fuso, e fecersi indovine ; « Fecer malìe con erbe e con imago. » Fra
tutti
gli Argonauti distinguevasi Giasone per avvenenza
altri Argonauti prendesse parte alle preaccennate prove, ma stettero
tutti
a vedere pieni di maraviglia, specialmente allorq
bri onori. Con questo orrendo delitto ottenne l’intento, e dimostrò a
tutti
, non che allo sposo, di qual tempra ella fosse72.
erbe trasfuso nelle vene del vecchio Esone lo ringiovanisse,73 poichè
tutti
gli altri dicono che il padre di Giasone fosse st
il padre di Giasone fosse stato molto prima ucciso da Pelia ; ma però
tutti
si accordano ad asserire che Medea per punir crud
etterati la perdita della tragedia di Ovidio intitolata Medea, perchè
tutti
i più celebri scrittori latini ne parlano con tan
bbe a provar la più crudele sventura domestica, quella cioè di perder
tutti
i figli per colpa e in punizione della superbia d
li in prima vita. Narrano i poeti, e tra questi più splendidamente di
tutti
Virgilio, che Orfeo nel giorno stesso destinato a
eroi di questo nome, e ad un solo Ercole si ascrissero le imprese di
tutti
. Fra i molti Eroi di questo nome (Cicerone ne con
fu il più fortunato quello Tebano, perchè arricchito delle spoglie di
tutti
gli altri. Egli era figlio di Anfitrione re di Te
insidia di Giunone contro un bambino parve troppo atroce e crudele a
tutti
gli Dei, che le ne fecero un rimprovero ; ed essa
roviamo ora un regno tutto di donne, le quali non solo avevano ucciso
tutti
li maschi loro, come fecero quelle, ma divenute a
Ebbe perciò molti figli, che nella Mitologia e nella Storia Greca son
tutti
compresi sotto il nome di Eràclidi, patronimico s
he da Cicerone nelle Tusculane e nei libri della Repubblica ; e quasi
tutti
gli scrittori antichi (tranne qualche autore dram
scevasi anche di carne umana. Minosse per allontanarlo dalla vista di
tutti
lo fece chiudere nel labirinto, ove gli erano dat
rammentano quattro labirinti : 1° quello di Egitto, il più grande di
tutti
; 2° questo dell’isola di Creta fatto a somiglian
el trono era così valente negli esercizii della palestra che superava
tutti
i competitori nei pubblici giuochi della Grecia ;
ne di prender parte anch’egli a quei giuochi ; e destò ammirazione in
tutti
gli spettatori col suo avvenente e nobile aspetto
a destrezza e il valore con cui superò i più famosi competitori ; e a
tutti
dispiacque, e più che agli altri ad Arianna figli
iuliva compagnia nella nave che era pronta a far vela, e si diressero
tutti
insieme verso Atene. L’invenzione del filo di Ari
zava per mare senza ricordarsi di cangiar le vele alla nave. Egeo che
tutti
i giorni andava sopra una altura sporgente in mar
nde che nacque una tal mischia così terribile e sanguinosa, che quasi
tutti
i poeti (tra questi anche Dante come abbiam vedut
lore, la vittoria restava ai Centauri ; i quali invece rimasero quasi
tutti
o uccisi o feriti113. Non v’era però fra questi i
to, non solo fra i Centauri (il che non sarebbe un gran vanto) ma fra
tutti
gli antichi Eroi ; e di lui dovremo parlare parti
ostro chiamato la Sfinge, che aveva ucciso molte persone e sbigottito
tutti
, fu promesso con pubblico editto a chi liberasse
alterò secondo la sua fantasia e lo scenico effetto che ne sperava :
tutti
però si accordano nel dire che egli morì lungi da
n figlio che fu il famoso Diomede, il più valoroso, dopo Achille, fra
tutti
i capitani greci che andarono alla guerra di Troi
ò stimava un’impostura l’arte dell’Indovino, lo pone nell’Inferno con
tutti
gli altri pretesi Indovini antichi e moderni. Dic
di a cui « S’aperse, agli occhi de’Teban, la terra, « Perchè gridavan
tutti
: Dove rui, « Anfiarao ? perchè lasci la guerra ?
uerra di Troia. È dunque indispensabile nella classica letteratura di
tutti
i popoli e di tutti i tempi il conoscere almeno i
nque indispensabile nella classica letteratura di tutti i popoli e di
tutti
i tempi il conoscere almeno i fatti principali di
e fu detta dagli antichi Peloponneso. Da Ippodamia ebbe sei figli che
tutti
divennero re, ma i più noti per fama infame furon
ne, mandò una sì spaventevole pestilenza in quell’isola, che morirono
tutti
i sudditi ed anche la regina, e vi rimase soltant
tà di grosse formiche, le quali appena toccata terra divennero uomini
tutti
di ferro e di valore armati. Così raccontano i pœ
r questa favola della loro origine ; la quale però parve sì bella che
tutti
i pœti l’accettarono, e Dante stesso se ne vale p
en di malizia, « Che gli animali, infino al picciol vermo, « Cascaron
tutti
; e poi le genti antiche « Secondo che i pœti han
ove e dagli altri Dei, trattenne ciascun di loro dallo sposar Teti, e
tutti
d’accordo convennero di unirla in matrimonio con
sero mai celebrate sulla Terra : al banchetto nuziale erano convitati
tutti
gli Dei e le Dee, esclusa soltanto la Discordia.
’aureo pomo a Venere. Fu giusto giudice di certo, poichè Venere, come
tutti
sanno, era la Dea della Bellezza : non ostante s’
e il nome di Teucria dato alla città ed anche al territorio Troiano :
tutti
gli altri re per altro son quegli stessi rammenta
a coppiere invece della Dea Ebe. Di Ganimede hanno fatto parola quasi
tutti
i pœti ; ed anche nella prosa del volgo il nome d
enultimo re di Troia ; e di lui parlano più a lungo i Mitologi che di
tutti
i suoi predecessori ; ma lo rappresentano con car
spergiuro negò la pattuita mercede. Non Apollo e Nettuno soltanto, ma
tutti
gli Dei ne furono irritati, e mandarono una inond
’Oracolo, rispose che i Troiani per liberarsi da questi mali dovevano
tutti
gli anni esporre a un mostro marino una fanciulla
cere per figlio di Priamo e di Ecuba in un torneo in cui Paride vinse
tutti
i figli del re ; e in tale occasione investigando
cipe reale, e perciò di nascita pari a quella di Elena ; e come fanno
tutti
i giovani principi andò a viaggiare negli altri S
lena inoltre, per non andar senza dote al suo nuovo marito, portò via
tutti
i più preziosi tesori della corte spartana. Menel
o fratello Agamennone, di lui più potente e più ardito, rappresentò a
tutti
i principi greci l’offesa dei Troiani come un ins
o Agamennone stesso Duce supremo di quell’impresa nazionale e capo di
tutti
i principi collegati. Ecco perchè egli è chiamato
lo Gran Duca dei Greci. Fu risoluto che il luogo di convegno per far
tutti
insieme il passaggio per mare nella Troade sarebb
Priamo era già vecchio ; ma aveva un gran numero di figli esercitati
tutti
nelle armi, e più valente degli altri Ettore, il
tre città e ne menavano schiavi gli abitanti ; e solo nel decimo anno
tutti
i loro sforzi si diressero contro Troia. Trovaron
mente ucciso : « Com’or che ne son privi, i Greci stessi « Lo piangon
tutti
. A questo Palamede, « A cui per parentela era con
ermina con la morte e le esequie di Ettore. Il tempo in cui avvennero
tutti
i fatti ivi narrati si estende, secondo i computi
iave ed eran trattate come bestie da soma. Finchè durò il Paganesimo,
tutti
i popoli antichi, anche i più civili, e gli stess
« Gli venne a tergo e per la bionda chioma « Prese il fiero Pelide, a
tutti
occulta, « A lui sol manifesta, » e gl’impedì d
e descritte, con vicende così mirabili che furon copiate o imitate da
tutti
i poeti epici. Son però belle e mirabili colla lo
Si notò allora con dolore l’assenza di Achille, e sorse vivissimo in
tutti
i cuori il desiderio di lui : lo stesso Agamennon
zioni del greco esercito, « ………… chè quanti « Eran dianzi i miglior,
tutti
alle navi « Giacean feriti, quale di saetta, « Qu
ncontrò una mandra di porci, e credendoli altrettanti greci li uccise
tutti
: quindi in un lucido intervallo accortosi del su
serpenti si avvinghiarono a lui e a due suoi figli e li strangolarono
tutti
e tre. Fu detto subito che questo era un castigo
al grave perdita sarebbe stata per l’esercito greco se fossero periti
tutti
questi illustri Eroi, « Che fur Tessandro e Sten
anche nell’alto della rôcca ; il qual racconto è da far maravigliare
tutti
i moderni Ingegneri e Meccanici, se lo credessero
di rapire dai troiani palagi prima che vi giungesser le fiamme. Furon
tutti
contenti della lor parte di preda ; ma la dissenz
alvezza del figlio136. Quando Agamennone credè opportuno di partire,
tutti
i principi greci che erano rimasti con esso salpa
uotendovi naufragassero ; ma non vi perì che Aiace figlio di Oileo, e
tutti
gli altri si salvarono, con gran dispiacere di Na
u ucciso a tradimento da Egisto, e Cassandra da Clitennestra, non chè
tutti
i più fidi compagni di Agamennone ivi presenti, d
avelli sapeva che « è necessario all’usurpatore di un trono estirpare
tutti
i « rampolli della famiglia che regnava prima di
e in pace più anni. Ma Elena, morto che fu Menelao, essendo odiata da
tutti
come causa della disastrosa guerra di Troia, fu c
cipali in un capitolo separato. LXI I Viaggi di Ulisse « Già
tutti
i Greci che la nera Parca « Rapiti non avea, ne’l
ma indarno « Ricondur desiava i suoi compagni, « Che delle colpe lor
tutti
periro. » (Odiss., i. Trad. di Pindemonte.) I vi
o nella Trinacria, ossia in Sicilia. Partito da quell’isola e perduti
tutti
i compagni che perirono in una tempesta, arrivò U
o onorevolmente dal re Alcinoo e con larghissimi doni ricompensato di
tutti
i danni sofferti, ritornò di là comodamente in It
e piovean d’alto, il mio naviglio « Lietamente schivò : m’a gli altri
tutti
« Colà restaro sfracellati e spersi. » (Odiss.,
zzurigna « Sabbia parea nell’imo fondo : verdi « Le guance di paura a
tutti
io scôrsi. « Mentre in Cariddi tenevam le ciglia,
e Cariddi con la perdita soltanto di 6 compagni, nel ritorno li perdè
tutti
, e si trovò spinto dalla tempesta nel vortice di
genio inventivo di Omero : nè Orazio intese di far l’enumerazione di
tutti
, ma soltanto di citarne alcuni dei più straordina
udditi che gli erano rimasti fedeli, vendicarsi dei Proci uccidendoli
tutti
, e poi viver tranquillo nel suo regno con la fida
e (chè la madre Anticlèa era già morta prima del suo ritorno 141. Non
tutti
però gli antichi autori si accordano con Omero a
un tal turbine, che fece affondar nel mare la sua nave con esso lui e
tutti
i suoi compagni. Queste particolarità, che son tu
Qualche fraschetta d’una d’este piante, « Li pensier ch’hai si faran
tutti
monchi. « Allor porsi la mano un poco avante, « E
n regno in Italia, abbandonò Didone ; ed essa imprecando ad Enea ed a
tutti
i Troiani e loro discendenti, per disperazione si
era assiso, « Fu nell’onde sommerso. Al corpo intorno « Convocati già
tutti
, amaro pianto « Ed alte strida insieme ne gittaro
viscere delle vittime, dal tuono, dal lampo, dal fulmine, ecc. Quasi
tutti
i diversi modi creduti efficaci per conoscere il
rigine latina, e Cicerone la fa derivare da superstite, dicendo « che
tutti
coloro i quali ogni giorno pregavano gli Dei e ad
indovini antichi di minor fama fia laudabile tacerci, e concluder di
tutti
in generale quel che abbiamo accennato in princip
l’effetto sperato (perchè l’esecranda fame dell’oro chiude il cuore a
tutti
i più nobili e delicati sentimenti), si gettò in
or., De Arte poet., v. 391…..) 84. Sebbene Ercole sia celebrato da
tutti
i più antichi poeti, incominciando da Omero che a
iasone, ed ora diciamo di Achille) al Centauro Chirone, che era, come
tutti
gli altri Centauri, mezzo uomo e mezzo bestia. Ec
Caos IL Caos era un massa informe e rozza, una confusione di
tutti
gli elementi da eui sertirono Urano e la Terra.
erseguitò anche in quel paese, ma finì poi per riconciliarsi con essi
tutti
. Giove e Giunone I Giganti figli di Ti
me di Giove, ed avendo abusato di diverse donne con vari stratagemmi,
tutti
questi furono attribuiti ad un solo, e ornati col
ombeva di educarla, la portarono in cielo, ove fu trovata sì bella da
tutti
gli Dei, che tutti vollero sposarla ; ma Giove la
la portarono in cielo, ove fu trovata sì bella da tutti gli Dei, che
tutti
vollero sposarla ; ma Giove la diede a Vulcano in
lo alla più bella tra le Dee. Questa Dea presiedeva ai matrimoni ed a
tutti
i piaceri che traggon il principio dalla tenerezz
enia tra i Greci ne fa prova. Si uccidevano in onor suo nella Tauride
tutti
gli stranieri che la tempesta gettava su quelle c
erso co’suoi fratelli toccò a lui l’impero delle acque, colle isole e
tutti
i paesi vicini, e fu detto Dio del mare. Scacciat
al cielo per aver congiurato contro Giove insieme ad Apollo, andarono
tutti
e due ad aiutare Laomedonte a fabbricare le mura
erano le Arpie, mostri alati e malefici che portavano la carestia in
tutti
i luoghi per cui passavano, rapivano le vivande s
vento ripetevano le parole del barbiere e si fece in tal modo noto a
tutti
che Mida aveva le orecchie d’asino. Questo Mida è
e doveva ogni giorno trovarsi per ricevere i suoi comandi, li serviva
tutti
con uno zelo infaticabile, anche nelle cose poco
uno zelo infaticabile, anche nelle cose poco lecite, ed aveva cura di
tutti
i loro affari. Onde potesse velocemente eseguire
al corpo. Ambasciatore e plenipotenziario degli Dei, egli assisteva a
tutti
i trattati di pace e di alleanza. Alle volte acco
a e l’educazione di questo Dio ; il vero Bacco o Libero secondo quasi
tutti
i poeti greci e latini vien detto figlio di Giove
di apparecchiare il mele e l’invenzione dell’aratro. Punì severamente
tutti
quelli che vollero opporsi allo stabilimento del
uelli che vollero opporsi allo stabilimento del suo culto, trionfò di
tutti
i suoi nemici e di tutti i pericoli cui l’esponev
allo stabilimento del suo culto, trionfò di tutti i suoi nemici e di
tutti
i pericoli cui l’esponeva l’odio di Giunone ; gia
pi raddoppiati. Se ne conta però più d’un centinaio. Apollo li uccise
tutti
. A malgrado della loro malvagità, essi furono ann
i pure far un dono a Pandora, le regalò un vaso in cui racchiudevansi
tutti
i mali. Dicesi che Pandora ebbe ordine da Giove d
i Prometeo, ed avendo egli avuta l’imprudenza di aprirlo, ne uscirono
tutti
i mali che infestano il mondo, restando solo la s
e sui morti, la natura del suo impero inspirava una tale avversione a
tutti
, che non potè ritrovare alcuna donna che volesse
a. Plutone soggiornava per lo più nell’inferno e desiderava morissero
tutti
i viventi per popolarne il suo regno. Questo Dio
torre ne difende l’ingresso. Le porte sono dure quanto il diamante ;
tutti
gli sforzi dei mortali, e tutta la possanza degli
. Allorchè Giove per punire l’orgoglio dei Titani, chiamò in soccorso
tutti
gl’immortali, lo Stige fu il primo che vi accorse
agati essi medesimi. La moneta posta in bocca al defunto indicava che
tutti
i suoi creditori erano soddisfatti, giacchè gli r
sce del soglio, edifica un tempio a Diana, e fa immolare a questa Dea
tutti
gli stranieri spinti dal caso sulle coste del Che
nno dintorno sdraiati, e Morfeo suo figlio o ministro, che addormenta
tutti
quelli che tocca con un gambo di papavero e fa so
così non trovò persona veruna che volesse espiarlo. Indarno sollecitò
tutti
i principi greci a concedergli soccorso e ospital
u costretto ad errare lungo tempo senza trovare asilo. Abbandonato da
tutti
si rivolse a Giove il quale ebbe pietà de’ suoi r
nasconderla a Giunone e perchè la Terra era riguardata qual’ madre di
tutti
i giganti. Esso era uno smisurato gigante ; Apoll
ei quali fu Tifone che da sè solo diede a fare agli Dei più assai che
tutti
gli altri giganti insieme. Poichè Giove gli ebbe
mitologi con Cibele e con Cerere. Nel giorno 19 di aprile celebravasi
tutti
gli anni nelle campagne una festa chiamata palili
e di Ulisse re d’Itaca. Pane era dio dei caceiatori, dei pastori e di
tutti
gli abitanti delle campagne. Siccome Pane viene d
io di Delfo, venne loro incusso da Pane un improvviso terrore per cui
tutti
diedersi a fuggire. Da ciò prese origine di chiam
Silvani di Silvano si confondono soventi gli uni cogli altri ; erano
tutti
rappresentati metà uomini e metà capri con le cor
elo al mento ed allo stomaco e gli altri non ne avevano, ed abitavano
tutti
le foreste ed i monti. Le occupazioni dei Fauni a
per la sua bellezza e che avea rifiutato la mano di vari Dei, impiegò
tutti
i mezzi per farle superare l’avversione che aveva
re d’Egitto saggio ed avveduto. La sua prudenza gli faceva prevedere
tutti
i pericoli, e si disse perciò che conoscesse l’av
enti che furono causa di una sì spaventevole tempesta che fece perire
tutti
i vascelli di Ulisse, il quale potè appena salvar
pollo e di Urania o di Calliope, altri figlio di Bacco e di Venere, e
tutti
lo hanno destinato a presiedere alle nozze. Dicon
lto. Nettuno aveva fatto un toro, Vulcano un uomo, Minerva una casa ;
tutti
e tre questi numi scelsero Momo per pronunciare u
di versargli il nettare ; ma essendo un giorno caduta in presenza di
tutti
gli Dei in un modo poco decente, ella n’ebbe tant
dagli occhi dell’Aurora. La Fortuna Divinità che presiedeva a
tutti
gli avvenimenti e distribuiva i beni ed i mali a
ene una bacchetta magica in mano ; si scorgono su la di lei fisonomia
tutti
i segni dell’incostanza, del capriccio, dell’inso
l’emblema della salute e della immortalità, perchè cangiando di pelle
tutti
gli anni pare che ringiovanisca sempre. Aveva des
o i furiosi aquiloni e tutte respingeva le nubi ; le immense balene e
tutti
i marini mostri colle loro narici producendo un f
e dell’Oceano e di Teti gran dea delle acque, colla quale fu da quasi
tutti
i moderni confusa. Si disse la più bella fra le N
fuoco affinchè si consumasse tutto quello che avevano di mortale, ma
tutti
vi soccombevano. Achille solo resistette, perchè
do nelle mani ed agitando l’urna fatale ov’ è rinchiuso il destino di
tutti
i mortali, citando le ombre a comparire innanzi a
l regno, e che fu padre di Minosse, secondo di questo nome, che quasi
tutti
i mitologi confondono col primo. Minosse nipote
rseide dalla quale ebbe parecchi fanciulli. Si rendette formidabile a
tutti
i suoi vicini e fece delle conquiste nelle isole
ne dato il nome di Mino-Tauro. Minosse per nascondere agli sguardi di
tutti
ciò che insieme alla moglie il ricopriva di dison
io figlio di Nettuno. Ne’ primi tempi ammettevansi a questo tribunale
tutti
i cittadini indistintamente, purchè fossero relig
parola greca che significa gioia. Esse estendevano il loro potere su
tutti
i piaceri della vita. Non dispensavano agli uomin
azie avevano templi in Elide, in Delfo, in Perinto, in Bisanzio ed in
tutti
gli altri luoghi della Grecia e della Tracia. Ne
i Venere Urania il quale passa per il più antico ed il più celebre di
tutti
i tempii che abbia Venere in tutta la Grecia : la
gere dalla spuma del mare. Difficile sarebbe l’esprimere colle parole
tutti
i pregi di quest’immagine divina. È opinione di a
uardavano. Esse davano il guasto alla campagna ed incrudelivano sopra
tutti
i viandanti. Perseo le vinse e tagliò la testa a
gigante Briareo, coll’Idra di Lerna, colla Chimera, colle Arpie e con
tutti
gli altri mostri immaginati dai poeti. Asserisco
ad una pecora selvatica, ed il cui alito è tanto velenoso che infetta
tutti
coloro che gli si avvicinano. Nel nome delle tre
contano soltanto da sette a cinquanta. I loro nomi sono tratti quasi
tutti
dalla lingua greca e ben convengono a marittine d
pomi d’oro, cioè quest’astro, quando comparisce fa sparire dal cielo
tutti
gli astri minori. Quest’ultima opinione trova un
h’esse avrebbero vissuto sino a tanto che fossero giunte a trattenere
tutti
i passaggeri, ma che dal momento in cui un solo f
te. Le incantatrici non tralasciarono di arrestare colla loro armonia
tutti
coloro che giungevano a quella volta, e che erano
nzi alle Sirene, e avvertito da Circe, turò colla cera le oreochie di
tutti
i suoi compagni, e si fece pei piedi attaccare e
corpo intorno la sua cintura, e coi continui loro urli, spaventavano
tutti
i passaggeri. Scilla spaventata ella stessa della
arono ad onore di portar un tal nome, il quale suolevasi dare anche a
tutti
i negozianti rinomati che andavano a scoprire nuo
pose su le spalle e la portò a Micene. 5.° A colpi di freccia uccise
tutti
gli orribili uccelli del lago Stinfalio. Essi era
lare la Grecia, i tratti con cui gli antichi hanno dipinto Ercole che
tutti
convengono al sole formano il principal fondament
aveva formato. Innalzato al cielo da Minerva, ed avendo osservato che
tutti
i corpi celesti erano animati dal fuoco, vi acces
cui è già parlato all’articolo Vulcano stesso. Gli Dei la ricolmarono
tutti
di doni per cui fu detta Pandora e la mandarono a
detta Pandora e la mandarono a Prometeo con una scatola che conteneva
tutti
i mali. Prometeo ebbe l’avvedutezza di ricusare i
rra figlia di Epimeteo e di Pandora. Gli Dei fecero ai suoi dì perire
tutti
gli uomini con un diluvio universale, perchè eran
isi vari delle genti di Fineo, scoprendo il capo di Medusa pietrificò
tutti
gli altri con Fineo medesimo. Sposata ch’ebbe And
o a Marte, ma un dragone che aveva in custodia questo luogo li divorò
tutti
. Cadmo per consiglio di Minerva attaccò il drago
principessa partorì due uova ; uno contenente Castore e Clitennestra,
tutti
e due mortali, era stato fecondato da Tindaro di
emio nella corsa de’cavalli, e Polluce proteggeva i lottatori, perchè
tutti
e due i fratelli avevano guadagnato il premio ai
e i fratelli avevano guadagnato il premio ai Giuochi Olimpici. Furono
tutti
e due trasportati in cielo, convertiti in astri e
avemente ammalato ; e pochi giorni dopo ne pubblicò la morte, facendo
tutti
gli apparecchi pei funerali, mentre la madre lo p
dal popolo, avendo notato l’interessamento che il giovine principe a
tutti
inspirava, non osò opporsegli apertamente, ma cer
ere e la gloria lo invitano ; e Pelia giura per Giove dal quale hanno
tutti
e due origine che al suo ritorno gli darà il poss
se amante di Giasone affinchè colla sua arte lo assistesse a superare
tutti
i pericoli cui si doveva esporre. Medea e Giasone
ovevano nascere degli uomini armati, ch’egli era tenuto di sterminare
tutti
; senza che ve ne rimanesse un solo ; infine gli
cui si pigliò, come avo materno, una particolare cura. Egli insegnò a
tutti
questi eroi la medicina, la chirurgia, la musica,
tata da sole donne, le quali per vivere in loro balìa, avevano uccisi
tutti
gli uomini. La regina Issipile però, la quale men
a Marte consacrato e lo diede in guardia a un drago il quale divorava
tutti
quelli che venivano per togliorlo e a due tori sp
ntre la stava cercando Giove die’la parola ad un montone che a Frisso
tutti
i disegni della matrigna discoperse ; il consigli
esto prodigioso montone a Mercurio che ne fe’dono a Nefele. Del resto
tutti
i mitologi sono d’accordo nel dire che dopo il sa
suo fratello Alcimeno o Delrade o Bellero (perciocchè gli vengon dati
tutti
questi nomi) che pretendeva farsi tiranno di Cori
obate per assassinarlo, ma egli si difese coraggiosamente e li uccise
tutti
. Allora Giobate ammirando il valore di lui, e ri
offrendo per l’ottenuta fecondità delle campagne solenni sacrifici a
tutti
gli Dei, dimenticò di offrirne a Diana, di che es
donia un mostruoso cignale. Per combattere questo mostro invitò Oeneo
tutti
i giovani principi del paese alla testa dei quali
uccelli, che il nome ebbero di Meleagridi, che si credeva passassero
tutti
gli anni dall’Affrica in Beozia per piangere su l
da, in tale guisa deluse e compì l’oracolo. Narrasi che Alessandro e
tutti
coloro che erano presenti si ritirarono come se l
ul monte Citerone, ove proponeva un enimma ai passaggieri, e divorava
tutti
quelli i quali non lo sapevano sciogliere dopo di
e la sua tomba sarebbe il segnale della vittoria degli Ateniesi sopra
tutti
i loro nemici. Creonte alla testa de’ Tebani vien
assinalo. Questi opponendosi valorosamente agli assalitori gli uccise
tutti
, eccetto Meone cui rimandò ad Eteocle per recargl
e mille disordini ivano commettendo, locchè la fece come un mostro da
tutti
riguardare. Gli artigli di lione indicavano la su
otessa di Diana, riconosciuto a sicuri indizi il fratello, si unirono
tutti
e tre ad uccider Toante, e seco portando il simul
lli di Sparta, e morì all’età di 90 anni pel morso di una vipera come
tutti
generalmente credono. Paride, Achille, Ulisse,
a regia podestà. Minerva gli offrì la saggezza siccome il maggiore di
tutti
i beni non che la gloria delle armi. Venere s’imp
fratelli Agamennone e Menelao procacciarono di trarre al loro partito
tutti
i principi della Grecia, tra i primari de’quali c
ia figlia di Bellerofonte, Pentesilea regina delle Amazzoni, ecc. Non
tutti
i principi greci si prestarono a quella lega con
d’Achille, trasse prigioniera Andromaca vedova di Ettore. Gli altri
tutti
sparsi per le case e per le vie, uccidendo, preda
i, da boschi e da antri isolati, orribili all’aspetto. I sacerdoti di
tutti
questi tempii non volevano essere consultati che
ccome quello che nella cognizione dell’avvenire era il più versato di
tutti
gli Dei, essendosene istrutto dallo stesso Giove.
