrite, et mugit ;           L’A
sent le bûcher de leur ombre épaissie ; L’armure s’y dépose, et d’une onde attiédie On arrose ce corps, déjà froid et glacé.
s. Le prêtre, de l’olive agite la verdure, Fait pleuvoir en rosée une onde sainte et pure, Parcourt au loin les rangs, et di
ils a droit d’entrer dans le palais des Dieux ; Fleuve, retire-toi. L’ onde respectueuse, A ces mots, suspendant sa course im
vers des campagnes fécondes, Court dans les vastes mers ensevelir ses ondes .    Mais enfin il arrive à ce brillant palais Qu
e présent, le passé, l’avenir ; Précieuse faveur du Dieu puissant des ondes , Dont il paît les troupeaux dans les plaines prof
porté, Il sera chanté Des bords de l’Aurore A ceux de Vesper, Et de l’ onde More Aux eaux de l’Ister. Mais, Ombre chérie ! Un
de la mer de Trézène, un monstre marin sorti tout-à-coup du sein des ondes , effraya tellement ses chevaux, qu’ils n’obéirent
s arbres dépouillés Reparaissent enfin de fange encor souillés ; Et l’ onde qui décroît, semble accroître le monde. La terre
nous réunît tous deux. Hors nous, tout a. péri dans les gouffres de l’ onde  ; Seul reste des humains, nous survivons au monde
ourse au pôle du monde Brûle et s’efforce en vain de se cacher dans l’ onde . Serpent, par le froid jusqu’alors engourdi, Écha
ars, ses nymphes vagabondes S’enfuirent en pleurant la perte de leurs ondes .    Des sources, des ruisseaux le cours est effa
au loin fume ; et l’amoureux Alphée Par d’autres feux alors sent son onde échauffée. Le Tage en flots brùlans voit ruissele
er les feux du ciel ardent, Et trois fois suffoqué se replonge dans l’ onde . …………………………………………………………    Phaëton, que la foudr
eux. Il tombe, et l’Éridan, bien loin de sa patrie, Le reçut dans son onde , aux rives d’Hespérie, Et lava dans ses flots son
science,     Allait revoir les lieux de sa naissance.              L’ onde et les zéphyrs           Servaient ses desirs.   
s Craignent que la pitié n’amollisse leurs cœurs. Arion va périr… Les ondes redoutables Vont finir leurs forfaits, sa vie et
es troupes vagabondes ? L’oubli, répond Anchise, est dans ces froides ondes . Ceux qui doivent un jour reprendre un corps huma
us grand nombre il ne s’ouvre jamais. Lorsqu’au bout de mille ans les ondes et les flammes Ont par l’expiation purifié ces am
n, tes murs auront été.    Des bords où Ténédos s’élève au sein de l’ onde , Un bruit sourd est parti. La mer s’émeut et gron
en leurs yeux. Sous leurs bonds convulsifs en temps égaux pressée, L’ onde écume, et jaillit jusqu’aux Cieux élancée. Leur c
plus noir des forfaits, La Grèce vient d’armer le Ciel, la Terre et l’ Onde ,    Déjà ses bataillons, secondant sa fureur, Re
er deux fontaines fécondes, Dont l’une en ces jardins va promener ses ondes , Et l’autre, sous la terre, en un profond canal,
aillit de son flanc. Telle perçant le plomb qui la retient pressée, L’ onde siffle en longs jets dans les airs élancée : Et l
si, la paix la plus profonde, Le repos sur la terre et le calme sur l’ onde , Promettaient aux humains un éternel bonheur ; Il
, s’il sait que son absence… Élise.     Hélas ! que dites-vous ? les ondes et les vents, Propices à ses vœux… Didon. Prop
lante                      Frémit de terreur :                      L’ Onde turbulente                      Mugit de fureur :
aux ruisseaux entraînés par leur pente, Il traça les détours où leur onde serpente. Ils dispensent aux champs leurs humides
btil, Moins léger cependant que le feu volatil, Mais plus léger que l’ onde , environne ces plages. C’est là qu’un Dieu plaça
our si tendre. Chœurs.                Que le Ciel, que la Terre et l’ Onde           Brillent de mille feux divers,         
yx, dans ces prisons profondes, Environne neuf fois des replis de ses ondes , Et qu’un marais fangeux, bordé de noirs roseaux,
ut changé en la fleur qui porte son nom.    Au fond d’une vallée une onde fugitive Arrosait le gazon qui tapissait sa rive.
ommeil ou la faim n’interrompt son ivresse, Il ne saurait quitter son onde enchanteresse ; L’œil chargé de langueur, où bril
tes mépris. Que dis-je ? J’entrevois un rayon d’espérance ! Sur cette onde attaché, quand vers toi je m’élance, Lorsque je t
échire son sein ; Les roses et les lys s’y confondent soudain. Vers l’ onde colorée, où se peint ce ravage, Il se penche, et
de la roche humide et ceinte de verdure, Jaillit, dans un canal, une onde vive et pure. C’est là que fatiguée, en des flots
il de ses sables d’or aurait compté le nombre. Je mets un pied dans l’ onde , et jusques aux genoux Entrant dans ce canal dont
ns mes flots reconnu ses amours : Lui-même il devient fleuve ; et son onde enflammée, Pour se mêler à moi, poursuit mon onde
ent fleuve ; et son onde enflammée, Pour se mêler à moi, poursuit mon onde aimée. Diane ouvre la terre, et dans ses flancs o
il est sourd à nos voix. Baucis, ne tardez point, faites tiédir cette onde . Encor que le pouvoir au desir ne réponde, Nos hô
is s’allumèrent ; Des branches de bois sec aussitôt s’enflammèrent. L’ onde tiède, on lava les pieds des voyageurs. Philémon
je ne puis entrer dans la barque fatale. Repoussé de la terre et de l’ onde infernale, Ceyx de ton amour n’attend plus qu’un
ns rétablir par ton retour             La paix dans mon cœur et sur l’ onde .             Si-tôt que ta clarté me luit,       
erreur.             Tel que la voile blanchissante             Sur l’ onde amère il se soutient ?             Il approche, i
ge des Grecs, vengeur de Ménélas, Depuis long-temps sur l’empire de l’ Onde ,             Cherchait ses Dieux et ses Etats ; S
jour d’effroi. Rien n’égale l’horreur de sa caverne affreuse : Dans l’ onde au loin s’étend sa voûte ténébreuse ; Toujours la
ts, Au plus profond des mers, pour laver sa blessure, Il plonge, et l’ onde à peine atteint à sa ceinture. Tous nos Troyens t
les mers profondes ; Mais en vain dans leur course il veut suivre les ondes , En vain étend vers nous ses gigantesques bras, L
d’estime, Sent redoubler ses chaleurs ; Comme une tige élevée, D’une onde pure abreuvée, Voit multiplier ses fleurs.    Ma
os eaux fécondes Pour le myrte aimé des Dieux ; Ne prodiguez plus vos ondes A cet if contagieux : Et vous, enfans des nuages.
invincible pente, Forcé d’errer et de changer, Il flotte au gré de l’ onde errante ; Et, d’un mouvement étranger, Souvent il
tiers les joyeuses chansons Dans des lieux autrefois ensevelis sous l’ onde . Un jour viendra, sans doute, où, Neptune en fure
craindre, et qu’il faut adorer. Là, d’une obscure source il coule une onde obscure Qui semble du Cocyte emprunter la teintur
s. Sœurs aimables de la Nature, Elles se baignent dans ses bras, Et l’ onde est plus belle et plus pure. Bernis 232. Font
, Brisant l’urne qui les resserre, Par les entrailles de la terre Son onde arrive sur ces bords. Non loin, sous deux arches
d’une rame agile, S’en vont sillonnant le canal. Assise au bord de l’ onde claire, Tandis qu’au loin sur la fougère, Elle la
e l’amorce trompeuse : Au signal d’un liège flottant, Soudain, dans l’ onde transparente, Elle l’a vu se débattant, Et, d’une
ets de la Parque et du Temps, Nos plus beaux jours s’écoulent comme l’ onde  ; Et l’avenir, tel qu’une mer profonde, Va sans r
mante des prés. Delille 245.    Toi que l’Antiquité fit éclore des Ondes , Qui descendis du Ciel, et règnes sur les Mondes 
es laves des enfers, Vésuve, tu rugis, tes flancs se sont ouverts ! L’ onde qui bat tes pieds a fait fumer ta cime ; La mer,
e volcan à la mer vient rendre sa secousse, Et heurte avec fracas les ondes qu’il repousse. Ainsi, lorsque Vulcain, près de c
t les suit dans leur cours ; Sans crainte du naufrage, au caprice des ondes             Il ose confier ses jours : Sur la foi
flots. La Mort se glisse en vain dans sa nef entr’ouverte ; En vain l’ onde et les vents conspirent-ils sa perte,            
mande une moisson féconde, Et l’avide marchand, sur les gouffres de l’ onde ,            Rapportant son trésor, Présente à la
e fumée, Le monde entier se réveille pour eux ; Mais, sur la foi de l’ onde pacifique, A peine ils sont mollement endormis, D
plaines ; Dans la terre avec eux on enfouit leurs laines : En vain l’ onde et le feu pénétraient leur toison, Rien n’en pouv
r.    Elle boit les pleurs de l’Aurore, Sans en ternir la pureté : L’ onde pâlit, se décolore, Quand le reptile en a goûté.
Et tout est enchaîné.    Les vents épurent l’air ; l’air balance les ondes  ; Pour la fertilité l’eau circule en tout lieu ;
dorment dans leur lit : J’interroge les Dieux, l’Air et la Terre et l’ Onde . Le puissant Jupiter fait son tour en dix ans ; S
5 (1897) Mitologia classica illustrata
ggetto di fede comune, a cui si piegavano anche i sommi degli uomini; onde ancora Socrate professava, davanti ai giudici, di
ere come certo: 1º Che quel grandioso corpo di narrazioni ed immagini onde consta la mitologia classica, non s’ è formato d’
rande, più bello, più maestoso dell’ umano; qualche volta gigantesco, onde Ares, ad es., essendo caduto in terra durante una
Omerica (Il. 1,528) del figlio di Crono che china i neri sopraccigli; onde sull’ immortal capo di lui ondeggiano le chiome d
non era molto diffuso. La culla di questo culto fu la città di Argo, onde la Dea era preferibilmente chiamata l’ Argiva. Ar
Posidone le aveva donato il cavallo, ma Atena l’ albero dell’ ulivo; onde era rimasta vincitrice. Gli Ateniesi poi in parti
vincitore del lupo, animale dei paesi freddi e che domina d’ inverno; onde il soprannome di Apollo Licio (Lycius, da lycos,
degli armenti e degli uomini, quegli che allontana i mali, il medico; onde la leggenda lo fe’ padre di Asclepio o Esculapio
iva la vittoria d’ Azio principalmente all’ aiuto dato da questo Dio; onde gli eresse uno splendido tempio sul Palatino cui
opo la vittoria di Azio per collocarlo nel nuovo tempio sul Palatino, onde ebbe anche il nome di Apollo Actius o Palatinus.