privilegio degli Oracoli venne coll’andar del tempo accordato a quasi
tutti
gli Dei e ad un gran numero di eroi. Marte ebbe u
iere il tempo in cui credevasi che gli Dei ne pronunciassero ; poichè
tutti
i giorni non erano eguali. Da principio a Delfo,
gni mese, il Dio pronunciava i suoi Oracoli, i quali non si rendevano
tutti
nella stessa maniera : qui la sacerdotessa rispon
eneralmente gli antichi che vi siano state delle Sibille, ma non sono
tutti
concordi riguardo al loro numero. Avvi chi ne con
ì e con essa discese nel soggiorno delle ombre, ove apprese dal padre
tutti
i perigli cui sarebbe stato esposto nelle guerre
itare, dal fumo traevansi gli Augurii. Tutti i fenomeni straordinari,
tutti
i casi impensati, tutti i moti volontari del cuor
i gli Augurii. Tutti i fenomeni straordinari, tutti i casi impensati,
tutti
i moti volontari del cuore, degli occhi, delle ci
qua lustrale, preso in qualche altra casa, ove non vi fossero morti ;
tutti
quelli che recavansi alla casa ove era il morto,
ovinezza acquistavano lo spirito marziale e con ciò rendevansi atti a
tutti
i militari esercizi ; e dall’altra si facevano pi
Ginnici e gli altri sotto quello di Scenici. I Ginnici abbracciavano
tutti
gli esercizi del corpo, la corsa a piedi, a caval
ti, dei fatti più importanti, compiutisi in quel periodo di tempo che
tutti
gli scrittori si accordano col chiamare tempi ero
i trova, per certo meno sviluppata delle altre, essendo anzi in quasi
tutti
i canti che compongono l’eterno poema, assai di s
to, diremo, è quasi il metodo che si è già da lungo tempo adottato da
tutti
gli scienziati, ed in tutte le opere di recente p
he gli antichi adoravano. Questa e non altra, è l’interpretazione che
tutti
gli scrittori danno alla Mitologia, ossia alla co
tà degli Elleni un’efficacia attiva e benefica, e la resero, in quasi
tutti
i suoi punti, maestra dell’incivilimento delle ge
nze. E così man mano noi potremmo citare cento altri esempii, i quali
tutti
verrebbero in appoggio delle nostre parole. Anche
gioranza dei simboli della religione del Cristo, è segno evidente che
tutti
i culti, tutte le credenze, hanno, siccome già ac
principio simbolico e configurato, al quale si è dato tacitamente, da
tutti
gli scrittori dell’antichità stessa, la denominaz
immaginazione dell’uomo, esaltata ed accesa dalla superstizione, e da
tutti
gli errori di un’età barbara ed inculta, non pone
utto : gli dei d’Omero partecipano di tutte le passioni dell’uomo, di
tutti
gli errori e i capricci della umanità : sono iras
pei Fenici un fondator di colonie, per gli Sciti un trionfatore, per
tutti
, un mito divinizzato dall’apoteosi della sua invi
atore, onde i personaggi mitici si sviluppano nella loro essenza, con
tutti
i singoli caratteri proprî dell’umanità ; ond’è c
: i riti Eleusini compiersi in onore della Luna ; come vediamo quasi
tutti
gli dei italici essere planetarî a simiglianza di
, ma in progresso di tempo quel concetto si smarrì nella coscienza di
tutti
i popoli, e cominciarono ad adorare gli stessi si
senta sotto le forme di una donna giovane e bellissima, circondata di
tutti
i beni della terra dall’eterno sorriso e dalle ti
promise ad Achille, onde calmarne l’ira funesta che infiniti addusse
tutti
agit Achei. Sette città. Caritamila ed Enope. Le
bbe la ventura di riconoscere Ethra col figlio suo, e riuscì a salvar
tutti
e due dalle mani dei nemici. 32. Acamarchide — Ni
i Ciclopi. Essi erano così arditi che attaccavan briga ed insultavano
tutti
coloro che incontravano per via. Sènnone loro mad
te di Scio in abito da donna, e sotto il nome di Pirra, per tenerlo a
tutti
celato. Essendo così travestito egli si fece cono
poscia. Torna adunque all’ ingrato, e gli riporta Tutto che dico e a
tutti
in faccia, ond’anco Negli altri Achei si svegli u
uesto il nome di una divinità esistente prima del caos, e dalla quale
tutti
gli altri numi avevano avuto origine e principio.
ero che le acque del mare e dei flumi avessero la virtù di cancellare
tutti
i peccati. Sofocle nella sua tragedia Edipo nell’
o pieno d’acqua lustrale nella quale si lavavano come per purificarsi
tutti
coloro che entravano per pregare. Nelle case ove
tto giorni. Codeste cerimonie di commemorazione avevano principio con
tutti
i contrassegni del lutto. Coloro che vi prendevan
sette prodi che assediarono Tebe, sotto le cui mura perirorono quasi
tutti
. Poco dopo Adrasto persuase i figli dei suoi cadu
ò egli avesse adottato il barbaro costume di far sagrificare agli Dei
tutti
gli stranieri che approdavano nei suoi stati. 130
sendovi in quelle circostanze un piccolo lago simile ad una cisterna,
tutti
coloro che venivano a consultare l’oracolo Afacit
i e moderni convengono nell’asserire esservi stati due Ajaci, ma sono
tutti
discordi circa alla storia ed alla discendenza de
Troja. Egli era di una agilità sorprendente, e nessuno lo superava in
tutti
gli esercizii del corpo. Però violento e brutale,
ha membra di gigante, e va sovrano Degli omeri e del capo agli altri
tutti
? Il grande Aiace, rispondea racchiusa Nel fluent
a contesa con Minerva, era stato vinto da quella Dea, avesse tagliato
tutti
gli alberi di ulivo che crescevano nelle circosta
avola discordano generalmente sulla morte di Allirozio, raccontandola
tutti
in modo diverso. 294. Almone. — Dio di un piccolo
eleagro figlio di Oeneo, ma i fratelli d’Altea, punti dal veder fatti
tutti
gli onori della caccia ad una giovanetta, involar
i loro figli maschi ed educavano con gran cura le femmine. Uccidevano
tutti
gli stranieri che approdavano sulle loro sponde,
tillasse il Nettare, ossia la bevanda divina che dava l’immortalità a
tutti
coloro che ne bevevano. Virgilio, nell’Eneide dic
etta Ambulia : come Castore e Polluce venjan chiamati Ambulii, perchè
tutti
questi numi aveano degli altari vicino ad un vast
amico in Tebe Di Polinice ardi ? L’ardia sol ella.Il padre cieco, da
tutti
diserto, In chi trovò, se non in lei, pietade ? G
e, credendosi generalmente ch’egli avesse preso quella forma allorchè
tutti
gli Dei furono vinti da Giove. Si chiamava anche
consacrati al culto del dio Api, scoprivano un toro che aveva se non
tutti
, almeno buon numero dei requisiti voluti per rapp
iziani, il sacro animale veniva nel suo giro per la città scortato da
tutti
gli ufficiali e dignitari del regno, e preceduto
a gli oracoli. Il famoso tempio di Delfo, il più ricco e rinomato fra
tutti
, e che era una delle sette maraviglie del mondo,
fo avesse altamente biasimati gli uccisori del poeta per la stima che
tutti
facevano del suo genio. Egli nacque nell’isola di
dalla prima infanzia educata come un uomo al maneggio delle armi e a
tutti
gli esercizii del corpo. In un giorno di battagli
guerra, forse per indicare la sveltezza di quel dio nella corsa e in
tutti
gli esercizi del corpo. 600. Arunticeo. — Avendo
i propri fratelli. Quelli che persisterono nell’empio disegno furono
tutti
fulminati dalla celeste vendetta. 648. Astrena. —
i prendere diverse forme. Sisifo lo scoprì e lo ingannò come faceva a
tutti
, ma Autolico restò suo amico perchè era innamorat
zoni. — Si chiamavano così quegli Dei che i Pagani credevano comuni a
tutti
i popoli. B 715. Baal. — Divinità dei Cald
nagramma. 735. Baciso. — Famoso indovino che poi detta il suo nome a
tutti
coloro che predicevano l’avvenire. 736. Bagi-Toro
o umano sembiante, traversare la Frigia, fu villanamente scacciato da
tutti
gli abitanti della contrada in cui dimoravano Bau
Giove ordinò loro di seguirlo su di una montagna, e di là mostrò loro
tutti
gli abitanti della borgata, sommersi con le case
le innalzarono un tempio che fu il più ricco, sontuoso e magnifico di
tutti
i tempi del Paganesimo. La tradizione favolosa ri
e l’intrapresero, fu convertita nel tempio di Belo. I re di Babilonia
tutti
l’abbellirono e l’arricchirono successivamente d’
si il carro per uno spazio di 45 stadii di terreno. Giunti al tempio,
tutti
gli astanti felicitarono quella madre per aver de
la punse così spietatamente in una satira, che il pittore, deriso da
tutti
, si appiccò per disperazione. 850. Bupalo. — Cele
più crudeli sovrani dell’Egitto. Aveva per costume d’immolare a Giove
tutti
gli stranieri che approdavano nei suoi stati. Fu
nieri che approdavano nei suoi stati. Fu ucciso con suo figlio, e con
tutti
i suoi adepti, da Ercole, al quale egli preparava
saria per l’offerta alla fontana di Dirce ; ma i suoi compagni furono
tutti
divorati da un drago. Minerva allora ordinò a Cad
essuno fu più destro di lei nella corsa, nel maneggio delle armi e in
tutti
gli esercizii del corpo. Nè pria tenne de’piè sa
da un colpo di giovallotto. Si chiamavano con nome collettivo Camilli
tutti
quel giovanetti che servivano alle cerimonie dei
giorno in una caverna. 933. Canatosa. — Fontana in cui Giunone andava
tutti
gli anni a bagnarsi. Era costume delle più illust
fino a che il re Cambise, avendo ucciso il bue Api, fu notato che fra
tutti
gli animali che si avvicinarono al cadavere di qu
rma intralciata e confusa nella quale erano mischiati il principio di
tutti
gli esseri, di tutte le cose, e di tutti gli elem
no mischiati il principio di tutti gli esseri, di tutte le cose, e di
tutti
gli elementi. Al dire di Esiodo, l’Erebo e la Not
51. Capretto. — Era questo l’animale che si sagrificava in generale a
tutti
gli Dei campestri e al Dio Fauno in particolare.
nume sorti il suo pieno effetto. Le predizioni di Cassandra furono da
tutti
disprezzate. Ella si oppose all’ entrata in Troja
e che sua moglie Clitennestra lo avrebbe assassinato ; ma il re, come
tutti
gli altri, non pose mente alla predizione, la qua
l luogo dove si trovavano fu all’istante circondato di fiamme. Allora
tutti
coloro che erano presenti, colpiti di spavento, a
nelle fiamme senza esserne punto offeso, ciò che lo fece ritenere da
tutti
come figlio di Vulcano. 1023. Cecopro. — Ricchiss
di richiamo dei Centauri rassomigliava al nitrito di un cavallo. Fra
tutti
il più famoso ed il più celebre fu Chirone, prece
cangiò in torisdegnata del sacrifizio che essi le facevano, uccidendo
tutti
gli stranieri che transitavano il loro paese. 105
un culto generale in tutte le città del mondo antico. Le primizie di
tutti
i prodotti della terra le venivano scrupolosament
rizione contribuì non poco alla apoteosi di lui, essendosi creduto da
tutti
che in quell’astro fosse andata a dimorare l’anim
ndo Autolico, che si rese non meno famoso di suo padre nell’ingannare
tutti
. Chione fu così orgogliosa della sua bellezza, ch
dava ad una festa celebrata ad Argo, durante la quale venivano uccisi
tutti
i cani che s’incontravano per la via. 1129. Cinos
accolse Ulisse nella sua isola, e per ritenerlo presso di se, cangiò
tutti
i seguaci di lui in majali, orsi ed altri animali
che dalla sua bocca fosse uscito il primo uovo, che dette poi vita a
tutti
gli esseri mortali. Plutarco riferisce che gli Eg
Ateneo si celebrava in Grecia una festa ad Apollo Comeo, nella quale
tutti
coloro che vi prendevano parte vestivano una tuni
e. Compagni di Cupido erano i piaceri, il riso, i giuochi ed i vezzi,
tutti
rappresentati, come lui, sotto la figura di fanci
ava in Atene in onore della nascita di alcuni dei in particolare e di
tutti
in generale. La principal cerimonia consisteva ne
orza, perchè si narra che facesse tirare per le gambe e per il collo,
tutti
coloro ai quali dava ospitalità, onde raggiungess
ia, nella Licia, un tempio antichissimo, ove traevano gli abitanti di
tutti
i paesi circonvicini, per offrir loro sagrifizî e
reliminare sulla Mitologia. Giove era ritenuto come il più potente di
tutti
gli dei, sebbene il suo incontrastato potere, fos
celestri : in seguito l’aria, il fuoco, la terra e l’acqua, elementi
tutti
personificati dall’idea religiosa degli uomini, c
rendevansi il sole, la luna, le stelle, le costellazioni, le comete e
tutti
gli esseri fisici. Dei animati. Più comunem
la storia. Dei incogniti. I pagani annoveravano fra questi dei
tutti
quelli della cui origine non si sapeva nulla di c
almente i tre giudici delle anime, Eaco, Minosse e Radamanto. Oltre a
tutti
questi nomi e classificazioni di divinità vi eran
famiglia, si viene a formare una divinità riconosciuta ed adorata da
tutti
. Così e non altrimenti hanno avuto origine e prin
n stabilite delle colonie in lontane e remote contrade ; e finalmente
tutti
quelli che l’adulazione o il plagio dei cortigian
o innalzati all’onore dell’apotoesi ; e di questo numero furono quasi
tutti
gli imperatori romani, ai quali il senato comanda
ia gli venissero innalzati dei templi, offerti dei sacrifizii, e resi
tutti
gli onori della divinità. Al dire del cennato scr
i vi è collegata. 1415. Demonio di Socrate. — È oggidì cosa cognita a
tutti
gli studiosi. La forma credenza che il sommo filo
i Pirra. Al tempo in cui egli viveva, un diluvio universale distrusse
tutti
gli abitanti della terra, volendo gli dei punir g
si che dall’uom furo gittati Tutti sortir faccia virile e sesso : Fur
tutti
gli altri in donne trasformatì… Ovidio — Metamor
Queste cerimonie si compivano fuori le porte della città e avevano in
tutti
i loro particolari, il carattere di una profonda
asse sovente la sua dimora celeste per visitarlo. Diana passava quasi
tutti
i suoi giorni alla caccia ed era sempre seguita d
’antichità ed i cronisti della favola, distribuiscono la divinità fra
tutti
gli esseri animati ed inanimati ; possibili ed im
n simulacro di questo la barba d’oro che aveva ; e si rese padrone di
tutti
gli arredi sacri, dicendo che volea profittare de
giorni, e nella quale portavano in processione la statua di Giove in
tutti
i villaggi circonvicini. 1467. Diplero. — Si dava
allia, davano il soprannome di Dite alla terra, come madre feconda di
tutti
i beni e si credevano discendenti da essa. 1479.
Dodonidi. 1489. Dodonidi o Dodonee. — Ninfe nudrici di Bacco ; quasi
tutti
gli scrittori si accordano nell’opinione che foss
Eumede. 1493. Dolope. — Popolo della Tessaglia. All’assedio di Troja
tutti
coloro che appartenevano a questo popolo erano co
che egli chiamò Egina, dal nome di sua madre. Essendo stati distrutti
tutti
gli abitanti dei suoi stati, da una terribile pes
re Acheolo ad un sacrifizio di diec i tori, al quale avevano invitato
tutti
gli dei boscherecci ed acquatici. 1543.Echione. —
ecclissi, e la più generalizzata fu questa. Si disse che le streghe e
tutti
coloro che esercitavano la magìa, e particolarmen
u una delle sette meraviglie del mondo, fu fatto costruire a spese di
tutti
i regnanti dell’ Asia minore. La costruzione di q
, il quale, devoto alla religione di Cristo, ordino la demolizione di
tutti
i templi pagani. La Città di Efeso fu egualmente
evano in essa discendere il gran sacerdote, o pontefice, rivestito di
tutti
gli attributi della sua autorità. Coprivano quind
1582. Egida. — I poeti detl’antichità danno questo nome allo scudo di
tutti
gli dei ; ed Omero dice che l’ Egida d’ Apollo er
dicarsi di lui ispirò ad Egilia, l’infame desiderio di prostituirsi a
tutti
gli uomini che incontrava. Quando Diomede ritornò
luce e di Clitennestra, sebbene la tradizione della favola ripeta che
tutti
questi figli, ed Elena stessa, fossero nati dagli
oso masnadiere, figlio di Titone. Feroce e sanguinario egli trucidava
tutti
i viandanti che cadevano nelle sue mani. Ercole l
ui i buoni germi della semi-celestiale sua origine ; e lo addestrò in
tutti
quegli esercizii che allora formavano l’educazion
lorosi campioni, dopo Ettore ; ed invero egli combattè eroicamente in
tutti
gli scontri ch’ebbero luogo nel decenne assedio d
dde, Enea dopo averla eroicamente difesa, ne uscì la notte stessa con
tutti
quei Trojani che vollero seguire le sue sorti, fu
palle il suo vecchio padre Anchise e per mano il figliuolo Ascanio, e
tutti
ripararono momentaneamente in una caverna del mon
e con l’onore, la triste gloria di esser moglie d’un vinto. Enea, con
tutti
i suoi seguaci, potè dopo qualche tempo, imbarcar
i il mio corpo a’miei. Tu vincitore Ed lo son vinto. E già gli Ausoni
tutti
Mi ti veggiono a piè, che supplicando Mercè ti ch
econdo il patto, non essendo stato vinto da essi nella corsa, li fece
tutti
morire contentandosi di farli seppellire in un lu
uel frutto dell’adulterio ; essi obbedirono. e Giove irritato li fece
tutti
morire. Io, dal canto suo, abbandonò l’Egitto per
eci veniva data questa stessa appellazione al sonno, ed in generale a
tutti
i genii benefici che s’invocavano onde placare le
e Epipola fortemente sdegnata dell’oltraggio che Paride aveva fatto a
tutti
i greci, col rapimento di Elena, travestitasi da
zioni non potrebbero avere altro intendimento, quando noi vediamo che
tutti
si accordano nel ripetere che originariamente Erc
non ci rivela traccia di una origine straniera o di diversi Ercoli :
tutti
i tratti caratteristici del mito, sono essenzialm
nanimo eroe sarà il tuo figlio, Che leverassi allo stellante cielo, E
tutti
vincerà mortali e belve, Compiute ch’egli avrà, d
iremo ancora che l’ordine delle dodici fatiche non è lo stesso presso
tutti
i cronisti della favola, che il tempo del servagg
na tempesta violenta sollevata da Giuno ne, gli fece disperdere quasi
tutti
i conquistati animali nelle montagne della Tracia
oichè irritato contro Literso figlio del re Mida, il quale massacrava
tutti
coloro a cui dava l’ospitalità, Ercole lo uccise
, in cui ebbe a combattere Periclimene, Neleo ed i suoi figli i quali
tutti
caddero sotto i suoi colpi. Fu in questo combatti
coone, e in ciò si ebbe a compagno Cefeo ed i venti figli di lui, che
tutti
morirono in questa spedizione. Avendo ucciso Ippo
do resa a questo principe la corona, uccise Laogara, re dei Driopi, e
tutti
i suoi figli con lui, per punirli della loro ribe
suo audace rivale il quale seguendo l’opinione di Stesicore, uccideva
tutti
i viaggiatori, che transitavano per quella città,
ronisti della mitologia attribuiscono ad Ercole, concordandosi, quasi
tutti
, nello assegnare a quest’eroe fino ad ottanta e p
i differenti popoli dell’antichità, i quali soprannomi derivano quasi
tutti
, e fanno continua allusione, ai principali fatti
mete significa interpetre o messaggiero. Gli Ateniesi, e dopo di loro
tutti
i popoli della Grecia, rappresentavano Mercurio E
nne annoverato fra gli dei, in premio del suo eroico valore. In quasi
tutti
i monumenti della Germania, e particolarmente nei
e moglie di Cadmo re di Tebe. Il giorno in cui ella andò all’altare,
tutti
gli dei abbandonarono il cielo per assistere alle
ci di cui troviamo così spesso menzione nelle cronache favolose, e in
tutti
gli scrittori della mitologia greca e romana, ess
ciò temendo che il progresso della sua arte non giungesse a sottrarre
tutti
gli uomini alla morte. …….. e l’iuventore Di cot
ano fabbricata la folgore colla quale fu ucciso suo figlio, li avesse
tutti
esterminati. Giove irritato perciò contro di Apol
ato ai misteri del culto di questo Dio. Presso gli egiziani, e presso
tutti
gli antichi popoli dell’Oriente si osserva il ser
mancato alla sua parola, Nettuno mandò un mostro marino che divorava
tutti
gli abitanti delle spiagge vicine, ed era seguito
ù brillanti pianeti. 1837. Espiatore. — Soprannome dato iu generale a
tutti
gli dei, el in particolare a Giove, il quale è ri
re licenza. Una delle più solenni espiazioni che troviamo ripetuta in
tutti
i cronisti della favola, era presso i romani quel
Età. — I cronisti ed i poeti più accreditati della favola, concordano
tutti
sulla divisione del tempo primitivo, in quattro e
Giudicar questa lite ; e suasive Parole e modi troverem, da trarti Di
tutti
i guai ; Eschilo — Le Eumenidi — Tragedia. Trad.
à si rivolse, dove Palla mostro Gli aveva l’inclito Eumeo, di cui fra
tutti
D’Ulisse i miglior servi alcun non era. Che i ben
; e fu con l’ajuto di questo fedel servitore che egli potè sterminare
tutti
gli amanti di Penelope. V. Ulisse. 1884. Eumolo —
della Misia, i quali allorchè Euripile fu morto da Achille, si fecero
tutti
uccidere, difendendo il cadavere del loro capitan
olle fare anche egli la medesima evocazione ; ma non avendo adempiuto
tutti
i riti necessarî a simili cerimonie fu, secondo l
la fossa. Omero — Odissea — Lib. XI. trad. di I. Pindemonte. e così
tutti
i pretesi viaggi fatti nel regno delle ombre dagl
ritata contro gli dei che nella guerra coi giganti, avevano distrutti
tutti
i suoi figli, avesse partorito questa specie di m
loro divinità, insieme alle malattie, ai travagli, alla povertà, e a
tutti
i mali della vita, che similmente essi personific
nel tempio del dio Silvano, in quello di Serapide, d’Iside e in quasi
tutti
i tempi delle altre divinità. Del pari che presso
orni di finzioni. Presso gli antichi poi si dava il nome di favola, a
tutti
quei singoli fatti che avevano relazione con la r
isola. E così fu fatto. 1963. Febade — Nome che si dava in generale a
tutti
i sacerdoti del tempio di Apollo in Delfo, ed in
ice, sempre fedele amico, per quanto invitto guerriero, lo seguitò in
tutti
i pericoli delle battaglie, ma ebbe ben presto a
ero di 47 si riunivano ai magistrati romani sul monte Albano, e quivi
tutti
uniti sacrificavano a Giove Laziale, un toro e gl
l’ali, E ’n terra usciro dal tartareo fondo La menzogna, la fraude e
tutti
i mali, Ogn’infame pensiero, ogni atto immondo En
enze dei pagani, imperocchè erano ritenuti come figliuoli della terra
tutti
coloro la cui origine era sconosciuta, così per e
avvalso di queste credenze, facendo passare come figliuoli degli dei,
tutti
quei fanciulli che la sfrenata libidine sacerdota
come altrettanti figliuoli degli dei. 2002. Figliuoli. — In generale
tutti
gli dei detti Epidoti e molte altre divinità, di
Con questo prode, all’ egro piè ristoro Troverai primamente, è là fra
tutti
Poi riputato per valor primiero, D’alma privo cad
alma privo cader con mie quadrella Quel Paride farai, funesto capo Di
tutti
mali, e struggerai di Troja La fortuna e le mura.
di quella epoca che al banchetto degl’immortali. 2024. Flumi — Quasi
tutti
i fiumi conosciuti nel mondo antico erano stati p
una delle divinità pro tettrici della Roma pagana. Al dire di Esiodo
tutti
i fiumi erano ritenuti nelle credenze religiose d
erno scrittore è di avviso che a questi popoli Flegiani, e con loro a
tutti
gli empi e sacrileghi che le cronache dell’ antic
sse quello, che atterriva e spaventava, presentandosi nei sogni sotto
tutti
gli aspetti che ispirano il terrore. 2038. Fobo.
, postosi alla testa di un forte stuolo dei suoi seguaci, costringeva
tutti
i passaggieri che transitavano per la via princip
n favore di Giunone, e Nettuno allora fortemente sdegnato li disseccò
tutti
. 2051. Fortuna. — Tra le divinità del paganesimo,
ifletterà, che essi la consideravano come le dispensatrice suprema di
tutti
i beni. Siccome ognuno si studiava di rendersela
ll’ eccessivo calore dei raggi del sole, fu la cagione della morte di
tutti
i figli di quella sventuratissima madre. V. Niobe
tolta un’altra moglie dopo la morte della prima, Frisso fu esposto a
tutti
i cattivi trattamenti della matrigna, onde egli e
si osservava attentamente l’ agglomeramento, la densità, il colore e
tutti
gli accidenti del fumo. V. Capnomanzia. 2061. Fuo
del paganesimo, il Fuoco, fu quella il culto della quale era esteso a
tutti
i popoli della terra. Essendo il fuoco il più nob
Eneide — Libro VII trad. di A. Caro. ecc. ecc. e finalmente è nota a
tutti
gli studiosi dell’antichità, l’orrenda confusione
e, si fece da se stesso eunuco V. Ati. Da ciò i sacerdoti galli erano
tutti
eunuchi : almeno tal’ era la credenza dei pagani.
tti. Senonchè Tanalo, re di Lidia, prese per spie i Trojani e li fece
tutti
mettere in prigione, obbligando il giovine Ganime
i Erodoto, allorquando in una casa moriva un gatto di morte naturale,
tutti
i componenti la famiglia, a cui aveva appartenuto
te differenti e discorde opinioni, quella più generalmente seguita da
tutti
i poeti dell’antichità, è che sotto il segno dei
mi del paganesimo, è discorde il parere degli scrittori, i quali però
tutti
si accordano nel convenire che geniali era il nom
. Bianchi. Al dire di Macrobio, i pagani invocavano il dio Giano in
tutti
i loro sacrifizi, ritenendo per fermo che egli fo
a in onore di Giano, che i romani celebravano il primo dell’anno, con
tutti
i contrassegni della più pazza allegria. Era loro
ollente, che travolse nei suoi gorghi gl’irrompenti nemici e gli fece
tutti
morire soffocati. Ella i Sabin già fatti avea v
o, a somiglianza di Giacinto fu amato da Apollo, il quale gli offerse
tutti
i suoi doni : vale a dire il suo arco, le sue fre
; la sua lira, e perfino l’arte di predir l’avvenire. Ma Giapi ricusò
tutti
gli altri splendidi donativi, di che l’amore di u
urpato, Pelia perseguitò il piccolo Giasone fin dalla culla, cercando
tutti
i mezzi di farlo morire. Ma Esone, spinto dalla f
i mesi dopo la sua nascita ; e ad avvalorare la pietosa menzogna fece
tutti
gli apparecchi dei funerali ; mentre con gran seg
tro calzato. Arrivato Giasone nella città di Jolco, attrasse dapprima
tutti
gli sguardi per la sua strana vestitura ; e la su
eva di percorrere. Giasone, compiuti i preparativi del viaggio, riunì
tutti
coloro che erano accorsi per dividere con lui glo
a da donne sole, le quali sprezzando l’imperio dei mariti gli avevano
tutti
ammazzati e regnando Isifile già figliuola del re
dai quali sarebbero nati altrettanti guerrieri, che bisognava uccider
tutti
l’unn dopo l’altro, senza che ne fosse rimasto un
di lei, accettò le immani condizioni ; e il giorno dopo si radunarono
tutti
gli Argonauti da una parte, e il re con gran segu
so altamente atterrito dagli sforzi sovrumani, chiamò in suo soccorso
tutti
gli dei ; ma questi spaventati fuggirono chi in q
Pallade Minerva, vedendo lo scompiglio ed il terrore che aveva invaso
tutti
gli animi, e ricordando la minacciosa profezia de
ro a portar più terrore fra gl’immortali, di quello che non facessero
tutti
i suoi formidabili compagni riuniti insieme. E n
Turno infra’primi, di persona e d’armi Riguardevole e fiero, e sopra
tutti
Con tutto ’l capo, in campo appresentossi. Virgi
cato, meno pochi denti, ognuno dei quali pesava circa cinque once. Da
tutti
questi numerosi esempi da noi finora citati, e fa
letto della regina, colla quale concertatosi si liberò poco a poco di
tutti
coloro che potevano fare ostacolo ai suoi ambizio
la lotta detta auche pancracio, l’asta, il salto ed il pugillato. Fra
tutti
questi esercizii la corsa era quella ritenuta in
orporazione di filosofi, i quali facevano professione di rinunciare a
tutti
i beni del mondo, e darsi esclusivamente alla con
ano ritenuti come fortunati. Tito Livio riferisce che presso i romani
tutti
i giorni che seguivano le None, gl’Idi e le Calen
no dopo gl’Idi di luglio ; e che per la stessa ragione i Fabii furono
tutti
uccisi nella battaglia di Cremera. Dietro questa
, e le Calende di ciascun mese. Oltre a questi giorni riconosciuti da
tutti
come fortunati o sfortunati ; vi erano presso i p
Saturno, aggiungendo che questi lo avrebbe divorato, a somiglianza di
tutti
gli altri suoi figliuoli, se Rea, non avesse dato
RO — Iliade — Libro XIV. trad. di V. MONTI. i quali furono poi quasi
tutti
posti nel numero delle divinità pagane. Europa lo
to di umano sangue, gli valse lo sdegno di Giove stesso, e l’ odio di
tutti
i suoi contemporanei. della Molossa Gente ad un
seguendo sempre la configurazione della idea allegorica, rinchiusa in
tutti
i simboli della mitologia pagana, ripetono che Gi
ate riposa a’ suoi piedi, era l’emblema della supremazia di Giove, su
tutti
gli esseri creati, siccome l’aquila ha la suprema
ove, su tutti gli esseri creati, siccome l’aquila ha la supremazia su
tutti
i volatili. I singoli popoli non solo della Greci
o in particolare, ma accogliere benignamente i voti e le preghiere di
tutti
. A somiglianza del largo ed esteso numero delle m
sso i cronisti più accreditati, è generale l’opinione che il primo di
tutti
fosse il Giove Ammone della Libia, la cui origine
nce dell’ occidente, fino alla Spagna ; ed a Nettuno la supremazia su
tutti
i mari. È questa forse la ragione che fece ritene
che Giove avesse ordinato a Mercurio d’invitare alle feste, non solo
tutti
gli dei e tutti gli uomini, ma persino tutti gli
e ordinato a Mercurio d’invitare alle feste, non solo tutti gli dei e
tutti
gli uomini, ma persino tutti gli animali. Solo la
are alle feste, non solo tutti gli dei e tutti gli uomini, ma persino
tutti
gli animali. Solo la ninfa Chelonea ricusò di ten
loro ; a causa della insopportabile gelosia di lei ; di cui fan fede
tutti
i cronisti più accreditati dell’antichità, i qual
veva ancora la speciale presidenza degli abbigliamenti muliebri, e di
tutti
gli ornamenti, e presiedeva anche alla moneta per
atale, Quirita, Conservatrice, Sospita, Moneta, Placida ecc. ecc. Per
tutti
questi nomi vedi gli articoli particolari. 2173.
i antichi, che tutte le donne avessero una loro Giunone particolare e
tutti
gli uomini un genio. Della verità di quanto asser
in Roma il senato avesse promulgata una legge, la quale ordinava che
tutti
i pubblici giuochi fossero solennizzati con gran
el corso fu la prima gara Un lungo Spazio stendeasi alla carriera ; e
tutti
Dalle mosse, volavano in un groppo, Densi globi d
giganti, il padre dei numi in riconoscenza verso di lei, comandò che
tutti
gli dei avessero giurato per le acque stigie ; e
ni Mura spedimmi, e generosi sproni M’aggiunse di lanciarmi innanzi a
tutti
Nelle vie del valore, onde de’miei Padri la stirp
icino alle porte dell’inferno insieme alle furie, alle arpie ecc. e a
tutti
i mostri di cui fa mezione la cronaca favolosa.
una pecora ; il cui alito era così velenoso, che uccideva all’istante
tutti
coloro che gli si avvicinavano. Aveva sulla testa
accia per farla morire, ma essa li prevenne e con uno sguardo le rese
tutti
cadaveri. Finalmente è scritto che alcuni cavalie
erano invece delle donne giovani e bellissime, largamente fornite di
tutti
i doni e le prerogative della bellezza, che vale
he come dea dell’agricoltura, che feconda la terra, è madre comune di
tutti
gli uomini. 2201. Grazie — Fra l’estesissimo nume
i beni dei quali si supponevano le dispensatrice, erano desiderate da
tutti
. Discorde è l’opinione dei cronisti e dei mitolog
a Venere, loro madre ; ed i pagani aveano la costumanza di cominciare
tutti
i loro banchetti con una triplice libazione in on
e, sotto la strana configurazione, racchiude alcune idee morali, come
tutti
gli altri simboli della mitologia pagana. Per ese
rte e della suprema felicità : almeno così era ritenuto ed adorato da
tutti
gl’isolani dell’arcipelago. Un’antica tradizione
ia, foggiarono sulla tradizione accennata da Diodoro. Infatti, presso
tutti
i poeti dell’antichità, si vuole che Dedalo, famo
il soprannome di Dattili Idei, ai primi abitatori del monte Ida, e a
tutti
i discendenti di quelli. 2238. Ideo. — Figlio di
Il gran mastro di laurta Idomeneu Guida i Cretesi…. …………. Di questi
tutti
Idomeneo divide Col Marzio Merion la glorlusa Cap
a, e la mettevano su di un’alta impalcatura, specie di teatro, su cui
tutti
gli abitanti salivano per adorare, con le mani le
re le proprie figlie ridotte a così mal partito, proclamo un bando in
tutti
i suoi stati ; promettendo la mano di una di esse
vere invocato gli dei, lo configge nel seno verginale della vittima e
tutti
gli astanti ne risentono il colpo ; ma improvvisa
della sua eroica sommissione ; e Agamennone persuade alla regina e a
tutti
i testimoni del fatto maraviglioso, che Ifigenia
igenia trascorse diversi anni nella Tauride, generalmente ritenuta da
tutti
siccome morta già da tempo in Aulide, sotto il fe
ra usanza voleva, intanto, che si svenassero sull’ara della dea Diana
tutti
i forestieri che approdavano in Tauride ; per mod
icolo seguente. L’Iliade e l’Odissea, sono la fonte da cui scaturisco
tutti
i simboli allegorici che formano il sostrato e la
ad Ero e a Poto, numi che raffiguravano i desiderii dell’amore, e che
tutti
e tre venivano simboleggiati sotto la figura di t
e’ sacri riti, nè spruzzar sovr’esso L’onda lustral : ma lo respingan
tutti
Da’ proprii lari : ei d’ogni danno è capo. Chiaro
sacro, o (se più sono) i rei Orribil vita a strascinar, da tutto E da
tutti
divisa. E se in mia reggia, Conscio me, stassi il
questo i romani davano la denominazione collettiva di dei indigeti a
tutti
gli eroi che essi avevano divinizzato, per mezzo
o le visceri ancora fumanti delle vittime, spiegavano i prodigi ec. A
tutti
costoro si dava collettivamente il nome d’Indovin
infinito numero di denominazioni delle quali han fatto menzione quasi
tutti
gli autori antichi. 2282. Indovini. — I greci li
ire dei filosofi dell’antichità, l’inferno era egualmente distante da
tutti
i luoghi della terra ; e ciò, secondo l’opinione
istanza per giungere all’Inferno. I poeti dell’antichità assegnavano
tutti
, alcuni dati luoghi come passaggi particolari dai
ittadini del celebre scrittore, non avevano la costumanza adottata da
tutti
gli altri abitanti della Grecia, quella cioè, di
a, la Paura, la Fame, l’Indigenza, la Morte, la Chimera, le Gorgoni e
tutti
infine i mostri, di che l’immaginazione dei poeti
i la Fame : una ch’è freno al bene, L’altra stimolo al male ; orrendi
tutti
E spaventosi aspetti. Havvi il Disagio, La Povert
i romani davano questa denominazione, alla divinità che presiedeva a
tutti
i lavori che si facevano con la scure. Alcuni aut
i avvalevano dell’ignoranza del popolo, come han fatto i sacerdoti di
tutti
i tempi, onde mantenere schiave la masse, e dispo
medesimo con l’aggiunta di altre congiunture. Infatti, presso quasi
tutti
gliantichi scrittori, è detto che Giunone, per ve
della manifestazione degli dei agli uomini, che riguardava come atei
tutti
coloro che la negavano. Cicerone stesso, al quale
come atei tutti coloro che la negavano. Cicerone stesso, al quale fra
tutti
gli altri autori dell’ antichità, non si può dar
ella capitale stessa della Grecia, similmente costrutto, e detto come
tutti
gli altri simili, Ipetro. Al dire di Strabone, gl
cosi chiamollo, Nel di che nacque, la diletta madre : Ma dai giovani
tutti
iro nomato Era, come colui, che le imbasciate Por
aggioranza degli scrittori, intorno alla origine della dea Iside ; ma
tutti
convengono con l’essere ella più antica della Io
Iside, pure coll’ andare degl’ anni finì con l’essere riconosciuto da
tutti
, e tanto che molti luoghi pubblici furono perfino
delle feste Isie, che era di nove giorni, i sacerdoti, le Isiache, e
tutti
gl’ iniziati, commettevano le più orrende e turpi
o uragano, accompagnato da fulmini di così spaventevole rimbombo, che
tutti
ritennero come cosa certa, che uno dei principali
e, che allorquando alcuno degli Issedoni perdeva il proprio genitore,
tutti
i suoi parenti gli portavano in dono gran numero
è miseramente la vita. Immenso fu l’orrore che l’atroce misfatto, che
tutti
addebitavano con certa ragione ad Issione, suscit
ad Issione, suscitò contro di lui, e tanto che invano egli sollecitò
tutti
i principi della Grecia a concedergli l’ospitalit
sollecitò tutti i principi della Grecia a concedergli l’ospitalità ;
tutti
respinsero spaventati l’atroce assassino, per mod
nvece che il padre degli dei, mosso a pietà d’Issione, abbandonato da
tutti
, lo avesse accolto nell’ Olimpo, concedendogli pe
Grecia, onde assistere ai giuochi istmici e solo gli Eleati erano fra
tutti
i greci quelli che si astenevano dal recarsi in C
Musogonia — Canto. 2366. Jarba. — Lo stesso al quale si dà, da quasi
tutti
gli scrittori, il nome di Giarba, che fu uno degl
ato l’incarico micidiale. All’ inattesa rivelazione, Jone, seguito da
tutti
i convitati, corse nel tempio, e dimandò ad alta
mi della religione giappone e ammettono un ente supremo, come capo di
tutti
i Kamis. I templi di queste divinità, alle quali,
lesi tutte le macchie dell’ anima, come lo specchio riflette e palesa
tutti
i pregi e i difetti del corpo. 2383. Kang-l o Can
navi : e finalmente Tan-Kuan alle procelle, alla pioggia, a’venti e a
tutti
i fenomeni metereologici. 2384. Kano o Kanon. — È
o nome al dio dei quattro venti. I sacerdoti che in Africa esercitano
tutti
la medicina, mandano alla capanna, chiamata il te
il perseguitato bambino. Kansa allora comandò una strage generale di
tutti
i fanciulli, che non avessero oltrepassato l’età
giziani riteneva come sacri, e la cui vista era severamente inibita a
tutti
. Le camere superiori erano, sempre secondo Erodot
ppartamenti, e dodici palagi, fabbricati in un solo recinto di mura e
tutti
ricoperti di marmo. Una sola era l’entrata dall’
ua stupenda bellezza, e cadde in tale eccesso di furore, che divorava
tutti
i bambini che le cadevano fra le mani. Questa tra
sì furiosa tempesta, che a stento riuscì egli solo a salvarsi, mentre
tutti
i suoi compagni annegaroao miseramente. Lampezie
del destino inesorabile. L’azione intanto di Laocoonte fu ritenuta da
tutti
come un sacrilegio, e sul capo di lui la cieca su
do attorcigliamento. La morte di Laocoonte e dei suoi figliuoli fu da
tutti
ritenuta come il castigo del suo sacrilegio per a
si al furore degli Epiroti, i quali in una rivoluzione avevano uccisi
tutti
i componenti della reale famiglia. Nereide fu spo
o, e la guerra, la pestilenza, la sterilità, i turbini, i tremuoti, e
tutti
infine i fiagelli, ministri dell’ira degli dei si
are del tempo le onde fatto rovinare uno degli argini, fu ritenuto da
tutti
che Nettuno sdegnato contro Laomedonte, per non a
ttuno mandò dal fondo del mare un’orrendo mostro marino, che divorava
tutti
coloro che passavano sulla spiaggia. Desolati i t
redeva che avesse le strade sotto la sua speciale protezione. Infine,
tutti
quelle divinità che i pagani sceglievano come pro
apontino, il quale per le sue immense ricchezze godeva del primato su
tutti
i suoi concittadini, ebbe la temerità di volere a
admo. Egli fu vittima del geloso odio di Giunone, la quale perseguitò
tutti
i discendenti di Cadmo. Leargo fu ucciso dal prop
i celebravano di notte, non era permesso in Roma contrar matrimonio e
tutti
i templi rimanevano chiusi. La istituzione delle
; e finalmente a chi avrebbe bevuto più vino. Ercole vinse sempre in
tutti
gli esercizii, per modo che Lepreo, ebbro di coll
ive di esso si aggirava del continuo una sterminata folle di ombre di
tutti
le nazioni dello universo, anelando di tuffarsi i
ei bambini, il suo nome deriva da una costumanza generalizzata presso
tutti
i pagani, i quali, appena una donna aveva partori
ovanetta Dafne ; ma sapendo la grande avversione che essa nudriva per
tutti
gli uomini in generale, pensò che piuttosio che r
osì miracolosam ente salvata. 2495. Libazioni. — Cerimonie proprie di
tutti
i sacrifizii dei pagani. Il sacerdote che presied
in una semplice libazione, mentre le libazioni accompagnavano sempre
tutti
i sacrifizii. Quando l’uso del vino non era gener
to sulla maggior piazza della città, una matrona incoronava innanzi a
tutti
il turpe emblema, che si portava in trionfo. Si c
celebrare codeste cerimonie con grande solennità e vi erano invitati
tutti
gli amici, come alle nozze. 2500. Liberalità. — I
impeto che la città fu interamente distrutta, e gli abitanti morirono
tutti
annegati. 2505. Libetridi. — Si dava talvolta cod
e città, i templi, le mura, gli altari, le porte principali, le are e
tutti
i monumenti. 2508. Libitina. — Dea che presiedeva
aveva un tempio, circondato da un bosco sacro, nel quale si vendevano
tutti
gli oggetti necessarii alle pompe funebri. Chiama
ebre per la efferata sua barbarie, la quale lo spinse a far trucidare
tutti
gli stranieri che transitavano pei suoi stati. Si
zo com’ era d’ amore, per la bellissima Cleopatra. ……. e ne dimandan
tutti
, Perchè si vile amor t’ingombra ’l petto. Ove è G
caro Raggio gli tolse di Saturno il figlio, E detestato dagli eterni
tutti
Breve vita egli visse. Omero — Iliade — Libro VI
utarco, questo animale era consacrato al Sole, perchè egli è solo fra
tutti
i quadrupedi che vede appenanato, e perchè, secon
i dipingevano allegoricamente, da questo fiore, il sole che nasce. In
tutti
i misteri della religione egiziana, si trovava se
due compagni di Ulisse, e l’araldo che egli aveva mandati a terra, e
tutti
gli altri suoi seguaci, che poi gustarono di quel
a. — Il Sole e la Luna sono stati gli dei planetarii adorati da quasi
tutti
i popoli dell’antichità, i quali, meravigliati al
pagana, ripete che Fea, la divinità suprema, fu madre della Luna e di
tutti
gli altri minori pianeti, che si aggirarono a pop
oria di quella festa e dopo il convito che si dava in tale occasione,
tutti
i giovani che vi prendevano parte, correvano del
Comunemente andavano anche armati di uno staffile col quale battevano
tutti
quelli che incontravano e segnatamente le donne,
arono di quella congiuntura per fare il colpo. Però i due fratelli, e
tutti
i giovani che erano con essi, accortisi del fatto
tà degli Elleni un’efficacia attiva e benefica, e la resero, in quasi
tutti
i suoi punti, maestra dell’incivilimento delle ge
erenti, che portarono il nome dei loro singoli capi. In generale però
tutti
codesti riformatori, furono controsegnati col nom
l qual termine, i sacerdoti dicevano che si precipitava in un pozzo a
tutti
ignoto, ed allora si andava in cerea di un altro
congerie di cose casuale ed informe, nella quale immaginarono confusi
tutti
gli elementi della natura prima della creazione e
gli inganni : Beato, e veramente secol d’ oro, Dove, senz’ alcun mal,
tutti
i ben fòro ! Età dell’ argento. Poichè al suo vec
l’ali, E in terra usciro dal tartareo fondo La menzogna, la fraude e
tutti
i mali : Ogn’ infame peusiero, ogni atto immondo
quanto si viva o moja. Veggio la fuga del mio viver presta ; Anzi di
tutti
; e nel fuggir del sole, La ruina del mondo manif
stamenti e quanto poteva esservi di segreto e di sacro. Al circo ed a
tutti
gli spettacoli avevano luogo distinto. Il pubblic
lla vista di sì tremendi nemici, chiamò in soccorso gli altri Dei, ma
tutti
temevano più di lui, e si rifugiarono nell’Egitto
’eloquenza ; e la chiamarono Pandora, vale a dire formata coi doni di
tutti
gli Dei (pan tutto, dôron dono, gr.). « E i doni
accolse e la sposò. Allora fu aperto il vaso fatale, onde scaturirono
tutti
i mali che poi si sono sparsi sopra la terra ; e
esta assuefazione alle atrocità divenne crudele a segno da far morire
tutti
i forestieri che passavano pe’suoi stati. Giove i
devastò l’isola d’Egina con una spaventosa pestilenza che fece perire
tutti
gli abitanti, per vendicarsi della protezione di
o e le sventure d’Apollo placaron Giove, che gli rese la divinità con
tutti
i suoi privilegj, e lo destinò a diffondere la lu
uta madre d’Omero, soleva per effetto di stolto orgoglio vantarsi con
tutti
e continuamente de’ suoi celesti natali ; quasich
antando, secondo il solito, l’alta sua origine, gli fu contradetta da
tutti
. Di che andato a lagnarsi col padre, gli chiese i
l treppiede a Pittaco, che lo spedì a Cleobulo, e questi a Periandro,
tutti
filosofi celebri per saviezza e per dottrina. Per
sua bella e numerosa prole, imperocchè le fece perire sotto gli occhi
tutti
i figliuoli. 142. Diana in terra s’era dedicata a
del Carnevale. Spesso la divinità di Bacco ha inspirato i Poeti. È a
tutti
noto il bellissimo Ditirambo del Redi, intitolato
inazioni s’accostano più alla nostra indole. Gl’Indiani, i Persiani e
tutti
gli Orientali hanno ammessa la metempsicosi senza
cialmente nella religione dei Bramini, i quali mantengono spedali per
tutti
gli animali malati, essendo persuasi che, soccorr
ca di perfezionamento sociale, e quale Dio era il più affaccendato di
tutti
, poichè aveva inoltre l’incarico di condurre all’
con la quale Mercurio seppe anche da giovinetto cattivarsi l’animo di
tutti
, e divenire rispettabile ed assennato quanto il v
e, cui fu commessa la sua educazione, la condussero in cielo, e quivi
tutti
gli Dei, rapiti dalla sua bellezza, la desideraro
(65) ; e così la bellissima delle Dee ebbe a marito il più deforme di
tutti
i Numi. 172. I poeti la fanno madre di molti figl
ù, e sprone a magnanime imprese, il secondo padre della vergogna e di
tutti
i vizj, Nume crudele e causa di mille mali ; così
esima pessima divinità la Mitologia ha dato per nutrice la Follia. Nè
tutti
gli autori antichi sono d’accordo sulla nascita d
a nè dopo. « Quindi avvi un Amore universale, un sentimento comune in
tutti
gli nomini, spirato da tutti gli oggetti della pu
more universale, un sentimento comune in tutti gli nomini, spirato da
tutti
gli oggetti della pura e schietta natura ; un imp
la madre, perchè la Dea della bellezza riceve da loro la leggiadria e
tutti
i divini pregi che la fanno meravigliosa. Nate i
tore che sapendo con arte adoperare tutte le figure della rettorica e
tutti
gli accorgimenti dell’eloquenza, si cattivava l’a
, Ulisse (568), ammonito da Circe (575), turò con cera le orecchie di
tutti
i suoi compagni, e fece legare sè medesimo all’al
terraneo limitare, ove Dante trovò scritte quelle tremende parole che
tutti
sanno : « Per me si va nella città dolente ec., »
vi la Fame, una ch’ é freno al bene, L’altra stimolo al male, orrendi
tutti
E spaventosi aspetti. Havvi il Disagio, La Povert
ben oprando han tra’mortali Fatto di fama e di memoria acquisto. Cui
tutti
, in segno di celeste onore, Candida benda il frou
hi il fiume Lete scorre placidamente, e le sue onde fanno dimenticare
tutti
i mali della vita, Saturno vi regna con la moglie
ie stesse componenti la detta statua, che è quanto a dire dai vizj di
tutti
i tempi, derivano gli orrendi fiumi d’Abisso : I
Forza (346) e la Vittoria (348). Allorchè Giove (63) chiamò in aiuto
tutti
gli Dei per combattere i Giganti (67), Stige acco
a mano lo scettro e nell’altra l’urna fatale contenente il destino di
tutti
i mortali : Stavvi Minos orribilmente, e ringhia
l’insidie e l’ire, Pugne, ruine, incendj : Voi mille aspetti avete, e
tutti
orrendi : Feroce Aletto fra le dense schiere Un r
dei perversi, le destinavano anche a gastigare gli uomini in vita con
tutti
i flagelli della celeste collera. Così le Furie e
letto si vegga Morfeo, Icelo e Fantaso, e gran quantità di sogni, che
tutti
questi sono suoi figliuoli. I sogni siano certe f
’Inferno siede sopra un trono di bronzo, sui gradini del quale stanno
tutti
i flagelli che affliggono l’umanità. Ha in capo u
il Tradimento, vera immagine della corte di un tiranno ; e in mezzo a
tutti
sorge la Morte agitando la sanguigna falce nella
tero a Plutone il nome d’Agesilaos, per significare ch’egli trae a sè
tutti
i popoli. I Latini lo soprannominarono Februas, d
e, ballavano per le vie, e recavano attorno altrettanti piccoli scudi
tutti
compagni, chiamati ancilia, uno dei quali (mescol
ella sua lancia faceva spuntare un ulivo, simbolo della pace ; laonde
tutti
giudicarono a favore della Dea della sapienza, e
e nutrirono sentimenti così magnanimi, da meritare la venerazione di
tutti
gli uomini. Da ciò venner loro i diversi nomi di
decenza pericolante tra la gioia dei biechieri. Ma coloro che più di
tutti
le venerarono furono i poeti, i quali usavano d’i
riputazione. Costui era principalmente satirico, e criticava tutto e
tutti
con l’accrbità del sarcasmo ; non soleva risparmi
Alla fine le sue continue ed insipide baje lo resero insopportabile a
tutti
, e fu espulso dal cielo. 284. È rappresentato col
da scagliato sasso, E quanti raggio fervido, O acuto gel percosse, Ei
tutti
dal moltiplice Sciogliea crudo malor, E lunge ogn
e di concimare la terra. Fauna dopo la morte del marito si segregò da
tutti
, e morì senza aver più parlato ad alcun uomo. I L
ani, appartenente ai figliuoli di Silvano, è attribuito comunemente a
tutti
gli Dei campestri, ed è vocabolo generale per ind
reti e i morbi e i sonni E gli amor ne curava e i maritaggi, Securo a
tutti
procacciando il seggio, E salubri ruscelli ed aur
omeri, le chiome sparse per il collo, le vesti succinte nei fianchi,
tutti
i lor gesti atteggiati di grazia, e gli occhi d’a
Tra cui confuse de’Tritoni a nuoto Van le torme proterve. In mezzo a
tutti
Dell’onde il re da’gorghi imi commoto Sporge il c
la ispirazione generatrice delle sue azioni ; e di più riconoscevano
tutti
un genio buono che gl’ induceva al bene, ed uno g
dre di tutte le invenzioni umane, dice Mario Pagano. Al caso debbonsi
tutti
i ritrovamenti più utili alla vita. L’uomo vede e
la destra un timone, o il corno dell’ abbondanza, perchè donatrice di
tutti
i beni e protettrice del commercio e delle arti ;
nghe ritorte e piombo strutto che uniscono e legano indissolubilmente
tutti
gli oggetti ; e portava lunghi cunei di ferro att
ro lontani dall’ insolenza e dall’orgoglio ; quindi era il terrore di
tutti
coloro che abusavano dei favori della fortuna e d
E qui si fa a nominare una lunga lista d’uomini e donne illustri di
tutti
i tempi e di tutte le nazioni. 341. Ma Virgilio s
rla ; e si interpretava che fossero la Doppiezza e le Insidie. Dopo a
tutti
venia il Pentimento colmo di dolore, rinvolto in
e, fermo che non crolla Giammai la cima per soffiar de’venti. E così
tutti
le avessero sempre scolpite nel cuore ! L’ami
rapitore e i suoi compagni diventarono pietre. L’eroe, vittorioso di
tutti
i nemici, consacrò a Minerva (262) la testa di Me
ca Che a guisa di scorpion la punta armava. Ercole uccise Gerione e
tutti
i suoi sgherri, e gli tolse i bovi. 380. Augia, r
gigante Anteo, figlio di Nettuno (185) e della Terra (25), molestava
tutti
i viaggiatori che attraversavano le sabbie della
92. Giunone (85) sempre più indispettita in veder Ercole trionfare di
tutti
i nemici, ed uscir vittorioso dai rischi maggiori
un altro flagello dell’ Attica. Dotato di grandissima forza, sfidava
tutti
alla lotta, ancora che non volessero combattere,
ir sacrifizj in ringraziamento del buon esito della sua impresa. Così
tutti
gli anni vi andavano i messaggieri coronati con f
stri con volto e torace d’ uomo e corpo di cavallo. Il più celebre di
tutti
è Chirone, dotto non meno in medicina che in astr
ò il giovine valoroso alle più difficili imprese ; ma egli trionfò di
tutti
i pericoli, e con un pugno di soldati debellò i S
lui, lo scacciarono da Tebe ; ed egli povero, sfuggito con orrore da
tutti
, e cieco, non ebbe altro sostegno, altra guida ch
eta vittoria ; gli Argivi furon respinti, e, ad eccezione di Adrasto,
tutti
gli altri capitani, insieme coi due fratelli, cau
a porta del tempio di Minerva (262). Ma la notte seguente, mentre che
tutti
erano in preda all’ebrezza od al sonno, i soldati
tanto reo tempo si volse » essendogli stata involata da Paride (597),
tutti
i principi greci presero le armi per vendicar que
cro ; e il costume di quel paese voleva che fossero immolati alla Dea
tutti
gli stranieri che vi approdavano. Allora fu vista
ua sorella lo riconobbe, e trovò modo di sottrarlo alla morte. Allora
tutti
e tre fuggirono trafugando la statua. di Diana, e
la d’Itaca nel mare Ionio. Ulisse, il figlio di Laerte, io sono, Per
tutti
accorgimenti al mondo in pregio, E già nolo per f
), e il più possente fra loro, lo rinchiuse nella propria caverna con
tutti
i suoi compagni per farne lauto pasto. 573. Uliss
re dei caproni di Polifemo, e fatto anch’ esso altrettanto, sbucarono
tutti
dalla caverna, passando fra le gambe del gigante
dei Lestrigoni, ferocissimi popoli, dai quali poco mancò non fossero
tutti
divorati.101 575. Ulisse ebbe a veder perire und
a vista al figliuol suo Polifemo. Allora vide sfasciarsi e perire con
tutti
i compagni la sua ultima nave, ed egli solo trovò
esie col racconto delle sue avventure, e svegliò tenerezza e stima in
tutti
quelli che lo ascoltarono. La nave era pronta, ed
olti anelli messi in fila. 581. Ulisse applaudì a questa proposta ; e
tutti
i pretendenti si provarono ma invano a tender l’
ò quasi mentecatta ed errante fra i sepolcri de’suoi figliuoli periti
tutti
sotto i suoi occhi. Presala seco, la menò alla co
arj scontri co’più formidabili eroi dell’assedio, respinse i Greci da
tutti
i luoghi ove s’erano afforzati, e approfittandosi
tutto costo Fuori volea gittarsi. S’avvolgea Il misero nel fango, e
tutti
a nome Chiamandoli e pregando : Ah ! vi scostate,
la mia, tanti uccidendo Giovinetti miei figli : nè mi dolgo Si di lor
tutti
, oimèl quanto d’un solo, Quanto d’Ettor, di cui t
tanti e valorosi Figli fui padre, ahi ! più nol sono, e parmi Già di
tutti
esser privo… …………Mi restava Ettorre, L’unico Etto
estava Ettorre, L’unico Ettorre, che de’suoi fratelli E di Troja e di
tutti
era il sostegno : E questo pure per le patrie mur
e nembi e turbi Cosi rabbiosi, che sommersi in parte, E dispersi n’ha
tutti
……….. (Virgilio, Eneide. Lib. I. Traduz. del Caro
ie di semplici mortali si trovarono villanamente negato l’alloggio di
tutti
i più ricchi possidenti d’un villaggio, e solamen
onte, dove rivoltisi a guardare in giù, videro il borgo ed i contorni
tutti
inondati dall’acqua, meno la loro capanna che era
s’unirono a dar la caccia a quella belva tremenda. Meleagro, duce di
tutti
, ebbe la gloria d’uccidere il mostro ; e siccome
non a chi l’avesse vinta nel corso ; quindi minacciava di far perire
tutti
coloro che fossero rimasti vinti da lei. 641. Già
i senza offrire sacrificj. 670. Quelli della Grecia, i più celebri di
tutti
, erano di quattro specie : Olimpici, sacri a Giov
quali e gloria e vite ed onore collocavano interamente nella patria,
tutti
a quella devoti e tutti pieni di quella ; e gli a
d onore collocavano interamente nella patria, tutti a quella devoti e
tutti
pieni di quella ; e gli atleti, fintantochè l’ese
e ne pagarono il fio. Milone di Crotone nel Brutium (Abruzzi) superò
tutti
quelli del suo tempo. Era stato visto mettersi su
o volea ricevere. Arrivato che fu al luogo ove sedevano gli Spartani,
tutti
i giovinetti si rizzarono, e molti uomini fatti g
in su gli occhi così disse : Oh Dio ! come sono i costumi corrotti !