che sua patria e suo soggiorno prediletto fosse la Tracia, la regione onde pel continente ellenico soffiava il vento Borea e
ete dalle maglie litte ed invisibili accalappiò l’ imprudente coppia, onde n’ ebbero sollazzo tutti gli Dei e le Dee chiamat
he invisibilmente accompagnasse anche gli eserciti nelle loro marcie, onde era detto Mars Gradivus; dopo la vittoria, gli si
e dell’ incendio e l’ opera distruttrice di esso, sia lo spegnimento. Onde si ponevan le case sotto la sua protezione, e ins
tituire il mal tolto. Ermes fa lo gnorri e ricisamente nega il fatto; onde Apollo a forza lo dove condurre davanti il trono
ro di Zeus, era anche apportatore dei sogni e conciliatore del sonno; onde gli si rivolgevano speciali preghiere prima di an
i strade e di viabilità, Ermes era anche il protettore dei viandanti. Onde l’ uso e la denominazione delle erme, ossia di qu
enso primitivo naturalistico. Raccontavasi dunque che il bel giovane, onde Afrodite era innamorata, morisse durante una cacc
. Altra terra celebre per il culto di Afrodite fu l’ isola di Citera, onde essa ebbe il soprannome di Citerea, e di qui si e
tica deità italica, la dea della primavera, del sorriso della natura, onde a lei era sacro il mese dei flori, Aprile. Il nom
lle nude forme, immaginandola nell’ atto che essa doveva uscire dalle onde alla vita. Celebre tra l’ altre la Venere scolpit
etti festivi e in tutte le cerimonie religiose era nominata la prima, onde il proverbio « cominciare da Estia », e la leggen
e, sulla terra, tutto si diceva chiuso e riaperto per opera di Giano; onde era invocato cogli epiteti Patulcius e Clusius (d
cora ritenuto come l’ origine delle fonti, dei fiumi, delle correnti; onde alcune leggende locali gli davano in moglie la de
ne, ad una estremità erano scolpiti i cavalli di Elio emergenti dalle onde , come nell’ estremità opposta erano i cavalli di
Afrodite l’ avesse rapito giovane e fattolo guardiano del suo tempio; onde si spiega il virgiliano: Lucifer… quem Venus ant
etteo, rapita da Borea mentre stava giocando sulle rive dell’ Ilisso, onde essa divenne madre dei Boreadi Calai e Zete, rico
o d’ olivo, il caduceo, e la cornucopia significativa della ricchezza onde la pace è apportatrice. d) Niche-La Vitt
adverso sole colores 22 . Talvolta è fatta apportatrice di pioggia, onde Ovidio (Metam. I, 270)          Nuntia Junonis v
ste doti si connettono. Nel culto Ebe or è messa in rapporto con Era, onde ad es., nell’ Ereo di Mantinea la statua di lei,
to nel tempo della svinatura, ma invocato anche in altre congiunture, onde le formole d’ augurio: quod bene eveniat…; quod b
e animalesca, parte umana. Specialmente è freguente la forma di toro, onde gli epiteti dati ai fiumi di tauromorfi dai Greci
dei naviganti, a sollazzo dei quali folleggiavano rumorosamente sull’ onde od anche li aiutavano nei pericoli. Tra esse meri
gli col suo tridente, l’ insegna della regale dignità, si tuffa nelle onde , levansi i flutti con impeto, e scon-quassano le
cladi, e Rodi. Bestia prediletta di Posidone era il cavallo; forse l’ onde marine accavallantisi spumeggianti han fatto pens
Nettuno, accortosi di quello scompiglio del suo regno, sollevò sull’ onde la sua placida testa, e veduto di che si trattava
ti flutti marini, ed è dipinta nell’ Odissea come colei che spinge le onde contro gli scogli e si compiace circondarsi di de
iri o i Centauri nel regno terrestre; classe di esseri che vive sulle onde , tra i mostri marini e le Nereidi, tra le quali s
tore murmurat unda 37 . Il suono della conchiglia che rabbonisce le onde agitate è ben descritto da Ovidio nel primo delle
va il caso della madre sventurata e la felice sorte toccatale di poi, onde più volte la illustrarono; Euripide ne fe’ una tr
fatale il canto delle Sirene, divennero esse quasi Genii della morte, onde invalse la consuetudine di riprodurne le figure s
essa colei dal cui grembo fecondo esce ogni rigoglio di vegetazione, onde l’ annua produzione di que’ frutti che allietano
elle vicinanze di questa città erano sacri a Cibele il monte Dindimo, onde essa era detta Dindimene, e il villaggio Berecint
rici di Dioniso dalla campagna di Nisa, dov’ egli era stato allevato, onde il Dio stesso non potè salvarsi che saltando in m
orpo e dell’ anima, e gli si attribuiva altresi l’ arte del divinare. Onde ci fu persino qualcuno, nei tardi tempi, che cons
ordo e un simbolo dello scempio che l’ inverno fa di tutti i prodotti onde la terra si ammanta. Invece di primavera si feste
iavano amare dai mortali, ma ne esigevano una irreprensibile fedeltà; onde ad es. Dafni, il bel pastore siciliano, orgoglio
lui che rincorrevala, pregò Gea l’ aiutasse; questa la mutò in canna: onde Pane in luogo della ninfa strinse canne palustri;
e disturbato il sonno di lui! D’ altra parte quel vago senso di paura onde suol esser preso il viatore solitario nelle regio
na e di Salamina la causa prrcipita della vittoria fu il timor panico onde i nemici furono presi. D’ allora in poi una grott
cevano in lui il fecondatore del gregge e il difensore contro i lupi, onde i due epiteti inuus e lupercus. Si diceva, come d
occasione delle teste Faunali del Dicembre. Vi si rispecchia la gioia onde la natura è animata quel giorno; montre dall’ alt
siderava come il fondatore e il protettore dell’ agricoltura italica, onde anche la prosperità dei frutteti e delle vigne si
ti tu accolto benignamente; trovò le sue opposizioni e i suoi nemici; onde la Dea dovè intervenire castigando i ribelli, com
Come regina dell’ Erebo vien riconosciuta dallo scettro e dal diadema onde si figurava adorna; anche le si assegnava la fiac
tente Parca A noi filando incommutabil sorte, Tal n’ assegnò vicenda: Onde chi ’l giusto varca, Suoi congiunti ponendo a ini
na morbosa sonnolenza. Trascuravan persino di rendere onori agli Dei; onde Zeus preso da furore disperse questa schiatta, e
tta con la Morte, ne torna riconducendo ad Admeto la sposa rivivente; onde la tragedia si chiude tra inni di gioia e di fest
i figli, di cui ella stimavasi di molto superiore; la stessa superbia onde già era stato punito Tantalo. Le offese Divinità
go! ». Ma dovette vedere anche quella per cui pregava cader trafitta; onde affranta dal dolore impietrò. Ora Niobe appunto c
guadagno fra gli uomini; allusione probabilmente al cupido commercio onde fiorivano i Corinzii. Le leggende relative a Sisi
a legare la morte stessa con si stretti nodi che nessuno più moriva, onde dovette ricorrere Ares per liberarla; il quale al
iati gli guadagnaron la mano e ne fecero strazio; simbolo forse delle onde infuriate del mare nella stagione delle tempeste
zii detto il Sole, il quale ogni giorno sembrava a loro sorgere dalle onde del mare; e del resto il culto di Posidone e quel
ntare tutti gli occhi di Argo, e netta gli recise la testa dal busto, onde l’ epiteto ch’ ei s’ ebbe di Argifonte. Ma Era, p
er opera d’ un suo nipote, richiuse Danae in una caverna sotterranea. Onde volendo ivi penetrare Zeus, si trasformò in piogg
ungere alle Ninfe; venuto da queste, ottenne facilmente i tre oggetti onde aveva bisogno; infine mosse contro le Gorgoni. Le
icevasi che Pilumno avesse sposato Danae e fondato la città di Ardea; onde Turno re dei Rutuli, come è ricordato in Virgilio
questo mito non può esser dubbio. Perseo è uno dei tanti eroi solari onde è ricca la mitologia greca; rappresenta la lotta
ò di testa al padre quel capello d’ oro da cui dipendeva la sua vita, onde Niso morì e fu poi mutato in aquila marina come S
l’ oracolo di Delfo, questi gli rispose in maniera ch’ ei non capiva; onde recossi a Trezene dal saggio Pitteo per averne co
a del mare, mando un toro selvaggio che spaventò e infuriò i cavalli, onde Ippolito fu trascinato, malmenato ed ucciso. 6º E
cambio del rapito Ganimede, non mantenne neanche allora la fede data; onde Eracle se n’ andò minacciando guerra entro non mo
i raggi cocenti del sole tramontante, puntò contro lui i suoi strali, onde Elios ammirato di tanto ardire gli lasciò l’ uso
ciando dal leone di Nemea, dal quale l’ eroe doveva ricavare la pelle onde si vestiva e la clava. Segue in ordine di tempo S
Acasto figlio di Pelia, che si proponeva anche di vendicare il padre; onde Giasone e Medea furono obbligati a riparare in Co
ia al bastone, la Sfinge si buttò essa stessa in quel burrone e morì, onde Edipo entrò trionfante in Tebe e n’ ebbe secondo
si in mare un fulmine di Zeus sconquassa la nave e la sprofonda nelle onde ; annegarono tutti salvo Ulisse che afferrata una
o tutti salvo Ulisse che afferrata una trave galleggiò sbattuto dall’ onde per nove giorni e infine pervenne all’ isola di O
ta all’ infido elemento. m) Da sedici giorni naviga va sbattuto dall’ onde , il decimo-settimo scorge nella lontana nebbia il
per il vecchio suocero, disfaceva di notte il lavoro fatto di giorno, onde venne in proverbio la tela di Penelope a indicare
raccolta a festa. Ma pecca di superbia e volle gareggiare colle Muse onde fu acciecato e toltagli la facoltà dei suoni; ond
eggiare colle Muse onde fu acciecato e toltagli la facoltà dei suoni; onde divenne il contrapposto del pio Orfeo. — Infine M
e sovrano del mare Adriatico, sia che voglia sollevarne a tempesta l’ onde , sia che voglia rabbonacciarle ». 21. Cfr. pag. 
librato Fuso volgean, lo stame a mano a mano Agguagliando col dente, onde in su gli aridi Labruzzi rimaneano i morseggiati
te sedendo su scogli far seccare i verdi capelli, altre correre sull’ onde portate da pesci; non hanno tutte le stesse fatte
questo il fragor del mare, dopochè il genitore guardando di lungi le onde e comparendo dall’ aperto cielo piega i cavalli e
a e rigonfia die’ il segnale d’ ordine della ritirata, fu udita dalle onde tutte della terra e del mare; e l’ onde che udiro
ella ritirata, fu udita dalle onde tutte della terra e del mare; e l’ onde che udirono tutte si compressero. Si ritirano i f
copresi la terra; e ricompariscono i luoghi man mano che decrescon 1’ onde . » 39. Epig.100: « i lusinghevoli pericoli del
ig.100: « i lusinghevoli pericoli del mare, e il terror gradito dell’ onde . » 40. « Cantone il grammatico, sirena latina,
tro e inchiodato Di bronzo, fra le tenebre profonde, Nè ti curi de l’ onde Che ti passan su ’l capo inanellato, Nè ti curi d
6 (1841) Mitologia iconologica pp. -243
te attinsero i più rinomati artefici di ogni tempo le idee più belle, onde effigiare le più magnifiche opere atte a rapir ch
vorarsi Dei a capriccio, ed a rivolgere a questi le loro adorazioni ; onde videsi con orror di natura darsi al Sole, alla Lu
ando brama mostrare il vasto orgoglio : Eccovi il Dio regolator dell’ onde . Dichirazione, e sviluppo Quantunque pel p
dì da Romani Dee destinate a menare, e respingere i flutti dal lido ; onde a somiglianza del suo fratelle Giove variamente c
erva, qual madre feconda d’un parto di maggior rilievo, e vantaggio ; onde questa fatta paga de’ suoi voti diede il proprio
correndo con tanta velocità, che pareva volare sulla superficie delle onde , come l’attesta Virgillo nelle sue Eneid : Atque
’ quali per rispetto del gran Nettuno si appianavano pacificamente le onde  ; e poiche d’un tal cocchio Nettuno istesso pregi
ricolo scorgevasi di divenire degli incalzanti venti, e delle agitate onde miserabil trastullo. Sue feste. Molti hanno conf
el ferro, e del fuoco, a quali cose era egli naturalmente inclinato ; onde somministrare a quei buoni amici più valevoli mez
n forti ligami. Scorgesi finalmente in molti suoi ritratti una verga, onde divisar il suo impiego di sciogliere da ligami de
gran padre Nettuno strinse il suo tridente, e forte battendo le salse onde fè salire dal fondo di esse grande scoglio (detto
di tristi affanni, e dolori. Suoi nomi. Varii, e molti sono i nomi, onde distinguevasi tal Nume di triplicato potere ; que
compassione de’ suoi affanni avesse con furia diventi annegata nelle onde la nazione odiata, che nell’ Italia portavasi con
costo della vita a saziarlo, mai non però potè ottenerne l’intento ; onde egli di sua voracità non potendo più tollerar la
scorno, che con incredibile voracità dibranare la stessa sua moglie ; onde così insieme con la madre distruggere quanto di p
n pesce per unir così le amare lagrime delle sue aventure colle salse onde del mare. Questa Dea inoltre perchè invaghita sop
uo tempio per soccorso, e salute ? Illustri esempii questi si furono, onde palesar ben chiaro quanto ella rapita venisse dal
 : Fata regunt homines  ; ma il dispotico sibbene degli stessi Dei : onde in più luoghi i poeti ci descrivono le loro quere
so in tempo di pace, ed aperto soltanto nelle circostanze di guerre ; onde avvenne, che in lode di qualche vincitore Romano
o scarme, ma foribonde nel viso, con impazienza attendevano il cenno, onde sfogar contre i delinquenti il lor furore, e stra
lor Dio si adornavano si della pelle di tigre, che del fresco tirso ; onde dalle esterne insegne, e dal furor da cui erano r
Sogliono le sventure spesso spesso assaltare il cuor più gentile, onde gloriarsi d’un più nobil trionfo. Questo appunto
o, e ratto salendo dalla nera dimora portossi in Lenno nella Sicilia, onde godersi dell’aria di quelle amenissime spiagge. V
r nome Menta ingelosita cangiò questa in erba dello stesso suo nome : onde così non avendo il marito con chi dividere gli af
carro tirato da neri cavalli mostrando un gentil fardello di narcisi, onde rammentar sempre la causa, e la circostanza, per
sotto concrete forme di tal’avventurata madre le gentilissime figlie, onde così pel ministero degli occhi facendo passare al
za ristoratrice delle pene de’mortali pingesi con urna, ed una verga, onde ombreggiare i suoi benefici influssi. E non è for
extrema gaudii luctus occupat ; ma quella sibbene, che viene da Dio, onde Isaia al 6. diceva. Gaudens gaudebo in Domino, et
a. Annotazioni. La felicità mostra per sua insegna il caducco, onde designare, che con quello essa raddolcisce, e qua
, e ritiro insiem abborre, Il mar, la terra, e il mondo tutto scorre, Onde l’opre d’ognun narra, e dilata. Il male, e il ben
’occasione è dipinta con una crinita fronte, e tutta calva da dietro, onde ognuno avvertisse, che se ella fugge vano è tenta
uol abbeverarsi di quel mortale veleno, che serba appunto in un vaso, onde compiere gli angustiati suoi giorni troppo chiaro
per meglio farne conoscere il danno la fecero precedere da un Leone, onde ognuno ravvisasse di quale eccesso è capace quest
le sembianze di questa afflittissima donna rappresentasi la povertà, onde chiare s’intendano le triste sue conseguenze ; le
tuo sguardo il malfattor ferisce. Si squarci pure il suol, apransi l’ onde , Si sconvolghino i Cieli, e gli Elementi Religïon
’ Anna, una Debora, una Giuditta par che altro mezzo non riconobbero, onde svegliare sempre più sensi di tenerezza, ed affet
cosa assai più importante le altrui poetiche istituzioni son manche) onde cosi additando a’giovani e del Parnasso il sentie
eparazione solita a farsi dagli Oratori non senza industria, ed arte, onde conciliarsi l’attenzione, e la benevolenza di chi
ma sibbene una ben adatta maniera di proporre l’argomento del poema ; onde è che da più scrittori il proemio poetico dicesi
vansi i più desiderabili ornamenti in una varietà la piuchè diffusa ; onde sciegliendo ognuno a suo genio, quall’ape ingegno
ar dovrà. Fischia il vento, il mar s’innalza Ecco getta ognuno all’ onde Fatta tumida è già l’onda, La sua merce più gra
estranee sponde Or dell’albero la spoglia, Getta tutto in seno all’ onde Or la vela in acqua và. Sol per dir che si salv
enario, la vera delizia dell’armonia poetica, ed il mezzo più facile, onde esprimere concetti di qualunque natura si siano n
secondo fissa la rima della stanza, che siegue, e così in prosieguo ; onde è che un tal metro dicesi comunemente Catena. Chi
prio scempio Nè giovarvi potrò se in Roma io resto Già carco di anni, onde al dovere adempio : Se in verde età vi diedi il s
nzone. Per la morte di Pio VII. Chi al pianto porgerà cotanta vena Onde fugar dal core Il cumulo d’affanni, che l’opprime
, Dabunt ecc. IV. Il Tribraco, come scorgesi dagli stessi componenti, onde risulta tal voce, è composto di tre sillabe brevi
Teomachi, e sprezzatori della Divinità, come un Faraone co’suoi nelle onde Eritree, de’ quali in Giobbe al 26 stà scritto :
a addormentare col canto i miseri passaggieri, quindi affogarli nelle onde , e morti finalmente divorarli. Quale cosa ben sap
che perciò Nettuno per non sembrargli ingrato lo trasse dalle native onde , e lo menò al cielo in luogo degno fra le cestell
i, che sonavano del pari avanti al cocchio dell’ alto regnatore delle onde , venissero dal suo nome chiamati Tritoni. Egli in
, che mal servendosi delle tenebre per ingannare il suo padre Nitteo, onde conseguirne l’incestuoso commercio fù in pena del
giglio, ma però questo si pregia di spuntare, e vivere fra le spine, onde esser da esse custodito, e difeso. Lilium inter s
are il modo di munire le città colle torri contro gl’insulti nemici ; onde i sudditi per eternarne la memoria la effigiarono
7 (1800) Cours de mythologie pp. -360
me à mille êtres divers. L’Aube naissante est le char de l’Aurore ; L’ Onde est Thétis qui règne sur les Mers ; Les tendres f
Océan mobile a ciselé les flots, Et l’orbe de la Terre environné de l’ onde , Et le cercle des Cieux, voûte immense du Monde.