tutti
i Greci conoscono il bene, e solo vi si appiglian
amavano, e venuto che era lo scacciavano. Passato ch’e’ fu dinanzi a
tutti
gli altri, viene avanti a’ seggi dei Lacedemoni,
anzi a tutti gli altri, viene avanti a’ seggi dei Lacedemoni, i quali
tutti
rizzandosi in piè gli offeriscono luogo fraessi.
imento ; e, senza ritardo, al primo cenno della già imboccata tromba,
tutti
in un tempo si slanciarono, mostrando, e nell’imp
a disposizione, quando colui che correva al destro lato di quello che
tutti
superava nel mezzo, fatto repentino impeto, trasc
che a corsa, a salti maravigliosi, e riapparve ben presto innanzi di
tutti
, siccome da prima, a sè di nuovo rivolgendo lo st
nte, scotendo dai capelli la polvere, e tergendo il sudore. Gli altri
tutti
deviaron fuori dello stadio, come già inutile fat
ggetto spaventati i biondi destrieri, cadde uno di loro ; e gli altri
tutti
, da lui repentinamente trattenuti, furono stesi s
i affanno per acquistare la gloria. » Gli altri tacitamente deviarono
tutti
, nascondendosi per vergogna ; ed i due caduti fur
, che mescolando i gigli alle rose. Erano sospesi gli animi ; ma però
tutti
concordi nella propensione, perchè vinti dalla be
el pedestre corso, Entrò splendido in lizza e maestoso, Maraviglia di
tutti
; e dell’arringo Tosto adeguando alla sembianza i
ordine di quelle Postati i cocchi, a uno squillar di tromba Sbucaron
tutti
, ai cavalli gridando, E squassando le briglie. Em
o al destro Corsier la briglia, e rattenendo il manco. E già incolumi
tutti
, aveano il sesto Altri, e il settimo giro altri c
o oggetto di circoscriver la zona celeste, dentro la quale s’aggirano
tutti
i pianeti. I nomi delle dodici costellazioni zodi
tterranea notte, Perchè gli occhi dell’ uom cercan morendo Il sole, e
tutti
l’ultimo sospiro Mandano i petti alla fuggente lu
Patroclo, benchè morto in gnerra e fuor della patria, ebbe nel campo
tutti
gli onori funebri, ed inclusive i giuochi coi qua
loro parlò : Supremo Atride, E voi primati degli Achei, spegnete Voi
tutti
or meco con purpureo vino Di tutto il rogo in pri
ne speri Degna del suo valor mercede e palma. E voi datevi assenso, e
tutti
insieme V’inghirlandate ; e ciò dicendo, il prim
uri ; Poscia il fanciullo Julo ; e dietro a loro D’ogni età gli altri
tutti
. Enea disceso Dal parlamento, in mezzo a quante i
anti altari. Altri di lor le vittime immolaro, Altri cibo ne fero ; e
tutti
insieme Su ’l verde prato a convivar si diero. (
lo di felice oliva Spruzzando di chiar’onda i suoi compagni, Li purgò
tutti
, e ’l vale ultimo disse. Oltre a ciò fece Enea p
se piaciuto ai sacerdoti di dargli un successore. Allora tornavano in
tutti
la gioia e l’allegrezza come se Osiride fosse res
punito di morte. 709. Ma in questo culto degli animali non seguivano
tutti
lo stesso uso. Dove era adorato il coccodrillo e
o d’oro, splendido quanto mille soli, nel quale nacque Brama padre di
tutti
gli esseri. 718. Questo Dio dopo aver soggiornato
il nome di Padre delle battaglie, perchè adottava per suoi figliuoli
tutti
coloro che rimanevano uccisi combattendo ; e così
a chiamato per antonomasia il Dio dei Corvi ! 743. Genii. Fra questi,
tutti
quasi di sesso femminile, prima è Gna messaggera
o una mitra di carta dipinta. Un altro dei loro idoli era composto di
tutti
i semi della terra impastati col sangue di molti
ati ci toglie la cogniziene del vero oggetto di quelle cerimonie ; ma
tutti
gli autori cengetturano che mirassero ad inseguar
che mirassero ad inseguare agli uomini la sana morale, a distruggere
tutti
i vergognosi pregindizj che avvilisceno la moltit
riapettaron Delo. 28. « Il Cigno, dice Buffon, regna sulle acque con
tutti
i titoli che sono base di pacifico impero, la gra
sola moneta, e lacerimonia andava così. a fiuire con sodisfazione di
tutti
. 36. L’argomento del pœma trovasi cosi esposto n
andava dicendo di voler prendere Tebe anche a dispetto di Giove e di
tutti
gli altri Dei. Aveva per stemms nello scudo uu uo
u un giovine prode, amabile e bello, che seppe cattivarsi il cuore di
tutti
per la sua savia condotta e per la onoralezza dei
Introduzione 1. Quasi
tutti
i popoli della terra, negli albori della vita int
ono temendo di essere detronizzato da uno de’ suoi figli, li ingoiava
tutti
appena nati; già ave va ingoiato Estia, Demetra,
il monte Ossa al Pelio. Alla grande battaglia che seguì presero parte
tutti
gli Dei, aiutati anche da Eracle e da Dioniso. I
o parte in terra, in mare e nell’ inferno. A parlare ordinatamente di
tutti
questi Dei, li divideremo in tre ordini, gli Dei
ultimo nato nella sua divina famiglia, ha però l’ autorità suprema su
tutti
gli Dei e n’ è il capo riconosciuto. In lui risie
. Figlio di Crono e di Rea, egli fu bambino, e debole, impotente come
tutti
i bambini degli uomini. A stento sottratto da Rea
ontinentale sia in Creta e in altre isole. Ma il luogo più celebre di
tutti
pel culto di Zeus divenne la città di Olimpia in
fate questa prova: appeso giù dal cielo un canapo d’ oro, attaccatevi
tutti
a quello quanti siete, Dei e Dee; voi non riuscir
inni speciali composero Terpandro, Alcmano, Simonide, Pindaro. Più di
tutti
celebrò le lodi del Dio ottimo e sapientissimo il
plicemente la protettrice delle matrone romane, cui essa assisteva in
tutti
gli atti della vita. Anzi ciascuna donna di Roma
na dea pacifica, protettrice delle arti e delle scienze, come pure di
tutti
i lavori femminili. Una Minerva guerriera non fu
agli Idi. La più solenne era la festa del Marzo a cui prendevan parte
tutti
quelli che esercitavano professioni liberali, ora
e, gareggiarono gli artisti greci nel rappresentare la Dea, ma furono
tutti
superati da Fidia, il quale non solo curo l’ orna
di S. Maria sopra Minerva a Roma e conservata nel Museo Vaticano. In
tutti
questi monumenti la figura di Atena appar contras
addormenta sullo scettro di Zeus, Ares lascia in disparte le lancie e
tutti
gli Dei sentono molcersi il cuore. Dei poeti lati
morensis; un altro sul monte Algido presso Tuscolo; ma più celebre di
tutti
fu il tempio eretto da Servio Tullio sul Monte Av
d invisibili accalappiò l’ imprudente coppia, onde n’ ebbero sollazzo
tutti
gli Dei e le Dee chiamati da Efesto a contemplare
zione dei metalli e ammaestratine gli uomini; lo si faceva patrono di
tutti
gli artisti ed operai che per l’ opera loro hanno
icordandolo infine come psicopompo, e regolatore dei sogni, gradito a
tutti
gli Dei sia del cielo sia dell’ inferno. La rappr
eva su tutta quanta la natura. La bellissima fra le Dee esercitava su
tutti
gli esseri, divini ed umani un fascino irresistib
so il focolare della casa eran le statue degli Dei, ivi il ritrovo di
tutti
i membri della famiglia, ivi, per dir così, il te
a famiglia; era la sua protettrice, ed aveva parte importantissima in
tutti
i sacrifizi e in tutte le cerimonie religiose che
antenevano sempre un cotal legame colla madre patria. Infine, siccome
tutti
gli Stati greci sentivano di essere fratelli e no
finisse con una libazione ad Estia; sicchè essa aveva la sua parte in
tutti
i banchetti festivi e in tutte le cerimonie relig
perto, e claudere, chiudere). Sulla terra era specialmente signore di
tutti
i passaggi, delle porte grandi e piccole (da Ianu
gni atto si iniziava pregando lui che come Ianus Agonius presiedeva a
tutti
i lavori degli uomini. Anche per la procreazione
el primo e nel secondo delle Metamorfosi, va certamente segnalato tra
tutti
gli altri per ricchezza di particolari, vivacità
do aquosus Eurus ( Orazio Epod. 16, 54). Secondo una nota leggenda,
tutti
questi venti abitavano tutti riuniti nella Tracia
pod. 16, 54). Secondo una nota leggenda, tutti questi venti abitavano
tutti
riuniti nella Tracia, ovvero si credevano racchiu
oni; fanno essere a loro tempo i flori e i frutti, in genere regolano
tutti
gli esseri portandoli a compimento nel tempo adat
solevano sacrificare a lui prima della battaglia, perche ispirasse a
tutti
la concordia e l’ affetto reciproco. 2. Con Eros
ribile di argomenti e di motivi. Specialmente i poeti lirici, e sovra
tutti
i poeti d’ amore, come Saffo e Anacreonte, innegg
ovanetto, che tiranneggiava Dei ed uomini, e compiacevasi a stuzzicar
tutti
gli esseri in mille guise, come appare specialmen
idò al centauro Chirone che lo allevo sul Pelio e gli insegnò a sanar
tutti
i mali. Asclepio divenne così benefattore dell’ u
gieia), la dea dell’ igiene, poi Iaso, Panacea, Egle (Aegle), Acheso,
tutti
nomi che alludono ai medicamenti e all’ arte salu
credeva che fosse l’ origine delle cose. L’ Oceano era detto padre di
tutti
i fiumi e di tutte le sorgenti della terra; in al
rgenti della terra; in altri termini, si credeva che i fiumi avessero
tutti
origine dal gran mare da cui gli antichi immagina
bbero celebrità maggiore e un culto esteso a molte località; primo di
tutti
l’ Acheloo, il più grande dei fiumi greci, detto
el quale si celebra va una festa il 13 ottobre, detta Fontanalia. Tra
tutti
i fiumi era naturalmente veneratissimo il Tevere,
gliuole abitava nel fondo del mare in una scintillante spelonca. Come
tutti
gli Dei delle acque, aveva Nereo il dono di predi
hi su di esso si avventura. Forchi (Phorkys) era il signore e capo di
tutti
i mostri marini, che eran detti il suo esercito,
cui Eracle ebbe a sostenere aspro combattimiento, e d’ altri ancora;
tutti
miti che sono un riflesso della natura tempestosa
i disegnò meglio nella mente dei Greci la figura di Gea come madre di
tutti
gli esseri, non mai stanca di produrre nuovi most
adirata Dea. Giacchè quando era apparecchiato il banchetto nuziale e
tutti
i convitati erano insieme adunati, essa penetrò t
i i convitati erano insieme adunati, essa penetrò tra loro, li riempi
tutti
di timor panico e di alienazione. Atti fuggi sul
; era quindi una deità benefica per gli uomini, e a lei si riferivano
tutti
i benefici dell’ agiatezza, della coltura, dell’
tutto ciò un ricordo e un simbolo dello scempio che l’ inverno fa di
tutti
i prodotti onde la terra si ammanta. Invece di pr
esero un grau piacere, specialmente Bacco. Dal qual fatto, di essersi
tutti
gli Dei rallegrati di Pane, derivavano gli antich
i da un così grande terrore da non osar più continuare la pugna. Come
tutti
i genii dei boschi, anche Pane aveva il dono dell
arrava che l’ agreste ninfa da molti era stata ricercata d’ amore, ma
tutti
aveva da sè respinto. Vertunno che n’ era innamor
ove giorni e nove notti senza prender cibo, senza prender riposo, per
tutti
i paesi della terra, invan cercando con sempre cr
prese a girare il mondo sopra un carro tirato da draghi insegnando a
tutti
l’ agricoltura e il culto di Demetra; e col diffo
migliore assetto della società, e più civili ordinamenti. Non però da
tutti
tu accolto benignamente; trovò le sue opposizioni
i (mystae) si passava al grado di epopti o spettatori, e più in su di
tutti
era il ierofante o sacerdote supremo. Si promette
no inaugurate con una solenne processione alla quale prendevano parte
tutti
vestiti di bianco. In Agosto poi le matrone roman
rchè odiosa è quasi sempre la morte, era detto Ades il più odiato fra
tutti
gli Dei. — Ma oltre questo aspetto truce e terrib
ell’ inlerno se ne trovano parecchie nell’ opere letterarie. È noto a
tutti
l’ 11o libro dell’ Odissea dove si descrive l’ an
sodio del decimoquarto dell’ Iliade, ove Era prega il Sonno, quel che
tutti
doma, uomini e Dei, a infondere profondo sopore n
gliono essere gli uomini. E non già che si annoverassero tra gli Eroi
tutti
i primi uomini, ma solo i più forti delle età pre
le Ore e le Cariti l’ adornarono di flori e abiti leggiadri; così da
tutti
donata fu chiamata Pandora. Zeus però le consegnò
a Pandora. Zeus però le consegnò una scatola chiusa dove si trovavano
tutti
i mali; e la fè da Ermes accompagnare per donaria
ttrattive della donna e l’ accolse e la fè sua sposa. Da quel momento
tutti
i mali piombarono sulla misera umanità, giacchè l
he non meno che nella tradizione mosaica la prima donna fu cagione di
tutti
i mali che afflissero l’ umanità, e primo di tutt
onna fu cagione di tutti i mali che afflissero l’ umanità, e primo di
tutti
della morte. La storia dei primi uomini è narrata
a felicità, godendo dei frutti che la terra spontaneamente produceva;
tutti
i beni senza miscela di mali; non si sapeva che f
intenzione che Zeus aveva di sterminare con una generale inondazione
tutti
i viventi, Deucalione si costruì un’ arca ed ivi
arte, custode della fonte, sbucò fuori dall’ antro ov’ era nascosto e
tutti
li uccise. Poco dopo Cadmo, insospettito, andò eg
rdarono a scendere alla vendetta. I figli di Anfione e Niobe perirono
tutti
a uno a uno colpiti dalle freccie di Apollo e Dia
igli di lei, e l’ espressione del suo immenso dolore? Quando eran già
tutti
morti, salvo l’ ultima figliuola, la madre, narra
lui, ma il divino eroe se la cavò anche allora uccidendo a uno a uno
tutti
i suoi assalitori. Finalmente Jobate preso d’ amm
liberasse dal vigile e oculato custode. Ermes riuscì ad addormentare
tutti
gli occhi di Argo, e netta gli recise la testa da
anae e con lei genero Perseo, che Omero dice il più ragguardevole fra
tutti
gli uomini. Quando Acrisio venne a saper questo,
e. Ma vennero in suo soccorso Ermes e Atena, solite guide ed aiuto di
tutti
gli eroi. Da loro venne informato di quel ch’ era
tano Alcmane, autore di un inno che era molto cantato a Sparta, sopra
tutti
Simonide di Ceo il quale serbava gratitudine ai D
’ un tratto sprofonda il pavimento di questa, traendo a morte Scopa e
tutti
quelli che con lui si trovavano. E siccome que’ g
si trovavano. E siccome que’ giovani non furon più visti alla porta,
tutti
capirono che eran essi i Dioscuri, comparsi solo
fatto che gli attribuivano tre figliuole, Erse, Aglauros e Pandrosos,
tutti
nomi che significano rugiada; alla quale nella st
rocruste 50. Anche costui ebbe da Teseo la meritata morte. — Superati
tutti
questi pericoli, Teseo potè finalmente giungere i
varie regioni dell’ Attica, e istituì la festa delle Panatenee a cui
tutti
gli Attici prendevano parte. — Delle altre impres
È una biografia regolare, come si trattasse d’ una figura storica in
tutti
i suoi particolari, scrisse in più tardi tempi Pl
il più forte dei Persidi, il quale sarebbe stato signore e sovrano di
tutti
i discendenti, Era, come dea dei parti, ricorse a
ebben vile ed imbelle, dovettero rimaner soggetti pel decreto di Zeus
tutti
i Persidi, ed anche Eracle tanto più forte di lui
rrostite, ed avendo per bere aperto il vaso del vino che era comune a
tutti
i Centauri, questi gli si avventarono contro; ma
ninfe di ponente), figlie della notte e del drago Ladone, nato, come
tutti
i mostri simili, da Tifone e da Echidna. Eracle d
omedonte. La città fu presa e Laomedonte cadde per mano d’ Eracle con
tutti
i suoi figli, ac eccezione di uno, Podarce. Eracl
l’ uccisione di Gerione ecc. con singolare vivacità di colori. Più di
tutti
va menzionato qui Paniasi d’ Alicarnasso, del 5º
o corto e toroso su un corpo da gigante, tutto carne e muscoli. Sopra
tutti
gli altri ottenne celebrità per rappresentazioni
no; ma poi si crebbe via via il numero degli Argonauti, annoverandovi
tutti
gli eroi della generazione immediatamente anterio
, e d’ allora in poi le Simplegadi stettero ferme; era ormai aperto a
tutti
il varco all’ Eusino. Allora costeggiando la riva
n tratto di terreno seminando nei solchi denti di drago e combattesse
tutti
gli uomini armati che ne sarebbero nati, Medea ch
il fuoco dei tori e a dargli più che umana forza. Così Giasone superò
tutti
gli ostacoli, e quando dai denti di drago seminat
o di dar luogo; ne nasce una contesa, nella quale Edipo uccide Laio e
tutti
quei del seguito. Così era avverata la prima part
Eracle, la famiglia già prospera di Neleo ebbe la peggio, e morirono
tutti
i figli salvo Nestore. Questi a poco a poco vinti
po, avendo Paride, che era bellissimo ed aitante della persona, vinto
tutti
i suoi fratelli in certe gare istituite da Priamo
uove e poeta, creduto reo di intelligenze con Priamo e di tradimento;
tutti
maneggi di Ulisse che volle vendicarsi di lui per
iglio di Ettore che fu buttato giù dalle mura. Colei che era causa di
tutti
questi guai, Elena, fu trovata in casa di Deifobo
di Oreste, lo riconobbe, ed allora lo aiutò nel ratto della statua e
tutti
insieme fuggirono scampando all’ inseguimento del
e’ un dono assai prezioso, cioè gli die’ un otre con racchiusi dentro
tutti
i venti violenti; custodendo quest’ otre egli sar
cera; egli stesso si fe’ legare all’ albero maestro e così sfuggiron
tutti
al pericolo. Men liscia la passarono nello strett
mine di Zeus sconquassa la nave e la sprofonda nelle onde; annegarono
tutti
salvo Ulisse che afferrata una trave galleggiò sb
a; e dormiva in quel momento che i Feaci lo sbarcarono e deposero con
tutti
i suoi tesori sulla riva, n) Negli ultimi anni la
anelli di ferro. Ulisse comparve alla gara in abito di mendicante, e
tutti
i Proci invano essendosi provati a tendere quell’
olse poi i dardi contro i Proci, e coll’ aiuto di Telemaco e di Atena
tutti
li uccise. Fattosi infine riconoscere da Penelope
reci che divennero come il pascolo intellettuale delle loro anime; in
tutti
i secoli della vita greca vi attinsero letterati
hilo, Sofocle, Euripide a queste leggende riferentisi; basti dire che
tutti
i momenti di questa istoria furono sceneggiati, d
poeticamente la leggenda di Enea, ma poi si innalzò com’ aquila sovra
tutti
, poco al disotto di Omero stesso rimanendo, il gr
lirici, Orazio, Tibullo e Properzio; infine si dee tener presente che
tutti
i poeti tragici latini, da Livio Andronico a Sene
dalla parte dei Greci, Eleno e Cassandra dalla parte de’ Troiani. Di
tutti
costoro il più celebre fu Tiresia, sovrano nell’
a lui, secondo altri per aver egli rivelato i segreti della Dea. Come
tutti
i veggenti dell’ antichità intendeva il linguaggi
ertà dell’ingegno mio lo concede, porrò ogni mia cura per allontanare
tutti
gli ostacoli che s’incontrano in così lungo cammi
parti: con una di queste formò la terra, coli’ altra il cielo, uccise
tutti
i mostri ed ordinò l’universo. Avendo distrutti g
i il Drago custode del giardino delle Esperidi. Tati dall’Oceano ebbe
tutti
i fiumi, ed innumerabile stuolo di ninfe abitatri
gli gli avrebbe tolto l’impero del cielo, onde questo padre snaturato
tutti
gli divorava subito che Rea gli dava alla luce. M
di Esiodo stato soggetto a molti cangiamenti, come viene asserito da
tutti
i dotti. Ebbe ancora da Eurinome figlia dell’Ocea
li Del tuo cor, che scacciò dagl’ immortali L’ immenso danno, sappiam
tutti
, o figlio Di Saturno. È mercè tua se qui siamo Al
i, e guerra il core Più che innanzi chiedeva, e guerra a gara Moveano
tutti
, uomi e donne, i figli Di Saturno, i Titani, e qu
n la forza: Ben cento mani dall’immense spalle Minacciando sorgeano a
tutti
, e sopra II forte omero a ognun cinquanta teste T
ezio dice i templi del cielo; quindi fu comune questa denominazione a
tutti
i luoghi destinati al culto di qualche nume. Si d
e conquistate rammentassero agli uomini terrori, speranze, vittorie e
tutti
gli altri eventi della fortuna, le cui permutazio
il mirto a Venere, il frassino a Marte, ad Ercole il pioppo, e così a
tutti
gli altri Dei quegli alberi, dei quali cara era l
voi m’udite, Sole, Terra, o venerande Erinni Punitrici degli empj; a
tutti
io giuro Che ‘l pudor di Briseide e la beltade Mi
: l’araldo il teschio Spiccò, roteilo, e lo scagliò nel mare Carco di
tutti
sopra sé raccolti I tristi augurj e minacciati da
uzzavano di chiarissime acque i compagni con un ramo di ulivo, e così
tutti
piangendo gli dicevano l’ultimo addio. Funerali
Dodici Troi presso la bara: il fero Va coll’acciar di gola in gola, e
tutti
Sul feretro gli stende, indi mettendo Alto di tet
umero degli Dei, ebbero ancor essi altari, e più dei numi, non perchè
tutti
gli credessero ascritti al concilio dei celesti,
udesse la speranza della messe. I sacrifizj statuiti avevano luogo in
tutti
i mesi. Quelli di Giano, di Giunone, di Esculapio
l quale afferma che i popoli della Tauride immolavano ad una Venirine
tutti
gli stranieri che il nau fragìo gettava nella lor
lgo, I capitani, Ulisse stesso in core Sentia pietade involontaria, e
tutti
Piangean mirando dell’ettoreo figlio L’innocente
fortuna; e il fermo cor che morte Incontrar sembra, e desta in cor di
tutti
Maraviglia e pietade. È sul paterno Sepolcro Pirr
orte, e resi loro per tutta la vita felici. Degni di lode i Siri, che
tutti
i sacrifizj cruenti vietarono, conoscendo che col
il core per la stessa loro semplicità, giacché il sentimento rifiuta
tutti
gli ornamenti delle frasi. Udite la morte della p
asi disperasse dell’arte, Pausania, che dovrebbe essere nelle mani di
tutti
gli artisti, dice che presso gli Egineti vi era u
rassomiglianza, dedurre da queste generali conseguenze, e tessere di
tutti
i ritrovati false genealogie, nelle quali una sol
era la Venere Urania che Pausania vide in Atene. Erme (come noto è a
tutti
) chiamavansi le pietre quadrangolari con una test
ia questi simulacri erano sparsi, ed Alcibiade fé’ troncare il capo a
tutti
quelli che erano in Atene, a riserva di quello ch
gloriarono di aver data a Giove l’educaziono o la cuna, o perchè i re
tutti
ebbero presso gli antichi questo nome, sia che la
ll’aratro; i limiti non dividevano i campi, che volontarj producevano
tutti
i frutti. Veleno non avevano i serpenti, nè avidi
prese vincitore stancò la fama, ma non l’ire della matrigna? E noto a
tutti
che tanto figlio ebbe Giove da Alcmena, che ingan
e sia la figlia: Tutto quel ch’esse fan vuol fare anch’ ella, Dando a
tutti
di sé gran meraviglia: Toccar si lascia, e fugge,
cognomi dati al figlio di Saturno. Padre, Re, Ottimo, Massimo, fu da
tutti
chiamato, poiché nella religione pagana gli era a
, che col volo della fantasia, col fuoco delle immagini primeggia fra
tutti
i poeti. Fulminatore e Folgoratore fu appellato,
i concedano ogni felicità gli Dei: se altrimenti opero e penso, salvi
tutti
gli altri in onta delle patrie leggi, perisca io
anche chiamato Panonteo, perchè il nome di lui volava nelle bocche di
tutti
i mortali. Carco della sua altezza lo cognominò l
olieo, o custode delle città, Atene ingegnosa, Panellenio, o comune a
tutti
i Greci, fu cognominato, e famoso tempio gli edif
elo Con terra innesta, e l’universo attempra. Non un afi’etto sol, di
tutti
è un misto Quel ch’io sento per te: lievi faville
i. Un promontorio dell’ Italia le diede il nome di Lacinia, e santo a
tutti
i popoli era il suo tempio: e Fulvio Censore che
sso in qualche occasione allattato dalla dea. Non so per altro perchè
tutti
si siano apposti a credere in braccio della gelos
a della 2:reo’2’ia, ed aurea verga di tre foglie, potente ad eseguire
tutti
i consigli di Giove. Questi sono i principii dell
pastori, perchè primo diede 1’ esempio della rapina: tanto è vero che
tutti
gli incliti ladri sono santificati dalla forza e
figlia di Cadmo, e da Cleobula Mirtillo. Lungo sarebbe 1’ annoverarli
tutti
. Aggiungerò alcune delle maniere nelle quali fu M
ricovrossi presso Admeto, nella cui casa sofferse la mensa servile, e
tutti
i danni « Che l’arco dell’esilio pria saetta. »
e del canto: ai modi alterni Deh v’accingete, o giovinette. Apollo A
tutti
non appar, che cari solo Gli sono i buoni, e chi
madre delle bionde spighe. La Melissa che è a lei sacra, non reca Da
tutti
i fonti l’acque, e rivo sceglie Limpido e sacro,
uogo una città,fondata. Egli era figlio della ninfa Cleudora, e, come
tutti
gli eroi, passava per avere due padri, uno mortal
ù alcuna non abbia il loro nome. Dalle mani famose di Fidia sono nati
tutti
questi simulacri. « Presso del nominato cavallo s
permestra, figlia di lui, sola innocente. Accanto ad essa è Linceo, e
tutti
gli eroi discendenti da Ercole, e da Perseo d’Erc
elo Le braccia, invano supplicanti, e grida: Perdono, o Numi (ahi non
tutti
dovea Il misero pregar). Sentiva Apollo Pietà; ma
cia, sopra vi si stende, i baci Ultimi senza alcuno ordin dispensa Su
tutti
i figli. Le livide braccia Inalza al ciel dall’in
e morti Ancor ti vinco. — Con stridore orrendo L’arco scoccò: tremano
tutti
: audace E Niobe sola. In nere vesti avvolte Stava
ssere sì degnamente descritta che si possa figurare alla fantasia con
tutti
quei pregi, che si apprendono dall’ispezione ocul
lle divine sue ire; ma contro chi ha vibrato gli strali? non dubitano
tutti
di rispondere unanimemente contro Pitone. Ma perc
la sua idea e renderla visibile. Questa mirabile statua tanto supera
tutti
gli altri simulacri del dio, quanto l’Apollo di O
he mostrar suole allorché lo circondano le muse e lo accarezzano. Fra
tutti
i rimastici simulacri del padre degli Dei, nessun
potere. Ahimè non vince Un’erba amor: per me vane son l’arti Utili a
tutti
. — Più narrar volea. Ma fugge il nume e l’imperfe
capelli legati insieme dietro alla testa. Le donzelle li tiravano su
tutti
air intorno del capo, in cima al quale annodavang
ole che quello dei capelli biondi; verità di pratica, riconosciuta da
tutti
gli artisti. Un passo di Ateneo che contiene due
i delle antichità ercolanesi. » Per la vittoria navale di Azio Tacete
tutti
: nuovi versi io canto, Sacerdote alle Muse. Innan
tona madre di lui, e frequenti esempi di questo cognome si leggono in
tutti
i poeti. Spodio fu adorato in Tebe perchè sopra l
e. La terra uomini porta E selve o fere e ninfe, e degli aperti Campi
tutti
gli Dei. Là sopra il cielo Sei segni a destra, ed
role l’atterrito mondo. — Disse; e dal capo il genitor depose I raggi
tutti
. Colla mano impone Che gli si accosti, indi l’abb
come da Cornelio Tacito si rileva. Ecco le parole di lui. « Primi fra
tutti
vennero gli Efesii commemorando che, non come è c
no quando le linci ed i cervi non ferirò colle saette. Voglio inoltre
tutti
i monti: assegnami però qualunque città ti piacci
ani. Primo Melampo col latrato accenna Ai compagni la preda: accorron
tutti
Rapidi più del vento, Ileo feroce, E Lelape, e Te
ando che tu rechi qualche pingue pasto, e ridono senza fine sopra lui
tutti
gli Dei, e specialmente la stessa suocera Giunone
ascon i destrieri di Giove. Tu vai, diva, intanto nella casa paterna,
tutti
t’invitano nella loro sede: ma tu vuoi stare sedu
riguardi il tempio, che fu bruciato da Erostrato nella maniera che a
tutti
è ben nota: imperocché quello che esisteva a suo
rer libasse, e vino a Bacco, A Pallade l’umor biondo di olivo, Onde a
tutti
gli Dei giunse l’onore Ambizioso, che agli agrest
ona. Cede ogni ramo, l’abbattuta selva PJsuona, il grido si ripete, a
tutti
Nelle mani tremar vedesi i dardi. Egli ruina, ed
il primo Ai compagni, e gridò: L’ambito onore È d’Atalanta. Arrossir
tutti
; un grido Levossi, e con la voce il valor crebbe.
ngombra, Miran stupiti, e l’accostarsi appena Credon sicuro, e tinger
tutti
a gara Il vano ferro nell’irsuto tergo Della belv
è non altro che questo astro reputavasi, come dal consenso risulta di
tutti
i poeti. E favoleggiano che per Endimione pastore
ione si è lamentato Gronovio degli antiquarii, che invece di spiegare
tutti
que’ simboli coll’arcana teologia che questa dea
ffìgie ancora mentissero esser lei la nutrice di tutte le bestie e di
tutti
i viventi. — Tanto basta per poter riguardare la
ozzo corpo del simulacro è stato poi di varii emblemi arricchito, che
tutti
han relazione all’idea che si eran formata que’ p
. « Essendo tutto il simulacro della dea ornato di figure di animali,
tutti
prodotti da lei e nutricati, non è maraviglia se
simboli di questa immagine misteriosa, e conosciuto che abbiamo esser
tutti
emblemi della natura, altro non ci resta a notare
insigne ancora la dea. Mostrò alle fanciulle, secondo l’Inno omerico,
tutti
gli uffìcii che la solitudine rendono cara delle
acevano incontro mansuetamente dimenando la coda, e la dea gli riempi
tutti
d’amore, onde accoppiati dormirono nelle loro cav
Vener, giaci? Sorgi, infelice, in negra vesta, e batti Il petto, e a
tutti
di’ eh’ è morto Adone. Io piango Adone, e piangon
e fiori; E ogni cosa con lui tu gitta intanto, Poich’egli è morto, e
tutti
i fior morirò. Spargi il bel corpo con unguenti,
morirò. Spargi il bel corpo con unguenti, spargi; Peran gli unguenti
tutti
, poich’ Adone Perlo, balsamo tuo pregiato e caro.
: È forse possibile nei sanguinosi combattenti di salvare dalla morte
tutti
i figliuoli degl’Immortali? — Nel terminare quest
dolo con occhi pieni di collera: Incostante e perfido, gli disse, fra
tutti
gli Dei che abitano 1’ Olimpo tu mi sei il più od
il coraggio, il fuoco che a lui conviene, non trovasi certamente fra
tutti
i lavori degli antichi. Le due più belle figure d
distributrice di tutte le ricchezze, la madre di tutte le piante e di
tutti
gli animali; finalmente ella ebbe una folla di ep
buiti ad Orfeo, ha riuniti. In conseguenza i monumenti danno a Cerere
tutti
gli attributi relativi alle messi ed alla cultura
non poterono contenerla. E facile d’immaginare dopo questa tradizione
tutti
gli epiteti, dei quali il nome di Cerere è accomp
za di marito, e non ascolta Nome di padre Dall’abisso in torma Escono
tutti
dell’Averno i mostri. Contro il Tonante congiurat
s’introdusse col tempo, e nella più remota antichità Cerere non ebbe
tutti
questi attributi: le statue di lei non furono che
ra sul Laocoonte, di trovare nei monumenti delle arti le divinità con
tutti
gli attributi che loro danno i poeti; e d’altrond
iera in cui conviene lavorare figure colossali, restandone i dintorni
tutti
assai distinti ed osservabili ancor di lontano, e
uoli degli Ateniesi ancor fanciulli, nè gli Ateniesi solo, ma i Greci
tutti
. Demonace e Socrate l’omisero. Quanto vaglia l’au
parola vestibolo è derivata. Il tempio di Vesta in Roma era aperto a
tutti
nel giorno, ma non era permesso ad alcun uomo lo
il danno, nella cara tela Imprime baci, e con le mute fila Ragiona, e
tutti
del lavoro illustre Gristrumenti negletti al sen
cipio, dice Esiodo, era il Caos, quindi la larga Terra sede sicura di
tutti
gì’ immortali, i quali tengono i gioghi del nevos
rità ogni semenza. Le stagioni sono figurate nei quattro fanciullini,
tutti
rivolti verso la Terra; ed il primo di essi, che
allo dio sii antichi poeti, che finsero essere stati da lui spogliati
tutti
i numi delle loro armi. Esrli tolse il fulmine a
colle sue penne può disprezzare la servitù, il dolore, la miseria, e
tutti
gli altri mali che sono sulla terra perpetua ered
mò pure quiete dell’universo, e re degli uomini e degli Dei. In Omero
tutti
gli Dei cedono al Sonno: solo veglia Giove; con c
dora l’Apatia. Nel terzo la Verità. Sono popolate le strade di Sogni,
tutti
di figura diversa. Alcuni sono gracili, piccoli,
icità vestiti con pompa reale. Se qualche uomo entra in questa città,
tutti
gli si fanno incontro nel loro vario aspetto: gli
, E le note parole. Ei solo imita Gli uomini. Ma serpenti, augelli, e
tutti
I mostri Icelo imita. Arte diversa Fantaso illust
Febe, Teti, Saturno, Brente, Sterope, Arge, Cotto, Briareo e Già, che
tutti
Esiodo commemora nella sua opera sugli Dei, come
i figli della Terra e del Cielo, fu creduto dagli antichi genitore di
tutti
gli animali e di tutti gli Dei. Forse in questa o
el Cielo, fu creduto dagli antichi genitore di tutti gli animali e di
tutti
gli Dei. Forse in questa opinione influì l’essere
iera di portare la sopravvesta, che costantemente si osserva in quasi
tutti
i simulacri della Musa della Memoria eh’ è Polinn
iore del bassorilievo dove i personaggi, eccetto quello di Omero, son
tutti
allegorici piuttosto che mitologici e storici. È
ed è verisimile che la statua di tanto scultore servisse di modello a
tutti
gli altri simulacri esposti alla pubblica ad oraz
to che un figlio lo avrebbe cacciato dal trono, stabilì di uccidergli
tutti
. Incresceva al core di Rea tanta crudeltà, onde f
queste feste era di conservare la memoria del secol d’oro, nel quali
tutti
gli uomini erano eguali; perciò i padroni serviva
mi prevarrò nella presente Lezione. Egli riflette in primo luogo che
tutti
gli autori non annettevano a questo nome Fistessa
di Nauplia, fabbricate da Acrisie avo di Perseo. Eglino erano sette,
tutti
originari di Licia. Mostravansi ai tempi, di Stra
ccare questo altare e ridurlo insensibilmente in polvere, si riparava
tutti
gli anni nell’equinozio di primavera, che cadeva
iedi del nume è rappresentato in figura di un cane tricipite, come in
tutti
i monumenti ancora esistenti, quantunque assai va
almeno i vocaboli già consecrati nelle loro teogonie. D’allora in poi
tutti
i popoli seguirono l’esempio d’Alessandria, e il
o riguarda Achille, e Patroclo è in piedi al disopra di Achille: sono
tutti
senza barba, Agamennone eccettuato. Più alto è il
che ha naufragato dalla spuma che lo copre: Polignoto ha qui riuniti
tutti
i nemici di Ulisse. Pausania avrebbe dovuto nota
vi la Fame, una ch’ è freno al bene, L’altra stimolo al male. Orrendi
tutti
E spaventosi aspetti. Avvi il Disagio, La Povertà
al punto nel quale si nasce, e di tener la conocchia: Lachesi filava
tutti
gli avvenimenti della nostra vita; ed Atropo, la
ltre notizie più adattate all’opportunità del presente argomento. Non
tutti
opinarono che Proserpina fosse figliuola di Cerer
Numi infernali questa idea d’eguaglianza diedero gli antichi, perchè
tutti
noi nudi scendiamo nel sepolcro. Plutone per soll
ro da crederlo necessario fino nell’Inferno. Gli Ermioniensi solo fra
tutti
gli uomini si credevano esenti dal tributo per es
ti umane; cita l’Ombre al suo tribunale; esamina la loro vita; indaga
tutti
i loro delitti. Radamanto, cui la Mitologia asseg
a dove, suo figlio regnando, accade che dalla peste consunti perirono
tutti
gli abitanti. Eaco solo avanzò a tanta strage, ed
e immagini ne’medaglioni così ben si distinguono, che vi si ravvisano
tutti
quei simboli che gli antichi attribuiscono a ques
tal denominazione dagli autori, dalle medaglie, dalla combinazione di
tutti
i monumenti che ci rimangono. Più non chiederebbe
lla dominatrice del genere umano così spesso invocata, o maledetta da
tutti
, sarà l’argomento della presente Lezione, nella q
va infatti l’Istoria e l’esperienza dei secoli, che i primi re furono
tutti
soldati. Euripide fu tanto invaso dal potere dell
i, con il cornucopio, con un timone e un globo. Fortuna si chiamavano
tutti
i Genii delle città. La Fortuna, dice Winkelmann
piazza di San Marco non lungi dall’ antico Foro Trajano, ci presenta
tutti
quei simboli, dei quali la vetusta superstizione
di una filosofia che non hanno mai immaginata. Esiodo dà alle Parche
tutti
quegli ufnzii, di che i posteriori mitologi hanno
re alfine, E da l’interno seno Uscirò allor maravigliosi accenti, Che
tutti
erano intenti A torsi in mano di mia mente il fre
pensieri alto sostiene, E gli avvolge per entro il suo gran lume. Che
tutti
i tuoi splendori adombra e preme: E se ben non pr
rin le tue corone, Pur su l’alma i’ mi sento Per lei doni maggiori Di
tutti
i regni tuoi, Nè tu recarli, nè rapirli puoi, E c
i. « Non mi trattengo sull’alloro che le circonda i capelli, e perchè
tutti
sanno come convenga a queste Dee la pianta sacra
l’ubriachezza glielo impedisce come se avesse ai piedi catene. E fra
tutti
questi che sono per terra non ve n’è uno che sia
azioso gesto Mossa la mano, e taciturna in atto Un loquace silenzio a
tutti
accenno. « Dopo di ciò non sembrerà punto dubbio
re diverso: ridono smodatamente, e sono in grand’ allegrezza, e quasi
tutti
si somigliano. Perseo riceve cortesemente i loro
pensiero. « Il simbolo dei pugillari è stato attribuito a Calliope in
tutti
i bassirilievi più nobili delle Muse: li ha la se
i potete averlo rilevato da Omero, quando lo vedete il più giovane di
tutti
i Greci, e pensate a quel mezzo talento d’oro di
no a piangere Antiloco; con essi il re d’ Itaca, il figlio di Tideo e
tutti
gli altri parenti ed amici. Ulisse è ben facile a
e quello di Locri alla sua agile velocità. I soldati poi che gli sono
tutti
intorno piangono il giovinetto appoggiandosi coll
Egle la più giovine di tutte fu data in moglie a Vulcano. Consentono
tutti
gli scrittori nel farle compagne indivisibili di
oglio; il resto delle Gire, finché vi sia mare, starà immobile contro
tutti
gli urti dello Dio. — Mennone. — I soldati che
nerezza eh e in lui ha un così grato colore. Gli Dei nonostante sono
tutti
mesti e pensosi; l’Aurora che piange a calde lacr
er nutrice Trigone, forse per essere il cibo del grano più salubre di
tutti
; e per moglie Epione, che secondo altri gl’insegn
furono Podalirio, Macaone, laso, Panacea, e la Salute stessa, i quali
tutti
, secondo scrive lo scoliaste di Aristofane, son p
, Acesio da quei di Epidauro, e Evamerione in Titano: onde si legge a
tutti
e tre un iscrizione in Verona; e Aristide dedicò
una copia di quello descrittoci da Pausania, come il più illustre fra
tutti
i simulacri di Esculapio. Dice egli: — Il più cel
si feminili è la seconda. « Non occorre qui ricopiare dai mitologi nè
tutti
gli epiteti, nè tutte le lodi della chioma di Bac
to dove si fonda la contraria opinione, cioè il carattere feminile di
tutti
i contorni, e particolarmente la situazione, il r
iversi attributi, altre volte non ne han considerato che un solo. Non
tutti
, per « sempio, hanno esagerato, come il nostro, l
del Ciel nè dell’Averno: i primi La disprezzan, l’abbraccian: quindi
tutti
Trae seco, e scote colle cento bocche Le tremanti
onne: odono voce Della nota maggior: gli occhi soltanto Tien chiusi a
tutti
la paura, come Mirin squadre di furie, e sopra il
dice, si è inventata la lira: i di lei suoni armoniosi non dissipano
tutti
i dolori. Accusa Pandora di aver aperto il vaso f
e foreste, e si espone a ricevere dei teneri rimproveri da Bacco, che
tutti
i pericoli gli dimostra: lo avverte sopratutto di
le produzioni della terra. Il vino, egli dice, sarà un rimedio contro
tutti
i dolori. Ecco r origine poetica che Nonno dà a q
ata, che deve esser comandata da Bacco. Si legge il lungo cataloga di
tutti
quelli che si riuniscono sotto gli stendardi del
occupato a consolar Mete e tutta la casa di Stafilo. La notte invita
tutti
al sonno, ed Eupetale, o la bella foglia, nutrice
si presentano i primi per comandar le sue squadre. Entrano nella lega
tutti
gli abitanti delle rive dell’Indo; mandre di elef
terribili quelli di Enomao, ed impetuosi al corso. Spinti dal furore,
tutti
coperti di spuma e quanto cupamente neri, come so
rti di spuma e quanto cupamente neri, come sogliono essere di Arcadia
tutti
i cavalli. Quelli di Pelope al contrario sono tut
essere di Arcadia tutti i cavalli. Quelli di Pelope al contrario sono
tutti
bianchi. agili, obbedienti al freno, e nitriscono
r avere con arroganti parole ingiuriato Giove. Poiché dunque i duci e
tutti
gli altri perirono davanti alla città di Cadmo, g
a. Continuano le avventure di Bacco. Fauno, Aristeo ed Eaco più di
tutti
s’inoltrano contro gl’Indiani. Il poeta nel Canto
mbaso, uno dei più valenti guerrieri degl’Indiani, si distingue sopra
tutti
pel numero delle vittime ch’egli immola, e muore
a fuga e si nascondono nei boschi e nelle caverne. Eretteo, Aristeo e
tutti
i Ciclopi sono disfatti. Eaco solo combatte ancor
ce in una testa di capro: siccome sono fatti quei due grandi di marmo
tutti
rabescati duellerà o di vite nella Villa Borghese
Fauno del Museo dementino ha data Visconti. Nell’ altre Lezioni unirò
tutti
i monumenti Bacchici, onde io spero che raddoppie
tere che si trovano immagini di lavoro greco e di remota antichità di
tutti
i divisati generi di Baccanti: eppur sappiamo che
mostri: o pure perchè fossero creduti amici assai del vino come erano
tutti
gli animali, che gli sono stati dati dalle favole
egna che se non debbono avvicinarci l’epoca di un monumento che abbia
tutti
i segni dell’anteriorità, servono però a conferma
te danze, onde saltanti furono cognominati dai poeti, e più mobili di
tutti
gli animali, quasi da senno furon detti da un com
ni delle Ninfe dormenti: quindi cotanti simulacri di siffatte semidee
tutti
giacenti, e in atto di reclinar suU’ urne le addo
rrotto dal greco Pan, e quel di Sileno competeva, secondo Pausania, a
tutti
i Satiri, o Fauni, di età senile. Altri monumenti
ata già da Teseo, o che a forza e con naval certame gliela togliesse,
tutti
consentono Dell’attribuire a Bacco per sua sposa
no nè in bellezza de’ movimenti, nè in naturalezza di situazioni. Son
tutti
e cinque coronati la testa di pino, egualmente da
acarono con vittime e sacrificti, i voti del cuore umano furono quasi
tutti
rivolti al temuto nume di loro ; e propagandosi q
to ontologico — l’Ente crea l’esistente — e questa fu la filosofia di
tutti
i tempi fino a quando non andò per le cagioni, ch
specie particolari a ciascun suo genere simiglianti : come gli Egizii
tutti
i loro ritrovati utili necessari al genere umano,
ggieri, essere i miti un parlar vero espresso per via di allegorie, e
tutti
gl’intraprendimenti umani essere conceputi con mo
fra i quali non pochi in istato ancora di selvaggi tengono come Iddii
tutti
gli obbietti, che sembrano loro inintelligibili ;
famiglia furono deificati, si ebbero tempii, altari e sacrificii con
tutti
i loro errori. Vomini, esseri esistenti elevati a
corpicciuoli indivisibili. Mitografia civile — ed in questa riponeva
tutti
gl’ Iddii, che furono immaginafi da’principi e da
etterati, e ne compose un misto di teologia nominata civile. Questa a
tutti
compiacendo lasciava i filosofi nell’ambizione di
e, della Luna e di altri corpi celesti, fu l’obbietto delle favole di
tutti
i popoli eterodossi. 10. La favola è un intelligi
rola Apollo da Platone e da altri classici greci — interpetrazione di
tutti
i modi onde veniva rappresentato. 21. Varie attri
. S. Agostino v’intende non altro che la parola. 27. Nomi di Mercurio
tutti
allusivi alla parola. 28. Diversa interpetrazione
rso riportato da Tullio(2), tutto questo che cade giù dall’alto e che
tutti
chiamano Giove ». Ed Euripide dallo stesse luogo
elo, le terre, i mari, il lucido globo della Luna, ed i pianeti andar
tutti
interiormente alimentati da un anima, ed una ment
ngiarsi i proprii figli ; poichè il tempo insaziabile di anni consuma
tutti
quei che corrono. Si dice essere stato da Giove a
perio dello inferno, perchè solo la terra è una materia più oscura di
tutti
gli altri elementi(1). Perciò i greci lo chiamava
iono esser l’aere densissimo più vicino alla terra. Il più saggio tra
tutti
i romani, lo immenso Varrone, intende per Plutone
, onde fu creduto il Dio delle divinazioni ; chè il Sole pone in luce
tutti
gli aspetti delle cose ; o, come vuole un mitolog
ria. Portò il nome di nunzio, giacchè con il favellare si danno fuori
tutti
gli escogitati della mente » — E per questo egli
prendervi parte le mani, chiamandosi κυλλοι, cioè zoppi, ossia monchi
tutti
quei che mancano delle mani. 27. Co’miti dunque d
. Nelle classiche opere de’greci si possono spigolare molti suoi nomi
tutti
allusivi alla parola. E su le prime è detto Herme
vi gettava una pietra, e questo per utilità comune, chè torna utile a
tutti
che altri tolga le strade dagl’ingombri, ed affin
e, li abbia entrambi stretto nei vincoli, ed esposto a gli sguardi di
tutti
— con questo mito, poicchè come i contrasti e le
lcano i Ciclopi di alta corporatura, con un solo occhio nella fronte,
tutti
intenti a fabbricare i fulmini di Giove nelle fuc
ertà de’campi, e, renduta una tale Proserpina, surse l’allegrezza tra
tutti
, e così furono a lei instituiti giorni solenni. 3
ti il maschio e la femmina. Ed Euripide ne tragge etimologia ; poichè
tutti
coloro, che sono presi da Venere, addiventano, co
egnato a gli uomini cose sublimi, e che non sono alla intelligenza di
tutti
; e con altro nome Camene, che può interpetrarsi
o di Apollo, che per superiore bellezza meritassero l’approvazione di
tutti
. Operando gli scultori tutti e tre col portento d
e bellezza meritassero l’approvazione di tutti. Operando gli scultori
tutti
e tre col portento dell’arte, trassero da’loro sc
ca ed una allegoria, con cui si voleva esprimere i più preziosi beni,
tutti
i più puri piaceri, che l’uomo deve promettersi n
tta, sempre generante, anzi la potenza istessa di natura, che porge a
tutti
virtù e robustezza ; e non surse nella mente de’p
tutto superare, creatore di ogni cosa, prestantissimo ausiliatore di
tutti
, cultore delle inculte genti, apportatore di pace
rtale moderatore degli astri e delle stagioni, della forza e virtù di
tutti
gl’Iddii, del distruttore de’mostri della terra,
e Diomede delle loro crudeltà, uccidendo l’uno che soleva sacrificare
tutti
gli estranei, che giungevano nei suoi stati, e la
vandosi dopo la sconfitta di lui, Cadmo li fece, tranne alcuni pochi,
tutti
morire. « Egli, son queste le parole dello scritt
i poeti, che ad esse alludono sì di frequente. Nè men necessaria è a
tutti
gli studiosi delle belle arti, giacche le favole
so i Greci, ma assai più presso i Romani, che oltre ad avere adottali
tutti
gli Dei della Grecia, e molti pur dell’ Egitto, e
econdo Esiodo nella sua Teogonia o Generazione degli Dei, i primi fra
tutti
furono il Caos, Gea o la Terra, ed Amore. Dal Ca
Ponto o il Mare. Poi unita ad Urano partorì il fiume Oceano padre di
tutti
gli altri, indi Ceo, Orco, Iperione, Giapeto, Tea
. L’ Oceano congiunto a Teti generò il Pilo, l’ Alfeo, l’ Eridano con
tutti
gli altri’ fiumi, e le Naiadi Ninfe dei fonti e d
Urano o il Cielo, giusta il medesimo Esiodo, nascondeva sotterra
tutti
i figli, che Gea o la Terra gli partoriva, e loro
crudele di suo padre, prese il partito d’ inghiottire di mano in mano
tutti
i maschi, che gli nascevan da Rea. Questa di ciò
n solamente gli Dei, ma ancora le Dee, e per quello che dicono altri,
tutti
gl’ Iddii fuggirono spaventati in Egitto, e si na
l resto, correvano la città percotendo con flagelli di pelle di capra
tutti
quelli, che incontravano, a titolo di purgarli o
requentemente coll’ altro, ed Omero soglia assai spesso chiamarla con
tutti
e due Palla Minerva. Fabbricando Cecrope la citta
ibile, nella quale colse i due amanti, e gli espose alla derisione di
tutti
i Dei: di che Marte adirato cangiò Alettrione in
di Peleo, e di Tetide figlia dell’ Oceano alle quali furono invitati
tutti
gli Dei, eccetto la Discordia, avendo questa gett
frumento, di orzo di miglio, di semi di papavero, di ceci, e di lenti
tutti
questi grani, nel che fu aiutata dalle formiche;
Eto, Piroo, Eoo, e Flegone. In gran venerazione fu il sole presso di
tutti
i Gentili, e spezialmente presso gli Orientali. I
l vento andarono ripetendo le stesse parole, sicchè la cosa si fece a
tutti
palese. Una tenzone di altro genere ebbe Apollo c
raggio fatto alla madre, unitasi con Apollo, uccise a colpi di frecce
tutti
i figli e le figlie di Niobe, che a sì orrendo sp
scersi di frumento. Ebbe quindi gli epiteti mammosa e di alma, perchè
tutti
per certo modo essa aliatta ed alimenta.. Unita a
o di Delfo, venne loro incusso da Pane un improvviso terrore, per cui
tutti
diedero alla fuga, ond’ è poi venuto che il terro
isia aveva egli il culto primario. Era tenuto come il più lascivo fra
tutti
gli Dei. La ninfa Loto da lui fuggendo fu trasfor
a come un fiume, che unito a Teli figlia della Terra divenne padre di
tutti
i fiumi, e delle Ninfe de’ fonti e dei fiumi, det
i Polibio, altri di Foiba, ed altri di Nettuno, ma che di professione
tutti
dicono pescatore, veggendo, che i pesci da lui pr
ser privato del regno, ordinò alle figlie di uccidere la stessa notte
tutti
i loro mariti. Eseguiron esse l’ iniquo comandame
e a Minerva, a Suada, alle Grazie, alle Ore, a Mercurio di ornarla di
tutti
i doni, per cui fu detta Pandora, e la spedì ad E
ì ad Epimeteo fratello di Prometeo con un vaso, nel quale chiudevansi
tutti
i mali. Accolse Epimeteo lietamente Pandora contr
e gli venisse da Giove; ed avendo Pandora aperto il vaso: ne uscirono
tutti
i mali, che sulla, terra si sparsero, incontanent
cisi vari delle genti di Fineo, scoprendo il capo di Medusa petrificò
tutti
gli altri pur con Fineo medesimo. Tornato con And
erseo unitamente ad Andromeda, Cefeo e Cassiopea portato incielo, ove
tutti
e quattro fra le costellazioni vennero collocati.