nvironné de l’onde, Et le cercle des Cieux, voûte immense du Monde. L’ Onde a ses Dieux marins, et Prothée et Triton, Triton
nt redoutant la splendeur, Se plonge avec respect au sein des froides ondes , O Soleil ! sans rival, tu règnes sur les mondes,
r, armés de pieds d’airain. Il monte sur son char et fend le sein des ondes  ; La baleine sortant de ses grottes profondes, Bo
nt dans leurs bois ténébreux, Les Naïades cherchoient un asile sous l’ onde . Les mortels éperdus, dans ce désordre affreux Se
mone en ses grottes profondes ; Et l’Océan sur lui roulant ses vastes ondes , Et ce siége vengeur, aux perfides ressorts, Qui
oi, rien n’eût été.                   Quand Dieu créa les Cieux et l’ Onde ,          Tu présidois à ce vaste dessein ;      
ces sauvages lieux,         Que par le murmure amoureux         De l’ onde qui l’appelle encore. On y trouve ces mots gravé
ans une moisson féconde, S’élève autour de l’Antre et se panche sur l’ onde . La Nuit va les cueillir, et répand dans les airs
 : Elle retombe… un lac la reçoit dans sa chute ; Sa peur oppose à l’ onde une pénible lutte : Elle se débat, nage, et regag
du jour à l’instant s’obscurcit : L’air siffle, le Ciel gronde, et l’ onde au loin mugit : Les vents sont déchaînés, sur les
du monde, Le Ciel de la Terre amoureux, Se peint dans le miroir de l’ onde … Pomone, avant que de périr, Semble redoubler ses
ce conducteur de la Barque infernale, Les morts épouvantés passent l’ onde fatale. Ils en couvrent les bords, ils errent épe
vous seront dispensés par ma main. Les uns pour le rameur fatiguant l’ onde amère ; Les autres pour l’athlète à la course lég
s d’ouvrir un passage à la belle Vénus. Le Triton recourbé, fendant l’ onde écumante, Change en soupirs les sons de sa voix e
tis, de vos grottes profondes, Vous élevez vos fronts sur la cime des ondes  ; Mais éveillé soudain par tant d’attraits nouvea
issoit la rive orientale, Le berger, secouant un humide rameau, D’une onde salutaire arrosoit son troupeau : O Palès ! disoi
mes chèvres fécondes ; Puissent de frais gazons, puissent de claires ondes Dans un riant pacage arrêter mes brebis ; Que leu
r précieuse ; Et le narcisse, épris de son éclat, Pencher encor sur l’ onde fabuleuse : Vois la jonquille et l’œillet mouchet
rés. Léonard 83.            Quelle Déité bienfaisante Auprès d’une onde pure a planté ces ormeaux ?     D’un vent léger l
t les tiens animent ce canton, Et son ame est toujours pure comme ton onde . Prélong 106. Voyez Aristée . Hygie, Fi
e ne se taisoit jamais.     Entre le Ciel, la Terre, et l’empire des ondes , S’élève un vieux Palais, aux confins des trois m
é, toujours la foule abonde. Telle de cent climats la mer engloutit l’ onde … Que ne peut point la haine aigrie au fond d’un c
re de la nuit, Paisible, fend le sein d’une mer infidelle ; Bientôt l’ onde bouillonne, et s’irrite, et mugit ;           L’a
sent le bûcher de leur ombre épaissie ; L’armure s’y dépose, et d’une onde attiédie On arrose ce corps, déjà froid et glacé.
s. Le prêtre, de l’olive agite la verdure, Fait pleuvoir en rosée une onde sainte et pure, Parcourt au loin les rangs, et di
ils a droit d’entrer dans le palais des Dieux ; Fleuve, retire-toi. L’ onde respectueuse, A ces mots, suspendant sa course im
vers des campagnes fécondes, Court dans les vastes mers ensevelir ses ondes .     Mais enfin il arrive à ce brillant palais Q
e présent, le passé, l’avenir ; Précieuse faveur du Dieu puissant des ondes , Dont il paît les troupeaux dans les plaines prof
porté, Il sera chanté Des bords de l’Aurore A ceux de Vesper, Et de l’ onde More Aux eaux de l’Ister. Mais, Ombre chérie ! U
de la mer de Trézène, un monstre marin sorti tout-à-coup du sein des ondes , effraya tellement ses chevaux, qu’ils n’obéirent
nous réunit tous deux. Hors nous, tout a péri dans les gouffres de l’ onde  ; Nous seuls vivons encor ; nous seuls peuplons l
x la carrière du Monde, Ils partent ; et déjà, loin des gouffres de l’ onde , Ils fendent, dans les airs, les nuages mouvans,
’Ourse au pôle du Monde Brûle et s’efforce envain de se cacher dans l’ onde . Serpent, par le froid jusqu’alors engourdi, Echa
, ses Nymphes vagabondes Cherchèrent vainement et leurs lacs et leurs ondes . Les fleuves les plus grands sentent brûler leurs
au loin fume ; et l’amoureux Alphée Par d’autres feux alors sent son onde échauffée. Le Tage en flots brûlans voit ruissel
er les feux du Ciel ardent, Et trois fois suffoqué se replonge dans l’ onde …     Phaéton, poursuivi par la foudre brûlante,
ords que l’eau du Nil féconde, Le reçut tout fumant, et lava dans son onde Son visage et son sein à demi consumé. Les Nymphe
sa noble science,     Alloit revoir les lieux de sa naissance.     L’ onde et les zéphyrs Servoient ses désirs. L’aquilon ra
s Craignent que la pitié n’amollisse leurs cœurs. Arion va périr… Les ondes redoutables Vont finir leurs forfaits, sa vie et
es troupes vagabondes ? L’oubli, répond Anchise, est dans ces froides ondes . Ceux qui doivent un jour reprendre un corps huma
us grand nombre il ne s’ouvre jamais. Lorsqu’au bout de mille ans les ondes et les flammes Ont par l’expiation purifié ces am
n, tes murs auront été.    Des bords du Ténédos s’élève au sein de l’ onde , Un bruit sourd est parti. La mer s’émeut et gron
en leurs yeux. Sous leurs bonds convulsifs en temps égaux pressée, L’ onde écume, et jaillit jusqu’aux Cieux élancée. Leur c
plus noir des forfaits, La Grèce vient d’armer le Ciel, la Terre et l’ Onde ,     Déjà ses bataillons, secondant sa fureur, R
er deux fontaines fécondes, Dont l’une en ces jardins va promener ses ondes , Et l’autre, sous la terre, en un profond canal,
ombé sous ses pas. Aussi-tôt que de sang la lionne fumante Eût dans l’ onde à longs traits éteint sa soif ardente, Elle tourn
si, la paix la plus profonde, Le repos sur la terre et le calme sur l’ onde , Promettoient aux humains un éternel bonheur ; Il
s’il sait que son absence… Elise.     Hélas ! que dites-vous ? les ondes et les vents, Propices à ses vœux… Didon .     
froyable Couvre l’Univers : La Terre tremblante Frémit de terreur : L’ Onde turbulente Mugit de fureur : La Lune sanglante Re
aux ruisseaux entraînés par leur pente, Il traça les détours où leur onde serpente. Ils dispensent aux champs leurs humides
btil, Moins léger cependant que le feu volatil, Mais plus léger que l’ onde , environne ces plages. C’est là qu’un Dieu plaça
si tendre. Ch œu rs .               Que le Ciel, que la Terre et l’ Onde           Brillent de mille feux divers, C’est l’
yx, dans ces prisons profondes, Environne neuf fois des replis de ses ondes , Et qu’un marais fangeux, bordé de noirs roseaux,
t changé en la fleur qui porte son nom.     Au fond d’une vallée une onde fugitive Arrosoit le gazon qui tapissoit sa rive.
ommeil ou la faim n’interrompt son ivresse, Il ne sauroit quitter son onde enchanteresse, L’œil chargé de langueur, où brill
tes mépris. Que dis-je ? J’entrevois un rayon d’espérance ! Sur cette onde attaché, quand vers toi je m’élance, Lorsque je t
échire son sein ; Les roses et les lys s’y confondent soudain. Vers l’ onde colorée, où se peint ce ravage, Il se penche, et
mble avoir imité l’art savant des humains. Au pied de ce rocher, une onde vive et pure Coule entre deux tapis de mousse et
La jette avec fureur au Chasseur odieux, Et lui frappe le front de l’ onde vengeresse. Alors, avec dédain, la pudique Déesse
ux, « Vante-toi d’avoir vu Diane demi-nue. » O merveilleux effet de l’ onde répandue ! Son front, d’un bois de cerf, à l’inst
L’ombre des peupliers, des saules demi-verts. Je mets un pied dans l’ onde , et d’un bain solitaire Invitée à goûter la fraîc
Alphée a reconnu l’objet de ses amours. Il quitte sa figure, et son onde fidelle Court et veut se mêler à mon onde rebelle
Il quitte sa figure, et son onde fidelle Court et veut se mêler à mon onde rebelle. Diane ouvre la terre, et la terre en son
il est sourd à nos voix. Baucis, ne tardez point, faites tiédir cette onde . Encor que le pouvoir au désir ne réponde, Nos hô
s’allumèrent ; Des branches de bois sec aussitôt s’enflammèrent ; L’ onde tiède, on lava les pieds des voyageurs. Philémon
e une affreuse obscurité.                             Le Maître de l’ onde                         Soulève les Mers ;       
ir leur barrière profonde, Elle invoque à grands cris les Déités de l’ Onde . Les Nymphes à sa voix transforment ses appas. Au
ge des Grecs, vengeur de Ménélas, Depuis long-temps sur l’empire de l’ Onde ,                 Cherchoit ses Dieux et ses Etats
d’estime, Sent redoubler ses chaleurs ; Comme une tige élevée, D’une onde pure abreuvée, Voit multiplier ses fleurs.     M
os eaux fécondes Pour le myrte aimé des Dieux ; Ne prodiguez plus vos ondes A cet if contagieux : Et vous, enfans des nuages.
invincible pente, Forcé d’errer et de changer, Il flotte au gré de l’ onde errante ; Et, d’un mouvement étranger, Souvent il
ers les joyeuses chansons. Dans des lieux, autrefois ensevelis sous l’ onde , Un jour viendra, sans doute, où Neptune en fureu
craindre, et qu’il faut adorer. Là, d’une obscure source il coule une onde obscure Qui semble du Cocyte emprunter la teintur
s. Sœurs aimables de la Nature, Elles se baignent dans ses bras, Et l’ onde est plus belle et plus pure. Bernis 243. Fonta
, Brisant l’urne qui les resserre, Par les entrailles de la terre Son onde arrive sur ces bords. Non loin, sous deux arches
d’une rame agile, S’en vont sillonnant le canal. Assise au bord de l’ onde claire, Tandis qu’au loin sur la fougère, Elle la
l’amorce trompeuse : Au signal d’un liège flottant, Soudain, dans l’ onde transparente, Elle l’a vu se débattant, Et, d’une
ets de la Parque et du Temps, Nos plus beaux jours s’écoulent comme l’ onde  ; Et l’avenir, tel qu’une mer profonde, Va sans r
a décoration et sa richesse.     Toi que l’Antiquité fit éclorre des Ondes , Qui descendis du Ciel, et régnes sur les Mondes 
t les suit dans leur cours ; Sans crainte du naufrage, au caprice des ondes             Il ose confier ses jours : Sur la foi
s flots. La Mort se glisse envain dans sa nef entr’ouverte ; Envain l’ onde et les vents conspirent-ils sa perte,            
mande une moisson féconde, Et l’avide marchand, sur les gouffres de l’ onde ,             Rapportant son trésor, Présente à la
e fumée, Le monde entier se réveille pour eux ; Mais, sur la foi de l’ onde pacifique, A peine ils sont mollement endormis, D
s plaines ; Dans la terre avec eux on enfouit leurs laines : Envain l’ onde et le feu pénétroient leur toison, Rien n’en pouv
.     Elle boit les pleurs de l’Aurore, Sans en ternir la pureté : L’ onde pâlit, se décolore, Quand le reptile en a goûté,
t tout est enchaîné.     Les vents épurent l’air ; l’air balance les ondes  ; Pour la fertilité l’eau circule en tout lieu ;
dorment dans leur lit : J’interroge les Dieux, l’Air et la Terre et l’ Onde . Le puissant Jupiter fait son tour en dix ans ; S
8 (1836) Mitologia o Esposizione delle favole
la luce, ricorse ai genitori suoi Urano e Gea per consiglio ed aiuto, onde occultarlo a Saturno. Essi la spedirono a Litto
rno in ricompensa a lui diede il poter vedere il passato e il futuro, onde suole effigiarsi con due facce: finalmente che so
spaventati in Egitto, e si nascosero sotto le forme di varii animali, onde poi sotto queste adorati furono dagli Egizii. Bac
lla guerra contro Tifeo, e che Giove siasi allora cangiato in ariete, onde vengon le corna di Giove Ammone, Apollo in corvo,
siodo ed Omero. Altri il dissero figlio di Giove e di Enio o Bellona, onde fu pur da’ Greci chiamato talio. Finalmente altri
ipitato dal cielo: e cadendo nell’ isola di Lenno si ruppe la coscia, onde zoppo da ambi i lati rimase perpetuamente. Fu ivi
amante di Scilla, per vendetta avvelenò la fonte ove Scilla lavavasi onde questa cangiossi in mostro marino; rifiutata pari
carro tirato da un leone e da un cignale. Apollo gl’ insegnò il modo onde aggiogare queste due bestie feroci. Oltreciò allo
ssaggiero degli Dei. Perciò dipingevasi colle ali a piedi ed al capo; onde esprimer la sua velocità. Davaglisi pure in mano
toccassero; il che sapendo Agamennone re di Argo venne per prenderle, onde alimentare l’ armata nella guerra, che preparava
fecero tra lor percosse ci prese poscia l’ idea di formar la zampogna onde fu l’ inventore. Narra Pausania, che quando i Gal
te delle api; ed allora fatti per consiglio della madre de’ sacrifici onde placare Euridice e le Ninfe, e lanciate le morte
elle asserzioni e ne’ giuramenti, come pur Ercole, Castore e Polluce, onde vennero Medius Fidius, Mehercule, Mecastor, sotti
erona quella che libera dalle angosci e, e fa che tacciano i lamenti, onde fu detta pur Dea del silenzio, e dipingevasi coll
ici si fecer anche alla Febbre, alia Tempesta, al Pavore e al Pallore onde tenerli lontani. Agli Dei terrestri aggiunger si
insidie sottratto, elle affogaronsi in mare, e Partenope recata dall’ onde , ove fu poi fabbricata la città di Napoli, fu cag
co, il quale ricorse a Circe per ottenere da lei qualche incantesimo, onde essere da Scilla riamato. Invece innammorossi Cir
Inferno domandò a Plutone di poter per brevi momenti tornare in vita, onde punire la moglie che lo lasciasse insepolto; e ch
iove e di Alcmena moglie di Anfitrione, il quale era figlio di Alceo, onde ad Ercole per fu dato il nome di Alcide. Giove pe
l’ antico sdegno, ordinò ad Euristeo di esporlo a’ più gravi pericoli onde alla fine perisse. Dodici sono le principali impr
i gli uomini, ed erano così dette, perchè recideansi la destra mamma, onde non fosse d’ impedimento al tirare dell’ arco; e
Caco figliuolo di Vulcano alcune gliene rapì, e trattele per la coda, onde le orme indicassero contrario cammino, le chiuse
tralo Licia, preselo per un piede, e rotatolo in alto lanciotto nell’ onde Euboiche, ove fu convertito in uno scoglio; indi
finchè amendue perissero. Ma questa, secondo alcuni, fu portata dall’ onde ai lidi della Puglia, ed ivi raccolta da’ pescato
seo venne sopr’ essi volando col capo di Medusa, nacquero i serpenti, onde quella fu poi sì feconda. Giunto in Mauritania, e
cero nella Libia con lettere, in cui raccomandavagli di trovar mezzo, onde farlo perire. Giobate lo mandò prima, a guerreggi
za di lei. Venne egli nella Focide a consultare l’ oracolo, di Delfo, onde avere notizia dov’ ella fosse; ma ebbe in rispost
all’ isola di Lenno trovaronla abitata da sole donne: perocchè esse, onde vivere in lor balìa, uccisi avevano tutti gli uom
o gli Argonauti in Tracia, dove istruiti furono dal re Fineo del modo onde superare gli scogli Cianei o Simplegati, che urta
ea figlia di Eeta, la quale essendo maga gli fornì l’ erbe incantate, onde domare i tori e addormentare il drago, e l’ avver
ndi è che Polluce era immortale, e mortale era Castore. Polluce però, onde aver col fratello una sorte comune, ottenne da Gi
a quale congiunta prima a Nettuno si unì poscia ad Egeo, re di Atene, onde fu Teseo tenuto da alcuni per figlio di Nettuno,
to in premio Ippodamia, ma i vinti sarebbero puniti di morte. Pelope, onde aver la vittoria, sedusse Mirtilo cocchier di Eno
persuadere a Troiani, che il cavallo era stato fabbricato da’ Greci, onde placar lo sdegno di Pallade irritata per la viola
Achille), Ecuba accostatasi al mare per lavarne il corpo, vide sull’ onde il cadavere del figlio Polidoro, e chiamato a se
dì Apollo, questo rispose, che i Troiani cercar dovessero albergo là onde traevan l’ origine; il che essendo interpetrato d
di Beroe una delle Troiane insinuò alle altre di dar fuoco alle navi, onde non essere più costrette ad esporsi a’ rischi del
sorella di Turno, che mosse Tolunnio a scagliarsi contro a’ Troiani, onde la battaglia si fece generale. Enea in questa è f
ar fra due mesi. Naufraga nel ritorno, e il suo corpo è portato dalle onde verso il lido. La moglie lo scopre da lungi, e va
na cosa di mal augurio o per prepararsi a qualche impresa importante, onde avere gli Dei favorevoli, o per iniziarsi a’ mist
9 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Della mitologia in generale. » pp. 17-359
ngono a morir le genti armate Sotto l’ offese de’ lor fieri artigli ; Onde le donne afflitte e sconsolate Piangono i morti l
icendavano buoni augurj e donativi e mance e premj chiamati strenae, ( onde abbiamo ricavato la parola strenna) : Virgilio i
ccorto di lui, l’accolse e la sposò. Allora fu aperto il vaso fatale, onde scaturirono tutti i mali che poi si sono sparsi s
visita all’alba Le lor ime correnti, desioso Di più freschi lavacri, onde rifulga Sovra le piume sue nitido il sole. 121.
oti e dei quali esso regolava la celeste armonia ; quella stessa lira onde traeva i dotti concenti che facevano stupire uomi
di virtù al caduceo. Con esso Mercurio ha possanza Fin nell’ Inferno, onde richiama in vita L’anime spente, onde le vive add
ha possanza Fin nell’ Inferno, onde richiama in vita L’anime spente, onde le vive adduce Nell’ imo abisso, e dà sonno e vig
sa. Nate il di che a’ mortali Beltà, ingegno, virtù concesse Giove : Onde perpetue sempre e sempre nove Le tre doti celesti
Accanto a Delio Dall’ arco d’or ; Presso cui nobileTrono v’ergeste, D’ onde all’olimpico Nume celeste Interminabile Rendete o
mmortale ; il che può rilevarsi anche dalla etimologia del suo nome : onde i filosofi hanno derivato la parola psicologia o
nta o danza, Se mesta siede o amabile sospira, Se talora alle fresche onde eliconie Gode i puri lavacri, atti e parole D’una
come Minerva ; e ad Olimpia era stata dipinta in atto di uscir dalle onde , incoronata di rose da Pito o Suada, Dea, della p
gge. Dopo ciò Nettuno, pacificatosi con Giove, tornò al governo delle onde . 188. Anfitrite (Amphì, intorno, trizo, io strido
cavalli azzurri. I pœti hanno attribuita loro la virtù di spianare le onde e di sedar le procelle. ……….. E, grave D’immane
passare sotto silenzio Eolo, il quale aveva il potere di sollevar le onde e d’eccitar le tempeste. Era figlio di Giove (63)
za, ed appena si fu cibato di quell’ erba, corse a precipitarsi nelle onde . Allora l’ Oceano e Teti (192) gli tolsero quanto
cui s’intoppa…. (Dante, Inf. c. VII.) Omero suppone che inghiotta le onde tre volte il giorno e tre volte le ributti fuori
205. Gli Alcioni sono uccelli marini, i quali fanno i loro nidi sulle onde anche in mezzo ai rigori dell’inverno. E in quest
ibuito a Nettuno di conservare, di agitare e di rendere la calma alle onde  ; oppure il dominio ch’egli ottenne sulle acque d
olce, e particolarmente il fiele della vittima perchè è amaro come le onde salse. 212. Il cavallo segnatamente è sacro a Net
peste, a cui volar di sopra Con la vita agli uccelli era interdetto ; Onde da’ Greci poi si disse Averno. (Eneid., lib. VI.
 ) In questi beati luoghi il fiume Lete scorre placidamente, e le sue onde fanno dimenticare tutti i mali della vita, Saturn
l Cocito (Kokyo, io piango, gr.) circondava il Tartaro (216) ; le sue onde altro non erano che le lacrime dell’eterno pianto
battere i Giganti (67), Stige accorse la prima con le sue due figlie, onde il padre dei Numi, grato a tanto zelo, la ricolmò
con un palo Che gli fa remo, e con la vela regge L’affumicato legno, onde tragitta Sull’ altra riva ognor la gente morta. V
n idre verdissime eran cinte ; Serpentelli e ceraste avean per crine, Onde le fiere tempie erano avvinte. E quei,54 che ben
l silenzio. Sul limitare crescono papaveri ed altre piante sonnifere, onde la Notte raccoglie i soporiferi umori per ispande
me una grotta oscura in fronte Invece d’occhio ; per bastone un pino, Onde i passi fermava : avea d’intorno La greggia a’ pi
i dei boschetti. Stanno mollemente appoggiate sopra un’urna d’argento onde scaturisce l’acqua ; hanno in mano conchiglie o p
ttero alle api il nome di Melisse, ed al loro nèttare quello di mèli, onde abbiam fatto miele. Tacea splendido il mar,
vinetto sul margine d’una fonte, e lasciatolo ivi a specchiarsi nelle onde , lo accese di sì folle amore di sè medesimo, che
stenza del temuto nipote, lo fece esporre con sua madre in preda alle onde in una debole navicella. La sventurata coppia fu
l magnanimo Alcide ; Ma quante egli fa prove, E quanti mostri ancide, Onde s’innalzi poi Al seggio degli eroi ? Altri le alt
rar frodolente ch’ei fece Del grande armento, ch’egli ebbe a vicino ; Onde cessâr le sue opere biece 84 Sotto la mazza d’Er
’orrendo Scambio, se primo eri ad udir del Nume La terribil risposta. Onde mia cura Fu di carpirla io prima ; io che stranie
chiostri Ben mille orridi mostri, E spontaneo tentò le vie segrete, D’ onde rostrato abete, Ritorno aver secondo Potesse alfi
scendente di Nettuno, gettò in mare il suo anello, poi si tuffò nelle onde , e ne lo ritrasse unitamente ad una corona che An
a delle sue ali si strusse, e il giovine temerario, precipitato nelle onde , vi s’ annegò, e dette il suo nome a quel mare :
separa l’ Europa dall’ Asia. Ma Elle, impaurita dallo strepito delle onde , vacillò e cadde in mare, e diede il suo nome all
al Danubio fino al mare, e che fosse il primo vascello comparso sulle onde . Giasone, dopo l’ impresa della Colchide, lo cons
onquista ripartirono per la Grecia, e sbarcarono all’ isola d’ Egina, onde giunsero in Tessaglia viaggiando in mezzo a molti
no lo sventurato Orfeo, e lo gettaron nell’ Ebro, dove travolto nelle onde faceva pur sentire i dogliosi concenti ripetuti d
rtano, e Telemaco figlio d’Ulisse (568) che da giovinetto cadde nelle onde baloccandosi sulla riva. Ulisse, per eternarne la
a madre da Chirone a Sciro Trafugò lui dormendo in le sue braccia, Là onde poi li Greci il dipartiro ; Che mi scoss’io, si c
appena dal mar giura il nocchiero Di mai più non partir ; sente che l’ onde Già di nuovo son chiare, Abbandona le piume, e to
emono le procelle, e dalla cima dei più aspri scogli si librano sulle onde agitate dai venti. Nestore. 553. Nestore
più varco a’ Teucri, ivi a traverso Piantarsi ; e al suon de’brandi, onde intronato Avea l’elmo e lo scudo, i vincitori Imp
asi moribondo per aver combattuto tanti giorni contro il furore delle onde , e non seppe scorgere nè abitazioni nè abitanti ;
percosse andarono in pezzi, ed i vincitori dei Trojani perirono nelle onde , meno che pochi, tra i quali era Ulisse, causa pr
e volàr bramosi. Lo strascinato cadavere un nembo Sollevava di polve, onde la sparta Negra chioma agitata e il volto tutto B
rpenti immani Venir si veggon parimente al lito Ondeggiando coi dorsi onde maggiori Delle marine allor tranquille e quete :
e andare incontro alla morte. Leandro per sette giorni aspettò che le onde si calmassero, ma l’ottavo non potè resistere al
imase spossato, e scomparve nel profondo abisso. Pochi giorni dopo le onde trassero il suo cadavere sotto quella medesima to
angolo la figura d’uno dei Venti corrispondente alla parte del cielo onde spira. Epimenide. 658, 2° Epimenide era un
di sotto alberga, Ebbe tra bianchi marmi la spelonca Per sua dimora ; onde a guardar le stelle E il mar non gli era la vedut
u, che cercò per terre molte ; Poscia si pose là dove nacqu’ io ;128 Onde un poco mi piace che mi ascolte. Poscia che ’l pa
o, Coprir le rosee disarmate spalle ; Senti l’aura celeste, e mirò l’ onde Lambire a gara della Diva il piede, E spruzzar ri
antro a volo, ella non prende Più di ricorle e d’accozzarle affanno : Onde molti delusi e sconsigliati Tornan sovente, e mal
lando vicino in modo, che l’altro sentiva l’affannoso di lui respiro, onde , per tôrsi da tale molestia, trattenendosi all’im
o da un lato, e spinse la sollevata polvere nelle contraria parte ; d’ onde non piccola molestia n’ebbero gli spettatori, cos
nte giunse prima alla meta la quadriga bianca sparsa di nere macchie, onde presentandosi il condottiero al dispensatore de’
l’un con l’altro Misti e confusi alla pungente sferza Niun perdonava, onde l’un l’altro a prova Oltrepassarsi. Ai precorrent
erà, dell’armi ei mi dispogli, E le si porti : ma il mio corpo renda, Onde i Trojani e le trojane spose M’onorino del rogo.
erolle al tempio : Ma l’intatto cadavere alle navi Vi sarà rimandato, onde d’esequie L’orni l’achea pietade e di sepolcro Su
Biblos sulle coste della Fenicia, dove erano state trasportate dalle onde . Ella le riportò in Egitto, e fece costruire un m
no di questa metamorfosi di Giove in cigno, nè dell’uovo maraviglioso onde nacquero i Dioscuri (Castore e Polluce) e le loro
diti affetti. Veoere segni il coosiglio d’ Apollo, e nell’uscir dalle onde resté maravigliata di trovarsi tranqoilla. Questo
o, ed ebbe il modo di dimenticar devvero l’ingrato, percho peri nelle onde . Artemisia I. regins di Caria, incontrò la medesi
onneso nella Laconia. Alle sue falde era una caverna larga e profonda onde esalava un vapor nero, felido e malsano. Credevan
he ec. 113. Quel nostro rallegrarsi. 114. A seconda delle vorticose onde del mare. 115. Fu distrutto. 116. Prigioniera.