offrendo per l’ ottenuta fecondità delle campagne solenni sacrificj a
tutti
gli Dei, dimenticò di offerirne a Diana, di che e
n mostruoso cignale. Per combatter questo mostro invitar si dovettero
tutti
gli Eroi più famosi, fra i quali Apollodoro annov
e nati di là sarebbono altrettanti uomini. Sursero questi di fatto, e
tutti
armati ma incominciarono tosto a distruggersi fra
Tideo dal numero degli assalitori, ad essi valorosamente opponendosi
tutti
gli uccise eccetto Meone, cui rimandò ad Eteocle
a sole donne: perocchè esse, onde vivere in lor balìa, uccisi avevano
tutti
gli uomini. La regina Issipile però la quale meno
rano queste mezze donne, e mezzo uccelli, che divorando e lordandogli
tutti
i cibi, ridotto avrebbon Fineo a perir di fame, s
liò Androgeo, dopochè nelle feste Panatanee era riuscito vincitore in
tutti
i giuochi, armossi egli contro di loro, e giunto
otessa di Diana, riconosciuto a sicuri indizi il fratello, si unirono
tutti
e tre ad uccider Toante, e seco portando il simul
nse non pure gli altri, ma Ettore stesso figlio di Priamo, ch’ era di
tutti
il più valente, e avendo Ettore, di ciò sdegnato
e fratelli Agamennone, e Menelao procurarono di trarre al lor partito
tutti
i principi della Grecia, de’ quali i primari furo
se; Cigno figliuol di Nettuno; e Pentesilea regina delle Amazoni. Non
tutti
però i principi Greci si prestarono a quella lega
di Achille, trasse prigioniera Andromaca vedova di Ettore. Gli altri
tutti
sparsi per le case e per le vie, uccidendo, preda
i che ivi erano ed egli aggrappatosi sotto al più grande, ne uscirono
tutti
nell’ atto che Polifemo, tolto lo smisurato macig
nne egli all’ isola Eolia, ossia a Lipari, dove Eolo gli diede chiusi
tutti
i venti in un otre eccetto Zefiro a lui propizio,
e a Giove, il quale alla loro partenza fulminando la nave li fè andar
tutti
sommersi. Ulisse rimase solo nella carena, che da
e da due pastori Eumeo e Filezio, e soprattutto da Pallade, sterminò
tutti
i Proci ch’ erano cento otto, non meno che i loro
giudizio ma Ercole fa che nell’ urna dei giudici i calcoli diventino
tutti
bianchi, e con ciò a lui favorevoli. Parte quindi
ove; non così se udivasi al contrario. Tutti i fenomeni straordinari,
tutti
i casi impensati, tutti ì modi volontari del cuor
al contrario. Tutti i fenomeni straordinari, tutti i casi impensati,
tutti
ì modi volontari del cuore, e degli occhi, delle
che sparsi erano in mille luoghi, e che avidamente si consultavano in
tutti
gli affari importanti. I più famosi tra questi er
n vago sì, ma immenso e fertile terreno ; esposto indifferentemente a
tutti
, e dove tutti credettero di scuoprirvi ciò che le
immenso e fertile terreno ; esposto indifferentemente a tutti, e dove
tutti
credettero di scuoprirvi ciò che le loro idee, o
ti, gli somministrò, fece sì, ch’ egli restituisse di nuovo alla luce
tutti
i figliuoli, che avea divorati(b). Titano ne venn
altresì un carro, tirato da dragoni alati(7), onde potesse indicare a
tutti
gli uomini la maniera di fare lo stesso(c). Tritt
lla pianta, detta fico, la quale era stata sino a quel tempo ignota a
tutti
gli uomini(f). La Dea inoltre volle, che i di lui
re di Sicione, e figlio di Perato, e veggendolo afflittissimo, perchè
tutti
i di lui figliuoli, appena nati, morivano, si off
L’iniziazione si faceva di notte, e ad essa non solo gli Ateniesi, ma
tutti
i Greci eziandio, anzi tutte le Nazioni concorrev
ssalo Erisittone, figlio di Triope. Costui, com’ era disprezzatore di
tutti
i Numi, così osò di tagliare anche un bosco a Cer
, senza però aver diminuito in modo alcuno l’interno suo martirio. Di
tutti
i suoi beninon gli restava che una figliuola, di
o ne numera trecento (a), Il famoso però, e quello, a cui le gesta di
tutti
gli altri si attribuiscono, è il figliuolo di Sat
li altri Numi ; ma queglino spaventati corsero precipitosamente quasi
tutti
a nascondersi in Egitto sotto la figura di varie
Ripigliarono ben presto gli altri Numi il loro coraggio, sterminarono
tutti
coloro, e patte ne precipitarono nell’ Inferno, p
sorgente fonesta di tutte le scelleraggini (d). Giove quindi seppellì
tutti
gli uomini in un abisso d’acque, nè lasciò in vit
a dignità s’instituì da Numa Pompilio (b), ed era la più distinta tra
tutti
i Flamini. Chi n’era fregiato, usava di una veste
re, e Re, perchè si considerava come il Sovrano degli altri Dei, e di
tutti
gli uomini (b). Gli si diede il nome di Statore,
i a quel simulacro, prima d’andarsene all’assedio di Troja, giurarono
tutti
di perire, piuttostochè abbandonare quell’impresa
sì piccola distanza tra loro, che bastava agitarne uno per dar moto a
tutti
, e produrne un lungo suono. I Sacerdoti poi, nasc
e, rendevano la spiegazione di sì confusa armonia ; e per tale motivo
tutti
quegli alberi erano tenuti per loquaci e fatidici
l predetto monte un tempio, che dovesse essere ad essi comune, e dove
tutti
gli alleati ogni anno avessero a radunarsi per sa
luogo le statue degli altri Nunti, e se ne attetrassero i tempj ; che
tutti
quegli Dei cedettero senza difficoltà il loro luo
a a Giove, appellato Panonfeo (h), o perchè egli ascoltava la voce di
tutti
, o perchè dalla voce di tutti era onorato (i). Gi
(h), o perchè egli ascoltava la voce di tutti, o perchè dalla voce di
tutti
era onorato (i). Giove in un tempio di Terracina,
gusto, innalzò un tempio, che fu denominato Panteon, ossia dedicato a
tutti
gli Dei, perchè ivi si trovavano anche le statue
esercitavasi verso ogni ordine di persone ; e le case erano aperte a
tutti
, sicchè tutti potevano servirsi di ogni cosa che
verso ogni ordine di persone ; e le case erano aperte a tutti, sicchè
tutti
potevano servirsi di ogni cosa che vi trovavano,
arlo anche Licaone, empio e crudele re d’Arcadia Costui faceva morire
tutti
gli stranicri, i quali giungevano ne’ di lui Stat
rmasse una donna, a cui si diede il nome di Pandora, ossia fornita di
tutti
i doni, perchè varie Divinità la ornarono poscia
ondotta a Prometeo, affinchè gli offrisse un vaso, il quale conteneva
tutti
i mali, che potevano affliggere l’uomo, e renderl
fratello. Questi, spinto da stolta curiosità, aprì il vaso fatale ; e
tutti
subito da di là si sparsero sulla terra i rinchiu
à quali venne imposto il nome di Bacco. Quegli però, di cui favellano
tutti
i Poeti Greci e Latini, e al quale le gesta di tu
di cui favellano tutti i Poeti Greci e Latini, e al quale le gesta di
tutti
gli altri si attribuiscono, è il figlio di Giove
che rappresentava uno de’ Sileni(9), assiso sopra un asino, eccitava
tutti
all’ allegrezza. Si portavano certi altari, forma
Si andava allora di notte con fiaccole accese al tempio di Bacco. In
tutti
i borghi della città si esponevano anfore piene d
re vasi vuoti allora si riponevano nella Cappella del Nume a vista di
tutti
. I Sacerdoti ne sigillavano le porte. Al nuovo dì
uando si celebrarono le nozze di Giunone con Giove, Mercurio v’invitò
tutti
gli Dei, tutti gli uomini, e perfino tutti gli an
arono le nozze di Giunone con Giove, Mercurio v’invitò tutti gli Dei,
tutti
gli uomini, e perfino tutti gli animali. La sola
n Giove, Mercurio v’invitò tutti gli Dei, tutti gli uomini, e perfino
tutti
gli animali. La sola Ninfa. Chelone, se ne rise d
fine la sua primiera avvenenza, e tanto divenne furiosa, che divorava
tutti
i fantiulli, che le si presentavano (h). Giove, d
ielo in abito di pastore, e al suono di rusticale sampogna addormentò
tutti
gli occhi d’ Argo. Mentre però erasi per eseguire
tia di tal fatta era di gran dolore all’ aimo di Preto. Usò questi di
tutti
i mezzi per uarirnele, e perfino promise una part
lle triste disavventure della famiglia di Pandareo, cangiò in uccelli
tutti
quelli, che la componevano (a) (12). Ferecide, ci
che i Sacerdoti del Dio Pane(15) al tempo de’ Lupercali(16) davano a
tutti
coloro, che incontravano per istrada (h) (17). So
re e di giuochi sì nel Circo che nel teatro, e di sacrifizj, fatti in
tutti
i tempj non solo a Plutone, ma a Giove altresì, e
j, fatti in tutti i tempj non solo a Plutone, ma a Giove altresì, e a
tutti
quasi gli altri Numi(b). Questo Nume fu molto ono
. Questo Autore soggiugne, che i Siracusani gliene offerivano di neri
tutti
gli anni sulla fontana di Ciane, per dove credeva
o. Plutone porta in capo un elmo ammirabile, perchè esso fa scorgere
tutti
gli oggetti, senzachè chi ne usa, sia dagli altri
dò le loro miniere, e le fece intieramente sparire(a). La custodia di
tutti
questi tesori fu affidata a Ione, figlio d’Apollo
empio ad Apollo sotto il nome di Sminteo ; e risguardarono come sacri
tutti
i topi di que’dintorni(d). Polemone poi, citato d
igenza, con cui esercitava il suo ministero, mandò de’topi a desolare
tutti
i di lui giardini. Orde, pastore di quello, lo av
altro motivo gli si diede questo nome. Alcuni ladri, dicesi, rubarono
tutti
i tesori del testè nominato tempio, e li nascoser
li dell’ orgogliosa madre si trovavano, e colle loro frecce li misero
tutti
a morte. Lo stesso fine incontrarono pure le di l
pure fece lo stesso. Il giudizio stette in favore d’Apollo. Piacque a
tutti
la sentenza. Il solo Mida, Monarca ricchissimo de
nto, andarono ripetendo le stesse parole del servo, e manifestarono a
tutti
l’accaduto(a). Certi Argivi avevano lasciato divo
o nel sacrificarle dei cervi, e le quali poi passarono appresso quasi
tutti
i popoli della Grecia (a). Lo Scoliaste di Stazio
o Neomenie vennero così dette, perchè si celebravano al principio di
tutti
i mesilunari. Gli Ateniesi allora offerivano do’
ioventa, e ne attaccò le corna alla porta del tempio, a differenza di
tutti
gli altri tempj di Diana, sulle porte de’ quali e
(c). Serse, il più fiero nemico de’ Greci, e il quale avea incenerito
tutti
i loro tempj, ebbe rispetto per questo (a). Final
lui nome. Non v’ acconsentirono, e le donne in vece si spogliarono di
tutti
i loro preziosi ornamenti, cosiochè questo second
osa ; ma finalmente fu data in matrimonio a Vulcano, il più brutto di
tutti
gli Dei(g). Venere fu particolarmente venerata in
questa Dea(e). Gli abitanti d’Erice, città della Sicilia, celebravano
tutti
gli anni l’Anagogia, ossia la Festa della partenz
te si faceva : Poliso loro suggerì, che durante il sonno trucidassero
tutti
i loro padri, e matiti. Così si fece ; e Poliso s
ne dell’Impero del mondo ebbe la signoria del mare, delle isole, e di
tutti
i luoghi circonvicini(c). Egli però, trovandosene
ostenuto da molte colonne, e si poteva dire uno de’ più magnifici tra
tutti
i sacri edifizj dell’antichità Pagana. Fidia lo a
i si celebravano le Feste, chiamate Pambiozie, perchè vi concorrevano
tutti
i Beozj(d). Venne chiamata Alalcomenia, perchè si
à oclebravano le Feste, chiamate Calciecie, nelle quali intervenivano
tutti
armati per sacrificare a Minerva(c). E’stata dett
e Mistiche Ceste(e). Le Panatence, ossia Feste di tutta Atene, perchè
tutti
gli Ateniesi doveano intervenirvi, si dividevano
rchè si celebravano da’soli Ateniesi ; Teseo poi le rendette comuni a
tutti
gli abitanti dell’Attica, e allora acquistarono i
ali alle calcagna(e). Marte. MArte secondo Esiodo (a) e quasi
tutti
i Poeti Greci era figlio di Giove e di Giunone. O
o a cagione della sua ferocia ; il cavallo, come il più bellicoso tra
tutti
gli animali ; la pica e l’avoltojo, perchè questi
enza tutte le cose, che alle sue disposizioni non solo gli uomini, ma
tutti
gli altri Dei doveano sottomettersi(d). Nel libro
o, ossia Re del Convito, perchè presiedeva alla mensa, eprescriveva a
tutti
gli altri la quantità di vino(d). Quello, a cui s
ivevano e interpretavano, si dicevano Profeti(f) Gli Oracoli pero non
tutti
si riputarono egualmente veridici, e solo i più a
ire(a). (4). L’uomo, sempre inquieto intorno all’avvenire, cercò in
tutti
i tempi di penetrarne i più profondi secreti. Fu
azione de’fulmini, si dicevano Fulguratori, ed erano i più stimati di
tutti
(a). Solevano parimenti gli Auguri porsi a sedere
primi abitatori di que’ dintorni soleano gettare nell’anzidetto fiume
tutti
i Greci ; ch’Ercole li persuase a cangiare sì bar
e al tempo stesso permanente la freschezza della sua gioventù. Quindi
tutti
sopra di lei si accumularono i danni del tempo ;
chè la Sfinge proponeva certi enigmi, ricevuti dalle Muse, e uccideva
tutti
coloro che non ne davano la giusta spiegazione(c)
le forze del corpo, o per correggere i costumi dell’ animo (f). Quasi
tutti
erano dedicati ad una o a più Divinità, e quindi
dal solo nome Pancrazio ; ma secondo altri con esso si abbracciavano
tutti
cinque i predetti esercizj (g) : to che appresso
ettacolo, in cui veniva rappresentata una selva piena delle frutta di
tutti
gli alberi (h). L’Arena poi si chiamò anche Cavea
d. (16). Le Feste Talisie secondo alcuni si celebravano in onore di
tutti
gli Dei (d). (a). Declausire Diction. Mythol.
ondo Minerva senza il mezzo di una donna, pregò il Cielo, la Terra, e
tutti
gli altri Dei di permettere, ch’ella pure da se s
impiade in tali Giuochi, quando per la terza volta fece pure fronte a
tutti
i suoi Avversarj, nè gli restava a vincerne che u
me lo seppero, lo punirono coll’esilio(d). Taurostene d’Egina atterrò
tutti
coloro, i quali seco lui lottavano, e un fantasma
vittoria agli Egineti(e). Teagene, della città di Taso, fu quello tra
tutti
gli Atleti, che abbia riportato più corone a’ Giu
si onorava con sacrifizj, e libazioni, gettate nel fuoco (a). Allora
tutti
potevano avvicinarsi alla stessa : lo che non era
f). Omero pretende ch’ella abbia sempre versato la predetta bevanda a
tutti
gli Dei (g) fuorchè a Giove, a cui secondo lo ste
le aveano di creta. Un Sacerdote tre volte aspergeva d’acqua lustrale
tutti
gli astanti per purificarli. Ognuno de’medesimi i
esercitavasi verso ogni ordine di persone ; e le case erano aperte a
tutti
, sicchè tutti potevano servirsi di ogni cosa che
verso ogni ordine di persone ; e le case erano aperte a tutti, sicchè
tutti
potevano servirsi di ogni cosa che vi trovavano,
empesta, insorta con gagliardissimo vento, e il fulmine, che incenerì
tutti
gli autori di quel delitto. (30). Tra’Cercopi so
i del Sole, senza rimanerne abbagliata (f) ; e di essere la regina di
tutti
gli altri volatili (g). (c). Nat. Com. Mythol.
’età, e di chiarezza di sangue. Era Piramo il più bello e gentile fra
tutti
i giovani, e Tisbe la più leggiadra e amabile di
itazione fece sì, che si accendessero di reciproco amore. Le brame di
tutti
due tendevano ad un onesto imeneo ; ma un forte o
ulle rive de’ frumi, alla ventura. Sì barbaro costume era adottato da
tutti
i Greci, eccettochè da’ Tebani, che lo risguardav
a dirozzare i suoi sudditi con leggi, che poscia servirono di nonna a
tutti
i Legislatori della Grecia. Per conciliare alle m
i. Gli sta dinanzi un’urna, detta fatale, perchè contiene la sorte di
tutti
i mortali ; ed egli di di là n’estrae senza figua
rivano nella Grecia, ma quegli non volle accettarlo. Lo stesso fecero
tutti
gli altri ; sicchè il tripode finalmente venne co
, che avea il sapore del vino(c). (34). Il Parnasso è il più alto di
tutti
i montì della Focide(d). Da prima chiamavasi Larn
tte. E perchè egli, trovandosi nell’ Inferno, avea cantato le lodi di
tutti
gli Dei fuorchè di Bacco, perciò questo Nume dest
ue gemelli, Orcio e Agrio. Costoro crebbero sì feroci, che divoravano
tutti
quelli, che incontravano. Mercurio per ordine di
s’innalzarono magnifici monumenti (b). (3). Orione non fu creduto da
tutti
figlio di Nettuno e di Brille, ma la di lui nasci
o in profondo sonno. Imene, assistito dalle sue concittadine, li mise
tutti
a morte, ritornò ad Atene, raccontò l’avvenuto, e
cui amava. Così si fece ; e tale matrimonio riuscì sì felice, che in
tutti
gli altri, poscia celebrati, si ricordò sempre il
naturali, ed ella li eccitò ad effettuare il suo progetto. Trovatisi
tutti
quattro in un luogo solitario, i figli di Teano s
(14). La madre di Tritone secondo Esiodo(f), Apollodoro(g), e quasi
tutti
i Mitologi fu Anfitrite. Acesandro poi, citato da
neo, figlio di Partaone, e re d’Etolia, celebrò una festa in onore di
tutti
gli Dei per ringraziarli dell’abbondante raccolta
tra gli Dei Comuni, tra quelli cioè che favorivano indifferentemente
tutti
i partiti, ed erano adorati da tutte le Nazioni (
ttà, fabbricata da Cecrope. La vendetta dovea consistero nel recidere
tutti
gli ulivi, giacchè questi erano sacri a quella De
a lui, risolvette di rintracciare di loro. Entro nel bosco, li trovò
tutti
distesi sul suolo, e vide il mostro, che ne lambi
avventò contro lo stesso, e lo privò di vita. A tale vista insorsero
tutti
gli altri ; e sì feroce zuffa tra loro si accese,
ente da Marte e da Venere. Per onorare quelle nozze scesero dal Cielo
tutti
gli Dei, e ricolmarono la sposa di doni. Da quel
(c). Ricornò poscia nell’isola di Serifo, e ne convertì pure in sassi
tutti
gli abitanti(d), e Poliderte stesso, il quale per
ole di Pelia. Elleno la accolsero cortesamente, e Medea raccontò loro
tutti
i servigi, che avea prestato a Giasone, e ne esag
sibile avec potuto un uomo solo esaguirle tutte, è quindi opinione di
tutti
gli Scrittori, che parecchi siena stati gli Eroi
’istoria poi della vita dì lui venne ornata co’ maravigliosi fatti di
tutti
gli altri(d). Il Sole per un giorno non illuminò
e il Cinghiale della selva d’Erimanto, il quale furiosamente desolava
tutti
que’ dintorni. L’Eroe lo inseguì, e sì stancò anc
Ninfa Melia, il quale gli diede a bere certo vino, che apparteneva a
tutti
i Centauri. Se ne sdegnarono queglino fortemente,
lino fortemente, e armati di grossi alberi e di non dissimili pietre,
tutti
si tecarono alla casa di Folo. Ercole stette ad a
di ripurgarle, e quel re gli promise in ricompensa la decima parte di
tutti
i suoi animali. Entro lo spazio d’un gior no eseg
o un toro d’un determinato peso ; e chi più avrebbe bevuto. Ercole in
tutti
questi esercizj vi, riuscì superiore. Leprea fina
). L’ Eroe poi saccheggiò a Neleo la sua città, e mise a morte lui, e
tutti
i figli(13), che avea avuto da Clori, figlia d’ A
icare la morte d’ Anteo, ma Ercole, destatosi dal sonno, li rinchiuse
tutti
nella pelle del Leone Nemeo, e li portò ad Eurist
io di Nettuno, e di Libia o Lisianassa, si dimostrò il più crudele di
tutti
i Principi Egiziani(a). Costui aveva fatto rapire
siride, il di lui figliuolo, Anfidamante, Calbe, suo araldo d’armi, e
tutti
gli altri ministri della di lui crudeltà(d). Term
invincibile nel Cesto, o, come altri vogliono, nella Lotta. Provocava
tutti
a quel giuoco, e ne uccideva i vinti. Osò di cime
, ove s’invaghi di lole, figlia d’Eurito, re d’Ecalia. Questi sfidava
tutti
nel tirare d’arco, e prometteva di dare in moglie
una misura di vino, ne facevano delle libazioni, e ne davano a bere a
tutti
gli astanti (c). Sparta celebrava ad onore d’Erco
se il sassetto nero nell’ urna ; e vuotatasi poi questa, si trovarono
tutti
cangiati in bianchi. Tale metamorfosi sottrasse M
dalla curiosità di vedere Ercole, erano accorsi al palagio reale ; ma
tutti
al vedere quella pelle si spaventarono, eccettuat
colla morte dello stesso Pallante, e de’figli di lui, i quali caddero
tutti
sotto i colpi di Teseo. La uccisione di costoro o
riformare le antiche leggi, e a stabilirne di nuove. Radunò in città
tutti
gli abitanti de’Borghi vicini, i quali sino a que
otta, cinta di piante, furono invitati i Centauri, moltissimi Eroi, e
tutti
gli Dei, eccettuato Marte. Questi in vendetta d’e
orribile contrasto tra’Lapiti e i Centauri. Eurito, il più feroce di
tutti
i Centauri, riscaldato soverchiamente dal vino, m
mezzo della città gli alzò un tempio, che divenne asilo a’ servi, e a
tutti
coloro, che da’ più potenti venivano perseguitati
i divenne il terrore de’ Greci, e comparve il più forte e valoroso di
tutti
i suoi concittadini (b) (1). Questo Eroe trovò al
o dell’uno e dell’altro. Piombò quello del Trojano, e da quel momento
tutti
i colpi di lui riuscirono inutili Achille all’opp
utta Troja. Gl’ Indovini, consultati sopra tale sogno, ne presagirono
tutti
i disastri, che dovea cagionare il bambino, cui E
, essendo per isposare Tetide, figlia di Nereo e di Doride(3), invitô
tutti
gli Dei alle sue nozze, le quali si celebrarono s
a omessa, per timore che’ vi cagionasse qualche disordine. Ella cercò
tutti
i mezzi di vendicarsene ; ed uno ne trovò, con cu
in luogo solitario, perchè niun volle riceverlo appresso di se. Egli
tutti
i giorni veniva purificato, e poi si sotterrava t
di Cicno, ma nol offendeva. Intollerante il Greco Eroe di vedere vani
tutti
gli sforzi suoi, si levò alla fine dal braccio lo
uale volle così ricompensare Ulisse d’averlo consigliato ad impegnare
tutti
gli amanti di Elena al gia mentovato giuramento(e
re tutti gli amanti di Elena al gia mentovato giuramento(e). Allorchè
tutti
i Principi Greci si collegarono per andarsene con
o abbandonaro, non voleva più far ritorno a loro(h) (9). Ulisse fu di
tutti
i Greci il più perseguitato dall’avverso Destino,
a riempì di spavento, e minacciò d’ucciderla, se non avesse ritornati
tutti
i suoi compagni alla loro primiera figura(12). La
bbattè tosto nelle Siene(13). Usò egli la precauzione di far turare a
tutti
i suoi compagni con cera le orecchie, onde non ud
allora una fiera burrasca, per cui la loro nave fu ridotta in pezzi,
tutti
i Greci perirono, e Ulisse solo potè sottrarsi al
ntro gli amanti di sua moglie tali scoccò e tante frecce, che li fece
tutti
perire(21), nè altri lasciò in vita, che il canto
ne all’ Eubea, andò sopra quaranta vascelli all’assedio di Troja. Tra
tutti
i Greci non trovavasi alcuno, il quale maneggiass
stranieri a sostenere con esso il combattimento del Cesto, li vinceva
tutti
, e mettevali a cruda morte. Polluce lo superò, e
perito per le insidie di un suo genero. A fine dunque di liberarsi da
tutti
quelli, che gliela ricercavano in moglie, propose
razione ; e guidato da Antigona, sua figliuola, fuggì il consorzio di
tutti
gli altri uomini(d) (5). Sofocle gli dà per condu
ica, in un bosco sacro all’Eumenidi, il di cui ingresso era vietato a
tutti
i profani, e più ancora a’ delinquenti, perseguit
tanto uscì colla spada alla mano, e se la immerse nel seno a vistandi
tutti
, che ammirarono la generosità di lui, il quale pr
cò a questa Dea un altro tempio(c). L. Silla, divenuto trionfatore di
tutti
i suoi nemici, le instituì anche dei pubblici Giu
nche Astrea, stette sulla terra, finchè durò l’Età d’oro, e insegnò a
tutti
le sue leggi. Venuta poi l’Età di ferro, in cui c
ica il carattere di questa virtù, ch’è quello di mostrarsi eguale con
tutti
. Ella si dipinge altresì di terribile guardatura,
arono di mescolarsi seco lei nel tempio della Pudicizia, e usarono di
tutti
i mezzi per farnela uscire. Virginia poi giudicav
te di questa Dea è bianco, perchè tal colore, essendo considerato tra
tutti
il più semplice, è opportuno ad insegnare, che qu
amente un cuore dinota l’integrità dell’uomo sincero, che manifesta a
tutti
il suo animo. Riprensione. La Riprensione è
con cui l’Arrogante coltiva le sue opinioni, beachè sieno false, e da
tutti
disappaovate. Indocilità. L’Indocilità è re
o toglie ad uno per dare all’altro, quando dovrebbe essere eguale con
tutti
. Ella guarda verso la parte sinistra : lo che sig
aperta, per significare la prontezza del Detrattore nel dire male di
tutti
. Ha sul capo un velo nero, perchè è proprio della
ito magnifico. Sull’ accumulato oro ed argento, per cui si hannoquasi
tutti
gli altri beni della terra, sta la vegliante Nott
desistesse dall’assedio della sua città. Era questo il tempio, in cui
tutti
gli anni le giovani Romane, vicine a maritarsi, o
doppio Cornucopio, che la qualifica come la sovrana dispensatrice di
tutti
i beni. Nella destra ha un timone, il quale dimos
se un antichissimo tempio, ove credevasi, che fossero apparse, e dove
tutti
i popoli concorrevano ad offerire loro solenni sa
simamente sulla facoltà, che avesse il detto montone, di parlate, non
tutti
lo dicono i Mitologi : anzi essa si crede un’ inv
are nella costruzione di quella chiodi deboli, affinchè si perdessero
tutti
insiene gli Argonauti. Cotal nave fu la prima a v
ro, vennero invitati da Eeta a lautissimo convito, coll’idea di farli
tutti
perire, allorchè si fossero trovati a mensa ; ma
lui capo tre de’ più forti della sua Guardia, e Polidamante li uccise
tutti
con un solo pugno. Egli finalmente, entrato in un
ò a non ritornarsene per mare alla patria, e predisse il naufragio di
tutti
quegli altri Greci, che avrebbono voluto intrapre
corpi de’serpenti, che’loro lambivano le orecchie : lo che conferi a
tutti
due il dono di presagire il futuro(b). Cassandra
dra dopo morte fu anche chiamata Pasifae, perchè allora manifestava a
tutti
i suoi oracoli(e) (a). L. 3. (13). I vascelli
il Trojano, invaghitosi di Elena, espugnò Sparta, e rapì la giovine e
tutti
i regj tesori. V’è un’altra Tradizione, riferita
nepenthes, che, mescolata nel vino, avea la virtù di far dimenticore
tutti
gli affanni, e di raddolcire qualsivoglia dolore.