10 (1824) Breve corso di mitologia elementare corredato di note per uso de’ collegi della capitale, e del regno pp. 3-248
tempesta, che sgomenta il Nocchiero, è Nettuno sdegnato, che mette le onde in sconquasso. L’eco non è più un suono che rimbo
centro pose La terra, indi dal mar la dispartìo ; E il passo aperto, onde esalasse il foco, Se ne volò nel più sublime loco
della pace. Il suo Tempio era chiuso, allorchè la guerra era finita : onde in seguito dicevasi di qualche principe Romano, c
è de’ più celebri. Egli è il capo delle Muse, ed il Dio della poesia, onde vien invocato dai poeti ; come pure lo è della mu
a trascinare per sempre un enorme sasso alla cima di una montagna, d’ onde gravitando pel proprio peso ricadeva immantinente
sdrajati sulla nuda terra poggiati ad un’ urna situata a rovescio, d’ onde l’acqua scorre in abbondanza. Questa è la sorgent
utilmente egli si studiava di ottenere l’oggetto de’ suoi desiri : le onde cristalline non offrivano che una lusinghiera imm
sando il mare sul dorso di questo magnifico Ariete, Helle cadde nelle onde , dove si annegò. Il sito ove morì fu detto Helles
colare : ne mangiò, e si senti al momento la voglia di tuffarsi nelle onde . I Dei marini lo accolsero, e lo ascrissero alla
uova specie. Ordinò ai venti, che avessero unite insieme le nuvole, d’ onde caddero le acque in tanta copia, che tutta ne fu
re gli lasciò in retaggio una guerra cagionata dal ratto di Ganimede, onde fu obbligato di abbandonare la Frigia, e ritirars
so Giove ai prieghi di Teti, inviò ad Agamennone un sogno ingannatore onde ne deduceva un esito felice, dando un assalto all
senta alla sua benefattrice con nobile contegno, e con aria maestosa, onde guadagnò il cuore di tutti. Aveva gran bisogno di
te, si presenta ad Aleinoo in qualità di uno straniero, rifiuto delle onde furiose. Il buon re lo accoglie con quella bontà
ll’istante scapparono fuori tutt’i venti che posero in iscompiglio le onde , e suscitarono una fiera tempesta. La nave sbalza
ma la collera degli Dei colà li raggiunse. Un fiero temporale pose le onde in sconquasso, e tutta la flotta fu subissata : U
soltanto si salvò con essersi abbracciato ad un albero della nave. Le onde lo portarono all’isola di Ogigia, come si è detto
e Sparta1. Poichè Ulisse e Telemaco furono riuniti, pensarono a mezzi onde disfarsi de’ persecutori di Penelope. Entrano sep
casa, e che a momenti avrebbe riveduto. Le dà parimente de’ consigli, onde ben regolarsi con i suoi persecutori. Nel dì vegn
a del mare, ad alta voce la chiamava, pregandola di venir fuori dalle onde . Ma il povero Ciclope non era corrisposto : la su
canza di questa la stessa Calliroc. Nessuno ebbe la voglia di morire, onde Calliroe fu condotta all’ara. Coreso generoso all
olta la sua lira : ma non potendo ottenere tal grazia si lanciò nelle onde , ed uno de’ delfini, che si erano accostati al na
’ Romani, conquistatori dell’Universo, spiegò tutta la sua grandezza, onde fralle Greche città andò superba la nostra Napoli
più matura i Giovani amatori della storia Patria consultare i fonti, onde attingere pienamente le notizie delle nostre prim
o a cagione del suo amenissimo clima concorsero diversi altri popoli, onde Neapolis, nuova Città fu detta, per distinguerla
Il gran poeta Cesareo di lui scrisse : Quanto ricco d’onor, povero d’ onde . Non ha guari l’accurato nostro P. Sanfelice de
della colonia Eubea venuta a Napoli, guidata dal volo della colomba, onde Stazio : Tu ductor populi longe emigrantis Apoll
tri emblemi fregiato. Macrobio ne’ suoi Saturnali ci dice la ragione, onde Ebone sotto la figura di un toro era adorato : T
igine dalla cassa, o tumulo detto σορος in cui fu riposto dopo morto, onde i Greci prima lo chiamarono Sorapis. Oltre di un
Platamoni 1 in Napoli fra gli screpoli avere esistito il suo tempio, onde leggiadramente scrisse il Sannazzaro : Aequoreus
à presso a sposarla. Mal soffriva Apollo queste nozze della germana : onde sfidatala un giorno a tirare una freccia ad un pu
eor. che trovò le leggi, e le lettere. Gli Egizj lo chiamarono Theut, onde forse i Greci ne formarono la voce Theos, cioè Di
o alle sepolture. Colui che aveva un tale incarico chiamavasi Charon, onde i poeti inventarono la favola di Caronte, e del f
11 (1823) Mythologie des dames
e il fend la mer profonde. La fille d’Agénor tremble, et du sein de l’ onde Regarde le rivage, et le regarde en vain : Assise
a terre, et couche sur la dure ; Se nourrit d’herbe amère et boit une onde impure. Hélas ! combien de fois, pour implorer Ar
e Inachus son père. Quelle fut sa douleur, lorsqu’elle vit dans cette onde sa nouvelle forme ! En vain elle se présenta deva
hirs qui se jouaient dans les rameaux des arbres, ou le murmure d’une onde claire qui tombait de quelque rocher, ou les chan
yx, dans ses prisons profondes, Environne neuf fois des replis de ses ondes , Et qu’un marais fangeux, bordé de noirs roseaux,
de la roche humide et ceinte de verdure, Jaillit, dans un canal, une onde vive et pure. C’est là que, fatiguée, en des flot
ix est éteinte ; il fuit, et voyant sa nouvelle forme réfléchie par l’ onde d’un ruisseau, il n’a plus que des larmes pour ex
. Diane indignée lui ordonna de s’éloigner, et de ne point souiller l’ onde où elle se baignait. La triste Calisto eut un fil
génie de Minerve l’invention du premier vaisseau qui ait sillonné les ondes  : on croit que ce fut celui qui conduisit les Arg
ard de mes yeux. « Les plus grands dieux du ciel, de la terre et de l’ onde , « Du soin de se venger se reposent sur moi : « S
âturages et les bergeries. Le berger, secouant un humide rame, D’une onde salutaire arrosait son troupeau : « O Palès, disa
es chèvres fécondes : « Puissent de frais gazons, puissent de claires ondes « Dans un riant pacage arrêter mes brebis ! « Que
n’étaient que de vains simulacres. Bientôt ils aperçoivent les noires ondes des quatre fleuves des Enfers. Le terrible Phlégé
Styx, dont Jupiter et tous les dieux n’attestent qu’avec crainte les ondes livides et formidables, roule une boue fumante mê
des dieux, environnés d’un triple rempart. Autour, le Phlégéton aux ondes turbulentes, Roule d’affreux rochers dans ses vag
bouche ; et il ne peut goûter à ces fruits, ni se désaltérer à cette onde . Fatigués de ce spectacle douloureux, Énée et la
né par des chevaux marins plus blancs que la neige, et qui, fendant l’ onde salée, laissaient loin derrière eux un vaste sill
monstres marins, faisant avec leurs narines un flux et un reflux de l’ onde amère, sortaient à la hâte de leurs grottes profo
autre leur demeure chérie : là, elles voyaient le Permesse rouler ses ondes argentées autour de l’Hélicon, sur lequel ce fleu
is, je ne suis pas indigne de tes fers. « Je me suis contemplé dans l’ onde transparente : « Mon image m’a plu ; ma taille es
r sa figure dans le cristal des fontaines… Quelquefois il veut fuir l’ onde qui le retrace à ses yeux ; Mais son amour aussi
de Danaé, le Tibre, l’Eurotas, et le Permesse dont nous avons vu les ondes rouler au pied de l’Hélicon. Tous ces fleuves eur
des Troyens sur ses bords, et ne pouvant souffrir de rouler dans ses ondes tant de morts, combattit Achille, qui eût succomb
oie.” « Il parle ainsi à demi consumé, et l’on entend bouillonner ses ondes écumeuses. Comme on voit la graisse des victimes,
our, venait de Grèce en Sicile, en passant sous la mer sans mêler son onde à l’onde amère, et réunissait ses flots à ceux de
it de Grèce en Sicile, en passant sous la mer sans mêler son onde à l’ onde amère, et réunissait ses flots à ceux de son aman
la Carie, rendait efféminés et amoureux tous ceux qui buvaient de son onde , ou qui s’y baignaient. Celle des dieux Palices,
s. On connaît Salmacis, source voluptueuse, Le lac d’Éthiopie, et son onde fameuse : A-t-on bu de ses eaux ? on devient furi
x sources de Clitore, On abjure le vin, on le craint, on l’abhorre… L’ onde du Lyncestis, contraire en ses effets, Rend ivre
cours, Entre ses plants divers partager le secours, Et conduisant son onde à leurs pieds attirée, Abreuver de fraîcheur la r
12 (1831) Mitologia ad uso della gioventù pp. -
are utili insegnamenti come pure di eccitare la curiosità dei giovani onde si applicassero con maggior zelo a tale studio.
e in terra E nell’aria e nel mar produce effetti, Tanti Numi crearo : onde per tutta La celeste materia e la terrestre Uno s
ta nuda mostrarsi, il trasparente Mistico vel di tue figure implora, Onde mezzo nascosa e mezzo aperta, Come rosa che al ra
e l’erbe E le rugiade e tutte alfin le cose (Da che fur morti i Numi, onde ciascuna Avea nel nostro immaginar vaghezza Ed an
crifici che si facevano agli Dei, degli Oracoli, delle Sibille, ecc., onde nulla tralasciare che possa viemeglio facilitare
, anche nelle cose poco lecite, ed aveva cura di tutti i loro affari. Onde potesse velocemente eseguire i suoi ordini Giove
eto, Mercurio gli rubò alcune vache, che fece camminare all’indietro, onde non se ne scoprissero le tracce. Il pastore Batto
e Batto che era stato testimonio del furto avea avuto una bella vacca onde conservasse il segreto ; ma avendo mancato alle s
e de’rinomati cantori con dolce mormorio. Lete vi scorreva, e le sue onde spargevano d’oblio i mali della vita. Una terra s
un vecchio coperto d’un abito umido. Riposa sopra un’urna nera, e le onde che ne escono sono piene di spuma, perchè il loro
ono la vita allo sfortunato Pelope. Cloto gli dà una spalla d’avorio, onde sostituirla a quella stata distrutta dall’avidità
alle compagne di trucidare i loro rapitori, e si pose alla loro testa onde eseguire il disegno. Portossi poscia in Atene, e
le corna del toro dovean essere più vicine agli occhi o alle spalle, onde potesse percuotere con maggior violenza. Avrebbe
ia ma inutilmente di distogliere suo figlio da una sì ardita impresa, onde suo malgrado gli consegnò il carro dopo d’averlo
più rilucente ; pareva che quel carro volasse sulla superficie delle onde . Quando la Dea andava per diporto, i Delfini sche
fu punto bagnato. Dopo la morte di Patroclo, uscì Teti dal seno delle onde per recarsi a consolare Achille, e vedendo che in
alto mare, dove, rifinito di forze, nè potendo più lottare contro le onde , si annegò. Il suo corpo fu trasportato nel sacro
a nave di lui ; si vuole da altri che disperata si precipitasse nelle onde . Gli Dei cambiarono Scilla in un pesce, e il padr
dei sacrifici alle Ore pregandole di accordar loro un moderato calore onde i frutti della terra col soccorso della pioggia,
nvengono a marittine divinità, poichè esprimono i fiumi, i flutti, le onde , le tempeste, la calma, le rade, le isole, i port
ano il fondo del mare. Scorrono sollazzandosi, sulla superficie delle onde , sono spesso condotte sui carri dei Tritoni, e va
i. Ercole s’indirizzò ad alcune Ninfe che abitavano presso l’Eridano, onde sapere da loro ove fossero le Esperidi. Quelle Ni
il cui corpo era circondato di cani. Aggiungesi che lo strepito delle onde frangentesi contro le rocce dello stretto, imitan
nistra, si radeva troppo da vicino quelle che si trovano a destra ; d’ onde nacque il proverbio : Cadere da Scilla a Cariddi.
onore. Si fecero dei sagrifici alla Febbre, alla Tempesta, al Pallore onde tenerli lontani. de’ Semidei Ercole
dolcì allora alquanto ed acconsentì anche di dargli del proprio latte onde renderlo immortale. Una goccia di questo latte ch
ntemente ed ebbe cura di occuparlo bastantemente fuori dei suoi stati onde togliergli i mezzi di sturbare il suo regno ; gli
n molta cura le fanciulle ; alle quali recidevano la mammella destra, onde non fossero impedite al tirar dell’arco ; ebbero
desse il fulmine dal cielo e riducesse tutto in cenere in un istante, onde purificare ciò che v’era di mortale in Ercole. Gi
teo, la quale fu moglie prima di Nettuno, poscia di Egeo re di Atene, onde fu Teseo riguardato da alcuni figlio di quel Dio,
one de’ suoi talenti, oppure l’arte mirabile ch’ei seppe porre in uso onde raddolcire i feroci costumi dei Traci di que’temp
o gli Argonauti in Tracia, dove furono istrutti dal re Fineo del modo onde superare gli scogli Cianei o Simplegadi, che urta
to il titolo di re e di sovrano. Egli condusse con sè questa donzella onde imparare da lei la forma del sacrificio, ed avend
sul mattino della sua vita, cioè quando è bambino, se ne va carponi, onde si può dire che cammini con quattro gambe ; sul m
te la sera della sua vecchiezza, è costretto ad aiutarsi col bastone, onde qui pur dir si può che con tre piedi, e non più c
re ; le ali esprimevano l’agilità con cui ella qua e là trasportavasi onde sottrarsi alle ricerche de’ Tebani ; gli enimmi e
, si presentarono al giovane pastore. Ciascuna gli fece delle offerte onde impegnarlo a pronunciare in proprio favore. Giuno
ontro di lui, gli fece poco buona accoglienza e non volle guarrirlo : onde morì di quella ferita. Ne’ primi anni si occuparo
e persuadere ai Troiani che il cavallo era stato fabbricato da’ Greci onde placare lo sdegno di Pallade irritata per la viol
’eroe fu a visitarla nel suo antro e la pregò di condurlo all’inferno onde vedervi il proprio padre Anchise. Mancavanle anco
13 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Appendice. » pp. -386
n’austerità presa ad imprestito, per opera d’un sovvertimento d’idee, onde fu guasto il linguaggio medesimo, a questo eran g
ar loro l’impero dell’universo ; e i popoli, a torme a torme, come le onde d’un mar tempestoso, traggono sotto le loro bandi
na tale sorta di poca equità, dal titolo medesimo, che è l’ignoranza, onde sembra che scusata sia, vien caricata e convinta 
si dee provare non dall’odiare, ma dal sapere perchè si deve odiare ? Onde , essendo che gli uomini odiano senza che ad essi
esi siano condannati. Ma ai soli Cristiani non è permesso di fiatare, onde si purghi la causa e si difenda la verità, perchè
rio sangue ? Perciocchè dal martirio sono cancellati tutti i delitti. Onde avviene che parimenti ringraziamo le vostre sente
er sedare alquanto la fame : si beve quanto giova ad uomini pudichi ; onde si satollano in maniera da non si scordare di dov
izia condannabile, se alcuno di quella si duole per la ragione stessa onde della fazioni suol darsi querela. In danno di chi
amo temperanti, per non servircene smoderatamente e fuori di regola ; onde non si vive da noi nel secolo senza il fòro, senz
14 (1812) Manuel mythologique de la jeunesse
efs, perdant l’aspect de la Sicile, Voguoient à pleine voile, et de l’ onde docile Fendoient d’un cours heureux les bouillons
ce réservoir du monde, Qui plus il boit de flots, plus il a soif de l’ onde  ; Pareil au feu qui croit plus il a d’aliment, Et
sans doute las d’éclairer le monde, il va chez Téthys rallumer dans l’ onde ses feux amortis . Téthys est ordinairement repré
couvert d’une barbe vénérable, et appuyés sur une urne qui verse leur onde blanchissante. Enfin, l’Océan et Téthys eurent un
époux, le souverain du monde, » Permit et d’apaiser et de soulever l’ onde , » Un peuple que je hais, et qui, malgré Junon, »
rang que Protée et Triton. Je fus homme autrefois : toujours ami de l’ onde , Assis sur un rocher, dans une paix profonde, J’a
ter les poissons par l’amorce trompés, Ou dans mes rets noueux sous l’ onde enveloppés, Écoutez la merveille ; elle est invra
lan rapide, Nager sur les gazons comme en un champ liquide, Et dans l’ onde courir, sauter et se mouvoir. A peine je conçois
ar quatre dauphins. Les roues effleuroient rapidement la surface de l’ onde couverte de Tritons et de Néréides. Le front cein
nts une moisson féconde S’élève autour de l’antre, et se penche sur l’ onde . La nuit vient les cueillir, et répand dans les a
e punir de cette perfidie, le précipita dans le séjour des morts. Son onde devint bourbeuse et amère. D. Dites un mot du Coc
ffreux vomit sa fange immonde. L’effroyable Caron est nocher de cette onde . D’un poil déjà blanchi mélangeant sa noirceur, S
Rien n’en peut combler la mesure Et par l’une et l’autre ouverture L’ onde entre et fuit à flots égaux. ( La Motte.) D. Com
Océan mobile a ciselé les flots, Et l’orbe de la Terre environné de l’ onde , Et le ciel radieux, voûte immense du monde. L’on
re environné de l’onde, Et le ciel radieux, voûte immense du monde. L’ onde a ses dieux marins, et Protée, et Triton, Triton
Ses hameaux, ses cités, ses fleuves et ses bois, Et les nymphes de l’ onde , et les dieux du bocage. Au-dessus luit des cieux
issoit la rive orientale, Le berger, secouant un humide rameau, D’une onde salutaire arrosoit son troupeau : O Palès ! disoi
mes chèvres fécondes ; Puissent de frais gazons, puissent de claires ondes Dans un riant pacage arrêter mes brebis ; Que leu
r précieuse ; Et le narcisse, épris de son éclat, Pencher encor sur l’ onde fabuleuse : Vois la jonquille et l’œillet mouchet
ile, trad. de M. Delille.) Entre le ciel, la terre, et l’empire des ondes , S’élève un vieux palais aux confins des trois mo
ils a droit d’entrer dans le palais des dieux : Fleuve, retire-toi. L’ onde respectueuse, A ces mots, suspendant sa course im
vers des campagnes fécondes, Court dans les vastes mers ensevelir ses ondes . Mais enfin il arrive à ce brillant palais Que l
e présent, le passé, l’avenir ; Précieuse laveur du dieu puissant des ondes , Dont il pait les troupeaux dans les plaines prof
is dans sa grotte profonde, Protée en ce moment quittoit le sein de l’ onde  : Il marche, près de lui le peuple entier des mer
yx, dans ses prisons profondes, Environne neuf fois des replis de ses ondes , Et qu’un marais fangeux, bordé de noirs roseaux,
ieu des airs, et crois-en mes avis ; » N’approche point trop près des ondes infidelles, » Tu verrois leur vapeur appesantir t
de la plaine liquide S’élève à gros bouillons une montagne humide : L’ onde approche, se brise, et vomit à nos yeux, Parmi de
présents trop suspects Soient livrés à la flamme ou plongés dans les ondes , Ou qu’on en fouille, au moins, les cavités profo
partent sans bruit, La lune en leur faveur laisse régner la nuit ; L’ onde nous les ramène, et la torche fatale A fait brill
Aussi près d’y périr qu’à fondre sous les eaux. D’un déluge de feux l’ onde comme allumée, Sembloit rouler sur nous une mer e
ne immolé satisfera pour moi. » Mon sacrilége vœu rendit le calme à l’ onde  ; Mais rien ne put le rendre à ma douleur profond
emain tes murs auront été. Des bords où Ténédos s’élève au sein de l’ onde , Un bruit sourd est parti. La mer s’émeut et gron
e en leurs yeux. Sous leurs bonds convulsifs en temps égaux pressée L’ onde écume, et jaillit jusqu’aux cieux élancée. Leur c
e son premier rayon : Didon, du haut des tours, jetant les yeux sur l’ onde , Les voit voguer au gré du vent qui les seconde.