in isposa. Tindaro, suo padre, per consiglio d’Ulisse avea fatto, che
tutti
gli amanti di sua figlia giurassero d’approvare e
luogo della ceremonia(a). La giovine preferì Menelao, re di Sparta, a
tutti
i di lui competitori. Quegli pertanto, come se la
ertanto, come se la vide rapita, ne ricecò la stipulata assistenza da
tutti
i mentovati Principi. Il giuramento prestato obbl
colei fosse restituita ; e persuadette anzi a’suoi, che trucidassero
tutti
quegli ambasciatori. Tra i medesimi si trovò anch
o, che andava riducendo in cenere la loso città, detta Catana. Mentre
tutti
attendevano a salvare le proprie sostanze dalle f
di Flistene, e il più picco sacerdote di Ercole, chè si trovasse tra
tutti
i Fenici. Pigmalione sorprese il di lei marito, m
chise, vennero chiamati i Giuochi Trojani. In essi gli esercizj erano
tutti
militari. Ascanio, figlio di Enea, li insegnò agl
e nol fece, perchè il popolo ne lo impedì. Comunque sia, certo è, che
tutti
i di lui sudditi gli si sollevarono, lo scacciaro
posta dirimpetto a Troja. Uscirono allora gli assediati ad osservare
tutti
i luoghi, ov’eransi accampati i loro nemici, e pr
notte ; ed eglino, trovandosi stanchi, ed ebri d’insolita allegrezza,
tutti
si abbanconarono in preda al sonno. Andava intant
enominò Canobo, e nella quale al momento della sua partenza vi lasciò
tutti
gl’inutili alla navigazione(a). (2). Elena dopo
sto, come lo viddero morto, rimasero presi da sì veemente dolore, che
tutti
si lasciarono uccidere intorno al corpo di lui(f)
dre di Eaco, ne di quell’Iscea, avea fatto perire di postilenza quasi
tutti
quegli abitatori. Eaco si rivolse a Giove ; suo p
alzarono una Capella ; dove gli abitanti di que’dintorni si recavano
tutti
gli anni a fare sacrifizj(a). I Greci poi, per av
que’dintorni, e avendo udito a decantare la bellezza di colei, cercò
tutti
i mezzi per farsi amare dalla medesima. Per megli
egli si disponeva a pattire per recarsi in soccorso de’ Trojani, fece
tutti
gli sforzi per dissuadernelo. Quando poi intese l
uindi artifiziosamente deludeva le forti e continue sollecitazioni di
tutti
coloro, che aspiravano alle di lei nozze. Prese e
di Anaci, primachè si conferisse a Castore e a Polluce, era comune a
tutti
i discendenti d’ Inaco, divenuti celebri colle lo
ati i Fuochi di Castore e di Polluce. Allorchè i medesimi comparivano
tutti
due insieme, si risguardavano come indizio di buo
all’isola di Rodi. Quegli abitanti lo giudicarono un nemico, corsero
tutti
alle armi per impedirgli che entrasse nelle loro
l’indicata morte, ma continuò a vivere in Tebe. Come poi vide morire
tutti
due i suoi figliuoli, anch’ella si trafisse il pe
alcuno. Come poi si vide preso da Diòmede e da Ulisse, manifestò loro
tutti
i progetti de’ Trojani, perchè sperava di salvare
aniere, quanto colla sua saggia condotta sapeva cattivarsi l’animo di
tutti
. Era fiero e intrepido in faccia al nemico, e dim
tanto uscì colla spada alla mano, e se la immerse nel seno a vistandi
tutti
, che ammirarono la generosità di lui, il quale pr
la loro potenza sin agli estremi paesi del mondo conosciuto, a questi
tutti
comunicaro le loro stravaganze, e follie ; e quin
o, Plutone, Bacco, Cibele, e Proserpina, benchè sù questi nomi non da
tutti
si conviene. La II classe racchiudeva tutti que’
chè sù questi nomi non da tutti si conviene. La II classe racchiudeva
tutti
que’ Dei, che splendevano di minor gloria, e veni
inorum gentium, come il Dio Pan, Pale, ecc. La III classe abbracciava
tutti
que’Dei, che riconoscevano la loro origine da qua
era spogliato temerariamente del Regno, con inudita crudeltà divorava
tutti
i maschi figli, che gli partoriva Opi sua moglie,
o, ritenendo per sua condecorazione, ed insegna il fulmine tre mendo,
tutti
istrumenti, e fatture degli orribili Ciclopi. Non
e attribuito. Del resto la favola hà sempre riguardati per suoi figli
tutti
coloro, che celebri si resero nell’artc di lavora
o del troppo augusto matrimonio di Giove, e di Giunone quasi da Greci
tutti
questo Dio si dica ; tuttavolta misteriosa pur tr
lebri gemelli Romolo, e Remo. Suoi nomi. Sotto diversi nomi, e forse
tutti
relativi alle armi, alle quali presedeva riconosc
so, e minacciarono al mondo le sue estreme ruine. Il grido intanto di
tutti
gl’ enti atterriti ferì l’orccchio di Giove, e cr
e additando nell’altra, cinta finalmente da lungo ammanto variopinto,
tutti
simboli de’ rari suoi pregi, e di sua diffusiva b
uoco, e pel fuoco istesso sovente pur presa, ben tosto divenne presso
tutti
la principal domestica Divinità, alla cui cura, e
ulto. Questa Dea perchè amica di sensibili, e sensuali diletti era da
tutti
generalmente riguardata. I luoghi però nei quali
ati nel mare ; dippiù scelti bovi, e secondo Euripide, le primizie di
tutti
i frutti della terra. Il costume però più pratica
adit. Il tempio poi il più celebre fu l’Efesino fabbricato da popoli
tutti
dell’Asia in 270 anni sotto l’architettura di Cte
gelosendo il suo figlio Giove, fù la cagione, per cui obliando questi
tutti
i dritti paterni con mano ardita lo rovesciò dal
etti, La speranza, e il timor sostiene a gara, E li versa del pari in
tutti
i petti. Or dà contento, ed or la doglia amara, M
potevano avere accesso presso gli Dei(1) Da ciò si intende perchè in
tutti
i sacrificii le prime preci erano dirette a quest
na la incontrastabile sua forza, che già mosse a tumultuosa discordia
tutti
ad un tratto quei Numi, e se questi dopo maturo s
rri sul crin superba, e forte Si mostra nel poter la Dea Tellura, Che
tutti
unisce i pregi di natura, E per essa il mortal te
materna man sparge ogni bene, Di ciò, che vive ella si fà sostegno, E
tutti
toglie all’aspre, e acerbe pene. Non tradisce d’a
’una veste vagamente adornata di fiori, con un timpano al suo fianco,
tutti
simboli delle sue qualità. Ed in vero se madre de
innanzi ad essa con date cadenze, e variamente percuotendosi alzavano
tutti
ad una voce alti gridi alle stelle. Altra consimi
più senibilmente le loro imagini vistose risvegliasse negli animi di
tutti
i più affettuosi sensi per esse, acciò rapiti in
n vien mai meno. Madre, Nudrice, Condottiera e Guida Miseri, e grandi
tutti
accoglie in seno, Nè sa tradir chi al suo poter c
Sonetto D onna sublime con pietoso aspetto Apre le braccia, e
tutti
al seno invita, Cento fanciulli accoglie al propr
pizio suo corre repente. Anela, geme, suda, e in modo strano Cerca di
tutti
far crudo macello, E morde per furor la propria m
ricompensa brama, Il labro scioglie, e pronta ognor favella Il mal di
tutti
, e’l proprio ben sol’ama. Sembra al primo apparir
conforto Vecchia donna su sterpi urlando siede, Lacera, e nuda äita a
tutti
chiede, E fremendo si duol del proprio torto. Non
della morte bisogno non hà di spiègazione. L’universale suo impero su
tutti
gli esseri viventi, l’impreveduto suo arrivo, le
i ha espresso tanto, ed ha toccato in tal modo il cuor dell’uomo, che
tutti
ne han ammirato, e ne ammireranno il portento. E
d il sesto tronco ; altre volte poi il solo secondo rima col quarto e
tutti
gli altri restano liberi come. Epaminonda, che
indarico, poichè Pindaro poeta greco ne fu l’inventore. Esso è atto a
tutti
gli argomenti, e secondo la loro natura benchè pr
flotta de’Greci impedita Perchè il vento il camin non l’addita Talchè
tutti
son presso a perir. Si consulta Calcante l’aruspi
fra loro. Un tal metro è trattabile in ogni sorte di argomento, ed in
tutti
conserva egualmente le sue bellezze. Consiglio pe
e suoi figli. Son venticinque giovani i rubelli, Che egli fece tradur
tutti
in Senato ; Quindi feroce manifesta a quelli Il d
e io li condanno a morte, E perchè non si dolga alcun de’ rei Pria di
tutti
condanno i figli miei. Cada tanta empietà depress
la, ma bensì dell’ottava nel comporre quel bellissimo lavoro degno di
tutti
gli elogii, il lamento cioè di Maria a piè della
ci potremo sciogliere Da un ladrone si astuto, e si terribile Che sà
tutti
gli istanti ardito cogliere. Or senti, e vedi se
rve incredibile. Venne a cercare il foco al mio ricovero, E innanzi a
tutti
con prestezza estranea Tolse una secchia, e un ba
tranea Tolse una secchia, e un banghettin di sovero. Tit. Ma priache
tutti
noi mangia, e dìlania Uniamci tutti, e ci convien
ettin di sovero. Tit. Ma priache tutti noi mangia, e dìlania Uniamci
tutti
, e ci convien decidere Di qui si scacci, e se si
e per l’altrui delitti Sparse di sangue un fonte ; Tal’egli offre per
tutti
la sua vita, E invoca dal gran Dio Dicendo : alto
modamente ridurre, agli Esametri cioè, a Giambici, ed a Lirici, quali
tutti
imprendo brevemente ad esporre. Articolo I.
nfusione, che risulta dal moltiplice stuole de’versi Lirici li riduco
tutti
a tre classi, cioè in Coriambici, Endeceasillabi,
elexit Te fovet in gremio benignus. Ecco in corti termini descritti
tutti
i più praticati metri della poesia latina. La cog
primi saggi del Gentilesimo burlarsi degli stessi lor Dei ? Basta per
tutti
ascoltar le derisioni, che degli Egiziani Dei in
ivorarli. Quale cosa ben sapendo Ulisse nel passar per quel luogo con
tutti
i suoi, a questi turò con cera gl’orecchi, e se s
e perchè fù il principal Trombetta di Nettuno suo padre, fece si, che
tutti
quei mostri marini, che sonavano del pari avanti
. Imperocchè se parlasi della profondità, e facondia nel dire chi fra
tutti
i banditori del vangelo fù di Paolo più sublime p
vendosi nel senso largo di questa parola chiamano sacrificii eleusini
tutti
quelli oscuri sacrificii, e quei clandestini mist
lmente delirare. Del resto son ben io persuaso, che i Dei de’ Gentili
tutti
furono puramente uomini in sostanza, come profusa
a della Grecia, accolta dalla malefica attività de’Romani, fomentasse
tutti
i vizj degli oppressori del mondo. Nelle scuole d
uttavia (poichè su questo proposito voglio che il mio pensiero sia da
tutti
ben inteso) la caduta della superstizione non è l
ese. Ovidio facea della terra, non solamente il tipo, ma il teatro di
tutti
i vizj de’suoi Dei ; per modo che si può argoment
Alessandria, città di commercio, di scienza e di piaceri, visitata da
tutti
i navigatori d’Europa e d’Asia, co’suoi monumenti
e del male. Ci rimane a parlare di quel popolo nato a mutar gli altri
tutti
, mentre egli solo dovea durare immutabile, e che,
o universo, non avea partecipato del generale traviamento, e solo tra
tutti
i popoli chiudeva il proprio tempio all’idolatria
lle stranezze da’suoi vizj, dai suoi lumi stessi, dall’avvilimento di
tutti
i culti, dal fascino del commercio, delle sofisti
’eguaglianza primitiva tra gli uomini, ben presto trasse intorno a sè
tutti
gli schiavi e gli oppressi, che è quanto dire l’u
quanti ostacoli s’opponevano alla promulgazione d’un nuovo culto ! In
tutti
gli angoli dell’universo, qualche antico rito, qu
d’una vaga mitologia, alla comoda licenza della morale filosofica, a
tutti
gli adescamenti delle arti e dei piaceri, oppone
dei misteri, il tristo séguito della povertà, il cilicio, la cenere e
tutti
i simboli d’una deplorabile miseria, d’una profon
ignoranza, la quale, mentre scusa la poca equità, la condanna. Poichè
tutti
coloro che per lo passato odiarono, non sapendo c
abbiamo ripieno tutte le case vostre, le città, l’isole, i castelli,
tutti
i luoghi di vostra dipendenza, le congreghe, gli
Di presente avete meno nemici per la moltitudine dei Cristiani quasi
tutti
vostri cittadini, anzi quasi cittadini di tutte l
l prezzo del proprio sangue ? Perciocchè dal martirio sono cancellati
tutti
i delitti. Onde avviene che parimenti ringraziamo
a moltitudine immensa di solitari sparsi nelle tre parti del mondo, e
tutti
diretti al conseguimento di un medesimo fine, per
oracoli. Sarebbe perciò troppo lungo discorso e monotono il parlar di
tutti
particolarmente ; ed io credo che invece basterà
li Oracoli si rendevano in un sotterraneo del tempio, inaccessibile a
tutti
i profani, ed ove ammettevasi soltanto qualche de
tetraggine del luogo e dalla alterazione della loro fantasia285). Fra
tutti
gli altri Oracoli di Apolló il più notabile era q
dote proferiva gli oracoli in versi. (Ann., II, 54.) Il più antico di
tutti
gli Oracoli della Grecia, secondo Erodoto, fu que
nei privati, come sappiamo anche dagli storici di Roma. Gli Oracoli e
tutti
gli altri modi di divinazione preindicati erano a
9 dell’èra cristiana e si mantenne pagano, e registrò nelle sue opere
tutti
i più strani ed assurdi miracoli del Politeismo,
nii ; poichè questa asserzione implicava la possibilità che morissero
tutti
gli altri ; e inoltre il creder negli Dei e il su
origine nei tempi preistorici è asserito non solo dai mitologi, ma da
tutti
i più antichi scrittori. I mitologi dicono (come
onsorzio. Quel che di Orfeo dice Orazio nella Poetica è applicabile a
tutti
i fondatori delle antiche religioni ; dal che ded
achiavelli dice chiaramente e senza bisogno d’interpretazione : « Fra
tutti
gli uomini laudati sono laudatissimi quelli che s
che i Greci sarebbero stati vinti a Salamina ; ma Temistocle convinse
tutti
ragionando così : « Se Apollo avesse voluto signi
δαια, Idea), da Ida ; e Dindimène (Δινδυμηνη, Dindymene), da Dindimo,
tutti
monti della Frigia, ov’era in ispecial modo vener
iti che dividessero i campi, non servi, non mio e tuo, ma tutto era a
tutti
comune. Le città non aveano mura, perchè non vier
ese di Dicembre per cinque giorni detti da Catullo (4) i migliori fra
tutti
quelli dell’anno. In essi gli amici si davan rega
ς, che pur significa l’aria forse da ζαν, vivere, perchè Giove dona a
tutti
la vita. II. Storia favolosa di Giove. L’a
e della forza che sedevan sempre con lui nel medesimo cocchio. Ma di
tutti
gli Dei Pallade o la Sapienza era più d’appresso
er se solo il poter formare degli uomini, fabbricarono questa donna e
tutti
l’arricchirono de’ loro doni ; e che Giove, per v
sull’orlo rimase la speranza ch’era nel fondo. E così Epimeteo, come
tutti
gli stotti, conobbe suo danno dopo essergli inter
felicità, ed il genere umano mosse a sdeguo sì fattamente gli Dei che
tutti
lasciarono la terra pe’ delitti degli uomini resa
dita tenzone, e lanciando infocati sassi contra il cielo, pose a’Numi
tutti
grandissima paura. E fu tale che fuggendo andaron
iuolo di Prometeo e di Pandora, o di Climene ; e Pirra, di Epimeteo ;
tutti
e due per pietà fra gli altri uomini insigni. I q
uerrie ri (1), che fra loro battendosi crudelmente, salvo che cinque,
tutti
si uccisero. E questi cinque aiutarono Cadmo ad e
o Ermiòne, fig. di Marte e di Venere, ed alle sue nozze intervennero
tutti
gli Dei e vi cantarono le Muse e le Grazie. Da le
ice che discendevano da Amico e dalla gente de’ Bebrici. Or questo re
tutti
coloro che per sorte giungevano nel suo regno, ob
’ marinari, fuochi di S. Elmo o di S. Nicola. I quali, se appariscono
tutti
e due, indicano buon tempo ; e son segno di vicin
erne fare le maraviglie, perchè Giove, il quale per natura è padre di
tutti
, ama che gli ottimi sien chiamati suoi figliuoli.
di bronzo che si toccavano l’un l’altro, sì che, percossone un solo,
tutti
gli altri davano un suono, che durava per ben lun
di que’giuochi, che Pindaro(2) ebbe a dire che siccome l’acqua supera
tutti
gli elementi, e l’oro è da più di qualsivoglia pr
o è da più di qualsivoglia preziosa cosa, così l’Olimpico certame fra
tutti
gli altri nobilmente primeggia. Questi giuochi si
perchè era a dorato in ogni ling uaggio, o perchè ascolta le voci di
tutti
. Iupiter Pater ; epiteto principale di Giove spe
na di siffatti numi : e Mercurio ebbe da Giove l’incarico d’invitarvi
tutti
e Dei, ed uomini ed animali. La ninfa Chelone con
ra essa là Dea della buona e della trista sorte, la quale presedeva a
tutti
gli avvenimenti, e distribuiva, a seconda del pro
i altri figliuoli di Giove, sola ha conseguito tutte le prerogative e
tutti
gli onori ; e dal coro de’ Tebani presso Sofocle
comprovato. E però Omero ne’ suoi poemi rappresenta Achille, Ulisse e
tutti
gli eroi che per valore e per senno sopra gli alt
ncesso che nell’inferno egli solo avesse senno ed accorgimento, e che
tutti
gli altri vagassero a modo di ombre. Alla Dea del
di Minerva (Ψηφος της Αθηνας. Lucian.), e passò in legge a favore di
tutti
i colpevoli. Gli Areopagiti davano il loro suffra
i Corifa, secondo Cicerone. Δεσποινα, regina o signora. In generale a
tutti
gli Dei davasi l’aggiunto di signore ; ma gli Ate
ntichi spesso in una stessa moneta si rappresentavano ; si nominavano
tutti
e due in una medesima iscrizione ; si allogavano
ornamenti ne facevano il più piacevole diporto di quel paese, e sopra
tutti
, di Ciparisso, il quale ora al prato, ora all’acq
idia, che n’era l’arbitro, giudieò a favore di questo Nume. Piacque a
tutti
la sentenza ; ma Mida solo osò dar la preferenza
tra all’uso de’ Frigii, colla quale coprendo il capo e le orecchie, a
tutti
, fuorehè al suo barbiere, tenne occulta quella ig
dal vento ripetevano : Mida ha le orecchie di asino . Il che fece a
tutti
aperto il difetto del re. Ciò significa che non è
di uomo accolto in casa da Orde, di lui pastore, colle saette uccise
tutti
que’ topi ; e comandò al pastore che dicesse a Cr
quale, uscendo di un antro del Parnasso, ove stavasi rìntanato, avea
tutti
morti i suoi compagni che a quel fonte erano anda
dall’oracolo stesso di Delfo era stato dichiarato il più sapiente di
tutti
gli uomini. Omero(2) riferisce, avere Apollo stes
se andato fosse a quella guerra, vi sarebbe morto, si tenne celato a
tutti
, salvo che alla moglie Erifile, fig. di Talao e s
avalli, come l’ Aurora e la Notte. I solari destrieri erano bianchi e
tutti
sfolgoranti di luce. Son essi Eoo, cioè l’orienta
suo intento e renderlo visibile. Questa mirabile statua tanto supera
tutti
gli altri simulacri di quel nume, quanto l’Apollo
i, era fig. di Urano, marito di Tia e padre del Sole, della Luna e di
tutti
gli astri. In Omero trovasi Ηελιος υπεριων, sol s
ro, gridò ιω παιαν, ferisci ; il quale grido divenne l’intercalare di
tutti
gl’inni di Apollo (1). Παυδερκης, (a πας, omnis,
ma che nasceva sempre e sempre spariva ; e ch’era invisibile, mentre
tutti
il conoscono. Per addormentare gli uomini versa s
mato Elio o il Sole, ed una figliuola detta Selene o la Luna, insigni
tutti
e due per bellezza e per senno. I Titani, fratell
mai veduto altro più strano. Era esso composto di uomini e di donne,
tutti
agitati dal divino furore del loro duce. Molto ha
ontro la sua rivale, e portò gli effetti del pernicioso suo sdegno su
tutti
gli eroi del sangue di lei. Ed ecco ne’ due grand
figlluolo Enea ed il compagno Acate distornati fossero o trattenuti,
tutti
intorno coprilli di folta nebbia, la quale allora
Sonno ; forse per significare che il sonno sta in grazia ed è caro a
tutti
. Ed in altro luogo (3), una delle Grazie, ornata
esse avevano più che tutte le altre Dee un gran numero di adoratori :
tutti
gli stati, tutte le professioni e tutte l’età lor
, secondo Empedocle. Essa sposò Cadmo, e nelle sue nozze intervennero
tutti
gli Dei e le fecero de’ doni. Vulcano e Minerva (
i Non mi far qui seduto al fianco moi, Fazioso incostante, e a me fra
tutti
I celesti odioso. E risse e zuffe E discordie e b
iolenza della tempesta. Di poi, dato principio da pochi, cominciarono
tutti
a salutare Romolo come dio nato d’Iddio, re e pad
e regnava in una parte dell’Africa, in onore di suo padre sacrificava
tutti
gli stranieri che giungevano nel suo paese. A Dio
ne’ sacrificii(1), o perchè padre di Romolo, o perchè nelle preghiere
tutti
gli Dei invocavansi col nome di padre(2). Nel sac
imo, ed il secondo, Mercurio, appunto perchè destava la maraviglia di
tutti
colla sua sovrumana eloquenza (quoniam ipse erat
ferno. E di fatto presso Plauto (1) egli stesso afferma, esser noto a
tutti
che gli Dei aveano a lui concesso di farla da lor
iedi, forse perchè il pianeta di Mercurio credevasi il più veloce fra
tutti
gli altri pianeti. Queste ali si chiamavano talar
o a questo nume infine alle volte ritrovasi il cane, forse perchè fra
tutti
gli animali esso si reputa il più accorto e sagac
raldo degli Dei, in Esiodo ; e Mercurius ministrator nelle iscrizioni
tutti
soprannomi di Mercurio, che significano l’ufficio
, da’ Siri, da’ Frigil, dagli Sciti, da’ Greci, da’ Romani e da quasi
tutti
gli antichi popoli ; percui si annovera fra i più
; era la Natura o la madre universale delle cose, quella che produce
tutti
gli esseri. E però spesso chiamavasi la Gran Madr
cchi rotondi. In alcuni antichi monumenti Polifemo si rappresenta con
tutti
e due gli occhi ; ed Omero non ha mai dato un sol
iumi, e fontane, e città, e campagne ed ogni altra maniera di luoghi,
tutti
si credevano da grandi schiere di numi abitati ;
de’ Silvani, de’ Satiri, ed il dio de’ pastori, de’ cacciatori, e di
tutti
gli abitanti della campagna. Quindi lo dipingevan
Iddii, volgeremo lo sguardo a’ varii luoghi della Terra che vedransi
tutti
popolati di numi. E primieramente i boschi eran a
erecce che, a differenza delle Amadriadi, eran riputate immortali. Di
tutti
gli alberi erano queste Ninfe, ma specialmente de
ntichi davano quel nome a Vesta, a Rea, ad Opi, a Cerere ed a Cibele,
tutti
nomi, co’ quali onoravano la Terra ; e negli occu
tata mossa la sedia di Termine e il non aver ceduto quel dio solo tra
tutti
gli altri significasse, ogni cosa avere ad essere
chè dalla terra tutte le ricchezze provengono. Omni parens, madre di
tutti
, appellasi da Virgilio (3) ; gr. παμμητηρ, e παντ
ns. Παντροφος, epiteto della Terra presso Orfeo, cioè nutricatrice di
tutti
. X. Alcune altre cose della Terra. Gli ant
e fosse cosi vendicato il figliuolo Achille. Per ciò restarono i numi
tutti
contristati ; ma l’inclito fabbro Vulcano con acc
ndo nappo, per cui….. la Diva dalle bianche braccia rise, e ne risero
tutti
gli Eterni. Veggasene in Omero(1) il grazioso rac
ue fiamme. Ah ! cessa Della contesa ; immantinente Achille Scacci pur
tutti
di cittade i Teucri ec. Monti Ecco come Omero de
famosa caccia fu posteriore alla spedizione del vello d’oro, e quasi
tutti
gli eroi che presero parte alla prima, non mancar
alla fondazione del regno di Sicione, forse il più antico degli altri
tutti
. Si osservi in fine che Eroe (Ηρως, Heros) ne’ te
da Ocalea ebbe due gemelli, Preto ed Acrisio, de’ quali il primo fece
tutti
gli sforzi per ascendere sul trono ; ma, dopo mol
spedizione, nella quale il celebre indovino Anfiarao prevedendo dover
tutti
perire salvo che Adrasto, ricusava di prendervi p
te, di Argo, e Partenopeo, fig. di Meleagro e di Atalanta, Arcade. Or
tutti
e sette questi principi perirono avanti le mura d
ede sulla spiaggia di Troia. Percui, quivi approdate le greche navi e
tutti
indugiando a smontar di nave per timore dell’orac
il primo a porre il piede a terra e tosto fu da Ettore ucciso, percui
tutti
il chiamarono Protesilao (a πρωτος, primus, et λα
lao (a πρωτος, primus, et λαως, populus) per esser morto il primo fra
tutti
. Il che saputosi dalla moglie Laodamia, fig. di A
Ella il diede poscia ad educare al centauro Chirone, il quale, oltre
tutti
gli altri esercizii che convengono ad un principe
io. In quanto ad Enea, principe troiano, fig. di Venere e di Anchise,
tutti
gli serittori romani lo dicono venuto in Italia,
ono al mare, è avvenuto che i poeti, come chiamano figliuoli di Giove
tutti
quelli che per insigne virtù si distinguono, quas
me dall’essere stato dato generalmente il nome di figlio di Nettuno a
tutti
coloro che si distinsero nelle marittime pugne, e
del mare, come Pontus, Nereus, Oceanus ; ma in appresso si sostituì a
tutti
Posidone o Nettuno. L’ Oceano, secondo Esiodo, er
o in atto di suonarla. Gli antichi ammettevano diversi Tritoni aventi
tutti
la stessa figura e le stesse incumbenze ; ed ora
Campi Elisii, de’quali è signore Saturno, ove giudica Radamanto, che
tutti
gli altri poeti pongono nel regno di Plutone. Dic
, padre de’numi e marito di Rea, il cui trono si eleva al di sopra di
tutti
gli altri. Pindaro, nel descrivere in tal guisa i
odiosissimo ; e ciò è tanto vero, dice M. Dacier, che a lui solo fra
tutti
gli Dei in niun luogo gli uomini han consacrato m
il quale Serapide era la stessa cosa che Osiride, o il Sole, giacchè
tutti
questi nomi spesso si confondono. Or come gli Egi
no, pure vuolsi credere soggetta a quella delle Parche, come lo erano
tutti
gli altri celesti ed infernali Iddii. E veramente
nel Tartaro, erano riguardate come padrone dispotiche della sorte di
tutti
, di cui regolavano i destini, in guisa che quanto
ato anche il nome di Parche ; e Lattanzio afferma che al Fato gli Dei
tutti
e lo stesso Giove ubbidiscono, e che le Parche po
ccata la vita di Meleagro. Esse presiedono al ritorno dall’inferno di
tutti
coloro che, essendovi entrati, a veano da Plutone
rsonaggio più e diverse tragedie antiche e moderne ; ed inoltre quasi
tutti
i poeti, incluso Dante, ne parlano o vi alludono.
il duce e il protagonista degli Argonauti, e acquistò maggior fama di
tutti
in questa impresa, come Achille nella guerra di T
e il Sol non si ricorca « Sette volte nel letto che il Montone « Con
tutti
e quattro i piè copre ed inforca, « Che cotesta c
inventata dagli uomini, e celebrata perciò con lodi interminabili da
tutti
gli antichi. La nave fu chiamata Argo, e quindi A
del viaggio rallegrando i compagni col canto e col suon della cetra :
tutti
gli altri Eroi costituivano la ciurma che eroicam
, malcontente delle leggi e dei trattamenti degli uomini, li uccisero
tutti
per costituirsi in repubblica femminile. La sola
nauti il loro viaggio. Troppo lungo e monotono sarebbe il racconto di
tutti
e singoli gl’incidenti, che per lo più son comuni
l re con suoi baroni « Di calda cera l’orecchio si serra, « Acciò che
tutti
, come il corno suoni, « Non abbiano a fuggir fuor
ate, mette d’accordo, come se fossero una storia vera, le fantasie di
tutti
gli altri poeti col racconto di sua invenzione. D
ra volta poi di più divinità se ne fece una sola, amalgamando in essa
tutti
gli attributi di quelle che anticamente erano dis
inferiori ; e ora a quei pianeti che scuoprono di mano in mano quasi
tutti
gli anni, e qualche volta più d’uno all’ anno, at
municato a tutto l’orbe scientifico che lo registra premurosamente in
tutti
i suoi periodici e in tutte le carte uranografich
te uranografiche coi connotati caratteristici e distintivi, ossia con
tutti
quegli elementi astronomici che furono sino allor
aviglia a’filologi ; perchè ogni nazione gentile n’ebbe uno, de’quali
tutti
gli Egizi per la loro boria dicevano il loro Giov
eci dalle favole, ecc. ecc. » Fortunatamente in progresso di tempo di
tutti
quei Giovi, Mercurii, Ercoli ecc., se ne fece un
Mercurio, un solo Ercole ecc., vale a dire si attribuirono ad un solo
tutti
gli uffici e le imprese degli altri loro omonimi.
ca ; la 2ª cominciando dalla storia naturale, che è la descrizione di
tutti
gli esseri organici ed inorganici della creazione
Giove, prendendo questa voce, come generalmente suol farsi da noi in
tutti
gli altri nomi latini, dall’ablativo (Jove). Il n
chiara ed evidente, che un dei nostri poeti ha detto : quel Dio che a
tutti
è Giove, per dire che giova a tutti ; e Dante nel
i poeti ha detto : quel Dio che a tutti è Giove, per dire che giova a
tutti
; e Dante nel celeberrimo canto VI del Purgatorio
sii benefico, dicono i moralisti ; e in questi due punti compendiano
tutti
i doveri della morale, il primo come dovere assol
onimo di Cielo ; Olimpico è detto Giove ; Olimpici o Dei dell’ Olimpo
tutti
gli altri Dei superiori62. La dignità e maestà di
rata come una delle maraviglie del mondo ; la quale rimase sempre per
tutti
i seguenti scultori e pittori il primo e più egre
avellare agli altri Dei : « D’oro al cielo appendete una catena, « E
tutti
a questa v’attaccate, o Divi, « E voi Dee, e trae
r, il padre, ossia il Dio che giova, poichè il nome di padre davasi a
tutti
gli Dei benefici. Inoltre la voce padre è termine
llorchè uscì in campo un altro nemico per se solo formidabile, quanto
tutti
gli altri presi insieme, per nome Tifèo. La terra
testimonio de’ loro pettegolezzi. La Dea non perdeva giammai di vista
tutti
gli andamenti del suo sposo, e perseguitava a mor
per non essersi questi ricordato di lei in un sacrifizio che offrì a
tutti
gli Dei, con aver inviato un cignale di enorme gr
ioni delle sue lezioni. Ecco ne’ seguenti versi espressi gl’impieghi
tutti
delle Muse. Ne’ suoi rapidi voli Urania svela Di
nere. Mercurio era fra gli Dei il più occupato : era il confidente di
tutti
, ed in particolare di Giove, ed il Messaggiere de
icolare di Giove, ed il Messaggiere dell’Olimpo. Egli si mischiava in
tutti
gli affari, regolava gl’intrighi, si occupava del
ggiare l’aere al suono delle conche marine, e degli Dei del mare, che
tutti
circondano, e sieguono a nuoto il suo carro, che
Sileno. Sileno figliuolo di una ninfa, aveva educato Bacco, e passò
tutti
i suoi giorni in ubbriacarsi, piacendogli assai i
e nuvole. Messaggiera indifferente della verita, e della bugia, corre
tutti
gli angoli della terra, spargendo veri, e falsi r
ri. La Fatica. Era espressa in figura gigantesca, e circondata da
tutti
gli strumenti che indicavano la sua attività. I s
ati i talenti. In somma è un mostro, che da se stesso si macera, e da
tutti
è detestato. La Vittoria. Era figlia di Stige
pirito umano, ci avverte del bisogno che abbiamo della mano di Dio in
tutti
gli eventi della nostra vita. Non avendo potuto g
o vero, unico, e creatore dell’Universo, formarono altrettanti Dei di
tutti
gli attributi, che al vero Ente supremo si conven
tana consagrata a Marte, un dragone che ivi era in guardia, li divorò
tutti
. Cadmo non vedendoli ritornare, si recò egli stes
ltri due per figliuoli di Tindaro, detti in seguito indifferentemente
tutti
e quattro Tindaridi. Divenuti adulti i due german
se ricchezze a chi avrebbe il possesso di quella lana, e ne propose a
tutti
gli Eroi la conquista. Giasone risoluto di partir
one risoluto di partire, chiamò a parte della gloria di quell’impresa
tutti
gli Eroi della Grecia. Il vascello detto Argo fu
arbaramente li trucidò : indi montato un carro s’involò alla vista di
tutti
, e recossi ad Atene, dove procurò di sedurre il v
e appunto lo schiacciò sulle mura di Tebe, ove era salito il primo di
tutti
. La sua sposa Evadne figliuola d’Ifi per lo contr
il solo, che ritornò alla patria. Del resto questa guerra fu fatale a
tutti
coloro, che ci avevano preso parte. Fra i persona
Troja. L’ingiuria fatta a Menelao pose in rivolta tutta la Grecia, e
tutti
lo assicurarono di secondare la sua vendetta. Fur
risentito giunse a minacciare Agamennone, che vinto dalle premure di
tutti
, fu costretto a cedere la prigioniera, ma per ven
etto, e lo ricondusse in città. I suoi fratelli, i parenti, i Trojani
tutti
, e la stessa sua sposa diedero del ridicolo a que
oter sottoporre i Trojani, pensò di sciogliere l’assedio : ma i Greci
tutti
credendo ciò una viltà, furono di contrario avvis
e con nobile contegno, e con aria maestosa, onde guadagnò il cuore di
tutti
. Aveva gran bisogno di ristorar la sua fame : gli
po averlo coverto per mezzo di una nuvola per involarlo alla vista di
tutti
, gli ordina di recarsi a Cartagine. Seguito dal s
rnato al luogo dove aveva lasciato Anchise, ed Ascanio suo figlio con
tutti
quelli che avevano abbracciata la stessa sua sort
Calidonia, la quale prima alterava la fantasia, indi rendeva furiosi
tutti
gli abitanti. Fu consultato l’oracolo : la rispos
parte sua Procri divenne egualmente gelosa, spiando senz’esser veduta
tutti
gli andamenti dello sposo. Un giorno mentre Cefal
esta Dea erano ammesse altresì le donne. I sacrifizj erano segreti, e
tutti
dovevano conservarne gli arcani, come rilevasi da
isto, al dire di Gramblico de mysteriis Aegyptiorum, si attribuiscono
tutti
gli utili ritrovati. 1. Si rappresenta Mercurio
uò esistere vera civiltà. Ma quando la romana costanza che trionfò di
tutti
gli ostacoli e di tutte le più dure prove non fu
ndevasi una nuova religione, i cui seguaci destarono l’ammirazione di
tutti
per la bontà e santità della vita : e questo parv
lo in mezzo a società così corrotta ; questo richiamò l’attenzione di
tutti
sulla nuova religione del Cristianesimo, perchè d
del poeta Stazio condusse alla stessa conseguenza di farsi Cristiani
tutti
quei politeisti che non erano affatto privi del l
tesso secolo furono officialmente aboliti da Teodosio il Grande quasi
tutti
i sacerdozii del Politeismo, incluso quello delle
i più santi precetti di morale univa la principal massima sociale che
tutti
gli uomini sono eguali, e perciò favoriva e coman
di gentili a tutte le persone dello stesso partito, e precisamente a
tutti
i Ghibellini (considerandoli come componenti una
rpenti ? È quella l’immagine del Dio Mercurio, il più affaccendato di
tutti
gli Dei dell’Olimpo, essendo egli il Messaggiero
suo ingegno e la sua accortezza si era saputo cattivare l’affetto di
tutti
, o secondo la nostra frase familiare, aveva rubat
i tutti, o secondo la nostra frase familiare, aveva rubato il cuore a
tutti
. Ma gl’ignoranti intendevano questi furti alla le
di Mercurio, passiamo a parlar degli altri. Come nunzio di Giove e di
tutti
gli Dei dovendo Mercurio far molti viaggi in Terr
l simbolo del Commercio, che è arte di pace, e prospera utilmente per
tutti
soltanto in tempo di pace156. La borsa poi, piena
te alle umane contrattazioni, poichè il danaro è il rappresentante di
tutti
gli oggetti godevoli, o, come dice l’inglese Hume
del nostro sistema planetario, perchè compie con maggior celerità di
tutti
gli altri pianeti primarii il suo movimento di ri
itologia è la Teologia dei Pagani. Avanti l’origine del Cristianesimo
tutti
i popoli conosciuti, tranne gl’Israeliti, erano p
i, se voglion leggere e intendere un libro di poesia italiana, poichè
tutti
i nostri poeti più grandi e più sommi hanno adott
ovente si vale delle immagini e delle frasi mitologiche ; e gli altri
tutti
per quanto grandi ed illustri, tengon bordone all
scire utili soltanto a chi è valente nelle lingue greca e latina. Per
tutti
gli altri che son principianti o. privi affatto d
elle più logore o irrugginite anticaglie, oltre alla illustrazione di
tutti
i passi mitologici della Divina Commedia e di mol
di molti dei principali poeti italiani, ho aggiunto la spiegazione di
tutti
i termini scientifici che derivano dai vocaboli m
a quale chiamarono Pandora, che in greco significa tutto dono, perchè
tutti
avevano contribuito a darle qualche particolar pr
sità ; quindi essa aperse subito il vaso e ne uscirono immediatamente
tutti
i mali fisici piombando sulla umana specie81). Pa
l che vuol significare che la forza d’animo, ossia la costanza, vince
tutti
gli ostacoli, e che gli utili effetti finali fann
nti cultori di quelle ! Quanto poi al vaso di Pandora, onde, uscirono
tutti
i mali di questa Terra, l’espressione mitologica
che egli sposò Pandora, la quale gli portò in dote quel vaso pieno di
tutti
i mali. È poi molto notabile e filosofica l’inter
i e dal lusso nelle anime spensierate ed improvvide : dal che nascono
tutti
i mali che rovinano gli uomini e gli Stati85). Se
sse l’origine dell’uomo, secondo i diversi mitologi, convenivano però
tutti
nell’asserire, che quando Saturno fu esiliato dal
innocenti ; ma quando questi divennero malvagi, gli Dei si ritirarono
tutti
, e ultima partì Astrea, cioè la Giustizia32. Ques
ente che si morde la coda e forma così un circolo non interrotto. Con
tutti
questi diversi emblemi s’intende facilmente che s
l regno di Saturno, in cui non si conoscevano nè servi nè padroni, ma
tutti
gli uomini erano eguali ed egualmente padroni di
utto, perchè la terra spontaneamente produceva più che abbastanza per
tutti
senza spesa o fatica di alcuno. In quelle feste g
Quattro faccie poi gli avranno servito anche meglio pel disimpegno di
tutti
i suoi molteplici uffici. La statua di Giano con
ollecitarono il risorgimento, ritornò per altro colla dissoluzione di
tutti
gli ordini sociali il predominio della forza in t
questo ci aiuteranno diverse celebri imprese a cui intervennero quasi
tutti
gli Eroi contemporanei, che i Mitologi ed i Poeti
rra di Troia. Ora in queste diverse imprese trovansi rammentati quasi
tutti
gli Eroi di cui si ha notizia, e talvolta in una
e particolari qualità di ciascuno di essi, e poi li metterò in azione
tutti
insieme ; parlando più a lungo del capo o protago
ndosi oltre che una forza straordinaria, anche una lunghissima vita a
tutti
gli Eroi, non devesi calcolare la loro media e la
i uomini che Giove stesso aveva creati. Ma ben presto divennero quasi
tutti
empii, scellerati e crudeli. Giove, avuta notizia
Giove tornato in Cielo radunò il consiglio degli Dei Superiori, narrò
tutti
gli orribili delitti degli uomini, e si mostrò ri
cri, interpetrarono che la gran madre fosse la Terra, madre comune di
tutti
i mortali86), e le ossa della medesima le pietre.
ato il diluvio universale, e di cui trovasi una general tradizione in
tutti
i popoli, è l’ultimo di questi cataclismi riconos
vina Commedia. Ma in geologia il nome generico di roccia si applica a
tutti
i materiali, solidi o molli, componenti la crosta
di Giove, il Fato, agli inesorabili decreti del quale eran sottoposti
tutti
gli Dei, attribuivansi al Fato tutte le irregolar
rro e dalla reggia del Sole al cinto di Venere ; e Omero aggiunge che
tutti
gli Dei possedevan palagi « ……che fabbricati « A
o « Dieci tripodi e dieci, adornamento « Di palagio regal. Sopposte a
tutti
« D’oro avea le rotelle, onde ne gisse « Da sè c
reco vocabolo significa celeberrimo) ed era considerato come il re di
tutti
gli altri, i quali furono pochi più di cento, ma
come il re di tutti gli altri, i quali furono pochi più di cento, ma
tutti
feroci ed antropofagi. Abitavano in un’isola, sec
ti che egli con sfrenata licenza plebea e con modi da pazzo censurava
tutti
, pretendendo di smascherarne i vizii. I Fauni era
ono a guisa di nome collettivo la Fauna per indicare complessivamente
tutti
gli animali che vivono in una data regione, nel m
una data regione, nel modo stesso che dicono la Flora per significare
tutti
i fiori che si trovano nella regione medesima. An
ì 1° di maggio, nei quali giorni v’era un gran lusso di fiori, di cui
tutti
facevano a gara a cingersi la testa e ornarne le
elli. Ma gli aneddoti sconci ed abietti che raccontano di lui servono
tutti
a ispirar dispregio anzi che venerazione per esso
e con giuramento da Giove di comparirle innanzi con tutta la maestà e
tutti
i distintivi con cui si mostrava in Cielo agli De
ltri nomi eran questi : Lenèo, Tionèo, Jacco, Bromio, Bassareo, Evio,
tutti
derivati dal greco, e molto in uso anche nei poet
oro non solo i vasellami e le stoviglie che egli toccava, ma pur anco
tutti
i cibi e le bevande che mettevasi in bocca, e pre
estimoni i Germani, i Batavi, i Britanni e gli Sciti, e in una parola
tutti
i popoli nordici, bevitori di cervogia ossia birr
elettricità può darne la più razionale e probabile spiegazione. Quasi
tutti
i poeti lodano il vino ; ed anche gli astemii se
cose, poichè secondo la Cosmogonia di Esiodo, esso esisteva prima di
tutti
gli Dei e di tutte le Dee. In greco, chaos signif
caos converso, » cioè ritornato nella prima mistura e confusione di
tutti
i suoi elementi2. I corpi elementari, secondo gli
gli Dei. Dopo che Esiodo aveva asserito che il Caos esisteva prima di
tutti
gli Dei, vennero altri a dire che il Caos stesso
i e adottati dai nostri poeti i miti dei Greci e dei Romani, non però
tutti
alla rinfusa e senza discriminazione, ma quelli s
re e l’ambrosia ; e questi erano per lo più gli Eroi o Semidei, e non
tutti
, ma quelli soltanto che furono i più grandi benef
scellerati. E qui ne faremo una breve rassegna. La pena generale per
tutti
i dannati al Tartaro era quella di esser tormenta
l padre scellerato ed empio fu condannato nel Tartaro ad una pena che
tutti
i poeti greci e latini rammentano, ma niuno descr
e quelle. In tal graduazione Dante si manifesta superiore non solo a
tutti
i poeti, ma pur anco ai legislatori ed ai crimina
ì splendido riflesso e la sua parola il più eloquente interprete. Non
tutti
i dannati celebri dei Pagani introdusse Dante nel
allignarvi e crescervi qualunque più bestiale errore ; e la storia di
tutti
i tempi lo prova. Sappiamo infatti che anticament
ntato in una caverna e la Luna che sta a guardarlo. I poeti poi quasi
tutti
, ed anche gl’italiani, rammentano il vago della L
onando a quello il sonno della morte138. La Luna era adorata da quasi
tutti
i popoli idolatri ; e Cesare rammenta nei suoi Co
sereni « Trivia ride tra le ninfe eterne « Che dipingono il ciel per
tutti
i seni, ecc. (Parad., C. xxiii, 25.) 144. Que
esì gl’italiani, e sopra gli altri Dante, che in questo è superiore a
tutti
gli antichi e ai moderni. I Pagani sapevano molte
i, e varii altri divertimenti v’erano come in prima vita, ma però non
tutti
, come noteremo particolarmente parlando dello sta
trova, poche miglia sotto la superficie terrestre, è il più grande di
tutti
gli altri, i quali, vanno gradatamente decrescend
i avesse formato le rocce ignee, acquee, metamorfiche, ecc. ; insomma
tutti
i diversi strati, sull’ultimo dei quali abitiamo.
fondo dell’inferno, non ne vide alcuno di quelli più mostruosi. Eran
tutti
però molto alti e grossi, talchè da lontano tra l
poi chiamata Pallène. Il caso più strano di questa guerra si fu che
tutti
gli Dei, non che le Dee, ebbero una gran paura de
formarono in bestie ed alcuni anche in piante, e si ricovrarono quasi
tutti
in Egitto. Ecco, ci dicono i mitologi, perchè gli
ti all’Inferno. Questa vittoria di Giove fu rammentata e celebrata da
tutti
i più illustri poeti antichi e moderni. Lo stesso
urabile estensione di onde salse, ove andavano a gettarsi le acque di
tutti
i più grandi fiumi. Cominciarono dunque dal divin
tenza cartaginese, fece dall’alto della nave una pubblica preghiera a
tutti
gli Dei e le Dee del mare, come lo stesso Tito Li
ortanti verità e molti utili insegnamenti. Proteo che si trasforma in
tutti
gli esseri, ossia corpi dei tre regni della Natur
ssi bisognava che vi fosse costretto : così la materia contiene in sè
tutti
i segreti della Natura, ossia le leggi che regola
dei Vizii I Greci ed i Romani politeisti, oltre all’aver deificato
tutti
i fenomeni fisici e morali, come abbiam detto, at
se. Di tutte le affezioni dell’animo, e perciò di tutte le Virtù e di
tutti
i Vizii, hanno gli antichi ed i moderni poeti fat
ora descritti e personificati i Vizii del loro secolo ; e basterà per
tutti
citare il Giusti, che ci rappresentò quelli predo
pericolosissima l’andare ad assaltarlo là dentro. Perciò il re invitò
tutti
i più coraggiosi e prodi giovani della Grecia a p
re di Achille, Telamone padre di Aiace e Laerte di Ulisse ; dei quali
tutti
dovremo parlare anche in appresso. Degli altri er
a di Meleagro. Raccontano i Mitologi ed i poeti, e più estesamente di
tutti
Ovidio nelle Metamorfosi, che quando nacque Melea
to o Destino sia comune e frequente sulle labbra stesse del volgo ; e
tutti
l’usano nello stesso senso di legge suprema inevi
e cunei, ossia biette o zeppe, e uncini e piombo liquefatto, simboli
tutti
di costrizione o coazione15 La parola Fortuna è
ti insormontabili non solo la potenza di Giove, ma quella pur anco di
tutti
gli altri Dei ; i quali spesso nei poeti pagani s
ope, ed anche di Urano e di Gea, ossia Tellure. Afferma per altro che
tutti
eran d’accordo (e vi si unisce anch’egli) nella e
, chè non son paurose, » diceva Dante nella Divina Commedia ; ma non
tutti
gli uomini e non sempre possono ragionare freddam
onservazion della vita si aggiungono sempre molti timori vani, da cui
tutti
gli uomini, chi più, chi meno, sono assaliti ; e
ente. II Ara o Altare, luogo destinato pei sacrifizj agli Dei. Quasi
tutti
i popoli fecero i primi altari con piote erbose,
furono le più solenni. Tarquinio il superbo le istituì per assuefare
tutti
i popoli latini a tener Roma in conto di città pi
Repubblica un lauto pasto. I cittadini stessi tenevan tavola aperta a
tutti
, e convitavano indistintamente amici e nemici, po
er la sua singolare e impareggiabil bellezza, era ambita in isposa da
tutti
gli Dei ; e questo è naturale e probabilissimo, e
ra ; e si aggiunge dai poeti ch’egli è cieco o bendato ; e questi son
tutti
simboli dell’Amore facili a spiegarsi, ed a cui s
idea, e la espresse maravigliosamente in quella sublime terzina, che
tutti
sanno, o saper dovrebbero, a mente : « Non v’acc
rano cantate e accompagnate dal suono di qualche musicale istrumento,
tutti
coloro che compongono poesie dicono sempre che ca
significato un insetto molestissimo alle bestie equine e bovine, e a
tutti
ben noto129. Perciò i poeti, accorti di questa de
eti subito lo imitarono, e dopo i poeti anche i generali trionfanti e
tutti
gl’ imperatori, ancorchè non fossero poeti nè mai
la religione degli Stati e dei popoli, è ben naturale che fossero da
tutti
celebrate ; ma pur anco i poeti e gli artisti cri
sercizio dell’arte salutare faceva cure tanto prodigiose, che guariva
tutti
i malati e perfino risuscitava i morti. Ma Pluton
io nel Carme secolare, indica chiaramente con una sola strofa saffica
tutti
i principali attributi di questo Dio, fra i quali
rla, usò questa perifrasi : colei che di e notte fila, supponendo che
tutti
i suoi lettori sapessero bene la Mitologia, e che
rni hanno fatto bellissime descrizioni della Casa del Sonno, ma quasi
tutti
i poeti parlano del Sonno e dei Sogni ; ed anche
o nel Canto xvii dell’ Orlando Furioso per vedervi il vero modello di
tutti
gli Orchi delle più volgari novelle : « Mentre a
ato e disposto al fantastico e al maraviglioso, personificarono quasi
tutti
gli oggetti e i fenomeni dell’Universo, e primo d
i è abolito per legge tra i privati o sudditi di uno Stato ; e perciò
tutti
i figli ed anche le figlie hanno gli stessi dirit
cre reliquie troiane, che nessun vide giammai, ma nella cui esistenza
tutti
credevano ; — e quando si tratta di credere, non
ari o domestici non può insorger questione, poichè li consideran tali
tutti
i Mitologi ed i poeti latini e pur anco gl’ Itali
raffreddandosi aveva formato la solida crosta del globo terrestre con
tutti
i diversi suoi strati ; e gradatamente prodotto t
o terrestre con tutti i diversi suoi strati ; e gradatamente prodotto
tutti
gli oggetti dei tre regni della Natura nelle dive
obiltà : « Gente che incoccia maledettamente « D’esser di carne come
tutti
siamo, « E vorrebbe per padre un altro Adamo. »
ttato nella lingua latina e in tutte le più colte lingue moderne, con
tutti
i suoi derivati e composti (alfabetico, alfabetar
islatrice, sapientemente considerando quel che anche oggidì ammettono
tutti
i pubblicisti e gli storici filosofi, che gli uom
serpina è tanto amplificato ed abbellito di straordinarie fantasie da
tutti
i poeti antichi e moderni, che troppo lungo sareb
ragi e sangue ; » e perciò a Giove stesso suo padre egli divenne fra
tutti
i celesti odioso, come troviamo scritto in Omero.
ifesta nel pianeta di Marte, che per natura sua è sempre più rosso di
tutti
gli altri. Avendo egli presenti alla mente queste
vegetazione delle piante fanerogame, cioè che producono fiori. Poichè
tutti
i poeti epici han per costume di descrivere qualc
a ed Aquilone ; Austro e Noto ; Zeffiro e Favonio, ecc. Più esatto di
tutti
è Dante, perchè più scienziato, e inoltre impareg
appresso distinguere qual fosse quello caduto dal Cielo. Si tenevano
tutti
custoditi con molta cura, e solo una volta all’an
, e poi, al tempo delle guerre di Pirro, presso il Circo Massimo, ove
tutti
gli anni si celebrava la detta festa il dì 20 di
e con un soporifero fece completamente addormentare Argo, gli chiuse
tutti
i cento occhi, e poi gli tagliò la testa e liberò
occhio, e più specialmente l’infiammazionè della medesima. Per quanto
tutti
i poeti antichi abbiano parlato magnificamente de
la trista fine inevitabile che lo attendeva. Da circa 3000 anni quasi
tutti
i poeti, incominciando da Omero, ed incluso anche
iù dimostra fuore « De l’onde salse le spallacce grosse : « Caschiamo
tutti
insieme in uno errore, « (Perch’era ferma e giamm
onia significa generazione, ossia formazione del mondo. Gli uomini di
tutti
i tempi, dai più antichi ai più moderni, hanno se
i nei così detti Dizionarj della Favola, nè gl’ inconvenienti ormai a
tutti
noti del metodo per dimande e per risposte. » — I
che la Notte, ossia l’oscurità, l’assenza della Luce, era una Dea ; e
tutti
questi Dei e Dee avevano figli e figlie che erano
derivati e composti i vocaboli Cronaca, Cronologia, Cronometro, ecc.,
tutti
relativi al tempo. 22. Il Monti fa dire ad Aris
acerdotesse Vestali, lo deduciamo dallo stesso Tito Livio, non che da
tutti
gli altri storici e poeti latini, i quali concord
rato il culto in Roma, dopo che fu accordata la cittadinanza romana a
tutti
i popoli conquistati. Per altro raramente i poeti
to che non sono stati a contar sul globo tutte le fonti, e tanto meno
tutti
i boschi e boschetti, a cui pur presiedevano alme
essa della sua ambizione o vanità, poichè Apollo e Diana invisibili a
tutti
saettarono a gara l’uno i figli e l’altra le figl
iamava il Quinquatruo 169. Questa Dea era venerata al par di Giove da
tutti
i popoli civili, o almeno non affatto barbari e s
, figlio d’Ercole, con 9 navi. — Erano insiem coi Trojani, e condotti
tutti
da Ettore figlio di Priamo, i Dardanii, con a lor
meggianti pioggie ordinarie circa la metà dell’ agosto e del novembre
tutti
gli anni, si osserva partirsi di verso la costell
Indice alfabetico Di
tutti
i termini mitologici e scientifici spiegati in
questo unico Genio sarebbe troppo occupato a provvedere da sè solo a
tutti
gli esseri della creazione ; e perciò immaginaron
▲