rmer ces enceintes profondes, Ou l’Euphrate égaré porte en tribut ses ondes  ! Ce temple, ces jardins dans les airs soutenus,
s que les eaux et le ciel ;             Les arbres sont cachés sous l’ onde  ;             Nous sommes les maîtres du monde ;
rmi.            La Colombe, qui s’égayoit Au bord d’une fontaine où l’ onde étoit fort belle,            Vit se démener auprè
15 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo II pp. 3-387
(2). Acrisio, come ne venne in cognizione, diedo tosto in balia delle onde la figlia, e il bambino, da lei partorito. Eglino
i ciò, di cui l’Oracolo avealo minacciato(a). Tentò quindi ogni mezzo onde farlo perire. A tale oggetto gli propose di segna
mento, ch’esse medesime immergessero il ferro nel corpo del genitore, onde estraerne il vecchio sangue, e riempirne con altr
ccisi da Ercole nell’ Isola di Tenedo(18), perchè si erano adoperati, onde gli Argonauti non accogliessero più nella loro na
iaggio. Ercole ne abbruciò il corpo, e ne portò le ceneri a Licinnio, onde soddisfare meglio che potè al prestato giuramento
lei, che aveva avuto qualche notizia di Teseo, tentò di farlo perire, onde assicurare il trono al figliuolo, ch’ella avea pa
(c), Pausania(d), e Callimaco(e) dicono, che Venere assistette Teseo, onde trionfasse dell’anzidetto mostro. Pausania poi so
ircostanza Achille accordò pure a Priamo una tregua di dodici giorni, onde potesse rendere al figlio gli onori funetri. Il T
uoi servi, di esporre il fanciullo, subitochè fosse nato, ne’ boschi, onde venisse divorato dalle fiere. La madre però n’ebb
o giudice della questione. Ciascuna di esse fecegli generose offerte, onde giudicasse a suo favore. Giunone gli esibì ricche
sse andare smarrito, gliene manifestò il contenuto. Più non vi volle, onde avessero a riconoscersi. e subito pensarono al mo
dalle mani di sua moglie, quando colei stava per porlo sulle fiamme, onde consumare tutto quel ch’era in lui di mortale(a)
eide al di lei padre, avea spedito i due araldi, Euribate e Taltibio, onde gli rapissero Ippodamia(c), giovine bellissima, s
nè dalla moglie, nè dal tenero figlio, Telemaco, si finse insensato, onde non intervenire a quella guerra. Tralle varie str
a non potè recarvi danno alcuno(a) (10). Ulisse andava errando per le onde Tirrene ; e avendo approdato finalmente all’isola
ecauzione di far turare a tutti i suoi compagni con cera le orecchie, onde non udissero il canto fatale di quelle. Egli stes
e), vi si trattenne. Calipso per tutto quel tempo andò persuadendolo, onde volesse fissare appresso di lei la sua dimora, ma
gli somministrò una fascia, colla quale l’infelice si sostenne sulle onde . Nuotò egli due giorni e due notti ; e poscia Min
omise di spedire ogni anno due giovanette di Locri, estratte a sorte, onde servissere a Minerva nel suo tempio, eretto in Tr
e l’orribile attentato, consegnò il figlio appena nato ad un pastore, onde lo togliesse da’viv nti. Ma colai, divenuto pieto
tare, ma si sa inoltre distinguere e impiegare i mezzi più opportuni, onde giungere a qualche lodevole intento. Questa Virtù
resist al soffio de’più impetuosi venti, non cede alla veemenza delle onde , e regge per lungo tempo sotto il peso delle più
ntanarsi da loro : come gli Spartani incatenarono la statua di Marte, onde questo Nume non avesse mai ad abbandonarli(b). I
rano, che chi vuole esercitare questa virtù, dee farlo con prontezza, onde l’azione di lui riesca più gradita a quello, a di
il suo animo. Riprensione. La Riprensione è rimprovero de’ vizj onde vederne l’emendazione. Comparisce questa virtù di
natura, che dopo aver esso bevuto, intorbida il restante dell’ acqua, onde altri non ne bevano : lo che suole operare anche
anza del Bugiardo, che nel suo favellare dà diverso aspetto alle cose onde accade bene spesso, ch’egli colla varietà de’suoi
nell’adempire i proprj doveri. E’ scapigliata, ed ha la veste lacera, onde dinotare l’infelice condizione, cui questo Vizio
iene prodotta da’ vapori, tratti dal Sole, si oppone poi al medesimo, onde non diffonda sulla terra il suo splendore. Tal’ è
ui cuopresi l’ Incostanza, è di colore turchino, che rassomiglia alle onde del mare, le quali pure talora sono in calma, e t
e Megapente, il quale regnò in Tirinto(e). (3). V’è chi dice, che le onde portarono da prima Danae e il figlio di lei al li
re, che divide l’Europa dall’ Asia, presa dallo spavento, cadde nelle onde per cui quel mare dal nome di lei poscia fu detto
llonio(a) dice, che que’ tori erano stati formati ad Eeta da Vulcano, onde mostrarsi grato al Sole, padre del medesimo Eeta,
rinse insieme le ultime, dando alle una e alle altre certa piegatura, onde rassomigliassero alle ali de’ veri volatili. Term
di uno scoglio il fuggitivo naviglio. Voleva disperata gettarsi nelle onde , quando a recarle conforto comparve opportunament
er infierito contro un ragazzo, ma essa gli venne chiusa dal tizzone, onde costretto a trangugiarne i carboni, morì anch’ eg
finalmente narrano, ch’ella dal marito non fu uccisa, ma abbandonata, onde non fosse di ostacolo a lui, che andava cercando
o dal sonno, cadde in mare. Per tre giorni fu giuoco de’venti e delle onde . Il quarto dì arrivò alle spiaggie di Velia, citt
coperto di spighe, senza farle piegare sotto i suoi piedi, o sopra le onde del mare, senza restarne bagnata. La sua veste er
roclo comparve ad Achille, e lo pregò di sollecitare i suoi funerali, onde potesse aver ingresso anch’egli negli Elisj. Achi
libazioni a venti, Zefito e Botes, e loro promise anche de’sacrifizj, onde col loro soffio consumassero più presto quanto su
e fiamme ridotto in cenere, o almeno si forasse dal ferro ne’fianchi, onde scoprirne l’interno seno. Mentre i Trojani si tro
le, o cocchi, fatti di vinchi(e). Elena secondo Erodoto era invocata, onde rendesse belle le giovani deformi. Una ricchissim
ennero portate sulla tomba d’Ajace(a). Tolomeo Efestione dice, che le onde non ne portarono colà se non lò scudo. La tomba d
16 (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389
rinchiusi in una cesta coperta di cuoio espose alla discrezione delle onde  ; ma per volere di Giove fu essa dal mare traspor
o nutrice, dalla quale ottenne che vietato l’avesse di tuffarsi nelle onde . Da ciò è che questa costellazione, aldir de’ poe
e lagnandosi della lunga assenza di Ulisse, desidera che dalle insane onde del mare fosse stata coperta quella nave che port
ed il diadema non bastavano a liberarla dalle affannose inquietudini, onde avea l’animo continuamente agitato. Nel primo del
ttuno adirato ad un grande scoglio sbattuto, e morì inghiottito dalle onde  ; percui chiamossi lo scoglio di Aiace. Altro arg
……. se tu se’ sire della villa, Del cui nome ne’ Dei fu tanta lite, E onde ogni scienzia disfavilla. Secondo Apollodoro, a
no(1). L’oracolo era una spelonca profondissima con piccola apertura, onde usciva un freddo vento, che alla Pitonessa ispira
llorchè il Sole si tuffava nel mare e si estingueva la sua luce nelle onde , come se il mare stridesse nel discendere in esso
o alla Luna l’aggiunto di regina de’ boschi, ch’era proprio di Diana. Onde cantò l’Ariosto(2) : O santa Dea che dagli antic
sogni erano o veri o falsi ; che abitavano al vestibolo dell’inferno, onde uscivano per due porte, una di corno, dalla quale
o(1) si vede la Luna preceduta da Espero che spegne la sua face nelle onde , e seguita da uno de’ Dioscuri, mentre colla sua
morì o pel timore di una folgore che le scoppiò innanzi, o pel fuoco, onde divampò la casa. Bacco fatto adulto scese all’inf
hè gli caddero da se le catene, e si aprirono le porte della carcere, onde uscì libero. Ovidio dice, che Bacco stesso, presa
endo essere il vino perniciosa medicina che le umane menti trasforma. Onde reso furioso per ope ra di Bacco, la moglie ed il
o Cesare un quadro che rappresentava Venere nell’atto di uscire dalle onde del mare, detta perciò Anadiomene. Igino poi(5) r
etico linguaggio dissero che presso a quell’isola Venere uscita delle onde era comparsa la prima volta, perchè qui vi la pri
i Greci che portavan tutto al maraviglioso, finsero ch’era nata dalle onde del mare. III. Continuazione-Adone-Atalanta ed
i dolci lagrime, si fa innanzi a Giove sull’Olimpo, e delle calamità, onde opprimeva Enea ed i suoi Troiani, gravemente si d
duri perigli, Fondò la sua cittade, e gli suoi Dei Ripose in Lazio : onde cotanto crebbe Il nome de’ Latini, il regno d’Alb
Talassio era e che a Talassio era menata, rispondevano ad alta voce ; onde per l’avvenire lu poi questa voce nelle nozze gri
presentata in atto di asciugarsi la chioma nell’istante ch’esce delle onde . Era questa la Venere Anadiomena och’esce del mar
ero illustre. Vedevasi per opera degl’industri pennelli alzarsi dalle onde la bella figlia del mare, e più lucente del sole
dolci al cui soave contatto detto avresti di veder correre a gara le onde , eccitando nella calma del mare amorosa tempesta.
si guasta nella parte di sotto, non si trovò chi osasse restaurarla ; onde tale offesa ridondò in gloria di Apelle. I tarli
svolazzano d’intorno. Comunemente però si rappresenta portata per le onde su di una conchiglia ; si vede anche spesso su di
a una testa. Cavalcando un cavallo marino, pare che la Dea voli sulle onde , con un velo sul capo, che i venti gonfiano legge
esedere a’ lucri. Giove gli avea posto le ali alla testa ed a’ piedi, onde velocemente portasse per ogni luogo gli ordini su
terra infiniti a par col vento. Poi l’aurea verga nelle man recossi, Onde i mortali dolcemente assonna, Quanti gli piace, e
ente a volo. Indi prende la verga, ond’ha possanza Fin nell’ inferno, onde richiama in vita L’anime spente, onde le vive add
’ha possanza Fin nell’ inferno, onde richiama in vita L’anime spente, onde le vive adduce Nell’imo abisso, e dà sonno e vigi
e’ Proci estinti a se chiamava. Tenea la bella in man verga dell’oro, Onde i mortali dolcemente assouna, Sempre che il vuole
ittadini, tanti di lei sacerdoti. Or vicino ad Enna era una spelonca, onde uscì Plutone a rapir Proserpina, fig. di Cerere,
sì strano fonte conversa. « Io fui, ella disse allora, levando sulle onde il ceruleo capo, io fui una delle ninfe d’Acaia,
eo, mutato in un fiume non mi seguisse, alle mie unendo le chiare sue onde .» Così la ninfa Aretusa narrò a Cerere la sua mir
te mette foce nel mare, e niuna apertura si vede che ne assorbisca le onde  ; percui non par possibile che rimangono dolci le
a pel fatto di Teti, cui Giove promessa avea la vittoria de’ Troiani, onde fosse cosi vendicato il figliuolo Achille. Per ci
rato parla ad Achille, Io minaccia, lo ravvolge ne’ vortici delle sue onde e comincia non mai udita lotta coll’eroe, il qual
no a versare dell’acqua in una botte forata che non si riempiva mai ; onde il proverbio « la botte delle Danaidi ». Linceo i
voglion dire scuotere il suolo, perchè il mare coll’impeto delle sue onde scuote la terra. II. Storia favolosa di Nettun
esta contro le navi di Enea, raffrena il furore de’ venti, accheta le onde sconvolte e riconduce la serenità desiderata. Anc
io, e loro ne abbandona le redini ; ch’ei vola sulla superficie delle onde , e che al suo cospetto i fiotti si cal mano e dil
ccolgono. Si sa che Omero(1) lo rappresenta nell’atto che sorte dalle onde , facendo tremare sotto i suoi piedi i monti e le
Ulisse imbriacò Polifemo, cantò leggiadramente : Lagrime di piropo, Onde lo scaltro Ulisse Spense l’unico ciglio All’immen
e ninfe. Lo troviamo poi figurato in forma di un vecchio assiso sulle onde del mare con una picca in mano ed un mostro marin
delfini o da cavalli marini, nell’atto di andare a diporto su per le onde del mare, accompagnata dalle Nereidi che portano
el trombettiere col suono fragoroso della sua conca quasi sgridava le onde commosse, e che queste, come se avessero avuto se
tettura ed in certi dipinti. In un calcedonio(4) vedesi Venere per le onde portata sul dorso di un enorme Tritone. Nel cort
cocchio. Catullo(4) le rappresenta in atto di sollevare il capo sulle onde del mare e di ammirare stupefatte la prima nave A
ei fluviali, col tridente nella sinistra, e che colla destra calma le onde agitate. Dipingesi pure con un delfino in mano e
te al giorno assorbisce e tre volte rigetta e spinge sino al cielo le onde (5) ; il che tutto deriva dal noto flusso e riflu
rati di Scilla non son altro che lo strepito ed il rumoreggiare delle onde che s’infrangono fra quegli scogli. E come avvici
o Tisifone e Megera, e si vogliono fig. dell’Acheronte e della Notte, onde presso Virgilio Enea sacrifica una sterile vacca
17 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423
le Scienze pressochè tutte a rinovazioni e progressi andar soggette ; onde sempre più raffinate comparveto e degne d’ammiraz
à, e delle Minori pure per mezzo di Annotazioni al fine di ogni Capo, onde non interrompere il filo della lettura, si ragion
ende quest Opera. Vedrà ognuno, che quanta dili genza quì si coltiva, onde non omettere alcuna Favola, atta a promuovere i g
Sacerdoti si recidevano i capelli nella parte anteriore della testa, onde non fossero presi per quelli da’nemici(a) ; ovver
in Roma conviti dinanzi alle porte ; si spedivano cibi alle Vestali, onde li offrissero alla Dea Vesta ; gli asini si condu
ssa Dea gli somministrò altresì un carro, tirato da dragoni alati(7), onde potesse indicare a tutti gli uomini la maniera di
ea ; che questa sospendeva la culla del bambino a’ rami di un albero, onde poter affermare a Saturno, che il di lui figliuol
questi avea sterminato i Titanl, avea prodotto gli anzidetti Giganti, onde lo scacciassero dal Cielo. Coloro, perriuscirvi p
die dopo lungo tratto di vita avessero a morire nel medesimo istante, onde l’uno non avesse a soffrire il dolore di condurre
terna la sua pena, Giove volle altresì, che quelle si riproducessero, onde il rapace uccello avesse sempro di che cibarsi. I
a a Giove(39). Primo perchè questo Nume, combattendo contro i Titani, onde rimettere Saturno in libertà, ebbe a vedere un’ A
, e da telos, voce, che anticamente usavasi in vece di gamos, nozze : onde Eratelia secondo tale etimologia significava sacr
Tali Giuochi sempre si celebravano fuori di Roma nel Circo Flaminio, onde gli Dei Infernali, che s’invocavano, non entrasse
cercò coll’ attività de’ suoi raggi di aprire la strada alla misera, onde ritornasse alla luce del giorno, ma l’ industria
ella loro infanzia(f). Si chiamò Anrdiomena, ossia che sortisce dalle onde (g). Così la dipinse Apelle ; e tale pittura cons
Oceano poi rappresentasi sotto l’aspetto di un vecchio, assiso sulle onde , con picca o lancia in mano, ed ha appresso di se
o la fronte, eccitava prima gli astanti a fare una preghiera a’ Numi, onde fossero propizj all’oggetto della Sacra ceremonia
vittima, i Sacerdoti ne presentavano le fumanti viscere all’Aruspice, onde vi facesse le sue osservazioni. Colla più accurat
arj luoghi, e spezialmente lungo le rive del mare(l). Erano invocate, onde rendessero placido il mare(m). Finalmente negli a
sbigottì del tristo fine di tanti altri, ma supplice ricorse a Venere onde riuscire nel gran cimento. La Dea gli diede tre p
appellava Miagro o Miode o Acoro. Eglino lo invocavano co’sacrifizj, onde sterminasse quegl’insetti, i quali colla loro mol
osì detti, perchè Conso, Dio de’consigli, li avea suggeriti a Romolo, onde effettuare il ratto delle donne Sabine (d). Tito
di legna per abbruciare i morti (h). Esso era circondato da cipressi, onde temperare il cattivo odore. A tale oggetto si asp
Ceste si portavano nelle solenni processioni, ed erano sempre chiuse, onde il popolo non potesse vedere ciò, che racchiudeva
n una o due palle in cima al coperchio. Altre si vedevano co’manichi, onde fossero più portatili. Donato ci lasciò scritto,
o dava il sentimento a’ bambini appena nati (o). Genita era invocata, onde i medesimi non nascessero imbecilli, e le si sacr
rmata una bellissima casa ; e Momo la biasimò, perchè non era mobile, onde facilmente si potesse trasferire altrove, qualora
arsi le mani nel sangue dell’ ospite, lo spedì a Jobate, re di Licia, onde lo facesse perire. Neppur quegli volle privarlo d
ro vuoto, detto Cenotafio, e per tre volte se ne chiamavano le anime, onde si recassero a prendervi riposo : la quale ceremo
dal padre, ma che nej dì del predetto convito Nettuno lo abbia rapito onde gli servisse di coppiere(d). E perchè Pandaro o’
colei fosse stata convertita da Diana(b). Le donne le sacrificavano, onde procurasse loro un facile parto(c). Alcuni sotto
i fiumi, e riducevano poco meno che in cenere tutta la terra. Giove, onde riparare a sì orribile disordine, balzò con un fu
l’Ebro lo fecero a brani, e per le campagne ne dispersero le membra, onde fossero divorate da’ cani. Quelle però vennero ra
unerale. Davasi in mano al morto una focaccia di miele e di papavero, onde Cerbero al vederla non abbajasse contro di lui, m
e si facessero in onore di Minerva o di Bacco dalle giovani Ateniesi, onde riuscisse felice il matrimonio, ch’erano per inco
tto abbonacciato, nè avendo forze bastanti a superarlo, si annegò. Le onde spinsero il di lui corpo sulle rive di Sesto, dov
natura. Non potendo più starsene fermo in quel luogo, si tuffò nelle onde . Lo accolsero gli Dei marini, e pregarono Oceano
o, il quale, volendo impadronirsi del Campidoglio, invocò questa Dea, onde gliene aprisse l’adito ; nè sapendo quale ne foss
consacrò a Lua le armi di coloro, ch’ erano rimasti morti sul campo, onde con tale offerta ne fosse espiato l’esercito vitt
ondotta de’ cittadini(h). Il medesimo si raccoglieva sempre di notte, onde nè l’accusatore, nè l’accusato colla presenza lor
18 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVI. Nettuno re del mare e gli altri Dei marini » pp. 173-183
o o di notte, « O quando sorge o quando cade il die » in mezzo olle onde dove non apparisce più terra alcuna e null’altro
oro conosciute, una immensa e per loro incommensurabile estensione di onde salse, ove andavano a gettarsi le acque di tutti
ità inferiori popolavano ed abbellivano, nella fantasia dei poeti, le onde del mare ; e ce le dipingono come vaghe e snelle
palle e grondanti acqua, perchè per lo più queste Ninfe nuotano nelle onde e tra i flutti come le folaghe procellarie ; tal’
ca verde-azzurro, bene adatto ad indicare il colore che riflettono le onde del mare. Dante volendo raccontare che egli nell’
19 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVII. I Mostri marini Mitologici e Poetici » pp. 184-194
lla è una scogliera sulla costa della Calabria ulteriore I228, ove le onde si frangono romoreggiando con un suono che sembra
rdinaria e tremenda la sua forza, che quando flagella furiosamente le onde colla potente sua pinna produce una piccola tempe
utto il mar veduta fosse : « Undici passi e più dimostra fuore « De l’ onde salse le spallacce grosse : « Caschiamo tutti ins
to oggi il mar Rosso si può dire, « Dove in tal guisa ella percuote l’ onde , « Che insino al fondo le vedreste aprire : « Ed
20 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489
frodolente ch’ei fece « Del grande armento, ch’egli ebbe a vicino : «  Onde cessâr le sue opere biece « Sotto la mazza d’Erco
ere, e perciò credendolo estinto, si gettò per disperato dolore nelle onde e vi annegò. D’allora in poi dagli Antichi fu det
contro di loro quella violenza che essi usavano contro degli altri ; onde nel modo stesso col quale ingiustamente operavano
ale che umana, tentando di rapire la sposa ed altre donne convitate : onde che nacque una tal mischia così terribile e sangu
e da Chirone a Schiro « Trafugò lui dormendo in le sue braccia, « Là onde poi gli Greci il dipartiro. » E poichè ora siamo
to il più opulento di ogni altro re. Da Erittonio nacque Trœ, o Troo, onde vennero i nomi di Troia e di Troiani, come dal no
do nel Canto v del Paradiso questo barbaro sacrifizio, soggiunge : «  Onde pianse Ifigènia il suo bel volto « E fe’ pianger
ssa Cassandra figlia di Priamo ; Nettuno, perchè Aiace sbattuto dalle onde si vantò di scampare dal naufragio ad onta degli
la, « Del Lestrìgone Antifate alla figlia, « Che del fonte d’Artacia, onde costuma « Il cittadino attignere, in quel punto «
ato, « Dall’altro era l’orribile Cariddi, « Che del mare inghiottia l’ onde spumose. « Sempre che rigettavale, siccome « Cald
esto un antro « Opaco, immenso, che macello è sempre « D’umana carne, onde ancor sempre intriso « È di sanie e di sangue. Ed
« Di ciò cercando, un altro ne divelsi ; « Ed altro sangue usciane : onde confuso « Vie più rimasi ; e nel mio cor diversi
ando, far peggio ; e così stolto Ritrovar puoi lo gran duca de’Greci, Onde pianse Ifigenia il suo bel volto ; ecc. » 116
21 (1847) Nouvelle mythologie du jeune âge
,         A deux genoux, crut voir les dieux Nager incognito sous son onde tranquille,    Croître, fleurir au milieu des ver
horreur), s’allongent sur les flots ; Par un calme profond, fendant l’ onde écumante, Le cou dressé, levant une crête sanglan
deux des mers profondes Sous leurs vastes élans font bouillonner les ondes . Ils abordent ensemble, ils s’élancent des mers,
Vénus naquit de l’écume de la mer. Lorsqu’elle sortit du sein des ondes , Zéphir la reçut dans une conque marine, et la po
oyer, étaient guéris de leur amour. L’illustre Sapho chercha dans les ondes l’oubli d’un ingrat qui la dédaignait : elle se p
uvert d’une barbe vénérable, et appuyés sur une urne qui versait leur onde blanchissante. Ils tenaient une ancre ou un gouve
sateur, lui dit : Madame, « Le roi qui vous adore est le maître de l’ onde , « De son empire immense il embrasse le monde.   
de toutes les divinités de la mer, et devant qui le poète dit que les ondes s’applanissent par respect. M. de Fénelon a bien
né par des chevaux marins plus blancs que la neige, et qui, fendant l’ onde salée, laissaient loin derrière eux un vaste sill
baleines et tous les monstres marins, faisant un flux et reflux de l’ onde amère, sortaient à la hâte de leurs grottes profo
montagne ou des rameaux chargés de fruits ombragent le cristal d’une onde pure, ses lèvres et ses mains essaient vainement
… …………………………………………… J’ai vu de Danaüs les filles attentives Laisser l’ onde tranquille et leurs urnes oisives : J’ai vu les f
il est sourd à nos voix. Baucis, ne tardez point, faites tiédir cette onde Encor que le pouvoir au désir ne réponde, Nos hôt
is s’allumèrent : Des branches de bois sec aussitôt s’enflammèrent. L’ onde tiède, on lava les pieds des voyageurs. Philémon
ner à des dieux ? C’est le cœur qui fait tout : que la terre et que l’ onde Apprêtent un repas pour les maîtres du monde, Ils
22 (1806) Histoire poëtique tirée des poëtes françois ; avec un dictionnaire poétique (6e éd.)
ton vaste empire comprend.         Les cieux, l’enfer, la terre et l’ onde  :         Les dieux ont partagé le monde, Mais, t
           Par quel enchantement Ce fier taureau fend-il le sein de l’ onde  ?     Ah ! malgré son déguisement     L’on connoî
r rang dans vos nobles chansons ; Il est tout, il remplit les deux, l’ onde , la terre, Il dispense à nos champs les jours et
rmer ces enceintes profondes. Où l’Euphrate égaré porte en tribut ses ondes , Ce temple, ces jardins dans les airs soutenus, C
rassemblés de mille endroits divers, Autour d’elles flottoient sur l’ onde tempérée ;                 Et les filles du vieux
royaume de leur père : Je suis roi des enfers, Neptune est roi de l’ onde  ;       Nous regardons avec des yeux jaloux      
sa roche roulante, Sysiphe gémit sans secours ; Et, plus loin, cette onde fatale Insulte à la soif de Tantale, L’irrite et
n n’en peut combler la mesure ; Et, par l’une et l’autre ouverture, L’ onde entre et fuit à flots égaux. Lamotte. Sisyphe,
rables ! Venez chercher ici la fin de vos malheurs :         Avec mes ondes favorables,         J’en répands l’oubli dons les
Dieux souverains des demeures profondes Que le Cocyte arrose de ses ondes  ; Pâles tyrans de ces lieux abhorrés Que l’œil du
e marin, qui par ses mugissemens effraya les chevaux d’Hippolyte : L’ onde approche, se brise, et vomit à nos yeux. Parmi de
……………………………………………… J’ai vu de Danaüs les filles attentives, Laisser l’ onde tranquille et leurs urnes oisives : J’ai vu les f
seroit conduit par un bœuf ; Après avoir erré sur la terre et sur l’ onde ,                  Sans trouver Europe ma sœur ; A
une immolé satisfera pour moi…… Mon sacrilège vœu rendit le calme à l’ onde  ; Mais rien ne put le rendre à ma douleur profond
23 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIII. Venère, Cupido e le Grazie » pp. 144-151
l mare, e comparsa per la prima volta nel mondo alla superficie delle onde spumanti, fu detto figuratamente che era nata dal
rficie delle onde spumanti, fu detto figuratamente che era nata dalle onde del mare per dire che era uscita da quelle. Quind
mitologiche del popolo romano. Venere giovanetta uscita appena dalle onde del mare era rappresentata nuda e in una conchigl
24 (1847) Mythologie grecque et romaine, ou Introduction facile et méthodique à la lecture des poètes (3e éd.)
e que Titye a le sein rongé par un vautour, que Tantale court après l’ onde fugitive, et que les Danaïdes s’efforcent à rempl
. — On représente l’Océan sous la figure d’un vieillard assis sur les ondes , et qui tient une pique dans sa main. Près de lui
r d’Alphée : ses eaux traversaient le fond des mers sans se mêler à l’ onde salée, et venaient s’unir, toujours pures et limp
rdinaire ; il en goûta, et éprouva soudain le désir de vivre dans les ondes . Cette bizarre envie devenant toujours plus press
ente sous la forme d’un taureau, pour marquer le mugissement de leurs ondes , ou parce que les sinuosités d’un fleuve ressembl
Adriatique : c’est, dit-on, le premier vaisseau qui ait paru sur les ondes . Jason, auteur de l’entreprise, en fut le princip
mois s’écoulent, et le calme continue, et la rame fatigue vainement l’ onde immobile. Le devin Calchas est consulté : Calchas
ne : « Puissant dieu, s’écria-t-il, toi qui gouvernes ce l’empire des ondes , daigne prêter l’oreille à un malheureux ! Si tu
salut que dans ses vaisseaux. Il y remonte et se livre à la merci des ondes . Les vents le poussèrent vers l’Italie, sur les c
il s’en saisit, lutte trois jours et trois nuits contre la fureur des ondes , et parvient enfin au rivage de Corcyre, qu’il ne
découvrait plus, dans l’obscurité de la nuit, que les étoiles et les ondes . Sitôt qu’elle eut touché les bords de l’île de C
r. Exaspéré à cette vue, il pousse un cri : Galatée se cache sous les ondes , Acis fuit parmi les roseaux ; mais Polyphème a d
ent lointain interrompt seul ses gémissements : elle court vers cette onde écumeuse pour y terminer son existence ; elle s’y
leux. Pendant sept jours, Léandre, détourné par l’aspect menaçant des ondes , différa sa course ; le huitième, il ne put résis
a foule des consultants, elle jeûnait trois jours, se baignait dans l’ onde inspiratrice de Castalie, et mâchait des feuilles
25 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — IV. Una Divinità più potente di Giove » pp. 20-24
vocabile e da forza insuperabile del destino, come i fenomeni fisici. Onde che con questo sistema (adottato dai Turchi come
ccorser d’esta innata libertate, « Però moralità lasciaro al mondo. «  Onde pognam che di necessitate « Surga ogni amor che d
26 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVII. Gli Dei Dei Fiumi » pp. 285-289
soccorso, apri le fonti, « Tutti gonfia i tuoi rivi, e con superbe «  Onde t’innalza, e tronchi aduna e sassi, « E con fraca
nta « La belletta sarà che lo nasconda. « Fia questo il suo sepolcro, onde non v’abbia « Mestier di fossa nell’esequie sue.
27 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIV. Vulcano e i Ciclopi » pp. 152-160
namento « Di palagio regal. Sopposte a tutti « D’oro avea le rotelle, onde ne gisse « Da sè ciascuno all’assemblea de’Numi,
gisse « Da sè ciascuno all’assemblea de’Numi, « E da sè ne tornasse onde si tolse : « Maraviglia a vederli ! » (Iliade, x
28 (1810) Arabesques mythologiques, ou les Attributs de toutes les divinités de la fable. Tome I
forme sous terre un ruisseau toujours couvert d’une sombre nuit, sou onde coule dans le Tartare ; mais la dixième partie de
nseilla de se jeter dans la mer, qu’elle obéit, et qu’en sortant de l’ onde , elle se trouva calme et consolée. On ne sait pas
oujours tranquille tandis que ces oiseaux feroient leurs nids sur les ondes , où, dit-on, ils le font ordinairement. Hypermnes
des bons poëtes. Les Nymphes baignèrent Apollon naissant, dans leurs ondes  ; Thétis lui donna du nectar et de l’ambroisie, e
soit, charmoit les bêtes féroces, suspendoit le cours des fleuves ; l’ onde devenoit immobile pour l’écouter, et les rochers
put même, sous cette forme, éviter ce fleuve persécuteur qui mêla son onde avec la sienne. Panope, l’une des Néréides, se re
29 (1815) Leçons élémentaires sur la mythologie
t sa roche roulante, Sisyphe gémit sans secours ; Et plus loin, cette onde fatale Insulte à la soif de Tantale, L’irrite et
e marin qui, par ses mugissemens, effraya les chevaux d’Hyppolite. L’ onde approche, se brise, et vomit à nos yeux Parmi des
seroit conduit par un bœuf : Après avoir erré sur la terre et sur l’ onde ,        Sans trouver Europe ma sœur ; Après avoir
terre tremblante                Frémit de terreur ;                L’ onde turbulente                Mugit de fureur ;      
rmer ces enceintes profondes, Où l’Euphrate égaré porte en tribut ses ondes  ; Ce Temple, ces Jardins, dans les airs soutenus,
30 (1810) Arabesques mythologiques, ou les Attributs de toutes les divinités de la fable. Tome II
sa marche incertaine. Il s’assied sur un rocher, se purifie dans une onde pure, ensuite il jette un long manteau sur ses ép
de valeur ; durant le combat, le Xante et le Simoïs débordèrent leurs ondes pour engloutir Achille, mais Vulcain sauva le hér
ion que celle de prendre soin de ses cheveux et de se regarder dans l’ onde , de se parer, etc., delà, elle passe à l’effronte
que du mal, L’injure se grave en métal, Et le bienfait s’écrit dans l’ onde  ! M. de Voltaire a fait sur les ingrats les vers
prête à agir ; on la place à côté d’un arbre planté sur le bord d’une onde pure. L’Indulgence, comme on l’a dit, est représe
31 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXXI. Decadenza e fine del Politeismo greco e romano. Primordii e progressi del Cristianesimo. » pp. 511-
ocaboli che sono sinonimi, il primo in greco e il secondo in latino ; onde è derivata in italiano la parola gentilesimo che
32 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — V. Urano e Vesta Prisca avi di Giove  » pp. 25-27
si astronomiche, per cui si ammetta nello spazio una materia cosmica, onde si formano le nebulose e le stelle, ed un’aria so
33 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIII. Difetti e vizii del Dio Giove » pp. 69-72
felici i sapienti cultori di quelle ! Quanto poi al vaso di Pandora, onde , uscirono tutti i mali di questa Terra, l’espress
34 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — III. Classazione generale delle Divinità pagane e Genealogia degli Dei superiori » pp. 15-19
ri senza alcuna alterazione nell’ italiana : in greco dicevasi fisis, onde deriva il vocabolo fisica, che perciò è sinonimo
35 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIV. Il Diluvio di Deucalione » pp. 73-78
ono in una nave ; la quale dopo aver lungamente errato in balìa delle onde fu spinta e fermossi in Grecia sul monte Parnaso.
36 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVI. La dea Latona » pp. 86-91
Purgatorio. « Quand’io senti’ come cosa che cada « Tremar lo monte : onde mi prese un gielo « Qual prender suol colui che a
37 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXI. Minerva » pp. 132-137
e tu se’ Sire della villa « Del cui nome ne’ Dei fu tanta lite, « Ed onde ogni scienza disfavilla, « Vendica te di quelle b
38 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLIII. Cadmo » pp. 321-325
tullo ; ma il toro giunto sulla riva del mare, si gettò in mezzo alle onde , e nuotando trasportò all’isola di Creta la giovi
39 (1850) Précis élémentaire de mythologie
e, plus éclatante que l’ivoire et paraissant voler sur la surface des ondes . Aux fleuves on donnait la figure d’un vieillard,
Les roues de son char sont d’or et paraissent voler à la surface des ondes . Les Tritons, les Néréides et les Dauphins, recou
ses. Le Cocyte où il se déchargeait traversait un marais rempli d’une onde croupissante et livide. Ce fleuve, comme son nom
riété de faire perdre la mémoire à ceux qui se désaltéraient dans son onde . Les ombres étaient obligées d’y boire, et elles
e la plaine liquide, S’élève à gros bouillons une montagne humide : L’ onde approche, se brise, et vomit à nos yeux, Parmi de
40 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — X. Cerere dea delle biade e Proserpina sua figlia » pp. 48-54
e nello stesso Virgilio troviamo l’espressione Cerere corrotta dalle onde (Cererem corruptam undis), per indicare il grano
41 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLV. La spedizione degli Argonauti alla conquista del Vello d’oro » pp. 331-341
uell’animale, lo spinsero in mare per farsi trasportar da esso fra le onde sino alla Colchide. Ma nel passar lo stretto che
42 (1855) Mythologie pittoresque ou méthodique universelle des faux dieux de tous les peuples anciens et modernes (5e éd.) pp. -549
ulant le secourir, plonge, non pas vers le Tartare, mais au fond de l’ onde , et va promptement chercher, dans cet empire humi
monde, que les nymphes s’emparèrent de lui et le lavèrent dans leurs ondes où lui-même chanta son immortelle naissance. Elle
Basilis et Basilissa ou la reine à Tarente ; Brichia, ou qui sort des ondes frémissantes ; Butis, ou l’amante de Butès ; Bybl
la bercent de leurs replis ; voyons cette tendre et modeste fille des ondes , sortir du sein des eaux, riche de beauté, et hon
us. Bientôt cette croyance domina, l’on oublia que les bains dans les ondes du fleuve Sélemne et que certaines herbes passaie
entend le bruit d’un torrent, aussitôt éperdue elle court vers cette onde mugissante et s’y précipite, mais les ondes la re
rdue elle court vers cette onde mugissante et s’y précipite, mais les ondes la reçurent avec respect et la déposèrent molleme
, d’aller puiser à une fontaine, que gardent des serpens furieux, une onde noire et fétide ; d’aller chercher dans des lieux
pour Latone qui portait Apollon dans son sein. Neptune, souverain des ondes , possesseur des immenses trésors que renferme son
r quatre dauphins ; les roues de ce char effleuraient la surface de l’ onde , couverte de Trytons et de Néréides, et le dieu a
age maritime ; et on le représentait comme un vieillard assis sur les ondes marines, le front surmonté de deux pinces d’écrev
descendait jusque sur la poitrine, appuyés sur une urne versant leurs ondes . Ils tenaient une ancre ou un gouvernail quand le
et aussitôt le corps d’Acis s’est changé en rocher et son sang en une onde transparente. Ce fleuve se nomme aujourd’hui Iaci
t la tempête, ou de porcs. Le sang de ces victimes était reçu par les ondes en pleine mer, ou recueilli précieusement dans de
u Dorides, auxquelles on prêtait le pouvoir d’agiter ou de calmer les ondes , étaient honorées d’un culte particulier par les
morts. Fils du soleil et de la terre, il promenait le cristal de ses ondes au milieu des bois et des prairies, et baignait l
bou à ses côtés et appuyé sur une urne renversée, d’où s’écoulent des ondes bourbeuses. On donnait pour enfans, à ce fleuve,
aisait partie du Styx et fut ensuite se perdre dans le Phlégéton. Les ondes du Cocyte se grossissaient des pleurs des coupabl
s contraire du Cocyte autour du Tartare, puis il allait confondre ses ondes avec celles de l’Achéron. C’était dans ses flots
ux que leurs corps avaient soufferts sur la terre. Sur le bord de ses ondes tranquilles, comme sur ceux du Cocyte, l’on voyai
prennent souvent une part très-active. Nehallenie était à la fois l’ onde irrigatrice, la terre fertilisée, et la lune à lu
43 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIX. Plutone re dell’ Inferno e i suoi Ministri » pp. 203-215
re verdissime eran cinte ; « Serpentelli e ceraste avean per crine, «  Onde le fiere tempie erano avvinte. » Sono ivi pure c
44 (1864) Mythologie épurée à l’usage des maisons d’éducation pour les deux sexes (nouv. éd.)
t un tel respect pour ce fleuve, que, lorsqu’ils avaient juré par ses ondes , ils ne pouvaient violer ce serment sans s’expose
aient passé dans l’Enfer. Le Phlégéthon roulait autour du Tartare des ondes enflammées. Caron, fils d’Érèbe et de la Nuit, é
un lieu d’horreur et de misère, situé au fond des Enfers, entouré des ondes enflammées du Phlégéthon et d’une triple enceinte
45 (1883) Mythologie élémentaire (9e éd.)
aritimes. On le représente sous la forme d’un vieillard assis sur les ondes de la mer, le front armé de deux pinces d’écrevis
ptile ou des monstres immondes Que le limon du Gange enfante sous ses ondes . ( Casimir Delavigne, le Paria.) BÂrahma, après
46 (1845) Mythologie de la jeunesse
brins, et, atteint aussitôt du même vertige, il se précipita dans les ondes . L’Océan et Téthys le dépouillèrent de ce qu’il a
47 (1822) La mythologie comparée avec l’histoire. Tome I (7e éd.)
Très-souvent on la peint portée sur une conque marine, parcourant les ondes de la mer ; sa tête est surmontée d’un voile enfl
ers le milieu du seizième siècle : il fait voir ce dieu assis sur les ondes de la mer, sous la figure d’un vieillard tenant u
48 (1866) Dictionnaire de mythologie
portes dorées de l’Orient, et que les chevaux du Soleil, sortant de l’ onde amère, répandront les flammes du jour, pour chass
49 (1838) The Mythology of Ancient Greece and Italy (2e éd.) pp. -516
15. Sorgeva il novo sol dai lidi Eoi, Parte già fuor, ma 'l più ne l’ onde chiuso. 117. Ἀψόῤῥοοѕ, Il. xviii. 399. Od. xx.
/ 49